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Thriller/Maurizio Ponticello tra i misteri globali

di Raffaele Carotenuto
Lo scrittore e giornalista Maurizio Ponticello firma un nuovo romanzo: La nona ora Edizioni Bietti, pagg. 423, Euro 20,00. Sullo sfondo del racconto pensato a Napoli, questa volta vista in una chiave positiva, solare, non immediatamente associata a negativit come spesso succede, si muovono personaggi avvolti da misteri, organizzazioni che vogliono cambiare il mondo e diversi fanatismi. Ne parliamo con Maurizio Ponticello. Dal punto di vista formale il suo romanzo alterna paragrafi che accompagnano le preoccupazioni del personaggio principale, Silvana, a quelle fantascientifiche del progetto Araknes, con una sequenza quasi perfetta. Una sorta di lettura staccata volutamente ricercata. Pu spiegare il metodo usato? Quello di Silvana e quello del progetto Araknes lanciato dallOrganizzazione, sono apparentemente due mondi distinti che non hanno nulla in comune. Lei, antropologa alle prime armi, una persona come tante, eppure qualcosa la mette in relazione allOrganizzazione, cos severa e perfetta e, a prima vista, cos lontana dalla realt ordinaria da farla apparire fantascientifica. Sono, per forza di cose, due strade parallele, due romanzi che viaggiano in maniera indipendente finch non si sviluppa il contatto laccavallamento, direi che porta al corto circuito. La rigorosa alternanza dei paragrafi al quale fa riferimento, fino a un certo punto anche stilisticamente differenti, fa parte dellincastro della trama, come una sorta di cubo di Rubik i cui colori devono tornare al loro posto originario, ed anche un espediente narrativo ansiogeno per far stringere lattenzione del lettore che, intrappolato dalle due vicende che si alternano, accelera il ritmo di lettura per sapere nel pi breve tempo possibile il seguito di ciascuna storia. Poi, i due percorsi affiancati, a un certo punto cominciano ad avvicinarsi e, incrociandosi le vicende, anche lo stile formale ed essenziale dei brani che riguardano la struttura dellOrganizzazione confluisce nel ritmo frenetico del thriller. Mi permetta, per, una osservazione alla sua domanda, forse scomoda, sconcertante e indigesta da buttare gi: il progetto Araknes pi vero del vero, non ha nulla di utopistico; lunica fiction del romanzo la vicenda di Silvana e il nome del progetto. Cos il progetto Araknes? levoluzione di Echelon, il primo passo verso il controllo globale del Nuovo Ordine Mondiale, un sistema di sorveglianza conosciuto in passato anche con lacronimo UKUSA: ne abbiamo notizia ufficiale soltanto dal 1997, bench fosse gi operativo dallimmediato dopoguerra, quando fu stipulato un patto segreto tra Stati Uniti e Gran Bretagna per intercettare le comunicazioni radio sovietiche durante la cosiddetta Guerra Fredda. Con gli anni, dopo la caduta del muro di Berlino,

aderirono molti altri paesi e si pass da obiettivi militari a bersagli civili con il fine di monitorare le nuove minacce spionistiche, il terrorismo, la criminalit organizzata, i commerci e anche gli spostamenti di ingenti flussi di valuta. Echelon, in un primo momento, utilizzava un database per identificare alcune parole chiave e risalire a messaggi sospetti inviati tramite internet e la posta elettronica. Con lavanzare della tecnologia, sono stati lanciati e messi sotto controllo i satelliti di comunicazione. Se Echelon lo si pu definire lorecchio sul mondo, Araknes occhi e orecchie, e utilizza i ritrovati tecnologici pi sofisticati che si possano pensare, tutti autentici. Non c nulla da fare, uno degli effetti letali della globalizzazione. Sala Ovale, Medio Oriente, Bin Laden, Torri Gemelle. Il progetto Araknes incontra anche la guerra nel golfo irachena. Che ricordi ha di quel periodo storico? Nellagosto del 1990, quando gli iracheni invasero il Kuwait, ero in Africa del Sud, e l le notizie arrivavano a spiccioli. Non cerano cellulari, era difficilissimo collegarsi con lEuropa e il Sudafrica era ancora pienamente sotto embargo. Qualche mese dopo avvenne lattacco a Saddam Hussein, le forze americane supportate dallOnu scatenarono la Tempesta nel deserto. stata la prima guerra in diretta della storia, ricordo quel conflitto come una cosa allucinante: tutto il mondo si paralizz davanti alla televisione come se fosse trasmesso il festival di Sanremo in mondovisione, senza che quasi nessuno si rendesse veramente conto che quei bagliori significavano esplosioni, e che quei boati corrispondevano allassassinio in diretta di civili, molti pi che militari. Quasi quasi si sperava che le telecamere fisse sistemate sui tetti degli alberghi e delle ambasciate riuscissero a zoomare inquadrando qualche orrido dettaglio, e che dallo schermo del televisore improvvisamente comparisse il volto di Stallone-Rambo... Un gran brutto film. A riflettere su tutto il periodo, dalla genesi della guerra alla sentenza di morte del Rais, evidente che mai come in questa occasione le superpotenze hanno gettato la maschera e svelato il loro vero volto; si ratificato lasservimento dellEuropa, che continua a essere una colonia; si sono palesati a chi riuscito a intenderli - gli abusi e larroganza dei Paesi che si ritengono i depositari della verit e del modello unico di falsa democrazia da esportazione; e, infine, non di poco conto, venuto allo scoperto il modo subdolo di nascondere i veri interessi di natura economica sul bacino del Medio Oriente dietro il dito delle armi di distruzione di massa, mai trovate a quanto pare... Anche questo mondialismo, il nuovo imperialismo globale. Pu tracciare la personalit di Silvana? Silvana deve compiere trentanni, ama viaggiare e cerca di portare i suoi studi di antropologia sul campo reale. bella, seducente, spiritosa, intelligente, curiosa, pratica gli esercizi fondamentali di Steiner, legge Carlos Castaneda e Artemidoro da Daldi: da un certo punto di vista potrebbe essere la donna perfetta, se non fosse la vittima di un incubo che la insegue quasi tutte le notti da quando nata, e la preda perseguitata dallossessione maniacale di uno sconosciuto. Allinizio fragile, smarrita, non comprende che cosa le stia capitando e per quale motivo. Man mano che lintreccio va avanti, Silvana cambia e fa emergere il suo carattere volitivo, come una guerriera daltri tempi. riflessiva e sa stare al gioco anche quando il gioco si fa duro, ha il batticuore ed una donna solitaria, deve reggere sulle spalle un peso enorme che riguarda se stessa e non solo. Nella parte finale del romanzo, latteggiamento di Silvana muta ancora una volta, del resto La nona ora un thriller di formazione o, se si preferisce, di iniziazione. Chi Jax? Giacomo Riccio, alias Jax, ha circa ventanni pi di Silvana, lamica di cui segretamente innamorato e che gli ricorda una passione antica e sfortunata, la bella lituana dagli occhi indaco, Nat. In un certo senso, lui compensa la personalit dellantropologa, il suo asse o punto fermo nei momenti di crisi, la saggezza operativa, lesperienza e lazione che bilanciano le legittime paure della ragazza. Non un caso che Jax abbia un passato misterioso e affascinante di agente segreto, anche se nel periodo in cui avvengono i fatti si ritirato alla vita, per cos dire, domestica di investigatore privato. A suo modo, Jax incarna la figura moderna di un uomo dellet dellepica, una sorta di antieroe intrepido che sfida gli usurpatori del trono degli Di. Quella di Jax una terza vicenda parallela del romanzo, i suoi feedback da spy story sono intriganti, ricchi di emozioni e suspense. Forse, la prima volta nella storia che stato tracciato il profilo di un agente segreto di origini partenopee...

Lo scambio, nessun baratto n scambio droga/soldi, ma di uomini. I servizi segreti di paesi avversi che si scambiano agenti. In un caso un russo ed un occidentale. Guerra fredda? S, Guerra Fredda ma non troppo, direi. In quel periodo del mondo a blocchi, quando in apparenza la contesa sembrava risolversi sulla conquista di primati da vantare militare, spaziale, sportivo e cos via , dietro le quinte si spiavano e si ammazzavano senza tanti complimenti. A volte, per questioni di mera opportunit, a seconda della qualit dei prigionieri, si usava scambiarseli. Erano momenti ad altissima tensione, ogni minimo errore poteva essere pagato con la vita degli ostaggi. Lidea e la messa in pratica di Echelon nacque proprio allora, potremmo dire che lidea di spiarsi lun con laltro era quasi una mania. Si pensi, per esempio, a quel film straordinario che Le vite degli altri, ambientato nella Berlino Est degli anni Ottanta. Che cosa cambiato da allora? Lossessione della polizia di regime, la Stasi, di tenere sotto ascolto la Germania Orientale, con il passare del tempo diventata una ossessione comune ed estesa al mondo intero. Il Datagate dovrebbe pur darci qualche indicazione in tal senso, no? Oppure fantascienza anche quello? Qualcuno ha notato che non se ne parla pi da tempo, forse perch stato deciso che dovesse scoppiare e svanire rapidamente come una bolla di sapone? E le milioni e milioni di intercettazioni venute a galla? Non dobbiamo dimenticare, esattamente ci che vogliono i poteri occulti. Sorgenti sonore, spettrometro, criptazione, oscilloscopio, fruscii, sospiri. Arnesi e linguaggio tipici di un investigatore privato. Niente a che fare con questo mestiere? Nulla a che fare, se non dal punto di vista metaforico. Gli strumenti di Jax sono quelli di un ex agente segreto che indaga per aiutare lamica Silvana e, mutatis mutandis, in un certo senso, sono pure quelli che utilizzo per le mie investigazioni nella storia e nellocculto, quando devo decriptare un documento o una rappresentazione, o cercando di decifrarne il simbolismo nascosto. La pretesa di un Nuovo Ordine Mondiale parte dallassunto Orwelliano che recita: Chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato. Quanto importante oggi il web in una presunta presa del potere? Alla granitica frase di George Orwell di 1984, il Presidente dellOrganizzazione aggiunge un pezzo significativo: Chi controlla il presente, controlla il passato e anche il futuro. A parte i sistemi di intercettazione tradizionali e quelli modernissimi, la piattaforma della Rete nata inizialmente per scopi militari -, sempre pi diffusa a macchia dolio in tutto il pianeta, la base ideale per raccogliere dati informativi sugli utenti. Per quanto riguarda i social network, da questo punto di vista sono una trappola perfetta: nelle piattaforme di condivisione sociale, non c bisogno di spie, ogni utente confessa se stesso, ogni nostro movimento, scelta, gusto e tendenza monitorato e non c privacy che tenga. Ma faccio pure riferimento ai grandi motori di ricerca che ci scrutano con sofisticatissimi strumenti per poi indirizzare le nostre scelte. Ormai la pubblicit che ci arriva direttamente in casa via internet, sul nostro monitor, targettizzata, mirata, cio, sulle nostre preferenze. Il web solo apparentemente libero. E la chiesa che ruolo potrebbe avere, visto che nella storia non mai stata neutra nei confronti del potere? La Chiesa uno dei pi grandi poteri che la storia conosca, il pi grande censore di tutti i tempi, un rapace vestito da colomba che ha avuto un fondamentale ruolo egemone negli ultimi duemila anni. Nella Nona ora il Presidente dellOrganizzazione rammenta che ci che la Chiesa riteneva innocuo e in linea con la propria politica di dominio, beneficiava di vita lunga, ci che invece considerava una spina nel fianco e in contrasto, veniva corrotto o finiva al rogo. Basti pensare alle immense biblioteche degli antichi, perse, distrutte o manipolate dai miniatori, i monaci addetti alla copiatura dei testi: rinchiusi in conventi, selezionavano e trascrivevano gli scritti antichi con alcune modifiche, poche ma sostanziali, e ci che non era corruttibile anche brandelli, passi o capitoli veniva cestinato. A ondate, la Chiesa cerca di rientrare a condurre il gioco politico orientando i propri fedeli e le scelte dei governi. Ha un potere enorme. Non molto tempo fa, nel mese di gennaio, accaduto che le due colombe bianche lanciate in segno di pace allAngelus dal papa, venissero attaccate da un gabbiano e da un corvo, una riuscita a scampare, ma laltra, sotto gli occhi di tutti, stata divorata. Questi sono i fatti, e sono facilmente dimostrabili, ma qual stata la

comunicazione diffusa da certi primari canali televisivi dinformazione? stato riferito che la colomba era riuscita a sfuggire al corvo e che, pertanto, il messaggio di pace benedetto era salvo e sarebbe arrivato a destinazione, ma hanno ignorato completamente lepisodio contestuale del sacrificio a San Pietro dellaltra colomba letteralmente azzannata dal gabbiano! Una verit parziale una mezza verit, si potrebbe affermare, ma comunque una bugia al cinquanta per cento, e questa pura manipolazione dellinformazione, che uno degli aspetti del potere. Mi sembra inutile aggiungere che su questo episodio apparentemente innocuo c la longa manus vaticana. Napoli e i suoi luoghi vengono citati per quelli che sono, fuori da stereotipi e frasi fatte. Ne esce una citt insolitamente solare Napoli solitamente solare, ma non dal punto di vista letterario. Specie negli ultimi anni, la citt stata aggredita da pi punti, non si fatto altro che screditarla buttando fango sulla sua immagine. I mass media si sono accaniti, e basti ricordare lultimo caso della copertina dellEspresso che, stravolgendo un famoso detto, ha portato in prima pagina la frase Bevi Napoli e poi muori la quale, tra laltro, non corrispondeva affatto alla documentazione presente nellarticolo allinterno del settimanale. Fin dal mio primo libro tento di restituire alla citt la rappresentazione vera e solare di un territorio grandioso e unico al mondo, campione di primati e ricco di cultura e di storia. Per fare questo, bisogna uscire dagli stereotipi, qualunque essi siano. I napoletani sono sfiduciati e hanno perduto la propria identit, e il mio lavoro di studioso e di scrittore molto spesso proprio riscoprire e restituire le radici pi profonde dalle quali lalbero Napoli pu attingere la linfa pi pura. Nel thriller La nona ora ho soltanto descritto la citt com e come appare ai miei occhi, ed emerso tutto il Sole interiore partenopeo. Nella foto, l'autore e la copertina luned 10 febbraio

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