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Salvami Regina

Numero 37 Ottobre 2006


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Il Rosario
e la Pace
IL TESORO DELLORAZIONE
Signore, fa di me
uno strumento della tua pace:
dove odio, chio porti lamore.
Dove offesa, chio porti il perdono.
Dove discordia, chio porti lunione.
Dove dubbio, chio porti la fede.
Dove errore, chio porti la verit.
Dove disperazione,
chio porti la speranza.
Dove tristezza,
chio porti la gioia.
Dove sono le tenebre,
chio porti la luce.
Maestro,
fa che io non miri tanto:
ad essere consolato,
quanto a consolare;
ad essere compreso,
quanto a comprendere;
ad essere amato,
quanto ad amare;
poich donando si riceve,
perdonando si perdonati,
morendo si risuscita
a vita eterna.
Preghiera
della Pace
San Francesco
dAssisi (Cattedrale
di Lima, Per)
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Numero 37 Ottobre 2006
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione
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Anno VIII, numero 37, Ottobre 2006
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Redazione e Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46)
art. 1, comma 2, DR PD
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dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
ARALDI DEL VANGELO
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
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de Oliveira
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a Mira (VE): 041 560 08 91
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degli Araldi del Vangelo
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Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Pi di 8mila persone acclamano la statua della
Madonna nellAuditorium Paolo VI, dopo che stata incoronata
dal Presidente Generale degli Araldi del Vangelo, Don Joo
Scognamiglio Cl Dias (pagg.26-27)
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Statua
Pellegrina
del Cuore
Immacolato di
Maria
(Foto: Timothy Ring
e Adri Berger/Getty
Images)
Scrivono i lettori ............................................................................................................ 4
Il Rosario e la Pace (Editoriale) .................................................................................... 5
La voce del Papa ............................................................................................................. 6
Viaggio Apostolico in Baviera Un pellegrinaggio di memoria e gratitudine ....... 9
Commento al Vangelo I novissimi delluomo ..................................................... 12
La vera Pace .................................................................................................................. 19
Sono la Madonna del Rosario ................................................................................. 23
Araldi nel Mondo ......................................................................................................... 26
Purezza, la pi misteriosa delle virt ........................................................................ 32
LAngelo Custode .......................................................................................................... 34
La parola dei Pastori ................................................................................................... 38
accaduto nella Chiesa e nel mondo ......................................................................... 40
Storia per bambini... La misericordia trionfa sulla giustizia .............................. 46
I santi di ogni giorno ................................................................................................... 48
I colori dellautunno .................................................................................................... 50
SCRIVONO I LETTORI
4 Salvami Regina Ottobre 2006
IL LIBRO DELLE PREGHIERE
MERAVIGLIOSO
Vi ringrazio perch mi avete fat-
to conoscere e vedere quanto grande
il Signore e sua Madre la Vergine
Maria. Il libro delle preghiere quo-
tidiane che mi avete inviato mera-
viglioso. Da quando lho ricevuto lo
porto con me e mi accompagna nel-
la giornata con la presenza di Maria.
() La Rivista degli Araldi del Van-
gelo dopo averlo letto e meditato, la
porto ad un Santuario, cos altra gen-
te che non vi conosce potr scoprirvi.
Luisella C
Todi (PG)
MIO CUORE SI RIEMPIE DI GIOIA
Grazie, grazie, grazie ogni volta
che ricevo qualcosa da Voi si riempie
il mio cuore di gioia, ma questa vol-
ta di pi. da tanto che aspettavo di
ricevere il Santo Rosario e (ne) sono
rimasta entusiasta a vederlo. Ora che
ho anche il librettino cercher di im-
parare a recitarlo, visto che non pos-
so frequentare molto la chiesa, anche
se sono molto credente e da quan-
do sono entrata in contatto con voi,
sento che aumentata molto di pi
la mia fede. Vi ringrazio di cuore per
quello che fate per me e per tanta al-
tra gente.
Laura G.
S. Eufemia dAspromonte (RC)
UNA VENTATA DAMORE
E TRANQUILLIT
Ringrazio di vero cuore per aver-
mi dato un posto nella famiglia dei
vostri associati. Sono qui ad espri-
mervi la mia gratitudine, perch la
foto della Madonna ha portato nella
mia vita una ventata damore e tran-
quillit, tanto che le ho fatto fare una
cornice e lho collocata nella mia ca-
mera. La Madonna ascolta i miei rac-
conti, le mi preghiere, sa tutto di me
e il suo sguardo riempie il mio cuore
di tanto amore e fede. Il suo viso mi
fa sentire pi serena, mi d la forza
nella quotidianit e nella sofferenza.
Vi auguro tutto il bene possibile, an-
che perch voi ne state facendo tan-
to, portando la Parola di Dio a tutti
noi. Grazie per questa grandiosa mis-
sione che sta colmando damore e
sapienza tante persone.
Sandra M.
Prato (PO)
LA MADONNA DI FATIMA
MI D MOLTA SERENIT
Da un po di tempo ricevo la rivi-
sta che leggo sempre, ma ricevere og-
gi il rosario con il suo libretto stato
veramente un bel regalo. E vero, la
vita frenetica dei nostri giorni ci por-
ta a trascurare tutto quello che face-
vamo di bello nella fanciullezza. ()
Leffige che inviate della Madonna di
Fatima mi d tanta serenit quando
la guardo e prego.
Concetta P.
Bari (BA)
LEGGO LA RIVISTA DALLA
PRIMA PAGINA ALLULTIMA
Ho avuto modo, in casa di mio fra-
tello, di leggere la vostra bellissima
pubblicazione Araldi del Vangelo.
Ebbene. Dire che sono rimasto stupe-
fatto dir poco. Non solo per la cura
che avete nella stampa ma soprattut-
to per gli articoli accuratamente scel-
ti, e che trovo molto utili e interes-
santi per la mia formazione cristiana.
Non riseco pi a fare a meno di leg-
gerla. La leggo dalla prima pagina al-
lultima. Pertanto, sarei molto felice e
lusingata se potessi ricevere anchio
una copia mese per mese.
Giuseppe L.
Bari (BA)
BELLISSIMA LINIZIATIVA DI ENTRARE
NELLE CASE DELLE FAMIGLIE
da molto che volevo scrivervi
per ringraziarvi non solo dei libretti
che ho ricevuto, ma anche e soprat-
tutto della visita che ho ricevuto de-
gli Araldi che hanno portato la Ma-
donna in casa mia. difficile scrive-
re ci che abbiamo provato. bellis-
sima liniziativa di entrare nelle ca-
se delle famiglia per portare amore e
conforto. Ho ricevuto il Libro di pre-
ghiere e mi piaciuto molto. Non c
giorno in cui non senta la necessit di
aprirlo e leggere le preghiere. Vi am-
miro molto per tutto ci che state fa-
cendo.
Clara P.
Torino (TO)
MOLTO COLPITO E PIENO DI GIOIA
Ho avuto modo di leggere la vo-
stra rivista prestatami da una per-
sona e sono rimasto molto colpito e
pieno di gioia. Non ho mai prova-
to una sensazione del genere. Posso
essere inserito nellelenco degli ab-
bonati?
Fabio T.
Palermo (PA)
STRAORDINARIA E SIGNIFICATIVA
RIVISTA MENSILE
Ho letto per caso la vostra rivi-
sta posta allinterno del Duomo di
Caserta. Ho successivamente visita-
to il vostro sito ed ho letto che detta
rivista viene spedita a chiunque ne
faccia richiesta, senza una partico-
lare quota di abbonamento annua-
le, riconoscenti per qualsiasi forma
di aiuto.
Essendo in questi ultimi tempi in-
teressato ad un approfondimento
della mia fede cattolica gradirei rice-
vere, presso la mia abitazione, questa
piccola ma straordinaria e significati-
va rivista mensile. Grazie.
Calogero A.
Maddaloni (CE)
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ditoriale
IL ROSARIO
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LA PACE
an Domenico di Guzman, uomo di ardore e zelo apostolico, grande
difensore e propagatore del Rosario, ha fatto di questa fondamenta-
le pratica di devozione mariana un efficace strumento per le proprie
necessit e lha sfruttata come mezzo di predicazione ottenendo enor-
mi risultati. Sui passi del suo fondatore, il Rosario diventato una ve-
ra gloria dellOrdine Domenicano conferendogli una struttura logica e attraente,
di facile assimilazione.
Incapace di lunghe ed elevate meditazioni, il popolo sincanta con le for-
mule pi semplici. Cos, il Rosario ancor pi con la felice aggiunta dei Mi-
steri Luminosi si presenta come un breve Catechismo che sintetizza in ma-
niera viva le principali verit della fede. Esso mette a disposizione di chi lo
prega, un riassunto del Vangelo e dovunque ci si trovi, in casa, in Chiesa o per
strada, ci porta a ricordare la Vita, Passione, Morte e Resurrezione del Signo-
re, sfilando i suoi grani tra Padre Nostro, Ave Maria e Gloria.
Daltro canto, sono numerosi i casi di intervento della Madonna nel corso
della Storia, a proposito di questa devozione. Al punto che Gregorio XIII fis-
s al primo sabato di ottobre la festa della Madonna del Rosario.
* * *
La Pace, insegna SantAgostino, la tranquillit dellordine. Tranquillit
senzordine, o viceversa, pu anche esistere, tuttavia, in nessuno dei due casi
si avr pace, poich ogni tranquillit nasce dalla quiete delle cose che non lot-
tano per abbandonare il luogo in cui si trovano.
Ora, a sua volta e penetrando pi a fondo nella questione la pace frut-
to dello Spirito Santo poich da Lui procede come dalla sua vera semente, o
radice. Come ci insegna la Dottrina Cattolica, nel normale processo dei frut-
ti dello Spirito Santo, il primo la carit e la sua conseguenza il godimento.
Ora, da entrambi che procede la pace.
San Tommaso dAquino cinsegna che si vive in perfetto ordine quando si
uniti a Dio, in quanto Egli il primo principio e ultimo fine di tutto il crea-
to. Quanto maggiore il grado di unione tra luomo e Dio, tanto pi effettiva
diventer la tranquillit interiore (Sedatio a fluctuatione desiderii). Sempre
da questunione risulter una calma fiduciosa in presenza di qualunque nemi-
co esterno, niente potr disturbare o turbare chi si trova in una simile relazio-
ne con Dio, proprio come afferma San Paolo: Se Dio con noi, chi sar con-
tro di noi? (Rm 8, 31). Pertanto, la pace ha il suo fondamento nella vita del-
la grazia e della carit, in quanto frutto dello Spirito Santo. Essa diventa reale
quando si vive con Cristo Ges.
Di fronte a questevidenza, unera storica costituita dallempiet, dal pec-
cato e dalla malvagit non pu godere della vera pace, come ci conferma
Isaia: Non c pace per gli empi, dice il Signore Dio (Is 57, 20). Da qui i crimi-
ni, attentati, sequestri, terrorismi, guerre, ecc. Se le calamit della nostra epo-
ca stanno raggiungendo un livello inimmaginabile, arrivato il momento di
implorare la pace e il grande mezzo per ottenerla il Santo Rosario. Ma, non
dimentichiamoci che Cristo la nostra pace (Ef 2, 14). Infatti Egli lo per-
ch autore della grazia: La grazia e la verit sono venute per mezzo di Ges
Cristo (Gv 1, 17).
6 Salvami Regina Ottobre 2006
La voce del Papa
INCONTRO CON I SACERDOTI DELLA DIOCESI DI ALBANO
Dopo ogni crisi,
la Chiesa risorge con pi vitalit
La vita interiore
fondamentale per i sacerdoti
Domanda: Noi sacerdoti siamo pie-
namente inseriti in questa Chiesa, vi-
vendone tutti i problemi e le complessi-
t. Giovani e anziani, ci sentiamo tutti
inadeguati, in primo luogo perch sia-
mo in pochi rispetto ai tanti bisogni e
abbiamo provenienze diverse, soffria-
mo, inoltre, la scarsit di vocazioni al
sacerdozio. Per questi motivi a volte ci
scoraggiamo. Vedendo le tante cose da
fare, subiamo la tentazione di privile-
giare il fare trascurando lessere e que-
sto inevitabilmente si riflette sulla vita
spirituale. Santo Padre, cosa pu dir-
ci in merito? Io ho una certa et... ma
questi giovani confratelli possono ave-
re speranza?
BENEDETTO XVI: (...) Quanto
alla vita interiore, alla quale Lei ha
accennato, direi che essenziale per
il nostro servizio di sacerdoti. Il tem-
po che ci riserviamo per la preghie-
ra non un tempo sottratto alla no-
stra responsabilit pastorale, ma
proprio lavoro pastorale, prega-
re anche per gli altri. Nel Comune
dei Pastori si legge come caratteriz-
zante per il Pastore buono che mul-
tum oravit pro fratribus. Questo
proprio del Pastore, che sia uomo di
preghiera, che stia dinanzi al Signore
Durante il suo periodo di riposo a Castelgandolfo, il Santo Padre ha
voluto incontrarsi con i sacerdoti della diocesi nella quale si trovava, Albano,
per conversare con loro e rispondere alle loro domande.
pregando per gli altri, sostituendo an-
che gli altri, che forse non sanno pre-
gare, non vogliono pregare, non tro-
vano il tempo per pregare. Come si
evidenzia cos che questo dialogo con
Dio opera pastorale!
Direi, quindi, che la Chiesa ci d,
quasi ci impone - ma sempre come
una Madre buona - di avere tempo li-
bero per Dio, con le due pratiche che
tura dellUfficio delle Letture e prega-
re con questa grande invocazione che
sono i Salmi, con i quali siamo inseri-
ti nella preghiera di tutti i tempi. Pre-
ga con noi - e noi preghiamo con esso
- il popolo dellantica Alleanza. Pre-
ghiamo con il Signore, che il vero
soggetto dei Salmi. Preghiamo con la
Chiesa di tutti i tempi. Direi che que-
sto tempo dedicato alla Liturgia del-
le Ore tempo prezioso. La Chiesa ci
dona questa libert, questo spazio li-
bero di vita con Dio, che anche vita
per gli altri. (...)
la vita di Cristo che
vince nella sua Chiesa
La Sua seconda domanda stata:
abbiamo speranza per questa Dioce-
si, per questa porzione di popolo di
Dio che questa Diocesi di Albano e
per la Chiesa?
Rispondo senza esitazione: s! Natu-
ralmente abbiamo speranza: la Chiesa
viva! Abbiamo duemila anni di storia
della Chiesa, con tante sofferenze, an-
che con tanti fallimenti: pensiamo alla
Chiesa in Asia Minore, la grande e fio-
rente Chiesa dellAfrica del Nord, che
con linvasione musulmana scompar-
sa. Quindi porzioni di Chiesa possono
realmente scomparire, come dice san
Giovanni nellApocalisse, o il Signore
proprio del
Pastore, che sia
uomo di preghiera,
che stia dinanzi al
Signore pregando
per gli altri
fanno parte dei nostri doveri: celebra-
re la Santa Messa e recitare il Bre-
viario. Ma pi che recitare, realizzar-
lo come ascolto della Parola che il Si-
gnore ci offre nella Liturgia delle Ore.
Occorre interiorizzare questa Parola,
essere attenti a che cosa il Signore mi
dice con questa Parola, ascoltare poi
il commento dei Padri della Chiesa o
anche del Concilio, nella seconda Let-
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tramite Giovanni: Se non ti ravvede-
rai verr da te e rimuover il tuo can-
delabro dal suo posto (2,5). Ma, dal-
tra parte, vediamo come tra tante crisi
la Chiesa risorta con una nuova giovi-
nezza, con una nuova freschezza.
Nel secolo della Riforma, la Chie-
sa Cattolica appariva in verit quasi fi-
nita. Sembrava trionfare questa nuo-
va corrente, che affermava: adesso la
Chiesa di Roma finita. E vediamo
che con i grandi santi, come Ignazio
di Loyola, Teresa dAvila, Carlo Bor-
romeo ed altri, la Chiesa risorge. Tro-
va nel Concilio di Trento una nuova
attualizzazione e una rivitalizzazione
della sua dottrina. E rivive con grande
vitalit. Vediamo il tempo dellIllumi-
nismo, nel quale Voltaire ha detto: Fi-
nalmente finita questa antica Chie-
sa, vive lumanit! E cosa succede, in-
vece? La Chiesa si rinnova. Il secolo
XIX diventa il secolo dei grandi san-
ti, di una nuova vitalit per tante Con-
gregazioni religiose, e la fede pi
forte di tutte le correnti che vanno e
vengono. cos anche nel secolo pas-
sato. Ha detto una volta Hitler: La
Provvidenza ha chiamato me, un cat-
tolico, per farla finita con il cattolice-
simo. Solo un cattolico pu distrugge-
re il cattolicesimo. Egli era sicuro di
avere tutti i mezzi per distruggere fi-
nalmente il cattolicesimo. Ugualmen-
te la grande corrente marxista era si-
cura di realizzare la revisione scientifi-
ca del mondo e di aprire le porte al fu-
turo: la Chiesa alla fine, finita! Ma,
la Chiesa pi forte, secondo le paro-
le di Cristo. la vita di Cristo che vin-
ce nella sua Chiesa.
Anche in tempi difficili, quando
mancano le vocazioni, la Parola del
Signore rimane in eterno. E chi - co-
me dice il Signore stesso - costrui-
sce la sua vita su questa roccia del-
la Parola di Cristo, costruisce bene.
Perci, possiamo essere fiduciosi. Ve-
diamo anche nel nostro tempo nuo-
ve iniziative di fede. Vediamo che in
Africa la Chiesa, pur con tutti i pro-
blemi, ha tuttavia una freschezza di
vocazioni che incoraggia.
E cos, con tutte le diversit del
panorama storico di oggi, vediamo -
e non solo, crediamo - che le parole
del Signore sono spirito e vita, sono
parole di vita eterna. San Pietro ha
detto, come abbiamo sentito dome-
nica scorsa nel Vangelo (Gv 6, 69):
pu aiutarci a comprendere come tut-
to questo si pu tradurre nellars cele-
brandi?
BENEDETTO XVI: Ars celebran-
di: anche qui direi che ci sono di-
mensioni diverse. La prima dimen-
sione che la celebratio preghie-
ra e colloquio con Dio: Dio con noi e
noi con Dio. Quindi, la prima esigen-
za per una buona celebrazione che
il sacerdote entri realmente in que-
sto colloquio. Annunciando la Pa-
rola, si sente egli stesso in colloquio
con Dio. ascoltatore della Parola e
annunciatore della Parola, nel senso
che si fa strumento del Signore e cer-
ca di capire questa Parola di Dio che
poi da trasmettere al popolo. in
colloquio con Dio, perch i testi del-
la Santa Messa non sono testi teatra-
li o qualcosa di simile, ma sono pre-
ghiere, grazie alle quali, insieme con
lassemblea, parlo con Dio. Entrare
quindi in questo colloquio impor-
tante. San Benedetto, nella sua Re-
gola, dice ai monaci, parlando del-
la recita dei Salmi: Mens concordet
voci. La vox, le parole precedono
la nostra mente. Di solito non co-
s: prima si deve pensare e poi il pen-
siero diventa parola. Ma qui, la paro-
Vedendo la
vitalit della Chiesa,
possiamo dire
anche noi: crediamo
e sappiamo che
Tu ci dai le parole
di vita eterna
Benedetto XVI ai sacerdoti della Diocesi di Albano: Il tempo che noi,
sacerdoti, riserviamo alla preghiera non un tempo sottratto alla nostra
responsabilit pastorale, ma opera pastorale
Tu hai parole di vita eterna; noi ab-
biamo creduto e conosciuto che tu sei
il santo di Dio. E vedendo la Chie-
sa di oggi, vedendo, con tutte le sof-
ferenze, la vitalit della Chiesa, pos-
siamo dire anche noi: abbiamo cre-
duto e conosciuto che tu ci dai le pa-
role di vita eterna, e quindi una spe-
ranza che non fallisce.
La Liturgia non pu essere
uno spettacolo teatrale
Domanda: Noi, come sacerdoti sia-
mo chiamati a realizzare una liturgia
seria, semplice e bella. Padre Santo,
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8 Salvami Regina Ottobre 2006
la viene prima. La Sacra Liturgia ci
d le parole; noi dobbiamo entrare
in queste parole, trovare la concordia
con questa realt che ci precede.
Oltre a questo, dobbiamo anche
imparare a capire la struttura del-
la Liturgia e perch articolata cos.
La Liturgia cresciuta in due millen-
ni e anche dopo la riforma non di-
venuta qualcosa di elaborato soltanto
da alcuni liturgisti. Essa rimane sem-
pre continuazione di questa cresci-
ta permanente delladorazione e del-
lannuncio. Cos, molto importante,
per poterci sintonizzare bene, capi-
re questa struttura cresciuta nel tem-
po ed entrare con la nostra mens nel-
la vox della Chiesa. Nella misura in
cui noi abbiamo interiorizzato questa
struttura, compreso questa struttu-
ra, assimilato le parole della Liturgia,
possiamo entrare in questa interiore
consonanza e cos non solo parlare
con Dio come persone singole ma en-
trare nel noi della Chiesa che pre-
ga. E cos trasformare anche il nostro
io entrando nel noi della Chiesa,
arricchendo, allargando questo io,
pregando con la Chiesa, con le paro-
le della Chiesa, essendo realmente in
colloquio con Dio.
Questa la prima condizione:
noi stessi dobbiamo interiorizzare
la struttura, le parole della Liturgia,
la Parola di Dio. Cos il nostro cele-
brare diventa realmente un celebrare
con la Chiesa: il nostro cuore al-
largato e noi non facciamo un qual-
cosa, ma stiamo con la Chiesa in
colloquio con Dio.
Mi sembra che la gente avverta se
veramente noi siamo in colloquio con
Dio, con loro e, per cos dire, attiria-
mo gli altri in questa nostra preghie-
ra comune, attiriamo gli altri nella co-
munione con i figli di Dio; o se invece
facciamo soltanto qualcosa di esterio-
re. Lelemento fondamentale della ve-
ra ars celebrandi quindi questa con-
ralmente, per imparare a pronunciare
bene, si deve prima aver capito il testo
nella sua drammaticit, nel suo pre-
sente. Cos anche il Prefazio. E la Pre-
ghiera Eucaristica. difficile per i fe-
deli seguire un testo cos lungo come
quello della nostra Preghiera Eucari-
stica. Perci nascono sempre queste
nuove invenzioni. Ma con Preghie-
re Eucaristiche sempre nuove non si
risponde al problema. Il problema
che questo sia un momento che invi-
ta anche gli altri al silenzio con Dio e
a pregare con Dio. Quindi solo se la
Preghiera eucaristica pronunciata
bene, anche con i dovuti momenti di
silenzio, se pronunciata con interio-
rit ma anche con larte di parlare, le
cose possono andare meglio.
Ne consegue che la recita del-
la Preghiera eucaristica, richiede un
momento di attenzione particolare
per essere pronunciata in modo ta-
le che coinvolga gli altri. Penso che
dobbiamo anche trovare occasioni,
sia nella catechesi, sia nelle omelie,
sia in altre occasioni, per spiegare be-
ne al popolo di Dio questa Preghie-
ra Eucaristica, perch possa seguirne
i grandi momenti: il racconto e le pa-
role dellistituzione, la preghiera per
i vivi e per i morti, il ringraziamento
al Signore, lepiclesi, per coinvolgere
realmente la comunit in questa pre-
ghiera.
Quindi le parole devono essere
pronunciate bene. Poi ci deve essere
una adeguata preparazione. I chieri-
chetti devono sapere che cosa fare, i
lettori devono sapere realmente co-
me pronunciare. E poi il coro, il can-
to, siano preparati; laltare sia ornato
bene. Tutto ci fa parte - anche se si
tratta di molte cose pratiche - dellars
celebrandi. Ma, per concludere, ele-
mento fondamentale questa arte di
entrare in comunione con il Signore,
che noi prepariamo con tutta la no-
stra vita di sacerdoti.
La prima esigenza
per una buona
celebrazione
che il sacerdote
entri realmente in
dialogo con Dio
sonanza, questa concordia tra ci che
diciamo con le labbra e ci che pen-
siamo con il cuore. Il Sursum corda,
che unantichissima parola della Li-
turgia, dovrebbe essere gi prima del
Prefazio, gi prima della Liturgia, la
strada del nostro parlare e pensare.
Lo dobbiamo elevare al Signore, il no-
stro cuore, non solo come una risposta
rituale, ma come espressione di quan-
to succede in questo cuore, che va in
alto e attira in alto anche gli altri.
In altre parole, lars celebrandi non
intende invitare ad una specie di tea-
tro, di spettacolo, ma ad uninteriori-
t che si fa sentire e diventa accetta-
bile ed evidente per la gente che assi-
ste. Solo se vedono che questa non
una ars esteriore, spettacolare - non
siamo attori! - ma lespressione del
cammino del nostro cuore, che attira
anche il loro cuore, allora la Liturgia
diventa bella, diventa comunione di
tutti i presenti con il Signore.
Naturalmente, a questa condizio-
ne fondamentale, espressa nelle paro-
le di san Benedetto: Mens concordet
voci - il cuore sia realmente innalza-
to, elevato al Signore - devono asso-
ciarsi anche cose esteriori. Dobbiamo
imparare a pronunciare bene le pa-
role. Qualche volta, quando ero an-
cora professore nella mia terra, i ra-
gazzi hanno letto la Sacra Scrittura.
E lhanno letta come si legge un testo
di un poeta che non si capito. Natu-
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana. La versione integrale di
questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

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Ottobre 2006 Salvami Regina 9
VIAGGIO APOSTOLICO IN BAVIERA
Un pellegrinaggio
La terra che per tanti anni ha avuto Benedetto XVI come figlio, ora
lo ha ricevuto come padre. Come lui stesso ha detto, questo viaggio
stato un pellegrinaggio della memoria e della gratitudine.
Accompagniamo i suoi principali passi in Baviera.
hi crede non mai solo. Que-
ste parole, pronunciate dal Pa-
pa Benedetto XVI nella Mes-
sa dinaugurazione del suo pontifica-
to, sono state scelte come motto per il
Viaggio Apostolico che ha realizzato,
dal 9 al 14 settembre, a Monaco, Altt-
ting e Regensburg. Unoccasione unica
per il popolo bavarese che, accoglien-
do il Santo Padre, rivitalizza le sue ra-
dici cristiane.
Diac. Jos Francisco Hernndez
da Roma
A Monaco, davanti alla Colonna
della Madonna
Il 9 settembre laereo papale at-
terrato alle 15:30 allaeroporto Franz
Joseph Strauss, a Monaco. avvenu-
ta l la cerimonia di benvenuto, alla
presenza di alte autorit tedesche e
bavaresi. Benedetto XVI ha salutato
tutti con queste parole:
con profonda emozione che cal-
pesto per la prima volta, dopo la mia
elezione alla Cattedra di Pietro, il suo-
lo tedesco bavarese. Torno alla mia Pa-
tria, in mezzo al mio popolo, col pro-
gramma di visitare alcuni luoghi che
hanno avuto unimportanza fonda-
mentale nella mia vita.
Il Papa ha terminato le sue paro-
le con il tradizionale saluto cattoli-
co bavarese Gr Gott, ed par-
tito per la Marienplatz la piazza
centrale di Monaco dove, trentan-
di memoria e gratitudine
Benedetto XVI prega nella Chiesa di SantOsvaldo,
a Marktl am Inn, dove stato battezzato
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10 Salvami Regina Ottobre 2006
ni prima, i fedeli avevano accolto
lallora Mons. Ratzinger come arci-
vescovo di questa citt. L si erge la
Mariensule, la Colonna della Ma-
donna, testimonianza della profon-
da devozione dei bavaresi alla Ma-
dre di Dio, davanti alla quale, il Pa-
pa ha elevato una bellissima pre-
ghiera a Maria, chiedendo: Bene-
dici noi, benedici questa citt e que-
sto paese! Mostraci Ges, il frutto be-
nedetto del ventre tuo! Prega per noi,
peccatori, adesso e nellora della no-
stra morte.
Alttting, ai piedi della Patrona del-
la Baviera
In Baviera, centinaia di chiese e
santuari dedicati alla Madonna te-
stimoniano la devozione del popo-
lo a Maria. Sono luoghi in cui af-
fluisce, per tutto lanno, un gran nu-
mero di pellegrini, che depositano
ai piedi della Madre di Dio il loro
amore e la loro devozione e chie-
derLe aiuto nelle loro afflizioni e
difficolt.
Il cuore di questa devozione il
Santuario di Alttting, dove si tro-
va la statua della Patrona della Ba-
viera. Benedetto XVI, nel visitare il
suo paese, non poteva non stare nel-
la casa della Madre dei Bavaresi per-
ci il giorno 11 egli si diretto in que-
sto luogo, ha venerato la miracolo-
sa statua nella Gnadenkepelle (Cap-
pelle delle Grazie) ed ha celebrato
una Messa nella Piazza del Santua-
rio. stata una liturgia mariana, che
ha avuto come centro lepisodio delle
Nozze di Cana. Ha avuto forte riper-
cussione nei cuori questo brano del-
lomelia del Santo Padre:
Nel dialogo con Ges, la vedia-
mo realmente come Madre che chie-
de, che intercede.(...) Maria non rivol-
ge una vera richiesta a Ges. Gli dice
soltanto: Non hanno pi vino (...).
Non chiede una cosa precisa, e ancor
meno che Ges eserciti il suo potere,
compia un miracolo, produca del vino.
Semplicemente affida la cosa a Ges e
lascia a Lui la decisione su come rea-
gire. Vediamo cos nelle semplici pa-
role della Madre di Ges due cose: da
una parte, la sua sollecitudine affettuo-
sa per gli uomini, lattenzione materna
con cui avverte laltrui situazione diffi-
cile; vediamo la sua bont cordiale e la
sua disponibilit ad aiutare. questa
la Madre, verso la quale la gente da ge-
nerazioni si mette in pellegrinaggio qui
ad Alttting.
Marktl am Inn, la citt natale
Nello stesso giorno, il Papa si di-
retto alla sua citt natale, Marktl am
Inn. Qui non ha fatto alcun discor-
so, data la grande emozione di rive-
dere il luogo che lha visto piccoli-
no. In profondo raccoglimento, Be-
nedetto XVI ha visitato la Parrocchia
di SantOsvaldo, nella quale ha rice-
vuto il Battesimo ed ha fatto il primo
dei suoi luminosi passi che lo avreb-
bero portato ad essere Vicario di Cri-
sto. stata una visita breve, ma piena
di significato.
Diversi momenti del viaggio:
1. Mentre saluta delle bambine che
hanno fatto la Prima Comunione
(Monaco)
2. In cammino verso la Chiesa della
Madonna di Alte Kapelle, di cui ha
inaugurato lorgano (Regensburg)
3. Arrivo alla Mariensule (Monaco)
4. Mentre prega davanti alla Madonna
di Alttting
5. Messa di fronte al santuario di
Alttting
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Thomas Lohnes/AFP/Getty Images
Sandra Behne/Getty Images
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Regensburg: il Papa d una lezione
allUniversit
La spianata di Islinger Feld, a Re-
gensburg, era affollata da una com-
patta moltitudine di fedeli nella mat-
tinata del giorno 12 settembre, Festa
del Nome di Maria. Ancora una vol-
ta, il Papa ha messo in risalto la no-
ta mariana del suo Viaggio Apostoli-
co: Oggi abbiamo sentito nel Vangelo,
come il Signore la dona [Maria] come
madre al discepolo prediletto e, in lui, a
tutti noi. In ogni epoca, i cristiani han-
no accolto con gratitudine questo testa-
mento di Ges, e presso la Madre han-
no trovato sempre di nuovo quella sicu-
rezza e quella fiduciosa speranza, che ci
rendono lieti in Dio e gioiosi nella no-
stra fede in Lui. Accogliamo anche noi
Maria come la stella della nostra vita,
che ci introduce nella grande famiglia
di Dio! S, chi crede non mai solo!
Un giorno di tranquillit
Il giorno 13 stato riservato per
un programma privato del Pontefi-
ce. Egli ha pranzato con suo fratello,
Mons. Georg Ratzinger ed ha com-
piuto insieme a lui una commovente
visita al cimitero di Ziegetzdorf, do-
ve riposano i loro genitori e la loro
sorella. Il Papa ha trascorso il pome-
riggio nella casa della sua famiglia, a
Pentling.
Freising, dove tutto cominciato
Adsum, sono qui. Cos ha rispo-
sto Joseph Ratzinger, il 29 giugno
del 1951, quando stato chiamato
allappello dal vescovo nella ceri-
monia della sua ordinazione presbi-
terale, nella Cattedrale di Freising.
La stessa chiesa che lo ha visto se-
minarista, lo ha presenziato alla sua
ordinazione, lo riceve ora come Vi-
cario di Cristo!
Infatti, questa toccante visita era
riservata per lultimo giorno del
Viaggio Apostolico di Benedetto
XVI. Come ha detto lui stesso, que-
sto per me un momento di gioia e di
grande gratitudine, nel quale, ha ag-
giunto, emergono i ricordi della mia
ordinazione, quando ero qui prostrato
per terra e come avvolto dalla Lita-
nia di Tutti i Santi , per la intercessio-
ne di tutti i Santi mi rendevo conto
che in questo cammino non siamo soli,
ma che la grande moltitudine dei Santi
cammina con noi.
Dopo un incontro con i presbiteri
e diaconi della Baviera, il Papa par-
tito alla volta dellaeroporto di Mo-
naco. Nella cerimonia di commiato
egli con emozione, ha pronunciato
le parole conclusive del suo Viaggio
Apostolico:
Nellaccomiatarmi dalla mia ama-
ta Patria, affido il presente e il futuro
della Baviera e della Germania allin-
tercessione di tutti i Santi che hanno
vissuto nel territorio tedesco servendo
fedelmente Cristo e sperimentando nel-
la loro esistenza la verit delle parole
che hanno accompagnato, come mot-
to, le varie fasi di questa visita:Chi cre-
de non mai solo. (...) a tutti un cor-
diale Vergelts Gott e arrivederci, se
Dio vuole.
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LOsservatore Romano LOsservatore Romano
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COMMENTO AL VANGELO 33 DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
I Novissimi delluomo
Nessuno sa quando dovr comparire davanti al Signore.
Parlando della fine del mondo, Ges desidera tra laltro
stimolarci alla vigilanza, preparandoci al momento in
cui arriver la nostra ora.
I LA SOLENNIT DI
CRISTO RE, INIZIO E FINE
DEL CICLO LITURGICO
Domenica prossima, celebreremo
la Solennit di Cristo Re, che segna il
termine di un ciclo liturgico e linizio
di un altro. Fu istituita da Pio XI, nel
1925, sebbene tradizionalmente sia
antica tanto quanto la stessa Liturgia,
come sostiene Schster: Il Santo Sa-
crificio e lUfficio Divino sono il solen-
ne e quotidiano tributo che la Chiesa
paga a Cristo, a titolo di Pontefice e di
Re (
1
). Le stesse Scritture sono ric-
che di citazioni riguardo le dimensio-
ni e lestensione dellimpero di Colui
che porta scritto un nome sul mantel-
lo e sul femore: Re dei re e Signore dei
signori (Ap 19,16).
La nostra attuale liturgia, riforma-
ta dopo il Concilio Vaticano II, of-
fre molti spunti di riflessione per ci
che riguarda i testi della Rivelazione,
rendendo ancora pi facile scoprire e
commentare aspetti della regalit di
Cristo. Sia che Egli si trovi nelle glo-
rie di un Tabor, che sia Bambino sulla
paglia di un Presepio o persino nel-
lagonia di un Calvario, dietro la sua
regalit vedremo sempre in Lui gli
splendori della sua natura divina.
un fatto di una bellezza trascen-
dentale che un ciclo liturgico termini
ed un altro abbia inizio, inframmez-
zati dalla riflessione sulla regalit di
Oltre a questo, ci sar il Giudizio Fi-
nale. Ognuno di essi pu essere con-
siderato da angolature differenti.
Due forme di considerare la morte
La morte, per esempio, per alcu-
ni rappresenter lannichilimento
completo e, pertanto, sar affrontata
con disperazione e angoscia. Per i ve-
ri cattolici, invece, non sar che un ri-
poso: Non vogliamo poi lasciarvi nel-
lignoranza, fratelli, circa quelli che so-
no morti, perch non continuiate ad
affliggervi come gli altri che non han-
no speranza (1 Ts 4, 13). Le Let-
ture Sacre considerano la morte co-
me un sonno transitorio (2 Mc 12,
45-46; Mt 9, 24; Gv 11, 11; Sl 75, 6;
ecc.) e, di conseguenza, una separa-
zione temporanea tra esseri cari, non
una definitiva scomparsa. La dispera-
zione di fronte alla morte una rea-
zione pagana e atea. Comunque sia,
di per se stessa, la morte causa timo-
re, alle volte persino in anime sante,
come afferma lo stesso SantAgosti-
no, poich contraria alla natura, ol-
tre al fatto che solleva molte incogni-
te riguardo allo sconosciuto futuro.
La disperazione
di fronte alla
morte una
reazione pagana
e atea
Cristo. anche bello che la Chiesa
chiuda un anno con una Liturgia cen-
trata sui Novissimi delluomo ed apra
la successiva con la stessa tematica. Il
Libro del Siracide ci dice: In tutte le
tue opere ricordati dei tuoi Novissimi e
non cadrai mai nel peccato(7, 36).
Il primo di essi la morte, segui-
ta dal Giudizio Particolare, dal quale
risulter il premio o il castigo eterno.
Padre Joo Scognamiglio Cl Dias
Presidente Generale
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24
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurer e la
luna non dar pi il suo splendore
25
e gli astri si metteranno a
cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvol-
te.
26
Allora vedranno il Figlio delluomo venire sulle nubi con
grande potenza e gloria.
27
Ed egli mander gli angeli e riunir
i suoi eletti dai quattro venti, dallestremit della terra no al-
lestremit del cielo.
28
Dal co imparate questa parabola: quan-
do gi il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che
lestate vicina;
29
cos anche voi, quando vedrete accadere que-
ste cose, sappiate che egli vicino, alle porte.
30
In verit vi di-
co: non passer questa generazione prima che tutte queste cose
siano avvenute.
31
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie pa-
role non passeranno.
32
Quanto poi a quel giorno o a quellora,
nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Fi-
glio, ma solo il Padre (Mc 13, 24-32).
a VANGELO A
Essa un passo decisivo verso leter-
nit, un castigo di Dio e non temer-
la sarebbe non possedere il timor di
Dio. Come castigo, essa rimarr nel
mondo fino alla conflagrazione fina-
le, presentandosi al giusto come la
pi dolce delle consolazioni e al pec-
catore come una vendetta divina per
averGli girato le spalle.
Dei Novissimi, lunico che ci pos-
sibile constatare con i nostri sensi la
morte. Possiamo esserne testimoni in
quanto termine di questa vita terre-
na, ma non vediamo quello che segue
ad essa oltre le soglie delleternit.
Insomma, c nel fondo delle no-
stre anime un benefico timore per
questo futuro sconosciuto. Da qui
sorgono energie e stimoli per evitare
il male ed abbracciare il Bene.
Il triplice Giudizio di Cristo
Analoga reazione si verifica per
quanto riguarda gli altri Novissimi.
Cos, il Medio Evo ha considerato
con dolore e spavento le prospetti-
ve della Liturgia di oggi, mettendo in
risalto il sentimento di colpa davan-
ti a Dio, come risultato degli innume-
revoli peccati e, conseguentemente,
lenorme resa dei conti da essere fat-
ta, nel giorno del Giudizio. In realt,
la divina opera di Redenzione rimar-
r incompiuta fin tanto che non sa-
ranno giudicati tutti gli uomini.
Secondo San Tommaso dAquino,
il Giudizio triplice:
1. Per il governo degli uomini
La vita umana regolata dal giu-
sto giudizio di Dio, poich Lui che
giudica tutti gli uomini. Non si deve
mettere in dubbio che questo giudi-
zio, in base al quale sono governa-
ti gli uomini in questo mondo, faccia
parte anche del potere giudiziario di
Cristo, visto che, secondo la sua na-
tura umana, sta seduto alla destra di
Dio in quanto ha ricevuto da Lui il
potere giudiziario, che esercita anche
ora, prima di apparire visibilmente.
2. Giudizio Particolare
C un altro giudizio di Dio in virt
del quale verr dato allanima di ognu-
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Si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per linfamia eterna. (...)
coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle
per sempre (Dn 12, 1-3). (Dettaglio del portico della Cattedrale di Notre-Dame, Parigi)
14 Salvami Regina Ottobre 2006
no, dopo la morte, quello che essa ha
meritato. I giusti morti permangono in
Cristo, i peccatori sono seppelliti nel-
linferno. Non si pensi che questa di-
scriminazione sia fatta senza il giudizio
di Dio, o che questo giudizio non ap-
partenga al potere di Cristo.
3. Giudizio Universale
Visto che la ricompensa degli uo-
mini comprende non soltanto i beni
dellanima, ma anche quelli del cor-
po che lanima riassume attraverso la
resurrezione, e visto che ogni retribu-
zione richiede un giudizio, necessa-
rio stabilire un altro giudizio nel qua-
le si retribuisca agli uomini in base alle
loro opere, non solamente nellanima,
ma anche nel corpo. Questo giudizio
compete a Cristo affinch, cos come
Egli morto per noi, resuscitato ed
salito al Cielo, cos faccia anche re-
suscitare col suo potere i corpi del-
la nostra vilt e li assuma col suo Cor-
po glorioso al fine di portarli in Cielo,
dove Egli ci ha preceduto, aprendo il
cammino davanti a noi. Ora, la resur-
rezione avverr alla fine del mondo e
riguarder tutti gli uomini allo stesso
tempo. Pertanto, anche questo giudi-
zio sar comune a tutti, e finale(
2
)
Lunit dellAnno Liturgico
Cos, levocazione degli ultimi av-
venimenti che devono chiudere lope-
ra redentrice di Cristo Ges con-
venientemente celebrata in questa
33 Domenica del Tempo Ordinario.
Nello stesso modo si dovr iniziare
lAnno Liturgico successivo, poich
la Santa Chiesa desidera far presen-
te ai suoi fedeli, allinizio di un ciclo
e al termine dellaltro, quanto que-
sto insieme costituisca una sola uni-
t. Non possiamo giudicarci meri in-
dividui senza la minima relazione con
tutto lordine e la storia delluniver-
Sebbene sia presente in questa Li-
turgia anche una chiara nota di spe-
ranza, viene posta in evidenza pro-
prio la considerazione di quanto sia
terribile il Giudizio.
La prima Lettura di questa dome-
nica stata scelta con molto discerni-
mento e le sue parole ci collocano da-
vanti a questa duplice prospettiva:
quella della speranza e quella del timo-
re: Vi sar un tempo di angoscia, co-
me non cera mai stato dal sorgere del-
le nazioni (...) sar salvato il tuo popolo,
chiunque si trover scritto nel libro. (...)
si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e
gli altri alla vergogna e per linfamia eter-
na. (...) coloro che avranno indotto molti
alla giustizia risplenderanno come le stel-
le per sempre (Dn 12, 1-3).
Da queste parole, si capisce quanto
la nota dominante del terribile Giudi-
zio Finale stimoli il timore di Dio, tan-
to benefico per la vita spirituale.
Armonia tra misericordia
e giustizia
Nel corso di tutto lAnno Liturgi-
co, la Chiesa ci conduce per le vie del-
la bont, del perdono e della fiducia
senza limiti nella divina misericordia
di Ges. Gli stessi Vangeli tracima-
no di benevolenza, a margine di alcu-
ne espressioni energiche e forti, ma la
sostanza vera e propria fatta di soa-
vit, clemenza ed affetto, emanati dal
Sacro Cuore di Ges. Se non fosse per
certe celebrazioni, saremmo portati a
Non possiamo
giudicarci meri
individui senza la
minima relazione
con tutto lordine
e la storia
delluniverso
so. In quanto parti integranti di esso,
dobbiamo aver coscienza della nostra
responsabilit di fronte allopera del-
la Creazione, nel suo insieme.
I misteri della nostra Redenzione
che ci sono presentati in ogni ciclo li-
turgico partono dalla contemplazione
del Giudizio Finale e nella stessa pro-
spettiva si concludono.
Duplice prospettiva di
speranza e timore
Come dobbiamo affrontare i No-
vissimi? Con rinnovata speranza, o
con accorato timore?
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dimenticare, a causa della nostra rilas-
satezza, la sostanziale Giustizia di Dio.
Ora, nel corso della vita, siamo costan-
temente messi alla prova in vista del
premio o del castigo eterno. Per que-
sto, queste tre Liturgie consecutive ci
stimolano, oltretutto, ad essere grati a
Dio per i benefici della Redenzione, a
fare un esame di coscienza per analiz-
zarci se abbiamo o no corrisposto alle
innumerevoli grazie fin qui ricevute.
Ecco alcune ragioni per le quali
lAnno Liturgico inizia e si conclude
incentrandosi sul ricordo dei Novissi-
mi delluomo.
II - PROFEZIA SULLA
DISTRUZIONE DI
GERUSALEMME E SULLA
FINE DEI TEMPI
La fine dei tempi
24
In quei giorni, dopo quella tri-
bolazione, il sole si oscurer e la
luna non dar pi il suo splendore
25
e gli astri si metteranno a cade-
re dal cielo e le potenze che sono
nei cieli saranno sconvolte.
Il brano scelto per servire come
Vangelo per questa 33 Domenica
preceduto da una dettagliata rivela-
zione, fatta da Ges, a proposito de-
gli ultimi avvenimenti che dovranno
chiudere il corso dei tempi. Nellusci-
re dal Tempio (cfr Mc 13,1), Egli la-
scia stupefatti i discepoli, afferman-
do che di quegli edifici non sarebbe
rimasta pietra su pietra. A partire da
questa profezia, Ges, in questocca-
sione, ne proferisce altre pi gravi,
che delineano il terribile quadro del-
la fine del mondo, come anche del-
la distruzione di Gerusalemme. So-
no gli avvenimenti che costituiscono
la tribolazione riferita nel v. 24.
Le parole presenti in questi due ver-
setti devono essere prese letteralmen-
e la luna non diffonder la sua luce (Is
13, 9-10). Cos scrive San Pietro: Ora,
i cieli e la terra attuali sono conservati
dalla medesima parola, riservati al fuo-
co per il giorno del giudizio e della rovina
degli empi (2Pt 3, 7).
Questa tremenda scossa prodot-
ta nellordine naturale, conseguenza
dei peccati dellumanit, come lo sa-
r la caduta delle stelle, produrr un
altissimo grado di calore sufficiente a
sciogliere persino gli elementi pi re-
sistenti (cfr 2Pt 3, 0).
Insensibilit delluomo di
fronte ai pericoli lontani
Tutte queste profezie, tuttavia, so-
no considerate dagli uomini come un
qualcosa di molto lontano e, pu dar-
si anche, irrealizzabile. Non debo-
le la forza dellunanimismo sulla no-
stra psicologia, siamo portati ad ave-
re paura solamente dei fatti davanti ai
quali tutti tremano. Di qui la reazio-
ne dei contemporanei di No, come
anche quella degli abitanti di Gerusa-
lemme, in prossimit della sua caduta.
I piaceri leciti della vita, e pi an-
cora quelli illeciti, al di l dello attua-
le sviluppo tecnologico e del dio di tut-
ti i tempi il denaro -, scuotono i cuori
e li inclinano ad un forte desiderio che
tutto questo non termini mai. Ora, nes-
sun argomento trascina tanto allerrore
quanto la persuasione dellansiet; ed
anche quando levidenza gli dimostra
il contrario, luomo preferisce vivere
I piaceri della vita
scuotono i cuori
e li inclinano ad
un forte desiderio
che tuttoquesto
non termini mai
te, sebbene esse non escludano anche
un senso simbolico, inerente ad avve-
nimenti cos tanto catastrofici. Se non
fossero una descrizione della realt,
non sarebbero stati oggetto di espres-
sioni tanto forti, impiegate non soltan-
to da Ges, ma anche dai Profeti: Ec-
co, il giorno del Signore arriva implaca-
bile, con sdegno, ira e furore, per fare del-
la terra un deserto, per sterminare i pec-
catori. Poich le stelle del cielo e la costel-
lazione di Orione non daranno pi la lo-
ro luce; il sole si oscurer al suo sorgere
Nel corso di tutto lAnno Liturgico, la Chiesa ci conduce per le vie della bont, del perdono e della fiducia
senza limiti nella divina misericordia di Ges e se non fosse per certe celebrazioni, saremmo portati
a dimenticare la sostanziale Giustizia di Dio (dettaglio del portico della Cattedrale di Notre-Dame, Parigi)
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un sogno illusorio, allontanando da s
il pi possibile qualsiasi idea che pos-
sa turbare il suo godimento della vita.
La sua avidit nel deliziarsi dei beni di
questo mondo lo porta a voler prolun-
gare ad aeternum lattuale esistenza.
Allestremo opposto, Dio non Si
fa guidare dai nostri sogni; cos co-
me le acque del diluvio hanno inon-
dato la terra, il Regno di Israele sta-
to scosso nelle sue fondamenta e tan-
ti popoli sono stati annientati nel cor-
so della Storia, cos anche la terra in-
tera morir in un diluvio di fuoco, al-
la fine del mondo.
Gli empi si uniscono per
attaccare la Religione
Il peccato infiacchisce la fede e,
nel diventare frequente, arriva ad
estinguerla. Allinizio di questa pra-
tica abitudinaria, il peccatore anco-
ra sentir un certo rimorso, ma, con
lo scorrere del tempo, per tentare di
soffocare la voce della coscienza, fi-
nir per voltare le spalle alle minac-
ce e ai castighi, come pure alle ricom-
pense di Dio. Come capitato in tut-
te le epoche, non essendo possibile
alluomo distruggere lidea scomoda
dellesistenza di un Dio onnipotente,
egli forger per s di di metallo o di
pietra. Sar gi nella fase della blasfe-
mia, ma non riuscir con questa a mu-
tare in niente la natura di Dio, anzi,
proprio al contrario, sar essa causa
della prossimit del Suo intervento.
Quando si giunge a questi estremi,
e questo male diventa generalizzato,
gli empi si uniscono per attaccare la ve-
ra Religione, perch la sua esistenza li
inquieta, li turba e li intralcia. Questo
odio porta ad unesplosione ed esige
da Dio la trasformazione delle sue mi-
nacce in atto concreto. Proprio come
successo tante volte nella Storia, cos
succeder alla fine del mondo.
Evocando questo avvenimento
nella Liturgia di oggi, la Chiesa vuo-
le scolpire indelebilmente nei nostri
cuori il timore di Dio, che linizio
della Saggezza. Conserviamolo per
mezzo della meditazione e dellora-
zione. Esso preserver la nostra inno-
cenza e piet, oltre ad essere la no-
stra protezione nel giorno dellira.
La venuta trionfale di Cristo
26
Allora vedranno il Figlio del-
luomo venire sulle nubi con
grande potenza e gloria.
Immediatamente dopo lAscensio-
ne del Signore, gli Angeli proclamaro-
no agli Apostoli: Uomini di Galilea,
perch state a guardare il cielo? Que-
sto Ges, che stato di tra voi assun-
to fino al cielo, torner un giorno allo
stesso modo in cui lavete visto anda-
templazione della gloriosa umanit di
Cristo sar un premio per i giusti, co-
s deve essere un supplizio per i nemi-
ci di Cristo. Per questo, la Scrittura di-
ce: Vedano e siano confusi coloro che
hanno invidia del tuo popolo; e il fuo-
co (quello dellinvidia) divori i tuoi ne-
mici (Is 25, 11) (
4
).
Cristo e Giudice come Uomo
Sempre con indiscutibile chiarez-
za, San Tommaso afferma che il giu-
dicare appartiene a chi tocca legife-
rare. Ges Cristo, nel portarci il Van-
gelo come frutto della sua Incarna-
zione, sar come uomo anche Giudi-
ce. Daltro canto, se stato giudica-
to da Pilato come uomo, verr a giu-
dicare sempre in quanto tale (
5
). Per-
tanto, non dobbiamo equivocare, im-
maginando che il suo potere di giudi-
care sia esclusivamente divino. ve-
ro che Cristo, nella sua natura divi-
na, ha lautorit di Signore su tutte le
creature, per il diritto che gli viene dal-
lessere autore della creazione. Ma, per
la sua natura umana, ha lautorit del
dominio meritata attraverso la sua Pas-
sione, sebbene questa sia secondaria e
acquisita, allo stesso modo che la pri-
ma naturale ed eterna (
6
).
Gli empi si
uniscono per
attaccare la vera
Religione, perch
la sua esistenza li
inquieta, li turba
e li intralcia
re in cielo(At 1, 11). Pertanto que-
sto deve essere il nostro credo. Egli
verr come Figlio dellUomo, nel suo
corpo glorioso, dunque, secondo alcu-
ni commentatori, questa dovr esse-
re la forma con cui sar visto e ricono-
sciuto, persino dai cattivi. I buoni ado-
reranno la divinit del Figlio dellUo-
mo. Per rimanere in una visione bea-
tifica, vedranno la gloriosa umanit di
Lui unita ipostaticamnte a Dio, nella
Seconda Persona della Trinit Santis-
sima. Al contrario, i cattivi vedranno
soltanto la sua umanit, anche se co-
nosceranno manifestamente che Cri-
sto Dio, non per il fatto di vedere la
divinit,ma tramite segnali chiarissimi
di questa(
3
). Per gli uni, gioia; per gli
altri, angoscia e amarezza, come ci in-
segna San Tommaso dAquino: Co-
s come la gloria di un amico ci pro-
voca piacere, cos la gloria ed il potere
di chi odiamo ci fanno immensamen-
te soffrire. Per cui, cos come la con-
Ottobre 2006 Salvami Regina 17
Ruolo degli Angeli nella
resurrezione dei morti
27
Ed egli mander gli angeli e
riunir i suoi eletti dai quattro
venti, dallestremit della terra -
no allestremit del cielo.
Sempre secondo San Tommaso (
7
),
la resurrezione dei morti sar opera-
ta da Dio, servendosi del ministero
degli Angeli. Il Dottore Angelico di-
vide in due atti la resurrezione: riu-
nire i rispettivi resti di ogni corpo che
si trovano disseminati e, in seguito,
ricostituire tutti i corpi. Questi due
compiti saranno a carico degli An-
geli. Per quanto riguarda lunione di
ogni anima col rispettivo corpo, toc-
cher esclusivamente a Dio realizzar-
la, cos come la glorificazione dei cor-
pi dei beati.
Limmagine del fico
28
Dal co imparate questa para-
bola: quando gi il suo ramo si fa
tenero e mette le foglie, voi sape-
te che lestate vicina;
29
cos an-
che voi, quando vedrete accadere
queste cose, sappiate che egli vi-
cino, alle porte.
Nostro Signore ritorna alla meta-
fora del fico per la terza volta nel cor-
so dei Vangeli, per il fatto che essa
molto eloquente. Chiss se ha creato
questalbero, tra le varie ragioni, per
servire in queste circostanze alla sua
divina didattica.
Il fico era comunissimo nella Pale-
stina di allora e continua a sopravvive-
re in questa regione malgrado le guerre
e lindustrializzazione. Si trattava, per-
tanto, di un esempio proprio alla por-
tata di qualsiasi persona. Per una legge
botanica creata da Dio, alla fine dellin-
verno la linfa di questalbero, con effi-
cace vitalit, si mette a percorrere i ger-
I segni indicati
dal Salvatore sono
per le anime piene
di fede, al fine di
aiutarle in quei
giorni terribili
mogli e i rami, conferendo loro flessi-
bilit. Dopo non molto tempo appaio-
no le foglie e, quando si copre di verde,
segno che siamo alle porte dellesta-
te. Allo stesso modo, si sapr compren-
dere la prossimit della fine dei tempi,
quando si compiranno i segni indicati
dal Salvatore nelle parole da Lui pre-
cedentemente pronunciate (vedere an-
che Mt 24, 32-33 e Lc 21, 29-31).
Sono segni per le anime piene di
fede, al fine di aiutarle in quei gior-
ni terribili. Tanto pi che le espressio-
ni di Ges posseggono una fermezza
e sicurezza tali che non lasciano pos-
sibilit al minimo dubbio. Siamo soli-
ti dire che verba volant (le parole vo-
lano), perch non hanno la stabili-
t dello scritto. Bene, l sta la parola
dellUomo-Dio, anche scritta, per at-
traversare i secoli e i millenni.
Non passer questa
generazione...
30
In verit vi dico: non passer
questa generazione prima che tut-
te queste cose siano avvenute.
31
Il
cielo e la terra passeranno, ma le
mie parole non passeranno.
Sono vari i commenti degli autori
riguardo questi versetti. Raccogliamo
alcuni tra i pi significativi.
Teofilatto, per esempio, cos si
esprime sul v. 30: Non passer questa
generazione (quella dei cristiani) senza
che si sia realizzato tutto quanto stato
detto riguardo Gerusalemme e la venu-
ta dellAnticristo. Egli non si riferito
alla generazione degli Apostoli, infat-
ti la maggior parte di loro non vissuta
fino al tempo della distruzione di Ge-
rusalemme, quanto piuttosto a quella
di tutti i cristiani, volendo cos conso-
lare i suoi discepoli, affinch non pen-
sassero che la fede sarebbe mancata in
quei tempi, una volta che, prima della
parola di Cristo, mancheranno gli ele-
menti stabili di questo mondo (
8
).
A proposito del v.31, ci sembra
ben chiara linterpretazione di Be-
da: Il cielo che passer non letereo
o il siderale, ma quello dellaria, per-
ch, cos come caduta da tutte le parti
lacqua del Diluvio, cos pure, secondo
lApostolo San Pietro, cadr da tutte le
parti il fuoco del Giudizio. Il cielo e la
terra perderanno la loro forma attuale,
ma sussisteranno eternamente, quanto
alla loro essenza (
9
).
Ancora riguardo al v.30, un autore
dei nostri giorni, don Raniero Cantala-
messa, commenta nella forma seguen-
te: [Ges] si sbagliato? No. Infatti,
non passata se non la generazione del
mondo di coloro che lo ascoltavano, il
mondo giudaico passato tragicamente
con la distruzione di Gerusalemme nel-
Dal fico imparate questa parabola:
quando gi il suo ramo si fa tenero
e mette le foglie, voi sapete che
lestate vicina; 29 cos anche voi,
quando vedrete accadere queste
cose, sappiate che egli vicino,
alle porte. (Mc 13, 28-29)
Francesca Antichi
18 Salvami Regina Ottobre 2006
lanno 70. Quando, nel 410, ci fu il sac-
co di Roma ad opera dei Vandali, mol-
ti grandi spiriti del tempo pensarono che
fosse la fine del mondo. Non si ingan-
navano di molto: terminava un mondo,
quello creato da Roma col suo impero.
Questo non diminuisce, al contra-
rio, aumenta la seriet della permanen-
za cristiana. Sarebbe una grande scioc-
chezza tranquillizzarci, dicendo che,
intanto, nessuno sa quando sar la fine
del mondo, dimenticandoci che questo
pu capitare, secondo me, anche que-
sta notte stessa(
10
).
Potrebbe il Figlio ignorare
lora del suo trionfo?
32
Quanto poi a quel giorno o
a quellora, nessuno li conosce,
neanche gli angeli nel cielo, e
neppure il Figlio, ma solo il Padre
Che gli uomini e persino gli Angeli
non lo sappiano, perfettamente am-
missibile, ma come interpretare que-
stignoranza in Colui che la Sapien-
za eterna ed incarnata? E la perples-
sit ben espressa e, in seguito, ben ri-
solta da SantIlario. Egli dice che il
Padre non avrebbe potuto essere tan-
to malvagio da rifiutarsi di rivelare al
Figlio, a colui cui aveva fatto cono-
scere il giorno della sua morte ingiu-
sta, il momento del suo trionfo. Tut-
ti i tesori della Sapienza sono occul-
ti anche nel Figlio e se Egli non co-
munica qualcosa, non lo far mai per
mancanza di capacit, ma perch non
ancora il momento opportuno. (
11
)
La spiegazione migliore, la trovia-
mo nellopera del Rev.mo Don Andrs
Fernndez Truyols SJ: Suona molto
strana questa asserzione, riguardo al Fi-
glio. Alcuni Padri della Chiesa hanno
detto che, sebbene Ges Cristo ignoras-
se come uomo, Egli possedeva, oltre al-
la scienza sperimentale, la visione beati-
fica e la scienza infusa; e cos, tanto per
luna come per laltra, conosceva perfet-
tamente il tempo della parusia. Questa
espressione deve, pertanto, essere intesa
nel senso che, come legato del padre, non
era chiamato a rivelare agli uomini que-
Il nostro unico
obiettivo deve
essere quello di
fare la volont di
Dio per quanto
ci riguarda
rirSi a Se stesso come al Figlio del-
lUomo, per combattere questa catti-
va tendenza in coloro che tanto ama-
va. La Sacra Scrittura usa molte vol-
te questespressione. Per esempio, il
profeta Ezechiele, mettendo in risal-
to la sua umile condizione di creatura
con tutte le sue debolezze, per 93 vol-
te si autodefinisce figlio delluomo.
Ma non sempre le glorie di questo
mondo significano condanna eterna.
Si pu dire anche il contrario, ossia,
non sempre i fallimenti durante lesi-
stenza terrena hanno importanza nel-
la gloria beatifica nellaltra vita.
Di fronte a questa realt, che altro
insegnamento dobbiamo trarre dalla
Liturgia di oggi?
Oltre a stimolarci alla vigilanza, al
fine di essere preparati per il giorno del
nostro incontro con il Supremo Giudi-
ce che sia subbito dopo della nostra
morte, o nella Valle di Josafat -, Ges,
con laver abbracciato lapparente fal-
limento della Croce, ci conferisce una
divina lezione. Non dobbiamo cerca-
re le glorie di questo mondo come un
fine ultimo. Trionfo o sconfitta, piace-
re o dolore, ricchezza o miseria e co-
s di seguito, poco importano. Qualun-
que siano i mezzi, il nostro unico obiet-
tivo deve essere quello di fare la volon-
t di Dio per quanto ci riguarda, e l s,
andremo incontro al Figlio dellUomo
che viene sopra le nuvole con grande po-
tere e gloria (v.26).
1 Liber Sacramentorum, Herder, 1948,
t.IX, pag. 91.
2 Opuscolo 13, 1. 1, c, 242.
3 Summa Teologica, Supl., q.90, a.3,
ad 1.
4 Idem, q. 90, a. 2, ad 4.
5 Cfr. Summa Teologica, Supl. Q. 90,
a. 1, sc.
6 Idem, a. 1, ad 1.
7 Cfr. Summa Teologica, Supl. Q. 76,
a.3.
8 San Tommaso dAquino, Catena Au-
rea, in Mc.
9 Idem.
10 Echad las Redes Reflexiones so-
bre los Evangelios, Ciclo B, EDICEP,
C.B. Valencia, 2003.
11 Cfr. Liber 9, de Trinitate, n.60-63 et
passim.
12 Vida de Nuestro Seor Jesucristo,
BAC, Madrid, 1954, vol.III, pag.550.
Ges, con laver abbracciato
lapparente fallimento della Croce,
ci conferisce una divina lezione.
Non dobbiamo cercare le glorie di
questo mondo come un fine ultimo
sta verit; in pratica, era come se non la
conoscesse. In altri termini, non la cono-
sceva come scienza comunicabile (
12
).
III NON DOBBIAMO
CERCARE LE GLORIE DI QUESTO
MONDO COME UN FINE
Il popolo eletto attendeva un Mes-
sia con le glorie di David portate al-
lapice. Di qui sarebbe sorto un pie-
no dominio sociale, politico, religio-
so e perfino finanziario su tutti gli al-
tri popoli. Ora, Ges ci tiene a rife-
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Ottobre 2006 Salvami Regina 19
La vera Pace
Se tanti desiderano la pace, perch lumanit
vive costantemente in guerra?
oma, con i suoi 2760
anni di Storia, ric-
ca di leggende, poi-
ch il tempo e lim-
maginazione popo-
lare facilmente si coniugano per creare
questo misto di sogno e realt tanto di-
sprezzato da certi spiriti positivisti. Le
leggende, per quanto a volte siano fan-
tasiose, fanno parte della cultura di un
popolo e trasmettono persino impor-
tanti elementi della sua Storia. In real-
t, esse riflettono le sue ansie pi pro-
fonde e contengono utili insegnamenti
della saggezza popolare.
Il tempio della Pace Eterna
In unopera di un autore medieva-
le, la Leggenda Aurea, si racconta
un curioso fatto capitato durante il
regno dellImperatore Cesare Augu-
sto. Questi, dopo aver vinto i suoi av-
versari ed esteso le frontiere dellIm-
pero dominando il bacino del Me-
diterraneo e buona parte dellEuropa
-, port la gloria di Roma ad unauge
fino a quei tempi mai vista. Il suo lun-
go governo segn la Storia delluma-
nit non solo grazie alle sue brillanti
vittorie militari e al potere raggiunto,
ma soprattutto per lesteso periodo
di pace che il mondo civilizzato co-
nobbe: la Pax Romana.
Ancor oggi, nella civilt occidenta-
le, restano vestigia della gloria di que-
sto regno. Per esempio, il nome dato
al mese di agosto: la parola deriva da
Augustus, per il fatto che lottavo me-
se dellanno stato dedicato al cele-
bre imperatore. Si ebbero anche cit-
t dellImpero che presero il suo no-
me, come Caesaraugusta in Spagna,
lodierna Saragozza.
Erano cos frequenti le guer-
re nellantichit che la pacificazio-
ne dellImpero, promossa da Cesa-
re Augusto, fu qualcosa di straordi-
nario. Per questo, nel 12 anno con-
secutivo senza guerra, i romani eres-
sero un tempio alla Pace. Ma, nel ti-
more che il nuovo culto fosse di breve
durata, vollero sapere quanto tempo
avrebbero avuto ancora di tranquilli-
t ed andarono a consultare loraco-
lo di Apollo. Questo, come fanno gli
indovini di tutti i tempi, diede una ri-
sposta ambigua ed enigmatica, in mo-
do da poter evitare comodamente fu-
turi reclami, nel caso di risultati sfa-
vorevoli.
Ma alle volte, o per casualit, o
per disegno della Provvidenza, il va-
ticinio finisce per essere azzeccato.
Come in questo caso.
Secondo loracolo, la pace sarebbe
durata fino a che una vergine avesse
dato alla luce un figlio. Ora, un fat-
to simile era umanamente impossibi-
le. Pertanto, fu la conclusione dei ro-
mani, si trattava di una durata indefi-
nita. Possiamo ben immaginare la lo-
ro euforia, nellaspettativa di poter
godere delle ricchezze, piaceri e co-
modit della capitale del potente Im-
pero, senza possibili perturbazioni e
per un tempo illimitato.
Uniscrizione sulle porte del tem-
pio consacrava questa previsione cos
felice: Tempio della Pace Eterna.
Nel frattempo, racconta la Leg-
genda Aurea, quando Nostro Signor
Ges Cristo nacque a Betlemme,
questo tempio croll inspiegabilmen-
te e ne rimase soltanto un cumulo di
macerie. Con il suo crollo, furono ri-
dotte in polvere anche le illusioni dei
romani, a proposito della pace che
Jos Antonio Dominguez
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20 Salvami Regina Ottobre 2006
sarebbe durata eternamente. Pi tar-
di, in questo luogo, situato tra il Foro
e il Colosseo, fu costruita la Chiesa di
Santa Maria Nuova, chiamata anche
di Santa Francesca Romana.
Perch sar cos difficile
stabilire la pace?
Nelle leggende, la realt e la fan-
tasia si mescolano graziosamente, la-
sciando agli ascoltatori o ai lettori il
gusto di riuscire a penetrare i loro
enigmi. Questa leggenda, tuttavia,
molto pi vera di quel che sembra a
prima vista. Con lievi adattamenti ed
attualizzazioni, potrebbe tranquilla-
mente passare per una storia veridi-
ca della nostra epoca.
Le superstizioni moderne non con-
cepiscono la costruzione di templi alla
Pace Eterna. Ma quante nella Storia
sono stati celebrati dei pomposi trat-
tati, con lobiettivo di garantire unera
di pace eterna? Poco tempo dopo, essi
si trasformano in lettera morta... E lil-
lusione che la guerra sia stata bandi-
ta per sempre dalla faccia della terra si
polverizza, come il vecchio tempio pa-
gano della nostra leggenda.
Lanalisi di qualunque periodo del-
la Storia e, soprattutto, della nostra
epoca, fa sorgere questa domanda.
Perch sar tanto difficile stabilire la
pace nel mondo?
Si tratta di un problema che lascia
veramente perplessi. Infatti, se fosse
possibile fare un plebiscito universale
per sapere se lumanit desidera vivere
in pace o preferisce la guerra, la prima
opzione avrebbe una vittoria schiac-
ciante, vicinissima al 100%. Stando co-
s le cose, per quale ragione lumanit
vive costantemente in guerra?
Pace di Cristo e pace del mondo
La risposta a questa questione,
possiamo incontrarla nelle parole del
Divino Redentore, nellUltima Cena:
Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la d il mondo, io la do a
voi(Gv 14, 27).
C poi una differenza tra
la vera pace, data da Ge-
s e quella del mondo.
SantAgostino mette in
evidenza questa distin-
zione tra luna e laltra:
Il Signore aggiunge:
Non ve la do come la d il mon-
do. Qual il senso di queste parole?
Ecco: Io non ve la do come la danno
gli uomini che amano il mondo. Que-
sti, infatti, offrono la pace, al fine di
poter godere liberi da preoccupazio-
ni, da processi e da guerre , non di
Dio, ma del mondo, al quale rivolgo-
no il loro affetto. E quando essi offro-
no la pace ai giusti, smettendo di per-
seguitarli, non una pace vera, perch
non c un vero accordo dove i cuori
sono disuniti.
Chiamiamo consorti coloro che uni-
scono le loro sorti. Coloro che unisco-
no i loro cuori, allo stesso modo, devo-
no essere chiamati concordi.
Per noi, miei carissimi fratelli, Ge-
s Cristo ci lascia la pace e ci d la sua
pace, non come la d il mondo, ma co-
me la d Colui per cui stato creato il
mondo. Egli ce la d affinch tutti stia-
mo daccordo, affinch stiamo uniti
col cuore e, avendo un solo cuore, lo
eleviamo in alto, non lasciandoci cor-
rompere sulla terra. (
1
)
Per il mondo, la pace consiste sol-
tanto nella tranquillit esterna, nella
sicurezza dei beni e della vita, per po-
ter vivere senza preoccupazioni, ma,
tante volte con le spalle girate a Dio,
violando apertamente la sua Legge
divina.
Pace la tranquillit dellordine
Il senso cristiano della pace la
concordia tra gli uomini, ma basa-
ta sullamore a Dio e, di conseguen-
za, sullamore verso il prossimo. Da
questa conformit con la Legge divi-
na ossia, con lordine proviene la
tranquillit, che il frutto della pace.
O, come genialmente definisce San-
tAgostino: pace la tranquillit del-
lordine (
2
).
La falsa pace non pu mai essere
duratura, perch, laddove un coman-
damento della Legge di Dio non ri-
spettato, presto o tardi, anche tutti gli
altri saranno trasgrediti. Infatti le pas-
sioni umane sono insaziabili e quando
luomo scioglie le briglie ad una di lo-
ro, tutte le altre sinaspriscono e si sca-
tenano. Cos, perdendo la grazia di
Dio, senza la quale impossibile pra-
ticare in modo duraturo la virt, luo-
mo tende alla trasgressione di tutti i
comandamenti. Irrompono allora con
impeto le ambizioni, le invidie, gli odi,
la violenza, i conflitti, che diventano
Tanto frequenti erano
nellAntichit le guerre che
la pacificazione dellImpero,
promossa da Cesare Augusto,
port i romani a erigere un
tempio alla Pace (statua di
Cesare Augusto, Museo del
Prado, Madrid)
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Ottobre 2006 Salvami Regina 21
sempre pi esacerbati fino ad esplo-
dere nella belligeranza armata.
Questa la grande contraddizione
che la nostra epoca non vuole vede-
re. Molti, della pace vogliono soltan-
to la tranquillit afferma SantAgo-
stino -, ma non il vero ordine, che il
suo fondamento(
3
).
Dovendo optare tra lordine, che
molte volte esige sacrificio e la frui-
zione del peccato, luomo sillude e si
acceca da solo, preferendo il piace-
re illecito e supponendo sia possibile
stabilire nel mondo una pace costi-
tuita soltanto dalla tranquillit, cio,
senzordine, senza la conformit con
il Decalogo.
dal disordine impiantato nel-
lanima delluomo dal peccato che
nasce il disordine della guerra, dei
conflitti, del caos, e con questo lin-
quietudine.
necessario costruire
la pace nei cuori
A questo scopo, il Papa Benedetto
XVI ha opportunamente ricordato,
nella sua recente lettera in occasione
del 20 anniversario dellIncontro di
Assisi, qual il fondamento della ve-
ra pace:
Dalla conformit con la Legge divina ossia, con lordine proviene
la tranquillit, che il frutto della pace. O, come genialmente
definisce SantAgostino: la pace la tranquillit dellordine
Lincontro promosso ad Assisi dal
Servo di Dio Giovanni Paolo II pose op-
portunamente laccento sul valore del-
la preghiera nella costruzione della pa-
ce. Siamo infatti consapevoli di quan-
to il cammino verso questo fondamen-
tale bene sia difficile e talvolta umana-
mente disperato. La pace un valore in
cui confluiscono tante componenti. Per
costruirla, sono certo importanti le vie
di ordine culturale, politico, economi-
co. In primo luogo per la pace va co-
struita nei cuori. Qui infatti si sviluppa-
no sentimenti che possono alimentarla
o, al contrario, minacciarla, indebolirla,
soffocarla. Il cuore delluomo, peraltro,
il luogo degli interventi di Dio. Pertan-
to, accanto alla dimensione orizzonta-
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22 Salvami Regina Ottobre 2006
le dei rapporti con gli altri uomini, di
fondamentale importanza si rivela, in
questa materia, la dimensione verti-
cale del rapporto di ciascuno con Dio,
nel quale tutto ha il suo fondamento.
proprio questo che il Papa Giovanni
Paolo II, con liniziativa del 1986, intese
ricordare con forza al mondo. Egli chie-
se una preghiera autentica, che coinvol-
gesse lintera esistenza.
Il Rosario e la pace
Le parole del Papa ricordano unal-
tra verit molto trascurata ai giorni
nostri: per raggiungere la pace, indi-
spensabile chiedere a Dio questo pre-
zioso dono, attraverso lorazione. Gi
il suo predecessore, il Servo di Dio
Giovanni Paolo II, aveva affidato al-
lefficacia dellorazione del Rosario il
difficile conseguimento della pace:
Il Rosario stato pi volte proposto
dai miei Predecessori e da me stesso co-
me preghiera per la pace. Allinizio di un
Millennio, che cominciato con le racca-
priccianti scene dellattentato dell11 set-
tembre 2001 e che registra ogni giorno in
tante parti del mondo nuove situazioni di
sangue e di violenza, riscoprire il Rosario
significa immergersi nella contemplazio-
ne del mistero di Colui che la nostra
pace avendo fatto dei due un popolo
solo, abbattendo il muro di separazione
che era frammezzo, cio linimicizia (Ef
2, 14). Non si pu quindi recitare il Ro-
sario senza sentirsi coinvolti in un preciso
impegno di servizio alla pace (...)
Inoltre, in forza del suo carattere me-
ditativo, con il tranquillo succedersi delle
Ave Maria, il Rosario esercita sulloran-
te unazione pacificante che lo dispone a
ricevere e sperimentare nella profondit
del suo essere e a diffondere intorno a s
quella pace vera che dono speciale del
Risorto (cfr Gv 14, 27; 20, 21). (...):In-
somma, mentre ci fa fissare gli occhi su
Cristo, il Rosario ci rende anche costrut-
tori della pace nel mondo. Per la sua ca-
ratteristica di petizione insistente e corale,
in sintonia con linvito di Cristo a pregare
sempre, senza stancarsi (Lc 18,1), es-
so ci consente di sperare che, anche oggi,
una battaglia tanto difficile come quella
della pace possa essere vinta.(
4
)
Questa battaglia tanto difficile, lo
abbiamo gi visto, si combatte in pri-
mo luogo nel cuore di ognuno di noi,
per questo cos importante la pre-
ghiera del Rosario. Infatti la Regi-
na della Pace colei che ottiene questa
vittoria, per mezzo della grazia, nelle
nostre anime.
A Fatima, la Madonna ha promes-
so la pace, ma mettendo in chiaro le
condizioni per la realizzazione della
sua promessa. Nelle sei apparizioni,
Ella ha insistito maternamente sulla
stessa richiesta, per far capire quan-
to desiderosa di concedere la pace
a coloro che la chiedono: Pregate il
Rosario tutti i giorni per ottenere la pa-
ce per il mondo e la fine della guerra.
Dipende da ognuno di noi risponde-
re a questo appello della Madre di Dio,
affinch il mondo possa beneficiare di
questo dono celeste che la pace.
1
) SantAgostino, In Evangelium Ioa-
nis, t. 77
2
) La Citt di Dio, libro XIX, cap. 13.
3
) Idem, ib., libro I, cap.33.
4
) Lettera Apostolica Rosarium Virgi-
nis Mariae, nn6 e 40.
Giovanni Paolo II: Il Rosario,
mentre ci fa fissare gli occhi su
Cristo, ci rende anche costruttori
della pace nel mondo
LOsservatore Romano
ENTRI IN CONTATTO CON NOI PER: FAX: 06 39 76 22 47 ED E-MAIL: ICONA@ARALDI.ORG,
LASCIANDO IL SUO NUMERO TELEFONICO. SAR DA NOI CONTATTATA.
APOSTOLATO MARIA REGINA DEL TERZO MILLENNIO
Lopera consiste nel portare di casa in
casa unicona con limmagine del Cuore
Immacolato di Maria, cos come apparve
a Fatima, che sar accolta, ogni mese in un
giorno stabilito da ciascuna famiglia parte-
cipante. Per loccasione si legger un bra-
no del Vangelo, seguito da alcuni minuti
di riflessione. Si reciter il santo Rosario
e finalmente si rinnover la consacrazione
della famiglia a Ges per mezzo di Maria.
Circostanza propizia per invitare parenti,
amici e vicini.
Ogni gruppo di 30 famiglie che desidera-
no ospitare licona una volta al mese, richie-
de lesistenza di un Coordinatore(trice),
che riceve dal parroco un mandato in que-
sto senso durante la cerimonia di conse-
gna ufficiale dellicona in chiesa. Chiun-
que pu essere Coordinatore(trice), me-
glio una coppia di coniugi.
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Ottobre 2006 Salvami Regina 23
Sono la Madonna
del Rosario
Oggi, forse pi che mai, Maria distribuisce grazie
a coloro che pregano il Rosario. Le numerose
testimonianze ricevute dallAssociazione
Madonna di Fatima Maria, Stella della Nuova
Evangelizzazione ce lo confermano.
uando nel 1917, co-
minci a spargersi la
notizia che la Madon-
na era apparsa a Fa-
tima a tre pastorelli,
numerose persone, di tutte le condizio-
ni sociali, raggiunsero quel luogo ino-
spitale nel tentativo di vedere la Ma-
donna, o di ottenere da Lei grazie. Al-
cuni riuscirono a far giungere le loro ri-
chieste ai pastorelli, affinch le presen-
tassero a quella Signora pi brillante
del sole. Ci fu persino chi, con note-
vole ingenuit, scrisse una lettera alla
Madonna. Lucia, conscia della propria
responsabilit, presentava sempre tutte
le richieste alla Santissima Vergine: si
trattava della guarigione di alcuni, del-
la conversione di altri, e cos via. A tut-
ti loro la Vergine di Fatima rispondeva
quasi invariabilmente con la raccoman-
dazione di pregare il rosario tutti i gior-
ni, che Lei li avrebbe ascoltati. Faceva
cos intendere che Le faceva molto pia-
cere questa orazione, attraverso la qua-
le le persone avrebbero potuto ottene-
re tutto quanto di cui avevano bisogno.
Nellultima apparizione, nellot-
tobre del 1917, la Vergine Maria dis-
se alla fine il suo nome: Sono la Ma-
donna del Rosario e torn a ricor-
dare la raccomandazione gi fatta in
precedenza: Continuate a pregare il
rosario tutti i giorni.
Quante grazie noi possiamo ottene-
re, attraverso la preghiera del Rosario!
Le testimonianze riportate qui a segui-
re ce ne danno un caloroso esempio.
Libera dalla schiavit del gioco
Avevo preso il vizio del gioco (bin-
go). Mi trovavo da qualche anno in
una situazione finanziaria molto dif-
ficile, problemi con i figli, depressio-
ne, a causa di questo terribile vizio.
Tutto diventava una scusa per gio-
care di pi, fino a che un giorno, dopo
aver giocato molto, passando accanto
ad una chiesa, un ragazzo mi ha offer-
to la preghiera della Madonna di Fati-
ma. Sono entrata in chiesa, mi sono in-
ginocchiata e ho implorato: Madonna
mia, soccorrimi! Sono una donna, so-
no madre e padre nel contempo, non
posso pi vivere una vita come questa.
A casa, sono entrata in questo sito, ho
chiesto preghiere, ho cominciato a re-
citare il rosario. Non tutti i giorni, ma
pregavo sempre. Ho cominciato a poco
a poco a provare ribrezzo per il gioco,
vergogna di giocare, ma cera sempre
qualche cosa che mi faceva andare.
La mia situazione finanziaria era
allo sfascio. I debiti prosciugavano tut-
to il mio salario. Non appena arrivava
la mia pensione, la banca si trattene-
va tutto ed io continuavo a giocare per
racimolare qualcosa che mi permet-
tesse di arrivare alla fine del mese. So-
no arrivata a giocare due giorni di se-
guito. Non ce la facevo pi, ma, gra-
zie alla Madonna, ho ricevuto il paga-
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Maria Anglica Iamasaki
24 Salvami Regina Ottobre 2006
mento per un lavoro di cui non mi ri-
cordavo e che stato sufficiente per
coprire non solo i debiti con la ban-
ca, ma anche altri che avevo coi nego-
zi. Sono ancora incredula ed estasia-
ta nel contempo. Non credo di meri-
tarmi una simile misericordia, soprat-
tutto dopo aver peccato tanto. Non mi
stanco di ringraziare. Grazie Madon-
na mia, grazie Ges, grazie mille!!!!
Per onorare questo grande favo-
re, ho promesso di non giocare pi e
di diffondere la devozione della Ma-
donna di Fatima. (Sig.ra S.)
facile smettere di fumare...
Ero un fumatore da quando avevo
16 anni e non riuscivo ad abbandona-
re questo vizio. Pesavo sempre 52 chi-
li. Nellottobre del 2004, mia moglie mi
ha portato un foglietto con la richiesta
di un rosario (ed io allora mi stavo tra-
sformando in ateo) ed ho deciso di te-
lefonare per confermare la richiesta.
Quando arrivato il rosario, ho co-
minciato a pregarlo tutti i giorni, chie-
dendo laiuto per smettere di fumare. Il
10 gennaio 2005 ho deciso di smettere
di fumare. Per quanto incredibile pos-
sa sembrare, da quel giorno preciso non
fumo pi. gi passato un anno, ades-
so ho 28 anni e peso 62 chili. Ho fatto i
raggi X ai polmoni ed essi stanno tor-
nando alla normalit. Adesso lodore di
sigaretta mi d addirittura fastidio.
per lamore che mi lega alla Ma-
donna che ho promesso di non fuma-
re mai pi. Ringrazio Ges di Naza-
ret e la Madonna, per aver ascoltato
le mie preghiere ed anche lAssocia-
zione Culturale Madonna di Fatima
(Sig. A.).
Ha trovato pace
La mia vita di gran lunga miglio-
rata da quando ho ricevuto la coro-
na del rosario, che continuo a prega-
re. La mia convivenza con i figli e mio
marito di gran lunga cambiata, e in
meglio. Prima infatti ero una persona
che viveva con rabbia dentro, attacca-
vo briga con loro in continuazione e
non avevo pace nella mia vita.
Ora tutto diverso, ho trovato fi-
nalmente la pace e lamore della mia
famiglia. (A.S.C.S)
Prima, non credevo...
Mi piacerebbe ricevere unaltra
corona dellAssociazione, perch ho
perso quella che mi avevate invia-
to. Con il suo aiuto ho ottenuto mol-
te grazie. La prima stata quella di
avere pace nella mia famiglia. La se-
conda, di riuscire ad accedere al cor-
so che tanto sognavo di frequentare:
fisioterapia. Mi sono resa conto che
chi ha fede e prega sempre il rosario,
ottiene tutto quello che desidera.
della Madonna di Fatima con la se-
guente frase: Vuoi aver pace? Prega
il rosario tutti i giorni.
Quando ho preso in mano quel-
lo stampato, ho pianto molto. Infat-
ti in quel periodo ero molto depressa
a causa del mio difetto, perch spes-
so le persone dovevano alzare mol-
to la voce per parlare con me, affin-
ch io le potessi udire. Ero anche di-
soccupata da tre anni, la mia vita era
molto difficile.
Ho cominciato allora a pregare il
rosario tutti i giorni e le grazie han-
no cominciato ad arrivare. Mi so-
no iscritta ad un concorso pubblico,
ma nella condizione di portatrice di
handicap. La prima grazia arriva-
ta perch mi sono classificata al pri-
mo posto. Le grazie non si sono fer-
mate qui. Sono andata ad una visita
medica da un otorino da cui non ero
mai stata prima. Allimprovviso mi
ha detto: La sua sordit non irre-
versibile, noi siamo in grado di ope-
rarla e lei ha il 99% di possibilit che
le torni ludito.
In quel momento non ci vole-
vo quasi credere, perch nessun me-
dico mi aveva mai detto questo. Fis-
sai il giorno delloperazione e, grazie
a Dio e alla Madonna, il mio udito
tornato normale. Oggi non ho pi bi-
sogno di apparecchi e la mia vita lo-
dare Ges e Maria. (Sig.ra I. F. E.)
Egli rinato,
oggi forte e in
salute, e non esce
di casa senza
portare con s la
corona del Rosario
Prima io non credevo al rosario,
alla fede, alle preghiere, ma nel mo-
mento in cui le cose cominciano ad
andare meglio, a realizzarsi, ci si im-
pegna anche di pi nellaiutare gli al-
tri, si comincia ad aver fede, a prega-
re di pi e a credere. (Sig.ra J. R. V.)
Come dabitudine, ho
comprato il giornale...
Fin da piccola, sono stata sempre
devota alla Madonna di Fatima, per-
ch nella citt dove abitavo c una
bella Chiesa della Madonna di Fati-
ma, con una bella statua della Ma-
donna. Il mio messaggio vuole essere
di ringraziamento per le grazie otte-
nute, nel corso della mia vita.
Per pi di ventanni, sono stata
portatrice di un difetto alludito che
i medici avevano diagnosticato come
irreversibile. Un giorno, come dabi-
tudine, ho comperato il giornale. Vi
ho trovato allinterno uno depliant
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L
Ottobre 2006 Salvami Regina 25
Non c ostacolo impossibile
che non si possa superare!
Dopo che ho iniziato a recitare il
rosario, insieme ai miei figli, le nostre
vite sono cambiate in meglio. Mio
marito ha finito di ubriacarsi, ormai
sono gi passati otto mesi. Egli ri-
nato, oggi forte e in salute e lavo-
ra. Egli non esce di casa senza porta-
re con s il libricino con le preghie-
re e la corona del rosario. Per questo,
e per altro ancora, desidero ringra-
ziarvi. Che Dio benedica tutti quelli
che fanno parte di questa meraviglio-
sa Associazione, perch ci fate alzare
la testa e proclamare: Non c osta-
colo che non possa essere supera-
to, perch abbiamo un grande Dio!
(M.H.S.)
Suo figlio non ha pi nulla
Sono catechista da 17 anni, ho due
figli, uno di sette e laltro di due anni.
Quando ero incinta del secondo fi-
glio, lesame ecografico ha riscontra-
to unidronefrosi biliare nei due reni
del bambino. Mi sono molto preoc-
cupata, perch il medico mi ha detto
che sarebbe stato necessario un inter-
vento chirurgico.
Andata in chiesa, ho supplicato con
molta fede la Madonna perch guaris-
se il mio bambino. Recitavo il rosario
tutti i giorni, fino al momento della na-
scita. Non mi sono mai stancata ed og-
Associazione Madonna di Fatima Maria, Stella della Nuova
Evangelizzazione sta promuovendo in Italia, da qualche anno, la
divulgazione del Rosario ed ha gi diffuso circa pi un milione di
rosari accompagnati dal libro Il Rosario, la preghiera della pace, con le
meditazioni dei Misteri. Le testimonianze pubblicate in questo numero so-
no estratte dalle numerose lettere che giungono quotidianamente allAsso-
ciazione e raccontano le grazie ottenute da Dio, per mezzo del Rosario.
Per acquistare il rosario, insieme al libro di meditazioni, si pu fare la ri-
chiesta per e-mail salvamiregina@salvamiregina.it.
Un milioni
di rosari diffusi
gi posso raccontare la mia vittoria. Ho
fatto fare a mio figlio esami ecografici
per un anno e mezzo. Nella settimana
del 14 giugno 2004, io ero molto ango-
sciata, perch non riuscivo a fissare lin-
contro con il medico allospedale.
Proprio quel giorno, arrivata a ca-
sa mia la pi bella fotografia che abbia
mai ricevuto: un manifesto dellImma-
colato Cuore di Maria. Ho pianto dal-
lemozione e ho detto: Mio figlio
guarito! Il giorno dopo, sono anda-
ta allospedale per un controllo. Ero
completamente felice e mi sentivo in-
detto: Suo figlio non ha pi niente, i
reni sono perfetti. Sono uscita dalla
visita completamente euforica, riem-
piendo di baci mio figlio.
Con il quadro della Madonna, ho
ricavato un angolo di preghiera nella
mia camera e l prego tutte le sere in-
sieme ai miei figli. (Sig.ra L. B. S.)
Mi tenevo lontano dalla Chiesa
Qualche tempo fa, io sentivo un
vuoto enorme dentro di me, mi sen-
tivo come un uomo privo di fede. Un
fatto triste ha mutato radicalmente la
mia visione delle cose ed stata la
morte del nostro carissimo Papa Gio-
vanni Paolo II.
Io ero lontano dalla Chiesa, ma ho
sempre nutrito unammirazione im-
mensa per il Santo Padre. I suoi ul-
timi giorni di vita hanno toccato il
mio cuore, si accesa dentro di me
la fiamma del cattolicesimo. Il nostro
caro Papa morto un sabato ed io la
domenica sono andato a Messa. Due
o tre settimane dopo, ho trovato il fo-
glietto Il Rosario, lOrazione della
Pace. Vi ho telefonato, ho chiesto il
libro e come stato facile! Dal mo-
mento in cui ho ricevuto il libricino
ed il rosario, prego il Rosario quasi
tutti i giorni, ma il mio obiettivo ora
di pregarlo tutti i giorni.
Quel vuoto che sentivo stato riem-
pito dallamore di Maria (Sig. T. S. G.).
coraggiata. Ho portato con me il mani-
festo, lasciandolo in un negozio affin-
ch gli mettessero una bella cornice.
Dopo lesame, il medico mi ha chiesto
se il bimbo aveva preso qualche medi-
cina. Io ho risposto di no, che era stato
tenuto soltanto sotto controllo medico
e che io avevo pregato molto. Lui ha
Il medico mi
ha detto: Suo
figlio non ha
pi nulla, i reni
sono perfetti
P
26 Salvami Regina Ottobre 2006
Incontro Nazionale a Fatima
er lIncontro Nazionale della Cam-
pagna Il Mio Cuore Immacolato
Trionfer! e il 5 anniversario del-
lApostolato dellIcona, in Portogal-
lo, pi di ottomila partecipanti si so-
no riuniti nel Santuario di Fatima, il giorno 2 settembre.
Il Fondatore degli Araldi del Vangelo, Padre Joo Sco-
gnamiglio Cl Dias, ha presieduto le celebrazioni.
NellAuditorio Paolo VI, dopo la solenne incoro-
nazione della Statua Pellegrina del Cuore Immaco-
lato di Maria, Padre Joo Scognamiglio Cl ha tenu-
to una conferenza sullEucaristia, mostrando lintima
relazione tra questo sacramento e le apparizioni della
Madonna ai tre pastorelli. Infatti come preparazione
per vedere la Santissima Vergine, lAngelo della Pa-
ce apparso qualche tempo prima ed ha amministrato
loro la Prima Comunione.
Dopo la recita del Rosario, nella Cappella delle
Apparizioni, la Celebrazione dellEucaristia ha chiuso
in bellezza questo giorno di pellegrinaggio.
ARALDI NEL MONDO
NellAuditorio Buon Pastore sono stati installati schermi per i
partecipanti che non hanno potuto accomodarsi nellAuditorio Paolo VI
Padre Joo Scognamiglio rivolge parole di benvenuto e
incoraggiamento agli aspiranti Araldi che hanno concluso
il programma di formazione durante le vacanze estive
Conferenza di Padre Joo Scognamiglio sullEucaristia.
Alla sua destra il presidente regionale degli Araldi, Don
Pedro Paulo de Figueiredo, e a sinistra Don Maurcio
de Oliveira Sucena
Ottobre 2006 Salvami Regina 27
Incontro Nazionale a Fatima
er lIncontro Nazionale della Cam-
pagna Il Mio Cuore Immacolato
Trionfer! e il 5 anniversario del-
lApostolato dellIcona, in Portogal-
lo, pi di ottomila partecipanti si so-
no riuniti nel Santuario di Fatima, il giorno 2 settembre.
Il Fondatore degli Araldi del Vangelo, Padre Joo Sco-
gnamiglio Cl Dias, ha presieduto le celebrazioni.
NellAuditorio Paolo VI, dopo la solenne incoro-
nazione della Statua Pellegrina del Cuore Immaco-
lato di Maria, Padre Joo Scognamiglio Cl ha tenu-
to una conferenza sullEucaristia, mostrando lintima
relazione tra questo sacramento e le apparizioni della
Madonna ai tre pastorelli. Infatti come preparazione
per vedere la Santissima Vergine, lAngelo della Pa-
ce apparso qualche tempo prima ed ha amministrato
loro la Prima Comunione.
Dopo la recita del Rosario, nella Cappella delle
Apparizioni, la Celebrazione dellEucaristia ha chiuso
in bellezza questo giorno di pellegrinaggio.
ARALDI NEL MONDO
Padre Joo Scognamiglio rivolge parole di benvenuto e
incoraggiamento agli aspiranti Araldi che hanno concluso
il programma di formazione durante le vacanze estive
Solenne incoronazione
della Statua Pellegrina
del Cuore Immacolato
di Maria. I partecipanti
acclamano la Santissima
Vergine, mentre viene
collocata la corona
sopra la statua
L
Primo Sabato nella
Cappella delle Apparizioni
Vista generale dei partecipanti, durante
la celebrazione dellEucaristia
Membri degli Araldi, recitano il rosario. La statua
della Madonna di Fatima che si vede nella foto,
collocata nel luogo esatto dove stava
il leccio fra i cui rami apparve la Madonna
Messa di chiusura dellIncontro. Dietro laltare
si vede la Cappella originaria che fu costruita sul
posto poco tempo dopo le apparizioni
incontro Nazionale degli Araldi del Vangelo a
Fatima si chiuso con la devozione del Primo Sa-
bato: recita del rosario, 15 minuti di meditazione
sui Misteri del Rosario e la Comunione Riparatrice.
Nellomelia della Messa celebrata nella Cappella delle
Apparizioni (il luogo esatto dove la Madonna si manife-
stata ai tre pastorelli) Padre Joo Scognamiglio Cl ha af-
frontato il tema di riflessione del Santuario di Fatima per
lanno 2006: Sesto Comandamento Preservare la Ca-
stit. Ha incoraggiato i pellegrini a seguire il consiglio di
San Paolo, conservandosi puri dal contagio del mondo,
ossia, rimanendo fedeli alla Legge Morale, che eterna.
1
2
3

C
Ottobre 2006 Salvami Regina 29
on lordinazione, limpegno di annunciare il
Vangelo e di continuare lazione salvifica di Cri-
sto nella Liturgia e nella carit si approfondisce
e assume natura e dimensione sacramentali. Agirete in
persona Christi.
Con queste parole, Mons. Lucio Angelo Renna,
Vescovo di Avezzano, ha evidenziato il carattere sa-
cro della cerimonia realizzata il 9 settembre nella cat-
tedrale della suddetta citt, nella quale sono stati or-
dinati cinque Araldi del Vangelo: Don Louis Goyard,
Don Manuel Rodriguez, e i Diaconi Jos Francisco
Hernndez, Fernando Gonzalo e Javier Gonzalo.
La celebrazione ha contato sulla presenza di diver-
si membri della Curia Romana e del Consiglio Presbite-
rale della Diocesi, come del Presidente Generale degli
Araldi del Vangelo, Padre Joo Scognamiglio Cl Dias.
Alla fine dellomelia, Mons. Renna ha sottolinea-
to lesigenza di dedizione totale dei nuovi presbiteri e
diaconi al servizio di Dio e del prossimo:
Voglio cantarTi il mio ringraziamento, Signore, per-
ch, chiamando questi candidati al diaconato e al pre-
sbiterato, vuoi che essi non appartengano pi a se stessi:
da questo momento sono tutti tuoi, che li invii, e sono di
coloro a cui li invii.
Ramo
sacerdotale degli
Araldi Nuove
ordinazioni
Tre momenti dellordinazione:
1) Durante la recita della Litania di Tutti
i Santi, i candidati ai sacri ordini sono
rimasti prosternati, in segno di umilt.
2) Tre nuovi diaconi. Col sacramento
dellOrdine, essi sono diventati Araldi del
Vangelo nella pienezza del termine, ossia
annunciatori della Parola di Dio.
3) Dopo limposizione delle mani, i due
nuovi sacerdoti hanno concelebrato con il
vescovo ordinante.
Don Louis Goyard fa la promessa di obbedienza
30 Salvami Regina Ottobre 2006
Guatemala Incontro dellApostolato dellIcona (Altari Pellegrini, come sono conosciuti nel paese) nel Santuario di
San Germano Pietro. Pi di tremila membri hanno partecipato allevento che si concluso con la Santa Messa.
Portogallo A Braganza, le festivit della Patrona, la Madonna della Grazia, sono state presiedute dal Cardinale Saraiva
Martins (foto a destra). Al suo fianco, il Vescovo diocesano, Mons. Antonio Montes Moreira, e il Vescovo emerito, Mons.
Antonio Rafael. Alla vigilia, la Processione delle Candele ha percorso le principali vie di questa storica citt (foto a sinistra).
Repubblica Domenicana Durante le ferie, gli Araldi
hanno approfittato per intensificare levangelizzazione.
Nella citt di Moca, la Missione Mariana si conclusa
con la solenne incoronazione della Statua Pellegrina.
El Salvador Visita al Collegio di San Vincenzo de Paoli,
a Sonsonate. Durante la recita del Rosario, le alunne
formavano un quadro vivente in ogni mistero, illustrando i
vari episodi della vita di Ges e di Maria.
S
Ottobre 2006 Salvami Regina 31
Aiutando istituzioni ecclesiali
bisognose di risorse finanziarie
enza uscire dal suo convento, Santa Teresina
del Bambino Ges ha collaborato intensamen-
te allopera delle Missioni, per mezzo delle sue
orazioni e sacrifici. In maniera analoga, gli Araldi cer-
cano di intensificare la loro partecipazione nella Nuova
Evangelizzazione, aiutando istituzioni ecclesiali bisogno-
se di risorse finanziarie.
Con questo intento gli Araldi hanno recentemen-
te collaborato nella formazione di vocazioni sacerdo-
tali, a Nuova Friburgo (Brasile), con una donazione di
50mila reali (circa 20mila euro) per la costruzione del
nuovo seminario diocesano (foto a sinistra).
Il Centro di Riabilitazione Neuropsicologica Rifu-
gio della Madonna di Lourdes (Opera Don Guanel-
la, della Congregazione dei Servi della Carit), a San
Paolo (Brasile), si prende cura di 72 bambini portatori
di deficienza mentale lieve e moderata. Per la costitu-
zione di una sala di informatica, con 6 computer, sta-
to concesso una donazione di 12mila reali,
circa 4.800 euro (foto a destra).
Ruanda Nella Parrocchia di Rango, dei Salesiani,
Don Lon ha costituito il primo gruppo di famiglie
dellApostolato dellIcona. I fedeli ruandesi hanno una
grande devozione per Rugori Rwera, la Vergine Maria,
come essi affettuosamente chiamano la Madre di Dio.
Africa del Sud A Johannesburg, nella Parrocchia di Saint
Hubert, il parroco, Don Ronald Cairus OMI, ha consacrato
la comunit alla Madonna, in occasione della visita della
statua pellegrina del Cuore Immacolato di Maria.
I
32 Salvami Regina Ottobre 2006
Purezza, la pi
misteriosa delle virt
La virt della purezza intimamente vincolata alla speranza cristiana della
risurrezione dei corpi. A partire da questa tesi originale, il Penitenziario
Maggiore della Santa Chiesa Romana ha affrontato il tema della castit,
nellomelia pronunciata nel Santuario di Fatima.
l tema dellanno del San-
tuario di Fatima il 6
Comandamento: la tute-
la della castit. Il sesto
comandamento chiama il
battezzato alla pratica della purezza.
Il comandamento include la sessuali-
t umana nella sua interezza, intima-
mente collegato al nono comandamen-
to che si rivolge direttamente alla pu-
rificazione del cuore. Entrambi questi
comandamenti insistono sul fatto che
lassoluta continenza un dovere per
tutti coloro che non sono uniti da lega-
mi come il matrimonio legale.
Vorrei approfondire una realt
unicamente Cristiana: la virt della
purezza. Essa costituisce la virt pi
misteriosa. I Cristiani non avrebbe-
ro mai pensato ad essa se non aves-
sero guardato oltre, alla resurrezione
del corpo.
La purezza e la castit
interessano tanto gli sposati
quanto gli scapoli
Nel 1956 Flannery OConnor, una
scrittrice cattolica del sud degli Stati
Uniti dAmerica, ha sviluppato il se-
guente punto di vista. In una lettera,
condivide una sua amica, i suoi consi-
derevoli pensieri sulla virt della pu-
rezza. Per lei, la purezza e la castit
interessano sia chi sposato sia chi
non lo . Lei afferma che la purezza
implica pi di una rinuncia, Io non
credo che la rinuncia vada con la sot-
tomissione, o che la rinuncia sia buona
in s. Si rinuncia sempre al meno bene
per un pi grande; lopposto ci che
il peccato. (...)
sua fede, in modo audace e brillante
fonda le origini della virt della pu-
rezza, nella resurrezione del corpo.
Per me la nascita vergine, lIncar-
nazione, la resurrezione sono le ve-
re leggi della carne e del fisico. Mor-
te, decadenza, distruzione sono la so-
spensione di queste leggi. Riman-
go sempre attonita di fronte allenfa-
si che la Chiesa mette sul suo corpo.
Lei dice ancora, che non lanima
che risorger ma il corpo, glorifica-
to. Ho sempre pensato che la purezza
fosse la pi misteriosa delle virt, pe-
r mi viene in mente che non sarebbe
stato mai possibile convincere la co-
scienza umana della purezza se non
avessimo guardato alla resurrezio-
ne del corpo, che sar carne e spiri-
to uniti nella pace, come lo sono sta-
ti in Cristo. La resurrezione di Cristo
sembra il punto pi elevato della leg-
ge della natura.
La sig.ra OConnor vuole dire che
essenziale ricordare il mistero pa-
squale del Cristo ed un battezza-
to proprio su questo, deve basare il
fondamento e la motivazione per la
pratica della virt della purezza e di
tutte le altre virt. San Paolo ci ha
insegnato esattamente questa norma
quando ha scritto: Per il resto, fratel-
li, vi preghiamo e supplichiamo nel Si-
gnore Ges: avete appreso da noi co-
me comportarvi in modo da piacere a
Cardinale James Francis Stafford
Penitenziario Maggiore della Santa Chiesa Romana
I Cristiani non
avrebbero mai
pensato ad essa
se non avessero
guardato oltre,
alla resurrezione
del corpo
Molti, ancora influenzati dal mec-
canicismo del XIX secolo, credono
che gli insegnamenti della Chiesa, sul-
le virt, siano atroci e rifiutano spe-
cialmente qualsiasi suo insegnamen-
to che riguardi in particolare le virt
della castit e della purezza. Essi deri-
dono losservanza del sesto comanda-
mento, come qualcosa che disturba a
livello emotivo, addirittura lo conside-
rano repulsivo e contro natura.
La resurrezione dei corpi un
incentivo alla pratica della castit
In una lettera del 1955, la sig.ra
OConnor rivela la profondit della
Ottobre 2006 Salvami Regina 33
Dio, e cos gi vi comportate; cer-
cate di agire sempre cos per di-
stinguervi ancora di pi Per-
ch questa la volont di Dio, la
vostra santificazione: che vi aste-
niate dall`impudicizia (1 Tess.
4:1,3).
Dio giudicher
limmorale e ladultero
La lettura che abbiamo ascol-
tato questa sera, tratta dalla let-
tera agli Ebrei parla delle virt
che dovrebbero regolare le re-
lazioni tra i cristiani (...)In fine
lautore sottolinea il tema ca-
techetico scelto per lanno 2006
dal Santuario di Fatima menzionato
precedentemente: Il Sesto Comanda-
mento, proteggere la castit. Tratta la
purezza del marito, Sia considera-
to il matrimonio con onore tra tutto e
sia il letto coniugale incontaminato; e
poi Dio giudicher limmorale e ladul-
tero (Eb 13, 4)
L autore della lettera agli Ebrei
con queste esortazioni morali ha
chiaramente dato forma ad una vita
totalmente nuova, nella quale lesse-
re umano stato forgiato sotto la tu-
tela della fede nel Dio di Ges Cri-
sto. Lui introduce la parte morale
nella sua lettera con la proclamazio-
ne dellunit indivisibile della fede
e della vita, Anche noi dunque, cir-
condati da un cos gran numero di te-
stimoni, deposto tutto ci che di pe-
so e il peccato che ci intralcia, corria-
mo con perseveranza nella corsa che
ci sta davanti, tenendo fisso lo sguar-
do su Ges, autore e perfezionatore
della fede. Egli in cambio della gioia
che gli era posta innanzi, si sottopose
alla croce, disprezzando l`ignominia,
e si assiso alla destra del trono di
Dio (Eb 12:1-2).
Linviolabilit della castit co-
niugale un tema prominente nella
Chiesa dei primi tempi. SantIgnazio
di Antiochia scrive a Policarpo. D
alle mie sorelle di amare il Signore e di
essere contenute con i loro mariti nel
corpo e nello spirito. Allo stesso modo
ne la star della mia generazione gra-
zie alla sua testimonianza di purezza
e di coraggio.
Il suo martirio inizi gi il 5 lu-
glio 1902. La famiglia del suo assa-
litore condivideva la stessa casa con
i Goretti. Fu sistemata sopra un vec-
chio granaio tra i poveri fattori del-
le campagne Pontine a sud di Roma.
Il suo assalitore, Alessandro, aveva
Il Cardinale Francis James
Stafford Penitenziario Mag-
giore della Santa Chiesa Ro-
mana. Questa carica lo rende
responsabile, davanti al Papa,
del Tribunale della Penitenzia-
ria Apostolica. Questa corte ha
la giurisdizione sul foro interno
le coscienze anche in mate-
ria non sacramentale, e ad es-
sa competono la concessione e
luso delle indulgenze. La cari-
ca di Penitenziario-Maggiore
una delle poche le cui attribu-
zioni non cessano con la morte
del Papa.
Santa Maria Goretti
ha compreso
che la purezza
era intimamente
connessa con
la dignit del
corpo umano
ventanni, al momento in cui as-
sal Maria, che ne aveva dodi-
ci. Successivamente lui ha testi-
moniato, che Maria lo suppli-
cava di fermarsi per la salvez-
za della sua anima e lo esorta-
va a non commettere un pecca-
to cos grave. Prima di morire a
causa delle coltellate inflittale,
il giorno seguente, lei lo perdo-
n e preg Dio di dimenticare
quanto aveva commesso.
Come Flannery OConnor,
Santa Maria Goretti, il cui me-
moriale la Chiesa ha celebra-
to, proprio lo scorso 6 giugno,
ha compreso che la purezza era
intimamente connessa con la digni-
t del corpo umano. Lei conosceva
il pensiero della al riguardo, ovvero
che non era lanima ma il corpo a ri-
sorgere, ad essere glorificato. Con la
Chiesa, lei si confessava ogni dome-
nica, I credo nella resurrezione del
corpo. Lei ha testimoniato il miste-
ro che lIncarnazione e resurrezione
di Ges sono le veri leggi della natu-
ra, della carne e del fisico.
Santa Maria Goretti, prega per
noi! Maria di Nazareth, Mater castis-
sima, prega per noi.
(Omelia nel Santuario di Fatima,
12/7/2006. Testo integrale in http//
www.vatican.va/roman_curia)
Il Cardinale James Francis Stafford, nella
sua recente visita a Fatima
incarica i miei fratelli, anche in nome
di Ges Cristo, di amare le loro mogli
come il Signore ama la Chiesa.
Il ricordo di Santa Maria Goretti
Mi ricordo quanto fui profonda-
mente colpito dalla canonizzazione,
il 24 giugno 1950, della giovane vergi-
ne e martire, Maria Goretti. In quel-
loccasione erano presenti nella Piaz-
za di San Pietro, sia sua madre che il
suo assassino, Alessandro Serenelli.
Io avevo diciassette anni. Lei diven-
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34 Salvami Regina Ottobre 2006
LANGELO CUSTODE
Un amico fedele per
tutte le ore
In chi posso aver fiducia? si chiedono molti dei
nostri contemporanei, stanchi di delusioni nelle
relazioni umane. Vicinissimo ad ognuno di noi,
intanto, c sempre qualcuno che pensa
soltanto a favorirci.
gni giorno che passa au-
menta il volume di lette-
re, telefonate ed e-mail
di persone che ricorro-
no alle preghiere de-
gli Araldi del Vangelo perch si sento-
no afflitte, abbandonate e, addirittura,
tradite da coloro da cui speravano di ri-
cevere maggior appoggio e solidariet.
Alle volte, sono le persone pi prossi-
me, unite dai profondi legami della na-
tura, quelle che defraudano e feriscono
i cuori dei loro congiunti.
In una delle ultime lettere, una
frase riassume bene la situazione di
innumerevoli altri mittenti: Non ho
pi nessuno in cui confidare.
Una realt cos crudele attira la
compassione... Il principale rimedio,
senza dubbio, la preghiera, ma che
non ci sia altro da fare per aiutare i
nostri fratelli e sorelle in questa si-
tuazione drammatica, tanto diffusa
ovunque? Lideale sarebbe che ognu-
no di loro avesse un consigliere fede-
le sempre a disposizione, che, per pu-
ra amicizia, li orientasse, consolasse,
Carlos Werner Benjumea
Egli ci vuole ogni bene
Dallinizio della sua vita fino al
momento di passare alleternit, ogni
essere umano circondato dalla pro-
tezione e intercessione di un ange-
lo designato da Dio per guidarlo co-
stantemente, proteggerlo e orientar-
lo. Cos, ognuno di noi ha un Ange-
lo Custode.
Probabilmente, quasi tutti noi ab-
biamo appreso in casa, o nelle lezio-
ni di catechismo, la classica orazione:
Angelo di Dio che sei il mio custode,
illumina, custodisci, reggi e governa
me che ti fui affidato dalla Piet Ce-
leste. Amen. Malgrado questo, for-
se qualche volta ci sar sfuggita dalle
labbra una domanda, imbevuta pi di
meraviglia che di dubbio: proprio
vero che ho un angelo affidatomi da
Dio perch abbia cura di me?
veramente incredibile il fatto
che ognuno di noi possegga un angelo
la cui missione specifica quella di fa-
vorirci in tutto quanto abbia a che fa-
re con la nostra salvezza eterna, ma
proprio cos: Dio li ha fatti messagge-
O
incoraggiasse. Un amico vero, su cui
potessero riporre tutta la fiducia.
Ecco unutopia, un problema per
il quale sembra non ci sia una solu-
zione, per lo meno in termini uma-
ni. Infatti, dove trovare tante persone
del genere? Intanto, molti di noi, se
ci guardiamo indietro, ai tempi doro
della nostra infanzia, quando, aiutati
da nostra madre, cominciavamo a re-
citare le nostre prime orazioni, forse
ci ricordiamo di qualcuno che sapeva
stare sempre al nostro fianco e che
chiamavamo zelante custode. Un
essere al quale avevamo fatto molte
volte ricorso e il cui sembiante ri-
masto in seguito impolverato in qual-
che angolo dei nostri ricordi.
Mi prendo, dunque, la libert di
ricordarle, lettore, lesistenza di que-
sto amico invisibile, ma presente co-
stantemente e fedelmente al nostro
fianco, potente e amabile, che vi-
ve sempre nella contemplazione di
Dio e, nello stesso tempo, non smet-
te mai di prendersi cura di noi: lAn-
gelo Custode.
Cattedrale di Notre-Dame, Parigi (Foto: Sergio Hollmann)
O
ri del suo progetto di salvezza, afferma
il Catechismo della Chiesa Cattoli-
ca. Dice inoltre San Paolo: Non sono
tutti gli angeli spiriti incaricati di un mi-
nistero, inviati per servire coloro che de-
vono ereditare la salvezza? (Eb 1, 14).
Grande la dignit delle anime
esclama San Geronimo -, quando
ognuna di loro, dal momento della na-
scita, ha un angelo destinato alla loro
custodia!
di grande conforto sapere che
un essere superiore alla nostra natu-
ra sta continuamente al nostro fian-
co, che lui, puro spirito, si mantie-
ne nella contemplazione incessante
di Dio e, al tempo stesso, veglia su di
noi, ci vuole tutto il bene possibile ed
il suo obiettivo condurci alla felicit
perfetta e inesauribile del Cielo.
Quando ci rendiamo conto del-
la presenza di questo incomparabile
guardiano,stabiliamo con lui unami-
cizia ferma ed intima, come la descri-
ve il grande scrittore francese Paul
Claudel: Tra langelo e noi esiste un
qualcosa di permanente. C una ma-
no che, anche quando dormiamo, tie-
ne stretta la nostra. Sulla terra dove
ci troviamo, condividiamo il polso e i
palpiti del cuore di questo fratello cele-
ste che parla col nostro Padre.
Se avessimo maggior fiducia in
questo protettore celeste, in questo
buon amico che non parla mai an-
che quando ci allontaniamo da lui, per
la nostra cattiva condotta -, saremmo
capaci di recuperare la pace e lequili-
brio di cui tanto abbiamo bisogno!
Essi stanno al nostro fianco,
instancabili, solleciti, benevoli
La Beata Osanna Andreasi, di
Mantova, gi da quando aveva sei an-
ni, aveva preso gusto a passeggiare
sulle rive del fiume Po, estasiata dal-
la bellezza del panorama. Un giorno si
trovava da sola in questo luogo, quan-
do allimprovviso vide sorgere davan-
ti a s un bel giovane, alto e forte. Non
lo aveva mai visto prima... Sorpresa,
ma per nulla intimorita, ud il nuovo
arrivato dire con voce chiara, ma nel
contempo soave e ferma: La vita e la
morte consistono nellamare Dio. La
sua sorpresa aument quando il gio-
vane la sollev da terra e, guardan-
dola direttamente negli occhi, aggiun-
se: Per entrare nel Cielo,devi amare
molto Dio. AmaLo. Ogni cosa stata
creata da Lui, affinch le persone Lo
amino. stato questo il primo di nu-
merosi incontri che Osanna ha avuto ,
fino al momento della sua morte (nel
1505), col suo Angelo Custode.
Casi come questo, di relazioni in-
tense con gli angeli, non sono affat-
to rari. Santa Gemma Galvani (1878-
1903), per esempio, ha avuto la co-
stante compagnia del suo angelo pro-
tettore, con cui manteneva un rappor-
to familiare. Egli le prestava ogni ti-
po di aiuto, addirittura portando i suoi
messaggi al suo confessore, a Roma.
Ancora pi vicini a noi, troviamo
gli episodi frequenti capitati a Pa-
dre Pio (San Pio di Pietralcina,1887-
1968), grande sostenitore della devo-
zione agli Angeli Custodi. In diverse
occasioni egli ha ricevuto messaggi
dagli Angeli Custodi di persone che,
a distanza, avevano bisogno di un
qualche aiuto da parte sua.
Beato Giovanni XXIII, altro gran-
de devoto degli angeli, diceva: Il no-
stro desiderio che aumenti la devo-
zione allAngelo Custode.
I nostri angeli custodi stanno a
fianco di ognuno di noi, instancabi-
li, solleciti, benevoli, pronti ad aiutar-
ci in tutto quanto abbiamo bisogno
comprese le nostre necessit materia-
li, ma specialmente per offrirci i be-
ni spirituali, aiutandoci a camminare
nella via della virt.
* * *
Stimato lettore, voglia Dio che
questi pensieri, tratti dalla Rivela-
zione e dal tesoro della Santa Chie-
sa, possano aiutarci a renderci pi vi-
cini a questi fedeli amici celesti. Pos-
sano consolarci, infonderci coraggio
ed aumentare la nostra volont di co-
noscerli senza i sacri veli della fede,
quando li incontreremo L in alto,
nel Regno dei Cieli.
ltre agli Angeli Custodi, altri spi-
riti angelici vagano sulla terra ed
hanno un estremo interesse per
noi per la nostra perdizione: i demoni,
angeli decaduti, che in altri tempi faceva-
no parte della corte celeste. Ribellando-
si contro Dio, operano con lobiettivo dia-
metralmente opposto a quello per il quale
Egli li aveva creati. La loro unica e osses-
siva preoccupazione quella di farci per-
dere la possibilit di contemplare Dio per
tutta leternit. A muoverli lodio al loro
Creatore, il cui piano per lumanit desi-
derano ostacolare e linvidia per il genere
umano, perch siamo capaci di raggiun-
gere quella felicit eterna che essi hanno
perduto per sempre.
Se i demoni ci perseguitano tanto,
perch non ricorriamo allAngelo Custo-
de, chiedendo la sua protezione? Certa-
mente, crescere nel rapporto con lui si-
gnificher essere pi difesi rispetto alle
azioni degli spiriti maligni ed essere pi
aiutati nella lotta contro le tentazioni.
San Giovanni della Croce afferma:
Gli angeli, oltre a portare a Dio nostre
notizie, portano laiuto divino alle nostre
anime e le alimentano come buoni pasto-
ri (...) proteggendoci e difendendoci dai
lupi, i demoni.
Affidandoci completamente ai no-
stri Angeli Custodi, non abbiamo biso-
gno di temere i demoni. Insomma, que-
sti ultimi non riescono a fare nulla con-
tro il loro potere.
Gli altri
angeli
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36 Salvami Regina Ottobre 2006
Gli angeli nella
dottrina della Chiesa
Ricorrere agli angeli diventa sempre pi una moda.
Ma cosa sa la maggior parte delle persone a proposito
di queste creature spirituali ed immortali?
opo unepoca di scetti-
cismo e materialismo
trionfante, che ha do-
minato la maggior par-
te dei secoli XIX e XX,
lOccidente tornato a dimostrare un
certo interesse per il mondo degli spiri-
ti. Se fino a due o tre decadi fa, parlare
di angeli era considerato da molta gen-
te come segno di immaturit o di man-
canza di cultura, oggigiorno diventa-
to una moda.
Abbondano i film e i libri che ritrag-
gono esseri straordinari, potenti, dotati
di qualit soprannaturali, esseri sovru-
mani davanti ai quali il comune morta-
le impotente. Non sar questo un sin-
tomo dellinteresse per il mondo ange-
lico? Accanto alla fantasia e al mito,
opere esoteriche di grande divulgazio-
ne presentano una visione distorta di
questi esseri spirituali e lignoranza re-
ligiosa ha contribuito allaumento degli
equivoci in questa materia.
Se vogliamo sapere la verit sugli
angeli, dove trovare la verit in tanta
disinformazione?
Le Sacre Scritture
Molto prima delle definizioni teo-
logiche degli ultimi secoli, linsegna-
Guy de Ridder
mento sugli angeli si basa sullauto-
rit delle Sacre Scritture e dei Padri
della Chiesa.
Sia nellAntico che nel Nuovo Te-
stamento, numerosi passi ci mostra-
no gli angeli in azione, nel compito
di proteggere e guidare gli uomini e
nella funzione di messaggeri di Dio.
Il versetto 11 del Salmo 91 menziona
chiaramente gli Angeli Custodi: Dio
ha dato ordine ai suoi angeli di custo-
dirti in tutti i tuoi passi.
Se in alcune occasioni gli ange-
li della pi alta gerarchia celeste so-
no incaricati di missioni sulla terra i
casi di San Gabriele e San Raffaele -
, in molte altre, si tratta certamente di
un intervento dellangelo custode atti-
nente alla persona, anche se la Bibbia
non lo menziona in modo specifico. Si
ha questimpressione nella lettura del
profeta Daniele, salvato dallessere
divorato da fiere fameliche mentre si
trova nel carcere, poich egli dichia-
ra al re Dario: Il mio Dio ha invia-
to il suo angelo, che ha chiuso la boc-
ca dei leoni, che non mi hanno fatto al-
cun male (Dn 6, 22). Allo stesso mo-
do, negli Atti degli Apostoli troviamo
San Pietro liberato dalla prigione da
un angelo (cfr. At 12, 1-112).
Ges fa un riferimento molto chia-
ro agli Angeli Custodi, quando dice:
Guardatevi dal disprezzare uno so-
lo di questi piccoli, perch vi dico che
i loro angeli nel cielo vedono sempre
la faccia del Padre mio che nei Cie-
li (Mt 18, 10).
San Paolo, nella Lettera agli Ebrei,
insegna che tutti gli angeli sono spiri-
ti a servizio di Dio, il quale affida loro
missioni a favore degli eredi della sal-
vezza eterna (cfr. Eb 1, 14).
I Padri della Chiesa
Sullesempio delle Sacre Scritture,
la maggioranza dei Padri della Chie-
sa tratta gli angeli come nostri guar-
diani. San Basilio Magno, nellopera
Adversus Eunomium, dichiara: Ogni
fedele ha al suo fianco lato un angelo
come protettore e pastore, per condur-
lo alla vita.
Nel II secolo, Erma, nellope-
ra Il Pastore, dice che ogni uo-
mo possiede il suo Angelo Custo-
de, il quale lo ispira e lo consiglia
a praticare la giustizia e a fuggire
dal male. Nel III secolo, la credenza
negli Angeli Custodi era in tal mo-
do radicata nello spirito cristiano,
che Origene gli dedica vari passag-
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Ottobre 2006 Salvami Regina 37
gi. Sulla stessa materia troviamo bei
testi di San Basilio, SantIlario di
Poitiers, San Gregorio di Nazianze-
no, San Gregorio di Nissa, San Ci-
rillo di Alessandria, San Girolamo,
i quali ci insegnano: lAngelo Cu-
stode presiede alle orazioni dei fe-
deli, offrendole a Dio per mezzo di
Cristo, come nostra guida, egli sol-
lecita Dio a proteggerci dai perico-
li e a condurci alla beatitudine, egli
come uno scudo che ci avvolge e
protegge; egli un precettore che
ci insegna ad osservare il culto e ad
adorare; la nostra dignit maggio-
re, perch abbiamo, fin dalla nasci-
ta, un angelo protettore.
a pi popolare orazione al-
lAngelo Custode fu com-
posta dal Papa Pio VI, nel
1796: Santo Angelo del Signore, mio ze-
lante custode, visto che a te mi ha affi-
dato la piet divina, reggimi, custodisci-
mi, governami ed illuminami per sem-
pre. Amen.
Esistono molte altre preghie-
re, ispirate a sentimenti di devozio-
ne verso questa creatura spirituale,
tanto intima alla nostra vita di tut-
ti i giorni. Una di esse, di cui au-
tore SantAnselmo di Aosta, Arci-
vescovo di Canterbury, particolar-
mente bella:
O Spirito angelico, alle cui provvi-
denziali cure mi ha affidato Dio No-
stro Signore, ti prego di volermi custo-
dire, proteggere, assistere e difendere
sempre da ogni assalto del demonio,
sia che io sia sveglio, o che stia dor-
mendo. S, assistimi notte e giorno, ad
ogni ora ed in ogni momento! Rimani
per sempre al mio fianco, ovunque io
mi trovi. Allontana il pi possibile da
me le tentazioni del demonio.
E, dal misericordiosissimo Giudice
e Signore Nostro, che ti ha eletto mio
custode e a te mi ha affidato, ottieni per
me con la tua intercessione la grazia,
che del tutto non meritano le mie azio-
ni, di rimanere immune da ogni col-
pa nella mia vita. E se per disgrazia io
mi incamminassi nella strada del vizio,
fa di tutto per ricondurmi, tramite la
via della virt, al mio Divino Redento-
re. Quando mi vedrai oppresso dal pe-
so delle angustie, fa che io esperimenti
laiuto di Dio Onnipotente.
Ti chiedo anche di rivelarmi, se que-
sto possibile, la fine dei miei giorni, e di
non permettere che la mia anima, quan-
do si liberer dal corpo, sia terrorizza-
ta dagli spiriti maligni, o venga ad esse-
re oggetto del loro scherno, o da loro sia
colta nello sconforto. No, non abban-
donarmi mai, fino a che non mi avrai
condotto in Cielo, a godere della vista
del mio Creatore ed essere eternamente
felice in compagnia di tutti i Santi. Mi
sia concesso di raggiungere questa felici-
t, per mezzo della tua protezione e per i
meriti di Nostro Signor Ges Cristo.
Preghiere allAngelo Custode
Sdoppiamenti posteriori
Nel secolo XII, Onorio di Autun
ha promosso la dottrina che ogni ani-
ma, nel momento in cui unita al cor-
po, affidata ad un angelo la cui mis-
sione indurla al bene e render con-
to delle sue azioni a Dio. SantAlberto
Magno e San Tommaso dAquino, nel
secolo XIII, hanno insegnato, con San
Pier Damiani, che lAngelo Custode
non abbandona mai lanima peccatri-
ce, ma cerca di condurla al pentimen-
to e alla riconciliazione con Dio.
Nel 1608, il Papa Paolo V ha isti-
tuito la festa dei Santi Angeli Custo-
di. Posteriormente, nel 1670, tocca-
to a Papa Clemente X fissare la loro
commemorazione in modo definitivo
il giorno 2 ottobre, rendendola obbli-
gatoria per tutta la Chiesa.
Il Catechismo della Chiesa Cattoli-
ca sulla missione dellAngelo Custode
in relazione a noi, dice: Dallinizio fi-
no alla morte, la vita umana circonda-
ta dalla sua protezione e dalla sua inter-
cessione (n 336). Infine il Papa Gio-
vanni Paolo II, nellUdienza Genera-
le del 6 agosto del 1986, sottolinea che
la Chiesa confessa la sua fede negli an-
geli custodi, venerandoli nella liturgia
con una festa apposita, e raccoman-
dando il ricorso alla loro protezione con
una preghiera frequente, come linvoca-
zione dellAngelo di Dio.
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Mons. Antonio Augusto dos Santos Marto
Vescovo di Leiria-Fatima (Portogallo)
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LA PAROLA DEI PASTORI
LEucaristia
e la Bellezza di Dio
Il Vescovo di Leiria-Fatima, Mons. Antonio Mar-
to, ha ricevuto recentemente in udienza il Pre-
sidente Generale degli Araldi del Vangelo, Don
Joo Cl Dias. Durante la piacevole e cordia-
le conversazione che si tenuta alloccasione,
Mons. Antonio gli ha offerto il suo recente libro
Eucaristia e Bellezza di Dio, opera luminosa e
ispirata che apre al lettore nuovi orizzonti di spi-
ritualit eucaristica. Le sue pagine non devono
essere soltanto lette, ma meditate ed assapo-
rate. Alcuni brani, trascritti a seguire, ci danno
unidea della profondit ed attualit dellopera.
he sarebbe la Chiesa sen-
za lEucaristia? Sarebbe
un museo dotato di co-
se antiche e preziose, ma
senza vita. (...) per questo
Ges Cristo nellEucaristia il cuore
della Chiesa. (...)
LEucaristia la pi altra icona
della Bellezza di Dio rivelata in Cri-
sto, perch la presenza reale del
pi bello tra i figli degli uomini, la
vera bellezza in persona.
stato con questo incanto del
cuore per il mistero dellEucaristia
che ho composto questi tre testi che
ho divulgato, in conferenza, nel corso
dellanno eucaristico e che ora ho il
piacere di offrire ai lettori nella spe-
ranza che lincanto si contagi...
* * *
Perch andare a Messa la dome-
nica?
Tra i cosiddetti cattolici non pra-
ticanti, questa questione seguita,
normalmente, da unautogiustifica-
zione: Per pregare, non ho bisogno
di andare in chiesa, prego meglio a
casa mia o a contatto con la natura.
Oppure: La Messa sempre la stes-
sa cosa.(...)
Penso che si andr alla Messa con
gusto, spontaneit e gioia soltanto
quando si scoprir la bellezza del do-
no specifico e speciale che in essa ci
offerto per dare sapore e bellezza ai
nostri giorni e a tutta la nostra vita.
La Via della Bellezza
Oggi necessaria per tutti, anche
per i cristiani, una nuova evangelizza-
zione dellEucaristia attraverso la via
della bellezza (via pulchritudinis) che
ci permetta di scoprirla come mistero
di bellezza.
In questo tempo di disincanto e
di pensiero effimero, in una cultura
post-moderna nichilista che rinuncia
ai grandi orizzonti di significato, la
via della bellezza acquista una ca-
pacit nuova per parlare agli occhi e
al cuore delluomo e per annunciargli
la gioia e la bellezza della salvezza,
che in Cristo ci data come qualcosa
capace di vincere il dolore e la morte,
dando senso e speranza alla vita.
La bellezza di cui qui parliamo non
, dunque, la bellezza esteriore, sedut-
trice ed effimera. , piuttosto, quel-
la bellezza tanto antica e tanto nuo-
va che SantAgostino confessa come
oggetto del suo amore purificato dal-
la conversione, esclamando: Tardi ti
ho amato, o Bellezza sempre antica e
sempre nuova, tardi ti ho amato!
Desidererei sottolineare che tut-
to questo non soltanto un problema
di teologia, ma anche della pastorale
che deve tornare ad offrire alluomo
lincontro con la bellezza della Fede.
Lincontro con la bellezza pu rivelar-
si il colpo del dardo che ferisce lani-
ma, aprendole gli occhi, dandole cio
una nuova capacit di vedere la real-
t profonda: lo splendore della bel-
lezza di Dio nel volto di Cristo, e del-
la nostra vita con Dio in Cristo. Dar
origine a una nuova cultura della bel-
lezza che si opponga e superi la cul-
tura del brutto, che cerca di convin-
cere che totta la bellezza inganno
e che solo la rappresentazione della
crudelt, della bassezza e della volga-
rit verit e illuminazione.
Eucaristia: contemplazione
della Bellezza
Il bello da contemplare. del-
lordine dello sguardo, e non del tat-
to. Una cultura senza bellezza una
cultura senza contemplazione, e una
cultura senza contemplazione una
cultura senza bellezza.
Come la bellezza di un quadro ri-
chiede contemplazione prolungata,
cos, e ancor pi, la bellezza di Dio
nellEucaristia. Di fronte alla bellez-
za del volto trasfigurato di Cristo nel
Tabor, ecco la reazione spontanea di
Pietro: Maestro, come bello sta-
re qui. Facciamo tre tende! bello
appartenere a Cristo, stare con Lui,
contemplare il suo volto nellEuca-
ristia! Questa bellezza, deve sentir-
la nel proprio cuore ogni credente,
ogni cristiano.
La contemplazione il mezzo con
cui interiorizziamo il mistero e ci
apriamo alla sua azione e irradiazio-
ne. il modo di permettere alla gra-
zia, ricevuta nel sacramento, di pla-
smare il nostro universo interiore, i
pensieri, gli affetti, la volont, la me-
moria. La via della perfezione (santi-
t) va dal mistero alla contemplazio-
ne e dalla contemplazione allazione.
NellEucaristia, possiamo realizza-
re questa contemplazione nellascol-
to della Parola o nellazione di grazie
della Comunione. Ma la forma privi-
legiata di contemplazione eucaristi-
ca, nella tradizione cattolica, lado-
razione del Santissimo Sacramento.
E il dono di prolungare e continuare
il contatto di cuore a cuore con Ges
che rimane sempre presente nel sa-
cramento dellaltare.
La qualit della
celebrazione eucaristica
Promuovere ed assicurare lalta qua-
lit celebrativa dellEucaristia o la qua-
lit di eccellenza della celebrazione
un cammino esigente, impegnativo, ma
anche affascinante. La sfida grande, e
non pu essere ridotta ad una questio-
ne di puro ritualismo liturgico. Sa-
rebbe come impoverire e falsificare la
questione. Quello che in gioco mol-
to di pi e molto pi grande. il sen-
so pi vero della liturgia cristiana, il mi-
stero di Cristo che per amore gratuito
Si d a noi e che da noi aspetta di esse-
re liberamente e dignitosamente accol-
to attraverso una fede professata, cele-
brata, vissuta e testimoniata.
Se cos, ogni Eucaristia deve es-
sere celebrata e vissuta nella sua ve-
rit pi profonda, come manifesta-
zione del mistero della salvezza e co-
me incontro personale e comunitario
con Cristo Salvatore.
Questo esige che la celebrazione,
nel rispetto delle norme liturgiche,
sia guidata dalla saggezza celebra-
tiva in modo tale che si realizzi con
la dovuta dignit e bellezza e apra il
cuore alla contemplazione e al fasci-
no del mistero celebrato.
Nella Chiesa, nessuno padrone
della liturgia, tutti sono chiamati a met-
tersi al suo servizio affinch in essa si
manifesti il mistero di Cristo e la sua
salvezza, e Cristo sia annunciato, cono-
sciuto, ricevuto ed amato. Vivi quel-
lo che fai potrebbe essere il motto che
accompagna lesercizio di ogni ministe-
ro. Larte richiesta per svolgere tutte le
funzioni legate al ministero non una
questione di competenza tecnica, ma
una questione di verit spirituale.
Il rito liturgico una costellazione
di linguaggi espressivi che sono al ser-
vizio della bellezza del mistero della
morte e resurrezione di Cristo. Senza
una pretesa esaustiva, possiamo elen-
care i vari linguaggi che usiamo nel-
la celebrazione: la parola e il silenzio
vocale, il gesto e limmobilit, il canto
e il silenzio, la luce e loscurit, le im-
magini e la loro assenza, il profumo e
la sua assenza, ecc.
In sintesi: dignit e bellezza, armo-
nia, proporzione ed eleganza in tut-
to ci che si dice, si fa e si canta, te-
nendo come base una spiritualit di
adorazione del Mistero, sono i requi-
siti fondamentali per una celebrazio-
ne di qualit.
Mons. Antonio Marto ha ricevuto in udienza il Presidente degli Araldi
del Vangelo, Padre Joo Scognamiglio Cl Dias, accompagnato da Don
Maurcio de Oliveira Sucena, Don Pedro Paulo de Figueiredo e Mariana
Morazzani Arriz
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40 Salvami Regina Ottobre 2006
Religiosa muore perdonando
i suoi aggressori
Una missionaria della Consola-
ta, Suor Leonella Sgorbati, stata as-
sassinata a Mogadiscio, Somalia, il 17
settembre, raggiunta da tre colpi di
arma da fuoco sparati da sconosciuti.
Trasportata allospedale, morta
nella sala chirurgica dopo aver rice-
vuto inutilmente varie trasfusioni di
sangue. Il medico chirurgo arriva-
to soltanto per constatare che non ci
fosse pi nulla da fare.
Nata a Gazzola, in provincia di Pia-
cenza, nel 1940, Suor Leonella eserci-
tava la sua attivit in Africa dal 1970.
Oltre ad un ospedale pediatrico, diri-
geva una scuola di infermieri. Suor
Leonella non si risparmiava, lavorava
giorno e notte e ha formato molte in-
fermiere l dove cera bisogno di loro,
ha dichiarato allAgenzia Adnkronos
una religiosa della sua Congregazio-
ne, Suor Giuseppina Branco.
Le ultime parole della missionaria
sono state di perdono per i suoi as-
sassini. Perdono, perdono, perdono
In dichiarazioni allagenzia Reu-
ters, un movimento islamico locale ha
rivendicato la paternit del crimine.
Il Papa Benedetto XVI ha manife-
stato il desiderio che il sangue versa-
to da questa fedele discepola del Van-
gelo si trasformi in semente di speranza
per costruire la fraternit autentica tra i
popoli, nel rispetto reciproco delle con-
vinzioni religiose di ognuno.
Crescono le vocazioni
sacerdotali in Vietnam
Il seminario maggiore di San Giu-
seppe, nella Diocesi di Xuan Loc,
amplier le sue istallazioni per acco-
gliere il crescente numero di voca-
zioni di quattro diocesi: Xuan Loc,
Phan Thiet, Da Lat e Ba Ria. Dopo
aver negato per vari anni lautorizza-
zione allattivit, il governo vietnami-
ta ha emesso, alla fine, la licenza nel
dicembre 2005, ma soltanto adesso
stato possibile renderla effettiva.
La diocesi di Xuan Loc quella
che conta il maggior numero di cat-
tolici, circa un milione, su un totale
di 5,6 milioni esistenti in questo pae-
se. Tanto la Chiesa Cattolica, come
le altre religioni subiscono un serra-
to controllo statale nel Vietnam, ol-
tre a restrizioni della libert religio-
sa e del normale sviluppo dellevan-
gelizzazione, secondo quanto riferi-
sce lagenzia cattolica Asia-News.
Politica senza
preconcetto
a festa della Nativit della Madonna, celebrata a Ban-
galore, in India con grandi manifestazioni di religiosi-
t popolare, un esempio di rispetto della libert reli-
giosa. Persino dei politici non cattolici hanno espresso il loro ri-
spetto per le festivit cattoliche, con vistosi outdoors con la sta-
tua della Madonna di Fatima, come quello che si vede nella foto:
Le auguro una felice festa di Santa Maria, dice la frase.
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Ottobre 2006 Salvami Regina 41
Asia: un grande raduno di fede
TAILANDIA Pi di mille per-
sonalit della Chiesa del continen-
te asiatico, come pure migliaia di fe-
deli tailandesi, parteciperanno al Pri-
mo Congresso Missionario dellAsia
il cui tema centrale Raccontare la
storia di Ges in Asia...una celebra-
zione della fede e della vita. Secon-
do quanto informa lagenzia Fides, i
suoi principali obiettivi sono: condi-
videre la gioia della fede in Cristo,
risvegliare una rinnovata coscienza
delle Chiese dellAsia riguardo il loro
ruolo missionario (,) e promuovere
una nuova e vivace evangelizzazione.
Il Congresso si realizzer dal 19
al 22 di questo mese a Chang Mai. Il
Papa Benedetto XVI ha nominato il
Cardinale Crescenzio Pepe, Arcive-
scovo di Napoli, suo inviato speciale
per questo grande evento, che orga-
nizzato dalla Federazione delle Con-
ferenze Episcopali dellAsia.
Lincontro costituisce anche una
risposta dei fedeli dellOriente al-
lEsortazione Apostolica post-sino-
dale Ecclesia in Asia, nella quale il
Papa Giovanni Paolo II manifestava
una speranza: Cos come nel primo
millennio la Croce fu piantata sul suo-
lo europeo, nel secondo millennio su
quello americano e africano, nel terzo
millennio si potr sperare di raccoglie-
re una grande messe di fede in questo
continente cos vasto e vivo.
Evangelizzazione a Cuba
CUBA Nella diocesi di Santa Cla-
ra, nella zona centrale di questo pae-
se, si sono realizzate con successo nel
mese di agosto le missioni diocesane,
organizzate dal vescovo Mons. Artu-
ro Gonzlez Amador. Divisi in gruppi,
125 missionari hanno percorso le stra-
de, di casa in casa, portando la paro-
la di Dio, recitando una preghiera con
le famiglie e confortando gli infermi.
In queste missioni, era la Madonna
che apriva le porte delle case, perch
ogni gruppo portava unespressiva sta-
tua della Vergine della Carit, Regina
e Patrona di Cuba.
Santi latino-americani
VATICANO La Radio Vaticana
ha lanciato via Internet il Santora-
le per lanno intero, nel quale sono
contenute le biografie di 111 santi e
beati dei paesi americani.
Questo santorale il risultato di
una intensa ricerca sui santi e bea-
ti che sono nati o morti nel Continente
americano, o abbiano vissuto, lavorato
o realizzato qualche miracolo, dopo la
loro morte, in questa parte del mondo
chiarisce un comunicato dellemit-
tente della Santa Sede.
Nel Santorale per lanno intero,
linteressato trover, oltre ad una im-
magine di ogni santo o beato, una
breve biografia, in testo scritto e in
audio. Il sito pu essere consultato
in: http: www.oecumene.radiovatica-
na.org
Nuovo Catechismo per Adulti
INDIA La Conferenza dei Ve-
scovi Cattolici dellIndia lancer in
gennaio un Catechismo per Adulti.
Per la sua elaborazione, la Commis-
sione di Bibbia e Catechetica di que-
sto organismo episcopale si basata
sullopera analoga pubblicata il 31 lu-
glio negli Stati Uniti, adattandola al
contesto indiano.
Nella nazione nordamericana, il
Catechismo per Adulti unadatta-
mento del Catechismo della Chiesa
Cattolica promulgato nel 1992 ha
registrato un numero di vendite pari
a 25mila copie in sole tre settimane.
In chi confida il popolo?
EQUADOR Secondo un recen-
te sondaggio dopinione realizzato
Levoluzione, un
dogma intoccabile?
no dei grandi enigmi del-
la scienza moderna lorigi-
ne della vita, sulla terra. In un
tentativo di spiegarlo, Darwin ha elabo-
rato nel sec. XIX la teoria dellevoluzio-
ne delle specie. Ma questa vecchia e di-
scutibile teoria scientifica ha finito per
trasformarsi in un dogma moderno...
questo errore che, con al-
tre parole, il Cardinale Christoph
Schnborn OP, Arcivescovo di Vien-
na, ha recentemente puntualizzato
alla comunit scientifica attuale, visto
il suo rifiuto di accettare un dibattito
libero sulla teoria evoluzionistica.
In realt, secondo il porporato,
levoluzionismo, con il suo materiali-
smo ideologico, ha finito per trasfor-
marsi in un sostitutivo della religione.
Come ci informa lagenzia ACI, lAr-
civescovo viennese propone di di-
scutere con ampia libert le questio-
ni aperte rispetto alla teoria dellevo-
luzione. Infatti, oggigiorno, non esi-
ste una teoria con tante obiezioni serie
come quella dellevoluzionismo. Uno
dei punti contestati di questa teoria
la questione degli anelli mancanti
nella catena dellevoluzione.
Unaltra obiezione sollevata dal
Cardinale allevoluzionismo che
lintelligenza non pu aver origine
nella materia: Il senso comune ci di-
ce che la materia non pu organizzar-
si da sola. Ha bisogno di uninforma-
zione per farlo. E linformazione una
manifestazione dellintelligenza. Pu la
materia creare intelligenza?
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42 Salvami Regina Ottobre 2006
nel paese, la maggioranza degli equa-
doregni considera la Chiesa Cattoli-
ca listituzione di maggior affidabilit
nel paese. Linchiesta conclude che il
70% degli intervistati ha fiducia nella
Chiesa. Quanto alle altre istituzioni
pubbliche, il 58% confida nei mezzi
di comunicazione, il 52% nelle forze
armate, il 25% nella Corte Suprema
di Giustizia, il 22% nel Potere Esecu-
tivo, e il 17% nel Congresso. Linchie-
sta rivela anche che l85% degli equa-
doregni diffidente rispetto ai partiti
politici. (Radio Vaticana)
Famiglie francesi cercano di
pi le scuole Cattoliche
FRANCIA Le famiglie francesi
cercano, sempre di pi, le istituzioni
di insegnamento private, il 95% delle
quali sono cattoliche. Solamente que-
stanno, queste istituzioni si sono vi-
ste obbligate a rifiutare liscrizione di
25 mila alunni, per mancanza di po-
sti, collocandoli in lista dattesa.
I genitori che vogliono iscrivere
i loro figli nelle scuole cattoliche cer-
cano una dimensione educativa ca-
ratterizzata da un trattamento perso-
nalizzato e individualizzato, in colla-
borazione con le famiglie ha spie-
gato allagenzia di stampa AFP Vro-
niche Gass, presidente dellassocia-
zione di genitori di alunni per linse-
gnamento libero.
In Francia, linsegnamento cattoli-
co conta su 8.500 scuole, collegi e li-
cei, formando 2,1 milioni di alunni e
impiegando il 20% dei professori.
La violenza nelle scuole pubbli-
che e il desiderio di successo scolasti-
co per i propri figli sono tra le preoc-
cupazioni dei genitori che scelgono
scuole cattoliche. (Radio Vaticana)
Nuovo direttore dellOsservatorio
Astronomico Vaticano
ROMA Il Papa Benedetto XVI
ha nominato Don Jos Gabriel Funes
SJ come nuovo direttore dellOsser-
vatorio Astronomico Vaticano.
Nato in Argentina nel 1963, Don
Funes si laureato in Astronomia al-
lUniversit di Cordova e, dopo aver
completato i suoi studi teologici nel-
la Pontificia Universit Gregoriana
di Roma, ha ottenuto il dottorato in
Astronomia dallUniversit di Pado-
va, nellanno 2000.
LOsservatorio Astronomico Va-
ticano il pi antico del mondo. Le
sue origini risalgono ai tempi di Papa
Gregorio XIII (1572 1585), il quale
ha creato una commissione scientifi-
ca incaricata di studiare gli elementi
necessari per la realizzazione della ri-
forma del calendario liturgico.
La sede centrale dellOsservato-
rio si trova a Castel Gandolfo, ma nel
1981 stato fondato un secondo cen-
tro di ricerche, The Vatican Obser-
vatory Research Group a Tucson,
Arizona (USA), una delle istituzioni
pi avanzate e moderne di osserva-
zione astronomica.
Pellegrinaggio di gitani
LOURDES Circa 8mila parte-
cipanti al 50 Pellegrinaggio di Gita-
ni hanno conferito una nota speciale
alle celebrazioni nel Santuario della
Madonna di Lourdes, nei giorni dal 2
al 25 agosto.
I figli del vento come essi stes-
si si denominano sono giunti in pi
di mille carovane e si sono accampati
in terreni messi a loro disposizione da
istituzioni religiose ed autorit locali,
come ci informa la Radio Vaticana.
Il pellegrinaggio di questanno
stato presieduto dal Cardinale Roger
Etchegarray, Presidente emerito del
Pontificio Consiglio Giustizia e Pace,
Cattolici cechi recuperano
la loro cattedrale
opo oltre cinquantanni di controllo statale,
la Cattedrale di San Vito, a Praga, stata
restituita alla Chiesa Cattolica, in base ad
una sentenza del Supremo Tribunale di questo paese.
Confiscata nel 1954 dal governo totalitario, potr ora
essere liberamente utilizzata in accordo con la sua fi-
nalit: la celebrazione di atti liturgici.
Secondo la notizia dellagenzia ACI, lArcive-
scovo di Praga, Cardinale Miloslav Vlk, ha mani-
festato il suo rallegramento per la decisione giudi-
ziaria ed ha annunciato che tra breve realizzer al-
cune migliorie, come la costruzione di un altare in
pietra e la dedicazione di una cappella a SantAdal-
berto, che ha subito il martirio nellanno 997.
Facciata ed interno
della Cattedrale di San
Vittore, a Praga
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visitano il monte Ta Pao in pellegri-
naggio, essendo numerose le grazie e
i favori concessi dalla Madre di Dio
ai suoi devoti.
Il 13 agosto, pi di 50.000 pellegri-
ni hanno partecipato alla Messa in oc-
casione della posa della prima pietra
del Santuario Mariano di Ta Pao, ce-
lebrata da Mons. Paul Nguyen Thanh
Hoan, Vescovo di Phan Thiet.
che in tempi passati stato cappella-
no dei gitani della Diocesi di Bayon-
ne (Francia). Chi qui vi accoglie la
Madre di Dio. Conservate lo spirito del
pellegrino: non vi aggrappate a questo
mondo, ha raccomandato loro il Por-
porato. La prima di questa serie di
pellegrinaggi fu organizzata nel 1957,
dai cappellani nazionali dei gitani in
Francia.
Dalloblio nasce un santuario
VIETNAM La storia del nuovo
santuario mariano di Ta Pao, in Viet-
nam, cominciata nel 1959, quando
il vescovo di Nha Trang ha inaugura-
to, in cima a questo monte, una sta-
tua della Madonna, di 3 metri di al-
tezza. Ma, a causa della guerra, il luo-
go stato abbandonato e la statua
stata dimenticata per decenni. Nel
1980 i cattolici della regione lhanno
riscoperta (,) e nel 1991 lhanno re-
staurata. Alcuni anni pi tardi hanno
cominciato a circolare notizie di gua-
rigioni straordinarie ottenute in que-
sto luogo, il che ha dato origine ad
una grande affluenza di fedeli che ve-
nivano a venerare la statua della Ver-
gine Santissima. Ora, nei giorni 12 e
13 di ogni mese, migliaia di persone
to Nazionale di Ricerche sul Geno-
ma Umano, degli Stati Uniti ha di-
chiarato che le sue ricerche gli han-
no dato lopportunit di intravedere
il lavoro di Dio.
Quando lei fa un grande passo in
avanti ci spiega un momen-
to di rallegramento scientifico, poich
lei stava ricercando e le sembra di aver
trovato. Ma anche un momento nel
quale, per lo meno io, mi sento vicino
al Creatore, nel senso che sto percepen-
do qualcosa che nessun essere umano
sapeva prima, ma che Egli conosce fin
dalleternit.
Lo scienziato che ha guidato
lequipe che ha scoperto il genoma
umano poi aggiunge: Quando si ve-
de per la prima volta questi 3,1 miliardi
di lettere del libro di istruzioni che tra-
smette ogni tipo di informazione e ogni
tipo di misteri riguardanti lumanit,
non si capaci di contemplarlo pagi-
na per pagina senza sentirsi spaventati.
Non posso non ammirare queste pagi-
ne e avere una vaga sensazione che tut-
to ci mi sta offrendo una visione della
mente di Dio.
Il Dott. Collins ha appena finito di
scrivere un libro su questo avvincente
tema, intitolato Il Linguaggio di Dio.
Dott. Francis Collins
i di 700mila persone erano presenti al 27
Meeting di Rimini, promosso dal Movimen-
to Comunione e Liberazione, nei giorni dal
20 al 26 agosto. Durante la settimana, 400 conferenzie-
ri hanno discusso su questioni religiose, culturali e po-
litiche, tutte centrate sul tema: La ragione esigenza
di infinito e culmina nel sospiro e nel presentimento che
questo infinito si manifesti.
Il Papa Benedetto XVI ha inviato ai partecipanti,
tramite il Cardinale Segretario di Stato, Angelo Soda-
no, un messaggio che stato letto dal Vescovo di Rimi-
ni nella Messa di apertura dellIncontro.
Luomo sa, ne ha il confuso e nitido presentimen-
to, di essere fatto per una destinazione infinita, che sola
pu colmare quello spazio che egli sente di avere den-
tro di s, uno spazio che chiede di essere riempito af-
ferma il Pontefice.
Proseguendo, il Santo Padre esemplifica: Inquietu-
dine, insoddisfazione, desiderio, impossibilit di acquie-
tarsi nelle mete raggiunte: queste sono le parole che defi-
niscono luomo e la legge pi vera della sua razionalit.
Egli avverte un ansia di ricerca continua, che vada sem-
pre pi in l, sempre oltre ci che stato raggiunto..
Meeting di Rimini
riunisce 700 mila fedeli
La scienza avvicina
lanima di Dio
STATI UNITI Un grande scien-
ziato contemporaneo il Dott.
Francis Collins, direttore dellIstitu-
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44 Salvami Regina Ottobre 2006
Monumenti dellEuropa Cristiana
causano attrazione crescente
l Mont Saint Michel, con la
sua celebre abbazia bene-
dettina, il pi visitato fra i
monumenti della Francia, con circa tre
milioni di visitatori ogni anno, attratti
dalla sua bellezza architettonica. Lin-
cantevole citt medievale che circonda
limponente monastero ancor oggi di-
spone di unartistica illuminazione not-
turna, che mette in risalto le caratteri-
stiche degne di nota.
In unintervista al giornale cattolico
parigino La Croix, Louis Clair, auto-
re del progetto , ha dichiarato: Sono
un simbolista, con educazione cattoli-
ca. Dopo aver informato che ha lavo-
rato con laiuto di un consigliere spiri-
tuale, dottore in teologia, ha aggiunto:
E questo orientamento spirituale che
ha fatto la differenza: mi sono ispirato
alla forma, alla funzione e alla storia di
questo luogo costruito a spirale, con una
direzione ascensionale. Il Mont Saint
Michel ha costituito una meravigliosa
testimonianza della fede, il simbolo del
cammino verso Dio. I pellegrini che cer-
cavano di arrivare alla sua vetta, in al-
tri tempi, dovevano aspettare che il ma-
re defluisse, e solo dopo salivano, saliva-
no per stare pi vicini a Dio. Ho definito
le linee maestre del mio progetto intorno
a questa idea di ascensione.
* * *
Il castello di Neuschwanstein,
(letteralmente significa Nuovo Ci-
gno di Pietra) in Baviera, uno dei
monumenti che si disputano il titolo
di Ottava Meraviglia del Mondo.
Costruito dal Re Luigi II (1845
1886), da molti considerato il ca-
stello ideale, per il fatto di riunire
i migliori aspetti degli antichi castel-
li tedeschi e francesi.
Attualmente, esso riceve circa 1,2
milioni di visitatori lanno. Per offri-
re ad un numero maggiore di persone
lopportunit di contemplare linterno
di questo splendido edificio, il suo pro-
gramma di visite stato riorganizzato,
in modo da ridurre le lunghe file di at-
tesa che provocavano molti reclami.
I dati costituiscono unindicazione
inequivocabile delle preferenze este-
tiche del grande pubblico.
Milioni di persone visitano annualmente il Mont Saint Michel (a sinistra)
e il castello di Neuschwanstein (a destra)
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Adotti un giovane Araldo del Vangelo
ttualmente 825 giovani
aspiranti agli Araldi del
Vangelo di tutto il Brasile,
aspettano il momento di entrare in
uno dei Centri di Formazione Gio-
vanile degli Araldi del Vangelo. Essi
hanno bisogno di una borsa di studio
che aiuti a sostenere i costi della loro
formazione. Per questo, stata lan-
ciata la Campagna Padrini o Madri-
ne. Consiste nelladottare un ra-
gazzo o una giovane aspirante, aiu-
tando a finanziare la formazione di
questi neo-Araldi. Questo un gesto
concreto a beneficio della giovent.
Nelladottare un aspirante lei star
offrendo una solida formazione cat-
tolica a un adolescente bisognoso.
La Casa di Maria, ad Efeso,
fotografata nel marzo di
questanno
Ottobre 2006 Salvami Regina 45
La Casa di Maria, ad Efeso,
risparmiata dalle fiamme
Un immenso incendio ha distrutto 1200 ettari di foresta, ma le fiamme si sono fermate
ad un metro del Santuario. Ecco il racconto di un religioso che stato testimone di un
fatto straordinario che il popolo non ha dubbi nel qualificare come miracolo.
ANKARA (Asia News) Le perso-
ne hanno gridato al miracolo, mentre
i religiosi ammettono che quanto suc-
cesso sia da qualificarsi come straor-
dinario. Un devastante incendio esti-
vo, in Turchia, ha distrutto 1200 etta-
ri di bosco e si esaurito ad un me-
tro di distanza dalla Casa di Maria,
vicino a Selcuk, un santuario visitato
da pellegrini di tutto il mondo, sia cri-
stiani che musulmani. La casa di Me-
ryem Ana sar una delle mete del viag-
gio del Papa Benedetto XVI in questo
paese, alla fine di novembre. (...)
Il 20 agosto, a causa del caldo tor-
rido che ha colpito la Turchia e del
forte vento secco, 23 immensi incendi
sono stati segnalati, contemporanea-
mente, in boschi e foreste lungo la co-
sta del Mediterraneo. (...) nemmeno
la regione di Izmir stata risparmia-
ta e la Casa della Madonna, com-
pletamente immersa nel bosco, cor-
reva il rischio di essere divorata dal-
le fiamme. Il fuoco, proveniente dal
fondo della collina, lha raggiunta,
bruciando furiosamente tutto quan-
do trovava lungo il cammino.
Ma le fiamme, come di incanto,
si sono fermate improvvisamente
ad un metro di distanza dalla sem-
plice casa di mattoni. La costru-
zione consiste in due vani identifi-
cati come il soggiorno e la camera
da letto della Vergine, che, secon-
do quanto risulta, qui avrebbe ter-
minato la sua vita terrena.
La natura straordinaria dellacca-
duto stata confermata da un cap-
puccino italiano, P. Adriano Franchi-
ni, che risiede nella Meryem Ana Evi
(Casa di Maria) e che Superiore
della Custodia della Turchia.
S, abbiamo passato momenti po-
co simpatici racconta dopo il primo
avviso di sgombro mi sono preoccupa-
to di portare lauto in una posizione di
sicurezza per poter scappare, ho cercato
gli ospiti che avevamo e poi volevo tor-
nare alla casa per prendere alcune cose,
ma non c stato niente da fare; non ci
si poteva pi avvicinare: vedevamo il fu-
mo e le fiamme alte e vicine. Temevamo
che se il vento avesse cambiato direzio-
ne saremmo rimasti intrappolati; in-
credibile la velocit con la quale si pro-
paga ed avanza il fuoco tra i pini.
Continua il cappuccino:Siamo do-
vuti scappare in fretta tra crisi di pianto e
disperate ricerche dei propri cari, ma tut-
ti hanno potuto mettersi in salvo. Ritrova-
tici gi a Selcuk (cittadina ai piedi della
collina), le prime notizie che ci arrivava-
no dagli elicotteri, finalmente giunti, era-
no veramente brutte: Sta bruciando tut-
to, non si salver niente! Poi un po di ot-
timismo infine, verso sera la constata-
zione che lincendio era stato veramente
devastante in una grande area e tutto at-
torno a Meryem Ana ed alle nostre case,
ma il santuario e le case erano intatte!
Il francescano non parla di miraco-
lo, ma ammette comunque la straordi-
nariet dellaccaduto. Anche nella no-
stra casa il fuoco arrivato da tre lati fi-
no al muretto di confine; un albero bru-
ciato caduto sopra il tetto ma le fiam-
me non hanno attecchito; anche la pal-
ma che ad un metro dalla casa bru-
ciata per le scintille! Lincendio, attorno
al santuario, arrivato fino alle panche,
dove si celebra la messa allaperto e l si
fermato. La gente che vede la devastazio-
ne tutto attorno parla di miracolo. Certo
una scena che ha dellincredibile.
Nessuno dei numerosi pellegri-
ni presenti ha riportato ferite e linci-
dente non ha fermato il flusso dei tu-
risti e fedeli, che attualmente arrivano
ancora pi numerosi per constatare il
disastro e ammirare il miracolo.
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46 Salvami Regina Ottobre 2006
STORIA PER BAMBINI O PER ADULTI PIENI DI FEDE
La misericordia
trionfa sulla giustizia
Il lugubre corteo arriv presso la forca. Il boia stava gi
terminando i preparativi per lesecuzione quando una donna
ruppe la linea imposta dai soldati, si lanci al collo del
criminale e lo copr di carezze.
olto tempo fa,
in una citt del-
la Francia, vive-
va una giovane
vedova con due
figli piccoli: Guglielmo e Roberto. La
buona madre non si risparmiava nessu-
na fatica per dare loro una solida edu-
cazione cristiana, affinch diventassero
degli uomini onesti e virtuosi come lo
era stato il padre.
Passavano gli anni ed entrambi
crescevano forti, pieni di salute ed in-
telligenti. Quanto al comportamento
per erano molto diversi: mentre il
maggiore, Guglielmo, si mostrava di-
sciplinato, obbediente e amante della
preghiera, il pi giovane, al contrario,
causava non poche preoccupazioni
alla madre, perch era ribelle, inso-
lente e fannullone. La povera vedo-
va faceva ogni sforzo per corregger-
lo, ma egli reagiva con orgoglio con-
tro tutti gli ammonimenti.
Cos, quando i due giunsero allet
in cui ognuno doveva scegliere la stra-
da da intraprendere nella propria vita,
Guglielmo decise di seguire la carriera
di Diritto, sullesempio del suo defunto
padre. Roberto si lasci trascinare dalle
sue cattive inclinazioni, frequent cat-
tive compagnie, cadde nel vizio del gio-
co e un giorno dichiar la sua intenzio-
ne di partire: non si sentiva bene nel-
lambiente familiare, desiderava viag-
giare, conoscere il mondo! Indifferente
alle lacrime materne, abbandon la fa-
miglia e laffetto dei suoi. Alla desolata
madre rimase solo una risorsa: raddop-
piare le preghiere nella speranza di re-
cuperare il figlio deviato.
Circa dieci anni dopo, Guglielmo
fu nominato giudice della citt. Per
la sua onest e competenza, in poco
tempo divenne famoso in tutta la pro-
vincia: non cera problema che lui non
risolvesse, ingiustizia che non punisse.
Tutti lo rispettavano e lo stimavano.
* * *
Ma non sempre regnava lordi-
ne e la gioia in quella citt. Una pe-
ricolosa banda di briganti terrorizza-
va la regione, creando panico tra gli
abitanti. Le case erano saccheggiate,
i proprietari spogliati dei loro ogget-
ti di valore. Se un qualche viaggiato-
re si avventurava di notte per le stra-
de, i banditi lo assalivano senza piet
e gli rubavano tutto: denaro, gioielli,
cavallo, senza risparmiare nulla.
Guglielmo promosse una caccia
senza tregua a questi terribili malfat-
tori. Allinizio i suoi sforzi si rivelaro-
no vani, poich i ladri si dimostraro-
no furbi e conoscitori del territorio,
sfuggendo molte volte alla cattura,
quando erano gi praticamente nelle
mani della polizia.
Di fronte a questa situazione, il giu-
dice decise di intensificare le opera-
zioni di pattugliamento percorrendo
personalmente le zone pi vulnerabi-
li del luogo. Al ritorno, era gi caduta
la notte. La piccola pattuglia di poli-
zia cavalcava decisa e senza paura, ma
con la strana sensazione di essere mi-
nacciata da un imminente pericolo.
Allimprovviso, si ud un grido acu-
to. Era il segnale dattacco dei bandi-
ti, imboscati dietro gli alberi. Da ogni
parte saltarono fuori uomini arma-
ti che attaccarono i poliziotti e il loro
comandante. Guglielmo, attorniato
da tre assalitori, si difese con destrez-
za e valore, fu ferito a sangue, ma si
mantenne saldo in sella, lottando ed
incoraggiando nel contempo i suoi
compagni. Il combattimento, sebbe-
ne arduo, fu breve. I delinquenti fug-
girono, scomparendo nelloscurit.
Portato in fretta in citt, Gugliel-
mo fu curato e dichiarato fuori peri-
colo. Un grave turbamento, tuttavia,
lo inquietava. Era sicuro di aver ri-
conosciuto, alla luce pallida della lu-
na, la fisionomia dellassalitore che
lo aveva attaccato con maggior furo-
re riuscendo a ferirlo: gli pareva che
fosse suo fratello, Roberto Ma, nel
dubbio, non volle rivelarlo a nessuno.
La polizia raddoppi gli sforzi e po-
chi giorni dopo cattur il capo della
Maria Alice Miranda
Ottobre 2006 Salvami Regina 47
banda, il quale fu immediatamente con-
dotto in tribunale per essere giudicato.
Nel vederlo, Guglielmo non ebbe pi al-
cun dubbio: colui che quella notte qua-
si lo aveva ammazzato era proprio Ro-
berto, suo fratello! Ben lungi dal dimo-
strare pentimento, questi faceva di tutto
per farsi vedere sicuro di s al punto da
ostentare anche modi insolenti.
Sebbene profondamente turbato,
il giudice non poteva rinunciare a fare
giustizia. Per le sue innumerevoli ra-
pine, lassalitore meritava lunghi anni
di prigione, mentre per il tentativo di
omicidio di un magistrato del regno,
la legge era ben chiara ed esigeva la
pena capitale. Il reo doveva andare al-
la forca entro il termine di tre giorni.
Il giorno del supplizio, il condan-
nato fu condotto nella piazza princi-
pale della citt, dove una moltitudi-
ne era gi in attesa, desiderosa di as-
sistere allesecuzione del bandito che
per tanto tempo aveva sparso il pani-
co tra i pacifici abitanti della regione.
Che triste spettacolo quello! At-
torniato da guardie e ben legato,
quellinfelice procedeva trascinando-
si in direzione del patibolo. Il suo at-
teggiamento, tuttavia, sembrava mu-
tato. Lavvicinarsi della morte lo ave-
va fatto riflettere sulla pazzia della
strada viziosa e criminosa che aveva
imboccato. Unespressione di dolore
e di pentimento era disegnata sul suo
volto e le sue labbra si muovevano si-
lenziosamente.
Che stesse forse recitando qual-
che preghiera appresa durante lin-
fanzia?
* * *
Il lugubre corteo arriv, infine,
presso la forca. Il boia stava gi termi-
nando i preparativi per lesecuzione
quando una donna in lacrime ruppe la
linea dei soldati, si lanci al collo del
criminale e lo copr di carezze. Nes-
suna guardia os allontanarla, poich
tutti capirono che si trattava della ma-
dre del condannato e del giudice!
Quel bandito era il figlio per cui
ella piangeva e pregava da tanti an-
ni. Quanto dolore in quel reincontro!
Roberto si trovava
sotto il peso di una
sentenza pronun-
ciata dal suo stes-
so fratello Entro
alcuni istanti la po-
vera vedova avreb-
be perduto per
sempre il figlio.
Il suo cuore non
avrebbe mai sop-
portato che lese-
cuzione fosse por-
tata a termine in
sua presenza! Cos
corse in tribunale,
si prostr ai piedi
del giudice e sup-
plic la grazia per
il condannato. Di
fronte alla veemenza
delle suppliche materne, Guglielmo
si lasci commuovere: Madre mia,
a te non posso negare nulla!
Detto questo, si diresse rapida-
mente con lei fino al luogo del suppli-
zio. Il tragico spettacolo stava qua-
si giungendo alla fine: il bandito con
la corda al collo, da l a poco sarebbe
stato impiccato ed il suo corpo senza
vita sarebbe stato il muto testimone
della giustizia fatta.
Il giudice si fece avanti, lo fece sle-
gare e, presentandolo alla folla di-
chiar:
Quando questuomo compar-
so davanti a me per essere giudicato,
non lho guardato come fosse mio fra-
tello, ma come un criminale. Su di lui
pesavano due sentenze distinte: lun-
ghi anni di prigione, per furti e vio-
lenze e la pena di morte, per tentato
omicidio. Riguardo alla prima, io non
potevo transigere, riguardo alla secon-
da, s, visto che uninsolita circostanza
faceva di me allo stesso tempo parte
offesa e giudice. Tuttavia non ho vo-
luto condiscendere, poich ero con-
vinto che il bene comune e lesempio
della giustizia dovessero prevalere sul-
lamore fraterno. Un cuore materno
mi ha fatto una pungente supplica al-
la quale non posso restare insensibile.
Tra la giustizia implacabile e la gravi-
t del delitto si interposto il timbro
soave della misericordia. Come pote-
vo io non venire incontro ad una ri-
chiesta che proveniva da una tale av-
vocatessa? Questuomo mio fratello
dovr pagare in carcere il male che
ha fatto alla societ, ma lintercessio-
ne materna gli ha salvato la vita.
* * *
In verit, il drammatico episodio
narrato in queste pagine una pallida
immagine della situazione in cui ognu-
no di noi si trova. A causa dei nostri
peccati, quante volte noi diventiamo
meritevoli della punizione di Dio! Ab-
biamo, per, in Cielo una Madre che
intercede per noi e che incompara-
bilmente pi potente e piena di mise-
ricordia della povera vedova di questa
storia. Per mezzo delle sue preghie-
re, la Madonna pu ottenere per noi
dal suo Divino Figlio ci che Lui, se-
guendo la sua giustizia, non ci conce-
derebbe. Con gioia filiale, riponiamo
dunque, illimitata, la nostra fiducia in
colei che a giusto titolo chiamata
lOnnipotente supplice.
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1. Solennit di Tutti i Santi.
Beato Rupert Mayer, sacer-
dote (+1945). Gesuita, zelante
protettore dei poveri. Persegui-
tato dal regime nazista, fu de-
portato in un campo di concen-
tramento e poi chiuso in un mo-
nastero vicino a Monaco, Ger-
mania.
2. Commemorazione di tutti
i fedeli defunti.
San Malachia, vescovo
(+1148). Restaur la vita ec-
clesiale nella diocesi di Down e
Connor, Irlanda. Mor nel mo-
nastero di Chiaravalle, alla pre-
senza di San Bernardo.
3. San Martino de Porres,
religioso. Memoria facoltativa.
Santo Ermengaudio, vesco-
vo (+1035). Uno dei pi illustri
prelati che si sono dedicati a re-
staurare il Cristianesimo nel-
le terre riconquistate ai mori in
Catalogna, Spagna.
4. San Carlo Borromeo, ve-
scovo. Memoria obbligatoria.
San Felice di Valois (sec.
XIII). Principe della Casa Reale
francese, rinunci al mondo e fond,
insieme a San Giovanni de Matha,
lOrdine della Santissima Trinit per
la Redenzione degli Schiavi.
5. XXXI Domenica del Tempo Or-
dinario.
Beato Guido Maria Conforti, ve-
scovo (+1931). Pastore vigile nella
difesa della Chiesa e della fede del
popolo. Fond la Pia Societ di San
Francesco Saverio (Missionari Save-
riani).
6. San Melanio, vescovo (dopo il
511). Costru con le proprie mani una
Chiesa nella citt di Rennes, Fran-
cia e riun molti monaci al servizio di
Dio.
7. San Lazzaro (+1054). Stilita,
visse per molti anni in cima ad una
colonna, carico di catene di ferro e
alimentandosi con pane e acqua.
8. Beata Maria Crocifissa Satel-
lico, religiosa (+1745). Svolse con
grande saggezza, prudenza, fermez-
za e carit il ruolo di badessa del mo-
nastero delle Clarisse a Montenovo
(odierna Ostra Vetere).
9. Festa della Dedicazione della
Basilica Lateranense.
Beato Enrico Hlebowicz, sa-
cerdote e martire (1941). Fucila-
to in Polonia, per odio alla fede.
10. San Leone Magno, papa
e dottore della Chiesa. Memo-
ria obbligatoria.
Santo Andrea Avellino, sa-
cerdote (+1608). Esercit im-
portanti funzioni nellOrdine
dei Chierici Regolari (Teatini).
Fece voto di progredire ogni
giorno in virt.
11. San Martino di Tours,
vescovo. Memoria obbligatoria.
Beato Vincenzo Eugenio
Bossilkov, vescovo e martire
(+1952). Sotto il regime bolsce-
vico in Bulgaria, fu incarcerato,
perch si rifiutava di separarsi
dal Papa, torturato e fucilato.
12. XXXII Domenica del
Tempo Ordinario.
San Giosafat, vescovo e mar-
tire.
San Diego, religioso
(+1463). Si distinse per la sua
umilt e insigne carit nellassi-
stenza ai malati.
13. Santi Arcadio, Pascasio, Pro-
bo e Eutichiano, martiri (+473). Per
il fatto di essersi rifiutati di aderire
alleresia ariana, furono sottoposti
ai pi atroci supplizi prima di essere
giustiziati.
14. Santo Stefano Teodoro Cu-
not, vescovo e martire (+1861). Sof-
fr il martirio nel Vietnam, dopo 25
anni di attivit apostolica in questo
paese.
15. SantAlberto Magno, vescovo
e dottore della Chiesa. Memoria fa-
coltativa.
Santa Margherita, regina di Scozia
(Basilica di S. Patrick, Montreal, Canada)
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San Giuseppe Pignatelli, sacerdo-
te (+1811). Fu uno dei restauratori
della Compagnia di Ges in Spagna,
dopo la soppressione del 1773. Insi-
gne per la sua carit, umilt e integri-
t di costumi.
16. Santa Margherita, regina di
Scozia; Santa Gertrude, vergine. Me-
morie facoltative.
Santa Agnese, vergine (+1253). So-
rella di Santa Chiara, segu le orme di
sua sorella e abbracci con tutto il suo
cuore la vita di povert francescana.
17. Santa Elisabetta di Ungheria,
religiosa. Memoria obbligatoria.
Santa Ilda, badessa (+680). Figlia
di una principessa inglese, abbando-
n il mondo per mettersi al servizio
di Dio. Esercit con dedizione linca-
rico di badessa del monastero di Whi-
tly, Inghilterra.
18. Dedicazione delle Basiliche dei
Santi Pietro e Paolo. Memoria facol-
tativa.
Santa Filippina Duchesne, vergi-
ne (+1852). Religiosa francese delle
Suore del Sacro Cuore di Ges, par-
t in missione per gli Stati Uniti do-
ve esercit un intenso apostolato fon-
dando varie scuole.
19. XXXIII Domenica del Tempo
Ordinario.
San Torp, martire ( + 68). Uffi-
ciale della Casa di Cesare, fu decapi-
tato nella persecuzione di Nerone.
Santa Matilde, vergine (intorno al
1298). Religiosa di sublime dottrina e
umilt, fu maestra di Santa Gertrude
nel Monastero di Helfta, Germania.
20. San Crispino, vescovo e mar-
tire (sec. III). Primo vescovo di Ecija
(Spagna), fu decapitato durante le
persecuzioni dellImpero Romano.
21. Presentazione della B.Vergine
Maria. Memoria obbligatoria.
San Gelasio I, papa (+496). Se-
condo la testimonianza di Dionisio, il
Minore, cerc pi di servire che di
esercitare la sua autorit, associ la
castit ai meriti della dottrina e mo-
r povero dopo aver arricchito gli in-
digenti.
22. Santa Cecilia, vergine e marti-
re. Memoria obbligatoria.
San Benigno, vescovo (intorno al
470). Durante linvasione dei barbari,
govern con grande saggezza e fer-
mezza la Diocesi di Milano.
23. San Clemente I, papa e marti-
re; San Colombano, abate. Memorie
facoltative.
SantAnfilochio, vescovo (prima
del 403). Nella Diocesi di Iconium,
Asia Minore, ingaggi molte lotte in
difesa della fede.
24. Santo Andrea Dung-Lac, sa-
cerdote, e Compagni, martiri. Memo-
ria obbligatoria.
Beata Marianna Sala, vergine
(+1891). Religiosa della Congrega-
zione delle Suore di Santa Marcelli-
na a Milano, dedic tutta la sua vita
alleducazione delle giovani.
25. Santa Caterina di Alessandria,
vergine e martire. Memoria facoltati-
va.
Beata Beatrice di Ornacieux, ver-
gine (+1303). Priora della Certosa di
Eymeux, Francia. Visse e mor in
estrema povert,
mossa dal suo
insigne amore
alla Croce.
26. Domenica della So-
lennit di Nostro Signore Ges
Cristo Re dell Universo.
Beati Ugo Taylor, sacerdote e
Marmaduke Bowes, martiri (+1585).
Giustiziati durante il regno di Elisa-
betta I dInghilterra.
27. San Virgilio, vescovo (+784).
Uomo di grande cultura, fu eletto ve-
scovo di Salisburgo, Austria e diede
un impulso allevangelizzazione del-
la Carinzia.
28. SantIrenarco, martire (sec.
IV). Giustiziere durante la persecu-
zione di Diocleziano, si convert nel
vedere la forza danimo delle donne
cristiane e venne decapitato.
29. San Saturnino, vescovo e mar-
tire (intorno al 250). Convert un
grande numero di pagani a Tolosa e
sub il martirio al tempo del Conso-
le Decio.
30. Festa di SantAndrea Apostolo.
Beato Giovanni da Vercelli
(+1283), sacerdote. Maestro Gene-
rale dellOrdine Domenicano, divul-
g con impegno la devozione
al Santo Nome di Ges.
Santo Andrea Apostolo
(Chiesa di Nostra Signora
della Concezione, Lisbona)
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I colori dellautunno
Come dirette da un misterioso maestro, le foglie, quasi nello
stesso tempo e in una magica sinfonia, si spogliano del verde
che loro comune e assumono i colori presi a prestito dal sole.
universo pieno di
segreti. Ma, nel cor-
so dei secoli, Dio ha il-
luminato certi uomi-
ni affinch svelassero
i misteri della Creazione. Per esem-
pio, Archimede e Leibniz lo hanno
fatto nel campo delle scienze esatte,
Ippocrate e Andreas Vesalius nella
medicina; Aristotele e San Tomma-
so dAquino nella filosofia. Le loro e
le altrui scoperte, sono passate a far
parte del patrimonio delle conoscen-
ze umane e oggi giovani e adulti be-
neficiano di questa scienza nelle di-
verse istituzioni di insegnamento dis-
seminate in tutto il mondo.
bene tener presente, tuttavia,
che non tutte le conoscenze si acqui-
siscono a scuola o alluniversit; mol-
te di queste, assai utili tanto per lin-
telletto e per lanima, si trovano alla
portata della nostra vista e addirittu-
ra delle nostre mani.
Cos, contemplando limmensit
delloceano, possiamo acquisire una
nozione profonda sulla grandezza,
che nemmeno i molti trattati filosofi-
ci sono in grado di dare. Il cagnolino
che continua a seguire il suo padrone
divenuto povero, anche quando il ci-
bo non abbondante e il trattamen-
to poco benevolo, pu parlarci del-
la fedelt meglio di molti scritti ben
delineati. Per non andare tanto lon-
tano, basta che ricordiamo gli insupe-
Carlos Toniolo
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I colori dellautunno
rabili esempi del lavoro della formi-
ca, della mansuetudine dellagnello e
dellastuzia della volpe.
Tuttavia, vale la pena dare unoc-
chiata anche al regno vegetale.
Le piante obbediscono al ciclo del-
le stagioni. Allo spuntare della prima-
vera, i rami degli alberi si ricoprono
di una miriade di teneri e piccoli pun-
ti verdi, i quali allinizio sorgono mo-
destamente, ma, trascorsi alcuni gior-
ni, crescono con mirabile rapidit in
unesplosione di vita che il rigore del-
linverno sembrava aver dominato.
Le tenere foglie primaverili sono,
per cos dire, nella loro infanzia. In-
tanto, non appena il calore dellesta-
te porta loro colori pi intensi, es-
se diventano pi rigide e la loro di-
mensione giunge al massimo: or-
mai hanno raggiunto la loro matu-
rit. In questo momento rigogliose,
esse, tuttavia, non riposano, nel loro
incessante compito di portare aria
e luce allalbero che le ha generate.
Potrebbero guardare con un certo
orgoglio ai succulenti frutti che pen-
dono dai rami, perch questi dol-
ci elementi sono, in parte, risultan-
ti dal loro lavoro.
Ma si succedono le settimane. La
raccolta gi stata fatta. Un discreto
vento freddo comincia a soffiare...Le
foglie pu darsi che capiscano che la
loro missione conclusa, e resta loro
poco tempo di vita. Lalbero dal qua-
le sono nate comincia a trattenere
la sua linfa ed il peduncolo che lega
ognuna di loro al ramo diventa a po-
co a poco pi rinsecchito e fragile.
giunto per loro il momento di
fare lultima mossa. Come dirette da
un misterioso maestro, tutte le foglie,
quasi nello stesso tempo e in una ma-
gica sinfonia, si spogliano del verde
che loro comune e assumono i colo-
ri presi a prestito dal sole...
Disputando fra loro una meravi-
gliosa competizione di bellezza, al-
cune vestono un giallo raggiante, al-
tre un arancione incomparabile, altre
ancora si tingono di un rosso pi vivo
del sangue. Anche dopo essere state
strappate impietosamente dai rami,
dal vento, e gettate al suolo, esse con-
tinuano per qualche tempo ad esibire
i loro colori affascinanti, in un incan-
tevole mosaico che ricopre il suolo.
Al momento di prendere commia-
to dalla vita, diventano pi belle di
quanto lo siano state in tutta la loro
esistenza. Invece di portare malinco-
nia, il loro addio ci ispira una gioiosa
accettazione delle regole semplici e
naturali, inerenti al ciclo dellesisten-
za su questa terra.
Il semplice esempio delle foglie
parla da solo. Se le poverine giungo-
no ai loro ultimi giorni con tanta no-
bilt, perch non dovremmo noi, uo-
mini, fare lo stesso?
Dio ha dato ad ogni essere uma-
no unanima immortale. Cos, si sba-
glia di gran lunga chi immagina che,
quando cominciano a pesare sulle
spalle di una persona gli anni e gli ac-
ciacchi della vecchiaia, la vita non ab-
bia ormai pi alcun incanto n ragion
dessere.
Senza dubbio, il fisico decade, ma
lo spirito pu e deve cercare un con-
tinuo perfezionamento; colui che con
sincerit di cuore anela alla verit e
al bene, al tramonto della vita potr
con semplicit offrire ai suoi fratel-
li e simili il dono generoso delle vir-
t, del buon esempio e dellesperien-
za, la cui bellezza soprannaturale su-
pera in brillantezza i colori di tutti gli
autunni...
M
aria e Ge-
s vanno
insieme.
Mediante lei voglia-
mo restare in dialo-
go col Signore, im-
parando cos a rice-
verlo meglio. Santa
Madre di Dio, prega
per noi, come a Ca-
na hai pregato per
gli sposi! Guidaci
verso Ges sempre
di nuovo! Amen!
(Benedetto XVI, omelia
nella Piazza del Santuario
di Alttting, 11/9/2006)
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Statua della Madonna
di Alttting fotografata durante
la visita di Benedetto XVI

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