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PRIMO PIANO
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INIZIATIVA DEL COMMISSARIATO
ALLARME
Vorrebbe polemizzare ma, per ora, evita. E recita anche un mea culpa. Ma in quel
«la firma deve arrivare. È giusto. Sono fiducioso e certo che arriverà», c'è tutta
la sua insofferenza per alcune situazioni. Antonio Bassolino, ieri era a Roma
davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti per
presentare le linee guida del piano per la gestione integrata dei rifiuti, che
dovrà essere predisposto entro novanta giorni. Ed in quest'ottica per mercoledì è
previsto un inconIl presidente avrebbe affermato di tro del gruppo di lavoro
composto non avere mai detto che la crisi sarebda Regione e be rientrata in 10
giorni, a differenza Commissariato. Come detto il Go- di altri. Una frecciatina a
Bertolaso? vernatore non ha polemizzato direttamente con il mi- tegia che riduca
«ogni anno del 7 per nistro dell'Ambiente, Alfonso Peco- cento i rifiuti in
circolazione». E ben raro Scanio, ma non ha mancato di tre termovalorizzatori:
Acerra, Sasottolineare che «più volte è stata sol- lerno e Santa Maria La Fossa.
Da qui lecitata la sua firma per la realizza- lo slogan "rifiuti zero". Ma per ora
a zione del termovalorizzatore di San- zero stanno i risultati, sotto gli occhi ta
Maria La Fossa». Il suo disappun- di tutti. Come le responsabilità, sulto è
evidente anche quando spiega le quali Bassolino ha un'opinione preche sul
termovalorizzatore di Santa cisa: «È evidente che ci sono delle noMaria «è stata
già fatta la seconda in- stre responsabilità. Responsabilità dagine di impatto
ambientale» e che che sono della Regione e del sistema quindi ormai non c'è niente
che pos- istituzionale. Questo è del tutto chiasa fermare l'inizio dei lavori.
Tranne ro, ma bisogna vedere se sono soluno, il ministro Pecoraro Scanio, al tanto
nostre». Ed infatti per il presiquale ha voluto lanciare il suo avver- dente della
Giunta «c'è una lunga storia alle spalle di Risposta piccata al sindaco di To-
questa vicenda» e che «si sono rino Chiamparino: «Le sue frasi sono succeduti
diversi ri il triste segno dei tempi. E tutto questo c o m m i s s apre-,
commissari sidenti di Regioper un posto nel Comitato del Pd...» ne di
centrodetimento. Ma ce ne sarebbe anche per stra e di centrosinistra, funzionari
Bertolaso, commissario straordina- dello Stato». Non solo quindi assunrio, tirato
in ballo quando Bassolino zione di responsabilità ma anche un avrebbe dichiarato,
ai parlamentari, invito a tutti a valutare la propria. Ed di non avere mai
espresso la certez- a chi come il sindaco di Torino za («a differenza di altri»,
avrebbe Chiamparino gli suggerisce le dimisprecisato il governatore, che in die-
sioni, risponde: «Le affermazioni del ci giorni si sarebbe risolta l'emer- sindaco
Sergio Chiamparino sono il genza. Lo stesso Bassolino avrebbe triste segno dei
tempi e della confuparlato, riferendosi a chi si era mo- sione. Ed io non
partecipo al farsi mastrato ottimista, di dichiarazioni in- le del centrosinistra.
Tutto questo per caute. E così anche sulla vicenda del- la presenza o l'assenza
nel comitato lo smaltimento percolato di Villaric- dei 45?«. Appunto niente
polemiche ca, secondo Bassolino non ci sareb- da Bassolino contro il
centrosinistra. be stata nessuna responsabilità re- Ma è chiaro, solo per ora.
I COMMENTI
«Una brutta copia del piano di cinque anni fa». Paolo Russo, capogruppo nella
Commissione parlamentare sul ciclo dei Rifiuti boccia senza appello il piano
presentato ieri dal presidente regionale Antonio Bassolino. Una relazione che per
l'ex presidente della Commissione rifiuti è «un tentativo di galleggiamento sulla
situazione ma senza un'idea ben precisa ed una prospettiva per uscire fuori da
questa situazione». Al centro della crisi fa notare il deputato azzurro c'è la
presenza di uno strisciante conflitto tra Governo, Regione e Commissariato. «Nella
sua relazione Bassolino ha più volte - precisa Russo indicato come ostacolo
l'esistenza di una triarchia nella questione rifiuti e che di fatto paralizza
tutta la situazione. Questo rimpallo di responsabilità impedisce di fatto di
prendere delle misure idonee per affrontare l'emergenza». Dal punto di vista
progettuale come accennato per Russo «niente di nuovo. Per la verità Bassolino ha
fatto una relazione esauriente ma nei fatti è soltanto un'insieme di ripetizioni
di soluzioni già note e che nei fatti dimostrano una totale assenza di idee e
progetti». Alla critica di Paolo Russo si aggiunge anche quella di Tommaso Sodano,
presidente della Commissione Ambiente del Senato, che parla di «obiettivi poco
ambiziosi nella relazione«. In particolare il senatore rifondarolo fa riferimento
alle stime per la raccolta differenziata indicate da Bassolino, che
«dimostrerebbero poca ambizione, soprattutto ora che i cittadini campani sarebbero
pronti ad impegnarsi nella differenziata, resi fortemente sensibili a causa
dell'emergenza in corso». Infine sul piano progettuale Sodano avverte di dover
puntare su «una strategia coerente che definisca un piano regionale integrato dei
rifiuti e a valle di questa operazione indicare quanti e quali impianti costruire,
con particolare riferimento agli inceneritori». [DACA]
già deciso, ma in gran segreto. La proposta di relazione finale sul disastro dei
rifiuti in Campania è stata già messa nero su bianco e presentata, a firma di
Roberto Barbieri (nella foto), nella seduta di martedì scorso a Roma, Palazzo San
Macuto. Ed ecco un'altra delle tante contraddizione dello scandalo-immondizia
nella nostra regione: due giorni prima di "torchiare" Bassolino in audizione
(svoltasi ieri), il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui
rifiuti, l'ex delfino del Governatore, il senatore Barbieri, oggi approdato nella
Sinistra democratica di Mussi, aveva emesso già la sua sentenza in una relazione
di cento pagine che si conclude con una valutazione molto, molto politica: tutti
colpevoli, come a dire, nessun colpevole. Tantomeno l'ex commissario straordinario
e attuale governatore della Campania, al quale il suo ex assessore riserva un
trattamento di favore, inserendo I suoi flop in meccanismi fallimentari di ordine
più generale nel quale il nome di Bassolino non viene citato neanche una volta.
Non a caso, martedì scorso, al termine della seduta della Commissione, il deputato
di Rifondazione, il napoletano Salvatore Iacomino, insorgeva contro Barbieri
rimarcando come «la relazione non sembri tenere nel debito conto le gravi
irregolarità che hanno contrassegnato la gestione commissariale dell'emergenza
rifiuti in Campania». E si riserva, con il prevedibile sostegno degli esponenti
del centrodestra, di bloccare quel testo così "benevolo". La premessa della
relazione di Barbieri la dice lunga sul tenore delle sue accuse: «L'ingorgo di
competenze istituzionali e le inadempienze di alcune istituzioni locali hanno
ormai determinato in alcune realtà territoriali una sostanziale paralisi istitu-
LA PROTESTA
L'INIZIATIVA
Napoli di Alleanza nazionale e quella di Azione Giovani hanno organizzato per oggi
alle 11 un sit-in di protesta sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione
Campania. «La manifestazione - si sottolinea - vuole dare voce all'esasperazione
dei cittadini campani vittime del fallimento della classe dirigente del
centrosinistra nella gestione del problema rifiuti. Per questo i manifestanti
chiederanno le dimissioni del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino
e del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio». Dal canto proprio, il
presidente provinciale di Azione Giovani Alessandro Sansoni afferma che «questa è
solo la prima di una lunga serie di manifestazioni
quindi, è per questa mattina, a partire dalle 11, sotto la sede regionale.
Intanto, il senatore di An Cesare Cursi annuncia che martedì prossimo il ministro
della Salute, Livia Turco, riferirà alla Commissione Sanità di Palazzo Madama
sull'emergenza sanitaria in Campania dovuta al problema rifiuti. «Turco - spiega
il vicepresidente dell'organismo parlamentare - avrà modo di conferire anche sulla
difficile situazione gestionale e amministrativa in cui versa l'Istituto Tumori di
Napoli, Fondazione Pascale, che ha comportato giorni fa un'ispezione da parte
della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del
Servizio sanitario nazionale e dei Nas del Ministero della Salute».
NAPOLI.
Attentato alla salute dei cittadini, questo il reato ipotizzato nella denuncia
presentata ieri alla Procura della Repubblica contro i vertici degli enti
responsabili della decennale tragica gestione dei rifiuti in Campania. L'accusa
penale, sottoscritta dai responsabili dei sindacati autonomi Rdb/Cub, Slai Cobas e
Sll della Campania coinvolge non solo Antonio Bassolino ed il suo predecessore a
Palazzo Santa Lucia Antonio Rastrelli ma anche l'attuale e l'ex commissario
straordinario per lo smaltimento dei rifiuti, Guido Bertolaso e Corrado Catenacci,
nonché l'assessore regionale alla sanità Angelo Montemarano. Con l'iniziativa la
Procura dovrà intervenire a ricercare e valutare le eventuali omis-
sioni ed azioni illecite che hanno favorito nel tempo il consolidarsi di una vera
emergenza ambientale pericolosa per la salute stessa dei cittadini. «È ora di dire
basta - ha affermato Assunta Malavenda, responsabile di Slai-Cobas Campania -. È
il momento che la magistratura intervenga per punire chi ha trasformato la nostra
regione in una discarica a cielo aperto. Le istituzioni hanno creato un disastro
ambientale che è ormai anche causa accertata dell'aumento in Campania di malattie
come tumori». A sostegno dell'ipotesi di reato nella denunzia è forte il richiamo
al legame tra emergenza rifiuti e aumento di patologie tumorali. Al documento sono
state infatti allegati anche ventitrè atti