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Classe III A
Sentio inexpletum
quoddam in praecordiis meis semper
Le opere latine di Francesco Petrarca
Nel 1350 intanto Petrarca pubblica anche le sue Epystole, una raccolta di 66 lettere
metriche, cio in versi (esametri), suddivise in tre libri. I temi delle epystole sono
significativi perch in esse affiorano spunti che saranno propri del Secretum e del
Canzoniere: l'idea del 1348 come spartiacque decisivo, la volont di mutare vita
(renovatio), l'immagine dell'io del poeta lacerato e scisso che si ripercuote su quella
della sparsa poesia. Queste lettere, per il loro carattere letterario e retorico,
evidenziano come Petrarca voglia dare una nuova immagine di s, diffondendo
l'immagine della sua mutatio vitae, ma anche distanziando la sua esperienza da quella
del lettore, a cui egli propone la propria vicenda come esemplare.
A. Drer, Accidia
Ricaviamo quindi un'idea molto moderna da tale questione: per Petrarca non esiste un
confine vero e proprio tra vita (io-autore) e letteratura (io-personaggio); la biografia pu
essere manipolata, modificata, rivista come un testo, perch la letteratura produce un effettoverit maggiore che la realt stessa.
Le senili
Le Seniles sono un insieme di epistole che Petrarca inizia a raccogliere a partire dal 1361; si
tratta di 125 lettere di atmosfera meditativa ed elegiaca, in cui l'autore affronta spesso il
tema della morte. Alle Senili venne aggiunta, dopo la morte dell'autore, per temi ed epoca
l'epistola cosiddetta posteritati (De vita et moribus domini F. P., risalente agli anni 13671371), in cui Petrarca fornisce un'immagine fortemente idealizzata di s; se da una parte
ripercorre l'elenco dei suoi vizi e delle sue debolezze, egli dall'altra mette in luce le sue
rilevanti scoperte filologiche e la sua attivit di poeta latino (non cita mai la sua produzione
volgare). Si rif ad Ovidio (Tristia, Epistulae ex Ponto).
Ovidio, Epistulae ex Ponto 1,1
La morte impedir che il mio esilio continui:
non che io abbia commesso il mio errore.
Dunque non meravigli che il mio cuore si strugga
e sciolga come di goccia in goccia la neve.
corroso come nave da tarlo segreto,
70 come londa salata scava gli scogli,
come il ferro smesso mangiato da ruggine scabra,
come al buio il verme bruca il libro,
cos il mio petto sente sempre langoscia rimorderlo
e i rimorsi non avranno mai fi ne.
75 La vita, non il tormento lascer lanima;
verr meno il respiro, non lo strazio.
Se i celesti, ai quali appartengo, mi credono, forse
sar ritenuto degno di un piccolo aiuto
e finir lontano dagli archi sciti17.
Familiares I,1 lettera a Socrate gennaio 1350 (spedita nel Novembre 1350)
Si tratta di un testo programmatico: esso condivide temi e intenzioni con il sonetto
proemiale del Canzoniere
Anche se tutte le opere hanno, o sperano di avere, un
termine, a questa, che in forma frammentaria
cominciai nella prima giovinezza e che ora, in et
avanzata, raccolgo e dispongo in forma di libro,
l'amore per gli amici, ai quali sempre sono spinto a
rispondere non consente di averne. Solo quando verrai
a sapere che io sono morto e con ci liberato da tutti i
travagli della vita, solo allora saprai che quel dovere
pi non mi lega e che quest'opera ha trovato
finalmente la sua fine.
Il tempo, come si suol dire, ci scivolato tra le dita; le
nostre antiche speranze sono sepolte con gli amici: il
1348 che ci ha reso poveri e soli; . ogni ferita inferta
dalla morte insanabile. Rimane un solo conforto:
anche noi seguiremo coloro che abbiamo mandato
avanti.
Sfogliavo a caso questi scritti ammucchiati in
disordine; non saprei neppure descriverti quanto
fossero vari e confusi di aspetto; al punto che alcuni io
stesso li riconoscevo a stento per il mio diverso modo
di pensare; ma per la verit alcuni, non senza diletto
mi riportavano con la memoria al tempo passato.
Questi miei scritti diversi e persino contraddittori, nei
quali lo stile non uniforme e non costante
l'intenzione dell'autore, dal momento che li dettavo
con animo mutevole, lieto, raramente, mesto, per lo
pi.
Tu leggerai anche questi miei scritti di genere basso,
domestico e familiare.... pu anche accadere che tu
decida di tenere per te queste mie cosette (nugas) e di
leggertele cercandovi solo il ricordo delle vicende
nostre e dei nostri amici