Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Napoli - 01-05-pp
Napoli - 01-05-pp
PRIMO PIANO
IL PERSONAGGIO: 21 ANNI, GIULIANO RAGOZZINI � CONSIDERATO VICINO AI TRONCONE. �
USCITO DI CELLA A DICEMBRE
"GIALLO"
litigio con Boccanfuso sfociato nell'accoltellamento del giovane la sera prima del
pestaggio che cost� la vita al ras di Fuorigrotta, le macchie di sangue della
vittima sul suo giubbotto, la voglia di rivalsa nei confronti del boss che aveva
chiesto il "pizzo" ai suoi genitori. Ogni dettaglio di quell'omicidio fu chiarito,
ogni elemento raccolto sembrava confermare la colpevolezza di Ragozzini. Invece
tutto l'impianto accusatorio croll� come un castello di sabbia il 12 dicembre
scorso: il Tribunale del Riesame, dopo aver ascoltato la memoria difensiva del suo
legale, l'avvocato Gandolfo Geraci, dispose l'immediata scarcerazione del 21enne,
annullando l'ordinanza di custodia cautelare per insussistenza di elementi di col-
San Paolo dove si era recato per sottoporsi ad interrogatorio insieme con i suoi
parenti. Infine, se il 21enne avesse veramente voluto vendicarsi del Boccanfuso,
non lo avrebbe denunciato alla polizia per tentato omicidio. Ieri un'ennesima
pagina � stata scritta in un libro nero che parla di sangue e vendetta. Una rapina
degenerata in una sparatoria, oppure un agguato per vendicare il capozona
massacrato a bastonate. Sar� il lavoro degli inquirenti a spiegare se davvero
fosse Ragozzini l'obiettivo dei pistoleri entrati in azione in via Campegna.
Ragozzini potrebbe essere finito nel mirino per una sete di vendetta mai sopita.
[DAGA]
Nonostante le dichiarazioni dei due giovani, che appena giunti all'ospedale San
Paolo hanno detto di essere stati avvicinati dai malviventi che intendevano
rapinarli, le indagini del commissariato San Paolo (diretto dal vice questore
Alberto Francini) sono orientate a far luce sulla pista che porterebbe ad una
vendetta trasversale per un fatto di sangue avvenuto il 17 dicembre del 2006 a
Fuorigrotta, nel quale il giovane ri-
Via Campegna. Il luogo della sparatoria in cui � stata ferita una 20enne
parte dei traffici nel quartiere � quella dei Bianco, ben radicata sul territorio
flegreo ed alleata con la famiglia Iadonisi, a sua volta vicinissima agli
"scissionisti" di Secondigliano. Negli ultimi mesi l'organizzazione malavitosa
predominante si sarebbe scontrata per il controllo del racket dei mercati rionali
e delle estorsioni ai danni delle atticommerciali Un maxi-blitz alla fine
dell'anno vit�quartiere con del scorso ha frenato la guerra tra cosche. la
famiglia dei Zazo, legati a VenoFrizioni tra i Bianco e i Zazo per il sa ed ai
Frizziero, controllo del mercato di via Metastasio clan camorristico della
Torretta trollo degli affari legati alla crimina- che gode dell'appoggio della
potente lit�. Secondo una recente indagine cosca dei Mazzarella del rione
Mercondotta dalla Dda di Napoli, i cartelli cato. Secondo le ricostruzioni
effetcriminali che si fronteggiano per il tuate attraverso le intercettazioni
racket delle estorsioni e per il traffi- ambientali e telefoniche, almeno due co
degli stupefacenti, sarebbero da episodi di sangue sarebbero ricondutempo legati
ad altre "famiglie" ege- cibili al conflitto tra i due sodalizi camoni in altri
quartieri della citt� per morristici che si contendono lo scacgarantirsi un
supporto militare ed eco- chiere criminale della periferia nordoccidentale: due
agguati a distanza di nomico in caso di conflitti. Guerra che spesso sfocia in
aggua- pochi giorni nel mercatino di via Meti e atti intimidatori, ma che secondo
tastasio. Due ferimenti per marcare l'intelligence di polizia sarebbe stata un
vasto territorio, quello di Fuoristroncata sul nascere con le decine di grotta,
che garantisce fiumi di denaarresti messi a segno soprattutto ne- ro da
reinvestire in droga ed attivit� "pulite". gli ultimi mesi del 2006. La cosca che
controlla la maggior [DG]