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uo 1 ano
Una consultazione
superata dai fatti
Il quesito avrebbe dovuto riguardare l'Aia
e da domani questa la nostra battaglia
di Michele MONTEMURRO
Sono andato a votare per
un referendum che stato supe-
rato dai fani. Lo strumento la-
sciava qualche perplessit per-
ch, se abbiamo buona memo-
ria, ci dovremmo ricordare che i
quesiti referendari sono stati con-
cepiti pri ma del 26 luglio (gior-
no del sequestro all'Ilva e degli
arresti, ndc).
A urne da poco chiuse lo di-
chiara il deputato del Pd, il taran-
tino Michele Pelillo, che ha pure
un rammarico: <<Se avessimo po-
tuto aggiornare i quesiti referen-
dari scrivendo: se l'IIva non ri-
spetta l'Aia, sei favorevole alla
chiusura dell'azienda? Probabil-
mente avrebbe votato pi gente
ed io avrei risposto s. Il neo
parlamentare commenta anche la
scarsa affl uenz.a ai seggi: Tecni-
camente non sufficiente, per
da un punto di vista politico con-
serva un suo rilievo e non pos-
siamo ignorare un dato del gene-
re. Votare per un referendum
consultivo per noi stata la pri-
ma volta, non avevamo riferi-
menti. Continuo a credere - sot-
tolinea Pelillo - che dobbiamo fa-
re di tutto per dare piena applica-
zione alla legge validata dalla
Corte Costituzionale ( la
23 1/2012 denominata "salva-Il-
va", ndc).
Da domani, dunque, i rifletto-
ri si spostano nuovamente sull'
Aia e sulla sua applicazione.
Questa ulteriore esperienza del
referendum - ribadisce il deputa-
to - serve a consolidare l'esigen-
za di procedere in quella direzio-
ne gi tracciata: capire se il per-
corso previsto dalla legge rea-
lizzabile. Spero ci sia suflciente
volont d'intenti e insieme, co-
me comunit, possiamo pretende-
re che la legge venga rispettata.
Se cos non sar si aprir un
nuovo capitolo.
Secondo Pelillo il dato del
coinvolgimento alle urne non de-
ve essere sottovalutato perch
rimane la certezza che una
grande parte della popolazione
molto sensibile all'argomento e
pretende chiarezza. L'ex asses-
sore regionale della Giunta Ven-
dola non fa segreto di una sua
convinzione sulle risorse impe-
8nate per la realizzazione del re-
ferendum: Quei 400mila euro -
aggiunge Pelillo - gli avrei spesi
in maniera di versa. Dopo aver
Per il
parlamentare
del Pdl Michele
Pelillo il
referendum con
questi quesiti
era ormai
superato
avuto la conferma di ci che
pensavamo, ora stiamo dove sta-
vamo l'altro giorno. Serve quin-
di grande severit nella venfca
puntuale dell'Aia per capire, en-
tro qualche mese, se la chiave
di volta oppure se bisogna trova-
re altre soluzioni, pi drastiche.
Pelillo, infine, sottolinea an-
che la posizione ondivaga assun-
ta dal suo partito, il Pd: Non ci
siamo messi di traverso e abbia-
mo invitato a votare la gente. Pe-
r anche nel nostro partito ci so-
no state diverse sfumature nell'
espressione del voto, tuttavia l'at-
tenzione la dobbiamo porre sulla
legge c sulla sua applicazione,
evitando distrazioni. Vanno be-
ne i cortei, le manifestazioni e i
reterendum. Ognuno ora si sfo-
gato, ma adesso bisogna fare la
cosa pi importante, spero.
Cervellera: Ho votato s alla chiusura dell'area a caldo
e <<Credo che i cittadini hanno ri tenuto
questo referendum inutile e dannoso. Il
commento del consigliere regionale di
Sei Alfredo Cervellera, ex vicesindaco del-
la Giunta Stefno I . <<Noi - prosegue Cer-
vellera- abbiamo dato un'indicazione chia-
ra come partito: contrari alla chiusura dell'
Ilva ma favorevoli alla chiusura dell'attua-
le area a caldo, che riteniamo possa essere
superata utilizzando le migliori tecnologie
tra l'altro previste nell 'Aia. Ccrvellera
dunque ha votato no alla c hiusura totale
dell'll va ma ha votato s alla chiusura dell'
area a caldo e aJ relativo spostamento dei
parchi minerali.
La propriet dell'llva - spiega Cervel-
lera - deve capire che suo interesse inno-
vare quella fabbrica perch sarebbe un in-
vestimento per il futuro. Nel 2016 tutte le
aziende siderurgiche devono seguire le
normative e uropee e l'area a caldo cos
com' sarebbe superata.
Sulla scarsa aflluenza ai seggi, il consi-
gliere regionale di Sei dichiara: Non mi
aspettavo questo dato cos La parte-
cipazione sempre pi ridotta cd un fat-
to negativo. Allo stesso tempo mi aspetta-
vo che non si raggiungesse il quorum.
Cervellera ora si adoperer per SOllecita-
re l'Arpa al fine di esigere trasparenza c
sapere con chiarezza la valutazione del
danno sanitario, che dovrebbe essere rive-
lata entro un mese al massimo. Ci devono
dire - conclude il consigliere regionale di
maggioranza - qual il rapporto tra le ma-
lattie e la presenza della fabbrica. E pro-
prio Sei dovrebbe realizzare prossimamen-
te a Taranto un convegno sul te ma.
Mi.Mo.
pag. 12 - luned 15 aprile 2013
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IL .. MATTINO
L'iniziativa Dopo l'ok della Cassazione
Chiusura Ilva
referendum flop
Taranto assente
Non raggiunto il quonnn
sui quesiti proposti
percentuali ferme al20%
Carlo Mercuri
ROMA. Alla fine il tanto atteso referen-
dum sull'Uva di Taranto ha fatto flop.
Alle urne si sono recati solo 33.774
elettori su 173.061, cio il19,52% de-
gli aventi diritto. Una cifra ben lonta-
na dal 50% pi uno che avrebbe reso
valido I' effetto consultivo del referen-
dum. La maggioranza dei cittadini ta-
rantini quindi rimasta a casa. Nel
rione Tamburi, il pi esposto all' in-
quinamento, si recato ai seggi solo
il9,7%. Gli ambientalisti che hanno
sostenuto il referendum (riuniti sot-
to la sigla Altamarea) avevanospera-
toin un altro risultato: giraggilmge-
re un 30 per cento di sl alla chiusura
dell'Uva per loro sarebbe stato un suc-
cesso.
l quesiti proposti erano due e di gene-
re ultirnativo: tipo Ilva s o Uva no. li
primo proponeva la chiusura totale
dello stabilimento e diceva grosso
modo ai cittadini: volete voi, al fine eli
tutelare la vostra salute contro l'in-
quinamento, chiedere la chiusura
dell'Uva? Il secondo quesito propo-
neva di mettere i sigilli solo all'areaa
caldo, considerata la maggiore fonte
di inquinamento. Nessun quesito
costruttivO>>, come ha sostenuto il
Comitato cittaclino lavoratori liberi
e pensanti, che pure era stato tra i
sostenitori del referendum e da cui
invece all'ultimo ha preso le distan-
ze. Cis! e Uil si sono detti contrari a
questo referendum. La Cis! ha addi-
rittura sottolineato come ,,Je recenti
dichiarazioni diffuse dall'Arpa Pu-
glia in riferimento al graduale miglio-
ramento delle qualit dell'aria nelle
zone critiche della citt costituisco-
no risvolto positivo del percorso vir-
tuoso gi avviato e su cui fondamen-
tale proseguire senza esitazioni. La
Cgil, che non ha dato indicazioni di
voto, ha ritenuto tuttavia Sbaglato
proporre ai cittadini un referendum,
ancorch consultivo, un pronuncia-
mento su terni importanti legati a di-
ritti fondamentali di rilievo costitu-
zionale come la salute e il lavoro. La
Confindustria ha espresso la propria
contrariet, sia in orcline al merito
sia al metodo con i quali si propone
alla cittaclinanza una questione che
va ben al di l di un semplice s o no
apposti su una scheda.
Le forze politiche hanno mostrato ge-
neralmente molto scetticismo nei
confronti eli questo referendum. In
molti casi hanno lasciato libert divo-
to ai propri elettori. Solo Sei (Sinistra,
ecologia e libert, il partito del presi-
dente della Regione Nichi V endola)
ha invitato a votare no al primo quesi-
to (chiusura totale) e s al secondo
(chiusura dell'area a caldo). li Movi-
mento 5 stelle e i Radicali hanno la-
sciato libert eli scelta agli elettori. Se
sifosseraggiunto il quorum, il Comu-
neavrebbedovutotracciareunanuo-
va linea nei confronti dell'azienda si-
derurgica, sapendo tuttavia che i po-
teri dell'amministrazione sull'llva so-
no limitati agli accertamenti sanitari.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Il referendum COnSUltiVO l nva Taranto
)
QUORUM NECESSARIO
50%+1.
pari circa a 86.000 votanti su 173.000
12 QUESITI
1) Ch1usura totale
Volete voi cittadini di Taranto.
al fine di tutelare la vostra
salute nonch la salute
dei lavoratori contro
l' inquinamento, proporre
la chiusura dell"acciaieria
llva?
2) Chiusura area a caldo
Volete voi cittadini di Taranto. al fine di tutelare la vostra
salute e quella dei lavoratori, proporre la chiusura
del l" area a caldo dell"llva, maggiore fonte
di inquinamento, con conseguente smantellamento
dei parchi minerali?
LETAPPE
Uill!::J
2007
Presentati al sindaco
di Taranto 12.000 firme
e 3 quesiti referendari
1 settembre 2010
Con decreto il sindaco indice
il referendum
7 ottobre 2010
Su ricorso di llva.
Confindustria e sindacati
il Tar blocca l"iler
della consultazione
annullando il decreto
del sindaco
12 ottobre 2011
Il Consiglio di Stato d
il via libera al referendum
pag. 9 - luned 15 aprile 2013
s
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n
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Taranto, il referendutn sull'Ilva un flop
scarsa
alle urne solo il 20%
degli aventi diritto
LA CON SUL T AZIONE
ROMA Alla fine il tanto atteso re-
ferendum sull'llva di Taranto
ha fatto nop. Alle urne si sono
recati solo 33.774 elettori su
173.061, il 19,52 per cento
degli aventi diritto. Una cifra
ben lontana dal 50 per cento pi
uno che avrebbe reso valido l'ef-
fetto consultivo del referen-
dum. La maggioranza dei citta-
dini tarantini quindi rimasta a
casa. Nel rione Tamburi, il pi
esposto all'inquinamento, si
recato ai seggi solo il 9,7 per cen-
to degli elettori. Gli ambientali-
sti che hanno sostenuto il refe-
rendum (riuniti sotto la sigla Al-
ta marea) avevano sperato in un
altro risultato: gi raggiungere
un 30 per cento di s alla chiusu-
ra deii'IIva per loro sarebbe sta-
to un successo. Avrebbe marca-
to un'inversione di tendenza in
una citt di solito impermeabile
a consultazioni di questo tipo
(Taranto fu uno dei pochi capo-
luoghi italiani in cui non si rag-
TARAI(TO La fabbrica dell ' Uva
giunse il 50 percentodei votanti
al referendum indetto contro il
ritorno al nucleare).
l QUESITI
I quesiti proposti erano due e di
genere ultimativo: tipo llva s o
Ilva no. Il primo proponeva la
chiusura totale dello stabilimen-
to e diceva grosso modo ai citta-
dini: volete voi, al fine di tutela-
re la vostra salute contro l'inqui-
namento. chiedere la chiusura
dell'Uva? LI secondo quesito pro-
poneva di mettere i sigilli solo
all'area a caldo, considerata la
maggiore fonte di inquinamen-
to. Nessun quesito "costrutti-
vo", come ha sostenuto il "Comi-
tato cittadino lavoratori liberi e
pensanti", che pure era stato tra
i sostenitori del referendum e
da cui invece all'ultimo ha preso
le distanze. Bisognava almeno -
ha detto il Comitato- interroga-
NIENTE QUORUM
POCHI l CONSENSI
PERFINO
NEL TAMBURI
Il PIU ESPOSTO
All'INQUINAMENTO
re i cittadini con un Volete voi
che I'Tiva venga chiusa con il
conseguente reimpiego degli
operai nelle opere di bonifica?.
LA QUALIT DELL'ARIA
I sindacati Cisl e Uil si sono detti
contrari a questo referendum.
La Cis l ha addirittura sottolinea-
to come le recenti dichiarazio-
ni diffuse dall'Arpa Pugl ia in ri-
ferimento al graduale migliora-
mento delle qualit dell'aria nel-
le zone critiche della citt costi-
tuiscono risvolto positivo del
percorso virtuoso gi avviato c
su cui fondamenta le prosegui-
re senza esitazioni. La Cgil, che
non ha dato indicazioni di voto,
ha ritenuto tuttavia <<s bagliato
proporre ai cittadini un referen-
dum, ancorch consultivo, un
pronunciamento su temi impor-
tanti legati a diritti fondamenta-
li di rilievo costituzionale come
la sal ute e il lavoro. La Confin-
dustria ha espresso la propria
<<contrariet, sia in ordine al me-
rito sia al metodo con i quali si
propone alla cittadinanza una
questione che va ben a l di l di
un semplice sl o no apposti su
una scheda. Le forze politiche
hanno mostrato generalmente
molto scetticismo nei confronti
di questo referendum. ln molti
casi hanno lasciato libert divo-
to ai propri elettori. Solo Sei (Si-
nistra, ecologia e libert, il parti-
to del presidente della Regione
Nichi V endola) ha invitato avo-
tare no al primo quesito (chiusu-
ra totale) e s al secondo (chiusu-
ra dell'area a caldo). Il Movi-
mento 5 stelle e i Radicali hanno
lasciato libert di scelta agli elet-
tori. E proprio il movimento di
Grillo stato messo sul banco
degli accusati da Peacelink, una
delle sigle che hanno sostenuto
la consultazione, di scarsa par-
tecipazione: <<Il M5S ha una
grossa responsabilit - ha detto
il presidente d Peacelink, Ales-
sandro Marescotti - A Taranto
non l'abbiamo visto sbracciarsi
pi di tanto.
Il COMUNE
Il referendum, come abbiamo
detto sopra, era di tipo consulti-
vo. Se s i fosse raggiunto il quo-
rum, il Comune avrebbe dovuto
raccogliere il testimone per trac-
ciare una nuova linea da seguire
nei confronti dell'azienda side-
rurgica, ben sapendo tuttavia
che i poteri dell'amministrazio-
ne cittadina suii'IIva sono limi-
tati agli accertamenti sanitari.
Carlo Mercuri
C RIPRODUllONE RtSERVATA
pag. 19 - luned 15 aprile 2013
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COBBIEBE DELLA SEBA
Il caso l due quesiti chiedevano la chiusura dello stabilimento o della sola area a caldo
Taranto ignora il referendum
Solo 2 su 10 al voto sull'Uva
Bonelli (Vercli): boicottaggio, colpa del sindaco e di Grillo
DAL NOSTRO INVIATO
TARANTO - Quando sono
le otto di sera il leader dei Ver-
di Angelo Bo q e Ili a tirare le pri-
me somme. <<E chiaro che non
andata bene sintetizza a due
ore dalla chiusura dei seggi. Il
referendum sull11va promosso
dal Contato Taranto Futura, ap-
prodato alle urne dopo pi di
una battaglia giudiziaria e invo-
cato da una raccolta di firme di
12 mila persone, non ha convin-
to i tarantini a presentarsi alvo-
to. I due quesiti re-
ferendari (il primo
sulla chiusura dello
stabilimento, il se-
condo sullo sman-
tellamento della so-
la area a caldo) ieri
sono stati ignorati
dalla larghissima
maggioranza degli
aventi diritto alvo-
to. E il risultato
un flop: affluenza al19,51% dei
votanti, percentuale lontanissi-
ma dal quorum richiesto per
rendere valido l'appuntamento
referendario, (cio il 50%+ 1 de-
gli aventi diritto che equivale a
86.531 votanti).
Per forza andata cos va-
luta Bonelli stata una gara al
boicottaggio. Lui e gli ambien-
talisti che hanno sostenuto la
campagna referendaria se la
prendono con il sindaco Ippa-
zio Stefno che per contenere i
costi ha dimezzato il numero
dei seggi (Stefno, intercettato
alcuni mesi fa dell'inchiesta Il-
va, parla con l'uomo delle rela-
La consultazione
La validit
Il referendum sulla chiusura
dell'llva d Taranto (nella
foto il sindaco lppazio
Stefno) stato promosso
dal Comitato Taranto
Futura che ha raccolto 12
mila firme. valido solo se
si supera il 50% di votanti.
Si votato fino alle 22 di
ieri n 19 scuole
l quesiti
Due i quesiti. Il primo:
Volete voi cittadini di
Taranto. al fine di tutelare
la vostra salute nonch la
salute dei lavoratori contro
l'inquinamento. proporre la
chiusura dell'acciaieria
llva?. Il secondo: Volete
proporre la chiusura
dell'area a caldo dell'Uva.
maggiore fonte d
inquinamento, con
conseguente
smantellamento dei parchi
minerali?
zioni pubbliche del gruppo, Gi-
rolamo Archin, assicurandogli
che far di tutto per far slittare
il referendum). Ce l'hanno an-
che con Chi ha fatto passare
l'idea che tanto questo referen-
dum non sarebbe servito a nul-
la e, sempre per dirla con Bo-
nelli, con la necessit assurda
di avere un quorum che nei casi
di referendum consultivi non si
chiede da nessun'altra parte in
Italia. Ma fra gli avversari ce
n' anche uno nuovo: Seppe
Grillo, accusato di non aver spe-
so parole ed energie sufficienti
sul caso Ilva. Alessandro Mare-
scotti il presidente di Peace-
link, fra le associazioni pi atti-
ve nella corsa al referendum. Ie-
ri sera, a urne ancora aperte, ha
attribuito al M5S una grossa re-
sponsabilit della scarsa parteci-
pazione>> al voto, perch Grillo
non si fatto sentire. Lo stesso
Bonelli in serata ha postato sul-
la sua pagina Facebook un com-
mento sul silenzio brutto e
imbarazzante>> di Grillo. In re-
alt il Movimento aveva diffuso
un comunicato due giorni fa in-
vitando a votare due S al refe-
rendum ma per i delusi dal voto
di ieri serviva l'intervento di
Grillo sul sito.
Rinfacciate le colpe e defini-
ta questa o quella responsabili-
t,l'esito non cambia: il referen-
dum nullo e anche se tutti i
votanti avessero detto un s o
un no alla chiusura deg.li im-
pianti il dato non sarebbe co-
munque rappresentativo della
volont dei tarantini (lo scruti-
nio cominciato alle dieci di ie-
ri sera e il risultato definitivo si
sapr stamattina). Quindi an-
che la valenza politica dell'ap-
puntamento ridotta al mini-
mo. Un'altra sconfitta per il par-
tito an ti -fabbrica, a pochi gior-
ni dalla decisione della Consul-
ta che ha deciso che il decreto
salva-IIva costituzionale e che
gli impianti possono continua-
re a produrre seguendo la tabel-
la di marcia stabilita dall'Auto-
rizzazione ambientale. Lo stabi-
limento resta in ogni caso sotto
accusa per disastro ambientale,
la magistratura lo ritiene re-
sponsabile di malattie e morti.
E per capire che c' ancora mol-
ta strada da fare per arrivare al
risanamento basta puntare
spesso gli occhi sull'IIva. Prima
o poi si vede una nube rossa sul-
le ciminiere, come quella di
due giorni fa: lo slopping,
emissione di fumo non incana-
lato nei camini perch gli im-
pianti non funzionano come do-
vrebbero.
Giusi Fasano
, @GiusiFasano