flosofo marxista ungherese per la rivista di cultura cecoslovacca Plamen, per gentile concessione della quale lo pubblichiamo contemporaneamente alla sua uscita a Praga La combinazione di questi due concetti molto raramente, in poche persone, suscita una immagine unitaria e conchiusa. Infatti lincontestabile verit astratta per rispetto allesperienza immediata, che oggi non pu esserci uomo le cui fondamenta esistenziali e i cui modi di pensiero non siano determinati in maniera decisiva dallOttobre e dalle sue conseguenze, tale verit di!cilmente concretabile per i singoli appunto a causa di questa sua universalit. Inoltre le leggende sorte pro e contro creano oscurit sui fatti, insieme semplici ed estremamente complessi, delle grandi giornate rivoluzionarie ed anche sugli anni, importanti e ricchi di mutamenti, che di necessit ne uscirono. "osicch#, specialmente per chi non abbia vissuto di persona quei tempi, non a$atto facile aver concretamente chiara la connessione, pur razionalmente ammessa, con le questioni della vita doggi. %e ora, io che sono stato contemporaneo allinizio osservatore da lontano, pi& tardi militante, se anche modesto, ma certo attivo di questa svolta del mondo, cerco oggi di riassumerne nella memoria lessenza e le conseguenze, e di riferire al presente il risultato cos' raggiunto, come primo passo verso tale concretizzazione, mi si rileva la (gura di Lenin, il motore centrale, il cervello guida, la personi(cazione visibile della rivoluzione. ) la sua (gura si cristallizza meravigliosamente da un lato nella unit inscindibile di una potente volont verso ci che radicalmente nuovo, e dallaltro in una matassa di contraddizioni reali dalla cui intima connessione risulta contemporaneamente la monumentalit umana della sua opera e la vastit dei problemi che quellepoca apr' di necessit per ogni uomo. *assimo +or,i- ha descritto nel modo pi& calzante le$etto a$ascinante provocato da Lenin, che era, poi, il fascino della grande .ivoluzione, la ragione per la quale questi due momenti suscitavano nelle pi& diverse persone un odio in(nito o lamore pi& entusiasta. %econdo +or,i-, Lenin sapeva, /come nessuno prima di lui, impedire alla gente di continuare nel suo abituale modo di vita0. 1on si dimentichi2 tutto ci avveniva nel 3435, avveniva anche a persone che non vivevano in .ussia, nel mezzo di una guerra mondiale che aveva fatto rovinare a tutto il mondo borghese, insieme con i suoi ideali, limmaginaria sicurezza precedente il 3436, una guerra che costringeva ciascuno a riproporsi il problema della sensatezza o della insensatezza anche della propria vita privata. "i che +or,i- esattamente delinea qui come essenza dellattivit di Lenin, come irradiamento delle sue azioni, era lessenza dellepoca stessa, la domanda che questa rivolgeva ad ogni singolo individuo. 1el suo aspetto pi& esteriore, /tale domanda sembra riguardare la violenza o la non violenza, se cio approvare o negare un suo diritto universale a determinare, nellintimo e allesterno, la vita degli uomini. 7er Lenin la risposta positiva era ovvia. )gli sapeva e proclamava, come mar8ista coerente, che quando lumanit distrugge le sue vecchie forme di vita e saccinge a costruire forme sostanzialmente nuove, sempre deve entrare in azione la violenza come inevitabile motore del rinnovamento. 1on questo il luogo per discutere laspetto storico9(loso(co di tale alternativa. La stessa realt sociale ha dato la risposta, annullando importanti voci contrarie come quella di +andhi. :uesta questione per, per la maggior parte di coloro che allora erano in vita, non era semplicemente un problema storicamente oggettivo. 7er ciascuno di noi, la cui storia giungeva a questo bivio, la domanda si faceva personale, intima2 quale posizione assumere, se la mia propria esistenza deve avere un senso, nei confronti di questa alternativa; <nche qui +or,i- ha molto chiaramente rilevato tale contraddittoriet, che risulta evidente da diversi frammenti di colloquio con Lenin. Il poeta si lamentava della crudelt della vita quotidiana rivoluzionaria e nella replica, a$erma il cronista, sorpresa e irata di Lenin vi questa frase2 /"on che metro misura lei, in una zu$a, il numero dei colpi necessari e di quelli super=ui;0. In un altro colloquio dello stesso periodo Lenin parla del suo amore per lAppassionata di >eethoven, che egli per non voleva ascoltare troppo spesso. ), secondo lespressione di +or,i-, /non proprio allegramente0 aggiunse2 /%i vorrebbero dire amabili sciocchezze e accarezzare il capo a uomini simili che, pur vivendo in un inferno ripugnante, riescono a creare cose tanto belle0. Invece si deve, cos' conclude, /colpire senza piet, sebbene noi, secondo il nostro, ideale, siamo contro ogni violenza nei confronti delluomo0. 1aturalmente, in questo groviglio di tendenze e controtendenze, esiste una sicura norma di azione2 il mar8ismo. )d super=uo dire quanto sia sempre stata importante per Lenin la sua dottrina integra, schietta. ?urante la guerra, dopo lo scoppio della rivoluzione, negli anni del potere sovietico, la sua aspirazione fu costantemente questa2 esporre la dottrina nella sua vera struttura, ripulita da tutte, le falsi(cazioni sempli(catrici, applicarla secondo il suo senso vero. 1on lo si mette in caricatura, ma si nota uno dei suoi aspetti, e non dei meno importanti, quando si considera Stato e rivoluzione una descrizione (lologicamente esatta delle opinioni di *ar8 su questo insieme di problemi nella loro continuit storica. ) nella pratica la repubblica dei %oviet appare di fatto come la chiave di volta, realizzata, di questo sistema di idee. Lo stesso Lenin per, al momento di introdurre la 1)7, cos' descriveva la situazione teorica in relazione ai problemi del capitalismo di %tato nel socialismo2 /< *ar8 non venne neppure lidea di scrivere anche una sola parola su questa questione, e mor' senza lasciare n# una citazione n# una indicazione incontrovertibile. ?obbiamo quindi cercare di aiutarci da noi stessi0. ) allo stesso modo il comunismo di guerra, gi passato e in via di superamento, non lo considerava a$atto una realizzazione della teoria di *ar8. )sso /nacque forzatamente per la guerra e le rovine. 1on era una politica che corrispondesse ai compiti economici del proletariato e neppure poteva esserlo. %i trattava di un provvedimento provvisorio0. :uesto atteggiamento mar8ista allora dopo decenni di deformazione e cristallizzazione opportunistico9dogmatica del mar8ismo apparve a molti estremamente paradossale. ) appare paradossale anche oggi, dopo decenni di deformazione dogmatica sotto %talin. ) questa paradossalit aumenta ancora se ci mettiamo davanti agli occhi il problema fondamentale della rivoluzione russa. Il mar8ista ortodosso Lenin fece esattamente il contrario di quanto diceva la previsione teorica di *ar8 in linea di principio giusta, secondo la quale la rivoluzione proletaria sarebbe scoppiata e avrebbe vinto dapprima nei paesi capitalistici pi& evoluti che avessero gi liquidato i resti dellarretratezza feudale. La .ussia si trovava nel 3435 in una situazione rivoluzionaria e ci, come Lenin giustamente vide, in relazione sia ai fattori oggettivi che a quelli soggettivi. La grande alternativa, capitalismo o socialismo, non venne posta da Lenin, e neppure dal suo partito, ma imperativamente dalla realt sociale stessa. ) Lenin si rese sempre conto (no in fondo del carattere alternativo della storia. 1on esistono, diceva, situazioni senza uscita, non esiste cio una /necessit0 meccanicisticamente fatale dello sviluppo. :uesto il risultato delle attivit umane, certo non solo degli individui, ma delle classi, delle masse. 7er questo, secondo Lenin, una situazione rivoluzionaria nasce solo /quando @gli strati inferioriA non vogliono pi& il vecchio ordine e gli @strati superioriA non possono pi& vivere alla vecchia maniera0. La guerra mondiale imperialista aveva creato in .ussia una tale situazione rivoluzionaria e per i mar8isti russi si trattava di reagire praticamente allalternativa che in tal modo era stata loro posta. )d essi lo fecero, prima di tutto su appassionata iniziativa di Lenin, in un modo che contraddiceva la previsione teorica di *ar8. "os' Lenin fu alla testa di una rivoluzione sociale che, secondo un mar8ismo rigoroso, era irregolare. *a la storia lo ha giusti(catoB noi sappiamo infatti che, nel corso di mezzo secolo, essa diventata una determinazione esistenziale per gli uomini di tutto il mondo. *a comunque, anche in questo caso Lenin ha forse negato la validit della teoria di *ar8; 1iente a$atto. )gli ha sempre saputo che la .ivoluzione russa era un fatto decisivo nella storia del mondo, che bisognava approvare incondizionatamenteB ma al tempo stesso sapeva che, bench# questa grande iniziativa avrebbe e!cacemente agito da esempio sul piano internazionale, essa non avrebbe potuto fare a meno di incarnare per lungo tempo quellarretratezza economica che caratterizzava la .ussia di allora in contrapposizione ai paesi capitalistici altamente sviluppati. Lenin ag' dunque contro i presupposti teorici di *ar8 ed ag' bene, ma senza dubitare un solo istante della loro validit sul piano storico universale. 7er questo nel 34CD egli pu scrivere positivamente sul signi(cato internazionale della .ivoluzione russa. ) tuttavia aggiunge2 /%arebbe ugualmente un errore dimenticare che dopo la vittoria della rivoluzione proletaria, anche se in un solo paese progredito... la .ussia sar immediatamente non pi& un modello, ma di nuovo un paese arretrato Enel senso del socialismo e del sistema sovieticoF0. :ueste ri=essioni non vogliono fornire un quadro completo, e neppure vogliono avvicinarsi a tanto. 7erci interrompiamo qui, accennando soltanto, come conclusione integrativa, che Lenin, notoriamente il teorico di una rigida disciplina di partito, ugualmente nel 34CD, a proposito del modo di mantenerla e di controllarla, scrisse che essa /si realizza... con la giustezza della direzione politicaB con la giustezza della sua strategia e tattica politica, a condizione che le pi& larghe masse si convincano della sua giustezza per propria esperienza0. <ltrimenti la disciplina di partito si muta /inevitabilmente in una (nzione, in una frase, in una farsa0. La contraddizione, che qualche lettore attuale vi sente, appunto lunit leniniana tra disciplina di partito comunista e democrazia proletaria realizzata. <llo stesso modo, tutto quanto negli esempi precedenti apparso in super(cie contraddittorio, non nientaltro che un aspetto singolo di questo processo grandiosamente complicato e tuttavia grandiosamente unitario. 7roprio perch# questa unit costituisce il nucleo, lessenza di tale processo, proprio perch# la contraddittoriet in esso esprime solo la sua onnilateralit, la sua onnicomprensivit, la sua intrinsecit rivoluzionatrice di tutto, appunto questo carattere della .ivoluzione del 3435, il carattere del suo centro spirituale, Lenin, non poteva non agire in modo tanto irresistibilmente a$ascinante Eo, a seconda della classe e dellatteggiamento, veementemente scostanteF. La crisi latente del vecchio mondo, gi da qualcuno avvertita nel periodo della sicurezza come una corrente spirituale sotterranea, entr come un uragano nella vita quotidiana degli uomini e li mise davanti a una cataratta di alternative le pi& diverse, mentre il vecchio mondo non era neppure in grado di formulare i propri problemi, balbettava oppure si inventava miti a richiesta. ?i contro stava questa unit radiante e luminosa nellesistenza e negli atti di un paese2 la .ussia rivoluzionaria. 1on c da meravigliarsi che ogni opposizione, nella quale fosse viva anche solo una scintilla di autenticit, non potesse fare a meno di guardare in quella direzione. Galter Hens, che nessuno pu sospettare di simpatie comuniste, ha scritto una volta2 / 1essuno pu mettere in dubbio in(ne che larte degli anni venti fu improntata, e non in piccola misura, dallo sguardo rivolto allInione %ovietica0. ) larte nostra; Linizio sembra semplice. Il gorgo di quella pienezza di problemi cui qui si accennato, fece diventare *a-a,ovs,i- il lirico tribuno del primo decennio rivoluzionario. *a forse il caso del poema I Dodici di >lo,, ancora pi& caratteristico. Infatti, per tutto il corso della sua vita, questo grande poeta fu estraneo al mondo di idee della .ivoluzione. "i che lo colpiva, ci che dette alla sua poesia grandezza universale, fu il pathos della problematica umana che essa andava scavando, fu la visione di un mondo nuovo capace di chiarire in domande e risposte autentiche ci che era umanamente irresolubile per il vecchio mondo. Il fatto che >lo, dia espressione alla strada e non allarrivo, allansia e non alladempimento, segna nel modo pi& chiaro la sua originalit, fa del suo poema lespressione durevole dello stato danimo universale di quei giorni. 1aturalmente se parliamo degli e$etti dellOttobre sulla letteratura, non possibile limitarci semplicemente ai giorni e alle settimane del rivolgimento immediato. Ina letteratura che voglia raggiungere e conservare una validit universale, deve dare immagini valide di tutta la gran strada percorsa dalla .ivoluzione socialista e che ne ha fatto un idolo o uno spauracchio per milioni di uomini. <nche qui ci troviamo di fronte ad una situazione doppiamente contraddittoria ed eppure, alla (ne, unitaria. +i al I "ongresso dellInternazionale comunista, Lenin espresse il timore che lo sviluppo della rivoluzione potesse procedere ad un ritmo cos' rapido che la coscienza degli uomini fosse incapace di seguirlo. :uesto avvertimento, se fosse rimasto senza contrasto, avrebbe potuto anche soddisfare coloro che considerano come unico criterio di unavanguardia artistica e intellettuale la mera capacit di aderire ai mutamenti dei dati di super(cie. *a proprio contro queste sempli(cazioni avanguardistiche Lenin si richiama di nuovo al mar8ismo, al suo essere radicato tanto nei mutamenti quanto nella continuit, al mar8ismo che ha raggiunto il suo signi(cato storico universale, la sua forza rivoluzionatrice appunto perch# /si appropriato ed ha elaborato tutto quanto vi era di prezioso nello sviluppo di oltre duemila anni del pensiero e della cultura umana0. ?i nuovo una richiesta contraddittoria, vecchia e nuova2 tener docchio il nuovo nella sua novit sostanziale, non restare indietro rispetto alla sua concretezza, ma in modo da non perdere mai laltro lato del fenomeno che lo fa essere un momento essenziale nellevoluzione dellumanit. :uella grande epoca ha avuto anche una grande letteratura. E:ui parliamo esclusivamente di letteratura, ma impossibile non accennare al cinema di quel periodoF. J vero2 il numero delle opere letterarie importanti non troppo grande. %e per lo paragoniamo con la pi& grande delle rivoluzioni precedenti, con la .ivoluzione francese, esso appare abbastanza notevole. In questa non nacque nessun capolavoro letterario che per attualit e universalit sia possibile paragonare a canzoni popolari come la /"armagnola0B solo alcuni decenni pi& tardi la grandezza umana di quei grandi anni diviene forma poetica in >alzac e %tendhal. 7er contro, il primo periodo della .ivoluzione russa si presenta cito solo dei grandi esempi, non faccio un catalogo con lo Jegor Bulyciov e con Klim Samghin di +or,i-, con Il placido Don, col Poema pedagogico di *a,aren,o. ) queste vette si levano su una quantit di ottime opere che, a volte non a un grande livello di ideazione, ma assai spesso con onest umana e artistica, descrivono quel mondo di alternative sempre acute nel quale nessuno poteva continuare a vivere nel modo abituale. Il che port talvolta a tragiche catastro(, talvolta a mutamenti interni che resero possibile vivere in condizioni del tutto mutateB e ci poteva avvenire tanto negli ambienti intellettuali delle metropoli, quanto nei villaggi sperduti, tanto nel mezzo dei con=itti armati tra la rivoluzione e la controrivoluzione, quanto in solitarie stanze di studio. Il placido Don spicca in questa serie di opere per il suo scorrere, possente, irresistibile. J una epopea del dibattito che i contadini del ?on tengono con il vecchio mondo dello zarismo, con il suo crollo, con la lotta per la vita e la morte fra il vecchio e il nuovo. )sso mostra come le alternative dellOttobre valessero per ogni uomo e come quella grande contraddizione sociale penetrasse nella vita intima e trasformasse in un campo di battaglia anche lanima dellindividuo. J unepopea di profonda veracit nelle psicologie e nei destini2 i singoli individui impersonano i problemi generali di classe e le decisioni di classe divengono destino di individui in=essibili. Il pro e il contro di molti contadini di fronte alla rivoluzione proletaria raggiunge una incarnazione autentica nella (gura di +rigori- *alechov, nel cui animo e nel cui destino si concentrano tutte queste tendenze, a battagliare nelle loro contraddizioni, per giungere poi alla conclusione che un cambiamento inevitabile. Il vecchio non ritorner mai pi&, ma il nuovo non l' gi pronto, deve essere creato. *olto lontano da questo vasto universalismo il giovane Kadeev d forma in Diciannove al destino degli attivi soldati della rivoluzione, i bolscevichi, convinti. 7roprio perch# tali personaggi, a causa dellepoca staliniana, appaiono equivoci, a volte con ragione e il Kadeev maturo ha contribuito personalmente non poco a che ci avvenisse , necessario mettere qui in evidenza questa rara riuscita. Il giovane Kadeev ra!gura il comunista convinto, eroico, come risultato del suo stesso divenire, e ne descrive il comportamento positivo nella lotta (no al sacri(cio personale. "osicch# il suo eroismo profondamente legato allepoca, ha radici profonde nel proletariato e, nello stesso tempo, ha un incancellabile carattere personale. Il modo con il quale egli cerca, in maniera assolutamente consapevole, una soluzione concreta per la buona causa e al tempo stesso sa solo cadere da eroe per essa, lo fa divenire rappresentante della morale di quel periodo eroico, un /tipo0 di quellepoca che di simili ne produceva anche al di fuori della .ussia. La letteratura rivoluzionaria non ha saputo eternare come (gure poetiche i vari LeLin di *onaco e Otto "orvin di >udapest. J il Levinson di Kadeev che rappresenta qui lintera epoca. Il quadro dellepoca pi& imponente, pi& netto e pi& maturo resta per il poema eroico di *a,aren,o sulla nascita pratico9spirituale, sulleducazione al socialismo. Il punto di partenza dato dalla profondissima desolazione della guerra civile2 bambini che la guerra ha trasformato in vagabondi, e per la massima parte, in delinquenti. J impossibile qui anche solo accennare al metodo pedagogico di *a,aren,o, al massimo possiamo indicarne alcuni momenti di novit umana. *a,aren,o descrive il vicolo cieco di quellindividualismo anarchico che non pu non nascere nellanimo di giovani i quali sono costretti a puntare esclusivamente sulla propria forza, sulla sopravvivenza (sicaB descrive per anche come esso possa essere superato, come cio la cosciente solidariet con la collettivit, nella quale ciascuno deve concretamente vivere e agire e che ciascuno con le proprie azioni contribuisce a plasmare, produca una forma superiore di personalit. ) come soltanto questa unione fra socialit ed essere personale, che nasce in modo estremamente complicato e che funziona per con=itti, porti in luce lindividualit e la libert umane. 1el mondo di *a,aren,o lo sviluppo umano dei bambini avviene solo in seguito a decisioni alternative che molto spesso terminano con un fallimento, con la catarsi dellautocritica. *a proprio in questo, tale mondo si manifesta come un mondo di autentica, di nuova libertB la catarsi diretta esclusivamente al mutamento intimo, alla fondazione spirituale dellazione futuraB essa insieme una dichiarazione di guerra, elevata nella pratica a concezione del mondo, contro il pentimento, contro lincatenamento ai peccati passati, contro le frustrazioni psichiche di ogni sorta. :uesti esempi vogliono essere solo esempi. )ssi dimostrano che la letteratura autentica generata dallOttobre, e che attingeva allo smisurato groviglio di problemi che esso aveva scagliato nella vita degli uomini, si sforzava onestamente e con successo di elevare a forma poetica valida ciascuno degli aspetti umani della sua totalit. ) anche se non ne usc' un quadro dellepoca grandioso e universale come in ?ante o %ha,espeare, nella Commedia umana o nei grandi romanzi di Molsto-, pure questa letteratura costituisce una degna eco allappello fatto risuonare dallOttobre e dalle sue conseguenze. 1egli anni trenta questa alta marea di valore universale nella letteratura russa decresce. 1aturalmente di quando in quando soprattutto nel di!cile primo periodo della seconda guerra mondiale nascono anche opere di livello notevole, ma il carattere fondamentale di quello che si soliti chiamare realismo socialista in realt rappresenta, come una volta mi accaduto di chiamarlo, solo un certo /naturalismo erariale0, guarnito di romanticismo cosiddetto rivoluzionario, ed servito in generale a tappare le discrepanze fra i desideri, le (ssazioni, i rapporti u!ciali, e la realt, o a dare mano libera alla manipolazione burocratica. :uesta repentina caduta, vista da una certa distanza storica, senza dubbio un frutto necessario dellepoca staliniana. *a per comprendere bene questepoca bisogna riandare alle sue basi essenziali, alla sua prassi sociale ed alla sua teoria. Il che purtroppo (nora accaduto molto di rado. 1aturalmente vi ebbero notevole importanza i grandi processi e le successive massicce deportazioni nei campi di concentramento. Mutte queste per erano solo manifestazioni estreme da un sistema, non il sistema stesso. ) quindi stato possibile liquidare in larghissima misura questi eccessi della prassi, senza eliminare davvero il sistema. <bbiamo visto2 Lenin non si faceva la minima illusione sul carattere non classico, in senso mar8iano, della .ivoluzione russa. )gli puntava perci in .ussia, come mostra la politica della 1)7, a commutazioni sociali che superassero gradualmente questa arretratezza o almeno ne moderassero le conseguenze. *a nei suoi ultimi anni, quando ormai la malattia gli rendeva di!cile il lavoro, non riusc' a progettare un piano totale di riforme. ) tuttavia la sua costante paura di una burocratizzazione del sistema sovietico dimostra che egli voleva attuare queste riforme conservando la democrazia proletaria. %arebbe inutile oggi stare a meditare su come queste riforme sarebbero state, se Lenin sarebbe stato capace di realizzarle... ?avanti ai suoi successori il testamento di Lenin mostra che egli era scettico su tutti, non solo su %talin stava dunque il problema di superare il pi& rapidamente possibile larretratezza economica della .ussia. < questo problema si aggiunse, agli inizi degli anni trenta, un motivo fortemente acceleratore2 lascensione del movimento di Nitler, la prospettiva di una nuova guerra mondiale, la necessit per il giovane %tato sovietico di essere in grado di difendersi dal militarismo tedesco, il che presupponeva naturalmente lo sviluppo dellindustria pesante. 1on certo questo il luogo anche solo per accennare unanalisi economico9sociale, storica di questo sviluppo. < noi interessa invece indicare qui come i metodi con i quali %talin e$ettu la trasformazione delleconomia sovietica, come tale corso ideologico del paese ag' soprattutto sul corso della letteratura. ?ato che ripetutamente mi sono pronunciato in pubblico su questi metodi, ora posso essere relativamente breve. 7rima di tutto il contrasto con Lenin si rivela in ci, che non appena la fase acuta della guerra civile fu grosso modo passata, Lenin cerc di eliminarne i metodi speci(ci e di tornare ai normali sistemi di governo. <l contrario %talin, non appena la situazione interna del partito si fu acutizzata anche solo di poco, e in una situazione sociale completamente tranquilla, ricorse di nuovo ai metodi della guerra civile e li trasform in base /normale0 damministrazione anche in condizioni del tutto consolidate. In questo modo, i mali inevitabili nella guerra civile, il dominio soverchiante del potere centrale e la sospensione di ogni autonomia e democrazia, si mutarono in una forma permanente di vita. 7er attuare conseguentemente tutto ci in un paese dove il mar8ismo era divenuto la (loso(a dominante, %talin, pur mantenendo la terminologia mar8ista9leninista, dovette rovesciarne radicalmente i concetti, la loro connessione, gerarchia, ecc. 7er *ar8 ed )ngels i princ'pi dello sviluppo sociale erano (ssati scienti(camente e teoricamente. "on il loro aiuto il partito era in grado di stabilire le grandi tendenze dominanti, permanenti, di unepoca e cos' poi poteva essere scienti(camente determinata la strategia del partito comunista e dello %tato socialista. Male strategia, poi, permetteva di giungere a giuste risoluzioni tattiche nel mezzo degli avvenimenti quotidiani rapidamente mutevoli. La gerarchia principio9 strategia9tattica risulta evidente in modo naturale nel passaggio dal grado pi& elevato al grado pi& vicino alla vita, che per non pu mai percorrere la via deduttiva, ma al contrario stato sempre pensato come analisi concreta di ogni concreta tendenza che opera realmente. Ora %talin rovesci questa gerarchia. 7er lui la pietra di paragone era sempre il provvedimento tattico necessario al momento. %u questo poi veniva costruita /logicamente0 in ogni caso una corrispondente pseudo9strategia e un altrettale sistema di princ'pi, che poi naturalmente mutavano a ogni mutamento di tattica. :uesto assorbimento nella tattica di princ'pi, prospettive e strategia, serve prima di tutto a rendere assoluta ogni de(nizione o decisione nata in questo modo. Limportantissima questione teorica e pratica del mar8ismo, di come debba essere giudicata sulla base dei princ'pi e della strategia una azione tattica eventualmente inevitabile, in questo modo viene completamente messa da parte e con essa anche qualsiasi autentica autocritica del movimento rivoluzionario, che *ar8 riteneva sua diferentia specica di contro al movimento borghese. *ar8 ha detto che le rivoluzioni proletarie /criticano costantemente se stesse!, ma Lenin stato il primo e lultimo, come abbiamo visto, nel suo comunismo di guerra a praticare apertamente questo principio. %otto %talin esiste solo una forma di autocritica, vale a dire lautocritica spesso estorta dalla pressione dellorganizzazione dei singoli che si erano permessi di manifestare dubbi sulle infallibili decisioni. In tal modo il metodo di *ar8 fu s(gurato e degradato a metodo di brutali manipolazioni. Il che fu a dirla francamente una rottura totale con il metodo di *ar8. De "acto tale rottura %talin la realizz anche nella pratica. Lo fece per con laria di voler conservare il mar8ismo9leninismo ortodosso. Le a$ermazioni dei classici conservavano la loro validit, che anzi venne accresciuta, dogmatizzata dalla canonizzazione u!ciale. *a come metodo de(nitorio e ordinatore vigeva il predominio della tattica, di cui appunto abbiamo parlato. :uesto naturalmente non avvenne tutto in una volta. ?apprima *ar8 venne gradualmente spinto indietro da Lenin Eledizione completa critica delle opere di *ar8 iniziata da .-azanov, non fu n# continuata n# tanto meno portata a termineF. 7i& tardi per anche Lenin cominci a retrocedere di fronte a %talin. 1aturalmente continuava a esistere, era abbondantemente citato, ma solo (no a quel punto in cui le sue a$ermazioni sembravano confermare le momentanee indicazioni tattiche di %talin. %i veniva cos' realizzando una grave deformazione del metodo di *ar8 e Lenin mentre si conservava la loro terminologia, dove naturalmente la deformazione metodologica mutava anche il contenuto di tutte le categorie, dava loro per la maggior parte un senso (sso, astratto, adatto alla manipolazione, burocratico. 7er la letteratura questa trasformazione del mar8ismo signi(c la sua sottomissione assoluta alle risoluzioni del partito Ecio di %talinF. /%crivete la verit0 consigli una volta %talin agli scrittori. *a verit signi(cava in pratica2 accordo con le ultime risoluzioni del "omitato centrale. <bbiamo gi accennato al fatto che questa completa deformazione metodologica non si veri(c dun colpo ma gradatamente, cosicch#, in verit solo di tanto in tanto, solo episodicamente si ebbero anche voci di opposizione. "os', ad esempio, la coraggiosa e intelligente saggista )lena Isievic protest contro lidea che la verit di ogni scrittore dovesse essere scritta nelle risoluzioni del partito. Inaltra volta indic linferiorit umana della poesia politica u!ciale degli anni trenta. Il suo appello allora a *a-a,ovs,i- un appello in realt, non pronunciato alla ricchezza umana e sociale dei grandi anni iniziali della rivoluzione, in contrapposizione alla schematica degradazione delluomo del tempo di %talin. <nchio, sia pure meno direttamente, ho preso parte a questi tentativi di protesta. La prassi staliniana fece s' che fra la teorizzazione del partito e il contenuto didee dellopera darte si stabil' un sistema meccanico di coincidenza necessaria, un rapporto di determinazione diretta. :uando io, commentando linterpretazione engelsiana di >alzac e la critica di Lenin a Molsto-, parlai di complicatezza, contraddittoriet tra la cosciente concezione del mondo di uno scrittore e il contenuto di idee della sua opera, anche questo era una protesta altrettanto inespressa. 1aturalmente tutti questi tentativi che non furono i soli vennero bruscamente respinti dalla stragrande maggioranza dei critici staliniani. Il 346O dette il via alla resa dei conti con la dottrina di %talin. <nche qui bisogna rilevare che, come il dominio di %talin aveva avuto in (n dei conti delle ragioni economico9sociali, anche la lotta iniziata contro quel metodo ebbe le sue. :uali che fossero i mezzi usati, %talin riusc' a costruire nellInione %ovietica una forte industria. +uerra e dopoguerra ne sono dimostrazioni pratiche incontestabili. *a come conseguenza di questo fatto si avuto anche un cambiamento interno nella strati(cazione sociale. 1ellInione %ovietica esisteva ora una vasta e quali(cata classe operaia. <l contrario degli anni trenta, quando gli specialisti economici e tecnici provenivano per la maggior parte dalla vecchia borghesia ed erano sovente avversari coscienti del sistema sovietico, lo sviluppo economico ha creato adesso un vasto strato di specialisti dimpronta nettamente sovietica. "omunque si vogliano valutare i metodi staliniani dei /commissari politici0, degli universali controlli sullintero andamento della societ tramite la polizia politica, ecc., all#epoca della morte di %talin questi metodi erano gi storicamente superati dallo sviluppo socialeB erano divenuti solo freni dello sviluppo economicoB e si dovette eliminarli. :uesta la vera base sociale che ha portato Prusciov alla ribalta del QQ "ongresso e alla conseguente politica di riforme. <ncora una volta non questo il luogo per descrivere gli alti e bassi di questo movimento. %intetizzando si pu e si deve dire per che proprio Prusciov ha criticato e corretto %talin in gran parte alla maniera staliniana, con metodi staliniani, che anche successivamente il suo atteggiamento verso %talin ha preso come modello metodologico un po la critica a Mrots,i- del periodo di %talin. 1on era e ancora oggi non il caso di parlare di un tentativo davvero storico, davvero mar8ista, di critica allopera staliniana. 7er questo nel campo dei sostenitori delle riforme nasce sempre un certo nervosismo quando da qualche parte vengono sottolineati alcuni momenti positivi dellattivit di %talinB si teme e, aggiungiamo noi, non sempre senza ragione che si tratti di sondaggi per riaccostarsi alla prassi staliniana. %ul piano ideologico laspetto pi& importante che la deformazione staliniana della metodica di *ar8 e Lenin e con essa la compressione, il freno dello sviluppo progressivo del mar8ismo continua a perdurare in nome della /partitiche0 Edi nuovo nel senso di %talin e non di LeninF. 1on potendo qui approfondire veramente largomento, non possiamo fare a meno di notare che in questo modo, se da un lato si impedita con successo, unanalisi autenticamente mar8ista delle trasformazioni avvenute nella economia mondiale dalla morte dei classici in poi, si impedita la scoperta dei suoi nuovi tratti economici, dallaltro lato per sono stati resi possibili laRuire e la ricezione acritica delle /conquiste0 occidentali nel mar8ismo. <l posto della autocritica e di una vera riforma basata sui princ'pi, si avuta spesso unalleanza tra il burocratismo dogmatico9conservatore e certe nuovissime parole dordine occidentali. %i pensi alle proposte non di riformare le basi irrazionali, puramente burocratiche delleconomia di piano, con un ritorno ad un mar8ismo puri(cato, sdogmatizzato, fondato sulla realt dei fatti, ma di superarla armando il burocratismo, immutato e conservato, di macchine cibernetiche, ecc. ?ietro tali tendenze si nasconde il desiderio di accomunare le brutali manipolazioni del periodo staliniano e quelle /sottili0 del capitalismo attuale. ) a guardare la cosa da questo angolo di visuale, solo coerenza quando accadono casi in cui il persistente burocratismo staliniano d mano libera a qualsiasi avanguardismo, mentre mantiene una censura di buona rigorosit staliniana nei confronti della rinascita del mar8ismo. 1aturalmente alla lunga non possibile frenare in questo modo lo sviluppo economico. <ppare sempre pi& evidente che non basta la semplice distruzione del dominio assoluto della polizia politica e leliminazione dei vecchi stalinisti pi& responsabili e pi& incorreggibili, per mettere in moto una economia socialista funzionante e allaltezza dei tempi. 7er questo in vari luoghi la forza imperativa della realt economica provoca reali movimenti di riforma che non importa per il momento sulla base di quale teoria si sforzano di liberare le forze reali del rinnovamento economico e che, se davvero vorranno realizzare quanto divenuto storicamente necessario, se davvero combatteranno (no in fondo, col passare del tempo saranno anche costretti a dar vita a una loro fondazione teorica, mar8ista. :uesta sconcertante pienezza di acuti problemi dellesistenza determina anche le tendenze attuali della letteratura. 7er questo la critica distruttivamente appropriata nei confronti del periodo staliniano una questione vitale tanto quanto per la economia. %e davvero si vuole superare il naturalismo erariale, necessario intraprendere un esame universale, approfondito, schietto sul piano sociale e umano, del periodo staliniano. "i si pu facilmente rendere conto dellinevitabilit di una tale tematica. %e uno scrittore vuole parlare in modo autentico dei problemi del presente, delluomo di oggi, non pu non prendere posizione come scrittore sul come essi sono diventati ci che attualmente sono. *a appunto il periodo del loro divenire, del loro maturare il periodo stalinianoB i con=itti nei quali gli uomini che oggi sono vivi si sono irrobustiti o sono stati spinti al dissidio interiore, allabbrutimento, alla cristallizzazione, ecc., ecc., sono appunto i problemi del periodo staliniano, certamente non in senso astrattamente sociologico, ma proprio come concrete tendenze dellepoca che agiscono positivamente o negativamente sulla storia di ogni individuo. %e non si dice spietatamente la verit su queste questioni, non possibile distruggere veramente il naturalismo erariale. :uali strade, sul piano formale, la letteratura imboccher, potr dirlo solo la prassi degli scrittori onesti e di talento. %olo una cosa bisogna capire, che qui si tratta di prendere posizione su alternative di vita e non semplicemente di scegliere tra forme espressive e!caci. In s# del tutto possibile con i monologhi interiori, i diaframmi temporali, il culto dellassurdo, scrivere unapologia del periodo staliniano, cos' come negli anni trenta ci furono opere che misero al servizio della letteratura allora u!ciale la /nuova oggettivit0, il montaggio ed altre correnti di moda. Indubbiamente c qualche disposizione a una autentica nuova ondata. In talune poesie uscite recentemente nei paesi socialisti, e anche nella prosa, soprattutto nella novella. <lcuni anni fa io rilevai la grande importanza di %olzhenitsSn, proprio perch# egli aveva a$rontato con coraggio e talento il problema centrale di quel periodo2 come gli uomini, nella lotta con la realt quotidiana dello stalinismo, e i campi di concentramento ne fanno parte, pur senza essere lunico campo di battaglia sapevano mettere a prova la sostanza della loro umanit, e conservarla, come in questa lotta venivano maturati o distrutti e corrotti. ?a parte di burocrati, contro un tale giudizio sulla situazione, si obietta che non bisogna /rimestare0 nel passato, che bisogna invece applicarsi alle questioni del presente. *a prima di tutto c da dire che proprio qui stanno i problemi del presente. 1aturalmente, in una autobiogra(a u!ciale, scritta per la direzione del personale di un qualche u!cio, uno pu anche manipolare il proprio passato in modo che esso vada a genio allautorit competenteB nella realt per loggi di ciascuno di noi grandissimamente determinato dallatteggiamento che abbiamo assunto di fronte agli avvenimenti del periodo di %talin. 1on si pu descrivere luno in modo autentico e valido letterariamente senza descrivere laltro. "he cosa sarebbero diventati i drammi di %ha,espeare se egli non avesse /rimestato0 nel passato della +uerra delle due rose; %olzhenitsSh e i suoi commilitoni sono in tal modo precursori esemplari Ee forse un giorno anche realizzatoriF della nuova ondata del realismo socialista. 1el giudizio sulle nuove tendenze bisogna essere molto cauti. <nche qui per ora possiamo stabilire solo la faccia negativa2 le promesse che nascono adesso hanno ancor meno in comune con le correnti letterarie che dominano in Occidente. "i dimostra che sta nascendo davvero qualcosa di essenzialmente nuovo. %ono gli inizi di unarte nuova, che sorge per soddisfare nuovi bisogni popolariB le sue forme vengono organicamente ricavate dal contenuto di quella richiesta sociale, alla quale essa deve la propria esistenza di fenomeno originalmente nuovo. *a si potr parlare a fondo di questi problemi estetici solo quando questa arte nuova si sar dispiegata in una certa misura. %olo dopo post "estum sar chiaro se esistono (li che la collegano al primo periodo e come sono fatti questi legami. 7er ora possiamo solo prender atto, con gioia e speranza, della sua esistenza e darle il benvenuto. ! "risi e ricerca di una via duscita oggi non si limitano a$atto alla zona del socialismo. In Occidente adesso assistiamo di frequente al crollo di false immagini del mondo che erano state covate a lungo come salda verit. Oggi si dice spesso che la guerra fredda sta avvicinandosi alla (ne. ) in realt quel che c dietro molto di pi& di un semplice mutamento tattico di politica estera. 7er gli %tati Initi crollato il sogno della validit universale dellamerican $ay o" l i " e% per lInghilterra il sogno del "ommonLealth come surrogato della condizione di potenza mondialeB per la .epubblica federale tedesca il sogno del roll &ac' come base per un rinnovato predominio militare in )uropa, ecc., ecc. %e poi si aggiunge che in questo periodo sono crollati tutti i vecchi imperi coloniali, che i /miracoli economici0, ritenuti modi dessere permanenti della economia, si sono rivelati semplici periodi di ricostruzione gi terminati Eper questultima questione mi baso sulle indagini di K. HanossSF, se si ri=ette in(ne che nella societ dei consumi, apparentemente cos' perfetta, risulta sempre pi& chiaramente che luomo ad essere messo in forse, ci si accorger che sono presenti, pi& che a su!cienza, motivi economici, sociali e politici per una crisi ideologica generale. <nche occorre parlare soprattutto della letteratura. G. Hens, che gi abbiamo citato a testimoniare sugli e$etti della rivoluzione dOttobre, a proposito della delusione degli intellettuali tedeschi Ee non solo tedeschiF provocata dagli avvenimenti degli anni trenta dice2 /+li intellettuali divennero una volta per tutte apolidi0. "he questa apolid'a nel periodo delle illusioni capitalistico9imperialiste, nonostante tutto lostentato scetticismo e pessimismo, si sia dimostrata in sostanza solo autocompiacimento, adesso importa poco. I vuoti ideali del 346T, le utopie reazionarie del periodo della guerra fredda, sono ormai in via di disfacimento. Uorrei sottolineare adesso un solo sintomo, in verit importante, di questa crisi. 7er interi decenni, tra gli intellettuali progressisti dellOccidente stato di gran moda disprezzare profondamente il mar8ismo come una ideologia troppo a lungo sopravvissuta al QIQ secolo, messo ormai da parte per altri aspetti. Ora per la crisi ideologica spinge un numero sempre maggiore di intellettuali a vedere proprio nel mar8ismo la chiave per risolvere quei problemi ai quali neppure il pensiero borghese /pi& o meno progressista0 capace di dare una risposta. %i intende da s che questo fatto non pu non mutare a poco a poco anche latteggiamento nei confronti della prospettiva socialista. ) appunto qui, lo sviluppo concreto dei paesi socialisti si lega strettamente alla forza dattrazione della prospettiva socialista nei confronti degli intellettuali dellOccidente capitalista. Il fascino dellOttobre e delle sue immediate conseguenze consisteva nel fatto che in esso risultava evidente tutto un nodo di risposte che, per ragioni sociali, questi intellettuali non riuscivano a chiarire con i propri strumenti di pensiero quasi nemmeno nella forma di domande. Langustia dogmatica, la rigidezza, il carattere grossolanamente volgarizzatore di quello che nel periodo staliniano si usava chiamare mar8ismo, non poteva per sua natura n# esercitare tale in=uenza, n# trattenere londata antimar8ista nel pensiero occidentale. 7er il nascente interesse, per la crescente simpatia verso il mar8ismo che comincia a manifestarsi ora in Occidente, quindi dimportanza determinante il modo in cui i comunisti parteciperanno alla rinascita del mar8ismo. 7er ora la situazione estremamente confusa. < un polo ci sono le tradizioni del periodo staliniano ancora fortemente radicate, allaltro polo non di rado si avuta linclinazione ad andare incontro anche troppo ai pregiudizi ed alle confusioni di tutti i partecipanti alla discussione, (no ad abbandonare i principi fondamentali del mar8ismo. In ultima analisi per determinante qualcosa che ovviamente non si realizzer mai del tutto senza una autentica rinascita del mar8ismo2 la veemenza della vita stessa nel socialismo sar questa a dare la risposta. 7er quanto allinterno del mondo socialista, la riforma delleconomia sia molto importante, il semplice aumento della produzione e del livello di vita non sar mai capace di avere questa forza dattrazione per lOccidente Ee questa era una delle illusioni di PrusciovF. :uesto processo, dunque, che suscita le pi& grandi speranze oggi appare ancora in uno stadio estremamente confusoB da mar8isti tuttavia possiamo aspettarci come prospettiva, con buona coscienza teorica, il chiarimento cos' necessario del pensiero sulla base della riforma della vita sociale e delleconomia del mondo del socialismo. 7er queste ragioni linsieme dei problemi sociali e umani dellOttobre non pu oggi avere in=uenza, n# estensiva n# intensiva sulla letteratura occidentale. "ome sempre, sono i problemi di vita del presente a decidere che cosa scrittori e lettori sono in grado di sentire come un passato vivo ed esemplare. ) la letteratura occidentale per giunta ancora non venuta in chiaro neppure con il proprio recente passato. Male discrepanza risulta evidente dal fatto che ancora oggi gli immediati documenti umani della .esistenza antifascista ricordiamo solo le ultime lettere dei condannati a morte, gli schizzi del carcere di Kuci, son dun livello che la letteratura occidentale ha raggiunto solo in casi rari ed eccezionali. 1aturalmente ci si muove, e validamente, in questa direzione, cos' in alcune novelle di Uercors, o Biliardo alle nove e mezzo di >Vll, o Il (icario di Nochhuth o gli ultimi drammi di 7eter Geiss. *a solo il )rande viaggio di Horge %emprun si eleva sino quasi a raggiungere il livello del vero modello di vita. In questa situazione si rispecchia lavversione dellOccidente a fare davvero i conti con il passato fascista. Il fatto che lopinione pubblica della >undesrepubli, tenta di ridurre il problema dellhitlerismo alla persecuzione contro gli ebrei, rivela nel modo pi& evidente questo ri(uto2 i prestiti di guerra ad Israele forniscono una confortevolissima /catarsi0 allinterno, rendono possibile agli e8 nazisti di fare i dirigenti politici, e permettono inoltre una sordida concorrenza ideologica velata naturalmente da riserve verbali cogli eredi della estrema destra della reazione tedesca. *a anche in altri paesi non si giunti ad una de(nitiva resa dei conti con il fatto che soltanto la loro tolleranza permise ad Nitler di salire in alto (no a diventare una minaccia per tutta la civilt umana. <ncora una volta, se volessimo approfondire le questioni che vi sono connesse, oltrepasseremmo di molto i limiti di queste ri=essioni. <ccenniamo solo a questo, che dipende dal presente se le irradiazioni dellOttobre non possono agire come vivo passato dellumanit. In tale presente ancora molto lontano. 1on bisogna per sottovalutare il materiale esplosivo che stato ed accumulato, latente o eruttivo, in rivolte individuali, solitarie, personali. 1aturalmente non parliamo qui di quel conformismo anticonformistico che sublima lelementare scontentezza delluomo in una autocompiaciuta disperazione intimamente passiva, e che fornisce la propria alienazione come consumo di lusso per clienti esclusivi. Il contrario c sempre stato, cos' il tardo O 1eill, la (ne della pista di Mhomas Golf, o *enzogna e sortilegio di )lsa *orante, o %tSron, o molti altri. :ueste rivolte hanno una cos' grande importanza sociale ed artistica perch# in esse, pur con(gurate come azioni individuali di uomini singoli, sempre implicitamente presente li n+ s , della loro socialit. %arebbe un compito importante e bello per il mar8ismo che cresce, trasformare questo in+s, in un per+noi chiaro, universalmente valido ed e!cacemente unito. In questo modo sarebbe spianata la strada evolutiva per elevare questo in+s, della rivolta contro la alienazione nel mondo manipolato al suo essere+per+s,- Le forme della alienazione umana in Occidente sono cosi$atte che proprio la letteratura e larte potrebbero dare notevoli impulsi alla volont degli uomini per sfondare questo cerchio magico. La consapevolezza su se stessi, sulla propria situazione, sulle proprie possibilit, implica lautocoscienza delluomo su se stesso, ma appunto come essere insieme autonomamente attivo e ineliminabilmente sociale. Obiettivamente, luomo non stato /gettato0 in un mondo alienato, ma vive in un mondo, per ostile che sia, il cui essere non pu mai venir separato dallessere della sua personale interiorit. "os' luomo, in un certo senso, ha anche una parte di colpa per la sua alienazione, per cui anche il ri(uto del suo mondo circostante include sempre anche unautocritica orientata praticamente, cio una critica della realt sociale oggettiva. 7er questo il ri(uto dellalienazione che resta semplicemente soggettivo, semplicemente sentimentale, slitta tanto spesso in un adattamento ad essa, pieno di riserve solo formali, perch# lalienazione sfugge a una reale dialettica, di soggetto e oggetto. %olo una dialettica, divenuta coscientemente pratica, di doppie negazioni intrecciate una nellaltra, d alla sostanza umana la capacit di resistere, la spinge dal semplice immediato in+s, allautonomo riconoscimento del per+s,- :uesto tipo di problemi scaturisce dalle speci(che determinazioni dellodierno essere sociale. Il suo collegamento diretto con quel nodo di domande e di risposte che lOttobre ha scagliato nel mondo quindi assai allentato, estremamente lontano e confuso. 7urtuttavia un collegamento che esiste nella realt. ) se la rinascita del mar8ismo guider i creatori dellarte e i lettori a una tale coscienza e autocoscienza, in tal modo essa obiettivamente getter un ponte fra lOttobre e la migliore letteratura di oggi e di domani.