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Nota 1 - Falsificazione: supponiamo che io abbia eseguito una nuova procedura per stimare il grado di purezza di un minerale: eseguendolo,

con i miei mezzi, ottengo, sempre ad esempio, che il minerale in esame contiene l'80% di Fe. Se un altro scienziato riprova ad eseguire la stessa metodica, usando come campione lo stesso che ho preso in analisi e i suoi strumenti, quest'ultimo potrebbe ottenere una percentuale di Fe molto pi bassa (supponiamo che lui abbia ottenuto il 60%). E' chiaro che qualcosa non quadra, visto e considerando che stiamo analizzando lo stesso campione e con le medesime procedure e strumentazioni. I casi possono essere molteplici: errore nella pesatura, inquinamento delle apparecchiature, mancata ricalibratura degli strumenti e altro ancora. E' questo quello che viene inteso come "Falsificazione del risultato" nel campo scientifico, non si tratta di accusare ingiustamente un collega perch ha ottenuto volontariamente un altro risultato. Ben diverso se un mio collega biologo esponesse alla comunit che la barbabietola da zucchero pu curare l'AIDS senza spiegare il processo con cui ha ottenuto i risultati che ha portato per dimostrare la sua teoria. In questo caso si parla non si falsificazione, ma di congetture.

Nota 2 - Lupi "vs" Cani: e vorrei ben vedere, visto e considerando che il secondo una ramificazione piuttosto recente del ramo della specie Canis lupus. Le difficolt per trovare una differenza genetica tra due specie cos vicine ovvia, soprattutto se si tratta anche di individuare le differenze sostanziali, oltre che numerali, tra il genoma di una specie e della sua sub-specie.

Nota 3 - Distinzione tra le popolazioni: per distinguere due popolazioni che coabitano nello stesso areale non si ricorre esclusivamente alle caratteristiche fenotipiche. Come gi accennato prima, il solo fenotipo per raggruppare e separare specie (ed eventuali sub o sottospecie) in diverse categorie, non pu essere considerato valido, perch entrano in gioco troppi fattori che possono portare a risposte erronee (vi rimando al discorso sulle specie criptiche o "specie sorelle", incluso anche le convergenze evolutive). E' anche vero che, come nel lavoro che ho svolto con l'erbario, io mi sono dovuto attenere esclusivamente al fenotipo per determinare una specie, ma se seguissi la stessa procedura per un esemplare esotico, il processo (tramite chiave dicotomica) potrebbe portarmi a tutt'altro risultato. Questo perch il fenotipo legato a questo genere di analisi legato esclusivamente alle piante autoctone, escludendo le piante esotiche (o eventuali alloctone), che potrebbero manifestare caratteri fenotipici che possono ricordare molto le piante locali (o che sulla chiave dicotomica presenta delle caratteristiche GENERALI presenti in questa). Vi rimando al primo video quando ho fatto il paragone tra la palma e la cicadina: ambedue sono specie arbustive/arboree, entrambe hanno foglie palmate che crescono all'apice del fusto. Se dovessi includere questi criteri di ricerca in una chiave dicotomica di una regione in cui presente una delle due (ad esempio, la cicadina per l'italia), ma la sto usando in una regione in cui sono invece presenti le altre specie (le palme in questo caso), come risultato della ricerca otterrei una cicadina, quando in realt in osservazione ho una palma.

Nota 4 - Longevit: ho involontariamente portato la questione della durata di vita media, ma comunque, nel genere umano, esistono linee germinali che presentano una maggiore longevit dispetto alle altre linee germinali ( un discorso puramente legato alla discendenza genealogica). Se in una etnia, ed bene sottolinearlo, presente una durata di vita media della popolazione minore o maggiore rispetto ad un'altra, questa influenzata anche (e soprattutto aggiungerei) dalle condizioni ambientali e sociali in cui vive. Si

possono trovare differenti medie anche all'interno della stessa etnia: solitamente chi vive nei "quartieri alti" vive pi a lungo e meglio rispetto a chi vive nei "bassi fondi", sia perch pu permettersi le cure mediche, sia perch non deve temere di incappare nei pericoli tipici delle zone malfamate.

Nota 5 Incrocio migliore con il migliore: nella zootecnica prassi incrociare due individui che manifestano un dato fenotipo in modo pi marcato rispetto agli altri individui (maschio e femmina con il pelo pi lungo rispetto alla media, ad esempio) per fissare il carattere e il pi delle volte ci viene ottenuto facendo accoppiare anche individui che sono parenti prossimi (fratello e sorella ad esempio).

Nota 6 - Ci tenevo a precisare che non intendo in alcun modo mancare di rispetto alla persona di 88Dionisio. Ci che vado a criticare solo ed esclusivamente la sua tesi, ma non mi permetter mai e poi MAI di insultare o criticare la persona che lo ha redatto. Al massimo posso esprimere una mia opinione a riguardo della metodica con cui ha lavorato. E legasi "opinione", non "insulto spacciato per opinione".

Nota 7 - Distinzione al "primo colpo": ho sbagliato espressione, ci che intendevo dire che non facile nemmeno per un esperto distinguere sicuramente una popolazione da un'altra, ma questo SE abbiamo a che fare con delle criptospecie o specie sorelle. A volte capitato che in passato, per questioni puramente fenotipiche, alcuni autori avessero descritto per la prima volta una nuova specie categorizzandola in un determinato ordine, ma aggiungendo poi lo studio genetico venuto fuori che appartiene a tutt'altro ordine. E' capitato cos con molti testi di Linneo e altri autorevoli studiosi del passato, ancora oggi si accendono forti dibattiti su dove collocare determinate specie o anche famiglie. Ci sono poi taxa (ordine particolare, che pu essere la famiglia, l'ordine, il genere etc...) che sono stati declassati o elevati di classe dopo attenti studi genetici e fenotipici, per non parlare poi di dovute correzioni del nome. Quella della tassonomia una disciplina in costante mutamento.

Nota 8 - Distribuzione geografica e variabilit genetica: nella prima immagine si osserva come due gruppi separati di una diversa specie mantengano costante, tra i rispettivi pool genici, la loro vabiabilit genetica, che in questo caso, per questa specie, ha il 50% di individui (segregati da un'altra parte) dotati dell'allele A e il restante 50% (segregati dall'altra parte) dotati invece dell'allele a. E in questo caso la variabilit rimane abbastanza elevata, ovvero 1/2 per ciascun allele (A;a) perch l'inincrocio di questi due pool ha fatto si che uno dei due caratteri (quello recessivo, in questo caso "a") potesse essere mantenuto. Ma nel secondo caso, avendo altre popolazioni (della medesima specie) che sono andate a stazionarsi ANCHE nelle regioni intermedie a quelle agli antipodi, hanno fatto si che i rispettivi caratteri passassero da una estremit verso l'altra e, visto che l'allele A il dominante, l'allele "a" tender a rimanere ai margini, senza necessariamente scomparire del tutto, avendo dunque percentuali che vedono l'allele dominante essere molto pi numeroso di quello recessivo ( A: 95%; a: 5% ), ottenendo una bassa variabillit genetica, dato che l'allele recessivo sar presente molto meno rispetto al primo caso mostrato (ad occhio e croce, avremmo circa 1.9/2 per il dominante e il 0.1/2 per il recessivo, una variabilit genetica statisticamente scarsuccia).

Nota 9 Mantenimento della variabilit: quando si parla di variabilit genetica non dobbiamo pensare ad un suo progressivo aumento nel tempo in una data popolazione, ma bens al mantenimento effettivo medio di tutta la sua durata (da quando si formata a quando si estinta). Nel secondo esempio ho detto mantenere e non aumentare o diminuire perch ho tenuto in considerazione che la sua distribuzione geografica andata aumentando senza per che la popolazione si fosse divisa in pi parti e senza che si separassero in modo definitivo.

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