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Diritti Umani e

Scenari di Conflitto
Libert e Diritti violati
in contesti di conflitto
Progetto Info-EaS: Interventi Civili di Pace

Le slide che seguono costituiscono unillustrazione del modulo 3


del kit didattico per Interventi Civili di Pace, dedicato a
Diritti Umani e Costruzione della Pace.
Lobiettivo che ci si propone quello di raccontare alcune
specifiche violazioni di diritti e libert connesse con situazioni
di emergenza e di conflitto, a partire da alcuni casi di studio:
Kosovo/a, Cipro, Palestina, Burundi ed Ecuador.
Il tema cui si fa riferimento quello della pace positiva, intesa
come processo storico - sociale e come azione simultanea
della giustizia e della libert, che sole possono garantire la
trasformazione pacifica dei contesti sociali attraversati dalla
violenza e dalla guerra.
Pertanto, una sezione conclusiva specifica dedicata al tema
dellaccesso e, in particolare, alle Tecnologie per lAutonomia
intese come applicazioni necessarie a salvaguardare lautodeterminazione dei singoli e delle comunit.

Kosovo/Kosova

Mitrovica, Kosovo/a
ex sede della
Jugobanka,
poi ufficio
dellAmministrazione
Internazionale della
Missione ONU
(UNMIK)
filo spinato e
divieto di passaggio
dallaltra parte, un
caso tipico di
violazione della
libert di movimento

Pec/Peja, Kosovo/a: case devastate


da estremisti kosovaro-albanesi, allo scopo di
impedire ai serbi-kosovari il rientro nelle proprie case

Deani: luoghi di culto sotto controllo militare


ennesima violazione della libert religiosa

itkovac: campo rom in una discarica


di rifiuti tossici a cielo aperto

I collegamenti
abusivi delle
case alla
corrente
elettrica, segno
della carenza di
energia
a Mitrovica
ulteriore
violazione del
diritto a disporre
delle risorse di
sussistenza

Cipro [Kypros/Kibris]

Nicosia, Cipro: lultimo muro dEuropa,


emblema della separazione delle due comunit,
greco - cipriota e turco cipriota

Famagusta:
spazio grecocipriota sotto
occupazione turca
sottrazione dei
luoghi religiosi ed
occupazione
militare della terra

ennesima
violazione dei
diritti di libert

Karpasia/Karpas:

il luogo dove
secondo la leggenda approd S. Paolo,
spazio sacro alla
chiesa ortodossa
cipriota

anche la penisola di
Karpas oggi sotto
occupazione turca

Palestina: la Striscia di Gaza

Gaza: la devastazione causata dallo scoppio di una


bomba presso il compound ONU ad Abu Ghalioun

Burundi

Burundi: vita quotidiana in un Paese ferito,


diviso dalla guerra etno-politica e devastato
nelle sue strutture civili ed amministrative

Bujumbura: il carcere.
Centinaia di detenuti, alcuni senza processo,
il collasso dello stato di diritto come conseguenza
della guerra

Ngozi: il risultato di pi di dieci anni di guerra,


profughi e sfollati, senza pi casa n beni

Kamenge: militari pattugliano il territorio,


anche la militarizzazione dello spazio sociale
come violazione portata dalla guerra

Un momento storico per il Burundi:


le elezioni politiche del 2005, tra i primi atti della
ri-composizione e del ripristino della vita civile

grande partecipazione e grande affluenza


in un clima pacifico di ri-scoperta dei diritti

Ecuador

Cuenca, zona andina.


Cerimonia del Fuoco, un modo per rivendicare lidentit
quechua aggredita da secoli di colonialismo

La Minga comunitaria, prezioso momento di


condivisione nella comunit e vettore di recupero di
un patrimonio di cultura sociale condivisa

Chilcachapar.
Case nel villaggio: le condizioni di vita delle
comunit quechua, una delle vittime della
guerra culturale portata dal colonialismo

Chilcatotora. Cure tradizionali,

il recupero delle culture originarie,


cancellate dal mercato globale e
dalla sopraffazione neo-coloniale

Un aspetto decisivo delle violazioni dei diritti e


delle libert nei contesti di conflitto legato alle
privazioni nellaccesso e alle limitazioni
dellautonomia, soprattutto a danno dei gruppi
pi esposti alle conseguenze del conflitto.
Autonomia non significa fare tutto da s,
ma piuttosto essere attori e protagonisti del
processo. Significa anche saper accendere una
relazione fruttuosa, quando necessario, con gli
operatori professionali.

Non significa non ricorrere agli operatori, ma


semplicemente non dipendere dalle loro decisioni
e garantire che la loro azione si traduca
effettivamente in un aumento degli spazi dei
diritti e delle libert nelle situazioni di emergenza.

Il concetto di Tecnologie per lAccesso e


lAutonomia:
deve essere sempre pensato in parallelo con un
altro importante concetto, quello di accessibilit:
tecnica, sociale, finanziaria.
Esso definisce la progettazione dell'ambiente costruito,
dei prodotti e dei servizi di uso generale in modo
che questi possano essere fruiti agevolmente anche
dalle persone non- WASP

(cio tutte le persone non particolarmente


tecnologizzate: comunit indigene, anziani o
persone con diversa abilit o chiunque viva una
condizione specifica di particolare esposizione,
evidentemente aggravata dalla permanenza di una
situazione di conflitto o di emergenza)

Bashra (Iraq)
Impianti per lAcqua Potabile, bene comune per
eccellenza e fondamento del diritto alla vita

Kabul (Afghanistan)
Diversa Abilit e Tecnologie di Supporto, le
tecnologie a garanzia dei diritti dei pi esposti

Chiapas (Messico)
Produzione di Energia per la Comunit, con lo scopo
di garantire la sussistenza energetica

Le Tecnologie
per lAccesso e lAutonomia (TpAA)
devono essere
1. competenti (svolgere realmente la
funzione che ci si attende da essi)

2. contestuali (adatti al contesto ed orientate


ai bisogni d'uso, specie in zone di guerra)
3. consonanti (in armonia con la personalit
e lo stile di vita di chi ne fruisce)

10 dicembre 1948
10 dicembre 2008:
a sessantanni dalla
Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani,
la lotta per rivendicare
dignit e giustizia
ha ancora tanta strada davanti a s

Associazione
Operatori di Pace Campania ONLUS
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