lunedì 2 novembre 2009

PRIMA DIVISIONE 9

IL DERBY PARTITA A SENSO UNICO AL “SANTA COLOMBA”: RETI GIALLOROSSE DI EVACUO (RIGORE), CLEMENTE E CATTANEO

Show Benevento, la Paganese affonda

BENEVENTO 3 Marzocchi e per l’arbitro non ci so- ACORI PERDE LA VOCE, PARLA IL PATRON SANNITA
PAGANESE 0 no dubbi: è calcio di rigore. Dal di-

BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Pe-

drelli 6 (36’ pt Ignoffo 6), Cattaneo
6, Landaida 6.5, Palermo 6.5; Ciar-
cià 6.5 (16’ st La Camera 6), De Li-
guori 7; Pacciardi 6.5, D’Anna 7; Ca-
staldo 7, Evacuo 7 (23’ st Clemente
7). A disp. Corradino, Ferraro, Ce-
jas, Bueno. All. Acori
PAGANESE (5-3-2): Melillo 5;
Marzocchi 5, Castaldo 5, Esposito
6, Sciannamè 5, Gambi 6; Ibekwe 6
(11’ st Izzo 6), Memushaj 6, Cucci-
niello 6 (39’ st Monticciolo 5); Zari-
neh 6, Tortori 6. A disp. Saraò, Can-
te, Versiglioni, Maisto, Tufano. All.
Pensabene
ARBITRO: De Faveri di San Donà
RETI: 45’ pt Evacuo (rig), 29’ st Cle-
mente (B), 33’ st Cattaneo (B).
NOTE: Terreno in buone condizio-
ni. Spettatori: circa: 4500. Ammoni-
ti: Ibekwe (P).
BENEVENTO. Acori segue il suo
motto: squadra che vince non si
cambia e conferma lo stesso undici
che ha battuto il Pergocrema sette
giorni fa. Dall’altra parte Pensabene
schiera in campo una formazione
con gli uomini contati, viste le nu-
AL PROGREDITUR
Bomber Clemente. Il genio di Palermo ha realizzato il 2-0 entrando dalla panchina
merose assenze alle quali deve far
fronte. La gara sin dalle prime bat-
tute appare vivace e piena di brio.
All’8 Benevento subito pericoloso
con Evacuo che s’incunea in area e
cade a terra, ma per l’arbitro non ci
sono gli estremi per il calcio di rigo-
re. Poco dopo ancora giallorossi in
avanti con Castaldo che dalla sini-
stra serve Evacuo che in tuffo col-
pisce di testa, ma Mellillo fa sua la
sfera. Al 25’ si sveglia la Paganese
con Tortori che nel cuore dell’area
giallorossa fa partire un tiro di pri-
COME A COSENZA: GRIGIOVERDI RIPRESI IN ZONA CESARINI. COL LANCIANO FINISCE 2-2
ma intenzione, che termina di poco
alto sulla traversa. Al 31’ cross dal-
la destra di Ciarcià per Evacuo che
non riesce a trovare il tempo giusto.
Passano pochi minuti e sono gli
ospiti a far tremare i sanniti con un
tiro di Ibekwe su un’uscita poco si-
cura di Gori, ma il pallone termina
fuori. Al 43’ cross di Ciarcià Nando
Castaldo anticipa di un soffio Gigi
Castaldo. Spedendo il pallone in
corner. Sull’susseguente tiro dalla
bandierina D’Anna s’incunea in
area, ma viene fermato in area da
schetto Evacuo fa centro, realizzan-
do così il suo terzo gol in due parti- Vigorito incorona Evacuo:
te.
Nella ripresa il copione della gara
non cambia. E sempre il Beneven-
«È tornato quello di prima»
to a fare la gara e al 5’ Evacuo fa di
nuovo centro, ma l’arbitro annulla
per un fuorigioco dell’attaccante di
Pompei. La Paganese cerca di rea-
gire e al 7’ risponde con un tiro di
Tortori, che si spegne di poco sul
fondo. Al 19’ il Benevento sfiora il
raddoppio: angolo del neo entrato
La Camera per il colpo di testa di
Pacciardi che colpisce il palo, sulla
ribattuta non arriva Cattaneo e poi
D’Anna prova la botta da fuori ma
la difesa azzurro stellata ribatte il pal-
lone. Acori inserisce Clemente al po-
sto di Evacuo e al 29’ il “pupo sicilia-
no” pesca dal suo cilindro una nuo-
va magia. Dalla distanza Clemente
fa partire una botta di destro sulla
quale nulla può l’incolpevole Melillo. BENEVENTO. In sala stampa si in scioltezza anzi, nel primo tempo
Nenahce il tempo di esultare che il presenta l'allenatore in seconda eravamo molto contratti con la
Benevento chiude definitivamente Tebi in quanto Leo Acori ha un Paganese che ci ha aggredito bene
la contese. Punizione dalla destra di problema di raucedine che non e chiuso tutti gli spazi e non siamo
La Camera, torre di Pacciardi per gli permette di parlare. «Il stati capaci di trovare i guizzi
Cattaneo che sul secondo palo spe- risultato tondo non rispecchia giusti commettendo anche svariati
disce il pallone nel sacco. sicuramente una partita errori sotto porta. Successivamente
Luca Romano semplice che ci ha visti giocare l'episodio del rigore ci ha favorito e
ci ha permesso di giocare più in
scioltezza fino al gran gol di
Clemente che ha chiuso il match.
C’è il Mister azzurro stellato

Solito Marcianise: s’illude, poi la beffa

Andrea Pensabene che giustifica i
tre gol subiti dalla squadra:
«Voglio premettere che noi non
siamo venuti qui con la volontà di
fare barricate, con tutto che
MARCIANISE 2 MARCIANISE. La storia si ripe- IL TECNICO: «CON 7 ASSENTI DIFFICILE FARE MEGLIO» mancavano ben 6 atleti titolari e
VIRTUS LANCIANO 2 te: il Marcianise s'illude, assapo- ho dovuto reinventare

REAL MARCIANISE (4-4-2):

Mezzacapo 6; Ciano 6, Filosa 6,
D’Apice 6, Piscitelli 6; Della Ven-
tura 6, Di Napoli 6 (44’st Monta-
nari ng), Romano 6,5, D’Ambrosio
6; Tedesco 5,5 (47’st Tomi ng), Po-
ziello 6,5. A disp.: De Luca, Orsi,
Corace, Secondulfo, Alvino. All.:
Boccolini 6.
LANCIANO (4-4-2): Chiodini 6;
Vastola 6,5, Moi 6, Antonioli 6,
Coppini 6 (31’st Colombaretti ng);
Turchi 6,5, Di Cecco 6, Sacilotto 6,
Sansone 7; Morante 6, Amenta 6
(12’st Improta 6). A disp.: Aridità,
Barone, Perfetti, Masini, Colussi.
All.: Pagliari 6,5.
ARBITRO: Stefanini di Livorno
6 Vastola, ma sono sempre i caserta-
RETI: pt 16’ D’Ambrosio (M), pt
45’ Turchi (L), st 25’ D’Apice (M)
rigore, st 35’ Sansone (L)
NOTE: Ammoniti: Della Ventura,
Di Cecco, Antonioli, Poziello, San-
sone. Angoli 9-4 per il Lanciano.
Recupero: pt 1’; st 3’. Spettatori
circa 300 di cui una ventina prove-
nienti da Lanciano. Terreno di gio-
co in buone condizioni.
ra il gusto dei tre punti e poi si fa
riprendere nel finale di gara. Era
successo due domenica fa a Co-
senza (pari di Fiore al 94') ed il co-
pione si è ripetuto in parte ieri al
Progreditur, dove il Lanciano con-
quista un punto grazie ad una ma-
gia balistica di Sansone, che nel
finale fissa sul 2-2 il punteggio di
una gara equilibrata e ricca di oc-
casioni.
In cronaca, sono i gialloverdi a par-
tire meglio: 13’, cross di Ciano per
la testa di Tedesco che conclude
alto sopra la traversa. Il Real Mar-
cianise continua a spingere a al
16' passa con D'Ambrosio, che gi-
ra in rete un cross di Della Ventu-
ra . Il Lanciano prova a reagire con
ni a menare le danze e a sfiorare il
raddoppio in tre occasioni: al 26’
Romano tenta un tiro a sorpresa
che sfiora la traversa, al 31’ D’Am-
brosio perde l’attimo propizio per-
mettendo a Chiodini di uscire in
scivolata e al 33’ ancora Romano
si vede negare la gioia del gol da
Chiodini. Ma nel finale di tempo
gli abruzzesi salgono di colpi, e al
45’ arriva il pareggio di Turchi,
che dal limite dell’area batte Mez-
zacapo. Nella ripresa il Marcia-
nise torna a spingere. Romano si
divora il 2-1 al 58', che però arri-
va meritato al 69': contatto Poziel-
lo-Coppini in area, rigore sacro-
santo che D'Apice trasforma. Il
traguardo è vicino e l'undici di
Boccolini s'illude, ma poco dopo
arriva la doccia fredda. Punizio-
ne dal limite per il Lanciano, San-
sone prende la mira e s'inventa
una parabola da cineteca (80').
Termina dunque 2-2 ed è un pun-
to che lascia molto amaro in boc-
ca al Marcianise.
Boccolini dà valore al punto:
«Noi contati, va bene così»
MARCIANISE. «Innanzitutto
voglio ringraziare i calciatori
che sono andati in campo ed il
pubblico sugli spalti». Ancora
una volta il dopopartita di Gigi
Boccolini è improntato sullo
stato di emergenza della sua
squadra. Tra squalificati e
infortunati vari il Real si è
presentato con l’organico ridotto
di sette unità. è stato
decisamente il cuore a sopperire
alle assenze. Su tutti il tecnico
elogia Alfredo Romano, in
campo con i 38 gradi di febbre
registrati in mattinata e Matteo
Della Ventura reduce da una
settimana in cui non ha potuto
lavorare. Venendo alla disamina
della gara l’allenatore
gialloverde ha qualche
rammarico da esternare. «Il
nostro torto è stato quello di
non aver chiuso la gara quando
ne avevamo avuto l’opportunità.
Ovvio che poi gli avversari
rinvengono e ti puniscno».
La chiave dell’esito della gara è
chiara al tecnico marchigiano.
«Il Lanciano ci è stato superiore
unicamente sul piano fisico.
Ovvio che i queste condizioni
abbiamo dovuto soccombere.
Ma finché la condizione ci ha
retto penso che abbiam fatto
abbastanza bene».
L’ottimismo di mister Boccolini
non è assolutamente scalfito dal
fatto che il Progreditur resta un
tabù. «Abbiamo da recuperare
giocatori importanti - sostiene il
coach -quando il nostro organico
sarà al completo penso che
diremo la nostra e inzieremo a
vincere anche in casa. In un
campionato così equlibrato e
livellato verso l’altro fare a
meno di giocatori così
importanti è un grosso
handicap».
completamente la difesa, ma
nonostante queste defezioni siamo
partiti con ben 3 attaccanti e devo
dire che nel primo tempo, fino
all'episodio del rigore, la squadra
ha retto bene e non abbiamo per
nulla demeritato. Il risultato finale
di 3-0 è sicuramente eccessivo
perchè noi abbiamo giocato la
nostra onesta partita non
demeritando contro una corazzata
come quella sannita». Fiducioso
per il proseguo del campionato il
patron Vigorito (nella foto):
«Questo 3-0 è un buon punto di
partenza per scalare pian piano
questa classifica che ora ci vede
dietro al Lumezzane, squadra a cui
dobbiamo guardare , perchè la
vetta è lontana e dobbiamo
arrivarci passo dopo passo senza
disunirci e alla fine faremo i conti.
ono molto contento per i goal di
Clemente e, soprattutto, di Evacuo
un ragazzo che la tifoseria ha
sempre aspettato e che ora sta
uscendo dal suo periodo difficile
con la voglia e di ricambiare tutto
l'affetto. Io sono ottimista: credo
che la squadra abbia svoltato».

AL “LAMBERTI” METELLIANI AVANTI, L’EX LAZIO FA 1-1. AL 57’ ESPULSO NOCERINO L’ESTERNO AUTORE DEL MOMENTANEO VANTAGGIO

Schetter, festa e gol: 150 presenze

Fiore riprende la Cavese: pari col Cosenza
CAVESE 1 CAVA DE’ TIRRENI. Nel giorno
COSENZA 1 festeggiava il traguardo raggiunto
CAVESE (4-4-1-1): Russo 6; Gril-
lo 5.5, Cipriani 6, Farina 5, Noceri-
no 5, Tarantino 5.5 (14’ st Bacchi
6), Maiorano 6, Bacchiocchi 6 (8’
st Scartozzi 6), Favasuli 6; Schetter
6; Bernardo 6 (25’ st Varriale 6). All:
Maurizi 6
COSENZA (3-4-3): Pinzan 6.5;
Musca 6 (1’ st Fiore 7), Porchia 7,
Fanucci 6; Bernardi 5, Roselli 5 (1’
st Danti 6), De Rose 6, Maggiolini
6; Caccavallo 5.5, Biancolino 6,
Scotto 6 (27’ st Mortelliti). All. Na-
poli
ARBITRO: D’Alesio di Forlì.
RETI: 31’ pt Schetter (CAV), 3’ st
Fiore (COS)
NOTE: Spettatori 2362. Ammoni-
ti; Schetter, Bacchiocchi e Scar-
tozzi (C) e per Danti (Cs). Espulsio-
ne al 57’ per Nocerino (C) per con-
dotta violenta. Corner 4-2 per il Co-
senza. Recuperi 3’pt, 5’st. Terreno
in buone condizioni.
in cui Antonio Schetter (nella foto)
delle 150 presenze con la maglia del-
la Cavese, gli aquilotti non sono riu-
sciti a sconfiggere il Cosenza delle
grandi firme. È piaciuto il team ospi-
te per la sua capacità di giocare a
calcio, i padroni di casa si sono ben
illustrati per il loro acume tattico. Pur
in dieci per buona parte della ripre-
sa a seguito della della espulsione
di Nocerino, gli aquilotti hanno avu-
to il merito di non subire il gol co-
sentino. Quattro le partite utili con-
secutive del Cosenza, cinque quel-
le della Cavese: entrambe manten-
gono il morale alto in vista degli im-
pegni successivi.
Al 6’, una volata di Schetter viene
conclusa con un cross pericoloso sul
quale non arriva in tempo Favasuli.
Si affaccia qualche volta dalle parti
di Russo il team cosentino: corre il
19’ quando Scotto si coordina bene
e tira verso la porta, ma l’estremo
campano salva in angolo. La Cave-
se reagisce: al 23’ Maiorano si crea
lo spazio per il tiro e Pinzan alza in
corner, e al 26’ Schetter si aiuta un
po’ prima di calciare a rete ma tro-
va la presa di Pinzan. In velocità i
metelliani spesso sono frenetici, ve-
ro, ma quando sanno che si può vin-
cere riescono a bucare la difesa ca-
labrese: al 31’ cross dalla fascia de-
stra di Favasuli, Schetter devia di
testa e segna l’1-0.
Toscano capisce di dover dare più
qualità alla manovra, e indovina i
due cambi di Fiore e Danti in sosti-
tuzione di Musca e Roselli: dopo che
al 47’ Tarantino aveva mancato di
poco il raddoppio, l’ex Lazio Stefa-
no Fiore al 48’ riceve una sponda di
Danti e pesca l’angolo meno coper-
to alla sinistra del portiere Russo. Sul
risultato di 1-1 i metelliani però com-
binano la frittata: ingenuo Nocerino
quando al 57’ colpisce a gioco fer-
mo Caccavallo, e su segnalazione
del guardalinee di destra l’arbitro
D’Alesio di Forlì espelle il capitano
della Cavese. I calabresi hanno la
palla del successo al 65’: posizione
regolare di Biancolino che calcia in
porta, ribatte Russo e poi in rove-
sciata lo stesso Biancolino manda
alto. Risposta campana al 69’ con un
tiro da lontano di Favasuli che si per-
de alto di un niente, ma il ritmo col
passare dei minuti si acquieta e nes-
suna delle due squadre riesce a pre-
valere sull’altra. Termina dunque in
paritàe tutte e due le squadre con-
tinuano nelle rispettive serie utili.
«Bel traguardo, lo dedico ai tifosi»
CAVA DE’ TIRRENI. Contento a metà Antonio Schetter: il ventunesimo
gol in 150 presenze con la maglia della Cavese non è servito ai suoi
per cogliere l’intera posta in palio. Non riuscirà a dimenticare la
giornata di ieri perché oltre alla targa ricevuta ha anche eluso la
retroguardia cosentina con un gran colpo di testa. Era al 75-80 per
cento delle forze, visto che aveva lavorato a scartamento ridotto sia
prima della gara di Portogruaro sia prima di quella con il Cosenza, ed è
rimasto stoicamente in campo. Ma è questo il gol più bello secondo
Schetter? «Credo che il più bello per me sia stato quello a Gallipoli,
quando ho segnato di testa su calcio d’angolo. Poi fa piacere l’onore di
aver ricevuto la targa per le centocinquanta presenze. Peccato che non
abbiamo vinto». Lo schema del gol era studiato o è nato in maniera
casuale? «Il mister oggi voleva, tra me e Bernardo che fossi io a
tagliare sul primo palo davanti al difensore sui cross, perché Vittorio,
essendo più alto, avrebbe potuto lottare coi difensori». Il gol al
Cosenza a chi lo dedica? «Ho molti destinatari, dalla gente di Cava agli
amici, ai compagni di squadra, alla società, al mister, e alla mia
famiglia. Tutte queste persone mi sono state vicine nei momenti di
difficoltà». Secondo lei il bicchiere appare più mezzo pieno o mezzo
vuoto? «Dipende, perché visto il gol che si è mangiato Biancolino
probabilmente il pari ci soddisfa molto per come lo abbiamo
mantenuto, ma per come si era messa la partita abbiamo dimostrato di
tenere testa al Cosenza e di meritare qualcosa in più. Poi, dopo
l’espulsione, sono cambiati un po’ i piani e si è stravolto lo scenario
della partita. In undici contro undici credo proprio che avremmo
assistito ad un finale diverso, ma in fondo va bene così. Ci prendiamo
questo punto e guardiamo avanti fiduciosi».