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Lottobre e la letteratura

Questo articolo stato scritto dal grande


flosofo marxista ungherese per la rivista di
cultura cecoslovacca Plamen, per gentile
concessione della quale lo pubblichiamo
contemporaneamente alla sua uscita a
Praga
La combinazione di questi due concetti molto
raramente, in poche persone, suscita una
immagine unitaria e conchiusa. Infatti
lincontestabile verit astratta per rispetto
allesperienza immediata, che oggi non pu
esserci uomo le cui fondamenta esistenziali e i cui
modi di pensiero non siano determinati in maniera
decisiva dallOttobre e dalle sue conseguenze, tale
verit di!cilmente concretabile per i singoli
appunto a causa di questa sua universalit. Inoltre
le leggende sorte pro e contro creano oscurit sui
fatti, insieme semplici ed estremamente
complessi, delle grandi giornate rivoluzionarie ed
anche sugli anni, importanti e ricchi di mutamenti,
che di necessit ne uscirono. "osicch#,
specialmente per chi non abbia vissuto di persona
quei tempi, non a$atto facile aver
concretamente chiara la connessione, pur
razionalmente ammessa, con le questioni della
vita doggi.
%e ora, io che sono stato contemporaneo
allinizio osservatore da lontano, pi& tardi
militante, se anche modesto, ma certo attivo di
questa svolta del mondo, cerco oggi di
riassumerne nella memoria lessenza e le
conseguenze, e di riferire al presente il risultato
cos' raggiunto, come primo passo verso tale
concretizzazione, mi si rileva la (gura di Lenin, il
motore centrale, il cervello guida, la
personi(cazione visibile della rivoluzione. ) la sua
(gura si cristallizza meravigliosamente da un lato
nella unit inscindibile di una potente volont
verso ci che radicalmente nuovo, e dallaltro in
una matassa di contraddizioni reali dalla cui intima
connessione risulta contemporaneamente la
monumentalit umana della sua opera e la vastit
dei problemi che quellepoca apr' di necessit per
ogni uomo.
*assimo +or,i- ha descritto nel modo pi&
calzante le$etto a$ascinante provocato da Lenin,
che era, poi, il fascino della grande .ivoluzione, la
ragione per la quale questi due momenti
suscitavano nelle pi& diverse persone un odio
in(nito o lamore pi& entusiasta. %econdo +or,i-,
Lenin sapeva, /come nessuno prima di lui,
impedire alla gente di continuare nel suo abituale
modo di vita0. 1on si dimentichi2 tutto ci avveniva
nel 3435, avveniva anche a persone che non
vivevano in .ussia, nel mezzo di una guerra
mondiale che aveva fatto rovinare a tutto il mondo
borghese, insieme con i suoi ideali, limmaginaria
sicurezza precedente il 3436, una guerra che
costringeva ciascuno a riproporsi il problema della
sensatezza o della insensatezza anche della
propria vita privata. "i che +or,i- esattamente
delinea qui come essenza dellattivit di Lenin,
come irradiamento delle sue azioni, era lessenza
dellepoca stessa, la domanda che questa
rivolgeva ad ogni singolo individuo.
1el suo aspetto pi& esteriore, /tale domanda
sembra riguardare la violenza o la non violenza, se
cio approvare o negare un suo diritto universale a
determinare, nellintimo e allesterno, la vita degli
uomini. 7er Lenin la risposta positiva era ovvia. )gli
sapeva e proclamava, come mar8ista coerente,
che quando lumanit distrugge le sue vecchie
forme di vita e saccinge a costruire forme
sostanzialmente nuove, sempre deve entrare in
azione la violenza come inevitabile motore del
rinnovamento. 1on questo il luogo per discutere
laspetto storico9(loso(co di tale alternativa. La
stessa realt sociale ha dato la risposta,
annullando importanti voci contrarie come quella
di +andhi. :uesta questione per, per la maggior
parte di coloro che allora erano in vita, non era
semplicemente un problema storicamente
oggettivo. 7er ciascuno di noi, la cui storia
giungeva a questo bivio, la domanda si faceva
personale, intima2 quale posizione assumere, se la
mia propria esistenza deve avere un senso, nei
confronti di questa alternativa; <nche qui +or,i-
ha molto chiaramente rilevato tale
contraddittoriet, che risulta evidente da diversi
frammenti di colloquio con Lenin. Il poeta si
lamentava della crudelt della vita quotidiana
rivoluzionaria e nella replica, a$erma il cronista,
sorpresa e irata di Lenin vi questa frase2 /"on
che metro misura lei, in una zu$a, il numero dei
colpi necessari e di quelli super=ui;0. In un altro
colloquio dello stesso periodo Lenin parla del
suo amore per lAppassionata di >eethoven, che
egli per non voleva ascoltare troppo spesso. ),
secondo lespressione di +or,i-, /non proprio
allegramente0 aggiunse2 /%i vorrebbero dire
amabili sciocchezze e accarezzare il capo a
uomini simili che, pur vivendo in un inferno
ripugnante, riescono a creare cose tanto belle0.
Invece si deve, cos' conclude, /colpire senza
piet, sebbene noi, secondo il nostro, ideale,
siamo contro ogni violenza nei confronti
delluomo0.
1aturalmente, in questo groviglio di tendenze
e controtendenze, esiste una sicura norma di
azione2 il mar8ismo. )d super=uo dire quanto
sia sempre stata importante per Lenin la sua
dottrina integra, schietta. ?urante la guerra,
dopo lo scoppio della rivoluzione, negli anni del
potere sovietico, la sua aspirazione fu
costantemente questa2 esporre la dottrina nella
sua vera struttura, ripulita da tutte, le
falsi(cazioni sempli(catrici, applicarla secondo il
suo senso vero. 1on lo si mette in caricatura,
ma si nota uno dei suoi aspetti, e non dei meno
importanti, quando si considera Stato e
rivoluzione una descrizione (lologicamente
esatta delle opinioni di *ar8 su questo insieme
di problemi nella loro continuit storica. ) nella
pratica la repubblica dei %oviet appare di fatto
come la chiave di volta, realizzata, di questo
sistema di idee. Lo stesso Lenin per, al
momento di introdurre la 1)7, cos' descriveva la
situazione teorica in relazione ai problemi del
capitalismo di %tato nel socialismo2 /< *ar8 non
venne neppure lidea di scrivere anche una sola
parola su questa questione, e mor' senza
lasciare n# una citazione n# una indicazione
incontrovertibile. ?obbiamo quindi cercare di
aiutarci da noi stessi0. ) allo stesso modo il
comunismo di guerra, gi passato e in via di
superamento, non lo considerava a$atto una
realizzazione della teoria di *ar8. )sso /nacque
forzatamente per la guerra e le rovine. 1on era
una politica che corrispondesse ai compiti
economici del proletariato e neppure poteva
esserlo. %i trattava di un provvedimento
provvisorio0.
:uesto atteggiamento mar8ista allora dopo
decenni di deformazione e cristallizzazione
opportunistico9dogmatica del mar8ismo
apparve a molti estremamente paradossale. )
appare paradossale anche oggi, dopo decenni di
deformazione dogmatica sotto %talin. ) questa
paradossalit aumenta ancora se ci mettiamo
davanti agli occhi il problema fondamentale
della rivoluzione russa. Il mar8ista ortodosso
Lenin fece esattamente il contrario di quanto
diceva la previsione teorica di *ar8 in linea di
principio giusta, secondo la quale la
rivoluzione proletaria sarebbe scoppiata e
avrebbe vinto dapprima nei paesi capitalistici
pi& evoluti che avessero gi liquidato i resti
dellarretratezza feudale. La .ussia si trovava
nel 3435 in una situazione rivoluzionaria e ci,
come Lenin giustamente vide, in relazione sia ai
fattori oggettivi che a quelli soggettivi. La
grande alternativa, capitalismo o socialismo,
non venne posta da Lenin, e neppure dal suo
partito, ma imperativamente dalla realt sociale
stessa. ) Lenin si rese sempre conto (no in
fondo del carattere alternativo della storia. 1on
esistono, diceva, situazioni senza uscita, non
esiste cio una /necessit0
meccanicisticamente fatale dello sviluppo.
:uesto il risultato delle attivit umane, certo
non solo degli individui, ma delle classi, delle
masse. 7er questo, secondo Lenin, una
situazione rivoluzionaria nasce solo /quando @gli
strati inferioriA non vogliono pi& il vecchio ordine
e gli @strati superioriA non possono pi& vivere
alla vecchia maniera0. La guerra mondiale
imperialista aveva creato in .ussia una tale
situazione rivoluzionaria e per i mar8isti russi si
trattava di reagire praticamente allalternativa
che in tal modo era stata loro posta.
)d essi lo fecero, prima di tutto su
appassionata iniziativa di Lenin, in un modo che
contraddiceva la previsione teorica di *ar8. "os'
Lenin fu alla testa di una rivoluzione sociale che,
secondo un mar8ismo rigoroso, era irregolare. *a
la storia lo ha giusti(catoB noi sappiamo infatti
che, nel corso di mezzo secolo, essa diventata
una determinazione esistenziale per gli uomini di
tutto il mondo. *a comunque, anche in questo
caso Lenin ha forse negato la validit della teoria
di *ar8; 1iente a$atto. )gli ha sempre saputo
che la .ivoluzione russa era un fatto decisivo
nella storia del mondo, che bisognava approvare
incondizionatamenteB ma al tempo stesso sapeva
che, bench# questa grande iniziativa avrebbe
e!cacemente agito da esempio sul piano
internazionale, essa non avrebbe potuto fare a
meno di incarnare per lungo tempo
quellarretratezza economica che caratterizzava
la .ussia di allora in contrapposizione ai paesi
capitalistici altamente sviluppati. Lenin ag'
dunque contro i presupposti teorici di *ar8 ed
ag' bene, ma senza dubitare un solo istante
della loro validit sul piano storico universale. 7er
questo nel 34CD egli pu scrivere positivamente
sul signi(cato internazionale della .ivoluzione
russa. ) tuttavia aggiunge2 /%arebbe ugualmente
un errore dimenticare che dopo la vittoria della
rivoluzione proletaria, anche se in un solo paese
progredito... la .ussia sar immediatamente non
pi& un modello, ma di nuovo un paese arretrato
Enel senso del socialismo e del sistema
sovieticoF0.
:ueste ri=essioni non vogliono fornire un
quadro completo, e neppure vogliono avvicinarsi
a tanto. 7erci interrompiamo qui, accennando
soltanto, come conclusione integrativa, che
Lenin, notoriamente il teorico di una rigida
disciplina di partito, ugualmente nel 34CD, a
proposito del modo di mantenerla e di
controllarla, scrisse che essa /si realizza... con la
giustezza della direzione politicaB con la
giustezza della sua strategia e tattica politica, a
condizione che le pi& larghe masse si convincano
della sua giustezza per propria esperienza0.
<ltrimenti la disciplina di partito si muta
/inevitabilmente in una (nzione, in una frase, in
una farsa0. La contraddizione, che qualche
lettore attuale vi sente, appunto lunit
leniniana tra disciplina di partito comunista e
democrazia proletaria realizzata.
<llo stesso modo, tutto quanto negli esempi
precedenti apparso in super(cie
contraddittorio, non nientaltro che un aspetto
singolo di questo processo grandiosamente
complicato e tuttavia grandiosamente unitario.
7roprio perch# questa unit costituisce il nucleo,
lessenza di tale processo, proprio perch# la
contraddittoriet in esso esprime solo la sua
onnilateralit, la sua onnicomprensivit, la sua
intrinsecit rivoluzionatrice di tutto, appunto
questo carattere della .ivoluzione del 3435, il
carattere del suo centro spirituale, Lenin, non
poteva non agire in modo tanto irresistibilmente
a$ascinante Eo, a seconda della classe e
dellatteggiamento, veementemente scostanteF.
La crisi latente del vecchio mondo, gi da
qualcuno avvertita nel periodo della sicurezza
come una corrente spirituale sotterranea, entr
come un uragano nella vita quotidiana degli
uomini e li mise davanti a una cataratta di
alternative le pi& diverse, mentre il vecchio
mondo non era neppure in grado di formulare i
propri problemi, balbettava oppure si inventava
miti a richiesta. ?i contro stava questa unit
radiante e luminosa nellesistenza e negli atti di
un paese2 la .ussia rivoluzionaria. 1on c da
meravigliarsi che ogni opposizione, nella quale
fosse viva anche solo una scintilla di autenticit,
non potesse fare a meno di guardare in quella
direzione. Galter Hens, che nessuno pu
sospettare di simpatie comuniste, ha scritto una
volta2 / 1essuno pu mettere in dubbio in(ne
che larte degli anni venti fu improntata, e non in
piccola misura, dallo sguardo rivolto allInione
%ovietica0.
) larte nostra; Linizio sembra semplice. Il gorgo
di quella pienezza di problemi cui qui si
accennato, fece diventare *a-a,ovs,i- il lirico
tribuno del primo decennio rivoluzionario. *a forse
il caso del poema I Dodici di >lo,, ancora pi&
caratteristico. Infatti, per tutto il corso della sua
vita, questo grande poeta fu estraneo al mondo di
idee della .ivoluzione. "i che lo colpiva, ci che
dette alla sua poesia grandezza universale, fu il
pathos della problematica umana che essa andava
scavando, fu la visione di un mondo nuovo capace
di chiarire in domande e risposte autentiche ci
che era umanamente irresolubile per il vecchio
mondo. Il fatto che >lo, dia espressione alla strada
e non allarrivo, allansia e non alladempimento,
segna nel modo pi& chiaro la sua originalit, fa del
suo poema lespressione durevole dello stato
danimo universale di quei giorni.
1aturalmente se parliamo degli e$etti
dellOttobre sulla letteratura, non possibile
limitarci semplicemente ai giorni e alle settimane
del rivolgimento immediato. Ina letteratura che
voglia raggiungere e conservare una validit
universale, deve dare immagini valide di tutta la
gran strada percorsa dalla .ivoluzione socialista e
che ne ha fatto un idolo o uno spauracchio per
milioni di uomini. <nche qui ci troviamo di fronte
ad una situazione doppiamente contraddittoria ed
eppure, alla (ne, unitaria. +i al I "ongresso
dellInternazionale comunista, Lenin espresse il
timore che lo sviluppo della rivoluzione potesse
procedere ad un ritmo cos' rapido che la coscienza
degli uomini fosse incapace di seguirlo. :uesto
avvertimento, se fosse rimasto senza contrasto,
avrebbe potuto anche soddisfare coloro che
considerano come unico criterio di unavanguardia
artistica e intellettuale la mera capacit di aderire
ai mutamenti dei dati di super(cie. *a proprio
contro queste sempli(cazioni avanguardistiche
Lenin si richiama di nuovo al mar8ismo, al suo
essere radicato tanto nei mutamenti quanto nella
continuit, al mar8ismo che ha raggiunto il suo
signi(cato storico universale, la sua forza
rivoluzionatrice appunto perch# /si appropriato
ed ha elaborato tutto quanto vi era di prezioso
nello sviluppo di oltre duemila anni del pensiero e
della cultura umana0. ?i nuovo una richiesta
contraddittoria, vecchia e nuova2 tener docchio il
nuovo nella sua novit sostanziale, non restare
indietro rispetto alla sua concretezza, ma in modo
da non perdere mai laltro lato del fenomeno che lo
fa essere un momento essenziale nellevoluzione
dellumanit.
:uella grande epoca ha avuto anche una grande
letteratura. E:ui parliamo esclusivamente di
letteratura, ma impossibile non accennare al
cinema di quel periodoF. J vero2 il numero delle
opere letterarie importanti non troppo grande. %e
per lo paragoniamo con la pi& grande delle
rivoluzioni precedenti, con la .ivoluzione francese,
esso appare abbastanza notevole. In questa non
nacque nessun capolavoro letterario che per
attualit e universalit sia possibile paragonare a
canzoni popolari come la /"armagnola0B solo
alcuni decenni pi& tardi la grandezza umana di
quei grandi anni diviene forma poetica in >alzac e
%tendhal. 7er contro, il primo periodo della
.ivoluzione russa si presenta cito solo dei grandi
esempi, non faccio un catalogo con lo Jegor
Bulyciov e con Klim Samghin di +or,i-, con Il
placido Don, col Poema pedagogico di *a,aren,o.
) queste vette si levano su una quantit di ottime
opere che, a volte non a un grande livello di
ideazione, ma assai spesso con onest umana e
artistica, descrivono quel mondo di alternative
sempre acute nel quale nessuno poteva continuare
a vivere nel modo abituale. Il che port talvolta a
tragiche catastro(, talvolta a mutamenti interni
che resero possibile vivere in condizioni del tutto
mutateB e ci poteva avvenire tanto negli ambienti
intellettuali delle metropoli, quanto nei villaggi
sperduti, tanto nel mezzo dei con=itti armati tra la
rivoluzione e la controrivoluzione, quanto in
solitarie stanze di studio.
Il placido Don spicca in questa serie di opere per
il suo scorrere, possente, irresistibile. J una epopea
del dibattito che i contadini del ?on tengono con il
vecchio mondo dello zarismo, con il suo crollo, con
la lotta per la vita e la morte fra il vecchio e il
nuovo. )sso mostra come le alternative
dellOttobre valessero per ogni uomo e come
quella grande contraddizione sociale penetrasse
nella vita intima e trasformasse in un campo di
battaglia anche lanima dellindividuo. J unepopea
di profonda veracit nelle psicologie e nei destini2 i
singoli individui impersonano i problemi generali
di classe e le decisioni di classe divengono
destino di individui in=essibili. Il pro e il contro di
molti contadini di fronte alla rivoluzione
proletaria raggiunge una incarnazione autentica
nella (gura di +rigori- *alechov, nel cui animo e
nel cui destino si concentrano tutte queste
tendenze, a battagliare nelle loro contraddizioni,
per giungere poi alla conclusione che un
cambiamento inevitabile. Il vecchio non
ritorner mai pi&, ma il nuovo non l' gi
pronto, deve essere creato.
*olto lontano da questo vasto universalismo il
giovane Kadeev d forma in Diciannove al
destino degli attivi soldati della rivoluzione, i
bolscevichi, convinti. 7roprio perch# tali
personaggi, a causa dellepoca staliniana,
appaiono equivoci, a volte con ragione e il
Kadeev maturo ha contribuito personalmente
non poco a che ci avvenisse , necessario
mettere qui in evidenza questa rara riuscita. Il
giovane Kadeev ra!gura il comunista convinto,
eroico, come risultato del suo stesso divenire, e
ne descrive il comportamento positivo nella
lotta (no al sacri(cio personale. "osicch# il suo
eroismo profondamente legato allepoca, ha
radici profonde nel proletariato e, nello stesso
tempo, ha un incancellabile carattere personale.
Il modo con il quale egli cerca, in maniera
assolutamente consapevole, una soluzione
concreta per la buona causa e al tempo stesso
sa solo cadere da eroe per essa, lo fa divenire
rappresentante della morale di quel periodo
eroico, un /tipo0 di quellepoca che di simili ne
produceva anche al di fuori della .ussia. La
letteratura rivoluzionaria non ha saputo eternare
come (gure poetiche i vari LeLin di *onaco e
Otto "orvin di >udapest. J il Levinson di Kadeev
che rappresenta qui lintera epoca.
Il quadro dellepoca pi& imponente, pi& netto
e pi& maturo resta per il poema eroico di
*a,aren,o sulla nascita pratico9spirituale,
sulleducazione al socialismo. Il punto di
partenza dato dalla profondissima desolazione
della guerra civile2 bambini che la guerra ha
trasformato in vagabondi, e per la massima
parte, in delinquenti. J impossibile qui anche
solo accennare al metodo pedagogico di
*a,aren,o, al massimo possiamo indicarne
alcuni momenti di novit umana. *a,aren,o
descrive il vicolo cieco di quellindividualismo
anarchico che non pu non nascere nellanimo
di giovani i quali sono costretti a puntare
esclusivamente sulla propria forza, sulla
sopravvivenza (sicaB descrive per anche come
esso possa essere superato, come cio la
cosciente solidariet con la collettivit, nella
quale ciascuno deve concretamente vivere e
agire e che ciascuno con le proprie azioni
contribuisce a plasmare, produca una forma
superiore di personalit. ) come soltanto questa
unione fra socialit ed essere personale, che
nasce in modo estremamente complicato e che
funziona per con=itti, porti in luce lindividualit
e la libert umane. 1el mondo di *a,aren,o lo
sviluppo umano dei bambini avviene solo in
seguito a decisioni alternative che molto spesso
terminano con un fallimento, con la catarsi
dellautocritica. *a proprio in questo, tale
mondo si manifesta come un mondo di
autentica, di nuova libertB la catarsi diretta
esclusivamente al mutamento intimo, alla
fondazione spirituale dellazione futuraB essa
insieme una dichiarazione di guerra, elevata
nella pratica a concezione del mondo, contro il
pentimento, contro lincatenamento ai peccati
passati, contro le frustrazioni psichiche di ogni
sorta.
:uesti esempi vogliono essere solo esempi.
)ssi dimostrano che la letteratura autentica
generata dallOttobre, e che attingeva allo
smisurato groviglio di problemi che esso aveva
scagliato nella vita degli uomini, si sforzava
onestamente e con successo di elevare a forma
poetica valida ciascuno degli aspetti umani della
sua totalit. ) anche se non ne usc' un quadro
dellepoca grandioso e universale come in ?ante
o %ha,espeare, nella Commedia umana o nei
grandi romanzi di Molsto-, pure questa letteratura
costituisce una degna eco allappello fatto
risuonare dallOttobre e dalle sue conseguenze.
1egli anni trenta questa alta marea di valore
universale nella letteratura russa decresce.
1aturalmente di quando in quando
soprattutto nel di!cile primo periodo della
seconda guerra mondiale nascono anche
opere di livello notevole, ma il carattere
fondamentale di quello che si soliti chiamare
realismo socialista in realt rappresenta, come
una volta mi accaduto di chiamarlo, solo un
certo /naturalismo erariale0, guarnito di
romanticismo cosiddetto rivoluzionario, ed
servito in generale a tappare le discrepanze fra i
desideri, le (ssazioni, i rapporti u!ciali, e la
realt, o a dare mano libera alla manipolazione
burocratica.
:uesta repentina caduta, vista da una certa
distanza storica, senza dubbio un frutto
necessario dellepoca staliniana. *a per
comprendere bene questepoca bisogna riandare
alle sue basi essenziali, alla sua prassi sociale ed
alla sua teoria. Il che purtroppo (nora accaduto
molto di rado. 1aturalmente vi ebbero notevole
importanza i grandi processi e le successive
massicce deportazioni nei campi di
concentramento. Mutte queste per erano solo
manifestazioni estreme da un sistema, non il
sistema stesso. ) quindi stato possibile
liquidare in larghissima misura questi eccessi
della prassi, senza eliminare davvero il sistema.
<bbiamo visto2 Lenin non si faceva la minima
illusione sul carattere non classico, in senso
mar8iano, della .ivoluzione russa. )gli puntava
perci in .ussia, come mostra la politica della
1)7, a commutazioni sociali che superassero
gradualmente questa arretratezza o almeno ne
moderassero le conseguenze. *a nei suoi ultimi
anni, quando ormai la malattia gli rendeva
di!cile il lavoro, non riusc' a progettare un piano
totale di riforme. ) tuttavia la sua costante paura
di una burocratizzazione del sistema sovietico
dimostra che egli voleva attuare queste riforme
conservando la democrazia proletaria.
%arebbe inutile oggi stare a meditare su come
queste riforme sarebbero state, se Lenin sarebbe
stato capace di realizzarle... ?avanti ai suoi
successori il testamento di Lenin mostra che
egli era scettico su tutti, non solo su %talin
stava dunque il problema di superare il pi&
rapidamente possibile larretratezza economica
della .ussia. < questo problema si aggiunse, agli
inizi degli anni trenta, un motivo fortemente
acceleratore2 lascensione del movimento di
Nitler, la prospettiva di una nuova guerra
mondiale, la necessit per il giovane %tato
sovietico di essere in grado di difendersi dal
militarismo tedesco, il che presupponeva
naturalmente lo sviluppo dellindustria pesante.
1on certo questo il luogo anche solo per
accennare unanalisi economico9sociale, storica
di questo sviluppo. < noi interessa invece
indicare qui come i metodi con i quali %talin
e$ettu la trasformazione delleconomia
sovietica, come tale corso ideologico del paese
ag' soprattutto sul corso della letteratura.
?ato che ripetutamente mi sono pronunciato in
pubblico su questi metodi, ora posso essere
relativamente breve. 7rima di tutto il contrasto
con Lenin si rivela in ci, che non appena la fase
acuta della guerra civile fu grosso modo passata,
Lenin cerc di eliminarne i metodi speci(ci e di
tornare ai normali sistemi di governo. <l contrario
%talin, non appena la situazione interna del
partito si fu acutizzata anche solo di poco, e in
una situazione sociale completamente tranquilla,
ricorse di nuovo ai metodi della guerra civile e li
trasform in base /normale0 damministrazione
anche in condizioni del tutto consolidate. In
questo modo, i mali inevitabili nella guerra civile,
il dominio soverchiante del potere centrale e la
sospensione di ogni autonomia e democrazia, si
mutarono in una forma permanente di vita.
7er attuare conseguentemente tutto ci in un
paese dove il mar8ismo era divenuto la (loso(a
dominante, %talin, pur mantenendo la
terminologia mar8ista9leninista, dovette
rovesciarne radicalmente i concetti, la loro
connessione, gerarchia, ecc. 7er *ar8 ed )ngels i
princ'pi dello sviluppo sociale erano (ssati
scienti(camente e teoricamente. "on il loro aiuto
il partito era in grado di stabilire le grandi
tendenze dominanti, permanenti, di unepoca e
cos' poi poteva essere scienti(camente
determinata la strategia del partito comunista e
dello %tato socialista. Male strategia, poi,
permetteva di giungere a giuste risoluzioni
tattiche nel mezzo degli avvenimenti quotidiani
rapidamente mutevoli. La gerarchia principio9
strategia9tattica risulta evidente in modo
naturale nel passaggio dal grado pi& elevato al
grado pi& vicino alla vita, che per non pu mai
percorrere la via deduttiva, ma al contrario stato
sempre pensato come analisi concreta di ogni
concreta tendenza che opera realmente. Ora %talin
rovesci questa gerarchia. 7er lui la pietra di
paragone era sempre il provvedimento tattico
necessario al momento. %u questo poi veniva
costruita /logicamente0 in ogni caso una
corrispondente pseudo9strategia e un altrettale
sistema di princ'pi, che poi naturalmente
mutavano a ogni mutamento di tattica.
:uesto assorbimento nella tattica di princ'pi,
prospettive e strategia, serve prima di tutto a
rendere assoluta ogni de(nizione o decisione nata
in questo modo. Limportantissima questione
teorica e pratica del mar8ismo, di come debba
essere giudicata sulla base dei princ'pi e della
strategia una azione tattica eventualmente
inevitabile, in questo modo viene completamente
messa da parte e con essa anche qualsiasi
autentica autocritica del movimento rivoluzionario,
che *ar8 riteneva sua diferentia specica di
contro al movimento borghese. *ar8 ha detto che
le rivoluzioni proletarie /criticano costantemente
se stesse!, ma Lenin stato il primo e lultimo,
come abbiamo visto, nel suo comunismo di guerra
a praticare apertamente questo principio. %otto
%talin esiste solo una forma di autocritica, vale a
dire lautocritica spesso estorta dalla pressione
dellorganizzazione dei singoli che si erano
permessi di manifestare dubbi sulle infallibili
decisioni. In tal modo il metodo di *ar8 fu s(gurato
e degradato a metodo di brutali manipolazioni.
Il che fu a dirla francamente una rottura
totale con il metodo di *ar8. De "acto tale rottura
%talin la realizz anche nella pratica. Lo fece per
con laria di voler conservare il mar8ismo9leninismo
ortodosso. Le a$ermazioni dei classici
conservavano la loro validit, che anzi venne
accresciuta, dogmatizzata dalla canonizzazione
u!ciale. *a come metodo de(nitorio e ordinatore
vigeva il predominio della tattica, di cui appunto
abbiamo parlato. :uesto naturalmente non
avvenne tutto in una volta. ?apprima *ar8 venne
gradualmente spinto indietro da Lenin Eledizione
completa critica delle opere di *ar8 iniziata da
.-azanov, non fu n# continuata n# tanto meno
portata a termineF. 7i& tardi per anche Lenin
cominci a retrocedere di fronte a %talin.
1aturalmente continuava a esistere, era
abbondantemente citato, ma solo (no a quel punto
in cui le sue a$ermazioni sembravano confermare
le momentanee indicazioni tattiche di %talin. %i
veniva cos' realizzando una grave deformazione
del metodo di *ar8 e Lenin mentre si conservava
la loro terminologia, dove naturalmente la
deformazione metodologica mutava anche il
contenuto di tutte le categorie, dava loro per la
maggior parte un senso (sso, astratto, adatto alla
manipolazione, burocratico.
7er la letteratura questa trasformazione del
mar8ismo signi(c la sua sottomissione assoluta
alle risoluzioni del partito Ecio di %talinF. /%crivete
la verit0 consigli una volta %talin agli scrittori. *a
verit signi(cava in pratica2 accordo con le ultime
risoluzioni del "omitato centrale. <bbiamo gi
accennato al fatto che questa completa
deformazione metodologica non si veri(c dun
colpo ma gradatamente, cosicch#, in verit solo di
tanto in tanto, solo episodicamente si ebbero anche
voci di opposizione. "os', ad esempio, la coraggiosa
e intelligente saggista )lena Isievic protest contro
lidea che la verit di ogni scrittore dovesse essere
scritta nelle risoluzioni del partito. Inaltra volta
indic linferiorit umana della poesia politica
u!ciale degli anni trenta. Il suo appello allora a
*a-a,ovs,i- un appello in realt, non
pronunciato alla ricchezza umana e sociale dei
grandi anni iniziali della rivoluzione, in
contrapposizione alla schematica degradazione
delluomo del tempo di %talin. <nchio, sia pure
meno direttamente, ho preso parte a questi
tentativi di protesta. La prassi staliniana fece s' che
fra la teorizzazione del partito e il contenuto didee
dellopera darte si stabil' un sistema meccanico di
coincidenza necessaria, un rapporto di
determinazione diretta. :uando io, commentando
linterpretazione engelsiana di >alzac e la critica di
Lenin a Molsto-, parlai di complicatezza,
contraddittoriet tra la cosciente concezione del
mondo di uno scrittore e il contenuto di idee della
sua opera, anche questo era una protesta
altrettanto inespressa. 1aturalmente tutti questi
tentativi che non furono i soli vennero
bruscamente respinti dalla stragrande
maggioranza dei critici staliniani.
Il 346O dette il via alla resa dei conti con la
dottrina di %talin. <nche qui bisogna rilevare che,
come il dominio di %talin aveva avuto in (n dei
conti delle ragioni economico9sociali, anche la
lotta iniziata contro quel metodo ebbe le sue.
:uali che fossero i mezzi usati, %talin riusc' a
costruire nellInione %ovietica una forte industria.
+uerra e dopoguerra ne sono dimostrazioni
pratiche incontestabili. *a come conseguenza di
questo fatto si avuto anche un cambiamento
interno nella strati(cazione sociale. 1ellInione
%ovietica esisteva ora una vasta e quali(cata
classe operaia. <l contrario degli anni trenta,
quando gli specialisti economici e tecnici
provenivano per la maggior parte dalla vecchia
borghesia ed erano sovente avversari coscienti del
sistema sovietico, lo sviluppo economico ha creato
adesso un vasto strato di specialisti dimpronta
nettamente sovietica. "omunque si vogliano
valutare i metodi staliniani dei /commissari
politici0, degli universali controlli sullintero
andamento della societ tramite la polizia politica,
ecc., all#epoca della morte di %talin questi metodi
erano gi storicamente superati dallo sviluppo
socialeB erano divenuti solo freni dello sviluppo
economicoB e si dovette eliminarli.
:uesta la vera base sociale che ha portato
Prusciov alla ribalta del QQ "ongresso e alla
conseguente politica di riforme. <ncora una volta
non questo il luogo per descrivere gli alti e bassi
di questo movimento. %intetizzando si pu e si
deve dire per che proprio Prusciov ha criticato e
corretto %talin in gran parte alla maniera staliniana,
con metodi staliniani, che anche successivamente il
suo atteggiamento verso %talin ha preso come
modello metodologico un po la critica a Mrots,i- del
periodo di %talin. 1on era e ancora oggi non il
caso di parlare di un tentativo davvero storico,
davvero mar8ista, di critica allopera staliniana. 7er
questo nel campo dei sostenitori delle riforme
nasce sempre un certo nervosismo quando da
qualche parte vengono sottolineati alcuni momenti
positivi dellattivit di %talinB si teme e,
aggiungiamo noi, non sempre senza ragione che
si tratti di sondaggi per riaccostarsi alla prassi
staliniana.
%ul piano ideologico laspetto pi& importante
che la deformazione staliniana della metodica di
*ar8 e Lenin e con essa la compressione, il freno
dello sviluppo progressivo del mar8ismo continua a
perdurare in nome della /partitiche0 Edi nuovo nel
senso di %talin e non di LeninF. 1on potendo qui
approfondire veramente largomento, non possiamo
fare a meno di notare che in questo modo, se da un
lato si impedita con successo, unanalisi
autenticamente mar8ista delle trasformazioni
avvenute nella economia mondiale dalla morte dei
classici in poi, si impedita la scoperta dei suoi
nuovi tratti economici, dallaltro lato per sono stati
resi possibili laRuire e la ricezione acritica delle
/conquiste0 occidentali nel mar8ismo. <l posto
della autocritica e di una vera riforma basata sui
princ'pi, si avuta spesso unalleanza tra il
burocratismo dogmatico9conservatore e certe
nuovissime parole dordine occidentali. %i pensi alle
proposte non di riformare le basi irrazionali,
puramente burocratiche delleconomia di piano, con
un ritorno ad un mar8ismo puri(cato,
sdogmatizzato, fondato sulla realt dei fatti, ma di
superarla armando il burocratismo, immutato e
conservato, di macchine cibernetiche, ecc. ?ietro
tali tendenze si nasconde il desiderio di accomunare
le brutali manipolazioni del periodo staliniano e
quelle /sottili0 del capitalismo attuale. ) a guardare
la cosa da questo angolo di visuale, solo coerenza
quando accadono casi in cui il persistente
burocratismo staliniano d mano libera a qualsiasi
avanguardismo, mentre mantiene una censura di
buona rigorosit staliniana nei confronti della
rinascita del mar8ismo.
1aturalmente alla lunga non possibile frenare
in questo modo lo sviluppo economico. <ppare
sempre pi& evidente che non basta la semplice
distruzione del dominio assoluto della polizia politica
e leliminazione dei vecchi stalinisti pi& responsabili
e pi& incorreggibili, per mettere in moto una
economia socialista funzionante e allaltezza dei
tempi.
7er questo in vari luoghi la forza imperativa della
realt economica provoca reali movimenti di riforma
che non importa per il momento sulla base di
quale teoria si sforzano di liberare le forze
reali del rinnovamento economico e che, se davvero
vorranno realizzare quanto divenuto storicamente
necessario, se davvero combatteranno (no
in fondo, col passare del tempo saranno anche
costretti a dar vita a una loro fondazione teorica,
mar8ista.
:uesta sconcertante pienezza di acuti problemi
dellesistenza determina anche le tendenze attuali
della letteratura. 7er questo la critica
distruttivamente appropriata nei confronti del
periodo staliniano una questione vitale tanto
quanto per la economia. %e davvero si vuole
superare il naturalismo erariale, necessario
intraprendere un esame universale, approfondito,
schietto sul piano sociale e umano, del periodo
staliniano. "i si pu facilmente rendere conto
dellinevitabilit di una tale tematica. %e uno
scrittore vuole parlare in modo autentico dei
problemi del presente, delluomo di oggi, non pu
non prendere posizione come scrittore sul come essi
sono diventati ci che attualmente sono. *a
appunto il periodo del loro divenire, del loro
maturare il periodo stalinianoB i con=itti nei quali
gli uomini che oggi sono vivi si sono irrobustiti o
sono stati spinti al dissidio interiore,
allabbrutimento, alla cristallizzazione, ecc., ecc.,
sono appunto i problemi del periodo staliniano,
certamente non in senso astrattamente sociologico,
ma proprio come concrete tendenze dellepoca che
agiscono positivamente o negativamente sulla
storia di ogni individuo. %e non si dice
spietatamente la verit su queste questioni, non
possibile distruggere veramente il naturalismo
erariale. :uali strade, sul piano formale, la
letteratura imboccher, potr dirlo solo la prassi
degli scrittori onesti e di talento. %olo una cosa
bisogna capire, che qui si tratta di prendere
posizione su alternative di vita e non
semplicemente di scegliere tra forme espressive
e!caci. In s# del tutto possibile con i monologhi
interiori, i diaframmi temporali, il culto dellassurdo,
scrivere unapologia del periodo staliniano, cos'
come negli anni trenta ci furono opere che misero al
servizio della letteratura allora u!ciale la /nuova
oggettivit0, il montaggio ed altre correnti di moda.
Indubbiamente c qualche disposizione a una
autentica nuova ondata. In talune poesie uscite
recentemente nei paesi socialisti, e anche nella
prosa, soprattutto nella novella. <lcuni anni fa io
rilevai la grande importanza di %olzhenitsSn, proprio
perch# egli aveva a$rontato con coraggio e talento
il problema centrale di quel periodo2 come gli
uomini, nella lotta con la realt quotidiana dello
stalinismo, e i campi di concentramento ne fanno
parte, pur senza essere lunico campo di battaglia
sapevano mettere a prova la sostanza della loro
umanit, e conservarla, come in questa lotta
venivano maturati o distrutti e corrotti. ?a parte di
burocrati, contro un tale giudizio sulla situazione, si
obietta che non bisogna /rimestare0 nel passato,
che bisogna invece applicarsi alle questioni del
presente. *a prima di tutto c da dire che proprio
qui stanno i problemi del presente.
1aturalmente, in una autobiogra(a u!ciale,
scritta per la direzione del personale di un qualche
u!cio, uno pu anche manipolare il proprio passato
in modo che esso vada a genio allautorit
competenteB nella realt per loggi di ciascuno di
noi grandissimamente determinato
dallatteggiamento che abbiamo assunto di fronte
agli avvenimenti del periodo di %talin. 1on si pu
descrivere luno in modo autentico e valido
letterariamente senza descrivere laltro. "he cosa
sarebbero diventati i drammi di %ha,espeare se
egli non avesse /rimestato0 nel passato della
+uerra delle due rose; %olzhenitsSh e i suoi
commilitoni sono in tal modo precursori esemplari
Ee forse un giorno anche realizzatoriF della nuova
ondata del realismo socialista.
1el giudizio sulle nuove tendenze bisogna
essere molto cauti. <nche qui per ora possiamo
stabilire solo la faccia negativa2 le promesse che
nascono adesso hanno ancor meno in comune
con le correnti letterarie che dominano in
Occidente. "i dimostra che sta nascendo
davvero qualcosa di essenzialmente nuovo.
%ono gli inizi di unarte nuova, che sorge per
soddisfare nuovi bisogni popolariB le sue forme
vengono organicamente ricavate dal contenuto
di quella richiesta sociale, alla quale essa deve
la propria esistenza di fenomeno originalmente
nuovo. *a si potr parlare a fondo di questi
problemi estetici solo quando questa arte nuova
si sar dispiegata in una certa misura. %olo dopo
post "estum sar chiaro se esistono (li che
la collegano al primo periodo e come sono fatti
questi legami. 7er ora possiamo solo prender
atto, con gioia e speranza, della sua esistenza e
darle il benvenuto.
! "risi e ricerca di una via duscita oggi non
si limitano a$atto alla zona del socialismo. In
Occidente adesso assistiamo di frequente al
crollo di false immagini del mondo che erano
state covate a lungo come salda verit. Oggi si
dice spesso che la guerra fredda sta
avvicinandosi alla (ne. ) in realt quel che c
dietro molto di pi& di un semplice mutamento
tattico di politica estera. 7er gli %tati Initi
crollato il sogno della validit universale
dellamerican $ay o" l i " e% per lInghilterra il
sogno del "ommonLealth come surrogato della
condizione di potenza mondialeB per la
.epubblica federale tedesca il sogno del roll
&ac' come base per un rinnovato predominio
militare in )uropa, ecc., ecc. %e poi si aggiunge
che in questo periodo sono crollati tutti i vecchi
imperi coloniali, che i /miracoli economici0,
ritenuti modi dessere permanenti della
economia, si sono rivelati semplici periodi di
ricostruzione gi terminati Eper questultima
questione mi baso sulle indagini di K. HanossSF,
se si ri=ette in(ne che nella societ dei consumi,
apparentemente cos' perfetta, risulta sempre
pi& chiaramente che luomo ad essere messo
in forse, ci si accorger che sono presenti, pi&
che a su!cienza, motivi economici, sociali e
politici per una crisi ideologica generale.
<nche occorre parlare soprattutto della
letteratura. G. Hens, che gi abbiamo citato a
testimoniare sugli e$etti della rivoluzione
dOttobre, a proposito della delusione degli
intellettuali tedeschi Ee non solo tedeschiF
provocata dagli avvenimenti degli anni trenta
dice2 /+li intellettuali divennero una volta per
tutte apolidi0. "he questa apolid'a nel periodo
delle illusioni capitalistico9imperialiste,
nonostante tutto lostentato scetticismo e
pessimismo, si sia dimostrata in sostanza solo
autocompiacimento, adesso importa poco. I
vuoti ideali del 346T, le utopie reazionarie del
periodo della guerra fredda, sono ormai in via di
disfacimento. Uorrei sottolineare adesso un solo
sintomo, in verit importante, di questa crisi. 7er
interi decenni, tra gli intellettuali progressisti
dellOccidente stato di gran moda disprezzare
profondamente il mar8ismo come una ideologia
troppo a lungo sopravvissuta al QIQ secolo,
messo ormai da parte per altri aspetti. Ora per
la crisi ideologica spinge un numero sempre
maggiore di intellettuali a vedere proprio nel
mar8ismo la chiave per risolvere quei problemi
ai quali neppure il pensiero borghese /pi& o
meno progressista0 capace di dare una
risposta.
%i intende da s che questo fatto non pu non
mutare a poco a poco anche latteggiamento nei
confronti della prospettiva socialista. ) appunto
qui, lo sviluppo concreto dei paesi socialisti si
lega strettamente alla forza dattrazione della
prospettiva socialista nei confronti degli
intellettuali dellOccidente capitalista. Il fascino
dellOttobre e delle sue immediate conseguenze
consisteva nel fatto che in esso risultava
evidente tutto un nodo di risposte che, per
ragioni sociali, questi intellettuali non riuscivano
a chiarire con i propri strumenti di pensiero quasi
nemmeno nella forma di domande. Langustia
dogmatica, la rigidezza, il carattere
grossolanamente volgarizzatore di quello che nel
periodo staliniano si usava chiamare mar8ismo,
non poteva per sua natura n# esercitare tale
in=uenza, n# trattenere londata antimar8ista nel
pensiero occidentale. 7er il nascente interesse,
per la crescente simpatia verso il mar8ismo che
comincia a manifestarsi ora in Occidente,
quindi dimportanza determinante il modo in cui i
comunisti parteciperanno alla rinascita del
mar8ismo. 7er ora la situazione estremamente
confusa. < un polo ci sono le tradizioni del
periodo staliniano ancora fortemente radicate,
allaltro polo non di rado si avuta linclinazione
ad andare incontro anche troppo ai
pregiudizi ed alle confusioni di tutti i partecipanti
alla discussione, (no ad abbandonare i principi
fondamentali del mar8ismo. In ultima analisi per
determinante qualcosa che ovviamente non si
realizzer mai del tutto senza una autentica
rinascita del mar8ismo2 la veemenza della vita
stessa nel socialismo sar questa a dare la
risposta. 7er quanto allinterno del mondo
socialista, la riforma delleconomia sia molto
importante, il semplice aumento della produzione
e del livello di vita non sar mai capace di avere
questa forza dattrazione per lOccidente Ee
questa era una delle illusioni di PrusciovF. :uesto
processo, dunque, che suscita le pi& grandi
speranze oggi appare ancora in uno stadio
estremamente confusoB da mar8isti tuttavia
possiamo aspettarci come prospettiva, con buona
coscienza teorica, il chiarimento cos' necessario
del pensiero sulla base della riforma della vita
sociale e delleconomia del mondo del socialismo.
7er queste ragioni linsieme dei problemi
sociali e umani dellOttobre non pu oggi avere
in=uenza, n# estensiva n# intensiva sulla
letteratura occidentale. "ome sempre, sono i
problemi di vita del presente a decidere che cosa
scrittori e lettori sono in grado di sentire come un
passato vivo ed esemplare. ) la letteratura
occidentale per giunta ancora non venuta in
chiaro neppure con il proprio recente passato.
Male discrepanza risulta evidente dal fatto che
ancora oggi gli immediati documenti umani della
.esistenza antifascista ricordiamo solo le
ultime lettere dei condannati a morte, gli schizzi
del carcere di Kuci, son dun livello che la
letteratura occidentale ha raggiunto solo in casi rari
ed eccezionali. 1aturalmente ci si muove, e
validamente, in questa direzione, cos' in alcune novelle
di Uercors, o Biliardo alle nove e mezzo di >Vll, o Il
(icario di Nochhuth o gli ultimi drammi di 7eter Geiss.
*a solo il )rande viaggio di Horge %emprun si eleva
sino quasi a raggiungere il livello del vero modello di
vita.
In questa situazione si rispecchia lavversione
dellOccidente a fare davvero i conti con il passato
fascista. Il fatto che lopinione pubblica della
>undesrepubli, tenta di ridurre il problema
dellhitlerismo alla persecuzione contro gli ebrei, rivela
nel modo pi& evidente questo ri(uto2 i prestiti di guerra
ad Israele forniscono una confortevolissima /catarsi0
allinterno, rendono possibile agli e8 nazisti di fare i
dirigenti politici, e permettono inoltre una sordida
concorrenza ideologica velata naturalmente da
riserve verbali cogli eredi della estrema destra della
reazione tedesca. *a anche in altri paesi non si giunti
ad una de(nitiva resa dei conti con il fatto che soltanto
la loro tolleranza permise ad Nitler di salire in alto (no a
diventare una minaccia per tutta la civilt umana.
<ncora una volta, se volessimo approfondire le
questioni che vi sono connesse, oltrepasseremmo di
molto i limiti di queste ri=essioni. <ccenniamo solo a
questo, che dipende dal presente se le irradiazioni
dellOttobre non possono agire come vivo passato
dellumanit.
In tale presente ancora molto lontano. 1on
bisogna per sottovalutare il materiale esplosivo che
stato ed accumulato, latente o eruttivo, in rivolte
individuali, solitarie, personali. 1aturalmente non
parliamo qui di quel conformismo anticonformistico che
sublima lelementare scontentezza delluomo in una
autocompiaciuta disperazione intimamente passiva, e
che fornisce la propria alienazione come consumo di
lusso per clienti esclusivi. Il contrario c sempre stato,
cos' il tardo O 1eill, la (ne della pista di Mhomas Golf, o
*enzogna e sortilegio di )lsa *orante, o %tSron, o molti
altri. :ueste rivolte hanno una cos' grande importanza
sociale ed artistica perch# in esse, pur con(gurate
come azioni individuali di uomini singoli, sempre
implicitamente presente li n+ s , della loro socialit.
%arebbe un compito importante e bello per il mar8ismo
che cresce, trasformare questo in+s, in un per+noi
chiaro, universalmente valido ed e!cacemente unito. In
questo modo sarebbe spianata la strada evolutiva per
elevare questo in+s, della rivolta contro la alienazione
nel mondo manipolato al suo essere+per+s,-
Le forme della alienazione umana in Occidente sono
cosi$atte che proprio la letteratura e larte potrebbero
dare notevoli impulsi alla volont degli uomini per
sfondare questo cerchio magico. La consapevolezza su
se stessi, sulla propria situazione, sulle proprie
possibilit, implica lautocoscienza delluomo su se
stesso, ma appunto come essere insieme
autonomamente attivo e ineliminabilmente sociale.
Obiettivamente, luomo non stato /gettato0 in un
mondo alienato, ma vive in un mondo, per ostile che
sia, il cui essere non pu mai venir separato dallessere
della sua personale interiorit. "os' luomo, in un certo
senso, ha anche una parte di colpa per la sua
alienazione, per cui anche il ri(uto del suo mondo
circostante include sempre anche unautocritica
orientata praticamente, cio una critica della realt
sociale oggettiva. 7er questo il ri(uto dellalienazione
che resta semplicemente soggettivo, semplicemente
sentimentale, slitta tanto spesso in un adattamento ad
essa, pieno di riserve solo formali, perch# lalienazione
sfugge a una reale dialettica, di soggetto e oggetto.
%olo una dialettica, divenuta coscientemente pratica, di
doppie negazioni intrecciate una nellaltra, d alla
sostanza umana la capacit di resistere, la spinge dal
semplice immediato in+s, allautonomo riconoscimento
del per+s,-
:uesto tipo di problemi scaturisce dalle speci(che
determinazioni dellodierno essere sociale. Il suo
collegamento diretto con quel nodo di domande e di
risposte che lOttobre ha scagliato nel mondo quindi
assai allentato, estremamente lontano e confuso.
7urtuttavia un collegamento che esiste nella realt. )
se la rinascita del mar8ismo guider i creatori dellarte e
i lettori a una tale coscienza e autocoscienza, in tal
modo essa obiettivamente getter un ponte fra
lOttobre e la migliore letteratura di oggi e di domani.

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