Sei sulla pagina 1di 5

venerdì 1 giugno 2007

PRIMO PIANO

5
INIZIATIVA DEL COMMISSARIATO

ALLARME

Lettera alle Procure campane: «Segnalate i siti utilizzabili»


RIFIUTI
Il governatore, sentito dalla Commissione ecomafie, ammette la propria
"colpevolezza, seppur in concorso"
L'AUDIZIONE
NAPOLI. Una circolare del Commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania è
stata inviata ieri a tutte le procure della regione affinché segnalino i siti
sequestrati che si potrebbero utilizzare per far fronte all'emergenza rifiuti. Ad
annunciarlo ieri è stato Giacomo Aiello, il capo dell'ufficio legale del
Dipartimento della Protezione Civile, nel corso dell'audizione in commissione
Ambiente del Senato sottolineando che con la magistratura c'è «massima
collaborazione». Il decreto approvato l'11 maggio scorso consente al Commissario
straordinario di requisire le cave e le discariche poste sotto sequestro dalla
magistratura. L'obiettivo è dunque quello di avere dalle stesse procure le
indicazioni su quali siano i siti migliori su cui intervenire per sfruttare le
capacità residue.

Nell'occhio del ciclone. Il governatore Antonio Bassolino sentito dalla


Commissione ecomafie ha fatto anche autocritica per l'emergenza rifiuti in
Campania

| «Ci sono responsabilità della Regione e di altri. Il secondo inceneritore? Più


volte è stata sollecitata la firma del ministro»

Ora Bassolino si batte il petto


DARIO CASELLI
ROMA.

Vorrebbe polemizzare ma, per ora, evita. E recita anche un mea culpa. Ma in quel
«la firma deve arrivare. È giusto. Sono fiducioso e certo che arriverà», c'è tutta
la sua insofferenza per alcune situazioni. Antonio Bassolino, ieri era a Roma
davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti per
presentare le linee guida del piano per la gestione integrata dei rifiuti, che
dovrà essere predisposto entro novanta giorni. Ed in quest'ottica per mercoledì è
previsto un inconIl presidente avrebbe affermato di tro del gruppo di lavoro
composto non avere mai detto che la crisi sarebda Regione e be rientrata in 10
giorni, a differenza Commissariato. Come detto il Go- di altri. Una frecciatina a
Bertolaso? vernatore non ha polemizzato direttamente con il mi- tegia che riduca
«ogni anno del 7 per nistro dell'Ambiente, Alfonso Peco- cento i rifiuti in
circolazione». E ben raro Scanio, ma non ha mancato di tre termovalorizzatori:
Acerra, Sasottolineare che «più volte è stata sol- lerno e Santa Maria La Fossa.
Da qui lecitata la sua firma per la realizza- lo slogan "rifiuti zero". Ma per ora
a zione del termovalorizzatore di San- zero stanno i risultati, sotto gli occhi ta
Maria La Fossa». Il suo disappun- di tutti. Come le responsabilità, sulto è
evidente anche quando spiega le quali Bassolino ha un'opinione preche sul
termovalorizzatore di Santa cisa: «È evidente che ci sono delle noMaria «è stata
già fatta la seconda in- stre responsabilità. Responsabilità dagine di impatto
ambientale» e che che sono della Regione e del sistema quindi ormai non c'è niente
che pos- istituzionale. Questo è del tutto chiasa fermare l'inizio dei lavori.
Tranne ro, ma bisogna vedere se sono soluno, il ministro Pecoraro Scanio, al tanto
nostre». Ed infatti per il presiquale ha voluto lanciare il suo avver- dente della
Giunta «c'è una lunga storia alle spalle di Risposta piccata al sindaco di To-
questa vicenda» e che «si sono rino Chiamparino: «Le sue frasi sono succeduti
diversi ri il triste segno dei tempi. E tutto questo c o m m i s s apre-,
commissari sidenti di Regioper un posto nel Comitato del Pd...» ne di
centrodetimento. Ma ce ne sarebbe anche per stra e di centrosinistra, funzionari
Bertolaso, commissario straordina- dello Stato». Non solo quindi assunrio, tirato
in ballo quando Bassolino zione di responsabilità ma anche un avrebbe dichiarato,
ai parlamentari, invito a tutti a valutare la propria. Ed di non avere mai
espresso la certez- a chi come il sindaco di Torino za («a differenza di altri»,
avrebbe Chiamparino gli suggerisce le dimisprecisato il governatore, che in die-
sioni, risponde: «Le affermazioni del ci giorni si sarebbe risolta l'emer- sindaco
Sergio Chiamparino sono il genza. Lo stesso Bassolino avrebbe triste segno dei
tempi e della confuparlato, riferendosi a chi si era mo- sione. Ed io non
partecipo al farsi mastrato ottimista, di dichiarazioni in- le del centrosinistra.
Tutto questo per caute. E così anche sulla vicenda del- la presenza o l'assenza
nel comitato lo smaltimento percolato di Villaric- dei 45?«. Appunto niente
polemiche ca, secondo Bassolino non ci sareb- da Bassolino contro il
centrosinistra. be stata nessuna responsabilità re- Ma è chiaro, solo per ora.

gionale ma ritardi addebitabili all'attività del Commissariato. Sintomi di una


crisi che quindi è anche politica. Ma Bassolino cerca di tenere a bassa la
tensione. Per lui l'obiettivo è quello di aumentare la raccolta differenziata
passando dal 20 per cento nel 2007 al 30 per cento nel 2008. In questo senso il
Governatore ha anticipato che «le risorse europee e nazionali del ciclo 2007-2013
saranno interamente rivolte a sostenere la realizzazione del nuovo ciclo di
rifiuti». In tutto «400 milioni di euro per i prossimo sette anni». Una stra-

I COMMENTI

Russo: «Vuole solo galleggiare» Sodano critico


ROMA.

LA BOZZA DI RELAZIONE FINALE ERA STATA STILATA MARTEDÌ SCORSO

Barbieri aveva già assolto l'ex "compagno": l'emergenza? Questione di sinergie


sbagliate
ROMA. Sorpresa: la Commissione ha

«Una brutta copia del piano di cinque anni fa». Paolo Russo, capogruppo nella
Commissione parlamentare sul ciclo dei Rifiuti boccia senza appello il piano
presentato ieri dal presidente regionale Antonio Bassolino. Una relazione che per
l'ex presidente della Commissione rifiuti è «un tentativo di galleggiamento sulla
situazione ma senza un'idea ben precisa ed una prospettiva per uscire fuori da
questa situazione». Al centro della crisi fa notare il deputato azzurro c'è la
presenza di uno strisciante conflitto tra Governo, Regione e Commissariato. «Nella
sua relazione Bassolino ha più volte - precisa Russo indicato come ostacolo
l'esistenza di una triarchia nella questione rifiuti e che di fatto paralizza
tutta la situazione. Questo rimpallo di responsabilità impedisce di fatto di
prendere delle misure idonee per affrontare l'emergenza». Dal punto di vista
progettuale come accennato per Russo «niente di nuovo. Per la verità Bassolino ha
fatto una relazione esauriente ma nei fatti è soltanto un'insieme di ripetizioni
di soluzioni già note e che nei fatti dimostrano una totale assenza di idee e
progetti». Alla critica di Paolo Russo si aggiunge anche quella di Tommaso Sodano,
presidente della Commissione Ambiente del Senato, che parla di «obiettivi poco
ambiziosi nella relazione«. In particolare il senatore rifondarolo fa riferimento
alle stime per la raccolta differenziata indicate da Bassolino, che
«dimostrerebbero poca ambizione, soprattutto ora che i cittadini campani sarebbero
pronti ad impegnarsi nella differenziata, resi fortemente sensibili a causa
dell'emergenza in corso». Infine sul piano progettuale Sodano avverte di dover
puntare su «una strategia coerente che definisca un piano regionale integrato dei
rifiuti e a valle di questa operazione indicare quanti e quali impianti costruire,
con particolare riferimento agli inceneritori». [DACA]

già deciso, ma in gran segreto. La proposta di relazione finale sul disastro dei
rifiuti in Campania è stata già messa nero su bianco e presentata, a firma di
Roberto Barbieri (nella foto), nella seduta di martedì scorso a Roma, Palazzo San
Macuto. Ed ecco un'altra delle tante contraddizione dello scandalo-immondizia
nella nostra regione: due giorni prima di "torchiare" Bassolino in audizione
(svoltasi ieri), il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui
rifiuti, l'ex delfino del Governatore, il senatore Barbieri, oggi approdato nella
Sinistra democratica di Mussi, aveva emesso già la sua sentenza in una relazione
di cento pagine che si conclude con una valutazione molto, molto politica: tutti
colpevoli, come a dire, nessun colpevole. Tantomeno l'ex commissario straordinario
e attuale governatore della Campania, al quale il suo ex assessore riserva un
trattamento di favore, inserendo I suoi flop in meccanismi fallimentari di ordine
più generale nel quale il nome di Bassolino non viene citato neanche una volta.
Non a caso, martedì scorso, al termine della seduta della Commissione, il deputato
di Rifondazione, il napoletano Salvatore Iacomino, insorgeva contro Barbieri
rimarcando come «la relazione non sembri tenere nel debito conto le gravi
irregolarità che hanno contrassegnato la gestione commissariale dell'emergenza
rifiuti in Campania». E si riserva, con il prevedibile sostegno degli esponenti
del centrodestra, di bloccare quel testo così "benevolo". La premessa della
relazione di Barbieri la dice lunga sul tenore delle sue accuse: «L'ingorgo di
competenze istituzionali e le inadempienze di alcune istituzioni locali hanno
ormai determinato in alcune realtà territoriali una sostanziale paralisi istitu-

zionale e gestionale - scrive Barbie- Aree Sottoutilizzate per un valore tori - La


conseguenza è che, sul piano tale di circa 12 miliardi di euro. Inoldelle
strategie gestionali, si assiste tre, se la Regione Campania consealla
realizzazione di interventi del gue i risultati previsti - verificabili e
Commissariato e della Presidenza misurabili - entro il 2009 e succesdella Regione
(tuttora responsabile sivamente entro il 2013, potrà conper le attività di
bonifica) spesso tare su ulteriori 170 milioni di euro rispondenti ad obiettivi
non siner- per il settore rifiuti, già allocati sul gici...». Insomma, secondo
Barbieri, Fondo per le Aree Sottoutilizzate i commissari straordinari, Bassolino
dalla legge finanziaria 2006». Un bel in testa, sarebbero colpevoli solo di
premio, per Bassolino... La conclu«mancate sinergie». Poi si passa ad sione del
presidente della Commiselencare l'allarme-salute, il perico- sione è sconfortante.
Per Barbieri, lo di infiltrazione della criminalità, «la sfida è difficile, ma può
essere la gestione errata delle discariche, La proposta aveva suscitato le
l'opposizione della comunità locali. ire del deputato di Rifondazione Ma la parte
intecomunista Iacomino. Il nome del ressante è quella sulle risorse. Alla
governatore non appare mai Regione Campania nei prossimi anni, grazie ai rifiuti,
vinta se nella politica e nelle istituarriverà un tesoretto: «Per gli inve- zioni
prevarrà la voglia di innovare stimenti per la bonifica e il recupe- sulla
tentazione di limitarsi alla stero dei siti contaminati, le risorse fi- rile
riproposizione di posizioni e nanziarie provenienti dal bilancio prassi operative
che hanno accomeuropeo per il fondo di sviluppo re- pagnato l'intera vicenda
dell'emergionale (Fesr) e destinate alla Cam- genza rifiuti in Campania, con gli
pania per la politica regionale ag- esiti fallimentari che sono sotto gli giuntiva
sono pari a circa 3,4 mi- occhi di tutti». Insomma, vogliamoliardi di euro, a cui
si aggiungono le ci bene e scordiamoci il passato, risorse nazionali di
cofinanziamen- simm è Napule paisà. to e quelle provenienti dal Fondo LUCA
MAURELLI

LA PROTESTA

| Cursi: il ministro Turco riferirà al Senato sui rischi sanitari

L'INIZIATIVA

| Rdb/Cub, Slai Cobas e Sll presentano un esposto ai magistrati

An e Azione Giovani, sit-in a Santa Lucia: I sindacati autonomi partono


all'attacco: «Via il governatore e Pecoraro Scanio» «Denunciamo i responsabili
della crisi»
NAPOLI. La federazione provinciale di

Napoli di Alleanza nazionale e quella di Azione Giovani hanno organizzato per oggi
alle 11 un sit-in di protesta sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione
Campania. «La manifestazione - si sottolinea - vuole dare voce all'esasperazione
dei cittadini campani vittime del fallimento della classe dirigente del
centrosinistra nella gestione del problema rifiuti. Per questo i manifestanti
chiederanno le dimissioni del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino
e del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio». Dal canto proprio, il
presidente provinciale di Azione Giovani Alessandro Sansoni afferma che «questa è
solo la prima di una lunga serie di manifestazioni

di piazza contro Bassolino e le amministrazioni regionali, provinciali e comunali


di centrosinistra che abbiamo in programma per i prossimi mesi». «Il nostro
obiettivo - aggiunge - è quello di scuotere le coscienze dei cittadini napoletani
e campani rispetto alla situazione vergognosa in cui versano le nostre città».
Secondo Sansoni «oramai Napoli è diventata un caso mondiale e non solo per il
problema rifiuti, ma per mille altre tragedie sociali che sembrano fare di Napoli
una città senza speranza. Per questo continueremo a manifestare fino a quando
Bassolino e i suoi alleati non accetteranno di dimettersi schiacciati dal peso
delle loro responsabilità e dall'indignazione della società civile».
L'appuntamento,

quindi, è per questa mattina, a partire dalle 11, sotto la sede regionale.
Intanto, il senatore di An Cesare Cursi annuncia che martedì prossimo il ministro
della Salute, Livia Turco, riferirà alla Commissione Sanità di Palazzo Madama
sull'emergenza sanitaria in Campania dovuta al problema rifiuti. «Turco - spiega
il vicepresidente dell'organismo parlamentare - avrà modo di conferire anche sulla
difficile situazione gestionale e amministrativa in cui versa l'Istituto Tumori di
Napoli, Fondazione Pascale, che ha comportato giorni fa un'ispezione da parte
della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del
Servizio sanitario nazionale e dei Nas del Ministero della Salute».

NAPOLI.

Attentato alla salute dei cittadini, questo il reato ipotizzato nella denuncia
presentata ieri alla Procura della Repubblica contro i vertici degli enti
responsabili della decennale tragica gestione dei rifiuti in Campania. L'accusa
penale, sottoscritta dai responsabili dei sindacati autonomi Rdb/Cub, Slai Cobas e
Sll della Campania coinvolge non solo Antonio Bassolino ed il suo predecessore a
Palazzo Santa Lucia Antonio Rastrelli ma anche l'attuale e l'ex commissario
straordinario per lo smaltimento dei rifiuti, Guido Bertolaso e Corrado Catenacci,
nonché l'assessore regionale alla sanità Angelo Montemarano. Con l'iniziativa la
Procura dovrà intervenire a ricercare e valutare le eventuali omis-

sioni ed azioni illecite che hanno favorito nel tempo il consolidarsi di una vera
emergenza ambientale pericolosa per la salute stessa dei cittadini. «È ora di dire
basta - ha affermato Assunta Malavenda, responsabile di Slai-Cobas Campania -. È
il momento che la magistratura intervenga per punire chi ha trasformato la nostra
regione in una discarica a cielo aperto. Le istituzioni hanno creato un disastro
ambientale che è ormai anche causa accertata dell'aumento in Campania di malattie
come tumori». A sostegno dell'ipotesi di reato nella denunzia è forte il richiamo
al legame tra emergenza rifiuti e aumento di patologie tumorali. Al documento sono
state infatti allegati anche ventitrè atti

scientifici elaborati da illustri medici ed oncologi a dimostrazione dell'impatto


devastante dell'emergenza rifiuti sulla salute dei cittadini. «Non è possibile -
ha affermato il dottor Paolo Fierra, esponente di Medicina democratica -
continuare ad alimentare lo scontro tra la gente. La presenza di rifiuti tossici
anche nel sottosuolo è una minaccia per tutti, è necessario agire presto nella
ricerca di un consenso popolare». È possibile quindi che, alla luce dei reati
ipotizzati, la vicenda continui con degli sviluppi, un'opportunità grazie alla
quale accertare reali colpe e responsabili aprendo finalmente spazio a nuove e più
capaci personalità. VINCENZO MUSELLA

Potrebbero piacerti anche