Sei sulla pagina 1di 8

CAPITOLO V GLI ATTI PROCESSUALI

1.
Gli atti processuali sono diretti ad un risultato finale, pertanto necessario
soffermarsi sulla disciplina di questi atti esame dellaspetto interno/struttura.
2.
Iudicium est actus trium personarum, iudicis, actoris et rei
questa
espressione spiega lesistenza di una relazione triadica fra i protagonisti del
processo: almeno due parti e il giudice.
Sulla base di ci si sviluppata la TEORIA DEL RAPPORTO GIURIDICO
PROCESSUALE, la cui elaborazione stata opera della dottrina tedesca e ha
avuto fortuna anche in Italia soprattutto grazie a Chiovenda. Questa teoria
doveva spiegare le relazioni fra i soggetti del giudizio a seguito dellesercizio
dellazione. Il rapporto giuridico processuale costituiva il nucleo centrale di ogni
processo, infatti questo veniva considerato come la veste esteriore di tale
rapporto.
La teoria del rapporto giuridico processuale stata elaborata con complessit.
Si studiata la natura di questo rapporto, e se ne analizzato il contenuto e lo
svolgimento. Proprio con riferimento alla figura del rapporto giuridico
processuale fu elaborata la distinzione tra:
- condizioni dellazione, erano riferite alla domanda e costituivano
presupposto per ottenere un provvedimento favorevole
- presupposti processuali, venivano collegati al rapporto giuridico
processuale nel senso che la loro mancanza ne determinava
linvalidit impedendo lesame del merito.
Osservava Leone che sin dal momento in cui la polizia giudiziaria o il PM riceve
la notizia criminis si istaura una relazione giuridica tra polizia giudiziaria o
pubblico ministero con limputato.
Nonostante lautorevolezza dei suoi sostenitori, la teoria del rapporto giuridico
processuale oggi abbandonata e criticata: non si tratta solo di motivi formali
che cristallizzano il processo in un rapporto giuridico accentuandone laspetto
statico; lostacolo maggiore la difficolt di concepire il rapporto giuridico
processuale quale centro unitario di imputazione della molteplicit dei diritti e
dei doveri che si esplicano nel processo.
I vari poteri e doveri non sorgono da un rapporto fra il giudice e le parti, ma
hanno origini completamente distinte (per il giudice obbligo di legge). Lo stesso
vale per il processo penale, durante il quale il PM non titolare di diritti
soggettivi nei confronti dellimputato, ragion per cui tale impostazione
ritenuta inesatta.
3.
La visione dinamica del processo evidenzia la serie di atti che evolvono verso il
risultato finale del processo:
- atto di citazione (della parte)
- notifica dello stesso al convenuto (atto dellufficiale giudiziario)
- costituzione in giudizio (attivit della parte che porta a conoscenza
dellufficio giudicante la causa)

iscrizione a ruolo della causa (del cancelliere che determina la


formale iscrizione nel registro di questultimo)
nomina del giudice istruttore (effettuata dal presidente del tribunale)

Caratteristiche eterogenee, funzioni e soggetti diversi, strutturati in maniera


differenziata, portano ad una disciplina degli atti processuali molto complessa.
La sorte di un processo pu essere condizionata anche dalla regolarit con cui i
singoli atti vengono posti in essere. Il vizio di un singolo atto infatti pu
travolgere lintero giudizio. Il mancato rispetto delle regole alla corretta
formazione degli atti processuali pu portare alla declaratoria di nullit senza
che il giudice possa pronunziare nel merito.
4.
Fondamentali principi della disciplina degli atti processuali
a)
TIPICIT
Innanzitutto va posto in rilievo che gli atti del processo sono tipici, cio
appartengono a precisi schemi previsti dalla legge non bisogna farsi
ingannare dallart. 112 cpc che inesattamente viene intitolato libert
delle forme e dallart. 125 cpc. Anche se le due norme enunciano la
possibilit di apertura verso latipicit, la loro portata marginale. Il
fenomeno costituisce lesatto contrario di quanto avviene nel diritto
privato nel quale vige il principio dellautonomia contrattuale.
La quasi totale tipicit degli atti processuali dipende dal fatto che lo
scopo del processo predeterminato e rimane sempre lo stesso, perci la
necessit di creare nuove tipologie di atti non ha ragione di porsi.
b)

c)

5.

FORMALIT
Diverso principio quello della formalit degli atti. Infatti non basta che
latto appartenga ad uno schema tipico, ma occorre anche che presenti
specifici requisiti di forma espressamente previsti. Un esempio sono gli
artt. 132 e 163 cpc che enunciano i requisiti che devono possedere la
sentenza del giudice e latto di citazione.
La formalit costituisce un requisito in pi che funge da espressa
garanzia per i protagonisti del processo. La presenza di specifici requisiti
di forma negli atti processuali rappresenta una cautela per la
ponderazione che si richiede nel loro compimento ed mezzo
fondamentale per tutelare i diritti primi fra i quali quelli della difesa e del
contraddittorio.
Non tutti questi requisiti sono previsti a pena di nullit, infatti essa opera
solo nel caso di mancanza o di incertezza degli elementi di forma
fondamentali che condizionano lo scopo dellatto.
LINGUA ITALIANA
Gli atti del processo devono compiersi in lingua italiana, e ci si deduce
dallart. 122.1 cpc. La necessit di tradizione non sussiste solo per gli atti
del processo ma anche per i documenti redatti in lingua straniera che
prevedono la nomina del traduttore o dellinterprete. Solo nel processo
civile la possibilit di avvalersi di traduttore/interprete facoltativa.

La tipologia degli atti del processo varia ed costituita da atti del giudice,
delle parti e ausiliari di giustizia. Il carattere dispositivo del processo civile
rende determinante liniziativa dei soggetti che di esso si avvalgono. Va
effettuata una distinzione fra atti di impulso e atti dispositivi:
5. a) atti di parte
atti di impulso
Costituiscono gli atti di propulsione del processo. Il processo civile lasciato
alliniziativa privata non soltanto nel suo sorgere, ma anche nel suo
svolgimento. Ad esempio se dopo la notifica dellatto di citazione, una delle
parti non provvede ad effettuare la costituzione in giudizio nei termini di legge,
non si ha liscrizione a ruolo della causa per cui il processo resta quiescente per
tre mesi e se non viene riassunto entro tale termine si estingue.
La presenza dellimpulso di parte ancora pi evidente nel processo esecutivo,
in cui la mancanza delle parti a due udienze consecutive sanzionata
addirittura con lestinzione immediata della procedura.
La fondamentale importanza degli atti di impulso evidenziata dalla
disposizione 307 cpc che disciplina listituto dellestinzione del processo per
inattivit di parti ed enuncia una serie di ipotesi in cui la mancata iniziativa
della parte fa venir meno il meccanismo processuale.
Il giudizio di cassazione il solo nel quale limpulso di parte attenuato infatti
la presentazione del ricorso sufficiente a far si che il processo si evolva fino
alla sentenza. In questa sede lestinzione si verifica solo per rinunzia al ricorso.
atti dispositivi
Sono atti di parte che hanno una efficacia completamente opposta a quelli di
impulso, nel senso che il loro compimento non fa progredire il processo ma lo fa
venire meno.
Tipico esempio di atto dispositivo la rinuncia agli atti del giudizio civile, che
determina appunto lestinzione della procedura sia in primo grado che nei
successivi gradi di impugnazione.
La rinuncia agli atti del giudizio va distinta dalla rinuncia allazione il codice
non ne parla ma ammissibile come diretta conseguenza della disponibilit dei
diritti. Ha un effetto pi incisivo della rinuncia agli atti del giudizio perch fa
venire meno lo stesso diritto a chiedere tutela giurisdizionale, mentre la prima
non impedisce che il processo possa essere instaurato ex novo attraverso una
successiva riproposizione della domanda.
Effetti analoghi ha la conciliazione giudiziale che attraverso una definizione
concordata della lite determina lestinzione del processo e la cessazione della
materia del contendere.
Questi atti non possono essere posti in essere direttamente dal difensore ma
vanno compiuti dalla parte personalmente o da un procuratore speciale.
6. b) atti del giudice
Hanno importanza fondamentale perch possono assumere la forma della
sentenza, dellordinanza e del decreto:
sentenza

latto fondamentale del processo, essendo quello che definisce la lite quando
si tratta di sentenze definitive, ma ci sono anche sentenze cosiddette parziali
che definiscono solo singoli aspetti del processo.
sentenza DEFINITIVA quella che chiude il processo
sia definendo totalmente la controversia
sia accogliendo singole questioni (processuali o di merito) che sono
ostative alla sua prosecuzione
sentenza PARZIALE quella che dispone che questo
continui, respingendo singole questioni (processuali o
di merito) il cui accoglimento avrebbe chiuso il
processo.
Limpiego della sentenza sempre necessario ogni qualvolta il giudice si
pronunzia su una questione (di rito o di merito) idonea a chiudere il processo.
Sussistono particolari requisiti di forma fra i quali di particolare rilievo sono la
motivazione (ragionamento) e il dispositivo (contenuto della decisioni).
lart. 279 cpc spiega quando il giudice deve pronunziarsi con sentenza
sentenza in senso sostanziale
lart. 132 cpc illustra come deve essere redatta la sentenza
sentenza in senso formale

Di solito sentenza in senso formale e sostanziale coincidono, ma non sempre


cos. Ipotesi:
- il giudice erroneamente definisce il giudizio con un provvedimento
diverso dalla sentenza (= provvedimento ABNORME)
- situazioni nelle quali il codice impone per la definizione della lite un
provvedimento formale diverso dalla sentenza. Ad esempio nel caso di
un procedimento di convalida di sfratto, durante il quale qualora alla
prima udienza lintimato non compaia o compaia ma non si opponga il
giudice deve convalidare lo sfratto con ordinanza). In questo caso pur
trattandosi di unordinanza un provvedimento che definisce una
controversia, perci ha la veste dellordinanza, ma la sostanza della
sentenza fenomeno delle sentenze in senso sostanziale.
Un altro esempio il fenomeno dei procedimenti in camera di consiglio che
si chiudono con decreto
- per la giurisdizione volontaria
- per la revisione delle condizioni della separazione (in materia di
diritti soggettivi)
- per i provvedimenti incisivi sulla potest genitoriale (in materia di
diritti potestativi)
In questo caso il provvedimento che definisce la procedura, pur essendo
formalmente un decreto, non pu non avere la sostanza di sentenza. Il
mezzo di impugnazione il reclamo che idoneo alla deducibilit di ogni
vizio.
ordinanza
un provvedimento strumentale che regola lo svolgimento del processo. Le
ordinande risolvono le questioni che insorgono nel corso del processo e che
non sono idonee a chiudere il giudizio (ad es. lammissione dei mezzi di prova).

Limpiego dellordinanza poi fondamentale nellesecuzione forzata, nella


quale inibito luso della sentenza. Qui tutte le questioni sono risolte con
ordinanza, compresa la chiusura del processo (ad es. il provvedimento
terminale dellespropriazione forzata lordinanza di distribuzione).
Nel processo di cognizione attraverso lordinanza vengono disposti i rinvii delle
varie udienze.
Il cpc disciplina laspetto formale dellatto ma non dice quando il giudicato deve
provvedere in tale forma, ma lo sappiamo: in tutti i casi in cui il giudice d
disposizioni strumentali per la continuazione del processo.
Requisiti dellordinanza decreto:
a)
lobbligo della succinta motivazione
b)
lessere emessa nel contraddittorio delle parti.
decreto
un provvedimento strumentale emesso senza contradditorio. Il decreto viene
utilizzato quando il contraddittorio non ancora istaurato (es. decreto di
abbreviazione dei termini a comparire) o quando lesigenza di provvedere non
consente la previa comparizione delle parti (es. provvedimenti cautelari).
Tranne che nei casi espressamente dettati dalla legge non c obbligo di
motivazione del decreto.
7. c) atti degli ausiliari di giustizia
Per gli atti degli ausiliari di giustizia il codice non fornisce un elenco. Gli artt.
136 e seguenti cpc ne descrivono solo alcuni, tra cui le comunicazioni e le
notificazioni.
Gli ausiliari del giudice sono quei soggetti che esercitano un ufficio pubblico
integrativo delle funzioni giurisdizionali. Sono ausiliari a carattere permanente il
cancelliere e lufficiale giudiziario.
cancelliere
Il cancelliere ha varie funzioni, la prima di esse lattivit di DOCUMENTAZIONE
degli atti che il giudice e le parti compiono nel processo. La documentazione
attraverso il processo verbale che il cancelliere effettua fondamentale:
i.per la prova le parti e il giudice pongono in essere
degli atti che compongono il tessuto del processo; di
tali atti occorre che rimanga traccia tangibile e
pertanto la verbalizzazione funge da prova degli atti
processuali
ii.per la stessa esistenza degli atti processuali la
verbalizzazione requisito anche per la validit
degli atti? Se non venisse verbalizzato come se
non fosse stato posto in essere ed il giudice non
potrebbe
tenerne
conto
per
decidere.
La
maggioranza della dottrina considera il verbale
come formale requisito ad substantia.
Ulteriore attivit del cancelliere quella che attiene alla COMUNICAZIONE dei
provvedimenti del giudice, che serve a dare notizia a alle parti del fatto che il
giudice ha emanato un provvedimento.

ufficiale giudiziario
Lufficiale giudiziario lorgano preposto allattuazione delle NOTIFICAZIONI,
che consistono nellattivit della materiale trasmissione di un atto processuale
ad un soggetto del processo.
La notificazione si differenzia dalla comunicazione sotto tre profili:
- la notificazione lattivit materiale attraverso cui la
comunicazione pu realizzarsi
- la notificazione ha effetto pi ampio, dato che pu concernere
anche atti diversi dai provvedimenti del giudice
- la comunicazione tende ad informare che il provvedimento
stato emanato e d notizia del suo dispositivo, mentre la
notificazione ha per oggetto la trasmissione del provvedimento
nella sua integrit.
Altra fondamentale attivit dellufficiale giudiziario quella che attiene al
compimento di molti atti del processo esecutivo, il pi importante dei quali il
PIGNORAMENTO.
9.
LUDIENZA rappresenta la collocazione spaziale dello svolgimento degli atti
processuali. I vari momenti del processo sono differenziati nel tempo e ci
determina lesigenza di una pluralit di udienze.
Le carte internazionali stabiliscono il requisito della PUBBLICIT delle udienze,
che vista come una sorta di controllo popolare sulla correttezza dello
svolgimento dei processi.
Il nostro ordinamento interno dovrebbe uniformarsi a tale direttiva, per nei
nostri processi non tutte le udienze sono pubbliche:
nel processo civile si distingue fra:
- udienze istruttorie (per lacquisizione delle prove)
- udienza di discussione della causa (solo questa pubblica*)
nel processo penale si distingue fra: (tuttavia possono aggiungersi ulteriori
eventuali udienza che complicano liter)
- udienza preliminare (deliberazione sommaria dellimputazione)
- udienza dibattimentale (si raccolgono le prove e si emana la
sentenza; solo questa pubblica*).
Il fenomeno dellabuso delle udienze si ha quando queste ultime vengono
sprecate con rinvii ingiustificati (frequenti soprattutto nel campo della giustizia
civile) che spesso i difensori chiedono o che i giudici dispongono per loro
iniziativa. Questi atteggiamenti rientrano nella pi ampia anomalia dellabuso
del processo e vanno energicamente censurati attraverso il richiamo al senso
di responsabilit delle parti e ad una migliore organizzazione del lavoro da arte
di giudici e avvocati.
10.
La VERBALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT PROCESSUALI ha una grande
importanza. Uno dei problemi pi rilevanti che si pongono in concreto alle parti
del processo e al giudice la verbalizzazione dei singoli atti che spesso
incompleta se non addirittura errata o comunque non rispondente alle
dichiarazioni delle parti.

La questione assume un rilievo fondamentale per gli atti di acquisizione


probatoria e ci comporta la frequente scarsa possibilit di cogliere il reale
significato di ci che hanno detto le parti nellinterrogatorio o i testimoni,
costituendo un grave ostacolo ad una corretta formazione del giudizio di fatto.
Nel processo civile il verbale deve contenere la descrizione delle attivit svolte,
delle rilevanze fatte e delle dichiarazioni ricevute deve essere riportato
integralmente il contenuto dei vari atti che si compiono davanti al giudice.
Il giudice ha la funzione di garantire
la completezza delle attivit di
verbalizzazione e che lo scritto sia idoneo a fare comprendere il senso logico
delle dichiarazioni.
Allatto pratico difficile comprendere fino a che punto il verbalizzante abbia
seguito le indicazioni del magistrato e spesso si ha un risultato incompleto o
oscuro; ci crea un ostacolo ad una seria ricostruzione dei fatti.
Sembrano redatte meglio le prescrizioni processualpenalistiche che
contemplano luso di mezzi tecnici e prevedono limpiego della scrittura
manuale solo come eventualit residuale, per lipotesi che il ricorso a questi
mezzi tecnici sia impossibile. In realt anche qui il risultato illusorio perch
molti uffici non sono normalmente muniti di apparecchi meccanici per la
verbalizzazione ma devono procurarseli, per cui di regola il verbale continua ad
essere redatto manualmente.
Il mezzo meccanico normalmente usato quello della registrazione fonografica
che consente la riproduzione di tutto ci che dicono i soggetti impegnati nel
processo ma non garantisce una piena intellegibilit di ci che viene detto.
Lart 139 infatti dispone che la riproduzione fonografica vada trascritta ma
molte frasi appaiono spesso incomprensibili o prive di significato.
11.
LINVALIDIT degli atti processuali una materia molto complessa. Tratti
fondamentali:
a. la prima caratteristica che differenzia gli atti processuali dai
negozi di diritto privato costituita dal fatto che le invalidit
previste dalla legge per gli atti processuali riguardano la
mancanza di REQUISITI FORMALI. Gli atti processuali possono
risentire dei vizi sostanziali relativi alla capacit delle parti e alla
loro volont, ma solo eccezionalmente rilevano nel processo, ci
perch il complesso formalismo degli atti processuali
(generalmente compiuti dal difensore) rende praticamente
impossibile la presenza di vizi della volont (anche da un punto
di vista pratico)
b. la seconda caratteristica il principio della TASSATIVIT delle
cause di invalidit. Dei requisiti previsti dalla legge solo la
mancanza di alcuni comportano nullit dellatto, tuttavia vi
possono essere dei casi in cui pur non essendo un certo
elemento previsto a pena di nullit, la sua mancanza pu lo
stesso determinare linvalidit dellatto. Questo ad esempio
quando la mancanza dellindicazione formale in questione
impedisce allatto di raggiungere lo scopo
c. nel caso degli atti processuali non esistono le tradizionali
categorie previste dal codice civile della nullit e

dellannullamento, lunica soluzione quella della NULLIT. Si


pu parlare di categoria dellinesistenza? Sembra che lunico
caso riguardi il processo civile quando la sentenza priva della
sottoscrizione del giudice. La distinzione importante perch la
sentenza inesistente non suscettibile di sanatoria (a differenza
di quanto avviene per la nullit)
d. tipica conseguenza del processo inteso come serie di atti,
quella della trasmissione delle nullit degli atti dipendenti da
quello invalido cosiddetta nullit per ripercussione. Ad
esempio la nullit dellatto di citazione nel processo civile pu
determinare linvalidit dellintero processo.
e. le nullit processuali hanno di solito CARATTERE RELATIVO, esse
cio sono:
a. rilevabili solo ad istanza di parte
la regola che ricollega leffetto della nullit alleccezione della persona
interessata pu considerarsi in funzione del principio di ECONOMIA
PROCESSUALE. Nel diritto processuale si vuole ridurre al minimo rischio
che la nullit possa propagarsi agli altri atti successivi e travolgere
lintero processo
b. suscettibili di vari tipi di sanatoria
le sanatorie sono improntate allo stesso principio e sono previste in
numero notevole.
a. ultimo ed importante principio quello della CONVERSIONE
DELLE NULLIT NEI MOTIVI DI IMPUGNAZIONE. Sta a significare
che ogni nullit che non sia stata preventivamente sanata, si
sana se non viene dedotta nei motivi di impugnazione. Insomma
il giudicato sana tutte le nullit. Nel processo civile vale sia per
le nullit relative, che per quelle assolute, mentre nel processo
penale vale solo per le nullit relative.

Potrebbero piacerti anche