M A R ZNutrizionale
Educazione O 2008
G R A N A P A D A N O
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 05 L’indagine dell’Osservatorio Grana Padano: i nostri bambini hanno lo stile di vita migliore per
farli crescere sani e longevi?
Durante lo scorso secolo, le aspettative di vita e di buona salute sono progressivamente migliorate sino a livelli impen-
BMI: DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ 06 sabili solo 100 anni fa. Questo processo sta però rallentando e vi sono allarmanti proiezioni di inversione della tendenza.
Malattie cardiovascolari e diabete stanno aumentando in tutti i paesi industrializzati, principalmente quale conseguenza
INDICE CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA 08 delle modificazioni dello stile di vita e, soprattutto, dell’aumento del peso. L’unica strategia realisticamente perseguibile
per bloccare questo processo è la prevenzione. Questa è tanto più efficace quanto prima viene applicata. L’evidenza
OBESITÀ VISCERALE CONFRONTO CON BMI 10 disponibile suggerisce che già le esperienze metaboliche vissute durante la vita intrauterina sono importanti se non
determinanti per la programmazione metabolica dell’individuo. Lo stato metabolico materno nel corso della gravidanza
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI 12
influenza in modo assai rilevante i processi di maturazione degli effettori endocrino-metabolici che regolaranno peso,
massa adiposa, metabolismo dei nutrienti per tutta la vita(1). Il peso alla nascita è la risultante dell’azione dei vari fattori
SEDENTARIETÀ, BMI E OBESITÀ VISCERALE 16
intrauterini e costituisce già un importante predittore per potenziali rischi per la salute dell’individuo nelle età succes-
sive. Così le prime esperienze con il cibo, il tipo e le modalità di allattamento, la composizione della dieta, le abitudini
FREQUENZA DI ATTIVITÀ FISICA, BMI E OBESITÀ VISCERALE 19
nutrizionali e motorie dei genitori, etc. contribuiscono a definire ulteriormente la “personalità” metabolica di ciascuno di
noi. Pertanto, per poter promuovere una crescita ed uno sviluppo corretti, che sono un ottimo investimento per la salute
TEMPO IMPEGNATO IN ATTIVITÀ MOTORIA, BMI E OBESITÀ VISCERALE 20
di domani, è indispensabile disporre di strumenti operativi semplici ed efficaci che agevolino la trasmissione da parte
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI, del pediatra, ai genitori ed ai bambini stessi, di obiettivi e strategie comportamentali e nutrizionali adeguati.
Al fine di analizzare le abitudini nutrizionali e motorie oltre che la prevalenza dell’eccesso ponderale nei bambini e nei
OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 21 ragazzi, il Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano ha deciso per il 2008 di dedicare particolare attenzione a
questo tema. I risultati della presente indagine, svolta da medici per i medici, sono stati analizzati con particolare atten-
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI, zione alle variabili negativamente associate a quanto oggi è consigliato per la prevenzione delle patologie metaboliche:
OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 22 • grado di sovrappeso (BMI)
• accumulo di grasso in area addominale (circonferenza vita)
CONSUMO DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 23 • indici di sedentarietà
• attività motoria
CONSUMO DI CARNE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 25 • inadeguato introito di alcuni alimenti associati ad effetto preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari
MEDICI RICERCATORI 27
Maschi
0 50
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni 28,0
17,5 22,1 20,5
25 13,6 10,3
Femmine 0
100 3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
% 66 66
75 54
normopeso sovrappeso obeso
50 100
30
22 25 71
25 12 16 75 60 58
6
0 50
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni 31
24
25 16 13 15 11
normopeso sovrappeso obeso
100 0
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
71,2 71,0 71,5
75 63,2 62,9 63,6
La prevalenza di54,0
sovrappeso ed obesità in età pediatrica
55,5 è stata calcolata utilizzando l’indice di Cole (cut-off di in-
52,4 Più elevata invece la prevalenza dell’eccesso ponderale tra gli adolescenti, che però risultano più frequentemente
dice di massa
50 corporea specifici per sesso ed età) come raccomandato dalla Consensus Conference per l’Obesità in sovrappeso
100 (30%) che obesi (10%), in entrambe i sessi. Il rapido accrescimento staturale che accompagna lo
Pediatrica della Società Italiana di Pediatria(7). sviluppo
75 puberale 66 e, soprattutto nelle femmine, la maggiore attenzione all’aspetto fisico
66 contribuiscono a spiegare
54
In questo
25 campione, il grado di eccesso ponderale, dato dalla somma dei soggetti in sovrappeso e quelli obesi, questa interessante variazione di distribuzione del rapporto sovrappeso/obesità rispetto ai ragazzi più giovani ed
50
è importante ed aumenta con l’età. Il rapporto tra bambini sovrappeso-obesi e bambini normopeso passa da ai bambini. 30
25
0 22
3/10 tra i 3 ed i 6 anni, tutti
a 4/10 tra i 7 ed i 16 anni. La prevalenza
maschi del sovrappeso-obesità femmine
fino ai 10 anni è in linea Un dato25 interessante è12 comunque quello relativo ai bambini tra16i 3 ed i 6 anni. Il fatto che uno su tre sia so-
6
con i dati più recenti al riguardo riscontrati in Italia da indagini perloppiù a distribuzione regionale e non mostra vrappeso o obeso, confermando dati recenti eseguiti con indagini epidemiologiche territoriali eseguiti pochi anni
0(8, 9)
differenze tra i due sessi. or sono , è impressionante.
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
100
0,60 0,50
0,49 0,47 0,46 0,47 0,45
0,48 0,47 0,46 possibile errore.
0,45 L’utilità del rapporto vita/altezza è massima nei soggetti con grado di sovrappeso moderato e non ancora
obesi. Infatti per gli obesi il rischio cardiovascolare è già elevato in base alla presenza di obesità per sè. Un
0,30
recente studio policentrico condotto in Italia ha dimostrato che i bambini classificati quali sovrappeso in base al
0,15 loro BMI ma che presentavano un rapporto vita/altezza superiore a 0.5 avevano un rischio 8 volte superiore di
presentare fattori di rischio cardiovascolare rispetto ai normopeso(10).
0
tutti maschi femmine
75
53 55
50
30
Sia nei maschi che nella femmine, il rapporto vita/altezza è superiore a 0.5 nella maggior parte dei soggetti in so-
25
6 4
vrappeso o obesi, come prevedibile. Al contrario, una quota non irrilevante (35% nei maschi e 24% nelle femmine)
0 dei bambini di 3-6 anni e definiti normopeso in base al BMI hanno valori elevati di circonferenza addominale. È
normopeso sovrappeso obeso probabile che buona parte di questi bambini abbia già avuto l’ “adiposity rebound”, abbia cioè anticipato l’inizio
della deposizione di massa adiposa che usualmente comincia intorno ai 6 anni per proseguire sino al termine
della pubertà. In questo caso, pur risultando ancora normopeso in base al loro BMI, presentano un elevato rischio
Maschi di sviluppare presto sovrappeso o obesità.
100 81 80
76
70
75
56 SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
48 Parecchi dei bambini che vanno alla scuola materna, sia maschi che femmine, hanno già una discreta pancetta
50 35 rispetto alla loro altezza, anche se non sono ancora obesi. Avere un addome già dotato di abbondanti depositi
25 lipidici in queste prime età non è un buon inizio per l’avvenire “metabolico” di questi bambini. Al contrario costi-
7 3 tuisce un invito pressante a considerare questa età della vita quale un importante periodo per operare un’azione
0
normopeso sovrappeso obeso
preventiva.
MESSAGGI CHIAVE
Femmine • È consigliabile adottare nei bambini come prassi la misurazione della circonferenza addominale ed il calcolo
88
100 del rapporto circonferenza addominale:altezza. Un rapporto circonferenza addominale: altezza superiore
76
65 68 67 a 0.5 si associa ad un aumento della probabilità di presentare un profilo metabolico sfavorevole in
75
52 termini di rischio cardiovascolare.
50 • Questo deve essere fatto anche nei bambini normopeso, in particolare nella fascia di età 3-6 anni, per
24 identificare precocemente i bambini ad elevato rischio di sviluppare sovrappeso ed obesità.
25
6 6
0
normopeso sovrappeso obeso
2,50 2,2
2,0
1,8 1,8 1,7 1,7 1,8 1,8 1,8
1,88
10 Osservatorio Grana Padano Osservatorio Grana Padano 11
1,25
88 2,2
100 2,50
76 2,0
65 68 67 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8
75 1,7 1,7
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, 52PC E GIOCHI ELETTRONICI
1,88
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
Analisi dei dati
2,2 67
2,50 70 64
2,0
% soggetti sedentari
1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 61
1,7 1,7
1,88 60
1,25 49
50
45 45
42 43
0,63 39
40
0
maschi femmine totale 30
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
67
70 64
61 3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni maschi femmine tutti
60
49
50
45 45
42 43
40 39
I genitori intervistati hanno riportato il numero di ore al giorno dedicate dal/dalla loro figlio/a a: TV, PC, e giochi Il numero di bambini e ragazzi sedentari è molto elevato: 2 su 3 nell’età dell’asilo e quasi uno 1 su 2 nei
elettronici.
30 Lo stile di vita dei bambini/ragazzi è definito “sedentario” quando non viene praticato sport in orario ragazzi più grandi, sia nei maschi che nelle femmine. Anzi, negli adolescenti il numero tende a salire ancora
extrascolastico per almeno
3-6 annidue ore la settimana e gioco movimentato
7-10 anni (che fa “sudare”)11-16
per almeno
anni 30 minuti al leggermente rispetto ai pre-adolescenti,
giorno e “non sedentario” quando viene praticato sport per almeno due ore la settimana e gioco movimentato per
almeno un’ora al giorno. Nel caso di stile di vita non sedentario, veniva chiesto di specificare il numero di volte SPUNTI DI INTERESSE CLINICO
alla settimana in cui veniva svolta attività fisica e la durata media in minuti di ogni seduta. Colpisce molto l’elevato numero di bambini sedentari, in età in cui non vi dovrebbero essere impedimenti al libero
sfogo delle potenzialità fisiche, con tutte le rilevanti conseguenze sull’acquisizione di competenze motorie, sulla
Il tempo di “video-esposizione” dei bambini-adolescenti è elevato e risulta in linea con quanto precedentemen- conoscenza di sè, sull’autostima, sulla capacità di socializzare. Solamente un bambino su tre tra i 3 ed i 6 anni
te segnalato da altre inchieste(12). Nelle femmine non sono evidenti differenze nelle diverse classi di età mentre può essere definito “non sedentario”.
nei maschi il tempo trascorso davanti al video aumenta tra gli 11 ed i 16 anni. Il bambino impara lo stile di vita dei genitori, per imitazione. Questo sottolinea l’importanza determinante dei
genitori perchè venga promosso anche con l’esempio diretto uno stile motorio più attivo sin dall’infanzia.
1,25
0,63 Essere sedentari è associato alla video-esposizione soprattutto per le femmine fino ai 10 anni. Nei maschi non
sembra esservi un’associazione tra video-esposizione e sedentarietà. O meglio anche i non-sedentari trascorrono
0
molto tempo davanti al video. Esigenze sociali e moda impongono ai giovani l’accesso elettronico quotidiano. È
media ore/die di TV, PC, giochi elettronici
1,25
0,63
0
sedentario non sedentario
100
75
65 69 69 65
75 63
57
14 Osservatorio Grana Padano 49 53 50 Osservatorio Grana Padano 15
44
50 35 38 36
33
1,25
100
0,63 73 70
68 67
75 61 63
0 52 51
SEDENTARIETÀ,sedentario
BMI E OBESITÀ VISCERALE SEDENTARIETÀ, BMI E33 OBESITÀ VISCERALE
47 49 48
Analisi dei dati
45 45
25
Tutti 0
Maschi 0
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata
100
81 80
70 67
75 64
58 57 56 2,5 3-6 anni 7-10 anni 11-16
2,2 anni
47 51 2,0 2,1 2,1
1,9 1,9
50 40 1,8 1,8 1,7 1,8 1,7
33 33 2,0
27 31 1,5 1,5 1,5
1,4
25 1,5
1,0
0
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata 0,5
Come prevedibile, i più sedentari sono gli obesi, sia maschi che femmine, a tutte le età. Inoltre, i soggetti con un
0
rapporto vita/altezza
normopeso>0,5 sono più sedentari di quelli con un rapportocfr<0,5, soprattutto
normale tracfri maschi.
Femmine sovrappeso obeso addome addome elevata
100
73
68 67 70 Il minor livello di attività motoria è quindi associato alla deposizione addominale di grasso, confermando
61 63
75
52 51
i dati di studi clinici condotti con metodiche radiologiche per la quantificazione del grasso addominale anche nel
47 49 48
50
45 45 42 bambino e valutati in rapporto al livello di fitness(11).
33 2,5 2,2
1,9 1,9
25
SPUNTI 2,0DI INTERESSE CLINICO
1,5
1,7 1,6 1,6 1,5
0 L’attività
1,5 motoria abituale nel bambino si associa ad un miglioramento di tutti i parametri
1,3 metabolici (colesterolo,
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata trigliceridi,
1,0 insulinemia, pressione arteriosa) oltre che a un miglioramento della composizione e della distribuzione
del grasso
0,5
corporeo, dello stato dell’umore e dell’autostima(12). Il bambino che fa sport migliora la sua fitness ma
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni anche la capacità di socializzare e l’equilibrio emotivo.
0
2,3 2,3 2,2 2,3 2,3 La riduzione della sedentarietà
tutti e l’aumento dell’attività motoria, sia programmata chefemmine
maschi non programmata, si è
2,5 2,1 2,1 2,1
1,9 1,8 1,7
dimostrato presidio efficace sia nella prevenzione che nel trattamento del sovrappeso del bambino(13). I risultati
2,0 1,6
1,5
1,3
1,5 di questa indagine costituiscono un ulteriore stimolo all’intervento.
1,5
1,0 80
16 Osservatorio Grana Padano 64 Osservatorio Grana Padano 17
0,5
0 60 45
42
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata
2,0 1,9 1,9
1,8 1,8 1,7 1,8 1,7
2,0
1,0
1,5 1,5 1,4 1,5
1,5
0,5
2,3 2,3 2,3 2,3
SEDENTARIETÀ, BMI 2,1
E OBESITÀ VISCERALE
2,2
FREQUENZA
normopeso DI ATTIVITÀ FISICA, BMI
obesoE OBESITÀ VISCERALE
Analisi dei dati
1,7
attività fisica
2,0 1,6 1,6
1,5 1,5
1,3
Femmine 1,5
2,5
1,9
2,2
1,9
2,5 2,2
2,0 2,1 2,1
1,9 1,9 1,0
2,0 1,7 1,6 1,6
1,8 1,8 1,8 1,5 1,5
2,0 1,7 1,7 1,3
1,5 1,5 1,5 1,5
0,5
1,4
1,5
1,00
1,0 tutti maschi femmine
0,5
0,5
0 3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
0 tutti maschi femmine
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata
80 64
attività fisica
2,2 60 45 18 19
2,5 20 42 12 13
1,9 1,9 6 7 10 6
2,0 1,7 1,6 1,6 40 2 2
1,5 1,5 26 28
0
1,5 1,3 0 18 1 o 2 312o 4 19 5o6 713
o più
20 10
6 7 6
1,0 2 2
0
0,5 0 1o2 3o4 5o6 7 o più
I maschi trascorrono un numero medio di ore davanti a TV, PC, giochi elettronici maggiore rispetto alle femmine.
Ragazzi0 e ragazze daitutti
10 anni in su sono più video-esposti
maschi dei piccoli. Gli obesi ed i sovrappeso
femmine più dei normo- 3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
peso. Sia i maschi che le femmine con rapporto vita/altezza >0,5 trascorrono più tempo con TV, PC o giochi elet-
tronici dei coetanei con rapporto vita/altezza <0,5. La video esposizione è un attendibile indice di sedentarietà.
Entrambe si associano ad un rischio di obesità(14,15).
80 64
Due i risultati salienti: a) circa il 50% dei bambini e ragazzi non pratica alcuna attività motoria; b) un ulteriore
MESSAGGI CHIAVE
60 25% non supera le 2 ore la settimana di attività. Sono risultati assai sconfortanti che confermano quanto riportato
42 45utile ricordiamoci di chiedere il tempo in media trascorso davanti ad uno schermo (televisio-
• Ad ogni occasione
anche in altri paesi industrializzati. Le ricadute in salute sia a breve che soprattutto a lungo termine potranno es-
ne,40 26 28a genitori e bambino che esso non superi le 2 ore al giorno, fornendo
PC, videogiochi) e di raccomandare
19 sere assai rilevanti per questi bambini se queste informazioni non dovessero indurre risposte operative adeguate.
consigli su attività alternative18
20 12
6
13
7 10 6 Famiglie, sanità, sociale, scuola dovranno collaborare affinchè questo stile di vita si modifichi al più presto.
2 2
0
0 1o2 3o4 5o6 7 o più
150
di attività fisica
porzioni settimanali
98
100
88
77 11,0 11,7 11,3 11,0 11,5
72 10,1 10,3
52 59 10
50 37 37 38 33 38
23
15 14 5
0
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata
0
normopeso sovrappeso obeso cfr add. normale cfr add.elevata
3-6 anni 7-10 anni 11-16 ani
15 12,9 13,0 12,3 12,7 12,5 12,7 13,2 12,2 20
11,0 11,7 11,3 11,0 11,5 15,4
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
10,1 10,3 14,4
15 12,9
10 11,6
10,2 9,9
10
5
Moltiplicando il numero di sedute settimanali di attività motoria per la durata dichiarata delle stesse si ottiene una 5
stima del
0
numero di minuti settimanali di attività fisica.
0
Il numero medio di minuti alla settimana
normopeso trascorsi in attività
sovrappeso obesomotoria sono
cfr estremamente
add. normale bassi
cfr nei soggetti obesi,
add.elevata non sedentario sedentario
soprattutto dopo i 7 anni di età. Anche i sovrappeso si muovono pochissimo. Anche nel bambino lo scarso mo-
vimento è associato ad una maggiore deposizione di grasso in addome, con tutte le conseguenze metaboliche Le porzioni settimanali di vegetali consumate da bambini e ragazzi sono inferiori a quelle degli adulti, conferman-
note.
20 do nei più giovani la minore preferenza per i vegetali. Gli obesi consumano meno vegetali dei soggetti più
15,4
15
14,4
12,9 magri8a tutte le età. I soggetti con rapporto circonferenza vita/altezza >0,5 mangiano meno vegetali dei soggetti
11,6 6,2 6,0 6,0 6,0
MESSAGGI CHIAVE 10,2 9,9 con rapporto <0,5. 5,5 5,2 5,6 5,1 5,5 5,4 5,5 5,3
6 4,8 5,0
10 4,5
• Nel bambino sovrappeso o con rapporto circonferenza addominale: altezza superiore a 0,5 è fondamentale
stimare
5 nel modo più accurato possibile, mediante anamnesi o questionari, lo stile di vita e l’attività La frequenza
4 di assunzione settimanale di porzioni di frutta e verdura nella popolazione studiata è molto lontana
fisica0 abituale praticata: dall’obiettivo raccomandato (5 porzioni al giorno, pari a 35 porzioni settimanali); in genere non è superiore alle
2
• il numero di ore al giorno di TV 2-3 porzioni al giorno.
non sedentario sedentario
0
• il numero di ore al giorno di computer, videogame normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata
• il numero di ore al giorno di studio post-scolastico
• la frequenza settimanale di attività fisica programmata (sport, attività ricreative) a scuola e doposcuola.
8
6,2 6,0 6,0 6,0
6
5,5 5,2 5,6 5,1 5,5 5,4 5,5 5,3
5,0 7 6,37 6,44
Osservatorio Grana Padano
4,8
20 5,20 Osservatorio Grana Padano 21
4,5 5,31 5,45
6 4,89
4 5
4
15 12,9
11,6
10,2 9,9
5 10
porzioni settimanali
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni 0
normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata
porzioni settimanali
ingrassare”. Niente di più falso. Il ruolo nutrizionale di questa classe di alimenti nella dieta di bambini ed ado- 0
normopeso sovrappeso obeso cfr add normale cfr addelevata
lescenti è essenziale. Vi è una rilevante letteratura a sostegno del ruolo del calcio e dei prodotti lattiero-caseari
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
nella prevenzione e terapia dell’obesità. Le diete ad elevato tenore in calcio attenuano l’accumulo di grasso e
l’incremento ponderale conseguente ad alimentazioni ipercaloriche, aumentano la lipolisi e preservano il metabo-
6,37 6,44
lismo energetico durante la perdita di peso in corso di diete ipocaloriche. Quest’effetto è principalmente mediato 7
5,45
dal calcitriolo, che regola il calcio intracellulare dell’epatocita. I prodotti lattiero-caseari sono più efficaci rispetto 6 5,31
4,89 5,20
alla semplice supplementazione di calcio a causa della presenza di composti bioattivi, quali inibitori dell’enzima 5
di conversione dell’angiotensina (ACE) e gli amminoacidi a catena ramificata che agiscono in modo sinergico con 4
3
il calcio per attenuare l’adiposità. Se si aggiunge che un adeguato consumo di latte e latticini consente l’apporto
2
delle quantità di calcio necessarie al raggiungimento del picco di massa ossea, ne consegue che è opportuno 1
rassicurare che il consumo di latte, yogurt e formaggi, - particolarmente quelli con il rapporto più favorevole tra 0
contenuto di calcio e contenuto di energia e grassi saturi, quali il Grana Padano DOP - all’interno di una dieta non sedentario sedentario
equilibrata non comporta un rischio di aumento di peso. 3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni
normopeso sovrappeso obeso cfr add normale cfr add elevata Andrea Galvagno, Treia (MC) Enrico Prisco, Torre Annunziata (NA)
Gaetano Bottaro, Gravina Di Catania (CT) Francesco Gambuzza, Ispica (RG) Luciano Proietti, Torre Pellice (TO)
3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni Ross Brondolo, Casorzo (AT) Antonino Gennaro, Palermo (PA) Roberto Provera, Milano (MI)
Vittoria Buccigrossi, Caserta (CE) Andrea Ghelardini, Livorno (LI) Angela Pugliese, Rende (CS)
Domenica Caggiano, Altamura (BA) Paolo Ghislanzoni, Lecco (LC) Claudio Giuseppe Quaglia, Potenza (PZ)
1,9
2,0 1,8 1,8 Anna Maria Calella, Martina Franca (TA) Pietro Giannotta, Montescaglioso (MT) Graziella Ranieri, San Giorgio Del Sannio (BN)
1,6
1,7 Massimo Caramello, Torino (TO) Anna Maria Giusti, Bari (BA) Luigi Ranieri, Catanzaro (CZ)
1,5 Bruna Maria Caria, Nuoro (NU) Riccardo Godi, Quarrata (PT) Luciana Rea, Sant’Anastasia (NA)
1,5 Gaetano Carrassi, Bari (BA) Silvana Grasso, Siracusa (SR) Margherita Reale, Cento (FE)
Vincenzo Caruso, Benevento (BN) Carlo Greco, Marineo (PA) Adele Riotta, Santa Maria Del Giudice (LU)
Antonella Casani, Benevento (BN) Giada Guidi, Follonica (GR) Anna Laura Rocchi, Porto S.Elpidio (AP)
1,0
Ileana Castellotti, Roncadelle (BS) Silvana Icardi, Rivarolo Canavese (TO) Valeria Rossi, Badia Polesine (RO)
Antonella Cerutti, Torino (TO) Simone Ippazio, Tiggiano (LE) Filippo Russo, Catania (CT)
0,5 Giovanni Chiaravalloti, Rocca Di Neto (KR) Franca Italiano, Nichelino (TO) Silvia Salvatore, Varese (VA)
Antonina Chiccoli, Firenze (FI) Sergio La Rosa, San Mauro A Signa (FI) Giorgio Sanna, Selargius (CA)
Elisabetta Chiocca, Bergantino (RO) Maurizio Lanci, Pineto (TE) Laura Santi, Prato (PO)
0 Graziella Chiriaco’, Veglie (LE) Maria Anna Libranti, Catania (CT) Isora Saponara, Roma (RM)
non sedentario sedentario Roberto Cionini, Sassuolo (MO) Antonio Limongelli, Atripalda (AV) Roberto Sassi, Massa Di Somma (NA)
Cristoforo Cocchiara, Gela (CL) Giuseppina Limongelli, Bari (BA) Antonio Senes, Sassari (SS)
3-6 anni 11-16 anni 7-10 anni
Vincenzo Colacino, Cividale Del Friuli (UD) Maria Lo Presti, Siracusa (SR) Antonino Sinatra, Paterno’ (CT)
Giovanni Colli, Casciago (VA) Giuseppe Lonero, Valenzano (BA) Nunziatina Sorice, Benevento (BN)
Maria Pasqua Colucci, Crispiano (TA) Giuseppe Lorusso, Cividale Del Friuli (UD) Michele Spadavecchia, Molfetta (BA)
Fabrizio Comaita, Domodossola (VB) Sandra Lovato, Leverano (LE) Matteo Spensieri, Chiavari (GE)
Il consumo di pesce è nettamente inferiore rispetto alle raccomandazioni (3 volte alla settimana) in tutte le fasce Mariangela Conto, Romano Canavese (TO) Paolo Lubrano, Codroipo (UD) Bruno Spinelli, Lecco (LC)
di età e di indice di massa corporea, senza relazione con la presenza di obesità viscerale. Giuseppe Coppola, Sant’Anastasia (NA) Leandro Mallamaci, Paola (CS) Prospero Stramondo, Paterno’ (CT)
In base al bassissimo consumo di pesce complessivo, non è possibile evidenziare differenze tra soggetti sedentari Luisa Maria Corrini, Casalbuttano (CR) Rossana Manfredi, Ancona (AN) Gianni Tamassia, Peschiera Del Garda (VR)
Claudio Cravidi, Stradella (PV) Carlo Mannori, Firenze (FI) Rita Tanas, Ferrara (FE)
e non sedentari. Giambattista D’Andrea, Potenza (PZ) Nicola Marando, Marina D’Ardore (RC) Daniele Taro’, Mondovi’ (CN)
Maria De Giovanni, Napoli (NA) Ermenegildo Marciante, Cornaredo (MI) Chiara Ticozzi, Brescia (BS)
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Antonino De Martino, Varese (VA) Francesca Marine, Nuoro (NU) Giovanni Tomassini, Roma (RM)
Francesco De Ritis, Orsogna (CH) Francesco Marinelli, Bitonto (BA) Giuseppe Tortorella, Grumo Appula (BA)
Nei bambini, gli omega-3 promuovono la corretta maturazione della retina, del sistema nervoso centrale e del Mauro Elio Destino, Mesagne (BR) Roberto Marinello, Milano (MI) Antonella Ulliana, Pagnacco (UD)
sistema immunitario. Un deficit di omega-3 è stato anche ipotizzato essere associato a ridotta attenzione ed Rosa D’Ettoris, Perugia (PG) Maria Carla Martinuzzi, Grosseto (GR) Giuseppe Vacca, Villacidro (CA)
iperattività. L’introito ottimale raccomandato, pari ad 1 grammo al giorno, è di difficile copertura con la dieta, te- M. Elena Di Carlo, Borgo Valsugana (TN) Rosa Mazzola, Palermo (PA) Andrea Valpreda, Collegno (TO)
Enzo Di Blasio, Campobasso (CB) Donato Meffe, Campobasso (CB) Cristoforo Vania, Trani (BA)
nendo conto che 100 grammi di pesce coprono non oltre un terzo del fabbisogno giornaliero di omega-3. Tuttavia Maria Luisa Di Corpo, Santa Maria Delle Mole Domenico Meleleo, Canosa Di Puglia (BA) Andrea Vannocci, Firenze (FI)
l’assunzione di almeno tre porzioni di pesce alla settimana appare indispensabile per garantire almeno il livello (RM) Romeo Metrangolo, Squinzano (LE) Leonello Venturelli, Bergamo (BG)
Salvatore Di Naro, Caltanissetta (CL) Gaetano Maria Micciche’, Formello (RM) Maria Chiara Villa, Dorno (PV)
minimo di copertura dei fabbisogni. Salvatore Di Peri, Misilmeri (PA) Sergio Moretti, Lucera (FG) Giuseppe Zampogna, Polistena (RC)
Mario Di Pietro, Bellante (TE) Maria Muccioli, Trapani (TP) Vincenzo Zappia, Marina D’Ardore (RC)
26 Osservatorio Grana Padano Sergio Erre, Sassari (SS) Vitalia Murgia, Mogliano Veneto (TV) Cinzia Zucchi, Sestri Levante (GE)
Grana Padano: un alimento con molti nutrienti…
L’IMPEGNO SOCIALE DEL CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
Il Medico di Medicina Generale, il Pediatra di Libera Scelta, i Dietisti, i Medici Pratici e la classe medica in generale,
hanno tra gli obiettivi prioritari, la diffusione dei temi legati alla prevenzione primaria, tra i quali l’alimentazione riveste
un’importanza strategica.
Per raggiungere
INDAGINE l’obiettivo
SUGLI ERRORIil medico necessita
NUTRIZIONALI di strumenti
E LO STILE DI VITA pratici che consentano, dato il poco tempo a disposizione, di
svolgere questa attività in modo corretto e utile alla pratica clinica.
Il primo software per realizzare anamnesi alimentari nasce per contribuire alla diffu-
sione della corretta alimentazione sia presso la classe medica, sia presso le famiglie.
Il software consente al medico d’intervistare i suoi assistiti per conoscere non solo il
loro stile di vita alimentare, ma soprattutto i nutrienti che ricava dai cibi che assume,
inoltre permette INDAGINE
di raccogliere informazioni
SUGLI ERRORI su BMI,
NUTRIZIONALI circonferenza
E LO STILE DI VITA vita, abitudine al
fumo e attività fisica.
Le anamnesi realizzate possono aiutare il medico a monitorare l’alimentazione dei
pazienti nel tempo e a suggerire riduzioni o implementazioni di nutrienti oltre che Il Grana Padano viene prodotto secondo un metodo che risale all’undicesimo secolo.
implementare il counseling per modificare stili di vita errati. E fa bene alla salute anche nel ventunesimo.
Il programma consente inoltre al medico di partecipare all’indagine nazionale i cui ri-
sultati vengono diffusi ogni anno nei maggiori congressi nazionali e sui media stampa, Se Il Grana Padano DOP lo si fa da 1000 anni una ragione ci sarà. I monaci Cistercensi e Benedettini che iniziarono a fare
radio e TV. questo formaggio non avevano le conoscenze di scienza dell’alimentazione di cui disponiamo oggi, ma ne avevano intuito le
naturali proprietà nutritive. Il Grana Padano DOP oggi è il formaggio a Denominazione di Origine Protetta più venduto al mondo,
L’attività dell’Osservatorio Grana Padano è tutelata da un autorevole Comitato Scien-
il formaggio a pasta dura più diffuso in Italia, consumato da oltre 19 milioni di famiglie, e servito in migliaia di ristoranti e bar. Il
tifico che garantisce la qualità delle informazioni sempre aggiornate con indagini e
Grana Padano DOP è un alimento dal sapore gustoso, inconfondibile anche nelle preparazioni gastronomiche.
studi tratti dalla letteratura scientifica internazionale, ed è realizzato in collaborazione • 50/60 gr (20/40 per i bambini) sono un’ottima pietanza che sostituisce la carne o le uova.
con la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri). • Un cucchiaio di formaggio grattugiato (circa 10 gr) è un saporito condimento per pasta, riso, polenta e passati di verdura, viene
utilizzato dallo svezzamento in poi, perché permette di ridurre l’uso del sale e aggiunge alla dieta nutrienti preziosi.
• È un ottimo snack per la merenda dei bambini, o da accompagnare ad un aperitivo.
Se non hai ancora il software e non fai parte dei ricercatori e divulgatori del programma,
puoi riceverlo gratuitamente richiedendolo a: www.osservatorio.granapadano.it
Grana Padano: il nome del gusto per la tua salute.
INDAGINE SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA
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