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Progetto Con l'Altro Piede possibile: l'essenza del metodo The other foot per la prima volta in Italia

a di Alessandro Crisafulli Con l'Altro Piede possibile. Ne eravamo convinti prima. Adesso lo siamo ancora di pi. Venerd 9 dicembre stato un giorno a suo modo storico per la nostra Societ. Nell'ambito delle iniziative di aggiornamento, riqualificazione e sperimentazione tecnica del nostro vivaio, abbiamo lanciato un progetto unico nel suo genere: un percorso di addestramento del piede non dominante, secondo la filosofia della scuola scozzese The Other Foot, con la quale, primi in Italia, siamo in stretto contatto. Con l'obiettivo di rendere coscienti i ragazzi delle potenzialit del loro piede debole, pari a quelle del fratello maggiore. In modo da avviarli a una maggiore padronanza del pallone, ad avere una variet di soluzioni di gioco molto pi ampia, a divertirsi molto di pi, sorprendendo gli avversari. Per essere, insomma, giocatori pi completi e quindi, insieme, una quadra pi bella. Grazie a Ian Mc Arthur, tecnico scozzese di 49 anni che per 5 anni ha studiato ed elaborato il metodo, ne abbiamo appreso i cardini. La convinzione di base? Se impari a giocare con due piedi, raddoppi le tue potenzialit.

Ecco quindi una serie di strumenti che fungono da promemoria, stimolo e incentivo, per addestrare e migliorare la concentrazione, l'applicazione, le motivazioni e il divertimento degli allievi Stimolo visivo Un calzettone, giallo, indossato sempre - sul piede debole. Un calzettone di altro colore indossato sul piede forte. Prendendo spunto dalla filosofia del karate: al superamento, nel tempo, di vari step/esercizi, quindi dopo aver acquisito delle competenze tecniche specifiche, il calzettone sul piede forte cambia di colore (come le cinture nel karate), diventando da rosso a blu, verde, porpora, arancione e infine nero. Calzettone nero = perfetto ambidestrismo! Noi abbiamo utilizzato un solo calzettone, arancione, sul piede debole.

Stimolo uditivo L'allenamento avviene con il sottofondo di particolari melodie, studiate ad hoc, con musiche e testi ripetitivi e divertenti allo stesso tempo, che danno ritmo alle esercitazioni. Noi abbiamo utilizzato una colonna sonora con canzioni selezionate, italiane e straniere, con il giusto ritmo.

Attivit Esercizi studiati da gestire tutti con il piede debole, per migliorare tecnica, conduzione della palla, tiro in porta e, in generale, la coordinazione bilaterale dell'allievo. Il tutto con una serie di giochi e attivit, singole, a coppie o di gruppo, in certi casi con attrezzature particolari. Noi abbiamo studiato un un percorso, in 8 tappe, che hanno avuto una durata di 5 minuti ciascuna, dando un filo logico e una continuit nell'addestramento. Inoltre abbiamo aggiunto: 3 tappe a punti (in cui indossare le casacche colorate, come ennesimo input visivo), assicurando un premio per i primi due classificati, come ulteriore incentivo e omaggio per l'impegno. Le tappe predisposte dai nostri tecnici, ovviamente tutte con il piede non dominante: 1) conduzione freestyle dentro un quadrato, con un ostacolino, un cono e due cinesini come elementi da superare/aggirare in maniera libera e spontanea, sprigionando le proprie abilit tecniche e la propria fantasia. 2) Calcio al volo, da palla in mano, per fare canestro in una cesta posta a 3 metri di distanza. 3) Palleggio libero dentro quadrato di 5 metri per 5. 4) Sfida uno contro uno in piccolo campo con porticine, gol solo con piede debole. 5) Conduzione laterale e passaggio frontale in canali delimitati dai cinesini. 6) Quadrato di esercizi per la coordinazione generale con e senza palla / polisportivi (palleggio con le mani saltando su tappeto elastico, equilibrio monopodalico su appositi supporti, salto monopodalico di quattro ostacolini in fila). 7) Slalom tra i paletti 8) Tiro in porta dopo scambio con compagno (rappresentato da Alberto Bertolini, ex bomber del Monza che si prestato, fornendo consigli e indicazioni agli atleti).

Hanno partecipato 14 Esordienti '99 e due Pulcini '02, pi due portieri fissi fra i pali, sotto la guida del mister Nino Pot, ma con l'assistenza, nelle varie tappe, di altri tecnici e dirigenti del settore giovanile (gestito da Gabriele Cattaneo, Ivano Iachini e Mauro Arienti). La musica ha dato il l all'esercitazione. A coppie, i ragazzi hanno iniziato nella tappa a loro assegnata. Ogni cinque minuti, il cambio, in senso orario. Ogni allievo ha mostrato grande interesse e curiosit per il particolare e innovativo allenamento (anche per il contesto mediatico) mettendoci tanta grinta e determinazione. Ha funzionato lo stimolo uditivo di sottofondo, tanto che quando la musica veniva temporaneamente abbassata (per permettere qualche intervista live di un giornalista di Corriere TV), calava per qualche secondo la motivazione. Anche il promemoria del calzettone arancione ha funzionato. Le tappe a punti sono state sicuramente quelle pi combattute: centrata l'idea di creare una competizione interna, alternata a tappe pi rilassanti. stato mantenuto un ritmo costante, per tutti e 40 minuti dell'esperimento. Alla fine, un applauso generale ha permesso di sciogliere i muscoli (specialmente del piede debole...) e la concentrazione. Il tutto stato videoripreso e poi pubblicato sulla nostra web-tv e sul nostro sito http://blog.libero.it/auroradesio1922 come momento di riflessione a posteriori per i tecnici, ma anche di divertimento per i ragazzi protagonisti. I risultati numerici hanno dato un riscontro gi scientificamente provato: i mancini hanno una predisposizione bilaterale maggiore, sono pi portati all'utilizzo del piede debole rispetto ai loro compagni destri. Nelle prime cinque posizioni della classifica, infatti, figurano ben quattro mancini. Alcuni ragazzi hanno dimostrato gi buona abilit, in certi casi stupendosi loro stessi. Ai partecipanti stata consegnata una scheda di customer satisfaction, per valutare l'impatto dell'esperimento: il loro gradimento, quanto si sentivano stimolati, se lo rifarebbero, se adesso pensano di pi al loro piede non dominante, quali tappe hanno trovato pi divertente, utile, noiosa, difficile. In base ai risultati verr eventualmente riadattato il percorso, in maniera da farne una sorta di brand, riproponibile secondo tempistiche prefissate. L'obiettivo anche su consiglio del Centro Studi e Ricerca sul Calcio, con il quale siamo in contatto - quello di creare anche dei test d'ingresso per valutare il bagaglio tecnico di partenza di ciascun allievo, in maniera poi da poterne valutare i miglioramenti. E di allestire percorsi con vari

livelli di difficolt, avvicinandosi sempre pi al pieno metodo The Other Foot che prevede la conquista di calzettoni di vari colori, come le cinture del karate, con il miglioramento delle proprie prestazioni e abilit. Dopo ulteriori dibattiti fra lo staff tecnico interno, per il miglioramento del progetto, verr riproposto un nuovo allenamento ad hoc, probabilmente con la categoria Giovanissimi. Alcuni commenti L'iniziativa del piede sinistro assolutamente fantastica! Iniziative come queste sono assolutamente necessarie per i praticanti dei nostri settori giovanili. Non mi dilungo ma oltre ai ragazzi, una buonissima lezione per i genitori. M'inchino innanzi a tanto....clap clap clap...bravi ragazzi avanti cos! Ettore Pasca, responsabile settore di base del Monza Calcio Addestrando quotidianamente il piede e l'arto debole, si migliora come coordinazione e tutto il resto anche l'arto buono. un ottimo allenamento, soprattutto per i pi piccoli. Mi sono divertito io, si sono soprattutto divertiti loro!. Alberto Bertolini, ex bomber del Monza Calcio

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