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Sguardo Inchiostro Pensiero Racconto

Il libro di Palumbo e Ponticello/Come scoprire la citt in 501 luoghi.


Oltre gli stereotipi

di Raffaele Carotenuto
Da Virgilio, san Gennaro e santa
Patrizia ai luoghi della movida e
del cornetto a mezzanotte. Di
questi racconta Il giro di Napoli in
501 luoghi La citt come non
lavete mai vista. Agnese Palumbo
e Maurizio Ponticello firmano
questo nuovo e interessante scritto
pubblicato da Newton Compton
Editori (pagg. 560 euro 9,90).
Luoghi, leggende, miti, suggestioni, ricordi, itinerari, descrizioni. Una guida, pi di una
guida. Un viaggio nella Napoli che racconta se stessa attraverso la sua morfologia, lambiente, il
territorio, le persone che la animano, comprese ferite, contraddizioni e odori. Dalla sirena
Parthenope, il suo numen, fino ai giorni nostri, un viaggio che comincia alla fine del IX secolo a.C.
Quanti sanno che la villa di Lucullo si estendeva da Pizzofalcone (Monte Echia) a Castel
dellOvo (isolotto di Megaride), ricomprendendo porzioni di piazza Municipio e del Maschio
Angioino? Quanti hanno notato che dal Vomero a Fuorigrotta, e nel cuore della citt pullulano
patatinerie, un amore smodato per le bionde del nuovo secolo, provenienti dal Belgio e
dallOlanda, queste chips che hanno invaso Napoli a suon di coppetielli.
Due orgogliosi napoletani che raccontano Napoli oltre se stessa, lontana da clich
tradizionali, pi sostanza che parvenza, i due decantano luoghi conosciuti come tali ma anche
quei posti apparentemente comuni e di poco significato, facendo scoprire le loro radici. Proprio
ci che talvolta nemmeno noi napoletani conosciamo.
Sanit Ensemble, il sistema. Non o sistema camorra, ma quello somigliante al modello Abreu, il
direttore venezuelano che nel 1975 fond El Sistema. Cos alla Sanit si canta, 30 ragazzini
sottratti al malaffare, seguiti da ben 12 maestri, illuminano la chiesa di Santa Maria alla Sanit.
La musica come riscatto sociale, quello straordinario patrimonio storico-artistico pareggiato da

un equivalente patrimonio umano.


Ma anche tanta periferia. Vo (ci) di Sca (mpia), teatro di ricerca comico-surreale e una casa
editrice, Marotta e Cafiero, animano quel territorio interrotto dalle Vele, un pezzo di mondo
disegnato da chi non vi doveva abitare, da chi niente e nessuno conosceva di quella terra.
Nel 1989 caddero sei vite umane, un agguato di camorra tra bande rivali. Quattro di essi non
avevano niente a che vedere con i Sarno, gli Aprea e gli Andreotti, le famiglie camorristiche
dominanti in quegli anni.
LAssociazione Terra di confine incarnata da un manipolo di giovani che diffonde
messaggi di legalit e giustizia. Il loro motto : Noi vogliamo essere un motivo per restare.
Il libro d voce anche alle donne di Napoli. Via Santa Teresella degli Spagnoli 46, al terzo
piano di un palazzo cinquecentesco vi dimor Eleonora Pimentel Fonseca. Non vi pi nessuna
traccia che la ricordi. Eppure la patriota e politica italiana stata una delle figure pi rilevanti della
Repubblica Napoletana del 1799.
Suor Chiara, laltra angioina. Per tutta la vita cerc di sposare Cristo, ma non ci riusc. Almeno
fino a quando non rimase vedova di Roberto DAngi, solo allora pot prendere i voti e chiudersi in
convento. E lei che fond il monastero di Santa Chiara, un progetto a cui fu legata per tutta la vita.
La celebrit del luogo monastico, da canzone a cartolina, esclusivo merito suo.
Una donna tra due titani, Titina De Filippo. Personalit complessa, figlia illegittima ma amata
oltre ogni modo dal padre Scarpetta. Era in grado di comporre opere darte con straccetti di carta.
Punto di equilibrio tra Eduardo e Peppino, si ammal giovane, mentre vestiva i panni di Filumena
Marturano. Il teatro San Ferdinando un punto darrivo, la casa che Eduardo ha dato a Pulcinella.
I due autori esortano ad abbandonare i luoghi comuni, gli stereotipi che profondono solo
volgarit, i predoni della notizia a caccia dello scoop della durata di un giorno. Affrontare i
mali di questa citt pu e deve significare guardarla anche diversamente, raccontarla senza
veli, ma anche facendo respirare la sua anima, viverla nel rispetto non solo della sua storia, ma
anche e soprattutto nel rispetto dei suoi luoghi e della sua cultura.
Bisogna leggerlo.

luned 1 dicembre 2014

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