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I significati

occulti del
calendario,
alle radici
del tempo
e
dellanima
Marcella Mazzella settembre 22,
2014 Libri 0 Comment

La copertina del libro I pilastri dellanno. Il significato occulto del calendario
Che cosa hanno in comune Halloween/Samhain, le commemorazioni dei defunti, San Martino, Santa
Lucia, la festa dellAvvento e il Capodanno? E il Natale, con la celebrazione della testa rotolante di San
Giovanni a giugno? E poi, i fuochi di SantAntonio con quelli di Imbolc e Candelora; il Carnevale con
la resurrezione di Attis e Pasqua; Beltaine, Valpurga, Calendimaggio e la tradizione dellalbero fiorito?
Una volta, ogni data del calendario era dedicata a una entit oppure a un evento di natura celeste: tutti i
giorni erano sacri, e il tempo, per esempio, nellantica Roma tuttal pi si distribuiva tra giornate faste e
nefaste, non tra sacro e profano. Non quindi un caso che, con lavvento del cristianesimo,
il Martyrologium abbia occupato quasi militarmente ogni singola data dellanno intitolandola a un
santo. Questi sono soltanto alcuni degli elementi essenziali per comprendere e ricomporre le tessere
disperse dellincredibile mosaico del calendario, il cui senso originario stato offuscato e a volte
stravolto dalle secolari sovrapposizioni liturgiche. Lo ricorda lo scrittore e saggista Maurizio
Ponticello che, dopo i successi di Misteri, segreti e storie insolite di Napoli (Newton Compton) e del
thriller La nona ora (Bietti), torna sugli scaffali con questo straordinario saggio su ci che diamo
maggiormente per scontato: il tempo. Si tratta de I pilastri dellanno. Il significato occulto del
calendario, edito dalle Edizioni Mediterranee/Arkeios per la prestigiosa collana La via dei simboli.
In questo nuovo lavoro lautore si sofferma sulla natura qualitativa e simbolica dellalmanacco e del
tempo cosmico: Il calendario afferma ha gi un quadrante di per s perfetto cui fare riferimento: la
carta celeste. l, difatti, nellimmensa calotta stellata e nellanalogia evidente con lo spirito umano che
si possono scorgere alcune risposte. Cos hanno fatto le culture arcaiche prendendola a modello per
determinare e mai fissare la corsa del tempo e le azioni che riguardano gli individui, la memoria di
ci che trascorso e di ci che deve venire, per contemperare, insomma, le varie necessit pubbliche e
private e, fondamentalmente, per trovare una concordanza tra le primarie esigenze di culto e quelle della
politica. Con queste premesse, Ponticello indaga la onnivora mentalit moderna che cerca di fagocitare
sia spazio che tempo per ricondurre il tutto a un principio di utilitarismo economico, e poi,
rispolverando antiche storie, tradizioni, miti e leggende per illuminare il significato perduto delle feste
pi importanti e conosciute, lautore recupera e dimostra lidea della circolarit dellanno rammentando
che fin dallanalisi etimologica del suo lemma (dal latino annus, e poi dal suo diminutivo annulus,
anello) si ha la precisa cognizione del tempo che ritorna: muore e poi nasce, si riproduce dalle sue stesse
ceneri. Inoltre, non ci sono dubbi che al principio il calendario fosse un codice rituale in quanto
rappresentava il tentativo degli uomini di determinare i punti di collegamento tra i fenomeni celesti e la
loro risonanza nellesperienza animica. Le tappe cosmiche coincidono analogicamente con quelle
interiori, la misura delluniverso in perenne e ciclico movimento la medesima di quella spirituale.
Purch lo si avverta, cio a patto che gli eventi astronomici e il loro significato simbolico non restino
confinati in un altro mondo bens vengano calati nella realt quotidiana con tutta la sacralit che li
contraddistingue. Un vademecum per uscire dal labirinto, un libro da non perdere.


I PILASTRI DELLANNO. IL SIGNIFICATO OCCULTO DEL CALENDARIO
Autore: Maurizio Ponticello
Edizioni: Mediterranee/Arkeios Collana LA VIA DEI SIMBOLI
ISBN: 9788864830124
Pagine: 224
Formato: 1724
Tematiche e argomenti: Religione, Storia, Esoterismo, tradizione, mitologia, simbolismo, religioni
comparate
Prezzo: 22,50

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