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Il linguaggio dell'interiorit Author(s): Giorgio Raimondo Cardona Source: La Ricerca Folklorica, No. 35, Antropologia dell'interiorit (Apr.

, 1997), pp. 13-27 Published by: Grafo s.p.a. Stable URL: http://www.jstor.org/stable/1480051 . Accessed: 05/06/2013 05:41
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dell'interiorita II linguaggio
Cardona Raimondo Giorgio

1. Testointeriore, testo orale,testoscritto interiore alla parola 1.1. Dall'<<appuntoo dellepi" consuete <teNel titolo coppiepolari glielementi sono e testo <<testo oralee testo stointeriore scritto?>, scritto>> Noncheneldiscordi me'nage a trois. inunasorta combinati inconsueta e linguistico sia deltutto so semiotico questa figua c'e il triangolo semiotico di Ogdene Richards ra tripartita: il rapporto simbolo e referente, e un ricordarci tra riferimento, le trefunzioni del linguaggio sintetizzava perKarl triangolo In questocaso per6i tretermini, assunti insieme Bilhler. per nonsono,comesi chiudere l'intera dell'ideoverbale, gamma inunrapporto e simmetrico, anchese posnecessario vedrai, fin lorounrapporto siamosentire istintivamente chetra c'e. cofiniamo Nellanostra concettualizzazione perassumere metesto, coni suoidispositivi previ, quellocheci e familiama proprio alla letteratura re perl'abitudine scritta; questa la direzioni bloccain unasola dellepossibili frequentazione Il testo testo di nostra scritto, arrivo, e, quancomprensione. ormai dalledido noilo percepiamo, unmanufatto terminato, E questavisione, datee nonpiu modificabili. mensioni pur del resto, e statamodificata solo superficialgiustificabile vistanonpiu come della variantistica, mente dall'indirizzo o almeno di alla veritat dell'autore avvicinamento progressivo - che questoprometteva il montaggio dellevauna vulgata - ma comeserie di critiche rianti delleedizioni negliapparati in e tutti validi di testo stati apperl'autentica posti parallelo nonporta dall'autore. Ma e veroche la variantistica postavi necessariamente nellacostituzione del unavalenzadinamica da ciascuno stato testo: dalla seriediprisesde vuecostituite e unadiversa nondevescaturire tesseOgnivariante il moto. inunmosaicoi cui contorni e figure ra chepuo avvicendarsi rimangono peroimmutati. a duesistemi Ci troviamo di fronte apdunque pursempre il del e l'ordine inconciliabili, parentemente magma pensiero nel nitore della paginastampata, tanto piu percepibile tipodi unabodoniana o di unclassicodi Alberto Tallone. grafico Cosi e esigenzarecente piiu quella di vederein maniera

il tiro deldeltesto forse mossala costituzione scritto; perche orsi e molto a noineltempo, mirando avvicinato la filologia infacimento, la cui opera6ancora o comunque maiad autori unabbondante e tevicini da lasciare Nachlassdi carte tanto sarebbe investimonianze cheinunarcodi tempo piulungo distrutto. ce andato irrimediabilmente Quasi alla paricol tecomedefinitivo assume e dignitai di stolicenziato importanza il materiale neltesto: chepurenonconfluir schemi, stampa in vistadi le citazionitrascritte abbozzi,perfino appunti, un'opera progettata. dellacritica stilistica e testuale Indirizzi recenti assumono il divenire e il nonfinito comeloroparoleguida:cosi si parla e di linguistica delleminute di critica (linguistique genetica di scritto si tratta, desbrouillons). testo mavisto queSempre in cui e perfino difficile sta voltain un processodinamico, il punto e quellofifissare iniziale ha inizioil testo?) (quando ormaistampato nale (poicheanchesul testo pu6 esercitarsi l'intervento dell'autore). la pratica, di registrare Peraltro anch'essarecente, verso, in grado, con strumenti la conversazione realeci mette solo la di come effettivamente si coe vedere volta, oggi per prima untesto orale.La trascrizione effettivo struisca di unparlato nell'ascolcostituisce unasorpresa paria quellachesi prova tareperla prima voltala propria voce registrata: granparte nella confezione di un testo delle regoleche applichiamo e checrediamo scritto di averedefinitivamente interiorizzato accordi a senso, svaniscono lasciandoil postoad anacoluti, e che contrariamente riprese pronominaliripetizioni pure - nondanneggiano ad ogninostro canonedi efficacia scritta la comprensione. nuoveacquisizioni Ecco dunque chesullascia di queste in parte comeil registratore, inparte di gusto come tecniche, - si il nonfinito, la variante, dell'autore I'accessoall'officina il nostro il tee di molto va modificando mododi considerare sto.Quella che conoscevamo, tessitura di forme l'ordinata che del suo ordine da nelle e colinguistiche immagine righe lonnedi stampa, e unaforma non molto specifica, peculiare, la piui e l'unica,none necessariamente degnae significativa. alla scrittura Del resto, anchei testi ormai possono giunti 13

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nelfascio avereorigini collocarsi in stadiintermedi diverse, scritta. di percorsi idealitral'ideazionee la cristallizzazione Una tipologiadei testiscritti almenoqueste prevederebbe possibilita':

nostravisualizzazione delle cose nonpuo avvenire che in il nostro funziona cervello naturalmente quel modoesploso, secondo vedeimmagini cheparole. Quando queiritmi, prima a cercare si e cominciato nuove e piui di immediate forme visivecomeacustiche, si e inevitabilmente espressione, aptesti a soluzioniche rompevano la grammatica mentali, poi solo orali: prodati appunto Lo schema di una sinfonia come narrativa, mitologia,poesia epica in tuttele culture dellatessitura. compositivo erapur unesempio di tessitura ordell'oralita; quellodiundipinto sempre chesi poteva l'ordiall'inverso dinata, ripercorrendo leggere conl'intervento testi dei varielementi. L'autoreha aggregato limentali, poi orali, poitrascritti, mag- ne cumulativo o minore, o menoimmediato, diuntrascrittore altro nearmente o nellospazio bidimensionale nel tempo giore gli elepiui dall'ideatore: menti costitutivi: il fruitore li riidentifica, salvopoi a valutail Milione di MarcoPolo,le prediche di sanBernardino da renel complesso l'insieme. Tutto orquestoprocedimento, o di Saussure; ma anche, Siena,le lezionidi De Sanctis e sincronizzato sulla costruzione per mai convenzionalizzato noi oggi,la quasi totalita dei testi narrativi dell'opera e l'operaespressiva unfadiventa epici,mitologici, letteraria, salta, dellealtre dellaco- scio di stimoli culture, dal Kalevalaai miti senza un ordine chili degliIndiani compresenti obbligato: e infine stanord testi mentali anche riceve chetrovano occidentale; e li percepisce ne e aggredito, anchepridirettamente una formulazione scritta ma volutamente il diario, ma di tradurli limitata: in un codiceconvenzionale: cosi Guernica e lo il taccuino. l'appunto, zibaldone, alle certo simile delle di Lascaux di pitture grotte quanto piui lo sia un quadro di David: sonosaltati i pianidi orientamenchetutto cio possapoiconcretarsi Il fatto pernoiinpagine to,la prospettiva, il concetto di fuoco stesso e sfondo. Tutto e e volumie che questivolumipossanoallinearsi nei nostri presente, ognielemento puo diventare quellomessoa fuoco, scaffali una metafora ma sviante: ingenera potente guardata comenelmitogramma. con questoocchiola biblioteca di Babele perdemolto della neltesto scritto, Questononpuoavvenire perle suestesse sua compatta e omogenea perrivelarsi quelloche limitazioni il intrinseche: nostro secolo vede un ricorsivita perquesto conbrutto termine amministrativo sarebbe di aumento l'accorpamento dellealtre forme di espressione, nuoveo prima mialcunedellequali addirittura talisolo invo- nori, biblioteche, che tendono alla globalita della comunicazione, attrapiui lontariamente. verso l'uso di iconee di emblemi, o condiversi usidellospaNon c'e percorso analitico, quale chesia il suo itinerario, zio compositivo ed altre soluzioni sperimentali. il che possa esimersi dallo scegliere comepunto di partenza Vale appenala pena di ricordare che l'esigenzadi interdiscorso interiore: salvoqualchecaso di scrittura automatica comunicazione tracodicidiversi, o megliodi intertestualita trance o sotto o simili, nessuna attivita comunicativa esterna none cosa nuova.Basti alla forte intertestualita delpensare dal discorso conoscitivo e comu- le forme endofasico, puoprescindere artistiche nellaGreciaantica, incuiunostessoconanche se questopuo notevolmente attenuarsi di tenuto nicativo, circolava culturale, mitico, peresempio contemporadi esecuzione fronte all'autonomia di unparlare o diunoscri- neamente la poesiadetta attraverso e scritta, le rappresentavererapidoe ispirato diremmo alloraessere zioni (che appunto e vascolari, 1'enactement delrituale. E la coplastiche senzaripensamenti). scienzadella possibilita di ricodificare era ben presente: e ci presenta nodiconoscitivi nonancora verbaII pensiero chemette inversiil canto del'utpictura poesis,e Alcmane di forza ai qualisi raccolgono intorno via via glialtri li,punti gliuccelli. - radiale, elementi secondounastruttura reticolare? stellare, discorso endofasico e quindi immediatamente coIl nostro - nonancora nonlineare: nonc'e unpianosu cui dificabile consolidata, nei piui diversi e codici,e con altrettanta rapidita le cose, non c'e nemmeno un primae un dopo. proiettare ricevere stimoli e contenuti da qualunque codice puo agilita e piuttosto corrispondente L'immagine quelladeimitogram- esterno: un qualsiasiinnesco, il granello d'inpuo attivarlo e di Leroi-Gourhan - dellepitture mi- il termine del censobruciato parietali da Des Esseintes, di cocainaal 5 I'iniezione 6 compresente, neolitico: tutto nonc'e unagrammatica di letdi Sherlock la Sonataa Kreutzer, Holmes, percento l'inalatura. Potremmo di testo in parlare esploso, nelsensotecnico zione delle polveri o il allucinogene degliIndiamazzonici cui si parla,nellagrafica di visioneesplosadei industriale, un ritmo, una cantilena: riLotman Tarahumara, peyotl dei ci e comunque suffiQuestastruttura pezzidi unamacchina. di questostimolo una poesia di corda,a proposito esterno, cienteperpensarea rappresentarci i le cose, le situazioni, Son na more'Sogno sul mare',che vuole essere nessi.Ma perche diciamo che ci e sufficiente e nondiciamo Tjutcev, la trascrizione di undiscorso interiore natodall'espeproprio che questoe il pensiero, inconoscibile questafamosa, entita rienza di unviaggio sull'Adriatico: mitica?Perchelo valutiamo con sufficienza, a partire da la forma scritquellochepernoie il risultato importante, I more i Burgio kacalinascln; pii e undopo.Eppure, conunprima la e tempesta cullavan ta,ordinata, linearizzata, E mare la barca; 14

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II linguaggio dell'interioritdc

voln. bylpredan vsejprixoti ja, sonnyj, al capriccio, deiflutti erodato. dormente, vomne, Dyebesprelel' nosti byli mistavano Due coseinfinite dentro, svoevol' noigrali one i mnoj e inloro baliam'avevano. kimvaly zvucaly skaly Vkrug kayak menja, i venti incembali sonavano, scogli Intomo ipelivaly vetry oklikalisja si davano voce,cantavano 1'onde'. E naturalmente rappresentativo puo essere altrettanto anche molto mese si tratta di unacitazione e duttile: quanto un si come un Pirandello ricordi veda di diata, personaggio in a volta sua diremmo discorso evocativo, particolarmente conundiscorso interiore: presadiretta

sinistro e quasiintenebre>> <<l'occhio e, al giorno dopo:<<Legil mio destro e mi ci ed e e dell'amaurosi rassegno>, leggo go x destro) con un discorso cortocircuito un evidente (destino endofasicopolarizzatosu un elementoin quel momento il suo occhiodeestremamente perTommaseo, significativo stro appunto3. il diario di Jacopo da PontorUn altro esempio pu6essere il corodi San Lorenzo>> neltempo chedipingeva mo,<fatto conle sue notazioni su dueunita di (1554-1556), polarizzate il lavoro e il suo modestissimo cibo: interesse, pittorico feciel braccio venerdi de la ches'apogiasabato quellatesta in sotto che sta cosi domenica cenai casa Dache figura l'e conBronzino niello martedi merlunedi chefuallepolpette coledi chela figura incapo". quellatesta gliposala mano

Maurizio: T'assicuro chee stata meunanottata si veda,nelDiario del 1835delpoefantastica Comealtro per esempio, tralo spazzare d'unamiriade di lucciole perquelviale:ac- ta ceco K.H. Maichac5, di due registri, quello l'intersecarsi canto a quell'uomo conunasinceritai cheparlava spaventosa; della vitapubblica, in caratteri dalla scrittura rappresentato tifaceva innanzi e, comequellelucciole agliocchi, guizzare e quellodellavitaerotica, notato con una crittografia innanzi alla mente inattesi oscure latini, certi dalle piui pensieri basata sull'alfabeto a corriquesto greco; doppio registro Mi pareva, dell'anima. nonso, di nonesserpiui profondita anche un discorso mentre nelmentale, sullaterra, mainunacontrada di sogno, misponde doppio perche strana, lugubre, i personaggi sonovari, unicooggetto dellavisteriosa ovele cosepiui bizzar- la vitapubblica dapadrone, ov'egli s'aggirava e taerotica e sembrare naturali avvenire e la fidanzata re,piuinverosimili potevano Lori,a cuisi riferisce ogniannotazio- sorrise, consuete. ditutto) e mi ne.In annotazioni Eglise n'accorse (s'accorge comequeste: diDescartes2. parlo 19settembre 1835:... Ve2 hodiny (U byla probana balkonu vecer sulbalcone (La seradi pozadu)...Alle2 c'erala prova 1.2. <<Tessereil testo dietro)6. il pidfige,puo avereun II testoscritto, apparentemente 26 settembre 1835: ...Potom cas az byl po moste, jsemchodil Si pensi, nellatraconil testo interiore. na dvore)...Poi ho rapporto privilegiato jiti dolu(PozaduPotom jsmedovadeli sulponte finche none giunta al genere dizioneletteraria, dedicato alla tral'oradi andare passeggiato specificamente giru Poi ci siamo dietro. trastullati nel interiore: il scrizione di un discorso (Di cortile)7 pensieri, hypomnemata, ci ricorda nomestessodel genere cheessinascono comeimsolo il cambio di grafia avverte unnuovoreche subentrato mediata trascrizione di un'attivita di pensiero: perfetgenere e o anche: che ferente, erotico; quello - nellaraccolta to - stilisticamente di MarcoAurelio Antoniil lorocarattere dilavoroincorsonellePenno,essirivelano 27 settembre 1835:Po divadle venku byl p. Sabassjehomlases di Pascal inanellate in liasses,coagulate intorno a parole doupani.(Uvecerjsem na po sobe.Podruhe ji picaldvakrdt a spezzonidi tema(<<Moise>, <<Preuves de u okna) stolicich Potom ecc. guida, <<Figures>>, jsemhral fuori del teatro c'erail sig.Sabasconla sua Jesus con le sue ago nelloZibaldonedi Leopardi Christi), Dopo la recita, sera duevolte di seguito. La l'ho fottuta le i sue rari cortocira suoi (La giovane moglie <<polizzineparte>>, seppur giunte, seconda volta sulla vicino alla ho finestra) panca poi giocato e discorso cuititradiscorso endofasico e ancor scritto; pii, a carte ecc.8 nellepagine dei manoscritti di Leonardo. Nel pensiero appuntato perse stessila tessitura puo esse- dove,se si legge di seguito, ji, pronome l'annotazione persore ridotta i nucleiconoscitivi al minimo, il minimo trovano naledi 3a sg. all'accusativo riferirsi dovrebbe allogicamente di espressione Potrebbero a volteesseresostitui- la linguistica. mentre di invece si come di Sabas, tratta, moglie sempre e negliscritti tio integrati da immagini, comedifatti leonar- Lori. deschi. - e spessoe difficile unospartiacAnalogo genere segnare e - 1.3. INoemie ilfoglio il il di bordonellesue varieforme diario, giomrnale que e ancora - conle suecaratteristiche cahiers di abbreviazione, Se il pensiero il mitogramma, certe di aptaccuini, pagine ricordano le pitture americane nord o mesoamericane: i dallacrittografia alla siglaallanotazione alla ri- punti brachilogica, duzione maperfettamente sono <<appuntati? sul foglio, ma appunto completa comprensibile, perquan- nucleiconoscitivi - deinessisintattici. tosi e detto comesono appuntate le farfalle dal collezionista; a fermarli Nel suo Diario intimo Tommaseo un verbo, unmozzicone di parola, sotto segnaal 1 marzo1852: serveunsostantivo, 15

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del pensiero; e comele pittografie, incomune: il poter, nontenere inall'urgenza quegliappunti stohanno l'unoe l'altro, saranno tardi se non il in ricordando contesto cun conto la Posso inanellare l'uno i nell'altro illeggibili pragmatica. pifi cuisonostati Da se soli nonsignificano, o se signi- mieipensieri comei periodi sullapagina: noncosipossofare prodotti. ficano lo fanno e ambiguamente. perle miefrasi solomolto se nondavanti allopsicanalista o imperfettamente pronunciate, notevole a forme in una comunicazione. che queste compendiarie, private, 1i mentali si accompagni uncorrispondente oralevivedell'ascolto, dell'interazione: Il testo quasisempre regipotrebbe stro dei materiali scrittori: tanto e solenne e preziosa la pagi- sembrare chequesto valgasolo peril discorso, perla conver- perchiarezza na pubblica di segnoe dignita - sazione,e invecevale,e tanto di materiali narrativo che peril testo pifi, tanto e provvisoria, la paginaprivata: vec- vienedisposto, modellato l'ascoltatore a dal casuale,dimessa per partire plot, lacerti il ta- dalprogetto di carta, di unconcerto, memorizzato. di testo Ho inmente la pratica chiquaderni, traprogrammi volodi marmo dellaConfetteria Baratti a Torino o unventa- dizionale dellecomunita dell'Africa incuidialooccidentale, sono costruiti arditi dissociatori nellostessomodo:chi parla di go e narrazione glio. Non sara casualeche uno dei pidi nessisintattici, il russoChlebnikov, di una frase, i suoi versisu non dice pifi scrivesse e ritmica se espiratoria un'unita nongliporgono unriscontro brandelli di carta, conunascrittura da luistesso come verbale, minuta, para- I'altroo gli altri alletracce lasciate di polline e poirac- un<<si, va bene,e allora?>>, da unafarfalla, e questo faparte delgioco, avanti, gonata i tanto che narrazione la lacerti alla rinfusa in diventare un ritmo una a due vocianfedera di cuscino puo cogliesse (nache molto veloce. se smarrendoli: il non il narratore E incalza, volocka) pubblico spesso nonprosegue. Ma inoltre ci saranno falsepartenze, interru- nota - preferi tardi A.M.Ripellino unregistro dacom<<Piui cambiamenti e poirisate, di direzione, richiami al conzioni, unlibro un Grossbuch, sulcui daree avere mastro, putista, battute anche nel testo testo, formaapparentemente pifi indisordine di liriche, colonne di spargeva schegge poemi, la caratteristica e vocaboli, di lettere e quelleformule lizzato.Che sia questala tridimensionalita, cifre appunti, squarci del testooralee consapevolezza antica:nel Fedro concuipertutta la vita andoastrologando intorno precipua algebriche a colpa del discorso la sua scritto alle"leggi deltempo"?9. (275b) e portata platonico di interrogare e diessereinterrogato, di rispondere incapacita E verra inmente inD'Annunzio il passaggio dallasontuo- e di ricevere risposte. sa usualecarta a manoalle striscioline usateperil Notturno, in corrispondenza con la momentanea cecitae quindicon il 1.4.Il monologo ritorno ad unpiui forte momento endofasico. Ma inquestacaratteristica si inserisce unavariagenerale Ma perprovvisorie, chepossanoes- bile chediventa si considerino incomplete, criptiche culture pertinente quando piui serele notazioni e comunque un dar e nonun segmento lo scrivere culturale relativamente perscritto, uniforme come certi minimi sotto nonsi puoscendere. hauna quellioccidentali: forma: variada cultura a cultura e ancheda punto Ognuno sua tecnica del "buttar di unastessaareaculturale, il grado di consapevolezeuropee a punto gir'"delleidee,e nellelingue la terminologia che definisce questa operazione e za metalinguistica, e dunque il monitoring, la vigilanza sulliou- vellodi resaorale.Sappiamo abbozzare, brosser, Baker,esquisser, chee impossibile plastico-pittorica: semparlare ha ormai ricevuto unaforma plicemente tline, comeviene, ecc.; ma quelchee scritto e che ognuno ha unasua concettuae nonsi puo piui modificare se noncancellando e rifacendo. lizzazionedei livellidi discorso, del gradodi fattura, di eseNon posso modellare finora se nonin cuzione delsuomanufatto e di A altri. quello che ho scritto linguistico quellodegli a menochenonmisia limitato a segnare sulfo- questogrado di consapevolezza si correla il grado di elaborapiccolaparte, circoli di collegamento. Ma se ho zionestilistica, inteso comecosciente frecce, uso di mezzilinguistiglioparoleisolate, a calare il mio discorsointeriore cominciato nellostampo co-espressivi al finedi aggiungere un sovrappiui di valore dellalingua nonavropiui mododi modificarne connotativo. scritta, none liberadi rigido Questascala di valorestilistico la forma. E giustoquindiche nell'invogliare il pubblico operare nel vuotoma - e qui interviene la fondamentale casi alludaaccortamente ratteristica del discorso orale- e sensibile a fatti all'acquistodeipersonalcomputers pragmatica - deltutto anchealla il contesto. nuova- di comporre untesto socio linguistici: Non si parla gli interlocutori, possibilita di sola luce, che puo essereplasmato fatto ta- maiperse solise nonnellafinzione scritta. all'infinito, letteraria, dunque gliando,accorciando,spostandoun minuscolopennello Si puo scrivere sVsoli; ma chiparlaper incorre nella pers& e cheverra cioe testo scritto luminoso, socialechesi riserva ai folli, ai devianti: a meno che stampato, ve- sanzione diverra e inchiostro solo dopochetutti si nonsia ispirato, ro,di carta chepersua bocca nonsi dischiuda il volere questiprocessi sarannoconsumati, che si sara placata la vis espressiva di undio.C'e, &vero, undiscorso endofasico ed endofonico; dell'autore. esso si ha quandoci prepariamo a direa ma,perl'appunto, Una consuetudine ma ormaigia ben radicata recente ha voce qualcosa.Io posso prevedere minutamente quello che a istituire tratestoscritto e testooraleuna illusoria diroad altavocecostruendomi untesto mentale chemandero portato E evidente che il testooraleintrattiene e possoperfino undialogo.Comequel rapporti a memoria, figurarmi specularita. col testo interiore e conquelloscritto. Ma questi ultimi del Novellino a chiedere in que- personaggio che,preparandosi 16

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dell'interioritd II linguaggio

il palafreno e prefigurandosi le battute dell'amico del prestito finisce diredi noneldiscorso endofonipoiperfarsi dialogo, si sdegnadi questo rifiuto chenella co. E naturalmente tanto realta effettivamente rancore all'amico. porta Si attribuisce ad Arthur Schnitzler l'introduzione nella narrativa del discorso indiretto nellasua operasi trolibero; vanopiusaggidi introspezione neldiscorso inteendofasico; e ed la ramente endofasica novella Leutnant Gumonologica e da questo di vista stl,del 1900.Ma assai interessante punto Die Toten chee del 189710. Gia' (I morti tacciono), schweigen in unostessobrevepasso,vi sonodue diversi all'inizio, tipi di discorso endofasico:

Contro il monologo, ogniaspettativa lungidall'essereil dellascrittura vieneproiettato nelpuncorrispettivo privata, to piu esterno del suo spazio: esso e la forma piu letteraria, efficace piuscenicachesaratanto piui piusaraelaboquanto rato e decontestualizzato. I due quadranti due spazi espressivi nonnecartografano cessariamente esistere senzal'altro correlati: l'uno potrebbe e soprattutto nonc'e unacorrispondenza biunivoca trai due. Ma essi sono troppo similicomeprincipi ispiratori pernon 11 esseretesil'uno versol'altrada un'attrazione invincibile. scritto ha preso modello nellastoria il sopravdell'Occidente vento ed ha finito di se anchelarghe zone del perinformare Si che adesso "parlare modelloparlato. bene"vuol direper - e gianotte Guardo le sette fonda. Quest'anno noiinteriorizzare l'orologio... untesto scritto e poi riprodurlo a voce.Ma e venuto Maledetta bufera. l'autunno presto. la del rimane nello il scritto, parlato nostalgia presente purche il Si rialzo bavero e andopiurapidamente avanti e indietro. I lo permetta. modello tridimensionale oralesi comIl genere deifanali tintinnavano. <<Ancora mezz'ora>> disse tra vetri egli in quellobidimensionale scritto con dei costi, ma anse<<poi prime Ah- vorrei andarmene. potro quasifosse passata>>. a e che degli innegabili quanto maneggevolezza vantaggi Ma e soprattutto nellachiusadellanovellache emerge la versatilitai di uso; ma soprattutto il modello. diventa Lo scritdi osservazione di Schnitzler: stessovivela sua attivita intermini di testi. capacita psicologica quandoil tore flusso interiore deipensieri dellaprotagonista, divenEmma, s'il estvraiment <<Mais - scriveva l'auteur unauteur Charles ta impietosamente tradendola cosi agli occhidel esofasico, vit dans unaffieurement de textes. L'un Peguy perpetuel marito: fait tort ce luiqui attend ce luiquipasse.Et presse i l'autre, unerememoration de ce luiquivient de passer, intempestive sente le suelabbra sfiorarle la fronte, e certaE mentre pensa: d'un des ceux viennent de encore troubler les qui passer, peut unbrutto mente... non dira a non lo nessuno, si sogno. Egli unsetlesautres>>. e morto... e con certezza e mai... morto... i mai, vendicherai morti tacciono. Cosi l'originario discorso fluido interiore e diventato per diciqueste cose?>> udia untratto la vocedelmarito. <Perche noi un testo che attende solo di definito, forse, Emmasussulta. ho detto?>> <<Cosa Ha l'impressione gia pronto di aver di scaturire la sua forma finale sullaparaccontato tutto ad altavoce... diaver sve- sgorgare, pertrovare improvvisamente latoa tavola tutta la storia di quellasera... e ancora gina:o dobbiamo divedere la luce,interpretando cosiin quanta dire, una voltadomanda, mentre si piegadi fronte allo sguardo sensoletterale la nuovacritica genetica? inorridito di lui:<Checosahodunque detto?> tacciono il marito molto lentamente. 4I morti ripete <<Si...dicelei,Si...>,.
SCRITTO elaborazione stilistica consapevolezza metalinguistica

e perdefinizione contestualizzato, Dunqueil parlato legato nontanto al quie adessola localizzazione none cotemporale al mee qui.Nonpossoparlare chedime si importante) quanto ancheneldiscorso lontano da me,la mia apparentemente piui e comunqueevidente presenzasara sempreimplicita agli ascoltatori attraverso marche di ognitipo,dalla sceltadi un chevuoldire modoverbale <L'ho sentito, nonlo so particolare all'inflessione di voce che in sottolinea modo certo>> per sogla miavisione deifatti. Si e ormai abbondantemente digettivo chela stessa esecuzione mostrato" dell'arte verbale, narrativa, sembrare ecc.,chepoteva mitologica, cristallizzata, ripetizione non& maiidentica a se stessa, mae a ognireplica unqualcosa dinuovo e personale. Se proviamo a delimitare unospaziotassonomico orientato daidueassi <rilevanza delcontesto oppure astrazione referenziale>> e <sorvegliandecontestualizzazione, elaborazione stiliza, consapevolezza metalinguistica, dunque vediamo o parlati, scritti si sgranano in stica>>, generi, chei vari unatipologia a ondedal nucleodel dinaturale, allargandosi scorso zerodelnostro interiore, punto grafico.

letteraria scrittura scrittura pubblica lettera diario licetta lista

appunti f'
.0o discorso intimo discorso colloquiale discorso pubblico monologo

decontestualizzazione astrazione referenziale

PARLATO

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Cardona

2. La voce e il segnale voce 2.1. La <<primaw inmodi poter articolare la possibilita La voce,la parola, e i propri sentimenti sono una volonta do udibilela propria e nonsore distintiva dell'essere umano; specifica proprieta in in e tutte le culture che quindi ogniepoca l'uomo prende di questasua fastatopienamente sia sempre consapevole la capacitadie unica,attribuendole coltacosi straordinaria e sancire e affinita, di rafforzare di creare distanze stintiva sceSarebbe alloratentante azionio di agire autonomamente. delle archivio costituito dalletradizioni nell'immenso gliere i materiali unastoria con cui costruire varieculture antropotradizioni la vavoce. Nelle diverse dell'uso della logica piui nella che della voce lutazione parte esappare gia privilegiata delmondo. nelmomento dellacreazione sa assume notie menonoti. Bastino pochiesempi, il ruole affida biblicail mito dellacreazione NellaGenesi la materia, mala nonil gesto, nonil plasmare lo di strumento: il dire e tutto all'operadi Dio: parola, ci6 cheserve <<EDio disse: "Sia la luce". E la luce fu... E Dio disse: inmezzoalle acque,e divida la terra dalle "Sia il firmamento i le sotto cieli si Dio disse: "Che E acque acque". raccolgano inunsol luogo,e chene emerga la terra asciutta". E cosifu>>. la vocee la parola di Dio, Perotto la Bibbiafarisuonare volte il suo nosubito e perotto voltecio chee evocato, e, e riceve meperesistere definitivamente. La stessafulminante dellaparolacomestruapparizione nellealtre anmento creatore troviamo del mondo mitologie inuntesto la mia tico.Dice il dio Nebercer <<Aprii egiziano: il mioproprio nomecomeparoladi potenbocca,pronunziai esisteva sullaTerra, io creaitutte le cose>>. za... niente E nei la Parola(cheinsanscrito sacrodell'induismo, Veda,il testo e vac,affine a vox, la nostra 'voce' appunto) e <<la dunque pridellaleggeeterna, la madre dei Veda,I'ombelico mogenitura del mondo deglidei>>. La prima scatenante, parolae l'attoiniziale,originario, avrainizio,laddoveprima nullaancora quello da cui tutto il caos,la materia ancora esiste;o quelloda cui avraorigine e formabile. riCosi le piui diverse culture danno plasmabile alcollocandola fuori deltempo neiloromiti, conoscimento, la straordinaria dellaparola, creatrice diimmagini, di potenza di effetti nel bene e nel male. sociali, rapporti magici Ascoltiamo dei Dogondel Mali; peri Dogonl'uoil mito mo e statocreatosenza la parola.I primi ne erano antenati sullaTerra. o a sordoSimilia bambini quandoscesero privi, essisi esprimevano a gesti, consuoniinarticolati e grumuti, nonpossedevano Naturalmente ancora si nutecniche, gniti. di frutti in caverne, trivano e carnecruda, abitavano bevevano l'acqua deglistagni. Ancheil lorocorpoeraincompiuto: i polmoni era prosciugato al suo intemrno, come pendevano attendendo spugneessiccatelungola colonnavertebrale, del verbo. Senza la parolal'uomoeradunl'acqua e il soffio 18

Ma ecco che E comeavrebbe potuto progredire. que infelice. il primo esserecreato dal dio la bontfa di Nommo, I'antenato, inaiuto, la parola.Nommo traAmma, donandogli glivenne il primo sacerdote deiDola parolaa BinuSeru, smiseinfatti a comprenderla. lui solo fratutti gli uomini gon,scegliendo Nommo comincio a tessere, e tessere Perrivelargliela equii suoni nel articolato sono vale a parlare perche linguaggio nel tessuto. La tralorocomei filisono intrecciati connessi il come entro nell'orecchio di venuta vento, parola Nommo, si sedette, usci dalla sua di Binu Seru,scese nel suo fegato, il corpo di BinuSerusi gonfio, si perfezion6: bocca.E subito il donodella parola,la creatura eradiricevendo primitiva eraveraventata unuomocompleto. Questaparolaricevuta mente unica;essa erasoo!, che vuoldire'parla!'. Ma in poi dialetti tutte le lingue, dei Dogoncoessa includeva tenza, stranieri. Con me le lingue quellaprima parolal'uomo degli di imparare tutte le lingue ricevette anchela capacitfa possibidovuto e forancoranascere li, anchequelleche avrebbero i suoipolmoni la parola, si dilatamarsi. BinuSerupossiede checosa glistiasuccedendo, no ed eccoche,senzacapire egli il primo e il tamburo emette verbo: soo! Un'eco glirisponde, la parolaaglialtri cherinvia antenati: le orecchie originario, insi animano, e a lorovoltaparlano: <<Abbiamo e glispiriti e infine: <<Parliamo!>>. teso,abbiamo inteso!>>, la loroacquisizione dellaculCosi i Dogonricostruiscono la vocee undonopotente; dal suopossesso, dallaconotura: la conoscenza scenzadellaparolascaturisce di tutto cio chee utileagliuomini. evidentemente obbliQuestastessaintuizione, passaggio inunmito ritroviamo dellaNuovaCaledonia: gato, stava incontro duees<il dioGomawe quando passeggiando chesembravano dirispondere allesuedomande, seri incapaci e anziincapaci addirittura di esprimersi. Dovevano avere il - penso - e andoa catevidentemente Gomawe vuoto, corpo a cuitolse turare duetopi, daidueuoTomato poile viscere. loro il ventre e vimise le viscere deitopi, dentro inmini, apri la ferita sifurimarginata, i due testino, cuore, Quando fegato. le forze, incominciarono a mangiare: uomini masoripresero a parlare: incominciarono e parola saliroprattutto saggezza no dalleloroviscere, ridando e valore a quegli esseri dignit8a scialbi>>. 2.2. La voceriferita il suonodi unavoce e forse il primo Riconoscere e il piui sicurodei riconoscimenti: nonconosciamo la nostra voce o perlomeno nonla conoscevamo fino all'avvento deimezzi - ma conosciamo di registrazione e riconosciamo quelledele voci dell'oggi, illustri o ignote, sonodegli altri. E ormai cosi che i nostri virtualmente persempre, positate posteri nondovranno nutrire nessunacuriositi pernoi. Noi invece nonpotremo mai conoscere le voci del passato;che puree curiosita tanto che un dimenticato scienziato italegittima, inunlibrodal caratteristico tiliano,Guglielmo Bilancioni, tolo(A buoncantor buonchitarrista) le cerc6di ricostruire

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dell'interioritti II linguaggio

usando - GiulioCesare,Dante- a partire untonodi vocespeciale, chesimula dal- spaesato vocidi uomini celebri l'eco di e quellaintonaa distanza. Poichequelrichiamo le lorocaratteristiche fisiche. Certonessuno dei tanti docu- unrichiamo solose dovessimo farci il suono,il timbro di zionesarebbero sentire maifarci conoscere da menti rimasti appropriati potra 6 che non e come far davanvoci. li lontano, capire l'interlocutore quelle forme su unanuvolamagari, o nelmondo La scrittura stessa nellesueprime della suggeriva signifi- tia noi,maaltrove, la riproduzione di oggetti e non luna; e da questiluoghideve essererichiamato: cati attraverso mi yo-yo, suggestivi, conle impressioni i senti? Guarda avevainvecenessun cheparlo a te!>>. Nelcerimoniale ditutacustiche, proprio rapporto dellasua storia te le corti suonidellavoce; solo inunmomento delleculture akandel Ghanae dellaCostad'Avopreciso i suonichevei- rio - asante, a cercare di trascrivere maidila scrittura comincia bawule- il renonparlera nzema, anyi, colanole idee,e nondirettamente le idee:mae caratteristicorettamente ai suoisudditi: unportavoce, inpiedidavanti a lui, i in che molto documenti voler fermare la ad alta modo ufficiale e sembrino voce, solenne, pa- ripetera quelloche spesso il rolacheregistrano: cosi e la re dice a voce bassa. un modo una E disse>>; parlo, <<questa papersegnare distangli <ccosi roladi...>>.Le solenni iscrizioni dei sovrani iranici delladi- za: la voce del re potrebbe certo ai sudditi, che gli giungere sulleroccepiui o su pilastri nastia o sonointomo, nonmolto mapoicheundiscorso achemenide, alte, lontani; scolpite regasui palazziimperiali, hanno unaformula costante chetomaa le presuppone un'occasione ufficiale e solenne, anche l'arendeveessereinqualche mododelimitato. <parlail reDario: questoe quelloche io ho fatto go di taleoccasione ognifrase: ilreSerse:quandodivenni ilportavoce divenuto attraverso e sacralizza la re>>; re, E il passaggio dopoesser <<parla amplifica traquesti Un analogosigillocon- distanza,disumanizzala voce regale,che altrimenti suopaesice n'eraunoche...>>. dudele citazioni dei discorsi deipersonaggi d'Omero. Certo, nerebbe troppo quotidiana. sono solo notazioni sulla voce solenne, delleparoledel soinassemblea; ri- 2.4. Qualitd vrano o deldiscorso maiinantico si sarebbe dellavoce tenuto necessario direqualcosadel tonodellavoce quotidiaVoci cantanti e voci cadenzate, toniacutie altio bassi e al romanzo e alla descrizione dei sen- gravi, maschili e femminili: la diversita culturale na,e bisogna giungere specificita timenti modema inrealta disoft, neltonodi voce sarebbe di poco contose nonfosse l'indicazione tipicamente pertrovare voices. chiamata a sottolineare altre diversita sociali,nelmodoperflat,whispering La comunicazione, e a voce,faccia a faccia. cettivamente Non si dimentipersuanatura, quellosonoro. piu immediato, B evidente allorache l'avvento della comunicazione scritta cherache l'organodell'udito e l'unicoche l'uomononpuo ha segnato unatorsione inquesto introdu- mai smettere di usaree che e sempre all'ertae vigile.Gran naturale, processo cendoaltri la lettera, Ma anche la dei nostri e valutazioni e gira formata al solo meccanismi, parte l'epigrafe. qui giudizi nostra modema sviante; noileggiamo congli occhi sentire la voce di unosconosciuto; che pratica quel piucolpisceene insilenzio; inantico si leggeva ad altavocee anche trando nel villaggiodi una societa diversadalle nostre e sempre tutto ridiventava le missive l'uso dellevoci,le intonazioni; e dal tonostessodi voce con voce;e perfino cibcheerascritto antiche eranoin realtfa a voce,in quanto venivano cui unadonnasi rivolgera al forestiero a entramessaggi perinvitarlo dettate e nuovamente fatte ad altavo- re primaancorache dalle formule che essa effettivamente agliscribi, poi leggere ce dal destinatario: erainsomma il circuito ricostituito della pronuncera, si vedrail peso culturale che il suo gruppo le riconosce. parola. Un autore incline alle grandi H.L. Kopgeneralizzazioni, 2.3. La vocee lo spazio ha studiato anni '30 la distribuzione culturale pelmann, negli il tonodellavo- dell'intensita chiamiamo di voce correlandola al clima:e credeva di poQuellochenoicorrentemente il volume e l'intonazione, e un terdistinguere con forti contrasti di intence, e cheinvecene e insieme linguedi intemo mezzopercreare ridurre le distanze. Perdi- sita,parlate in abitazioni con i muri intimita, potente spessie perci6isolate re qualcosa di confidenziale abbassiamola voce, anchese (per esempio il tedesco), e lingue di richiamoo lingue none sempre strettamente e unsegnale contonougualee predominanza di vocali,concenecessario; questo per all'aperto, ridurre fisicamente la cerchia e come se ci o adattate essere udite anche da lontano interessati; degli pite (comele linper a farealtret- gue Polinesiane, da pescatori); e infine confiavvicinassimo all'interlocutore, costringendolo parlate lingue di intensita e suoniattenuati, tanto ed escludendo Alla stessafinalita la denziali,con poca differenza gli altri. risponde divoceusatatra confessore e confessando, anche se la proprie delle dovele abitazioni, qualita ravvicinate e poco comunita confessione avvenisse inunachiesavuota, e dunque al riparo isolanti, invitano a nonsopraffarsi conla voreciprocamente da orecchie il tonosarebbe invecedi isolarsi indiscrete, basso; e ili ce e a cercare pursempre (comeil Giavanese). Queste confessionale era costruito in suddivisioni nonpossonocerto ad essereassolute, tradizionale, e <<preconciliare>>, aspirare e modoche,effettivamente assai vicini, confessando e confes- sarebbefaciletrovare in ma contrario, esempi innegabile sorepotessero all'orecchio. che ci sia unanorma relativamente e compatta coerente che parlarsi L'effetto inverso se alziamola voce comese regola l'uso dellavoceall'intemo diunacomunita, e la si persuggeriamo stessimo richiameremo un interlocutore o cepisce tanto facilmente assente se ne 6 estranei e gridando; quanto piu piu 19

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Cardona a restare i suonichela compongono tendono tanto quindi piui maall'intemo di suonie nullapiui; al nostro orecchio appunto sonoappunto scoprire questanorma quel che interesserebbe un'etadall'altra, che distinguono le differenze significative, E evidensocialedall'altra. unaposizione unsessodall'altro, te che quello che e un volumedi voce appropriato peruna fanciulla non sara necessariamente appropriato perquella salitainstatus socialepermatristessadonnaormai matura, averiecc. monio, figli, alle distanze interdi voce saraanchecorrelato II volume una che sono fissate culturalmente; personali, rigidamente essere ricevuta comeuninvariazione neltonodi vocepotra nellospazio.Peri Dola propria vitoa modificare posizione alla posiziodella si strettamente parola lega gonl'equilibrio ed equilibrata, la parola delne delcorpo:la parolaassennata ma le parole la verita e pronunciata da colui che e seduto, inpiedi. dellalitesonopronunciate dell'ira, chesolo la sua voe previsto si e tregiomi):nellasolitudine nelleinnumerevoli di certi testi e nelle ce risuoni ripetizioni fino a 100.000volte.In questocaso salmodiate invocazioni, lo vacuidellasignificazione: di unhorror si potrebbe parlare dell'azione e volta metaforico completaspazio questa e nonladellaparola sacralizzata mente dal volume riempito di fluttuazione scia quindial monacoalcunapossibilita perniciosa. A confronto un'altra situazione di spazio possiamo porre del sovrano ase ritualizzato, sacralizzato quelladellacorte ricorre costantemente neiresoconti soluto.Un'osservazione occidentali chenelXVII e XVIII secolovisidei viaggiatori il principe e circondato tavanole corti dei sovrani orientali: il potere: ne sottolinea nessilenzio e questo dal piuassoluto il sovrano e a distanza incomsunaparola e permessa perch6 o sentirlo mensurabile dai sudditi. parlare equivarParlargli e a dameunamisura. La stesa sondare rebbe questadistanza in altri vienetradotta sa espressione del voleredel sovrano o un ordine un cenno della 2.5. La vocedelsilenzio mezzi, appenapercettibile mano, i viaggiatori osservano cheinOriente la scritdella voce conduceobbligatoriamentescritto. La considerazione E anche e ancor di quanto nonsia inOccidenil silenzio. al suo opposto, del silenzioe l'assenza tura piucaricadipotere L'origine del sovrano, che cote perche essa e l'espressione dei voleri vuoto. di moto: unluogoe silente perche firmari e decreti. Se il sovrano irrinunciabile dellasacralita di unluogo municaattraverso Una componente occupail il dal suo potere nei con- centro idealedellospaziogenerato e il silenzioche vi regna:il silenzioe obbligatorio assoluto, inOccidente e occupato dai cortigiani, dai servitori dei variranghi, comeinOriente, resto di certi ordini venti monastici, cariche dal lin- consiglieri, rotto scalchi,paggi e le altreinnumerevoli necessario, soltanto, quandosia assolutamente formalizzaottomano. La nei conventi e dei dell'Impero parola guaggio gesti. parola i movimenti Anchequi, comenella situazione formula cioe costruzione ta,preghiera, mantrica, geometrica religiosa, ma scandisce e al con- saranno cautie ritualizzati e cosi gliatteggiamenti delcorpo. chenonlasciamargini vuoti rigorosa il silenzio i margini si tesse la ragnatela trario riempie deglispostamenti; dell'agire.Questosilenzio,spesso Nel silenzio il sovrano attraverfatto di regole perch6 possafulmineamente oggetto rigorose, pu6 averevariespiegazioni, e necessario il si escludono. sarele distanze, senzachenullalo ostacoli, e raggiungere chenonnecessariamente il Unatra essere che l'assenza di vodel suo con uno o un contributo destinatario se lo volere, queste sguardo cenno; pu6 ce e di rumore del luogosacrorispetto al spazio nonfossevuotodi suoniil sovrano da alla definizione dovrebbe farvisi il che si tratti della che di estende e essere inteso. Cosi invece suo volere si cella, poco luogoprofano; largoper propaga le dimensioni delcorpo, o delchiostro, cheinvece e6 nel vuotoalla velocita dellaluce. Come il silenzioassoluto prolunga il (cioe nonil silenzio l'esercizio tanto di chiascolta, chee punteggiato di morampioda consentire prescritto, giomaliero silenzioe necessario un intemo di assensoecc.),l'immobilit~a la volonta di non all'estemo, peropporre per morii esprime creare unadifferenza unabolladi spazioin cui chi coinvolgersi nell'interazione coni gesti o le espressioni oltre abitabile, ha sceltodi allontanarsi dal mondo il silenzio checonla voce.La sentinella osserva possarespirare. rigidamente La piui o menomarcata costrizione del passo e del porta- ma anchel'immobilita assoluta dellemembra e dellosguarmento nell'attraversare silenzioso braccia do debba nonostante, (le (e questospazio questo paradossalmente, essere vigile maniraccolte nellemaniche del saio,la posizio- le e dunquenonrinunciare ai suoi sensi);il silenziorituale conserte, - anchecon spirito dedichiamo laico - alla mene dellatesta) non6 che il correlato rituale di questedimen- che tuttora di undefunto e unsacrificio dellaparola, di ascendenallo spazio se non con moria sioni; non si puo dare dimensione e attraversare lo spazioe unmisurar- ze religiose: ma poich6 al tempostesso si accompagna un'adeguata solennita; dellavitadirelazione. i confini Nelunodopol'altro che all'immobilita, lo, e unvisitare perimetrandoli e anchesacrificio lo distaccano dal mondo. i fedeli le liturgie cristiane sonotenuti ad assistere all'ufficio Nellagiomata delmonaco dellevarie lamaiste tibe- in silenzio, salvo che nellerisposte ma in alcuni regole liturgiche; solenni tanenonc'e spazioperla parolanonprevista, sonoanchetenuti all'immobilita e fin momenti rituale; spontanea; lo attende dalrisveglio unasequenza di invoca- segnaledi questipassaggie la voce dell'officiante, programmata perl'aldi ringraziamento, e naturalmente si- tezzaprima ancoracheperle effettive a mezza zioni,canti, preghiere paroledette: lenzi.Parimenti sonoi periodi di eremitaggio cuide- voceperla maggior dellamessa, nonpercepibile neiseregolati parte il giovane lamatirocinante alta nell'invito ai fedeli.Allo tre me- cretae nella consacrazione, anni, (tre ve assoggettarsi 20

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dell'interioritd II linguaggio

E notevole cheun'invenzione tecnica cosi importante come il telefono abbialasciatocosi pochetracce di se nell'imdellesocieta industrializmagine, perdircosi,antropologica delfuturo farebbero zate;degliipotetici archeologi probabil2.6. La vocemeccanica mente fatica a ricostruirne il realepesonellanostra vitaquoL'invenzione dellaradioha abituato a qualcosadi prima tidiana sullabase delletestimonianze e reperti; esso e pressose noninconcepibile: la voce differita nellospazio che assente dalla letteratura, le canzoniin cui compare insolito, non manonneltempo. sonodi quelledestinate a rimanere. In Italiale trasmissioni e di straordinaria radiofoniche cominciano ufficialil telefono nellastoEppure importanza mente nel 1924 con l'installazione della stazionedi Roma; ria dellavoce: esso ricrea la comunicazione facciaa faccia, ma solo nel 1932,con dieci stazioni, diventano le restituendole chela scrittura le avevatolto; metl'importanza possibili trasmissioni su rete nazionale. Lo sviluppo dellarete radiofo- tedi fronte a quel l'unoall'altro gliinterlocutori, riportandoli nicadell'Eiar va dipari fa- controllo di tonoe di inflessioni chee il necessario filtro del passoconquellodellapropaganda scista(la dichiarazione di guerra nella comunicazione diretta, all'Etiopia,trasmessa disposizioni per s6 e delleproprie e del 1935),ed e questounfatto nuovonellastoria addirittura del impone unnuovogalateo, visto checi fairromperadio, comunicare. renonannunciati nellavitadeglialtri, e costringe a riformuPerla prima voltaunregime totalitario fauso di unapro- larepensieri, reticenze. bench6 non sia indomande, Eppure, basata sull'uso venzione dei non si media dire che esso sia stato recente, moderni, paganda puo dunque, sopratcompletatutto e immediata. Trasmessi i discorsi assorbito dallenostre culture. di mente capillare perradio, e lo strumento Mussolini ora essereascoltati in tutt'Italia, di lavoro e non cheabIl telefono potevano importante piui solo nellepur"oceaniche" e anzilo strumento di Piazza Venezia;e gli biamo, adunate esclusivo. Vi accedono permolti li ascoltavano italiani senza distinzione, a cominciare dai giovanissimi effettivamente, dagliancora pochiap- tutti peri inpiediinpiazzamagari, e oggiunodei principali radio:tutti deltelefono davanti al caffe qualil'uso autonomo e parecchi o al circolo. Perla prima voltaquindi la propaganda adulta.E proprio in segnidi ammissione giunge- dei primi all'et~a va uniformemente e contemporaneamente, usi ci accorgiamo di quanta senza fratture e questi importanza vengadataalla il telefono di ad un di numero di sentire la voce italiani mivoce; permette riconoscere, passaggiintermedi, (venti gran lioni di ascoltatori Un capitolo dell'ancora nonscritta reclamala dichiarazione storia del lindi guerra del dell'altro. il paese.Dobbiamo dovrebbe mostrarci comeoggil'uso chesu queidi- guaggiodei sentimenti 1935),intutto immaginare scanditi sostanzi un discorso amoroso oratoriamente conpauseed inflessioni divenuto ad ef- del telefono scorsi, sempre esile di forme si esercitasse e contenuti: un disincantato la citazione: le frasi rifetto, poi il ricordo, pudore impepiui piui correnti dellapropaganda a paroletroppo carichedi retorica, fascista ma pur sonoappunto citazioni da disce il ricorso contala voce dell'altro, comepresenza: estratte e divenute dallereni della sempre discorsi, telefonarsi, quasiproverbiali, in unarelazione non serve Greciaal bagnasciuga. necessariamente a dirsi amorosa, delle bensi riannodare a delle voci e a che cose, E la provadi questauditivita, dunque toccarsi, piuttosto scrittorialita, della propaganda fascista di esserci l'unoperl'altro. l'abbiamodalle testimonianze il telefono chie chiamato tradizionale a ricordare erapursempre ancoFisicamente, quelperiodo. ratoalla voce: eranole ondesonoredella voce a colpire la <<Cosa rimane nellamemoria ancora dicem- membrana oggiquattordici del microfono e a provocare le vibrazioni che si - quando bredelquarantuno! disseal balcone diPalazzoVe- trasmettevano all'altroapparecchio. dunI1 cavo prolunga nezia:Popolo Davanti a questo itagliano! Popolo partenopeo! la portata dellavocemaassolveinfondo Vessuvio annuncio al mondo intiero chela guerra rrimedia- que illimitatamente dell'ariacheci circonda; il volume della bilmente e perduta! C'erano di bbiciclette alla stessafunzione quaranta miglioni voce la membrana anziche ll'oro del colpisce dell'apparecchio quella pe' vvince giro d'Itaglia!>>. del timpano, o megliocolpiscequestaattraverso quella.Le Questobranodi discorso recenti invecenontrasmettono mussoliniano, la voce in se e riprodotto oggia tecniche piui senzaalcunaintenzione sati- perse,maunasua sofisticata quasimezzosecolodi distanza, analisi.Forsee presto perchielazialedel Viterbese, congrande enfasi dersise questopossa averedei riflessi rica,da uncontadino ma e antropologici; di intonazione, mostra di citazio- evidente bene,nellasua mescolanza chequestatecnica, basatasull'analisi e redigitale ni di discorsi mussoliniani diversi e nella disgregazione 6 congeniale di stituzione di un fenomeno, a un pii generale, venivacoltoe poi me- grandioso senso,comequel che effettivamente chesi starapidamente sotprogetto completando morizzato eral'ossatura sonora dell'oratoria delduce;se non to i nostri evidente: unprogetto di occhi,senzaesserea tutti ci fossestatala possibilita di diffondere la viva voce,della riscrittura delnostro mondo comunicativo (suoni, immagini, scritta sarebberimasta nella memoria propaganda giusto sensazioni)in segnaliminimi, in quantita immagazzinabili le frasi sbiadite sui pressoch6 qualcheformula, qualcheslogan, le possibilita di trasmissione, dipinte modificaillimitate; muri deipaesi. all'ingresso e confronto zione,rielaborazione, di questi incatalogazione 21

stesso modo un cambiamento di voce nell'impostazione i soldati, anchesenzachevengadato dell'ufficiale costringe a stare l'ordine sull'attenti. specifico,

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Cardona siemidi segnali- chedipers6 ricostruiscono il fenomeno riconfedelta alle nostre stesseposprodotto spessosuperiore sibilitadi percezione- permettono con costi minimi una di applicazioni, su scale di tempi e grandezze quantita prima assolutamente e le implicazioni di tutto cio nel impensabili: nostro mododi comunicare nonsono ancoraesplorate fino infondo. 3. Linguaggio, e razionalit"a pensiero italianadi Marilena (traduzione Manidci) sul suo palmodal ditodellasua maestra. Ma il suo pensiero eragia li,cosipronto e all'erta chele permise diricordare tutinseguito ella poteriferire la propria to,cosicch6 esperienza intutte le sue sfumature. Ma quandoci e consentito vedere questopensiero preline il linDi sicuro, delpensiero guistico? poich6 l'espressione la sua esperienza sottile e como meglio, poiche guaggio, piu" nontroveremo di plessae il linguaggio, quasimaiunaforma salvoneisogni, pensiero privadel suo involucro linguistico; che hannola loropropria nonancora mentale, grammatica sia cosi difficile ricordaQuestoci spiegaperch6 linguistica. rei sognial risveglio, anchese li abbiamo avuti pochiminuti prima. e che i sognisonoconcepiti intermini di pensiero I1fatto ricordarmeli soltanto fresche se, essendoancora puro;potro nelmiocervello le impronte di quellipiurecenti, li pongoentrounostampo e tralalinguistico, scegliendo un'immagine sciandone collocandoin un ordine lineare cio che un'altra, erasimultaneo, nellamiamemoria il testo depositando quindi cosi ottenuto. Un sognoche si trasforma in testo linguistico verbale e puo restare nella rimane, percosi dire,congelato, mia memoria il tempoche voglio,e ancheessere pertutto narrato ad altri o scritto volte lo desidero. quante letteraria ci offre di vedereil L'attivita un'opportunita nelcorsodelsuofunzionamento. Prima cheuntesto pensiero esca dallanostra sul foglio di carta, esso pennae si depositi trascorre unperiodo di formazione chepuo esserepiu o meno lungo, a seconda deltipodi testo checi accingiamo a scriE chiaro vere. cheunalettera commerciale ci verra fuori quasi senzapensare: il modellosi trova gia nellamiamemoria, bastasolo aggiungere la data,i cognomi, le quantita; ma se devoscrivere e complesso, se dequalcosadi piu' importante vo ad esempiosistemare una questione difficile e nonseminformare plicemente qualcunosu qualcosa che penso,so, ho allora dovrocercare la frase, la parola, oppure presente, in definitiva valutare il peso dei I'ordinedegli argomenti, mieiragionamenti. Tutto cio lo farodapprima nel miopene solo quandosarosoddisfatto di questotesto mentale siero, cerchero difissarlo nellascrittura e ancora nellascrittura dovrocancellare, sfumare. modificare,

3.1. II modello linguistico Unalungatradizione, cuihanno datoil lorocontributo autori di valore, ci insegna cheil pensiero e il linguaggio stesso, che soltanto nell'atto il pensiero del parlare trova la propria forma e la propria nonvi e struttura; primadel linguaggio bensiunamateria ancora diforma, che alcuno, pensiero priva in supporto del pensiero, non puo trasformarsi quantunque abbiaancoradivisioni n6forme. Secondoun'immagine elodel linguista daneseLouis Hjelmslev, il pensiero anquente teriore al linguaggio, prelinguistico, equivalealla sabbiadella rivadel mare, lisciae accarezzata dalleonde;gettando su sabbia una rete e i i fili nodi ed della retirandola, questa poi telasceranno le loroimpronte, e la sabbiarimarra segnata. storicaclassica,ci appare Oggiquestatradizione, seppur mente In primo delimitata. luogo,una similesopravvalutazione del ruolodel linguaggio none piu necessaria. II fatto cheil linguaggio unruolo diprimaria e cosvolge importanza munemente e occorre al contrario chiarire cio cheil accettato, none. In secondoluogo,il pensiero none piu il linguaggio continente il margine biancosullamappadellenostre oscuro, conoscenzescientifiche; anchese nonda molto sappiamo, cheil pensiero none semplicemente unacreta da motempo, e iniziamo a conoscerne la struttura sia dal punto di dellare, vistaneuro-fisiologico chepsicolinguistico. Fralinguae pensiero sussiste indubbiamente unarelazione stretta e privilegiata; il nostro si pensiero sviluppaconallo delle nostre conoscenze giuntamente svilupparsi linguistiche.L'apprendimento e al linguistico tempostessoun esercizio continuo delnostro cheimpara ad usareil pensiero, nostro idiomanativoe a tentare vie ed evoluzioni. 3.2. Le tracce delpensiero e la memoria proprie Una voltaadulto, nonsareiin gradodi pensare alcunche di Tale processo nonsi studia maineiparlanti masi comuni, e cioe di abbastanza a prenderlo in esamenei grandi e complesso, articolato senza e iniziato dei quali adeguato, scrittori, e perci6 senzaparlare a me stesso, nonvorremmo unframmento passare di carta peril linguaggio, scritperdere neppure sia pursenzamuovere le labbra. ta.Possediamo manoscritti assai interessanti di auautografi Esisteovviamente un pensiero senza linguaggio, o ante- torimoderni, come quelli di Flaubert conservati alla Biriore al linguaggio; inmodonormale colorochenon bliothlque pensano di Parigi, Nationale i quali ci offrono una radiohannomai appresoil linguaggio i sordomuti. Una grafia verbale, cheillustra nelparticolare il percorso mentale dell'aunarrazione di comeil pensiero, sorprendente brani di testo si mescolano giaattivo, possa tore: quasidefinitivi senz'ordine, la nascita del linguaggio si trovera spiare dellapagina, conframmenti di proposizione, nell'autobiografia,sullasuperficie di Helen Keller,natacieca e sorda,e postille, famosa, giustamente di innote, cancellature, compaiono aggiunte, righe muta. frecce. chiostro, perci6 Le prime udifurono tracciate parolecheHelenrealmente L'insieme risulta a voltedavveroincomprensibile, ma 22

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dell'interioritd II linguaggio

di critica o ge- stessa. testuale Nondovrebbe essere allo studioso forcosi,datocheessoe ordine, proprio questointeressa selezione? - comesi diceora- inquanto netica anteriore al consema, tappa Ancheci6 equivarrebbe ad attribuirgli il testo a stampa chegia conoun valoreeccessidel risultato finale, guimento nongenetico ha la sua logica,la sua razionalita, che non tutti documenti vo; il linguaggio sciamo;e peril linguista questi coincide con la razionalita le la umana. La sonoi testimoni di che umana, quel pensiero logica logica preziosi, impronte pifi il cosiddetto - inrealta cercando. Anche errore unadi- ha le sue leggiche il linguaggio stiamo ignorae viceversa:il lindel linguag- guaggio alle lunghe frail circuito del pensiero e il circuito oree ai brevi come minuti, puo riferirsi vergenza al cronometro se di fronte esistessero delle oreprorogate o gio - ci interessa. In questi che non casi (il sogno, la visione la creazione ardei minuti a sessanta secondi. poetica, giungessero ingenerale) il linguaggio il filtro costituisce verso tistica none corretta, l'inQuandodiciamoche la doppianegazione teriorita. naturale che io cose non e ci in delle facciamo riferiveperchd posso apprendere logica, sbagliamo, quanto Ei e nonalle lingue concreta di esse; manon mento naturali: no vinonadiee dendole, toccandole, peresperienza all'algebra nonsi da vera- cioe duratura - perfettamente anchese <<meno si da veroapprendimento, corretto, permenoe ugualea delmondo senzail filtro, la forma dellinguaggio. piU>>. Lo stessoaccadein italiano e venuto nessuno>>): esperienza (<<non La struttura miinsegna comesuddividere, dire e venuto delmioidioma alcuno>> e oggiunmododi esprimersi poe<<non di qualsiasitipoperridurla di tico, estremamente letterario. dellelingue naE unatendenza prima segmentare l'esperienza in unitalinguistiche il tutto da immagazzinare, ben ordinate, turali di che concetto interessa al quella porre prima piui nella mia memoria. e di la abbastanza con comCerto, un'esperienza parlante aggiungere poi proposizione completa il non si riduce ad un insieme di e6 medesimo come se noi dicessimo: valore di tutta la senso, <<il plessa parole immagazzinate, unodore, unprofumo, unsapore; unamadeleine, miaproposizione e negativo e poi,se devospecificare cio che mangiando unmondo di sensazioni ticomunico MarcelProust riincontra intero delle vogliodire, chenone venuto nessun x>>. Le due altrimenti in negazioni, e particolare, si sommano nellaproposidimenticato, quali si sarebbe poichegiacevano generale un canovacciodella sua memoria. una guaiaba zioneche conosciamo. e cosi forte che anE odorando Questatendenza miricordero di cose passate, di luoghi chetermini inorigine chenonavevano sensonegativo lo hantropicali. Ma in assenzadi unostimolo visivo o no in concreto, olfattivo, acquisito seguito: nonv'e altro mentale cheripetermi alcunepaprocedimento role-chiave: della guaiafr.pas (<lat. passus), rien(<lat. rem'cosa'): Je ne sais <<l'odore <unte con madeleines>, nonavessefissato ba>>. Se MarcelProust nellascrittura le sue pas, il nesavaitrien;lomb.minga bri(lat.mica'briciola'), li conoscerei. e i suoiricordi, sensazioni neanch'io fr. it.<<briciola>>, briser'spezzare'):diiraminga, E pernoi ga (cfr. diialfabetizzati di un argomento ra briga. l'organizzazione linguistica senzapassare delqualsiasinone piiu possibile peril tramite la lingua cioe di unaforma di linguaggio ancor Si vede qui che nonc'e differenza frail sistema e il discritta, pi i siA ragione, stematica. la tradizione della scultuscorso sul della ma e sul piano iconografica logica, c'e, grande, pianodel rao dellapittura in ai mano dottori della ai il discorso ha le sue esigenze,dovutea fattori filoChiesa, pone linguaggio: uomini le il di loro la e condizionanti di di di attenzione dell'ascolsofi, armi, udito, memoria, pensiero penna foglio agli di cartao il rotolo di pergamena. a questo, tatore. Stavopensando lidell'unico unerrore cercare nelsistema dellalingua unaraquandomisonoresocontochesullacopertina 1 quindi broposatosul tavolodi fronte a me,le Lettere di Cristoforo zionalitat cheessa nonpossiede. Perche uncenicero 'portace9 un di Emil Lassalle, raffigurante nere' nelquale si posa la cenere, mentre uncarColombo,c'era un dipinto oggetto vestito di vellutonero:nella sinistra ha un nicero'macellaio'6 un uomoche vendecame?Perche una l'Ammiraglio, il con misura un l'Oceano su 'cartoleria' vende ma una carta, compasso, quale mappamondo papeleria 'stregonebrujerid un po' anacronistico, ma il punto focaledel dipinto e la sua ria' nonvendestreghe? nonesiste unarispoEvidentemente, incuieglitiene manodestra, unapenna d'oca conla qualean- stalogica. notaqualcosasu unfoglio. culturale e linguistico devedunque L'esperienza passarequasi totalmente peril 3.4. <<Sapere> 11 sistema dellalingua tedesco o quale chesia) che le da forma, la organizza, consente di archilinguaggio, (spagnolo, fuori io lo voglia;permette, fornisce viarlae di tirarla unicamente relazioni che ogniqualvolta peresprimere lo strumento ancor inmaniera In git conoscorazionalmente; devo conoscere la mia cultura, aglialtri, intelligibile. pii, dicomunicarla inquesto, veral'affermazio- devosapere diventa inpartenza chenonesiste unluogoovesi vendaquestosenso,e soltanto 6 "la casa dell'essere". ne di Heidegger cheil linguaggio o incartino ceneri e nonesiste chele no,fabbrichino qualcuno venda.Lo stessoavvieneanche,come rilev6finemente il 3.3. La logicadel linguaggio brillante rumeno con le parolecomposte, Coseriu, linguista Potremmo allorapensare, o scacciapensieri: nullanel giaccheil linguaggio svolgeun comeinitaliano spaventapasseri ruoloconoscitivo cosi importante, cheesso sia la razionalita sistema nellalogica della formazione di queste linguistico, 23

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Cardona dueparole, entrambe da verbo e complemento composte ogci dice cosa sianol'uno e l'altrooggetto. Devo conogetto, e le parolestesse, e la loscerela cultura la lorodenotazione roconnotazione, e devosapere cioe a checosa si riferiscono, sulpianodelsistema nonsolocio chesignificano linguistico. Di certoil sistemadella linguaci offre di l'opportunita creare nuovielementi, unospaziopiui perabbracciare ampio di questo. ma nonpiui Dobbiamopoi vedere come possibile, inrelazione mettere conunacelluladi senso. ognielemento dellalingua conosceanchedeivuoti, dellelacuI1sistema nelle che le derivazioni forme indicate con *, ne; seguono, richieste e necessarie, nonsonoconfermate: bench6 gaucho> *gauchar> gauchada it.far nulla> *famullare, fannullone. *fannullare> la metafora informa di costruziogua stessanonpossedesse ne lessicale:il pensiero misuggerisce chemolte realta (naturalio prodotte ad un corpoumaartificialmente) somigliano inunvasod'argilla unaspalio possoriconoscere no,e allora un in una casa una dei la, ventre, un'anca, testa, piedi,una e Ma la a far si che io mirenda conto di pancia. sempre lingua etichette Non cio,a fornirmi perdarnomealle diverse parti. di metafore bensidi modelli si tratta isolate, completi. iniziale conl'uso; comeogni si dimentica Questo processo altracosa umana,con l'uso persino le parole,le metafore, la loro perdono trasparenza, divengono opache, spessosi usano cosiperch6 si sonosempre usatecosi. Ma inquesto si vedela forza, la creativitat cheil linguaggio Di ciochenonsicomprende si danno nuove possiede. piu' spiela cosiddetta 6 gazioni.Perun linguista popolare etimologia chenonha rapporti conl'etimologia scientiqualcosadifalso, fica:lo studioso sa che negromanzia deriva dal greconekro'evocazionedei morti', il castigliano antico malenmanteia dal 'bile o lo nera' regaliz conia greco melankholia spagnolo 'radicedolce'. Ma e altret('liquirizia')dal greco glykyrriza tanto cheil parlante si renda conto diunaparola acimportante costandola ad un'altra tentando di individuare un conosciuta, nessocheormai nontraspare e magianera, piu:negromanzia e mal('male'),regaliz malenconia e regal('regale'). tutto risulti fresco e <Come dobbiamo perch6 ingegnarci nuovoe, pienodi senso, addirittura?>> Questosi chiepiaccia de nel<<prologo nelteatro>> l'autore di Faustperboccadi uno dei suoi personaggi. Qualcosa di simileaccade con il lincomemaiesso,vecchio di secolie millenni, guaggio: logoratoda unuso costante e quotidiano, continua ancora ad essere nuovoe riccodi senso?Comemaipuo ancora comufresco, esaltare? Perche si torna ad usare nicare, intristire, rallegrare, a pochissimi facredevamo dimenticaparolechefino tempo te?Vi e intutto cio unarazionalita una di profonda, capacita un numero ristretto di mezzi semimpiegare perconseguire su genti co<Tale effetto preil risultato migliore. prodigioso si diverse soltanto il poetalo ottiene>>, dice Goethe;io agsoltanto il linguaggio delpoetae, se e cosi,soltangiungero: toil linguaggio di ogniessere umano.

Vi sonocose chenonsi possonodire, e occorre cercare un altro modoperesprimerle. assai chiaro neltradurCio risulta reda unidiomaall'altro: vi sonocose chesi possonotradurresemplicemente unaparoladi A conunadi B, e sostituendo vi sonoproposizioni, detti ecc. chesonoperfettamente tradumabisogna trovare la maniera Unatraduzione corretta. cibili, letterale fa sorridere, comese io chiedessi caffe o te con un unsouppon) di latte, (fr. <sospetto>> perdireunagoccia,opbuoncucchiaio>> purecomese dicessicheTizioe <<un (sp. un buencuchara), inveceche<unabuonaforchetta>>. Ma esiste ancheunarazionalita interna alla lingua. Il sistema dellatemporalita e qualcosadi interamente a linguistico; menodi nonpensare neltempo in cuiparlo, nonmi presente, sarebbe iltempo dividere mentale al modoincuifacpossibile cio conla lingua. L'idea difuturo nonesisterebbe se nonavessi la risorsa e nonpotrei diperesprimerla; linguistica neppure un futuro da uno Molto lontano. prossimo stinguere piu piui a fornirmi suddil'unao l'altra spessoe la logicadellalingua cambiando nonho piui di visione; lingua, esprimere bisogno cheprima misembrava necessaria: quellastessasuddivisione e cio cheaccade,ad esempio, conlo spagnolo sered estar. Vi sonoanche, e conviene nondimenticarlo, fattori dicondizionamento ed ambientali, che vannovisticome biologici termini di paragone costellazione onnipresenti perl'intera e la in s6 e deltutto arbirazionalita; pensiero <<lingua, lingua traria di combinazione delleunita nella 4. Modalitalinguistiche della preghiera interiore (nelleregole minime, selezione dei segni, nellamaniera incui collegale parti delle sue proposizioni), d'altraparte nel suo 4.1. Formula, preghiera, dialogointeriore peroessa e soggetta In queste note nonseguiro il filodi unospecifico uso della insieme a certe limitazioni di tipouniversale. determinata; parolain unascuolao setta religiosa quand'an3.5. Sensoe creativitd del linguaggio chene avessila competenza, la sintesi chene risulterebbe saNon esistono tante realta contutta ovviaperchiunque i fequantesono le lingue:la realta rebbe probabilita frequenti e unae unasola,ma vi e unampiomargine di flut- nomeni Le miesaranno considerazioni d'orbiologica religiosi. dunque tuazione neimodiin cui la guardiamo. La linguaci fornisce dinegenerale, sull'uso della parolae del discorso interiore norme Neltitolo modelli, di perconoscere questarealta:o meglio,e ili nell'esperienza rispetto religiosa agliusiordinari. che stabilisce metafore che ci consen- questo connessioni, dei tre termini chiavequellochepift miinpensiero paragrafo, e dialogo interiore, tonodi conoscere simile a qual- teressa nonperche sia necessariamente qualcosadi nuovoinquanto cosa di noto.Ma tutto non sarebbe se la duemaperch6 rimanda ad unordine possibile linpiuimportante deglialtri cio gia 24

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dell'interioritd II linguaggio variano le motivacheassai poco ha richiamato di osservazioni de- 60.000 voltein un giomo);naturalmente l'attenzione zioni date e dalle ma si tratta e se non si di elaboNaturalmente non studiosi. varie scuole, teologiche possibile dialogo gli che tornasostanzialmente in due,e quindi chenellaformulazione razionisu un principio almeno devopensare sempre uninterlocutore sia presente il fatto chec'e sempre delnostro ugualee chenondevenecessariamente esserestato soggetto e letteralmente il flusso interiore canalizzato interiore e cioela diviniti; anche se questo a prestito: inun discorso religioso, a solchiconcentrici, il significato di cio chesi dicee e necessariamente a nonvoler percorso vero,e negarlo equivarrebbe e immensa il termine meno ca- perfino irrilevante. e nonha studiare usero E qui la letteratura fenomeni, questi comunque sensoaddentrarvisi. Nonsolola parte hapocosparicodi discorso interiore. linguistica mail loronecessario cui La prima osservazione e che il discorso interiore e gia la zio inqueste pratiche, complemento, le scuole la che interiore accordano messain forma del flusso di di una coscienza, quella impongono preghiera linguistica e il silenzioesteriore. materia che attende di esseresemioticamente or- straordinaria importanza, Fuge,tace, magmatica e la riassume e le formula che l'ottima entro di un discorso: e una condotta del moquiesce ganizzata segmentata maglie e il silenziovi e vistononcomeun semplice sorta dicostante nellepiu' diverse dottrine chequesto naco orientale; religiose - cheinvece ma come un comportamento flusso ancora nonformato la psicanalisi rivaluta corollario dell'anacoretismo, - sia la noche volutamente cercato comelafonsetorigodeinostri e perseguito anchein mezzo al mondo comportamenti ilnemico da esorcizzare, o meglio ci diceGiamblico, riteneva cheil tenere a entro (delresto, obscura, Pitagora assoggettare le costrizioni la lingua ditutte di controllo di unaprocedura e questo e affer- freno fosse le capacitai la piudifpsicoverbale; matoin modoassai netto nel Vangelo,laddovesi critica del monaco, lo ficile);il silenzioe la cella portatile dovunque sia trovare la si rifugi la non nel silenzio contaminazione sono le cose che esterna; potra quietepurche scrupolo per egli Tithoes di unbagno- dida fuori a contaminare, maquelledi dentro: 2); <se si aprela porta (Alphabetum, vengono ce con immagine efficace Diadoco di Fotica- esso perderfi ?<<quelcheescedall'uomo a contaminarlo. Poiche didentro ben il suo calore;cosi ancheunaanimacheparli tutto presto il cuore adulteri, degliuomini procedono pensieri malvagi, nondica che cose buone,presto dissimolto, quand'anche fornicazioni, omicidi, malizie, furti, frodi, lascivie, cupidigie, la memoria di attraverso la Dio della e la voce, pera porta farai stoltezza. Tutte cose malocchio, bestemmia, superbia, queste Des 130 ed e LXX, Places): (cap. sfuggire>> p. da dentro escono e sorprendente malvage l'uomo lo contaminano>>2. che 'memoria', 'ricordo di Dio' (in grecomneme, sia la stesSi puo rimanere fronte a tale di di una sa la silenziosa usata la sequela sorpresi dikr, parola per preghiera siifJ, hafiv, e disincanta- menzione). Ma nonsolodiricordo si tratta: se la parola e l'orcapitali, perla valutazione peccati pessimistica tadelcorhominum cheessa presuppone, maunapossibile in- ganodel mondo il silenzioe il mistero del mondo presente, e che proprio col passaggiodella sogliatrail futuro, diceunpadre Isacco di Ninive. terpretazione siro, momento e quelloformato, preformato, alinguistico linguinel comportamento razionalee quindi 4.2. Aspetti stico,l'uomo entra linguistici i suoi comportamenti socialee dimette dallapreghiera continua di tipo controllato, istintivi, A bellapostasonopartito Tutto inseguito, anziche arrivarvi comeforse stasarebbe <peccaminosi>>. quellochel'uomofadimeritorio, qua- esicasta le che sia il criterio avrain un certo sensola co- topiui ovvio.E il motivo e chenonsonopoi troppo convinto valutativo, stante di esserefatto un darordine contro a cio di sapere checosa sia la preghiera, intendo dal punto di vista natura, sarai cheancora nonha ordine, uncontrobattere il flusso di unacomprensione analitica e nonintuitiva, Poil'inerzia, empatica. chetutto inunacasistica cio chediciamo deverientrare limispontaneo. Percanalizzare il pensiero altrimenti e dellelorocondizioni diefficacia vagante, quella che tata degliatti linguistici gli con bellissima Cassianochiamavolutatio cordis attireligiosi nondevonofardifferenza e si deve cogliere il immagine morosa deiteologi medieva- principio che li rendelinguisticamente e sociologicamente X, 7), la delectatio (Collationes stati stessodi essere efficaci, Confesso(ecco un bell'esempiodi atto ii,la fantasticheria, colpevoli peril fatto operativi. un nonagire, un lasciareil campoall'entropia cosi dire che a farmi sonoproprio fatti per linguistico) apparendifficoltai dellenostre forze e pulsioni, le variescuoleimpongono comeil volume di voce,altao bassa,con varie temente irrilevanti, nel mondo antico eraad altavoce: di disciplina forme la meditazione nellesue forme, cui si prega;la preghiera mentale, assumeva unaparticolare ma soprattutto uno strumento specificoche e la preghiera l'orante (chericonosciamo postura continua. nelleraffigurazioni dellevarieculture), che probabilmente e soprattutto In molte scuolela preghiera mentale unman- serviva a segnalare lo specifico attolinguistico che proprio unaformula molto tra, e pronunciava breve, convocealtae chiara unaricompiuto, e un'invo- veniva il solo nomedivino, cazionecome l'Om manipadne omlamaista, che peropuo chiesta en bonne etdueforme alla divinita a cuisi rivolgeva; essere di migliaia decine di volte(cosi e peresempio solo in casi particolari la preghiera eraa bassa voce (sigeio ripetuta nell'amidismo dovela formula namo'mit.?haya katdthymdn), ascoltare dai nemici giapponese, peresempio pernonfarsi o ili chepotevano sviareo rendere inutile la preghiera Buddhaya 'omaggioal Budda della luce senza confini' (cosi inII. nomedel Buddha,nembutsu, anche 7, 195 o Od. 5, 444), o nellepratiche Che la prepossonoessereripetuti magiche. 25

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Cardona

sia ununiversale nonc'e dubbio; mae piui americano chefuassai notoneglianni culturale fa- conto di unoscrittore ghiera cileindividuare dellecostanti esterne comequeste uno dei giovanipersonaggi, la ragazza cuisi e ac- '60, T.D. Salinger, chenondellecostanti e che interne cennato, profondamente scopreun testoche la turba linguistiche. Franny, e il cioe la Unodeivariaspetti a quellodire- nonla abbandona voldellapreghiera, accanto Viaggio delpellegrino, pii: sa di grazieo di glorificazione, e russa della esicasta un evidentemente bizantina: preghiera dossologia, garizzazione e tuttavia unostarec chegliinsegna la preghiera nonusa i modi contadino trova la quellodellarichiesta; appenaalfabeta anchequandola linguain cui e formulata li preghiera della domanda, di Gesi <<Signore abbi di me>>, Cristo, Gesui pieta Mi sonosempre in da ripetere fin 3000 e poi 6000 e poi 12000voltee infine da quando sonostato a vochiesto, possiede. i micome mai in una pre- lonta, e da questapratica scaturiscono peril pellegrino gradodi confrontare linguediverse, ci si di usare che e il ma anche modo del effetti testo ebbe Questo permetta l'imperativo, spirituali corporei. ghiera gliori in in comando: <<dacci il Ma una fortuna di linnostro traduzioni Occidente varie panequotidiano>>13. prooggi grande nonpotrebbe essere checosi:l'espressione la prima nella babilmente di una gue,ma questae forse letteratura di comparsa richiesta nonmediata, che coinvolgedue volonta, diffusione; ed e significativa. Sono gli anni'60 e si stariafdiretta, nonpuo' facciando all'Occidente la spiritualita orientale, quelladi chichiedee quelladi chideveconcedere, soprattutto trovare neltesto del buddhismo zen e dell'induismo, con il succhenelmodopifi diretto; espressione greco nelleforme le altre dellastessaoratioDominica richieste sonoall'ottati- cesso che conosciamo.La spiegazionedi questofavore e vo: <sia venerato il Tuo nome?>'4, e stato sullarinascita e undeside- complessa, moltissimo scritto dei culti perch6 questo riomanone unatrasmissione di volonta. E mivieneinmen- orientali alla Franz maquelche Cumont), (perusareuntitolo nel galateoborghese mi sembra e che che te un'analogiain un fatto irrilevante; l'aspetto colpiscedi pifi significativo americano si considera che l'invito formulato dalla padrona Zooey,e dietro di luiunqualsiasiadolescente sia americano, di casa come<<You e menocor- nontanto il sensodellatrascendenza una tecnica inmayhavesomemorecake>> quanto tesedi<<You must havesomemore la spiegazione che teriore. uno struE si notiche questatecnicae veramente cake?); se ne da e chela prima unasupe- mentoutile;pergli sportivi e oggi consuetala pratica del frase, concedendo, presume mentre checi si porproprio spessoincisosu unacassetta autogeno, riorita, perch6la padronavuole mostrare training devechiedere inmaniera umilta diretta di prende- ta dietro. Non vogliotentare unaccostamento ad irriverente agliospiti reil dolce. ma e la naturalmente costo, esicasta, questa ogni preghiera di ogniimplicazione mistica e ricondotta alla sua spogliata 4.3. Aspetti socio linguistici sola funzione di tecnica di raggiungere chepermette l'equiLa pi' famosa cristiana e introdotta da unafor- librio Perfino in garal'atletasi ripete incessanpsicofisico. preghiera mulazione che fa riflettere: nonusatechiac- temente una formula o degli spezzonidi formula che non <<Enel pregare chiere i pagani...i qualicredono eccessive comefanno di es- servono a riconfortarlo, soltanto ma annullano il tempo e la sereesauditi la moltitudine delle loro e fatica. per dunque parole>>'5; il sensoe: andate dritti allo scopo,nonusatetante non Sono spezzoni di testo, fissi e senzainvenzione alparole, perche usategiri di frase, il riferimento evidentemente e al- trimenti la lorofunzione. E questosi accorda formule; perderebbero le formule che accompagnano costante dello slogan,della l'evocazionedel nomedella con un'altra odiema,la ricerca divinita cheinfatti totalmente: nonc'6 formula neicontesti tanto invocata, vari, quimancano prefissata sorprendenpifi piui in questover- tenell'ampiezza Ma sempre e varieta deimessaggi checircolano. Si poDio, bensipaterhemon. neppure settoc'e forse ancoraun'altra una dimensione trebbe osservare che la preghiera, essa si, inveceha subito dimensione, sociale:quandopregate nonfate comei pagani, voi sietedi- mutamenti; nelsensochesi tende ad unapreghiera licerto, dovreste mostrarvi simili a loro: bera di modello con una versi, perche quellapreghieimprovvisata, piuttosto protestante, rae ancheil segnodistintivo dei Cristiani, ricerca di moduli noncristallizzati; ma noncredoche quellichepregano voluta socialedellapreghiera questocambiamento molto e inrealta cosi; e ovvioche c'e unadimensione possaessere profondo; se ci si raccoglie insieme a pregare, ma puo essercene anche anchenella preghiera nonsi possonoche riimprovvisata unaintema, cheognuno conse anche e solo: chi comporre moduli esistenti. e preghiera porta quando Sloganprofano spiricosi e la e il marchio di riconoscituale non essere tanto dissimili nei meccanismi che cristiano, preghiera prega possono di identita. essi presuppongono, anchese saradiversa mento, l'intenzione. In un certo sensopregare in un certo Si potranno darevarie delnostro odiemo bisomodo,in quel certo spiegazioni modo 6 ancheun preconformarsi alla lettura abbiamo di qualcosacheci rassicuri divina;<<Dio gnodi formule; bisogno nellaspeculazione i beati e cosi via; ma a me piace pensare medievale che sia un ritomare cuori>>, leggeneivostri pii o 6 no- menoinconsapevolmente sonopreordinati inalla volontade all'ordine <<e a cogliere unafondamentale divino, verita stra le scuole di spiritualita pace>>. psicofisica, quella stessache tutte hanno coltoinunmomento dellorosviluppo avanzato e dun4.4. Unmodulo rassicurante avanzatodella conoscenza della nostra que in un momento Perche ci devonointeressare? In unrac- mente'6. questifenomeni 26

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dell'interioritd II linguaggio Note a proposito interiore inunsaggio deldiscorso Citato appunto M. Lotmancontenuto inJu. M. Lotman-B.A. di Ju. Uspenskij, a curadi R. Faccanie M. Marzaduri, della cultura, Tipologia e quelladi TomMilano1975, Bompiani, p. 114;la traduzione masoLandolfi. 2 II piacere atto dell'onestd, I, scena1. e nell'articolo diG. Pettenati, Su alcupasso segnalato 3 Questo in<Annali niriflessi deldiscorso interiore neldiscorso scritto, III dell'Istituto Universitario Orientale-Sezione Linguistica>>, che6tuttora unodeipochissimi lavori uti(1961),pp.237-46, lizzabili di cuici si occupa perl'argomento qui. I Citodall'edizione a curadi E. Cecchi, Le Monnier, Firenze di recente, e stato conprefazione di E. 1956;il testo ristampato Baj,Milano1984. A. Wildova ceco.ProseautoTosi,Unpoetaromantico 5 Cfr. diK.H.Mdcha, la Wildovai Venezia1976, Marsilio, biografiche mette inlucel'esistenza deidueregistri e giustamente paralleli la necessita didecifrare e pubblicare ilregistro anche la criptico, cuipresenza e determinante diMacha. nell'interpretazione 6 Ivi,pp.42 e 98. 7 Ivipp.48 e 100. e 100-1 la Wildovai aduner(testo) (trad.); pensa 8 Ivipp.49-50 rore: <<La fretta diannotare il doppio del27 genera adamplesso dirittura unasvista delpronome nell'uso ji, sicche gliamplessi sembrano riferirsi allasconosciuta Ma ogni e anerrore, signora. chequesto, inquesto unasuarecondita motivazione; pu6avere dipossedere la giovane donna al posto di caso,la voglia segreta farebbe tanto diLori>> p. 49); la spiegazione piiigiocoal nostro mase si osserva cheilreferente invista si e sempre scorso; Lori, elimina la possibilitai dilettura percontiguita. 9 A.M.Ripellino, PoesiediChleknikov. comSaggio, antologia, Torino mento, Einaudi, 1968, p. vi. 11Le novelle di Schnitzler in A. Schnitzler, sonoraccolte GeWerke. Das erzahlerische sammelte Frankfurt Werk, Fischer, sonoambedue nelvol.2 dell'ed.insette 1961;le duequicitate it.di G. Farese, Milano1978, Mondadori, volumi, p. 40, trad. p.183e p. 198. 11 Si vedano I tried i saggi raccolti inD. Hymes, Invain tutti, per totell 1981. Press, you, Pennsylvania University Philadephia 12 illacommunicant hominem. Quaede homine Abintus exeunt, hominum malaecogitationes adulteenim de corde procedunt: ria, homicidia, dolus, avaritiae, furta, nequitiae, fornicationes, Omstultitia. oculus malus, blasphemia, superbia, impudicitiae, nia haec mala ab intus et communicant homines procedunt 7,20-23). (Marco drton T6n se meron. tdn ddshemin hemon 13 epioaision 14 Hagidstheto t6dnoma sou. Proseuch6menoi hoiethniko'...; me hosper 15 dd battalogesete &unverbo ma il suo significato e chiarito da raro, battalogein quantosegue:Dokoasingdrh6tiJintepolylogiai aut6neisakousthe sontai. 16 Alcuni deitemi cuiquisi accenna inunaormai sonotrattati di Elemire forsedimenticata Storiadelfantasticare, Zolla, Milano1964.I1titolo del Viaggio delpelBompiani, originale e Otkrovennye strannika legrino razskazy duxovnomiT svoemiT otcu('resoconti di unpellegrino sinceri al suo confessore'), nellaprima edizione di Kazan,30 ed. 1884;dell'opera esiste unatraduzione tedesca del 1926edunaversione initainglese; lianoneesistono almeno dueversioni: d'unpellegriRelazioni Libreria Editrice Firenze no,a curadi D. BarSotti, Fiorentina, La viadi unpellegrino. sinRacconti 1949,e Anonimo russo, al suopadrespirituale, trad. diA. Pescetceridi unpellegrino Milano1972,1984.Il1 to,conunsaggiodi P. Pascal,Adelphi, racconto di Salinger, nel <New Franny, pubblicato dapprima nel 1955,e stato Yorker>> in Franny and Zooey, poi raccolto NewYork1961;neesiste unatraduzione italiana a cura diR.C. Cerrone e R. Bianchi, 1963(cfr. Torino ivipp.33 sgg. Einaudi, e p. 88).

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