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Sommario
FISIOLOGIA DELLA MINZIONE
Schema riassuntivo modulo precedente:pag 2 ...........................................................................3
Riferimenti anatomici......................................................................................................................3
Vescica:pag.16-20.......................................................................................................................4
Nucleo di Onuf:pag.83................................................................................................................4
Funzioni vesica: pag.29-30 ........................................................................................................5
Muscoli del pavimento pelvico e perineo: pag.88-92.................................................................5
Il controllo nervoso della minzione.................................................................................................6
Innervazione vescica:pag.24, 97, 100-101..................................................................................6
Gangli e neuromediatori coinvolti:pag.25..................................................................................6
Vescica e recettori:pag.26 .........................................................................................................7
Sottotipi dei recettori adrenergici: pag.27-28.............................................................................7
Tipi di sinapsi:pag.76..................................................................................................................7
Lista di neurotrasmettitori e ormoni:pag.79: ..............................................................................8
Controllo del SNC nella minzione: pag.24................................................................................8
Lamine di Rexed: pag.80-82.......................................................................................................8
Concetto di copia efferente: pag.96............................................................................................9
Sezione del midollo:....................................................................................................................9
Vescica paralitica: pag.93.........................................................................................................10
Minzione senza stimolo notevole:.............................................................................................10
Atto sessuale-no minzione: pag.40...........................................................................................10
Cenni sul sistema limbico: pag.42............................................................................................11
Cenni neuroanatomici:pag.64-68..............................................................................................11
Cenni relativi al sistema nervoso periferico, tratti da internet:.................................................11
Cenni relativi al sistema parasimpatico-ortosimpatico, tratti da internet:.................................12
Riflessi di Barrington: pag.34...................................................................................................12
Ciclo della minzione: pag. 35...................................................................................................12
Riflessi e controllo nervoso:pag.38-39.....................................................................................13
Coordinazione minzione e movimento: pag.43........................................................................13
Valutazione della funzionalità della vescica..................................................................................13
Urogramma e contrazione pelvi:pag.21-22...............................................................................13
Cistometria:pag.31....................................................................................................................14
Elettromiografia (EMG):pag. 36...............................................................................................14
Cistometrogramma-elettromiogramma:pag.46.........................................................................15
Confronto della minzione tra infante, adulto, paraplegico:pag.37............................................15
Uroflussometria: pag.45............................................................................................................15
Cenni-parentesi fisiologia cardiaca e muscolare:pag.70-79......................................................16
FISIOLOGIA DELL’EREZIONE
Riferimenti anatomici:..............................................................................................................17
Neurofisiologia dell'erezione.........................................................................................................17
Innervazione periferica:pag.110, 156-164................................................................................17
Neurotrasmettitori coninvolti:...................................................................................................18
Controllo centrale:telencefalo e sistema limbico: pag.120-124................................................19
Controllo negativo dell'erezione e fase REM: :pag. 127-128...................................................20
Controllo positivo dell'erezione-Omosessualità:129-133, 138-141, 144-149..........................20
Riferimenti anatomici
pag.3-4
Ureteri:+ lunghi nella donna, a causa dell’aumento di dimensioni nell’utero in caso di gravidanza.
Giunzione pielo-uretrale: zona importante perché cell, con frequenza di 7 contrazioni/min, si
depolarizzano autonomamente, somigliano quindi un po’ la cuore: hanno un meccanismo
elettromeccanico che porta alla formazione di un’onda meccanica di compressione peristaltica che
“spreme” l’uretere e porta l’urina in vescica. Non scende quindi per gravità, il bolo d’urina viene
spinto giù grazie a tale struttura anatomica. E’ simile a peristalsi esofagea e app. gastrointestinale.
Pelvi: possiede una struttura, il bacinetto, e i calici maggiori e minori (che avvolgono la parte
terminale delle papille renali: una parte della pelvi renale quind non solo riceve l’urina, ma
addirittura in animali come il ratto del deserto i calici avvolgono tutta la midollare ciò è
funzionale per il ricircolo dell’urea:pag.5). I calici minori sono dotati di motilità, si possono
contrarre
Pag.7: Potente pompa cloro50% del gradiente osmotico, l’altro 50% è dato dal ricircolo dell’urea
nel sistema in controcorrente. Dalla figura in mezzo si parla del ricircolo dall’urina finale della pelvi
alla midollare :concetto di retrodiffusione, urea che esce dai calici della pelvi verso la midollare,
che la assorbe. I calici minori sono dotati di motilità contrattile che contribuisce alla regolazione del
flusso dell'urina: si aprono e l'urina scende, si chiudono e l'urina resta ferma o scorre più
lentamente: quindi tramite tale processo i calici minori contribuiscono al mantenimento della
osmolarità midollare.
Ricircolo dell’urea: sono i calici minori della pelvi essenziali per garantire tale fenomeno di
ricircolo della urea quantomento per la quantità necessaria a garantire la formazione del gradiente
corticomidollare; non è altro che il ricircolo dell'urea uscente dal tubulo collettore.
L’ùretra in maschio è più lunga e complessa di quella di donna. (Riflesso di guardia: “ostacolo” per
inserzione di catetere nel maschio, vedi dopo).
Vescica: tessuto musc liscio unitario, fatto di cell separate che però tramite connessine e connessoni
si trasformano in un sincizio funzionale: le cell sono elettricamente accoppiate (sinapsi elettriche,
Vescica:pag.16-20
Formata da 3 strati di mm lisci (del m.detrusore) è piuttosto complessa:
Strato longitudinale ext, circolare medio e longitudinale interno tali strati originano dall’uretere.
La posizione della muscolatura è opposta a quella di stomaco ed esofago per es, piccola
particolarità, ma l’effetto meccanico di progressione di urina da pelvi a vescica è identico. Il tipo di
peristalsi è paragonabile alla “spremitura” di un tubetto di dentifricio, si forma un anello di
contrazione.
La muscolatura della vescica è costituita in modo analgo e si continua da qualla dell'uretere e
condivide con esso la capacità contrattile peristaltica.
Essendo sferica, obbedisce alla legge di La Place, P= (T2h)/r se aumento il raggio, la pressione
all’interno sarà bassa, e viceversa. (T= tensione parete, 2h= spessore parete, P= pressione). Tutte le
strutture cilindiriche o semisferiche del corpo (cuore,intestino, vescica, ampolla rettale, alveoli
polmonari…obbediscono a tale legge).
Alla base della vescica c’è lo sfintere liscio, involontario, importante. Sta al di sopra di prostata,
ghiandola importante che durante orgasmo maschile, mentre vengono portati gli spermatozoi fuori,
dà il senso dell’orgasmo maschile. Durante l’orgasmo c’è una costrizione dello sfintere liscio, in
maniera tale che i vari liquidi seminali non vadano in vescica, diminuendo la vis generandi, ma
vadano tutti in uretra.
Sotto la prostata c’è lo sfintere striato ext, striato, scheletrico quindi innervato dal nervo pudendo
(dal nucleo di Onuf originato da segmenti S2-S3-S4, che innerva anche mm elevatore ano e altri
mm pavimento pelvico). E’ un muscolo imp x fermare l’incontinenza ed è possibile controllare il
tono: la vescica di solito è sempre chiusa, tale muscolo costringe lo sfintere: la sua apertura precede
la fuoriuscita di urina verso uretra.
Nell’uomo è difficile risalire in vescica a causa di tale muscolo, che funge “da tappo”, da costrittore
(riflesso di guardia).
In caso di demenza senile, Parkinson etc… tale sistema non viene più ben controllato, lo sfintere
striato non ha più il riflesso di continenza.
Si può notare facilemente che si verifica un ritardo, un delay di tempo tra la percezione dello
stimolo e l’atto della minzione: perché avviene? Perché bisogna inibire il nucelo di Onuf e la
capacità contrattile del muscolo striato (tranne nella minzione esplosiva, in cui il mitto è
immediato). Tale nucleo necessita di 4 secondi per essere inibito e il centro volontario di controllo
si trova nella parte mediana della scissura di Rolando.
Nella donna i muscoli avvolgono sia l'uretra che la vagina, formando lo sfintere uterovaginale.
Vescica e recettori:pag.26
Recettori alfa1: rappresentati dai vari puntini. Si trovano nello sfintere liscio, capacità stimolatoria,
necessari per impedire afflusso liquido seminale in vescica.
Recettori beta2: sul m. detrusore, importanti per la continenza, per il fenomeno di adattamento della
vescica per volumi crescenti (ogni ora: 60 cl di urina)
Recettori colinergici-M3 (gli stessi dello stomaco): in contrazione, empting. La via metabolica è
quella dell’PIP2,DAG,IP3-e liberazione di Ca dal RE, e quindi contrazione.
Questo non interessa in alcun modo lo sfintere striato esterno che è innervato dal nervo pudendo.
Tipi di sinapsi:pag.76
Sinapsi colinergiche: vesciche chiare e rotonde, x contrazione muscolare della vescica durante la
minzione.
Sinapsi legate alle ammine biogene: rotonde e scure
Sinapsi vipergica, nitrergica, NANC, purinergica: sono tutti sinonimi (correlato ad erezione per
es.): le purine derivano da ADP AMP ATP la cui scissione enzimatica porta a sostanze diffusibili,
come l’adenosina.
Pag.103:
C’è un centro pontino di controllo della minzione (centro pontino della minzione): scoperto tramite
tecnica del doppio stimolo: se metto in azione il nervo pelvico, tramite stimolo detto condizionato,
per ottenere arco riflesso pelvico-pudendo, è possibile rilevare un ulteriore stimolo, detto
condizionante, (dovuto al nucleo pontino) che inibisce o controlla il primo. Se stimolo il rafe e poi
l’arco riflesso, noto che l’arco riflesso viene inibito. Man mano che allontano temporalmente i 2,
l’arco riflesso riprende.
Pag.104
Fa vedere le zone dell’encefalo: SFG: superior frontal gyrus: consente nel bambino il riflesso di
continenza.
PL:paracentral lobule: visto poco fa, inibisce, ma ricorda il gap temporale, è dovuto alla sua
attività.
AC: area cingolata: riguarda anche le funzioni sessuali. E’ connesso con amigdala, con l’area
settale.
PO: preoptic area: impegnata in atto sessuale:Inibizione del riflesso di minzione (+: si intende
facilitazione del riflesso di minzione e defecazione).
Oscilloscopio:pag.85-86
Potenziale d’azione: entra Na, da – diventa + (overshoot=potenziale d’azione). La ripolarizzazione
avviene grazie a K+.
Gli spikes sono la forma grafica dell’impulso nervoso, che si sposta lungo l’assone. E’ una
“depolarizzazione viaggiante”. L’oscilloscopio, ha degli elementi che misurano, oscillando appunto,
il potenziale di membrana.
Concetto di copia efferente: pag.96
messaggio motorio che viene mantenuto nell’interno del sistema.
Nella vescica si verifica tale fenomeno: quando la vescica si contrae abbiamo la stimolazione della
parete vesicale e anche la sensazione della vescica che si sta svuotando. La sensazione che
riceviamo è legata anche all’atto motorio. Tale concetto spiega come il cervello percepisca la
vescica piena e vuota.
Anche nell’occhio, come faccio a riconoscere un oggetto che si muove rispetto ad un occhio fermo,
oppure un oggetto fermo nel caso di un occhio in movimento?
Tramite questo concetto di copia efferente appunto. Quando arriva l’info dell’immagine della retina
al cervello, esso capisce che è l’oggetto che si muove. Quando l’oggetto è fermo invece, il cervello
ci dice che siamo noi a muoverci, perchè esso riceve un doppio segnale, non solo dalla retina, ma
dalle vie motorie.
Da internet:
“quando un’istruzione motoria è inviata dal centro alla periferia per dar luogo ad un movimento
corporeo, contemporaneamente viene creata una copia efferente della stessa istruzione, la quale
viene inviata ad un centro comparatore che svolge una funzione di monitoraggio centrale. Il centro
comparatore confronta l’informazione propriocettiva e l’informazione visiva riafferente successiva
all’azione con la copia efferente, determinando lo sviluppo del senso di appartenenza dell’atto in
corso nei confronti di colui che lo promuove. Il comparatore, però, interviene anche in una fase
precedente, che opera prima della reale esecuzione del movimento, quindi prima del feedback
sensoriale, fornendo la consapevolezza dell’intenzione di agire. In altre parole, il controllo
anticipatorio basato sul feedforward funziona come auto monitoraggio di ciò che si sta per fare,
consentendo al soggetto il controllo e la modulazione dell’azione stessa.”
• Teoria motoria di una percezione: Le nostre percezioni sono fortemente collegate alla
capacità di fare delle azioni motorie: io so una cosa perché la so fare, se so pronunciare un
fonema, e lo riconosco, vuol dire che la mia percezione è correlata alle info derivate dal
movimento fatto per pronunciare quel fonema. Io capisco le parole perché ho nella testa uno
schema motorio con cui faccio quel suono.
Pag.99
Da mid spinale: fibra pregangliaregangliofibra postgangliare (gangli simpatici paravertebrali)
Cenni neuroanatomici:pag.64-68
• Icus: accidente cerebrovascolare, dovuto o ad emorragia o fattori trombotici: tessuto nervoso
non riesce a contrastare o riassorbire l’incremento di volume, caso di rottura di un vaso, a
causa della sua intrinseca consistenza, molle.
• Cervello plastico: il cervello non è statico, ma varia continuamente in base agli input che si
forniscono (vedi apprendimento, che li modifica ogni giorno). Vengono modificate le
connettività delle sinapsi (neuropilo), si instaurano di nuove e si modificano quelle vecchie.
A seguito di una sezione di un neurone, tutto ciò che non è collegato più al pirenoforo
degenera (degenerazione valleriana) ma a sua volta tale sezione degenerante produce NGF,
grazie al quale si verificheranno delle connessioni con altri neuroni.
• Orientamento cantomeatale, atlanti anatomici: se il neurochirurgo deve asportare dei tumori
al cervello, si apre l’osso, a mo’ di porta, non rimuovendolo, e poi con aspirazione rimuove
il tumore, se è in superfice. Se il fenomeno è profondo, si opera tramite stereotassi, in cui la
testa del paziente viene fissata , e tramite una guida si va ad asportare, sempre con
aspirazione. Si riesce ad individuare il punto grazie ai cosidetti atlanti del cervello, basati su
alcuni parametri: 1 è il forame acustico creando il piano bineurale (linea tra i 2 forami
acustici), poi l’arcata orbitaria inferiore, creando il piano orizzontale Frankfurter. Così si
genera un atlante con dei punti di riferimento specifici. Successivamente si seziona così il
cervello a fette. E’ possibile usare un altro punto più visibile dell’arcata orbitaria, ossia la
rima palpebrale otteniamo il piano cantomeatale. La linea che unisce la commessura
posteriore e quella anteriore è un altro punto di riferimento utile (piano bicommessurale).
Inoltre gli assoni parasimpatici si trovano nei nervi che hanno origine dall'encefalo (mesencefalo e
midollo allungato) e dalla base del midollo spinale. Al contrario gli assoni simpatici si trovano nei
nervi che hanno origine dalle sezioni mediana e inferiore del midollo spinale. In entrambi i sistemi
simpatico e parasimpatico si trovano due neuroni che trasmettono messaggi in sequenza dal sistema
nervoso centrale a ciascun organo bersaglio, ma le sinapsi che stabiliscono sono localizzate in sedi
diverse.
Nel sistema nervoso simpatico la sinapsi è localizzata nei gangli vicini al midollo spinale, mentre
nel sistema nervoso parasimpatico la sinapsi è localizzata nei gangli più piccoli situati intorno o in
prossimità di ciascun organo.
(cfr trattato anatomia per dettagli, da pag. 309)
Pag.63: conferme di quanto detto prima. (tramite tecniche di videoimmagine per es: dal 1990 in poi
molto funzioni neurali umane vennero esplorate tramite tecniche di video imaging: PET; SPECT,
RM, e molte altre (bold tecniques consentono di distinguere in RM il sangue più o meno ossigenato
rispetto alla presenza di zone più o meno attive quindi)).
Pag.69: articolo su minzione e controllo tramite SNC (PAG...). Conferma di quanto detto.
Per quanto riguarda il centro del riflesso, alcuni si trovano a livello del midollo sacrale, altre a
livello bulbo-mesencefalico (centro di Barrington, nel ponte). La vescica ha un controllo cosciente
quindi, sia per la ricezione dello stimolo, sia per il controllo del m.sfintere striato.
Il bambino deve imparare a utilizzare tali sistemi di controllo, eco perché ha solo i riflessi 5 e 7. Un
paraplegico può presentare lo stesso problema nel momento in cui vengano meno le fibre
discendenti.
Cistometria:pag.31
Per conoscere viscoelasticità di vescica si esegue cistometria, si confronta un grafico in cui: ascisse:
volume ordinate:pressione. In una via si inietta il liquido in vesica, in un'altra si misura la pressione
di uscita.
Inizialmente la pressione sale, poi nel segmento piatto o 2 del cistometrogramma si nota che,
benchè si inietti quantità crescenti di liquido e la vescica si espanda, la pressione non sale, la
vesica si adatta a volumi crescenti viene chiamata in gioco la legge di La Place, la quale afferma
che la pressione è il rapporto T su r, ma p resta costante.
P= 2Th/r
Ad un certo punto raggio non può più aumentare, ma aumenta tensione di conseguenza aumenta
anche P . Raggiunto il max raggio possibile la pressione sale : questo è verificato nel segmento 3.
Si pensa che la vescica si allarghi sia per le intrinseche proprietà fibroelastiche, sia per la presenza
dei recettor β2 adrenergici. Il liquido deve essere immesso lentamente, altrimenti scatta un arco-
riflesso che studieremo.
• Manovra di Valsalva: inspirazione a glottide chiusa il diaframma si alza per portare aria
fuor-->aumento pressione intraddominale-->abbassamento del pavimento pelvico. Usata nel
parto o in defecazione, e pure minzione.
Pag.31
Differenze pressorie tra una vesica libera e una paziente in cui c’è ipertrofia prostatica.
Elettromiografia (EMG):pag. 36
Elettromiografia del muscolo striato (EMG) : si misura l’attività del muscolo. Usata anche i
miastenie per es. Registro una attività di massa (non di singole fibre muscolari).
U: urina
F: flusso misurato tramite flussimetro
B: pressione intravescicale
Si nota, tenendo in mente la sequenza di Barrington, che si inibisce prima il tono dello sfintere,
(fase tra 2-3 nel grafico)- si noti anche l’aumento di pressione nella vescica tramite manovra di
Valsalva. Non c’è ancora flusso di urina perché lo sfintere è ancora chiuso. Calo della pressione
perché si abbassa il tono muscolare. Quando EMG è = 0 ci sarà flusso di urina. Prima silenziamento
dello sfintere, poi uscita. (pto 3- 4 : 5 riflesso di Barrington).
FISIOLOGIA DELL’EREZIONE
Introduzione:pag.107-108
Fatto tipico di integrazione di diversi ambiti fisici e fisiologici: è un fenomeno psicofisiologico,
(ansia, stress riducono prestazione).
Sono implicati il sistema ipofisario, ipotalamico, gonadico, l’ossitocina come neuromodulatore,
oltre che ad un particolare sistema arterioso e venoso. (gli organi erettili sono anche nella donna, le
piccole labbra): le arteriole si scaricano nei corpi cavernosi e poi nelle vene, non ci sono capillari,
non avvengono scambi, è un circolo interessante e particolare. Arteriolecorpi spugnosivenule.
Affinchè si verifichi un’erezione durevole, le arteriole devono far affluire sangue ma deve esserci
chiusura delle venule (altrimenti si verifica erezione parziale).
Infine è implicato anche il SNC: anche qui è possibile discutere di erezione psicogena ed erezione
riflessa:
Erezione psicogena: visione di “film sessualmente espliciti”, fantasie erotiche--> erezione dovuta a
corteccia cerebrale (implicato lobo insula).
Erezione riflessa: dovuta a stimolazione fisica dell’organo, grazie a meccanismi lombo sacrali.
Se si verifica lesione a livello sacrale, se si tocca l’organo, non c’è reazione, ma se vedono film
porno c’è reazione. E’ quasi paradossale!
Riferimenti anatomici:
Glande: organo erettile dotato di terminazioni sensoriali libere, non capsulate. Non si verificano
fenomeni di adattamento, si verifica sempre una percezione dell'organo.
Vasi:arteriole si scaricano a livello dei corpi cavernosi, da qui poi, finita l'erezione, nelle venule.
Non ci sono microcircoli. Arteriole elicine: portano il sangue a livello del corpo cavernoso, fino ad
erezione.
La prostata:fondamentale per garantire la sopravvivenza degli spermatozoi all'interno della vagina e
utero: secerne infatti un liquido basico VS l'acidità degli organi genitali femminili.
Prostectomia: causa diminuzione vis generandi
Neurofisiologia dell'erezione
Neurotrasmettitori coninvolti:
1.Ach:parasimpatico, recettori M2-M3, provoca vasodilatazione
2.Noradrenalina: recettori alfa1-alfa2, inibente, coinvolti nella detumescenza. Con l'età aumenta il
tono alfa adrendergico. I recettori beta invece hanno azione dilatatoria: sono in numero molto
inferiore rispetto agli alfa.
3.NO: sintetizzato tramite NO sintasi, a livello delle terminazioni parasimpatiche/endotelio vasi
penieni, Agisce grazie a cGMP,calciosequestrante.
Il sistema limbico (istinto) è correlato all'area orbitofrontale, connessa con le funzioni sociali: tali
strutture si integrano, influenzano a vicenda, limitando l'aggressività. L'area orbitofrontale infatti è a
zona più evoluta del cervello, consente all'uomo la comunicazione, l'affettività, e appunto, il
controllo degli istinti.
Amigdala:pag.124
Nella fase REM invece, il nucleo REM detto on (colinergico) inibisce il locus coeruleus,si verifica
attivazione della via-->si verifica erezione.
• La fase REM: Ciclo endogeno periodico, che si manifesta con modifiche a livello di
respirazione, battito cardiaco, movimento oculare (da cui il nome Rapid Eye Movement) e
appunto erezione. Si parla di “sonno paradosso” perchè il tracciato necefalico mostra uno
stato di veglia. Non si sa perchè si verifichi ciò, esistono diverse teorie psicologiche e
biologiche che cercano di spiegarlo. E' diviso in una fase pre-REM, o fase appetitiva, e fase
REM vera e propria, o fase consumatoria.
MPOA:pag.130 (negli animali (ratto) chiamato SDN POA sexual dimorphic nucleus preoptic area
o in italiano NSD APO)
Gruppo di neuroni nell'ipotalamo, medial preoptical area,con un ruolo cruciale nell'erezione
umana.
E' costituito dai nuclei interstiziali dell'ipotalamo anteriore, (INAH) collocati tra il nucleo
paraventricolare e sopraottico (PVN e SON), in prossimita della zona in cui viene prodotta
ossitocina quindi.
Esistono 4 nuclei interstiziali:
INAH1: tra sopraottico e parte rostrale di paraventricolare
INAH2:ventromedialmente rispetto al primo.
Pag.131
Tra uomini omosessuali ed eterosessuali intercorre un allomorfismo (stesso sesso, uomini
differenti) come il dimorfismo che si verifica tra uomini e donne.
Potenziali evocati:pag.114-119
Evocati rispetto ad uno stimolo. I potenziali si dividono in
1.Spontanei: nella corteccia per es
2.Evocati: causati da specifici stimoli, presentano una certa latenza:
A.Corticale:
Nel primo caso si verificano fenomeni di riverbero, essenziale per riconoscere lo stimolo percepito:
mentre è necessario un tempo relativamente breve per percepire lo stimolo, ci vuole un arco di
tempo 5 volte maggiore per determinare lo stimolo a livello cosciente.
Un altro tipo di esame che si basa sui potenziali evocati è l'elettroencefalogramma (EEG):si
impiegano delle cuffie forate, e si applicano elettrodi, (8 o multipli di 8 per lobo) misurando in tal
modo i potenziali elettrici prodotti durante i PES.
Tale esame può essere utile per determinare per es disfunzioni acustiche o di altra natura.
Il test viene eseguito eliminando il riverbero (ripetendo per 300 volte l'impulso), e discriminando tra
il potenziale normale e quello di fondo, (tecnica dell'averaging).
Tali esami sono utili in caso di Alzeheimer o demenze: si testa la cosidetta soglia di attenzione,
ossia la capacità di rispondere a degli stimoli in un periodo di tempo (per es in un esame (selective
attention) il paziente deve premere un pulsante dopo aver percepito un determinato stimolo: in
questo caso la persona esaminata sa che ci saranno degli stimoli, nell'orienting response no).
(pag.117).
In tal modo è possibile misurare la latenza, ossia il tempo necessario all'impulso per percorrere il
percorso appena descritto: essa è in media di 28 millisecondi.
Tale risposta viene registrata come un'onda positiva, in arrivo, e verso l'alto (indica la
depolarizzazione dell'area).Di conseguenza si verifica poi un'onda inversa, di iperpolarizzazione.
In tal modo è possibile valutare eventuali alterazioni del pudendo, nonché la velocità di conduzione
del nervo stesso: poiché infatti è possibile sapere sia lo spazio di percorrenza che il tempo, è facile
ricavare la velocità dell'impulso.
Qualora il tempo di latenza fosse più ampio, ciò potrebbe essere dovuto a danni del nervo in analisi.
Se la risposta è nulla o ridotta, allora il nervo è quasi totalmente danneggiato.
Vene:
Vengono occluse, durante l'erezione, da parte dei corpi cavernosi, che si espandono-->in tal modo
viene garantita una corretta erezione.
Qualora lo scarico venoso fosse eccessivo, si verifica il fenomeno della fuga venosa patologica, che
porta ad erezioni parziali (si verifica quando lo scarico venoso è di 13 ml/min, contro i fisiologici 7-
12 ml/min)
Aa elicine-->tramite arteria cavernosa viene riempito lo spazio lacunare (presente a livello dei corpi
cavernosi), andando ad occludere, grazie ad espansione di tonaca albuginea, le vene a valle (scarico
venoso controllato finemente).
I corpi cavernosi sono 3 cavità disposte a livello del pene, caratterizzate da trabecole di tessuto
muscolare liscio, rivestite dalla tonaca albuginea, estensibile ed elastica.
Le miocellule, se rilassate, garantiscono la tumescenza dell'organo, e viceversa.
I corpi cavernosi contratti non permettono il libero afflusso ematico-->pressione all'interno del
corpo cavernoso sarà minore rispetto a quella sistemica e viceversa: se dilatati, permettono maggior
afflusso-->incremento pressorio, garantito anche dalla contrazione dei mm ischiocavernoso e
bulbospongioso. La pressione diventerà > di quella sistemica.
• Problemi di pressione e attività sessuale:pag.137:aumento di pressione durante atto sessuale:
farmaci/problemi cardiovascolari devono essere tenuti in considerazione quindi.
• erezione eccessivamente durevole: priapismo, dolore e rischio di danni.
Fasi di erezione:153-156
o:detumescenza, le arterie elicine e cavernose hanno poco sangue, solo quello necessario per la
sopravvivenza delle cellule, i corpi cavernosi sono contratti, le venule ricevono pochi ml di sangue.
La pressione in questa fase è di 5-7 mm Hg, simile a quella venosa sistemica. Idem per la pO2.
1:fase latente o di riempimento:inizio espansione: tramite sistema NANC , NO, VIP. Le arterie
elicine e cavernose si dilatano--> aumenta flusso sangue nei corpi cavernosi, che però ancora non si
dilatano.
2:fase di tumescenza: notevole dilatazione dell'organo, aumento del volume dei corpi cavernosi,
dilatazione della muscolatura liscia, grazie a fattori presenti nel sangue ma anche a NO, secreto a
Il viagra:pag.126
permette la liberazione di NO da parte delle cellule:
Azione:
attivata la produzione di cGMP, molecola con azione calciosequestrante-->diminuzione della
contrazione delle arteriole-->vasodilatazione e quindi erezione .