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QUMRAN - I MANOSCRITTI DEL MAR MORTO

Sommario

Altre foto:
Piantina

Introduzione

Sito archeologico

I Testi

Localizzazione

Legenda
1. Regola della Comunit (1QS)
Col. I Principi generali
Rituale dingresso
Rotolo della Regola

Col. VI, 13 I nuovi candidati


Col. VIII Il consiglio della comunit
Col. X, 10 Dallinno finale
2. Gli Inni di Qumran - 1QH (Hodayot)
Col.V (=XIII), 1-24 Inno di lode
Col. VI (=XIV), 8-27 Inno di lode
Col. XI (=III), 6-18 Lamentazione - immagine del parto
Col. XII (=IV), 5-40 Preghiera nellangoscia e fiducia in Dio
Col. XV (=VII), 6-25 Supplica per ottenere misericordia
3. Testi messianici dalla quarta grotta
Apocalisse aramaica - 4Q246
Sulla resurrezione - 4Q521
Testo Aronitico A - 4Q541

Introduzione
Il ritrovamento dei manoscritti di Qumran, localit sulle rive occidentali del Mar Morto, rappresenta senza dubbio una delle maggiori scoperte
archeologiche del nostro secolo.
Nel 1947 Mohamad ed-Dhib, un beduino della trib Taamireh, cercava una capra sperduta quando il tonfo di un sasso lanciato per spronare
lanimale, lo avvertiva della presenza di una grotta. Tornato in seguito sul posto con il cugino, si cal nella grotta e trov diverse giare, alcune delle
quali sigillate. In una di queste cerano tre rotoli manoscritti, che essi poi portarono ad un antiquario di Betlemme. Era soltanto linizio di una serie
di eccezionali ritrovamenti.
Fino al 1956 (quando gi erano apparse le prime pubblicazioni dei testi ritrovati a partire dal 47), nel raggio di alcuni chilometri, si scoprirono un
totale di 11 grotte, ognuna contenente manoscritti o reperti archeologici che testimoniavano lesistenza in quella zona di una comunit di stampo
giudaico che si considerava il solo erede delle promesse dIsraele.
Questi manoscritti si erano conservati, alcuni di questi pressoch intatti, per circa due millenni.
Le undici grotte di Qumran ci hanno fornito i resti di circa 800 frammenti manoscritti (poi catalogati con una cifra di cui il primo numero indica la
grotta, es.: 4Q= quarta grotta), datati tra il III secolo a.C. e il I secolo d.C., scritti o copiati a Qumran oppure portati sulle rive del Mar Morto da
altri luoghi. Sono scritti generalmente in ebraico, ma anche in aramaico, raramente in greco, e, sebbene molti siano frammentari, comprendono
brani di tutti i libri della Bibbia ebraica ("protocanonici"), tranne quello di Ester (anche se altri testi dimostrano che esso non era sconosciuto), altri
testi apocrifi e scritti riguardanti la dottrina della setta di Qumran.
Tra questi ultimi la celebre "Regola della comunit" fondamentale per capire la natura del gruppo di Qumran.
La comunit di Qumran rappresenta secondo gli studiosi una variante del pi ampio gruppo religioso degli Esseni, una delle principali stte del
giudaismo di epoca neotestamentaria insieme a Sadducei e Farisei.
Le controversie pi aspre sorte in seguito al ritrovamento dei testi del Mar Morto, riguardano le loro relazioni con il Nuovo Testamento e il
Cristianesimo delle origini.
Le ipotesi di coloro che hanno voluto trovare collegamenti diretti tra gli Esseni di Qumran e le prime comunit cristiane, appaiono oggi pressoch
infondate, (il nome e la figura di Ges, ad esempio, fondamentale nel Nuovo Testamento, non mai presente nei manoscritti di Qumran).
La constatazione di differenze concrete, nonch considerazione generali di natura storico-religiosa impediscono di ammettere una derivazione
diretta del Cristianesimo dalla comunit di Qumran o dalle altre sette ebraiche presenti in Palestina in epoca neotestamentaria.

I Testi
Introduzione e antologia di brani da: F. Garca Martnez, Testi di Qumran, (edizione Italiana a cura di C.Martone), Paideia, Brescia 1996 (per
gentile concessione delleditore, nella persona del direttore, Dr. Marco Scarpat).
Legenda
Vacat

indica spazi lasciati in bianco nel manoscritto, intenzionalmente (nuovo paragrafo)o accidentalmente
[abc]

indica testo ricostruito

abc[def]

testo parzialmente conservato

[...]

lacuna di estensione indeterminata nel manoscritto

]...[

resti di lettere o parole

{ abc}

{ ...}

testo, leggibile o illegibile, cancellato dal copista

abc

testo accidentalmente omesso (o duplicato) dal copista

testo, leggibile o illegibile, aggiunto fra le linee dal copista


/abc/ /.../
lettura o traduzione incerta
(?)
chiarimento necessario per il senso del testo italiano
(abc)

I titoli in corsivo sono del curatore della pagina web

1. Regola della Comunit (1QS)


introduzione
Testo databile paleograficamente alla prima met del I sec. a.C. Si tratta di uno dei testi pi importanti della comunit, nel quale sono conservate
le principali regole cui i membri dovevano sottostare per entrare a far parte della comunit e per vivere in essa. Il documento, sulla base anche di
precisi segni distintivi all'interno del manoscritto, pu essere suddiviso nelle seguenti sezioni: una introduzione generale dedicata alle finalit
dell'opera, che coincidono, in definitiva, con le finalit per cui si entra nella setta (I, 1.15); segue la descrizione della cerimonia annuale del
rinnovamento del patto comunitario con le benedizioni sacerdotali per i figli della luce (i settari stessi) e le maledizioni contro i figli delle tenebre
(in pratica, tutto il mondo esterno alla setta) (I,16-III,12); troviamo poi la cosiddetta "dottrina dei due spiriti" in cui la realt umana e
preterumana letta, in una marcata ottica predeterminista, alla luce della lotta tra bene e male, laddove le due entit sono impersonate, ancora,
dai figli della luce e delle tenebre (III,13-IV,26); le colonne V-VII sono dedicate invece a una serie di regolamenti per accedere alla comunit e per
vivere in essa, mentre le colonne VIII-IX leggono la costituzione della comunit in un'ottica escatologica; l'opera chiusa da un inno finale (X-XI).
Come evidente anche dai diversi manoscritti dell'opera provenienti dalla grotta 4, la Regola della Comunit quale la leggiamo nel manoscritto
IQS frutto di un lungo lavoro redazionale che ha attinto a diverse fonti, anche se il risultato finale presenta una discreta omogeneit. Si veda ora
C. Martone, La "Regola della Comunit". Edizione Critica, Zamorani, Torino 1995.

Col. I

Principi generali

Per [lIstruttore ...] ... [libro della Rego]la della Comunit: per ricercare 2 Dio [con tutto il cuore e con tutta l'anima; per] praticare il bene e il giusto
alla sua presenza come 3 ha ordinato per mezzo di Mos e per mezzo di tutti i suoi servi i Profeti; e per amare tutto 4 ci che lui predilige e per
odiare tutto ci che lui aborre; per stare lontani da ogni male, 5 e aderire a tutte le opere buone; per mettere in pratica la vera fede, la giustizia e il
diritto 6 nella terra, e non camminare pi nell'ostinazione di un cuore colpevole e di occhi lussuriosi 7 facendo ogni male; per ammettere nel patto di
grazia tutti quelli che si offrono volontari a praticare i precetti di Dio 8 affinch si uniscano nel consiglio di Dio e puramente camminino in sua
presenza, secondo tutte 9 1e cose rivelate nei tempi fissati dei loro testimoni; per amare tutti i figli della luce, ciascuno 10 secondo la sua parte nel
piano di Dio, e per odiare tutti i figli delle tenebre, ciascuno secondo la sua colpa 11 nella vendetta di Dio. Tutti quelli che si offrono volontari alla
sua verit passeranno tutta la loro sapienza, le loro forze 12 e le loro ricchezze alla comunit di Dio per purificare la loro sapienza nella verit dei
precetti di Dio e regolare le loro forze 13 secondo il suo perfetto procedere e tutte le loro ricchezze secondo il suo giusto consiglio. Non si tireranno
indietro da nessuno 14 degli ordini di Dio nei loro tempi e non anticiperanno i loro tempi e non ritarderanno 15 nessuna delle feste. E non devieranno
dai suoi precetti veritieri per andare a destra o a sinistra.
1

Rituale dingresso
E tutti coloro che entrano nella regola della comunit stabiliranno un patto di fronte a Dio per compiere 17 tutto ci che ordina e per non smettere
di seguirlo per nessuna paura, terrore o afflizione, 18 che si verifichi durante il dominio di Belial. Quando entrano nel patto, i sacerdoti 19 e i leviti
benediranno il Dio di salvezza e tutte le opere della sua verit, e tutti 20 quelli che entrano nel patto diranno: "Amen, amen". vacat 2I vacat I sacerdoti
enumereranno i giusti atti di Dio nelle loro potenti opere 22 e proclameranno tutta la sua grazia misericordiosa su Israele. E i l eviti enumereranno 2 3
le iniquit dei figli d 'Israele, tutte le loro colpevoli trasgressioni e i loro peccati durante il dominio di 24 Belial. [E tutti] quelli che entrano nel patto
confesseranno dopo di loro e diranno:
16

"Abbiamo operato iniquamente


25 [abbiamo trasgredito,
abbiamo pec]cato, ci siamo comportati in modo empio,
noi e i nostri padri prima di noi,
dal momento che camminiamo
26 [in senso opposto ai precetti] di verit e giustizia
[...] il suo giudizio contro di noi e contro i nostri padri;
Col. II
1

per ha prodigato su di noi la sua grazia misericordiosa

da sempre e per sempre".


E i sacerdoti benediranno tutti 2 gli uomini della parte di Dio che perfetti camminano in tutte le sue vie
e diranno:
3

"Vi benedica con ogni bene

e vi guardi da ogni male.


Illumini il vostro cuore con intelligenza di vita
e vi faccia il dono di un'eterna sapienza.
Alzi su di voi il volto della sua grazia

per eterna pace".


E i leviti malediranno tutti gli uomini 5 della parte di Belial. Prenderanno la parola e diranno:
"Sia tu maledetto per tutte le tue empie opere colpevoli.
Ti faccia cedere (Dio) al terrore
6

per mezzo della vendetta dei vendicatori.

Si predisponga per te la distruzione


per mezzo degli esecutori di castighi.
7

Sia tu maledetto, senza misericordia,

per le tenebre delle tue opere,


e sia tu condannato
8

nell'oscurit del fuoco eterno.

Non abbia Dio misericordia quando lo invochi,


n ti perdoni quando espii le tue colpe.
9

Alzi lui il volto della sua ira per vendicarsi di te,

e non ci sia pace per te


nella bocca di quelli che intercedono".
10

E tutti quelli che entrano nel patto diranno dopo quelli che benedicono e quelli che maledicono: "Amen, amen".

Col. VI, 13 I nuovi candidati


E chiunque si offra volontario d'Israele 14 per unirsi al consiglio della comunit, lo esaminer l'Istruttore che sta a capo dei Molti riguardo alla sua
intelligenza e alle sue opere. Se adatto per la disciplina, lo introdurr 15 nel patto, affinch si volga alla verit e si distacchi da ogni iniquit, e lo
istruir in tutti i precetti della comunit. E dopo, quando entra per stare di fronte ai Molti, saranno interrogati 16 tutti riguardo alle sue affermazioni.
E a seconda del risultato della votazione nel consiglio dei Molti, sar incorporato o allontanato. Se incorporato nel consiglio della comunit, non
tocchi il cibo puro 17 dei Molti mentre lo esaminano sul suo spirito e sulle sue opere fino a che completi un intero anno; e neppure partecipi dei beni
dei Molti. 18 Quando abbia completato un anno all'interno della comunit, saranno interrogati i Molti riguardi alle sue affermazioni, circa la sua
intelligenza e le sue opere relativamente alla legge. E se si decide 19 di incorporarlo nelle fondamenta della comunit da parte dei sacerdoti e della
maggioranza degli uomini del patto allora i suoi beni e le sue propriet saranno incorporati nelle mani dell' 20 Ispettore sul le propriet dei Molti. E
le iscriver di sua mano nel registro, ma non le impiegher per i Molti. Non tocchi la bevanda dei Molti fino a che 21 completi un secondo anno tra
gli uomini della comunit. E quando sia completato questo secondo anno sar ispezionato dall'autorit dei Molti. E se prevale 22 la decisione di
incorporarlo nella comunit, lo iscriveranno nella regola del suo rango fra i suoi fratelli, per il giudizio, per la purit e per la messa in comune dei
suoi beni. E il suo consiglio sar 23 per la comunit lo stesso che il suo giudizio. vacat 24 vacat E queste sono le norme con le quali si giudicher nelle
indagini della comunit secondo i casi.

Col. VIII

Il consiglio della comunit

Nel consiglio della comunit (ci saranno) dodici uomini e tre sacerdoti, perfetti in tutto ci che stato rivelato dell'intera 2 legge, per praticare la
verit, la giustizia, il giudizio, l'amore misericordioso e la condotta umile di ciascuno con il suo prossimo, 3 per custodire la fedelt nella terra con
una inclinazione salda e con spirito contrito, per espiare il peccato praticando il diritto 4 e sostenendo le prove, per procedere con tutti nella misura
della verit e nella norma del tempo. Quando esistano queste cose in Israele, 5 il consiglio della comunit sar stabilito in verit vacat come una pianta
eterna, una casa santa per Israele e il fondamento del Santo dei 6 Santi per Aronne, testimoni veritieri per il giudizio e eletti della volont (di Dio)
per espiare per la terra e per consegnare 7 agli empi la loro retribuzione. vacat Essa sar la muraglia provata, la pietra d'angolo preziosa che non vacat 8 /
le cui fondamenta non/ vacilleranno e non tremeranno nel loro luogo. vacat Sar residenza santissima 9 per Aronne con conoscenza eterna (?) del patto
di giustizia e per offrire /un odore/ gradevole; e sar una casa di verit e perfezione in Israele; 10 { ...} per stabilire un patto secondo i precetti eterni /
ed essi, secondo la sua volont, per espiare per la terra e per determinare il giudizio degli empi { ...} e non ci sar iniquit/. Quando questi siano
stati stabiliti nel fondamento della comunit due anni interi /in/ condotta perfetta 11 /saranno separati/ (come) santi in mezzo al consiglio degli
uomini della comunit. E ogni fatto celato a Israele, ma che stato scoperto dallo I2 Interprete, che non gli sia celato per timore di uno spirito di
apostasia. E quando questi esistano /come comunit/ in Israele 13 /secondo queste disposizioni/ si separeranno dall'interno della residenza degli
uomini di iniquit per andare nel deserto e aprire l la strada di lui. 14 Come scritto: "Nel deserto preparate la strada di ****, fate un dritto sentiero
nella steppa per il nostro Dio". 15 Questo lo studio della legge, che ordin per mezzo di Mos, per operare secondo tutto ci che stato rivelato di
et in et, 16 e che rivelarono i profeti per mezzo del suo santo spirito.
1

Col. X, 10 Dallinno finale


10

All'inizio del giorno e della notte

entrer nel patto di Dio,


e all'uscire della sera e della mattina
reciter i suoi precetti;
e finch essi durano
me li porr come frontiera,
11

senza ritorno.

Il suo giudizio mi rimprovera secondo le mie colpe;


mi stanno davanti agli occhi, come leggi incise, i miei peccati.
Ma io dir a Dio: "Mia giustizia",
12

e all'Altissimo: "Fondamento del mio bene",


"fonte di sapere",
"fontana di santit",
"vetta di gloria",
"assoluta potenza di maest eterna".
Sceglier ci che mi insegna
13

e mi diletter del suo giudizio su di me.

Quando io inizi a tendere le mani e i piedi


benedir il suo nome;
quando lo inizi a uscire e a entrare
14

a sedermi e ad alzarmi,

e sdraiato nel mio letto


lo celebrer;
lo benedir con l'offerta che esce dalle mie labbra
fra le file di uomini
15

e prima di stendere la mia mano

per nutrirmi dei frutti deliziosi della terra.


All'inizio della paura e del terrore
nel luogo di angoscia e desolazione,
16

lo benedir per (i suoi) grandi prodigi

e mediter sulla sua potenza


e mi appogger alla sua misericordia
tutto il giorno.
Riconosco che nella sua mano
il giudizio di ogni vivente,
17

e tutte le sue opere sono verit.

Quando comincia l'angoscia


lo loder,
e ugualmente lo celebrer
per la sua salvezza.
Non restituir a nessuno
una ricompensa cattiva;
18

con il bene lo seguir.

Poich (spetta) a Dio il giudizio


di ogni essere vivente,
ed lui che paga all'uomo il suo salario.
Col. XI, 2
Quanto a me, in Dio il mio giudizio;
nella sua mano la perfezione della mia via
con la rettitudine del mio cuore;
3

e per mezzo delle sue giustizie cancella il mio peccato.

Poich dalla fonte della sua conoscenza


ha aperto la sua luce,
e i miei occhi hanno contemplato le sue meraviglie,
e la luce del mio cuore il mistero futuro
e quello presente.

Lui che per sempre l'appoggio della mia mano destra,


il procedere dei miei passi va su salda roccia,
non vacilla di fronte a nulla.
Poich la verit di Dio roccia dei miei passi
e la sua forza l'appoggio della mia mano destra.

Dalla fonte della sua giustizia il mio giudizio,


e dal suo mistero meraviglioso la luce nel mio cuore.
I miei occhi hanno contemplato ci che per sempre,
6

un sapere che stato celato all'essere umano,

conoscenza e comprensione (celate) ai figli dell'uomo,


fontana di giustizia e sorgente di forza
7

e fonte di gloria (celate) all ' assemblea di carne.

A coloro che Dio ha scelto sono state date


come eterno possesso;
gliele d in eredit
nel gruppo dei santi.
8

Egli unisce la sua assemblea ai figli del cielo

per (formare) il consiglio della comunit


e il fondamento della casa di santit,
per essere una pianta eterna
per tutti i tempi a venire.
9

Ma io faccio parte dell'umanit empia,

dell'assemblea della carne iniqua;


i miei errori, le mie trasgressioni, i miei peccati { ...}
con le perversioni del mio cuore,
fanno parte dell'assemblea dei vermi

IO

e di quelli che procedono nelle tenebre.


Poich all'uomo non (appartiene) la sua via
n all'essere umano stabilire il suo passo;
dal momento che il giudizio (appartiene) a Dio,
e dalla sua mano proviene la perfezione della via,

II

per mezzo della sua conoscenza esister tutto,


e tutto ci che esiste
lui che lo stabilisce coi suoi calcoli,
e nulla si fa senza di lui.
Quanto a me, se inciampo
le misericordie di Dio saranno la mia salvezza per sempre;

I2

se cado nel peccato della carne


nella giustizia di Dio, che eternamente resta, sar il mio giudizio;
13

se inizia la mia afflizione

egli liberer la mia anima dalla fossa


e render saldi i miei passi nella via;
mi toccher con le sue misericordie,
e per mezzo della sua grazia introdurr il mio giudizio;
14

mi giudicher nella giustizia della sua verit,

e nell'abbondanza della sua bont


espier per sempre tutti i miei peccati;
nella sua giustizia mi purificher
dall'impurit dell'essere umano,
15

e dal peccato dei figli dell'uomo,

affinch lodi Dio per la sua giustizia


e l'Altissimo per la sua maest.
Sia tu benedetto, mio Dio,
Che apri il cuore del tuo servo alla conoscenza!

2. Gli Inni di Qumran - 1QH (Hodayot)

Introduzione
Testo databile paleograficamente agli inizi del I sec. d.C. stato compilato da due scribi entrambi con lo stesso stile di scrittura. Si tratta di uno
dei grandi testi di Qumran, pubblicato da Sukenik gi negli anni '50. L'ordine delle colonne dato da Sukenik stato ristudiato e sensibilmente
modificato da E. Puech, Quelques aspects de la restauration du Rouleau des Hymnes: JSJ 39 (I988) 38-55, che riuscito a ricostruire una serie di
colonne sulla base di quelli che Sukenik aveva pubblicato come frammenti slegati. La nostra traduzione segue l'ordine ricostruito da Puech
segnalando in parentesi la corrispondente colonna secondo l'edizione di Sukenik, la numerazione delle linee riprende fondamentalmente quella di
Sukenik, anche se dovr probabilmente essere mutata quando apparir la nuova edizione critica del testo preparata da Puech. Il titolo Hodayot
(canti di ringraziamento) dato da Sukenik si riferisce alla formula d'apertura della maggioranza di questi canti: "Ti rendo grazie, Signore".
Nonostante ci, la forma del canto d'azione di grazie spesso contaminato con altri generi quali il lamento individuale, il salmo penitenziale, il
canto di lode, come pure con tratti sapienziali e apocalittici.

Col.V (=XIII), 1-24

Inno di lode

1 [Canto per l'Istrut]tore, per umiliarsi di fron[te a Dio e per implorare continuamente a causa dei peccati; per comprendere le grandi] opere di Dio 2
[...] e per fare comprendere ai semplici [i suoi misteri meravigliosi; per] raccontare [la sua giustizia e aprire nelle eterne] fondamenta 3 [una fonte di
cono]scenza; per fare comprendere all'uomo [l'istinto] della carne e il consiglio degli spiriti di ini[quit, ch essi tutti] procedettero [nelle vie
dell'uo]mo. 4 [... Benedetto] tu sia, Signore, poich lo spirito di carne perdonato per la tua miseri[cordia e hai rafforzato lo spirito dell'uomo] con
la forza del tuo potere, 5 [la grandezza della] tua grazia, con l'abbondanza del tuo bene, [la lentezza] della tua collera e lo zelo del tuo giudizio [e
l'abbondanza del perdono, senza] limite. Chiunque 6 [ stato scelto per] la conoscenza di ogni intelligenza comprender i misteri del tuo piano e il
principio di [ogni opera che ...] tu 7 hai stabilito [per lui]. [Poich] a te appartiene la santit prima dei secoli e per sempre. Tu sei [colui che mi ha
fatto entrare nel consiglio dei] santi. 8 E nei tuoi misteri meravigliosi mi hai istruito per la tua gloria, e la profondit della tua cono[scenza mi hai
fatto comprendere, e la fonte della] tua conoscenza non 9 [hai celato]. Ma tu hai rivelato le vie della verit e le opere della malvagit, la sapienza e
la menzogna, [tu, infatti, hai stabilito secondo un piano] giusto 10 [l'attivit delle] loro opere: verit e intelligenza, iniquit e menzogna. Tutti hanno
proceduto [nelle loro vie ...] 11 [misericor]dia e grazia eterna per tutti i loro periodi di pace, e rovina per tutti [...] 12 i loro giudizi. Gloria eterna,
delizia e gioia perpetua per l'opera [buona ... ma ... e casti]ghi per l'ope[ra] 13 malvagia. vacat
Questi sono quelli che tu hai sta[bilito prima dei] secoli
14 per giudicare con loro tutte le tue opere prima di crearle,
insieme con l'esercito dei tuo i spiriti e la congregazione degli [angeli],
con il firmamento santo e tutti i suoi eserciti,
15 con la terra e tutti i suoi prodotti
nel mari e negli abissi,
secondo tutti i suoi piani per tutti i periodi eterni
16 e la visita finale.
Tu, infatti, hai stabilito
prima dei secoli,
e l'opera del[l'uomo in essi la hai glo]rificata
I7 affinch raccontino la tua gloria in tutto il tuo dominio;
infatti tu hai rivelato ci che non avevano visto,
[eliminando] ci che esisteva dall'antichit
e creando cose nuove,
I8 distruggendo le cose antiche
e facendo sorgere ci che sar per sempre.
Tu infatti le hai stabilite
e tu ci sarai per sempre.
19 Nei misteri della tua intelligenza
hai distribuito tutte queste cose
per far conoscere la tua gloria.
Ma cosa lo spirito di carne
perch possa comprendere tutte queste cose,
20 e per afferrare il tuo segreto meraviglioso e grande?
Cosa il nato da donna fra le tue opere terribili?
21 Egli struttura di polvere modellata con acqua,
suo fondamento il peccato colpevole
indecenza immonda, fonte d'impurit,
su cui domina uno spirito di perversione.
22 vacat
Se mette in pratica la malvagit, sar [un segno] eterno,
presagio per le generazioni, obbrobrio per ogni essere vivente.
23 Solo grazie alla tua bont l'uomo e giustificato,
[ purificato] dallabbondanza della tua misencor[dia].
Lo adorni del tuo splendore,
lo metti nellabbondanza delle tue delizie,
24 con pace eterna e lunghezza di giorni.

Col. VI (=XIV), 8-27


8 vacat

Inno di lode

[Ti rendo grazie], Signore,

che hai posto sapienza nel cuore del [tuo] servo


9

per conoscere tutte queste cose,

per compren[dere ...]


per rinforzarsi di fronte agli attac[chi] dell'empio
10

per benedire in giustizia tutti gli eletti del tuo beneplacito,

[... per amare chiunque] tu ami, e aborrire chiunque tu [odi].


11

Tu istruisci il tuo servo

[... dagli spiri]ti dell'uomo


per, secondo gli spiriti,
ripartirli fra bene e male,
12

e stabilisci su di loro [...]

[... per indicar]gli le loro attivit.


Quanto a me,
io ho saputo, grazie alla tua intelligenza,
13

che, nella tua benevolenza verso [l'uomo],

hai aumentato la sua parte con lo spirito della tua santit.


Mi fai dunque avvicinare alla tua intelligenza
14

e quanto pi mi avvicino

cresce il mio zelo verso tutti i malvagi


e gli ingannatori;
chiunque, infatti, si avvicina a te,
non si ribella ai tuoi ordini
15

e chiunque ti conosce non cambia le tue parole.

Tu, infatti, sei giusto


e tutti i tuoi eletti sono verit.
Ogni iniquit ed empiet
16

le distruggi per sempre,

e la tua giustizia si rivela agli occhi di tutte le tue opere.


vacat

17

Quanto a me,

io ho saputo grazie all'abbondanza della tua bont,


e giurando mi sono impegnato
a non peccare contro di te
18

e a non fare nulla che male ai tuoi occhi.

E cos io faccio procedere nella comunit


di tutti gli uomini del mio consiglio;
lo faccio avanzare secondo la sua intelligenza

I9

e lo amo secondo la sua parte di eredit.


Non alzo il mio volto (al) male
e non riconosco un do[no malvagio].
20

Non cambio la tua verit per dei beni

n per un dono tutti i tuoi giudizi.


Anzi, secondo [...] lo amo,
21

e quanto pi sei lontano da lui, lo detesto. vacat

E non far entrare nel consiglio [della tua verit]


22

chi si allontanato dal tuo patto.

vacat

23

Ti rendo grazie, Signore,

secondo la tua grande forza


e l'abbondanza delle tue meraviglie
da sempre e per sempre.
Tu sei eccelso, grande, ricco di favori,
24

tu sei colui che perdona chi si converte dal peccato

e che punisce la perversione degli empi.


[Tu ami la verit] in spontaneit di cuore
25

e odi la perversione per sempre.

E a me, tuo servo, mi hai favorito


con lo spirito di conoscenza
[affinch io ami] la verit [e la giustizia],
26

affinch aborrisca tutte le vie di iniquit.

Io ti amo liberamente, con tutto il cuore,


27

[con tutta l'anima cerco] la tua sapienza

per mezzo della tua mano, infatti, accadono queste cose


e senza [il tuo beneplacito nulla esiste].

Col. XI (=III), 6-18

Lamentazione - immagine del parto

6 vacat

Ora, la mia anima [...]


mi hanno considerato e hanno posto [la mia] anima
come una nave nelle profondit [del mare]
7

come una citt fortificata di fronte [al nemico].

Ero angosciato
come una donna che d alla luce il suo primo figlio
quando la prendono i dolori del parto
8

e il dolore le tormenta il ventre

per dare inizio alla fornace del parto


poich i figli giungono fino alle onde mortali,
9

e colei che incinta dell'uomo presa dai dolori,

tra onde mortali, infatti,


d alla luce un maschio,
e dai dolori dello Sceol,
dalla fornace della donna incinta
10

sorge un consigliere miracoloso con la sua forza

e l'uomo esce dall'utero.


Su quella che ne incinta si abbattono tutte le convulsioni
11

e i dolori atroci del parto:

il terrore (afferra) la partoriente,


e con la sua nascita irrompono tutti i dolori
12

nel "forno" del parto.

Colei che incinta del serpente


ha un atroce dolore
e le convulsioni della fossa la conducono
a un completo terrore.
Le fondamenta del muro tremano

I3

come una nave sulla superficie del mare,


e le nubi risuonano con grande rombo;
e colui che sta nella polvere
14

come colui che va per mare

sono atterriti per il fragore delle acque


e i loro saggi sono per loro come marinai sugli abissi,
15

poich tutta la loro sapienza confusa per il fragore del mare,

per il borbottio degli abissi sulle fonti delle acque;


16

[si agitano] in altissime onde,

i flutti d'acqua, con un fragore insostenibile.


E quando sono agitati, si aprono [lo Sceol e l'Abaddon];
17

le frecce della fossa, dirigendosi verso l'abisso,

fanno udire la loro voce;


si aprono le porte di [...]
[...] le opere del serpente.
18

Si chiudono le porte della fossa

dietro colei che incinta dell'empiet


e le sbarre eterne
su tutti gli spiriti del serpente. Vacat

Col. XII (=IV), 5-40

Preghiera nellangoscia e fiducia in Dio

5 vacat

Ti rendo grazie, Signore,


perch mi hai illuminato il volto per il tuo patto
6

e [...] ti ho cercato

e come aurora certa


mi sei apparso in lu[ce perfet]ta.
Ma il tuo popolo
7

[... con le loro paro]le lo seducono,

disseminatori d'inganno lo [traviano]


e lo fanno cadere senza che se ne accorga
8

perch le loro opere sono [solo] follia;

lo rendono disprezzabile a se stesso


e non mi prendono in considerazione
quando mostri, attraverso di me, la tua forza.
Mi cacciano, infatti, dalla mia terra
9

come un uccello dal nido;

tutti i miei amici e compagni sono stati allontanati da me


e mi considerano come un vaso infranto.
Ma loro sono disseminatori di menzogna
10

e veggenti d'inganno,

hanno tramato contro di me {...} malvagit,


per mutare la tua legge, che mi hai inciso nel cuore
con lusinghe per il tuo popolo;
11

hanno tolto la bevanda della sapienza agli assetati,

alla loro sete hanno fatto bere aceto,


per guardare il loro errore,
12

per comportarsi da folli nelle loro feste,

perch restino intrappolati nelle loro reti.


Ma tu, o Dio, disprezzi ogni trama di Belial
13

e il tuo piano si realizzer

e il disegno del tuo cuore star saldo per sempre.


Ma gli ipocriti tramano i progetti di Belial,
14

ti cercano con cuore doppio

e non stanno saldi nella tua verit.


Nei loro pensieri c' una radice che produce veleno e assenzio
15

indagano con ostinazione di cuore,

ti cercano negli idoli,


si pongono innanzi l'inciampo della loro iniquit,
16

vanno a cercarti nella bocca dei profeti di menzogna

sedotti dall'errore;
parlano al tuo popolo con labbro balbuziente e lingua straniera
17

s da volgere, con la menzogna, in follia tutte le loro opere.

Non hanno scelto, infatti, la vi[a del tuo] cuore


n hanno prestato orecchio alla tua parola:
18

dissero infatti alla visione di conoscenza: "Non certa!"

e alla via del tuo cuore: "Non questa!".


Ma tu, o Dio, risponderai loro giudicandoli con la tua forza
19

[secondo] i loro idoli e la grande quantit dei loro peccati

affinch restino presi nelle loro stesse trame,


coloro che si staccano dal tuo patto.
20

Nel giudizio distruggerai tutti gli ingannatori,

n ci saranno pi i veggenti derrore.


Non c', infatti, follia in tutte le tue azioni,
21

n c' inganno, essendo protetti dal tuo cuore.

Quelli che sono in accordo con te,


resteranno di fronte a te per sempre;
quelli che seguono la via del tuo cuore,
22

avranno eterna stabilit.

E io, quando mi appoggio a te,


resto saldo e mi sollevo su quelli che mi disprezzano,
e la mia mano (si abbatte) su tutti quelli che si fanno beffe di me.
23

Non mi tengono, infatti, in considerazione:

mostra allora in me la tua potenza


e manifestati a me con la tua forza per illuminarli.
Non hai coperto di vergogna
24

il volto di tutti quelli che mi cercano,

che si riuniscono /insieme/ per il tuo patto.


Mi hanno ascoltato quelli che procedono nella via del tuo cuore,
25

si sono allineati per te nel consiglio dei santi.

Farai trionfare il loro diritto


e la verit per la giustizia.
Non li indurrai in errore per mezzo degli empi,
26

avendo essi tramato contro di loro;

ma porrai il terrore di essi sul tuo popolo


e la dispersione per tutti i popoli della terra,
per distruggere col giudizio tutti quelli che
trasgrediscono la tua parola.
27

In me hai illuminato il volto dei Molti,

li hai aumentati fino a farli diventare innumerevoli


avendomi manifestato i tuoi misteri meravigliosi.
28

Nel tuo consiglio meraviglioso hai rafforzato la mia posizione,

hai operato miracoli di fronte ai Molti per la tua gloria,


29

e per manifestare la tua potenza a tutti gli esseri viventi.

Che cosa l'uomo in confronto a ci?


Quale creatura d'argilla pu fare miracoli?
Fin dall'utero nel peccato
30

e fino alla vecchiaia nella colpevole iniquit.

Ma io so che la giustizia non appartiene all'uomo,


n la via perfetta al figlio dell'uomo.
31

Tutte le opere di giustizia appartengono al Dio Altissimo

e la via dell'uomo non salda,


se non per lo spirito che Dio crea per lui

Col. XV (=VII), 6-25 Supplica per ottenere misericordia


6 vacat

Ti rendo grazie, Signore,


perch mi hai sostenuto con la tua forza,
7

hai steso su di me il tuo santo spirito affinch non inciampassi,

mi hai reso forte di fronte alle guerre dell'empiet,


8

e in tutte le loro distruzioni non hai permesso che il terrore mi allontanasse dal tuo patto

Mi hai posto come una torre resistente,


come alta muraglia,
hai stabilito sulla roccia il mio edificio
9

e fondamenta eterne sono il mio fondamento,

tutte le mie parti sono come una muraglia provata


che non vaciller.
10

E tu, mio Dio, mi hai posto per gli stremati

per il tuo santo consiglio,


[mi hai fissato] nel tuo patto
e (hai reso) tuo discepolo la mia lingua.
11

Ma non c' parola per lo spirito di distruzione

n c' risposta alla lingua di tutti i colpevoli:


diverranno infatti mute le labbra menzognere.
12

Dichiarerai infatti colpevoli in giudizio tutti quelli che mi attaccano,

per separare in me il giusto dall'empio.


13

Tu infatti conosci l'istinto di ogni creatura

ed esamini ogni risposta della lingua.


14

Tu stabilisci il mio cuore [come] tuo discepolo e secondo la tua verit

per indirizzare i miei passi nei sentieri di giustizia,


per procedere in tua presenza nella frontiera [della vita],
15

in vie di gloria {e vita} e pace senza [fine]

[che non] cesseranno mai.


16

Tu conosci l'istinto del tuo servo,

perch io non [...]


17

innalzando il cuore e cercando rifugio nella forza;

non ho nessuna difesa umana,


[...] non ci sono atti giusti
18

per salvarsi [tranne che] il perdono:

Mi appoggio a [...]
aspetto la tua piet
per fare fiorire la [salvez]za
19

e far crescere il germoglio,

per cercare rifugio nella forza


e [...] nella tua giustizia.
20

Mi hai posto nel tuo patto

e mi sono stretto alla tua verit,


e [...]
Mi hai posto come un padre per i beneficiari della grazia,
21

come un educatore per gli uomini del miracolo;

aprono la bocca come un lattante [...]


come un bambino gioisce al petto del suo educatore.
22

Hai innalzato il mio corno tutti quelli che mi disprezzano,

[hai disperso il re]sto di quelli che mi combattono


e di quelli che mi intentano cause, come paglia al vento,
23

e quelli che mi dominano [...]

Hai salvato la mia vita


e fino all'alto hai sollevato il mio corno.
24

Io risplendo di luce settuplicata

nella [luce che prepa]rata per la tua gloria:


25

tu sei infatti la mia lampada eterna

e hai stabilito il mio piede [...] vacat

3. Testi messianici dalla quarta grotta

Apocalisse aramaica - 4Q246


Introduzione
Testo databile paleograficamente alla fine del sec. I a.C. Nonostante la frammentariet del testo, evidente che ci troviamo di fronte a un
personaggio non identificato che si prostra davanti al trono di un re che spaventato a causa di una visione Questo personaggio, quindi interpretando la visione - racconta che ci sar sulla terra una grande distruzione (provocata da dei potenti re) e un massacro nelle province.
Quindi apparir un personaggio che sar servito da tutti, e chiamato figlio di Dio e figlio dell'Altissimo. I regni dei re potenti finiranno e ci sar la
pace per il popolo di Dio; segue la descrizione del regno eterno del popolo di Dio: non ci saranno pi guerre, tutti vivranno in pace e le province
onoreranno il personaggio chiamato figlio di Dio e figlio dell'Altissimo, la cui forza Dio, grazie a cui egli pu sottomettere i popoli e dominare
per sempre anche su gli abissi. Il testo, noto in parte fin dagli anni '70, stato variamente interpretato.

Col. I
[... su] di lui si abbatt. Cadde di fronte al trono. 2 [Disse dunque al r]e: Per quale motivo sei adirato [e fai stridere] 3 i denti? [Interpre]ter la tua
visione: e tu, per sempre, tutto 4 [saprai. Insieme a tribolazioni] enormi, arriver sulla terra un'oppressione; 5 [ci sar poi una grande lotta] e un
terribile massacro nelle province 6 [...] re di Assur e d'Egitto 7 [...] e sar grande sulla terra 8 [...] faranno e tutti [lo] serviranno 9 [Figlio del Signore
gran]de sar chiamato e sar designato col suo nome.
1

Col. II
Sar chiamato Figlio di Dio e lo chiameranno figlio dell'Altissimo. Come le comete 2 della visione, cos sar il loro regno: regneranno per anni
sulla 3 terra e distruggeranno ogni cosa; un popolo ne distrugger un altro e una provincia un'altra, 4 vacat, finch sorger il popolo di Dio e tutti
abbandoneranno la spada. 5 Il suo regno sar un regno eterno' e tutte le sue vie saranno secondo verit. Giudicher 6 la terra secondo verit e tutti
faranno la pace. La spada sparir dalla terra 7 e tutte le province gli renderanno omaggio. Il grande Dio gli verr in aiuto 8 facendo la guerra per lui:
metter i popoli in suo potere e tutti 9 li getter davanti a lui. 10 Il suo governo sar un governo eterno e tutti gli abissi [...]
1

Sulla resurrezione - 4Q521


Introduzione
Testo databile paleograficamente alla prima met del I sec. a.C. Nel frammento meglio conservato vengono descritte le opere miracolose compresa la resurrezione dei morti - che Dio compir nell'era messianica. Questo testo stato oggetto di un'interpretazione tesa a vedervi un
diretto antecedente della concezione messianica cristiana. Secondo M.O. Wise e J. Tabor (The Messiah at Qumran: BAR 18/6 [1992] 60-65)
1'autore delle opere miracolose sarebbe il Messia stesso. Per una valutazione della tesi dei due studiosi, basata su letture erronee e congetture
fantasiose, cf. F. Garca Martnez, Attese messianiche negli scritti di Qumran, in Id. - J. Trebolle Barrera, Gli uomini di Qumran. Letteratura,
struttura sociale e concezioni religiose, Brescia 1996, 273-275.
Fr.2 col. II +4 1 [poich i cie]li e la terra ascolteranno il suo Messia 2 [e tutto ci] che in essi non devier dai precetti dei santi. 3 Rinforzatevi, voi
che cercate il Signore nel suo servizio! vacat 4 Forse che non troverete in ci il Si-gnore, (voi) tutti che aspettate nel loro cuore? 5 Perch il Signore
os-server i pii e chiamer per nome i giusti, 6 e poser il suo spirito sugli umili, e con la sua forza rinnover i fedeli, 7 perch onorer i pii su un
trono di regalit eterna, 8 liberando i prigionieri, rendendo la vista ai ciechi, raddrizzando i piegati. 9 Per [sem]pre mi attaccher a quelli che
aspettano e nella sua misericordia [...] 10 e il frutto di un'[ope]ra buona non sar procrastinato a nessuno 11 e il Signore far azioni glo-riose che
non ci sono mai state, come ha det[to], 12 perch curer i feri-ti e far rivivere i morti e dar l'annuncio agli umili, 13 colmer i [po-ve]ri, guider
gli espulsi e arricchir gli affamati 14 e gli istr[uiti ...] e tutti loro, come san[ti ...]

Testo Aronitico A - 4Q541


Introduzione
Testo databile paleograficamente alla fine del II sec. a.C. possibile intravedere analo-gie con Test. Levi 18. Un personaggio non identificato che pu essere Giacobbe o un angelo, ma che pi probabilmente Levi - d ai suoi discendenti una serie di esortazioni e racconta loro alcune sue
visioni. In una di queste compare una figura escatologica da identificarsi col sommo sacerdote dell'era messianica. In base a questo dato l'opera
stata designata "Testo Aronitico". Sulla base del frammento sotto riportato, che senza dubbio il pi importante tra quelli con-servati, possibile
collegare il nostro testo a Test Levi 18, in cui viene descritto in maniera simile a quella che troviamo qui il sommo sacerdote messianico
proveniente dalla discendenza di Levi. Anche se, sulla base di Zac 3 e 6,9-I4, verr interpretato a Qumran per giustificare un messianismo duplice
sacerdotale e regale (cfr. ad es. 1QS IX,11), que-sto testo pare testimoniare una linea di sviluppo indipendente fondata su un messianismo
esclusivamente sacerdotale; sull'argomento si veda F. Garca Martinez, Attese mes-sianiche negli scritti di Qumran, in Id. - J. Trebolle Barrera,
Gli uomini di Qumran. Letteratura, struttura sociale e concezioni religiose, Brescia 1996, 276-279.
Fr. 9 col. I 1 [...] i figli della sua generazione [...] 2 [...] la sua sapienza. Ed espier per tutti i figli della sua generazione, e sar inviato a tutti i figli
del 3 [suo popolo]. La sua parola come la parola dei cieli, e il suo insegnamento, secondo la volont di Dio. Il suo sole briller eterno 4 e il suo
fuoco arder in tutti i confini della terra; sopra le tenebre briller il suo sole. Allora spariranno le tenebre 5 dalla terra, e l'oscurit dal mondo.
Proferiranno contro di lui molte parole e abbondanza di 6 menzogne; inventeranno favole contro di lui, e proferiranno ogni sorta di infamie contro
di lui. La sua generazione trasformer il male 7 e [...] stabilita nella menzogna e nella violenza. Il popolo errer nei suoi giorni e saranno dubbiosi

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