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di Maurizio Ponticello

Italia Misteriosa LUltima Beffa del Principe Nero

l Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro (1710-1771), torna a far parlare di s. Questa volta accade in sordina per ora - anche se dalle colonne di una delle pi accreditate pubblicazioni di medicina al mondo, la rivista americana AJMG, American journal of Medical genetics, sulle quali comparsa la prima ricerca scientifica effettuata su alcune enigmatiche e famosissime opere del nobile alchimista e scienziato del Settecento napoletano. Un articolo che, se da una parte sembrerebbe scrivere la paro 40

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la fine su alcuni dubbi secolari, dallaltra apre una ulteriore voragine di mistero sul Principe e sulle sue cosiddette Macchine Anatomiche. Infatti, proprio di queste che ancora una volta si parla e, dopo lattuale rivelazione, senzaltro il fuoco interpretativo amico e nemico riprender a incrociarsi come non mai. Lindagine stata svolta da una quipe di dieci medici campani, tutti specialisti in materia cardiologica, vascolare e genetica composta da Domenico Galzerano, Diana Lama, Matteo Della Monica, Fabio Acquaviva, Fortunato Lonardo, Francesca Scarano, Gioacchino Scarano, Giovanni Gregorio, Francesca Sguazzo e Sara Di Michele. In sintesi, eccone i risultati: la struttura dei due corpi to-

talmente scarnificati e mummificati, con ossa e sistema circolatorio in bella vista, esposti nella cavea sotterranea della Cappella di Sangro di Napoli, in parte autentica e in parte ricostruita; lanalisi svolta sul sistema vascolare delle Macchine ha identificato alcune anomalie per le quali, almeno una delle due, non avrebbe mai potuto vivere. Ma, laltra...

La storia delle macchine

Cerchiamo di capire di cosa si tratti e per quale motivo siamo convinti che lintera vicenda abbia tutta laria di essere lennesimo sberleffo che Raimondo di Sangro ha consegnato ai posteri. Nella Breve nota di quel che si vede in Casa del Principe di Sansevero D. Raimondo di Sangro nella citt di Napoli, data alle stampe nel 1766 dietro il cui anonimato con grande probabilit si cel lo stesso di Sangro le Macchine Anatomiche sono descritte cos: In una stanza dun altro Appartamento, che chiamano della Fenice, il quale sta tutto in fabbrica, per renderlo meglio diviso e comodo, si veggono due Macchine Anatomiche, o, per meglio dire, due scheletri dun Maschio, e duna Femmina, ne quali si osservano tutte le vene, e tutte le arterie de Corpi umani, fatte per iniezione, che, per essere tuttinteri, e, per la diligenza con cui sono stati lavorati, si possono dire singolari in Europa. Oltre a tutte le visceri e

le parti interiori del corpo, colla apertura del cranio, si osservano tutti vasi sanguigni della testa; e collaprirsi la bocca, si veggono altres i vasi sanguigni della lingua. Mirabile poi la dilicatezza, colla quale stato lavorato il corpicciuolo dun Feto, che mor in un colla Madre, di cui lo Scheletro della Femmina suddetta: giace questo accosto la Madre, la quale sta in piedi e si fa girare dogni intorno, per osservarsene tutte le parti. Vicino al detto bambino vi la sua placenta aperta, dalla quale esce lintestino ombelicale, che va ad unirsi al Feto nel suo proprio luogo. Anche il cranio di questo picciolo corpicciuolo si apre, e se ne osservano i vasi sanguigni. Le dette due Macchine, o sieno Scheletri, son opera del Signor D. Giuseppe Salerno, Medico-Anatomico Palermitano. In queste parole tratte dalla prima stesura del libretto-guida alla visita della Cappella S. Maria della Piet detta anche Cappella di Sangro o della Pietatella ci sono da notare alcuni passaggi di rilievo. I due apparati anatomici non erano situati nella cripta, bens nella sala della resurrezione dun altro Appartamento, che richiama il nome del mitico uccello risorto dalle proprie ceneri, simbolo di immortalit. In secondo luogo, il corpo femminile, per poterlo osservare da tutte le angolazioni, doveva essere posizionato su un basamento mobile. Ai piedi della Femmina cera il corpicino di un feto collegato alla madre tramite cordone ombelicale, trafugato negli anni 60, si dice da occultisti che avrebbero, col tempo, sottratto anche frammenti di vene alle estremit dei piedi per lo svolgimento delle loro pratiche di psicomanzia con pezzi speciali e dautore. Infine, la descrizione degli apparati concepita ad arte per indurre il lettorevisitatore a credere che si tratti di due autentici cadaveri ai quali, per iniezione, furono fissati i circoli venosi. Ed da qui, sommando le altre leggende con il diabolico Principe protagonista di inquietanti storie negromantiche, che si addensato il mistero delle due Macchine tenebrose tratte da corpi umani. La favola
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Nella pagina a fronte, Raimondo Di Sangro, Principe di Sansevero. Al centro, le due macchine anatomiche oggetto di questarticolo. A sinistra quella maschile, a destra quella femminile. Foto Museo Cappella Sansevero.

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pi popolare, raccolta e rilanciata anche da Benedetto Croce, racconta che si trattasse di due servi di casa di Sangro ai quali lincarnazione napoletana del dottor Faust fece iniettare una dose letale di un composto alchemico che metallizz solidificandolo il complesso circolo dei vasi e tutto il flusso sanguigno: Per lieve fallo, fece uccidere due suoi servi, un uomo e una donna, e imbalsamarne stranamente i corpi in modo che mostrassero nel loro interno tutti i visceri, le arterie e le vene, e li serb in un armadio. Da queste storie macabre si scatenato un putiferio di indagini per smentire, avvalorare e poi sconfessare di nuovo. Nel caso specifico, si arrivati a definire che lintreccio che costituisce il sistema cardiocircolatorio del Maschio e della Femmina, sarebbe stato minuziosamente assemblato con fil di ferro, cordini e resine e colorato con nero fumo, azzurrite, porporina e cinabro. I cuori di entrambi, le vesciche e i testicoli
In pagina, il primo piano della macchina anatomica femminile. Foto De Gregorio

del maschio sarebbero stati invece riprodotti con uno speciale ritrovato del Principe: una cera senza il naturale soccorso delle api, estratta da varie comunali erbe e fiori bollite in acqua preparata con alcuni sali, cos da tirar fuori una spezie di grasso, che, raccolto e tornato pi volte a ricuocere, viene in consistenza di cera vergine e come essa manipolabile. Fin dalla Breve nota, si dichiara apertamente che le mummie esposte nella Cappella sono opera di Giuseppe Salerno, un medico e sacerdote, originario di Palermo, specializzato in anatomia ed esperto nella dissezione e nellimbalsamazione di cadaveri. I documenti rinvenuti di recente, tuttavia, raccontano una storia differente da quella conosciuta. Infatti, lesemplare anatomico del Maschio parrebbe gi arrivato a Napoli nel 1756. Nella sede dellAccademia Medica Palermitana, il 5 maggio dello stesso anno, alla presenza del vicer di Sicilia il marchese Giovanni Fogliani Sfor-

za dAragona, era stato appena presentato dallanatomista Salerno uno scheletro elaboratissimo da ogni parte. Questo, costruito con impegno e con arte di opere meccaniche, mostrava losteografia e langeologia delluomo, per un numero totale di 261 ossa. Re Carlo di Borbone, stimolato dalla notizia che gli fu immediatamente riferita, invit a Napoli il medico sacerdote con il suo straordinario artificio anatomico per vederlo di persona e mostrarlo ai nobili letterati di corte. Alla riunione che si tenne il 27 novembre alla Camera delle Conclusioni partecip pure il Principe di Sangro, cavaliere dellOrdine di San Gennaro (1740), primo Gran Maestro della Libera Muratoria (1751) nonch amico del sovrano. Durante quella conferenza, Raimondo di Sangro, affascinato dalla tecnica di realizzazione, avanz una doppia proposta al ricercatore siciliano: lacquisto dei modelli anatomici e di lavorare per lui lontano da occhi indiscreti, presso il laboratorio ricavato da una cava di pietra sotto il suo palazzotto sulla collina del V omero. Alcune prove documentali, quindi, tenderebbero a dimostrare che le due Macchine furono acquistate dal Principe e successivamente esposte senza che di Sangro ci mettesse mano o bocca. Eppure, tra lincontro a Napoli del medico sacerdote con il Principe e linizio della loro collaborazione professionale ci sarebbe un buco di sette anni, poich le notizie, attestate da fedi di credito e da un contratto notarile, risalgono ad alcuni anni dopo, al febbraio 1763: Avendo il Signor Principe escogitato la maniera di costruire in corpo reticolare il cammino dellArterie e delle Vene simile alla natura formate, ossia una Macchina Anatomica di un sommo utile per lumana societ, la suddetta Macchina circolatoria delle Arterie e delle Vene verr eseguita a puntino con cera, la quale esso Principe apprester in modo che tutti i professori potranno esaminare e studiare le Metamorfosi del

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corpo umano. Nel 1763, Raimondo di Sangro, no- Lultima ricerca scientifica nostante i creditori gli facessero pressione per ottene- Oggi, con un titolo altisonante, Science, Art, and Mire il saldo degli ingenti debiti maturati, vers allana- stery in the Statues and in the Anatomical Machines tomista palermitano centocinquanta ducati come ac- of the Prince of Sansevero: The Masterpieces of the conto per il primo anno, fino alla soddisfazione di Sansevero Chapel, la pubblicazione a stampa sul ducati 2.000. Nulla vieta, ed una delle ipotesi pos- periodico americano American Journal of Medical sibili, che lapparato che il Principe avrebbe acqui- genetics, e cos la svolta: il dicembre 2013, data in stato il condizionale dobbligo, poich a quanto cui sono stati resi pubblici i risultati ufficiali dellulpare non c traccia del relativo pagamento sia quel- tima inchiesta che smonta tutto. O quasi. lo effettivamente esposto attualmente nella cavea del- Alcuni membri dellquipe medica che hanno parla Cappella, ma altrettanto probabile e verosimile tecipato alla recentissima indagine, avevano gi svolto che entrambe le Macchine siano state realizzate ex in precedenza una ricerca sulle Macchine e sono stanovo dal Salerno dal 1763 in avanti, sotto la direzio- ti i primi a studiare la loro anatomia in dettaglio. Il ne e con la collaborazione del Principe stesso, che mistero finisce qui, avevano sentenziato in una inavrebbe suggerito una tecnica innovativa e limpiego tervista apparsa sulle pagine del Corriere del Mezzodi materiali rivoluzionari. Di tutto ci, quasi certa- giorno. Era il 2006 e affermarono che: non si tratmente, non si arriver mai a capo. T uttavia, se leci- ta di una forma di mummificazione, perch quel sito supporre che su Raimondo di Sangro ci saranno stema arterioso e venoso non poteva appartenere a per leternit immensi buchi neri sui quali indagare, un essere umano in quanto non avrebbe potuto viperiodicamente la scienza mette sotto esame le sue vere con le anomalie riscontrate. Insomma, dopo invenzioni alimentando, paradossalmente, proprio aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dalla Fonlaspetto leggendario e occulto del Principe. Oggetto dazione del Museo della Cappella di Sansevero, vendi particolare attenzione, da sempre, sono proprio le ne fuori ci che gli esperti avevano gi annotato sui Macchine Anatomiche, da tutti, e per lungo tempo, propri taccuini: una gravissima malformazione conconsiderate incredibilmente perfette. Nel 1973, per, genita del sistema arterioso polmonare, tale da non arriv una prima mezza smentita dalla scienza mo- consentire la vita. La favola fosca del Principederna. In quellanno, dalla rivista Medicina nei Se- Frankenstein del XVIII secolo, antesignano dello coli, edita dallUniversit La Sapienza di Roma,Gu- stesso personaggio creato dalla penna di Mary Shelglielmo Lutzen dichiar che la dimensione del cuo- ley, sembr crollare in modo conclusivo. Dal punto re era inconsueta in entrambi gli impianti riprodotti di vista scientifico rimaneva in piedi una serie minoe che ci avrebbe potuto derivare o dal pompaggio re di perplessit, come la natura delle ossa degli schedi sostanze chimiche attraverso il cuore, oppure da letri, delle quali si sempre detto che il Principe se alterazioni patologiche preesistenti alla morte dei le fosse procurate a un ossario comune tra i morti afdue soggetti. famati dalla carestia, o tra le vittime dellepidemia di
In pagina, la placenta del feto tra i piedi della macchina anatomica femminile, oggi scomparsa. Foto De Gregorio.

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In pagina, particolare del cuore della macchina anatomica maschile. Freccia gialla: singola emergenza dell'arteria coronaria. Freccia bianca: coronaria destra. Freccia rossa: discendente anteriore dell'arteria coronaria. AO: aorta, PA: arteria polmonare, RAA: appendice atriale destra. Le foto di queste due pagine sono state pubblicate da AJMG, American Journal of Medical Genetics.

quegli anni che uccise quarantamila napoletani. In ambedue i casi, presumibilmente gli scheletri furono asportati dal cimitero delle Fontanelle. Per il nuovo capitolo dello studio, il principale ricercatore sulle origini delle Macchine Anatomiche, Domenico Galzerano, si unito con il genetista beneventano Matteo Della Monica, la squadra ha cambiato formazione ed diventata un team multidisciplinare di dieci membri, pronta a lanciare il guanto di sfida con la pubblicazione degli esiti su una delle pi selettive riviste scientifiche internazionali. Nella relazione ufficiale si legge: I due modelli presentano una rete complessa e delicata di arterie, di vene e di capillari di diversi spessori, colori e lunghezze. Le ossa sono tenute insieme da perni metallici, chiodi e fili. Entrambe le figure presentano la maggior parte delle ossa che costituiscono normalmente il corpo umano. Le ossa del cranio sono separate e tenute insieme da cerniere; questo non permette di aprirle ed esaminarle al loro interno e sono altres coperte da un complesso intreccio di piccoli vasi. Laspetto del grembo suggerisce che la donna potrebbe essere morta durante o dopo il parto. Sono state valutate la forma e le dimensioni del cuore ed stato effettuato un esame dettagliato della morfologia, della posizione e delle dimensioni dei seguenti vasi principali: aorta, arteria polmonare, vena cava superiore e inferiore, giugulari e altre vene innominate o brachiocefaliche. Gli esami hanno rilevato che i cuori delle Macchine sono privi del pericardio, le loro basi sono rivolte verso lalto, allindietro e a destra, mentre i vertici puntano verso il basso, in avanti e verso sinistra, per cui la forma, le dimensioni e la posizione sono paragonabili a quelli di un normale cuore umano adulto. Lo stesso discorso vale per i grossi vasi polmonari: per il modello di sesso maschile, la struttura compatibile con una arteria polmonare normale. Ma le cose si complicano per quello femmini 44

le: si possono distinguere tre vene che si diramano dal cuore anzich due. Quella anteriore, posizionata sulla sinistra rispetto alle altre, colorata di nero ed diretta verso lalto e a sinistra, visibile parzialmente solo per un breve tratto perch coperta da una complessa rete di piccole vene che rappresentano i vasi linfatici, la biforcazione dellarteria polmonare e le sue ramificazioni destra e sinistra non sono presenti. Questo modello tipico di una atresia polmonare, una condizione che non permette la sopravvivenza nellet adulta: a causa di una malformazione cos, il sangue dal lato destro del cuore non pu raggiungere i polmoni per prendere ossigeno, precisa Domenico Galzerano, a capo degli

no e alcune stranezze: La distanza tra la sommit dellarco aortico e la clavicola sicuramente pi lunga del normale. Questa anomalia compatibile con la vita, ma non ce ne traccia nella letteratura medica. Unaltra particolare anomalia riguarda lanalisi della vena cava superiore e inferiore: nella faccia anteriore cardiaca del modello anatomico femminile, tre vasi emergono dalla base del cuore. Quello posteriore, colorato in nero, origina dallatrio destro. diretto verso lalto e verso destra e, dopo essere risalito per un breve tratto, si piega verso destra e poi scende sullo stesso lato della spina dorsale. La posizione, il colore e lorigine corrispondono a quelli della vena cava superiore.

esperti, medico dellunit operativa di Cardiologia dellospedale San Gennaro di Napoli, insieme con Diana Lama, ricercatrice della Seconda Universit degli Studi di Napoli, specialista in cardiochirurgia ed ecocardiografista, oltre che nota scrittrice di gialli: il suo ultimo thriller, Lanatomista, non a caso omaggia il Principe di Sansevero con alcune pagine. Mentre la Macchina del maschio pi corrispondente alla realt, per laltra sono stati accertati maggiori problemi e anomalie alcune compatibili con la vita e altre

Malgrado ci, normalmente la vena cava superiore formata dalla giunzione delle vene innominate, non si dirige ad arco posteriormente e non si congiunge alla vena cava inferiore. Anche se tale anomalia non viene segnalata in letteratura medica, dovrebbe essere compatibile con la vita nellet adulta. Per quanto riguarda le arterie coronarie, nel Maschio e nella Femmina, la riproduzione perfetta, tranne che per lemergenza delle arterie dellapparato maschile: le due Macchine sembrano scam-

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il distretto coronarico, che la parte perfettamente riprodotta, a quel tempo non era nota cos in dettaglio ed stata descritta dallanatomia topografica soltanto un secolo pi tardi, in pieno XIX secolo. Questo, a nostro avviso, pu voler dire solamente due cose: o che il Principe e Salerno iniettarono veramente qualche sostanza sconosciuta metallizzante nel sistema di almeno uno dei due corpi umani e che perci Raimondo di Sangro e lanatomista sarebbero ascrivibili come anticipatori di tecniche iniettive per la riproduzione del sistema cardiovascolare oppure che la coppia di scienziati era a conoscenza di cose che altri avrebbero scoperto soltanto il secolo successivo. La cosa ancora pi sorprendente che, al di l della storia incompiuta delle Macchine Anatomiche, dal Principe che notoriamente amava burlarsi del prossimo e lanciare provocatori guanti di sfida sembra sia pervenuto un ulteriore messaggio in codice da decifrare. E fino a un certo punto vero, come scrisse Giuseppe Maria Galanti, che tutti i suoi segreti o sono morti con lui, o giacciono ignoti in qualche angolo della sua casa: non si deve dimenticare, infatti, che leccentrico di Sangro usava comunicare la propria scienza segreta per allegorie e per simboli e che spesso le sue invenzioni rappresentano molto pi di un manufatto straordinario in quanto sono pure una tappa della conoscenza ermetica, dellArs Regia. La Cappella di Sangro, allora, secondo questa chiave di lettura, diventa il compimento dellOpera al nero del Principe e il raggiungimento della Pietra Fiutto il comlosofale: il suo vero lume perpetuo. T plesso monumentale una camera sepolcrale in cui si rappresentano catabasi e anabasi, morte e rinascita, una fucina in cui gli elementi della vita devono passare per la morte per trasmutarsi in Oro alchemico, nella seconda nascita. Le forme del labirinto con la greca propiziatoria (uno svastika) del pavimento della Cappella e la caverna funeraria (la cavea sotterranea, che lui defin una spce de caveau), hanno una stretta relazione in quanto sono entrambi collegati alla stessa idea di un viaggio segreto durante il quale

Lultimo messaggio

biarsi le imperfezioni. Questa volta, difatti, larchitettura del sistema circolatorio femminile appare normale, mentre lorigine singola delle coronarie dal seno di V alsalva destro del Maschio ha una anomalia congenita, sebbene sia compatibile con la vita e possa essere del tutto asintomatica, aggiunge Galzerano. Combinando lesame visivo anatomico del cuore, dei grossi vasi e dellalbero coronarico con la ricerca storica nella letteratura medica, i risultati finali sono chiarissimi: i difetti di fabbrica delle Macchine di Sansevero sono per lo pi circoscritti ai grossi vasi del sistema circolatorio del sangue e alcuni addirittura potrebbero essere la conseguenza di banalissimi errori, a causa della scarsa conoscenza dellepoca che, per quanto concerne il sistema vascolare, era incompleta. Una svista sufficiente a far s che si possa decretare senza appello che, almeno per quanto riguarda la donna, non avrebbe potuto sopravvivere. Ma la scoperta sensazionale che balza fuori dallesito della ricerca, a nostro avviso, non questa. E, a rendersene per primo conto, lo stesso Domenico Galzerano, il quale afferma che il risultato complessivo paradossale. Dato che, per un precedente studio del 2012, dal sistema circolatorio dei due apparati furono prelevati soltanto alcuni campioni bioptici in zone diverse, ma non in tutte le regioni del sistema cardiovascolare, non possibile scartare lipotesi che per la preparazione dei diversi distretti circolatori siano state utilizzate tecniche differenti: sulla base dei nostri risultati, non possiamo escludere che il principe Raimondo e il suo assistente anatomista, Salerno, abbiano iniettato, almeno in alcuni distretti, cera liquida o altre sostanze per riprodurre in questo modo con ulteriore precisione e dettagli il sistema vascolare, compresi gli effetti tridimensionali. E non finita: le anomalie pi gravi e non compatibili con la vita sono state rintracciate nei grossi vasi, la cui struttura nel 1763 era ben conosciuta, mentre

In alto, macchina femminile: cuore e arterie coronarie. Freccia gialla: arteria polmonare. Freccia bianca: arco della vena cava superiore sinistra. Freccia rossa: vena cava superiore sinistra; AO: aorta. RA: atrio destro. Freccia bianca bidirezionale: distanza tra l'apice della dell'arco aortico e clavicola. Frecce verdi: vene innominate. Freccia azzurra: la vena cava inferiore. Freccia blu: arteria coronaria discendente anteriore sinistra; freccia viola: coronaria destra. In basso, Domenico Galzerano e Diana Lama.

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bisogna lasciare andare le passioni umane; daltra parte, c una evidente complementariet pure tra il simbolo della caverna e quello del cuore. Il labirinto il passaggio al quale accedono le nature qualificate, impedisce laccesso ai profani e ha la mansione di imbrigliare e tenere a distanza le forme psichiche inferiori. Il cuore il punto pi intimo e interno dellessere umano, simbolo di Centro nascosto, ed graficamente espresso con un triangolo con la punta verso il basso, che anche il segno della coppa del Graal che accoglie il sangue regio. Il sangue il cosiddetto veicolo del calore animatore, la funzione vitale che parte dal cuore che, pompandolo, lo irriga per tutto lorganismo e a circolo terminato torna allorigine. Nel caso delle Macchine, abbiamo due corpi pietrificati, con il sistema circolatorio imbalsamato e il sangue simbolicamente coagulato, in parte ricostruito e in parte sebbene con scarse probabilit autentico, dettaglio che, a questo punto, sotto laspetto ermetico non cambierebbe pi di tanto le cose. Un uomo e una donna scarnificati, scolpiti nel sangue fissato, il primo con anomalie che gli avrebbero consentito comunque di vivere normalmente; e la seconda palesemente falsa, affetta da anomalie congenite che non le avrebbero concesso di vivere, e con un circolo venoso addirittura improbabile, sbagliato quasi sicuramente di proposito. I due corpi spolpati rappresentano rispettivamente lelemento fuoco vivo e lelemento acqua spento, intorbidato dallerrore; solfo e mercurio, yang e yin che, uniti nelle nozze sacre, non avrebbero mai potuto costituire il Rebis, il Signore dalla doppia natura. Per il Principe alchimista, questa morte rappresentata dallorrore delle Macchine Anatomiche, forse, fu
In pagina, la Cappella Sansevero, a Napoli.

considerata semplicemente umana, troppo umana. Ovvero, il coagula senza alcun solve. O come i terrificanti Guardiani della Soglia. Il Museo Cappella Sansevero si trova a Napoli in Via Francesco De Sanctis, 19/21 T el./fax: +39 081.5518470. Per ogni informazione: www.museosansevero.it I MAGNIFICI DIECI, LQUIPE DI MEDICI CHE HA EFFETTUATO LE RICERCHE: Domenico Galzerano, Unit Operativa di Cardiologia, Ospedale San Gennaro, Napoli. Diana Lama, ricercatrice della Seconda Universit degli Studi di Napoli, specialista in cardiochirurgia ed ecocardiografia. Sara Di Michele, Dipartimento del Cuore e dei Grossi vasi, Universit La Sapienza, Roma. Giovanni Gregorio, Unit Operativa di Emodinamica e T erapia Intensiva Cardiologica, Ospedale San Luca, V allo della Lucania, Salerno. Francesca Sguazzo, Unit Operativa di Medicina Durgenza, Ospedale San Luca, V allo della Lucania, Salerno. Matteo Della Monica, Fabio Acquaviva, Fortunato Lonardo, Francesca Scarano, Gioacchino Scarano, Unit Operativa di Genetica Medica, Ospedale Gaetano Rummo, Benevento.

Chi Maurizio Ponticello


Giornalista e scrittore, stato corrispondente di testate radiofoniche e televisive, redattore di vari quotidiani e cronista de Il Mattino. autore di diversi libri, tra i quali Napoli, la citt velata e I misteri di Piedigrotta (entrambi Controcorrente Edizioni), e del best seller scritto a quattro mani con Agnese Palumbo Misteri, segreti e storie insolite di Napoli (Newton Compton, 2012). Ha avuto vari riconoscimenti tra cui il premio Domenico Rea. Nel 2013 ha pubblicato il saggio I Pilastri dellanno. Il significato occulto del Calendario (Edizioni Mediterranee/Arkeios, 2013) e il thriller esoterico La nona ora (Bietti Edizioni, 2013). vicepresidente della storica associazione Napolinoir. Il suo sito www.maurizioponticello.it

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