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Prefazione

Solitamente non introduco mai i miei scritti con delle inutili prefazioni, ma in questo caso devo avvertire il lettore su alcune questioni. Ho scritto questo lavoro su espressa richiesta di molti lettori che chiedevano ragguagli servisse, cos# via. Ho scritto con l$intento di chiarire le idee ai lettori, tuttavia parlare precisamente di archetipi non % possi&ile se non in modo archetipico, cio% incomprensi&ile all$interpretazione del lo&o sinistro del nostro cervello. Ho dovuto pertanto usare dei trucchi per farmi capire. 'on so se ci sia riuscito, inoltre in alcuni passaggi ho dovuto utilizzare un linguaggio forse troppo sim&olico e quindi di difficile interpretazione. (e ne scuso in anticipo, ma meglio di cos# non mi % riuscito fare. Al contrario di alcuni altri miei lavori, questo % decisamente pesante da leggere e da comprendere, ma se il lettore far) lo sforzo di arrivare fino in fondo, forse non avr) perso tempo inutilmente. Corrado (alanga *+ fe&&raio *++, sul e termine ARCHET P!" cosa fosse, come dovesse essere interpretato, a cosa

Note bibliografiche on line: http://en.wikipedia.org/wiki/Archetype#Jungian_archetypes http://en.wikipedia.org/wiki/Archetype#Cultural_archetypes_analysis http://en.wikipedia.org/wiki/Archetype#Enneagra _character_archetypes http://en.wikipedia.org/wiki/Archetype#E!ternal_links http://en.wikipedia.org/wiki/Archetype#"ee_also http://sauron. at.uni i.it/#al$ati/%eo etria_Co puta$ionale_&'( &&/apps/geoco p/inde!.ht

Corrado (alanga

0 * 0 2 4 , 7 9 ; -+

"tare fer o )Essere in*isibile+ . Andare indietro )nel te po+ / Andare a*anti )nel te po+ 1 Andare in alto )*erso il positi*o+ 3 Andare in basso )*erso il negati*o+ 5 ,are un passo indietro )Nascondersi+ 6 ,are un passo a*anti )-ostrarsi+ 8 Allungarsi ).re*alere+ : Allargarsi )/n*adere+ < "porgersi )in a*anti ed indietro+ 31 Accorciarsi )0i picciolire+

--* -0 -2 -4 -, -7 -9 -; *+ *-

>< "tringersi )Chiudersi in s1+ 0itrarsi )/ obili$$arsi+ = 2ilatarsi )3ccupare gli spa$i+ > 0accogliersi )2i inuire gli spa$i+ 4 "postarsi di lato in a*anti )E*itare+ "postarsi di lato indietro )0itirarsi+ 5 3scillare )tra alti e bassi+ 6 3scillare )tra pri a e dopo+ 3scillare )tra il *ero ed il falso+ ? / plodere )-orire+ < Esplodere )Nascere+

Questa una tabella interpretativa in base al significato degli archetipi: detta cos uesta frase risulter! total"ente inco"prensibile alla "aggior parte dei lettori# $oglio co"inciare con una cosa inco"prensibile per far capire da un lato co"e non sia i""ediata la defini%ione di &archetipo' e( dall)altro( co"e tale defini%ione possa essere "olto utile nella co"prensione dell*+niverso( una volta capito il "eccanis"o che ne alla base# ,evo parlare di archetipi perch- ho decisa"ente infla%ionato l)uso di uesto ter"ine durante la stesura dei "iei ulti"i lavori e "olte persone "i hanno chiesto di essere pi. chiaro sul significato del ter"ine( che ai pi. risulta evidente"ente ostico# /li archetipi entrano nella vita di tutti i giorni non solo nella descri%ione della realt! che sia"o abituati a percepire( "a anche nella descri%ione olistica dell)+niverso stesso( essendo gli archetipi sia in grado di interagire con il lobo sinistro del nostro cervello( atto a "anipolare lo 0pa%io( il 1e"po e l*2nergia( sia di essere ben interpretati soprattutto dal lobo destro( che ( co"e vedre"o tra poco( in grado di gestire le e"o%ioni# 3vere dun ue a disposi%ione degli stru"enti non solo per distinguere la realt! virtuale da uella reale( "a per decodificare tutti e due uesti aspetti della nostra esisten%a( vuol dire poter capire cosa abbia"o attorno a noi ed interagire "eglio ed in "odo pi. co"pleto con il &resto' della 4rea%ione# Archetipo significherebbe: Primo esemplare assoluto ed autonomo, un modello primitivo delle cose del quale le manifestazioni sensibili della realt non sono che filiazioni o imitazioni. Archetipo viene inteso anche con il significato di Idea. Per Carl Gustav Jung archetipo il contenuto dellinconscio collettivo, cio le idee innate o la tendenza ad organizzare la conoscenza secondo modelli predeterminati innati. In lingua greca antica archetipo vuol dire, infatti, Primo esemplare.

7uando si dice che un archetipo 8 un9/dea: si sottintende che l9idea 8 originale: cio8 che non 8 partorita da niente: a partorisce ci; che da essa deri*a. <a da s1 che il concetto 8 estre a ente i portante in tutti settori del nostro essere. 5

.er ese pio: se si *uol capire co e fun$iona il pensiero u ano: a non solo: direi anche =ualsiasi for a di pensiero ( sia ani ale sia alieno al nostro siste a cogniti*o ( e si conosce come si produce un archetipo, chi o cosa lo crea e con quale meccanismo larchetipo, a sua volta, crea il resto, si comprenderanno appieno i metodi per comunicare con altre forme di vita e non solo con i propri simili. %i>: perch1 in tutto l9?ni*erso gli archetipi sono se pre gli stessi ed una for ica ha in s1 gli stessi archetipi dell9uo o. Gli archetipi sono dunque i mattoni del linguaggio universalmente parlato : a =uesta defini$ione non rende giusti$ia alla loro realt>. @a *era defini$ione degli archetipi potrebbe essere la seguente: Archetipi sono i mattoni con cui costruito e si costruisce lUniverso. 7uesta defini$ione risulta essere decisa ente piA a pia e generale di altre lette =ua e l> e co prende anche =uella data in preceden$a: con la =uale non 8 in contrasto. Infatti tutto

ci che viene fatto crea uninterazione ed in questa parola sintetizzato il significato di linguaggio, il quale, appunto, essenzialmente uninterazione.

"e un elettrone colpisce un protone: ne nasce una rea$ione nucleare: a i fisici oderni tendono a dire che l9elettrone ha portato con s1 delle infor a$ioni che ha BscaricatoC sul protone: in parole po*ere le due particelle subato iche: urtandosi: si sca bierebbero delle infor a$ioni. Dunque tutto ci che regola il linguaggio tra cose, regola in realt le interazioni tra di esse, quindi gli archetipi regolano le interazioni tra cose. !ale a dire pure che l"niverso costituito con un certo numero di mattoni, gli archetipi appunto, ma tali archetipi sono quelli che regolano tutto# dal linguaggio alle reazioni su$atomiche. "e ne deduce che: se si capiscono gli archetipi: si sapr> parlare con le cose dell9?ni*erso. "an ,rancesco era un istico: pri a che un santo per la Chiesa Cattolica: ed 8 la figura del istico che in =uesto o ento ci interessa. Duddha era un istico a sua *olta. /l pri o si distingue*a perch1 parla*a con gli ani ali ed il secondo perch1 l9?ni*erso parla*a a lui. -a =uesto co e sarebbe stato possibileE "e l9esisten$a degli archetipi cosF co e 8 stata proposta 8 *era: i due personaggi sopra citati a*rebbero a*uto un9inconscia tenden$a all9uso degli archetipi per la co prensione del Gutto. Chi a*rebbe insegnato loro =uell9i portante linguaggio uni*ersaleE Nessuno: o**ia ente: perch1 dentro ognuno di noi sarebbero gi> scritte le regole per parlare =uesto linguaggio. <edre o tra bre*e che 8 proprio cosF. @A STRATTARA BE@ @ 'CAACC ! Co 98 strutturato il linguaggio u anoE 3**ia ente =ualcuno pu; pensare che il linguaggio u ano abbia subFto una struttura$ione e*oluti*a in senso storico e che gli uo ini della pietra e ettessero suoni gutturali e conoscessero solo poche espressioni: co e gli ani ali. 3ggi: in*ece: il linguaggio si sarebbe e*oluto e noi potre o parlare e farci capire anche da un delfino. <a detto che il linguaggio originario: =uello di base: o**ero l9idea di linguaggio: non subisce *aria$ioni nel te po: perch1 8 fuori dal te po. "e =uesto 8 *ero: 8 errato supporre che l9idea di linguaggio possa e*ol*ersi in =ualsi*oglia dire$ione. 29altra parte 8 innegabile che il linguaggio che usia o oggi sia decisa ente piA co plesso di =uello che usa*ano gli uo ini della pietra. Dene. faccia o chiare$$a: BpiA co plessoC non *uol dire BpiA e*olutoC: a solo BpiA speciali$$atoC. ?no stru ento si dice BpiA speciali$$atoC =uando ser*e olto bene per una cosa sola. /l assi o della speciali$$a$ione 8 essere capaci di fare: in odo perfetto: solo

una cosa. /n pratica essere speciali$$ati significa non saper fare pratica ente niente: se si esclude: per ese pio: il grattarsi perfetta ente un orecchio. /n =uesto senso la freccia del te po non 8 diretta secondo l9e*olu$ione: a secondo la speciali$$a$ione degli esseri contenuti nell9?ni*erso. Non 8 ne eno *ero che esistano differenti tipi di linguaggi piA o eno e*oluti: a esistono differenti for e: piA o eno speciali$$ate: di un unico linguaggio. <edia o infatti che il linguaggio fone ico che utili$$ia o tutti i giorni 8 una rielabora$ione di altri tipi di espressioni piA antiche: il fone a: infatti: deri*a dal linguaggio iconografico. .ri a di parlare l9uo o disegna*a: basterebbe =uesta osser*a$ione a far capire cosa *oglio dire: a c98 di piA. /n realt> =uando: per ese pio: scri*ia o la lettera alfabetica B3C potre o chiederci perch1: nella nostra cultura: al fone a BoooooC si sia abbinata la for a di un cerchio. @a risposta 8 se plice: perch1 nell9e ettere il fone a BooooC atteggia o la for a della bocca a cerchio: appunto la for a attribuita alla lettera B3C. /nconscia ente le di*erse culture della Gerra hanno abbinato un fone a ad un disegno di parten$a. /l disegno era =ualcosa di piA pri iti*o: nel senso che *eni*a pri a del fone a: a piA pri iti*o non significa eno e*oluto: *uol se plice ente dire eno speciali$$ato. Ci; che 8 piA speciali$$ato 8 anche eno co prensibile o: co un=ue: co prensibile solo per coloro che hanno lo stesso grado di speciali$$a$ione. "e conosco solo il giapponese: posso parlare bene solo con giapponesi ed il resto del ondo sar> pri*ato della possibilit> di co unicare con e. "e =uesto 8 *ero: il fone a rappresenta il gradino piA basso delle possibilit> di farsi co prendere da una oltitudine: anche se fornisce l9opportunit> di farsi capire: sen$a errori: da uno ristretto gruppo di persone: da un clan. Che il disegno sia una for a di co unica$ione piA a pia 8 e*idente. 2a*anti a certi tipi di disegni olti sono in grado di co prendere il loro contenuto infor a$ionale: anche se e ergono alcune difficolt> interpretati*e =uando lo stesso disegno *iene presentato a due culture ancora olto distanti tra loro. H dun=ue innegabile che chi parla per i agini: o per eglio dire per icone: sar> co preso: in odo forse inesatto: da un nu ero olto aggiore persone rispetto a chi che usa un linguaggio fone ico. /nfatti nell9attuale societ>: nella =uale or ai solo pochi leggono libri e olti tendono ad espri ersi con una serie di ele entari suoni gutturali =uasi del tutto pri*i di struttura gra aticale: =uando dobbia o farci capire usia o le i agini. /l dispositi*o che produce i agini 8: per antono asia: la tele*isione. /n un contesto in cui il potere politico usa il linguaggio fone ico e tende a presentare uo ini dotati di cultura se pre piA scarsa: il nu ero di espressioni *erbali utili$$ato tende a di inuire drastica ente. /l potere ha raggiunto il suo scopo: a d9altra parte: =uando il potere stesso ha l9esigen$a di co unicare ai suoi sudditi cosa fare e co e *otare: de*e utili$$are un se plice linguaggio di assa ed 8 proprio in =uell9occasione che utili$$a la tele*isione: poche i agini hanno un i patto anche e oti*o piA potente di =ualsiasi discorso. CosF la lingua inglese ha il sopra**ento sulle altre lingue per la sua i ediate$$a: o**ia ente a scapito del nu ero di espressioni utili$$abili ai fini di una co prensione cultural ente piA ricca. Contro ottanta ila parole di un nor ale *ocabolario inglese ce ne sono al eno cento*enti ila nell9e=ui*alente *ocabolario italiano. 7ui *a fatta un9ulteriore precisa$ione: il ter ine cultura non ha niente a che fare con l9e*olu$ione di un linguaggio: a indica solo =uanto il linguaggio che si utili$$a sia ben conosciuto. Non si de*e =uindi pensare che cultura e speciali$$a$ione siano due ter ini che *adano di pari passo. ?n contadino dell9A a$$onia che conosce solo trecento parole pu; essere piA speciali$$ato di un Africano che conosce tutto lo "wahili: a sicura ente =uestIulti o sar> piA colto. 7

A@@E !R C ' BE@ @ 'CAACC ! Allora: se con i disegni si riesce a co unicare: anche se in odo i perfetto: con un aggior nu ero di persone: cerchia o di tornare indietro nel te po e *edia o cos9ha generato il disegno: l9icona: alla ricerca dell9/dea 3riginale che agari ci pre etter> di espri erci in odo piA uni*ersale. /l disegno nasce da un processo che il nostro cer*ello: sotto l controllo della ente: ha s*iluppato in te pi olto recenti ) ilioni di anni+. %rima del disegno c il &im$olo. Il Simbolo una struttura ancora pi primordiale: potremmo definirlo un disegno primordiale che contiene solo alcuni tratti grafici i quali non hanno apparentemente un senso immediato, ma risultano stranamente comprensi&ili ad una parte profonda della nostra coscienza. /l si bolo 8 =ualcosa che *a al di l> di un se plice disegno: a 8 costituito da un9espressione co unicati*a che ha a che fare con lo spa$io che ci circonda. @a gestione dello spa$io che ci circonda 8 il eccanis o ediante il =uale *iene letto il si bolo. /l si bolo 8 =ualcosa di estre a ente piA pri iti*o: e =uindi 8 piA interpretabile. .u; trattarsi di una posi$ione che il nostro corpo Bsi bolica enteC assu e =uando parlia o a fone i. @a posi$ione del corpo non *uole essere un siste a co unicati*o in piA per dare enfasi alle cose che dicia o: a se ai 8 il contrario. Il vero linguaggio primordiale il comportamento, non la fonemizzazione. /n tutte le culture del globo: per ese pio: gli 2ei stanno in cielo e i ostri catti*i negli inferi. CosF al$ia o la testa in alto nel dire: BChe &ella giornata oggiDE. ,accia o il contrario abbassando la testa nel dire: B!ggi va proprio tutto maleDE .otre o dire: in un certo senso: anche se ci; rappresenta una rielabora$ione spa$iale del concetto originario: che nel nostro 2NA abbia o l9infor a$ione si bolica secondo la =uale le cose buone stiano in alto e che le cose brutte in basso. In grafomeccanica si sa perfettamente che la sfera dei sensi viene rappresentata dalla parte $assa della scrittura e la sfera degli ideali da quella alta. Analoga ente il pensiero *iene identificato co e nobile: entre la aggior parte delle culture tende a dare al corpo un9acce$ione eno e*oluta )do*e Be*olu$ioneC e BbeneC appartengono alla stessa sfera si bolica+. .er =uesto si tende so*ente ad accoppiare alcuni si bolis i che: in*ece: hanno strutture generatrici di base differenti. /l bello 8 anche buono e *ice*ersaJ il catti*o 8 brutto. -a ci; non 8 assoluta ente *eroK Allora cosa significa: che il linguaggio si bolico sbagliaE -a noK <uol dire che: =uando sia o in contatto con una persona bella: =uesta ci se bra anche buona: a =uesto accade perch1 si attribuisce a onte il significato sia di BbelloC che di BbuonoC alla se plice acce$ione di positi*o )o il contrario per l9acce$ione di negati*o+. l sim&olismo rappresenta pertanto la chiave di lettura per leggere la posizione delle cose nello spazioD -olti sono gli ese pi che si possono citare per di ostrare ci; che in realt> si di ostra da solo: gli scia ani gettano a terra sassolini od oggetti *ari: co e ossa di piccoli ani ali: ed: a seconda della posi$ione che essi assu ono: di*inano: cio8 tendono a reinterpretare la natura che li circonda in senso olto a pio: nel presente: nel passato o nel futuro. C98 chi legge nelle acchie del caff8 o nella for a delle gocce d9olio o chi fa le carte: distribuendole in un preciso spa$io si bolico. 'a posizione assunta dagli oggetti intorno a noi viene identificata con qualcosa che la natura ci vuol dire. (uesto processo di lettura totalmente inconscio: cio8 a**iene ad un li*ello che non riguarda piA il subconscio: bensF una sfera piA profonda del nostro essere. 8

A =uesto li*ello si mescolano segnali che vengono dal su$conscio e segnali che derivano dallinconscio e: se da un lato il subconscio: con il lobo sinistro del cer*ello: tende a ra$ionali$$are il tutto: lesatto opposto fa linconscio , che non passa attraverso la razionalit , ma attraverso il sentire, il percepire luniverso senza le mediazioni fisiche o matematiche proprie della scienza. A =uesto punto sta alla capacit> del singolo saper ben co prendere =uello che *iene percepito: perch1: se i segnali che *engono dal lobo destro e =uelli che arri*ano dal lobo sinistro non sono coerenti: il risultato dell9interpreta$ione finale sar> *i$iato dall9errore percetti*o. @9incapacit> dello scia ano di utili$$are appieno =uesto siste a sarebbe do*uta ad un forte inter*ento della sua seppur ridotta ra$ionalit>: la =uale: in=uinando forte ente la sua totale irra$ionalit>: lo confonderebbe sul *ero significato del si bolo che sta leggendo e: di conseguen$a: interpretando. @! SCH F!GRE' C! E @A PA@@ 'A R!SSA 'a mancanza totale di su$conscio produce un9errata interpreta$ione della posi$ione degli oggetti nello spa$io: con conseguente incapacit> a correlarsi con il ondo esterno. @a schi$ofrenia 8 un ese pio eclatante: nel =uale il principio noto co e Brela$ione tra causa ed effettoC *iene total ente in*ertito: lo schi$ofrenico 8 capace di dire che: sicco e entre ca ina*a per strada ha tro*ato per terra una pallina rossa: ne consegue che ca inare per strada 8 pericoloso. Anali$$ia o per un istante il processo entale dello schi$ofrenico e scopria o che per lui il colore rosso significa da**ero archetipica ente pericolo: o eglio suscita in lui lo stato d9ani o legato al sentirsi in pericolo. @a ancan$a di inter*ento del lobo sinistro: o co un=ue un catti*o uso del subconscio: lo spingono a cercare una spiega$ione ra$ionale ad un si bolis o. Non inter*enendo la ra$ionalit>: egli non ette corretta ente in rela$ione ci; che ha *isto con =uello che 8 successo. "olita ente il nostro cer*ello pri a sente le cose con il lobo sinistro e poi con =uello destro: in parole piA se plici un essere u ano nor ale pensa che pri a esista una causa e poi: in seguito: un effetto. @a causa 8 l9espressione della lettura della realt> *irtuale da parte del lobo sinistro: il =uale ha *isto una pallina rossa: che 8 un segnale )realt> *irtuale: "pa$io: Ge po ed Energia+. @9effetto *iene dopo ed in =uesto caso 8 =ualcosa che si attende accada. "ta nel futuro e *iene percepito co e sensa$ione di disagio )pericolo inco bente: sensa$ione legata al sentire le cose con il lobo destro: precogni$ione: 0ealt> 0eale+. Chi 8 schi$ofrenico in*erte il siste a di perce$ione e fa partire subito l9inconscio del lobo destro del cer*ello ed il risultato 8: HSiccome ho paura, ecco che la natura me la conferma con un segno facendomi incontrare sul mio cammino una pallina rossa.C Co e interpretare =uesto fatto da un punto di *ista genericoE "e plice: sicco e il sentire le cose 8 un odo per co unicare con l9?ni*erso e sicco e =uesto etodo 8 olto *icino all9archetipo che ha prodotto =uesta sensa$ione: si de*e dire che =uesto 8 un essaggio reale: olto piA reale della *isione di una pallina rossa )realt> *irtuale+. Nello schi$ofrenico anca per; total ente la capacit> di ettere in rela$ione il sentire dell9inconscio con il co prendere del subconscio. 2a ci; scaturisce una sola solu$ione: lo schi$ofrenico *i*e un o ento di paura che percepisce benissi o: a al =uale non sa dare una spiega$ione cosciente e: per aggirare =uesto incon*eniente strutturale del suo cer*ello: attribuisce la colpa )la causa+ alla pallina rossa incontrata )che da effetto pri ario di*iene causa ini$iale+. /n =uesto ese pio si nota che il linguaggio si bolico dei colori ha retto alla pro*a. @a sensa$ione di paura 8 legitti a ed il soggetto non sbaglia nessuna interpreta$ione del suo sentire. @9errore 8 do*uto alla sua incapacit> di leggere la 0ealt> <irtuale nello stesso odo in cui legge la 0ealt> 0eale. H facile che lo schi$ofrenico senta l9uni*erso con grande sensibilit>: a che non capisca nulla di =uello che sente: perch1 9

non 8 in grado di correlarsi con lo "pa$io(Ge po che lo circonda: egli *i*e Bgettato nell9inconscioC ed 8 estre a ente e oti*o. 7uesto concetto era espresso dagli antichi %reci con l9archetipica espressione: E pazzi sono quelli che parlano con gli deiE ed oggi diremmo che sono le persone pi) vicine alla loro anima. Gutto i plica che il linguaggio degli archetipi possa essere co preso se l9essere u ano ha la capacit> di far ben fun$ionare sia il lobo destro sia =uello sinistro del suo cer*ello: cio8 che possieda due stru enti perfetti per leggere: rispetti*a ente: la 0ealt> 0eale )Coscien$a ( i utabile+ e la 0ealt> <irtuale )"pa$io: Ge po ed Energia ( odificabile+. 'TERAF !' ARCHET P CHE /l rapporto che esiste tra il fone a e la scrittura 8 si ile a =uello tra il linguaggio parlato e =uello si bolico. Alle scuole ele entari: =uando si entra in aula: c98 la figura della foglia ed accanto la lettera BE,,EC. /l ba bino pri a apprende che =uel disegno corrisponde ad una foglia e la ridisegna: poi: solo in un secondo te po: si i padronisce della rela$ione che lega il disegno della foglia al si bolis o del segno grafico BeffeC. Nella nostra cultura la lettera BeffeC possiede un9espressione fone ica che: ono atopeica ente: ricorda il ru ore dell9aria: del *ento. ,oglia: fone a: flight dall9inglese: il *olare della foglia nel *ento )Effe e <u: due fone i si ili ( nda+ si bolica ente sono associati al suono della lettera effe e =uesto lega e *iene creato dalle nostre culture in odo assoluta ente spontaneo. 2un=ue per e$$o della posi$ione degli oggetti nello spa$io possia o parlare ad altri. 7uesto 8 il principio che la progra a$ione neurolinguistica applica =uando esa ina co e ci si uo*e: per dedurre cosa pensia o real ente. CosF disegnare in alto a destra od in basso a sinistra nel foglio *iene interpretato co e un segnale del rapporto che noi abbia o con il futuro o con il passato: con la sfera del pensiero o con =uella dei sensi. /l si bolo: =uindi: creerebbe l9i agine e =uesta creerebbe il fone a. /n realt> c98 ancora un passaggio inter edio i portante per stabilire cosa sia un archetipo. %rima di creare limmagine, il sim$olismo crea il colore. "olo dopo si creer> lIi agine colorata. @a crea$ione del colore 8 i portante: perch1 ci suggerisce che si possa parlare tra ite i colori. /n effetti i nati*i a ericani: che non conosce*ano la scrittura: a*e*ano un linguaggio a base di colori: una specie di codice estre a ente fun$ionale nella sua interpreta$ione. "pielberg: nel suo fil : B/ncontri ra**icinati del ter$o tipoC ostra un9astrona*e che: per co unicare con gli u ani: uo*e for e colorate in rapida successione. "e bra i possibile: a il linguaggio dei colori 8 sicura ente piA generale di =uello delle i agini. /l test dei colori di -a! @usher: psicoanalista s*i$$ero: parla chiaro: si pu; definire una persona sulla base de pri i sei colori che sceglie a proprio piaci ento. /l colore: infatti: produce sti oli interni che possono collo=uiare con il nostro inconscio eglio di una se plice i agine ed il colore 8 co preso da tutti: al di l> della propria cultura. /nfatti: ano a ano che tornia o indietro: alla fonte della co unica$ione: ci accorgia o che le culture non *engono influen$ate dal siste a co unicati*o si bolico. / colori hanno se pre un significato preciso: al di l> del te po e dello spa$io. 0osso uguale fuoco: aggressione: calore: ossigeno. Dianco *uol dire Btutto pienoC: fresco: luce: i palpabile. A$$urro significa cielo: edita$ione: riposo: attesa. -arrone 8 casa: terra: tradi$ione e cosF *ia. Ancora esiste co un=ue: a =uesto li*ello: una certa interferen$a culturale che co incia a odificare il segnale. /n altre parole la cultura fa sF che si leggano gli stessi sti oli di colore in odo apparente ente di*erso. :

.er noi occidentali il bianco 8 *ita ed il nero 8 orte. .er gli africani 8 il contrario. -a 8 facile capire che =uesto apparente contrasto nell9interpretare le cose dipende solo dal significato che si d> alla *ita: si bolica ente la *ita 8 il colore della propria pelle e la orte 8 se pre il contrario della *ita. CosF co e il colore si inserisce tra il si bolo e lIi agine: il suono si inserisce tra l9i agine ed il fone a. /n*ece di parlare: olti gio*ani della new(age con grossi proble i di co unica$ione utili$$ano un linguaggio co une piA *asto e piA facile da usare: la usica. -a non bisogna*a certo attendere la new(age perch1 =uesto accadesse: basta*a andare a *erificare il significato che la usica ha per le tribA piA pri iti*e: nelle =uali 8 piA facile parlare con =ualcosa di sicura ente eno e*oluto e =uindi piA ricco di espressione. /l suono apre una *ia d9accesso alla co unica$ione che 8 piA profonda della la parola. Ne 8 un9indiretta di ostra$ione l9applica$ione della usicoterapia in psicoanalisi: co e: del resto: anche la coloreterapia.

H e*idente che piA ci si allontana dall9espressione fone ica e ci si a**icina a =uella si bolica: piA il linguaggio utili$$ato: di*enendo generale: appare co prensibile inconscia ente a tutti. @o psicologo tende ad utili$$are =uesti etodi perch1 cosF 8 piA facile parlare con l9inconscio ed utili$$a un linguaggio decisa ente differente dal nor ale e piA archetipico: co e *edre o fra un istante. 2un=ue il si bolo crea il coloreJ =uesto crea lIi agine: la =uale crea il suono: che crea il fone a. /n ogni trasfor a$ione il soggetto i ette nel processo di trasfor a$ione il contributo della propria cultura e cosF: pur partendo da un9unica fonte si bolica: si arri*a ad una serie di linguaggi differenti: si arri*a ad una Dabele cos ica incredibile. /l cinese non parla con il gia aicano solo perch1 8 abituato a parlare a fone i. /l loro linguaggio 8 dun=ue tanto speciali$$ato che solo esponenti dello stesso gruppo parlano =uel linguaggio e si co prendono l9un l9altro: a cosF facendo l9uo o perde la capacit> di confrontarsi con il resto dell9u anit> al di fuori del suo clan.

(A C!SA CREA @ S (I!@!J /l si bolo *iene creato dall9archetipo ed eccoci final ente giunti all9ini$io del linguaggio: agli archetipi: i attoni dell9esisten$a. @9archetipo: per;: pone un proble a: essendo un attone fonda entale dell9?ni*erso: contiene dentro di s1 lessenza della *ealt *eale e non =uella della 0ealt> <irtuale )cio8 utabile+: di cui si 8 gi> detto piA *olte.

7uesto *uol dire che l9archetipo non pu; essere in nessun odo disegnato:*isto: descritto: perch1 ognuna di =ueste a$ioni dipende dagli assi dello"pa$io:delGe po e dell9Energia: o**ero da tutto ci; che la 0ealt> <irtuale 8: a che la 0ealt> 0eale non 8. Ka sottolineato che l$archetipo non rappresenta il linguaggio, &ens# l$idea del linguaggio, cio% % quel HquidE che, attraverso un$operazione formale, agisce sulla Realt) Kirtuale modificandola, interagendo con essa.
H sF *ero che l9archetipo 8 a noi in*isibile: a 8 altrettanto *ero che: co e tra si bolo ed i agine c98 il colore: che ser*e per creare lIi agine: e co e tra i agine e fone a c98 il suono: che ser*e per creare il fone a stesso: cosF tra l9archetipo ed il si bolo c98 la sensa$ione.

@a sensa$ione 8 un concetto con*enien$a: emozione.

olto astratto e per =uesto la definir;: per

In questo caso non si sta piA la*orando con il linguaggio che caratteri$$a il metodo di lettura dell+"niverso tipico del lo$o sinistro del cervello: che $asato su &pazio, ,empo ed -nergia# non si sta co unicando nel ca po della 0ealt> <irtuale: ma si sta utilizzando il lo$o destro del cervello: cio

si sta comunicando nel campo della *ealt *eale.


@a 0ealt> 0eale non a ette catti*e tradu$ioni: perch1 8 lIorigine.

/nterpreta$ioni errate sono possibili nel linguaggio dei fone i: a gi> il si bolis o non per ette che piccoli errori. Il lo$o destro del cervello, che viene utilizzato dallanima per parlare alla mente umana e la cui fun$ione si esalta a li*ello di ipnosi profonda: non per ette: infatti: che ci siano interpreta$ioni errate. 'inconscio non dice $ugie, perch. nel mondo degli archetipi esiste solo la realt , non limmagine distorta della realt , ovvero la $ugia. Co e pri issi o risultato dell9opera$ione che un archetipo ha effettuato su di noi: possia o registrare la presen$a di e o$ioneJ gli archetipi costruiscono il si bolo attra*erso l9e o$ione che essi sono in grado di produrre nel ondo del *irtuale. /n altre parole l9archetipo agisce sulla *irtualit> producendo e oti*it>: la =uale *iene letta soprattutto dall9ani a e dall9inconscio. %li altri li*elli di linguaggio ser*ono per far parlare tra loro gli esseri *i*enti e per far loro co unicare le proprie *irtualit>. @9archetipo ser*e: in*ece: per far dialogare tra loro le parti che co pongono una sola unit>: in bre*e per far dialogare Ani a con le altre parti del "1: cio8 con la -ente: con lo "pirito e con il Corpo.

KA'TACC E SKA'TACC BE@@$AS! BEC@ ARCHET P /l linguaggio archetipico ha dun=ue un *antaggio: descri*e se pre la realt>: non inganna ai: 8 co prensibile da tutti gli esseri del cos o e non c98 bisogno di i parare =ualche strana lingua per parlare con una for ica o con un alieno: perch1 tutti sono costruiti con gli stessi attoni ed usano gli stessi archetipi. %li archetipi sono l9unico e$$o che noi possedia o per poter collo=uiare con il nostro inconscio: perch1 sono il linguaggio pri o e lIinconscio 8 nato pri a del subconscio e del conscio. -a allora perch1 non utili$$are se pre soltanto =uesto tipo di linguaggioE %erch. levoluzione della specie umana ci ha portato in un9altra dire$ione: =uella della specializzazione, a sfavore della comprensione. Conoscere bene una cosa sola 8 stato reputato eglio che sapere bene tutto e la politica del divide et impera dei go*ernanti ha 10

fatto il resto: eglio a*er efficienti operai capaci di fare una cosa sola: piuttosto che persone capaci di fare tutto. (ueste ultime sare$$ero in grado di gestirsi da sole e non ci sare$$e pi) $isogno di nessun governante n. di alcun governo. /essuno insegna agli esseri umani a comunicare con la mente e tutti dicono che ci; 8 i possibile: cos0 luomo perde la capacit di colloquiare con l"niverso e non gli resta che affidarsi a =ualche algorit o: il =uale: per =uanto espressione di un linguaggio estre a ente sofisticato: non gli permetter mai di avere una visione olistica.

1a alcuni, in certi momenti della loro esistenza, riscoprono, quasi per caso, la possi$ilit di comunicare con l"niverso per mezzo di archetipi.
CosF: =uando il subconscio dor e: durante il sogno per ese pio: oppure =uando 8 in ipnosi profonda: si pu; *edere l9?ni*erso co e in realt> 8: al di l> di =uella cosa che i teosofi chia ano -aia: agia dire o noi: cio8 illusione. %i> antiche culture: co e =uelle degli /ndiani dell9/ndia o degli antichi Cinesi: oppure dei -aya: crede*ano che =uello che percepia o sia frutto di una *isione distorta della realt>. %i> ai tempi di &ocrate si discuteva sulla differenza tra sogno e veglia e su =uale dei due stati descri*esse la realt>. 3ggi: se non ci fosse la fisica di Doh che parla dell9?ni*erso olografico: nessuno se ne ricorderebbe piA. %li antichi uo ini a*e*ano eno algorit i per la testa: a piA capacit> di ascoltare l9?ni*erso e ci; per ette*a loro di a*ere sicura ente una *isione piA distaccata della realt> *irtuale ed una perce$ione piA precisa del confine tra scien$a e agia: tra *irtualit> e realt>. /n =uesto odo scien$iati co e Lekul8 si sono in*entati di notte: sognando: la for ula del ben$ene: dando il *ia alla chi ica organica dei co posti aro atici. Einstein ha *isto nella sua ente la piegatura dello "pa$io(Ge po ed ha ceato la teoria della relati*it>: a la storia *era delle scoperte scientifiche 8 stracol a di ese pi dai =uali appare e*idente che non stato il ragionamento a produrre quelle invenzioni, $ens0 lintuizione, che scaturisce da un contatto con l9inconscio: attra*erso: cio8: =uella porta che conduce all9?ni*erso. /n =uesto contesto arri*are alla scoperta scientifica significa a*ere a*uto l9illu ina$ione: un o ento di buddhit> che solo il linguaggio archetipico pu; s*iluppare. Non sia o piA capaci di utili$$are appieno =uesto utile stru ento: a durante la nostra *ita ne utili$$ia o solo una piccolissi a parte a li*ello inconscio e non ce ne accorgia o ne eno: cosF passia o: a *olte: la nostra esisten$a cercando di capire cosa sono i feno eni paranor ali: oppure co e ai abbia o a*uto sogni pre onitori e perch1 tal*olta le pre oni$ioni non si a**erino: cerchia o di ra$ionali$$are: cio8 di usare il lobo sinistro: in un ca po che in*ece richiede solo ed esclusi*a ente l9utili$$o di =uello destro. GA'F !'A(E'T! K RTAA@E BE@@$ARCHET P! Essendo l9archetipo l9idea pri a: dobbia o andare a *erificare co e =uesta idea si sia for ata e co e pu; produrre *aria$ioni della nostra realt> *irtuale. Non 8 possibile: in =uesto la*oro: parlare degli archetipi in odo archetipico: perch1 non do*rei utili$$are nessuno dei linguaggi che sto utili$$ando: fornir; =uindi un =uadro del eccanis o ediante il =uale l9archetipo fun$iona: sulla base di si ilitudini del tutto *irtuali. @9archetipo 8 =ualcosa che asso iglia ad un operatore ate atico che opera su di una certa grande$$a la =uale descri*e una parte di ?ni*erso. ?n operatore ate atico altro non 8: per ese pio: che il segno di addi$ione o =uello di sottra$ione: =uello di di*isione o =uello di oltiplica$ione. 1a non ci sono solo questi operatori pi) comuni, esistono operatori che noi stessi definiamo a piacere per risolvere alcuni pro$lemi matematici.

@9operatore 8 costruito da noi per alterare alcune grande$$e nu eriche che descri*ono =ualche grande$$a fisica. Esistono operatori che agiscono diretta ente sulle grande$$e fisiche. 7uesti sono: ad ese pio: i cosiddetti operatori geo etrici. 11

@9opera$ione di rota$ione di un cubo 8 di tipo geo etrico: si applica al cubo l9operatore rota$ione ed esso ruota. @o si fa nel co puter: a anche: sia pure in odo olto eno intuiti*o: su di una la*agna utili$$ando si boli ate atici. %li archetipi ricordano operatori ate atici che operano sulla realt> *irtuale: cio8 sullo "pa$io: sul Ge po e sull9Energia e possono odificare: ediante regole precise: le apparen$e di "pa$io: Ge po ed Energia o: per dirla con altre parole: dei ca pi elettrico: agnetico e gra*ita$ionale. %li operatori ate atici de*ono operare su =ualcosa: altri enti: se presi da soli: non hanno nessun significato. /l segno ate atico di addi$ione )M+: se posto tra due nu eri: li trasfor a in un nuo*o nu ero risultante )so a+. Analoga ente l9operatore archetipo opera su luoghi di punti dell9?ni*erso e ne altera le co ponenti "pa$io: Ge po ed Energia secondo regole fisse. ?na regola fissa: per ese pio: 8 =uella che asserisce che non si crea niente dal nulla: a che si pu; trasfor are =ualcosa in =ualcos9altro: o: per eglio dire: non si trasfor a niente: a si pu; alterare il odo in cui le cose si anifestano. CosF =ualcosa che si presenta co e assa pu; *enire trasfor ata dagli archetipi in energia: utando il odo di ostrarsi all9osser*atore. 7uesto tipo di approccio 8 ben noto all9interno della Georia del "uperspin: do*e l9unico operatore esistente 8 l9operatore rota$ione e per e$$o di esso si pu; descri*ere tutto ci; che co pone lI?ni*erso. <ariando la dire$ione della rota$ione di un punto dell9?ni*erso: che 8 collocato in un do inio "pa$io(Ge po(Energia: ca bia: di conseguen$a: il odo che =uesto punto ha di presentarsi: di B anifestarsiC all9osser*atore. 'unico atto che loperatore archetipo non pu compiere quello della creazione. /n realt> la crea$ione appare piA co e far B*edereC o Bnon *edereC una cosa. 7uando non la si *ede si dice che non c98: a se =uesta appare si dice che 8 stata creata dal nulla. Nella eccanica degli archetipi una cosa =ualsiasi resa visi$ile se interagisce con qualcosaltro: a se non interagisce con niente: non *iene resa *isibile )la ancan$a di intera$ione e=ui*ale alla ancan$a di infor a$ione trasportata: alla ancan$a di linguaggio: alla ancan$a di archetipo+. 2un=ue l9archetipo: operando sul do inio ?ni*erso: non crea niente: a rende solo *isibili cose che sen$a di esso non si anifesta*ano. @$archetipo % un operatore che rende possi&ile il manifestasi dell$Aniverso in tutte le sue possi&ilit). 7uesta defini$ione: piA ate atica: potrebbe essere piA gradita al LAA'T S!'! C@ ARCHET P J 7uesta do anda e=ui*ale a chiedere =uante sono le opera$ioni di trasfor a$ione della 0ealt> <irtuale che possia o fare. C98 chi se l98 gi> chiesto: filosofi: esoteristi: teosofi e persone di *aria cultura: tra cui anche ate atici e fisici. .enso di poter affer are che gli archetipi sono sola ente ventidue: *entuno piA uno e =uesto nu ero se bra ettere d9accordo olte culture e olti odi di pensare. %li esoteristi credono che i si boli degli arcani aggiori non siano *entidue per caso )i Garocchi del dio Ghoth: le lettere dell9alfabeto ebraico: le sessanta=uattro NOP!QMPR possibilit> di definire un /(Ching: i OO Autiut con cui 2io crea il ondo nel "epher J1$irah+ sarebbero da ettersi in rela$ione con =uesto nu ero: a: tralasciando una sfrenata nu erologia che potrebbe *era ente essere pri*a di senso co piuto: bisogna notare un fatto i portante. /n effetti =uesto nu ero si ritro*a in oltissi e culture ed in innu ere*oli testi: sia sacri che esoterici. ondo della scien$a.

Da un punto di vista razionale, ragionando dunque con il lo$o sinistro del cervello, ci non significhere$$e nulla. /n*ece ragionando a pelle: cio8 con la

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sensazione fornita dal lo$o destro: ci si de*e chiedere: co e ai olti si sono orientati proprio su =uel nu eroE "e gli archetipi esistono *era ente: ognuno di noi ha dentro di s1 =uesta infor a$ione ed ognuno pu;: nell9arco della sua esisten$a: estrarla in odo inconscio e sentirla *era proprio con il linguaggio degli archetipi. 7uesta pri a osser*a$ione i ha spinto a sospettare che si do*esse dedicare piA atten$ione a =uel nu ero. C!'T A(! (ATT!' /l lettore sta di certo gi> ini$iando ad annoiarsi: a: pri a di passare alla parte piA di*ertente: =uella speri entale: bisogna fornire =ualche altro i portante chiari ento.

!enti sono gli amminoacidi legati alle funzioni del D/2.

/n realt> =ualche articolo scientifico dice che si tratterebbe di ventuno a inoacidi se=uen$iali$$ati dal 2NA. /n un io precedente la*oro indica*o che sono ventuno gli a inoacidi che hanno co un=ue a che fare con il la*oro che fa il 2NA nel se=uen$iali$$arli. 7uale sarebbe: allora: il ventiduesimo attoneE

Il ventiduesimo sem$ra contenere tutte le informazioni dei primi ventuno# un archetipo da cui tutti gli altri vengono generati, un archetipo degli archetipi. 7uesta: sostan$ial ente: 8 la conclusione che scaturirebbe da antichi testi sacri: esoterici e di altro genere. Effetti*a ente: il la*oro a cui face*o riferi ento pri a: il =uale prende*a in considera$ione gli a inoacidi se=uen$iali$$ati dal 2NA u ano: ostra*a che il *entiduesi o archetipo era il 2NA stesso: ci che contiene le informazioni che portano i ventuno amminoacidi ad avere un senso. .er e stendere =uel la*oro fu o ento goliardico e nulla di piA: per di*ertir i a ettere in crisi il oderno pensiero scientifico: per tentare di far *acillare per un atti o il trono di %alileo a fa*ore di chi face*a il ago e non lo scien$iato. .er; ette*o in rela$ione le *entidue lettere dell9alfabeto ebraico con *entidue si bologie chi iche del tutto estranee all9alfabeto. E se: in*ece: lSalfabeto fosse se pre co posto da *entidue istru$ioniE Anche nel linguaggio di progra a$ione chia ato Dasic erano *entidue le istru$ioni fonda entali che per ette*ano ad un co puter di eseguire un progra a. "e gli assi della *irtualit> sono real ente tre )"pa$io: Ge po ed Energia+ e se real ente sono sette i tipi for ali di ?ni*erso )i cosiddetti uni*ersi paralleli+: *a detto che sette per tre fa *entuno ed il *entiduesi o punto sarebbe =uello che alcuni fisici chia ano il punto o ega )il centro da cui tutto 8 nato: l9archetipo degli archetipi+. "e: per;: non si sottopone ad una seria critica =uesto siste a: ci si tro*a a fare co e .eter Lolosi o: il =uale isur; la punta delle sue scarpe e disse che era effetti*a ente un ultiplo di Q:PT )pi greco+: concludendo che il suo cal$olaio a*e*a a che fare con gli alieni. /l punto 8 che Lolosi o a*e*a ragione riguardo al pi greco ( poich1 tutto ha a che fare con Q:PT ( a a*e*a torto riguardo al proprio cal$olaio: che non a*e*a nulla a che fare con gli alieni. @9?ni*erso si basa sul pi greco e sia o destinati a tro*are =uesto nu ero: bene o ale: in tutte le anifesta$ioni uni*ersali. 3h: ohK Allora potrebbe anche essere *ero che: sicco e tro*ia o il nu ero *entidue da tutte le parti: ci siano effetti*a ente *entidue archetipi che descri*ono il tutto. @a tabella pubblicata all9ini$io di =uesto la*oro se bra esserne una di ostra$ione.

Esistono *entidue odi di uo*ersi nel nostro ?ni*erso <irtuale )co e *edre o eglio fra =ualche istante+: o eglio: *entuno odi piA uno: lultimo dei quali lessere

fermi: un operatore che contiene tutti gli altri movimenti e, siccome li contiene tutti, non d adito ad alcun movimento.

7uesti *entidue odi di agire sono si bolica ente accoppiabili a *entidue tipologie di co porta ento inconscio. "i fa presto a di ostrare che non ce ne sono altri: poich1 gli altri sono: in realt>: so a di opera$ioni rica*abili dalle *entidue originarie. 15

Non 8 *itale: in =uesta fase della ricerca: asserire inconfutabil ente che gli archetipi sono OO: a a =uesto punto della lettura 8 i portante a*er fatto riflettere il lettore sul fatto che gli archetipi sono co un=ue un nu ero ben preciso: definito. ,orse sono effetti*a ente *entidueK 7ui di seguito sono riportati alcuni ese pi di significato archetipico della -anifesta$ione: i =uali: se ale interpretati: danno origine a stupidaggini nu erologiche ben identificabili nella *ita =uotidiana. numeri ed il colore 7uanti sono i coloriE / colori fonda entali sono tre. %li altri colori *engono dal escola ento di di*erse =uantit> dei pri i tre colori. .er ese pio se sceglia o co e colori fonda entali: il blu: il *erde ed il rosso )"iste a 0%D+: possia o costruire tre assi cartesiani in cui le *arie percentuali di 0: %: D )0ed: %reen: Dlue+ identificano un punto con un colore ben preciso. .er =uale ata*ico e isterioso oti*o le nostre antiche culture parlano di sette colori fonda entali: i fa osi sette colori dell9arcobalenoE <ariare tre para etri co e l90: il % ed il D su sette piani di base porta ad a*ere ben *entuno co bina$ioni: piA una che: co e al solito: le contiene tutte: nel caso del colore =uesta co bina$ione 8 il bianco. /l colore 8 inti a ente legato alla psicologia e -a! @usher: psicologo s*i$$ero: sostiene che esistono esseri u ani con personalit> tecnica ente paragonabili ad un colore. 2un=ue a*re o *entidue personalit> di baseE numeri e il suono Chiss> perch1: archetipica ente: le note fonda entali nella nostra cultura usicale sono setteE %i>: e chiss> perch1 gli accordi riconosciuti: cio8 la escolan$a di suoni base che: per ese pio: la Lorg riconosce nelle sue tastiere: sono: indo*inate un poI: *entidueE -a il suono 8 legato al co porta ento e non i stupirebbe se esistessero *entidue tipi di co porta ento base negli esseri u ani: sti olati da opportune tonalit> usicali. @a usicoterapia fun$iona su para etri secondo i =uali 8 possibile influen$are il co porta ento u ano facendo ascoltare alcuni tipi particolari di suoni. @a matematica come descrizione dell$Aniverso 2a*id Uilbert )P'VO(P&TQ+: ate atico tedesco di Lonigsberg: in .russia: studi; e la*or; in %er ania: in particolare a %ottingen: pur *iaggiando olto per il ondo. 3ltre a contributi nei ca pi della teoria dei nu eri algebrici: dell9analisi fun$ionale: di di*ersi argo enti di fisica ate atica e del calcolo delle *aria$ioni: egli 8 noto per unIopera fonda entale di geo etria: MCrundlagen der CeometrieM. /n essa egli rifonda in aniera rigorosa tutta la geo etria basandosi sul etodo assio atico. Gale la*oro fu pre$ioso perch1: anche se il etodo dedutti*o era stato applicato sin dai te pi di Euclide: le siste a$ioni logiche della geo etria risulta*ano fino ad allora inco plete: contenendo olte assun$ioni tacite: olte defini$ioni pri*e di significato o tautologiche e di*ersi difetti dal punto di *ista logico e for ale. n particolare la sistemazione di Hil&ert prevede tre concetti primitivi, sei relazioni indefinite e ventuno assiomi da cui dedurre tutte le propriet) degli enti geometrici. Egli fu: nel co plesso: una delle figure piA influenti del suo te po ed in suo onore *engono oggi chia ati Ispa$i di UilbertI gli spazi ad infinite dimensioni. ,a ose sono ri aste le *entitr1 I=uestioniI: cio8 i proble i non risolti: che lasci; in eredit> ai ate atici oderni e che hanno sti olato alcuni i portanti s*iluppi del pensiero ate atico del WW secolo.

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sapori e gli odori 2un=ue se brerebbe possibile codificare il sentire: il *edere: il percepire in generale: attra*erso *entidue tipi di para etri fonda entali. 7uanti tipi di sapori o gusti esistono: o eglio: =uanti sapori sappia o grossolana ente definireE -entre il pri o tipo di classifica$ione si basa sulle caratteristiche chi iche e fisiche delle *arie aterie aro atiche: naturali e sintetiche: il secondo tipo pre*ede una riparti$ione secondo il tipo di odore: a prescindere dalla *olatilit>: dalla persisten$a e dallIeffetto che ogni singola ateria pri a conferisce ad un profu o. @a pri a classifica$ione utile di =uesto genere *enne pubblicata: nel P'VX: dal grande profu iere Eugene 0i el e pre*ede una suddi*isione in P' gruppi di odori di base. Negli anni *enti del S&YY: in*ece: un altro profu iere: 0. Cerbelaud: elabor; uno sche a con TX gruppi: indi*iduando anche collega enti tra un gruppo e lIaltro. H abbastan$a probabile che gli odori fonda entali su cui si costruiscono tutti gli altri siano effetti*a ente OO: ed il *entiduesi o sarebbe Bnessun odoreC: a rappresentare l9archetipo che contiene tutti gli altri *entuno. @e fragranze ed i colori 7uali profu i si adattano ad un certo stato dIani oE / colori altro non sono se non la *isuali$$a$ione dei senti enti. CosF co e accade con il senso dellIodorato: anche la perce$ione del colore 8 stretta ente connessa con il siste a li bico. 7uindi: =uando ci si concentra su di un certo colore: ad ese pio il rosso acceso: si percepisce la straordinaria energia che e ana da tale colore. 2Ialtro canto: un blu scuro e profondo esercita un forte effetto cal ante. @e preferen$e di colore ettono in e*iden$a le condi$ioni della sfera e oti*a: co e: ad ese pio: i senti enti e gli stati dIani o. /l fatto che i profu i ed i colori siano elaborati dallo stesso centro cerebrale )il siste a li bico+ rende e*idente che ci de*e essere un rapporto tra colore ed odore. l linguaggio /l noto rabbino Eliphas @e*i: nelle lettere indiri$$ate al barone "pedalieri: sulla base dello studio della Labbala ebraica: tenta di dare un significato alle OO lettere dell9alfabeto ebraico: la lingua che il "ignore e 2io di Abra o ha consegnato al suo popolo. @o studioso non pu;: inconscia ente: fare a eno di assegnare sensa$ioni archetipiche ad ogni lettera: in un pri o tentati*o di ra$ionali$$are: in =ualche odo: i si bolis i base che albergano nel suo inconscio: P. Aleph ( .adre O. Deth ( -adre Q. %hi el ( Natura T. 2aleth ( Autorit> X. Ue ( 0eligione V. <au ( @ibert> Z. 2$ain ( .ropriet> '. Cheth ( 0iparti$ione &. Gheth ( .ruden$a PY. /od ( 3rdine PP. Caph ( ,or$a PO. @a ed ( "acrificio PQ. -e ( -orte PT. Nun ( 0e*ersibilit> 17

PX. "a ech ( Essere ?ni*ersale PV. %nain ( E=uilibrio PZ. .h1 ( / ortalit> P'. Gsade ( 3 bra e riflesso P&. Loph ( @uce OY. 0esch ( 0iconoscen$a OP. "hin ( .oten$a totale OO. Ghau ( "intesi @e*i continua cosF: nelle sue dieci le$ioni sulla Labbala: H@e idee espresse per mezzo dei numeri e delle lettere sono realt) incontesta&ili. Lueste idee si collegano e concordano come i numeri medesimi. Si procede logicamente dallMuno allMaltro. !uomo fi"lio della donna# ma la donna esce dall!uomo come il numero dall!unit$. @a donna chiarisce la natura, la natura rivela lMautorit), crea la religione che serve di &ase alla li&ert) e che rende lMuomo maestro di se stesso e dellMuniverso, eccetera. Procuratevi un mazzo di tarocchi Nma credo che ne a&&iate unoO e disponetelo in due serie di dieci carte allegoriche numerate da uno a ventuno. Kedrete tutte le figure che chiariscono le lettere. Luanto ai numeri da uno a dieci, troverete la spiegazione, ripetuta quattro volte, con i sim&oli del &astone, o scettro del padre, la coppa delle delizie della madre, la spada, o le lotte dellMamore, e i denari, o fecondit). Tarocchi sono nel li&ro geroglifico delle trentadue vie, e la loro spiegazione sommaria si trova nel li&ro, attri&uito al patriarca A&ramo, che si chiama Sepher PQzirah. l sapiente Court de Ce&elin per primo intu# lMimportanza dei Tarocchi, che sono la grande chiave dei geroglifici ieratici. Se ne ritrovano i sim&oli ed i numeri nelle profezie di Ezechiele e di San Ciovanni. @a Ii&&ia % un li&ro ispirato, ma i Tarocchi sono il li&ro ispiratore. Si % anche chiamata rota la ruota, da cui tarot e Tor). Cli antichi RosaRCroce li conoscevano ed il marchese di Suchet ne parla nel suo li&ro sugli illuminati... Court de Co&elin ha visto, nelle ventidue chiavi dei Tarocchi, la rappresentazione dei misteri egizi e ne attri&uisce lMinvenzione ad Ermete, o (ercurio Trismegisto, che % stato anche chiamato Thaut o Thoth. S certo che i geroglifici dei Tarocchi si ritrovano sugli antichi monumenti dellMEgittoT % certo che i segni di questo li&ro, tracciati in complessi sinottici su stele o su lastre di metallo simili alla tavola isiaca del Iem&o, erano riprodotti separatamente su pietre incise o su medaglie che, piU tardi, sare&&ero divenuti amuleti e talismani. Si separavano cos# le pagine del li&ro infinito nelle sue diverse com&inazioni, per riunirle, trasportarle e disporle in un modo sempre nuovo, per ottenere gli oracoli inesauri&ili della verit)E /nterpretare il *ero significato degli archetipi pu; essere arduo e darne un9uni*oca interpreta$ione non influen$ata dalle proprie creden$e 8 altrettanto co plicato. CosF olti si sono ci entati nell9interpreta$ione si bolica degli archetipi: nella =uale olte si ilitudini possono essere afferrate e si capisce bene co e non sia possibile: in realt>: rappresentare un archetipo con un si bolo. 2o*e =uesta i pruden$a *iene co essa: ecco scaturire le differen$e. .er accorgecene basta paragonare =uesta ta*ola dei OO sentieri con lIinterpreta$ione del

0abbino @e*i )http://www.taote.it/ enu.ht +.

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(uesta errata interpretazione si *erifica poich1 larchetipo costruisce una sensazione: la sensa$ione d> origine ad un si bolo: che si rappresenta con un disegno. 3ra la sensa$ione pu; ricondurre all9archetipo di parten$a sen$a te a di errori: a si capisce subito che: se anali$$ia o l9ulti a tabella e prendia o la corrisponden$a tra le lettere ebraiche ed il loro significato: ci tro*ia o di fronte a parole che non corrispondono a sensa$ioni. .er ese pio la lettera Loph corrisponde a @uce. 1a luce non una sensazione. In realt larchetipo d una sensazione che fornisce limmagine della luce nel nostro cer*ello. (uindi unimmagine e non una sensazione. Il tornare indietro dalla luce allarchetipo non facile, perch1: a seconda della propria cultura: il fatto di *edere la luce 8 differente. /l *ero sentire corrispondente alla lettera Loph non 8 BluceC: a 8 Bpercepire la sensa$ione di luceC e riflettere sul cosa si sta pro*ando. 'a confusione, infatti, esce alla grande quando la nostra cultura tenta di interpretare gli archetipi# gli archetipi non vanno interpretati, ma vanno percepiti.

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?n ese pio di =uesto tipo di confusione lo abbia o nelle due tabelle riportate in =uesta pagina e nella seguente: do*e decine di culture cercano di intersecarsi per tro*are un filo co une che porti alla interpreta$ione degli archetipi )http:<<===#raphaelpro>ect#co"<ho"e#ht"+. 0ipeto: non si d$ uninterpretazione a"li archetipi# ma sono essi a fornire linterpretazione. H attra*erso di loro che si interpreta l9?ni*erso: e non il contrario.

1:

/n realt> noi la*oria o =uotidiana ente con gli archetipi: ma il nostro inconscio che lo fa, senza dirci nulla, totalmente in bac%"round, se cos0 si pu dire. C@ !PERAT!R CE!(ETR C E @A K S !'E CE!(ETR CA BE@@$A' KERS! B P@AT!'E @a ate atica 8 un otti o linguaggio scientifico: alta ente speciali$$ato: in grado di descri*ere abbastan$a bene le *ariabili della 0ealt> <irtuale uni*ersale: cio8 le cose che ca biano: mentre non in grado di descrivere la *ealt *eale : cio ci che rimane sempre uguale e se stesso. -entre le cose che ca biano possono essere tante: =uella che ri ane se pre eguale a se stessa 8 una sola: la *ealt *eale ed ovviamente non pu che esisterne una sola. /nfatti: se le 0ealt> 0eali fossero due: tra le due 0ealt> ci sarebbe la Non 0ealt>: a sicco e la Non 0ealt> '!' S: la 0ealt> 0eale de*9essere una sola. 1;

A parte gli spa$i di Uilbert: esistono solo =uattro operatori geo etrici fonda entali che per ettono di si ulare le *aria$ioni ) o*i enti+ che un oggetto pu; subire nel nostro ?ni*erso. H bene ricordare che lo sposta ento di un oggetto corrisponde allo sposta ento di un9infor a$ione: =uindi i =uattro operatori che descri*ono lo sposta ento di un oggetto: o eglio la sua *aria$ione fonda entale: rappresentano un linguaggio. "e espri ia o =uesto linguaggio con la geo etria: dire o che esiste : @a rota$ione di un luogo di punti attorno ad un asse. @a trasla$ione di un luogo di punti lungo un asse. @a contra$ione di un luogo di punti attorno ad un asse. @9in*ersione di un luogo di punti su di un asse. 7uesti operatori geo etrici *algono per tre assi: Energia: "pa$io e Ge po: cosF nel nostro ?ni*erso ci sono in totale PO possibilit> pri arie di odificare un9infor a$ione *irtuale. /noltre esistono altre opera$ioni: le pri e tre precedenti ca biate di segno: cio8: @9antirota$ione )rota$ione in senso opposto+ di un luogo di punti attorno ad un asse. @9antitrasla$ione )trasla$ione in senso opposto+ di un luogo di punti lungo un asse. @9espansione di un luogo di punti attorno ad un asse. http://sauron. at.uni i.it/#al$ati/%eo etria_Co puta$ionale_&'( &&/apps/geoco p/inde!.ht Esse )che in tutto sono Z+: se considerate per gli assi di Energia: "pa$io e Ge po: costituiscono un totale di *- operatori archetipici. Esiste: infatti: una sola possibilit> di in*ersione di un luogo di punti su di un asse: poich1 di un oggetto =ualsiasi 8 possibile a*ere una sola i agine speculare: non due. /n parole po*ere non esiste l9anti(operatore dell9in*ersione di un luogo di punti: entre esistono gli anti(operatori degli altri tre operatori. 3**ia ente ri ane escluso da =uesti OP l9operatore nu ero *entidue: l9immo&ilit) ) ancan$a di *aria$ione+: che 8 co posto anche dalla so a algebrica di tutti gli altri. 7uest9ulti o operatore sarebbe si bolica ente rappresentabile co e l9archetipo di tutti gli archetipi. 2a =uesta dis=uisi$ione geo etrica appare chiaro che in realt> i *eri: principali: archetipi sono dodici pi) uno: cio8 i pri i =uattro applicati ai tre assi fonda entaliJ gli altri sono solo *aria$ioni di segno: se cosF si pu; dire: di un archetipo originale: provocati dallesistenza del dualismo nell"niverso !irtuale in cui siamo immersi. ?na delle caratteristiche fonda entali della virtualit la presenza del dualismo: il =uale non 8 altro che una rappresentazione dellapparenza, non una realt fisica. H su =uesto punto che si basa l9errore co esso da alcuni di considerare gli archetipi dodici in*ece di *entuno )o *ice*ersa+: co e *edre o tra bre*e. Il vero significato dei numeri dodici e ventuno dipende dal dualismo universale: il =uale 8 l9unico responsabile di =uesta apparente a biguit> che: soprattutto nel ondo esoterico: ha confuso le idee di chi tenta*a una ra$ionali$$a$ione di =uesta ateria. &e il significato profondo di archetipo presente dentro di noi, non do$$iamo cercarlo sui li$ri, poich. esso ci si presenter quando lo cercheremo. .are che: ettendosi a riflettere: si possa conseguire: indipendente ente dalla cultura di ciascuno: se pre la edesi a conce$ione dell9archetipo. Ad ese pio .latone geo etri$$a archetipica ente lo spa$io attra*erso l9utili$$o di for e pure della geo etria euclidea ed i risultati sono al=uanto sconcertanti anche per i ate atici di oggi. 20

S!@ B P@AT!' C

.latone sostiene che l9?ni*erso 8 descri*ibile attra*erso for e geo etriche se plici: da cui deri*ano tutte le altre: noi le chia ere o templati. /n particolare: =uattro solidi geo etrici rappresenterebbero i =uattro ele enti alche ici fonda entali. /l pri o solido ad essere preso in considera$ione da .latone 8 il tetraedro: che rappresenterebbe il fuoco.

/l secondo solido che .latone prende in considera$ione 8 l9ottaedro:

/l ter$o solido 8 poi for ato di cento*enti triangoli congiunti assie e e di dodici angoli solidi: co presi ciascuno da cin=ue triangoli e=uilateri piani: ed ha *enti triangoli e=uilateri per base. 7uesta ter$a figura: =uella dell9acqua: 8 l9icosaedro regolare e poich1 ciascuna faccia 8 un triangolo e=uilatero co posto da sei triangoli rettangoli scaleni: l9icosaedro risulta cosF co posto di POY ele enti e si il ente l9ottaedro di T' e il tetraedro di OT. Co e si pu; notare: il triangolo rettangolo scaleno costituisce la base delle tre figure descritte: il che spiega perch1 fuoco: aria e ac=ua possono generarsi l9uno dall9altro: mentre non potr essere cos0 per il quarto elemento, la terra, al quale verr attri$uita come $ase la figura del triangolo rettangolo isoscele. -a il triangolo isoscele 21

gener; la natura della =uarta specie )=uesta =uarta figura: che rappresenta la terra: 8 il cu&o+ co ponendosi insie e =uattro triangoli isosceli con gli angoli retti congiunti nel centro: in odo da for are un =uadrato: sei di =uesti =uadrati: connessi insie e: for ano otto angoli solidi: ciascuno dei =uali deri*a dalla co bina$ione di tre angoli piani retti. E la figura del corpo risultante di*enne cubica: con una base di sei tetragoni e=uilateri piani. H i portante il passo del Gi eo NWW/(WW//R: in cui sono descritte le ragioni che i plicano le associa$ioni tra le for e e le specie ed i loro possibili odi di *icende*ole trasfor a$ione: poich1 rappresenta uno dei piA significati*i paradig i delle i agini delle figure nella scien$a: BE alla terra diamo la figura cu&ica" perchQ delle quattro specie la terra % la piU immo&ile, e dei corpi il piU plasma&ile. Ed % soprattutto necessario che tale sia quel corpo che ha le &asi piU salde. !ra dei triangoli posti da principio % piU salda naturalmente la &ase di quelli a lati uguali che di quelli a lati disuguali, e quanto alle figure piane che compone ciascuna specie di triangoli, il tetragono equilatero, tanto nelle parti che nel tutto, % di necessit) piU solidamente assiso del triangolo equilateroV e poi all$acqua la forma meno mo&ile delle altre, al fuoco la piU mo&ile, e all$aria l$intermedia" e cos# il corpo piU piccolo al fuoco, il piU grande all$acqua, e l$intermedio all$aria, ed inoltre il piU acuto al fuoco, il secondo per acutezza all$aria, e il terzo all$acquaV !ra di tutte queste forme quella che ha il minor numero di &asi % necessariamente la piU mo&ile per natura, perchQ % la piU tagliente ed in ogni sua parte la piU acuta di tutte, ed % anche la piU leggera, essendo costituita dal minor numero delle medesime parti, cos# la seconda ha in secondo grado tutte queste qualit), e in terzo grado la terza. Sia dunque conforme a retta e verosimile ragione la figura della piramide elemento e germe del fuoco, e diciamo la seconda per generazione quella dell$aria e la terza quella dell$acqua. E tutti questi elementi &isogna concepirli cos# piccoli che nessuna delle singole parti di ciascuna specie possa essere veduta da noi per la sua piccolezza, ma riunendosene molte insieme, si vedano le loro masse. E quanto poi ai rapporti dei numeri, dei movimenti e delle altre propriet), il Bemiurgo, dopo aver compiuto queste cose con esattezza, fino a che lo permetteva la natura della necessit) spontanea o persuasa, collocW dappertutto la proporzione e l$armonia. H@a terra, incontrandosi col fuoco e disciolta dall$acutezza di esso, errere&&e qua e l)V fino a che le sue parti, incontrandosi, si riunissero di nuovo, perchQ esse non potre&&ero mai

passare in altra specie. (a l$acqua, disgregata dal fuoco o anche dall$aria, puW darsi che, ricomponendosi, divenga un corpo di fuoco o due di aria. E se l$aria % in dissoluzione, dai frammenti d$una sola delle sue parti possono nascere due corpi di fuocoV E viceversa due corpi di fuoco si ricompongono insieme in una sola specie d$aria. E se l$aria % soverchiata da due parti e mezzo d$aria, si comporr) una parte intera d$acqua.C Gutto ci; di*enta co prensibile tenendo conto che: con il nu ero di facce dell9icosaedro: for a dell9ac=ua: 8 possibile co porre due ottaedri: for a dell9aria: e un tetraedro: for a del fuoco: ed inoltre che: con le facce dell9ottaedro: si possono co porre due tetraedri. HRestava una quinta com&inazione e il Bemiurgo se ne giovW per decorare l$Aniverso.E 22

2i =uesta =uinta figura: il dodecaedro: che ha per facce PO pentagoni regolari: nulla di piA si legge nel Gi eoJ /l dodecaedro *iene associato: =uindi: all9i agine dell9intero ?ni*erso: origine della quintessenza ed i agine di perfe$ione: poich1 piA degli altri poliedri regolari: gi> secondo le teorie pitagoriche: approssi a la sfera. @9idea che =uesta figura sia =uella che piA si a**icina alla perfe$ione per la aggiore approssi a$ione alla forma della sfera: che 8 sinoni o di perfe$ione e *erit> poich1 se pre uguale a se stessa da =ualsiasi punto di *ista la si osser*i: 8 in effetti stata utili$$ata da .latone nel dialogo ,edone NPPYb(PPYcR. )http://wwwO.polito.it/didattica/poly ath/ht l"/argo ent/-ate aticae/%iugno_YQ/CapT.ht l#OQup+. 2un=ue anche .latone Barchetipica enteC crede che l9?ni*erso sia rappresentabile utili$$ando il nu ero PO. C!(E EK TARE B PRE'BERE CA'T!'ATE ?n archetipo: attra*erso l9e o$ione: produce differenti si boli: i =uali tutti: scaturiti dalla stessa origine: a*ranno lo stesso significato. CosF ogni si bolo fornir>: attra*erso il colore: i agini di*erse: le =uali: a loro *olta: produrranno differenti fone i. H: cosF: facile di ostrare che: =ualsiasi sia il risultato fone ico finale: esso: se si torna indietro: fornir> uno ed un solo si bolo che: a sua *olta: fornir> uno ed un solo archetipo di parten$a. .er fare un ese pio classico dei nostri giorni: esistono centinaia di crop circle tracciati nei ca pi di grano inglesi: a cui nessuno sa dare una spiega$ione.

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Ebbene i crop circle autentici do*rebbero a*ere tutti un solo significato: essere si boli che *engono rappresentati da differenti disegni: a tutti con un unico archetipo ispiratore. Centinaia di glifi che *ogliono significare una cosa sola. )<edi anche B/l significato archetipico dei crop circleC http://www.ufo achine.org+
archetipo

si bolo

si bolo

si bolo

si bolo

agine

agine

agine

agine

agine

agine

agine

agine

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

fone a

2un=ue: in linea di principio: lo stesso fonema pu; creare ilioni di espressioni *erbali: ma tutte hanno lo stesso significato inconscio, cio vengono lette dallinconscio come se avessero il medesimo significato.

'o stesso archetipo viene cio trasformato, in ciascuna persona ed a seconda della cultura personale, in differenti sim$olismi.
7uando:partendo dalla *erbali$$a$ione: si tenta di percorrere il ca ino in*erso alla ricerca dell9archetipo originante: si ette ancora una *olta in opera la propria cultura: co ettendo nuo*a enteun errore. .er iglior chiare$$a faccio un ese pio pratico. .artia o da un archetipo che debba dare l9idea dell9energia ed a ettia o che esso s*iluppi: nel soggetto BAC: la for ali$$a$ione di un colore: il giallo )colore del sole e della fia a+. "e tornia o indietro dalla *isuali$$a$ione della fia a )l9icona+ al si bolis o: si pu; dire che la fia a ricorda il BcaloreC. 2 questo punto interviene lesperienza del soggetto, il quale, a seconda dei ricordi che ha, assocer la fiamma alla famiglia, al focolare domestico, alla volta che ha su$ito unustione, alla volta che ha avuto la fe$$re, alla volta che ha visto lo &pirito &anto e cos0 via, cos0 si perder la vera traccia da percorrere a ritroso per arrivare allarchetipo generatore. @9errore: e*idente ente: *iene prodotto dal ricordo delle proprie esperienze: le =uali sono stretta ente associate alle i agini ricordate. 2,,-/3I4/-5 /on limmagine ricordata a far ripercorrere la strada che riporta agli archetipi, ma la sensazione provata la prima volta, durante la visione o la visualizzazione della fiamma. Disogna: cio8: che il soggetto si ri etta nelle stesse condi$ioni in cui l9archetipo gli ha fornito l9i agine di fia a e bisogna che egli ri*i*a le sensa$ioni che ha pro*ato =uando ha *isto la fia a. Non 8 infatti i portante l9iconografia della fia a percepita o ricordata: a la sensa$ione richia ata dall9icona e: corrispondente ente: dal si bolo che l9ha for ata. @9i agine 8 un sottoprodotto dell9archetipo: a l9e o$ione 8 la piA *icina all9archetipo stesso: 8 il pri o sottoprodotto dell9archetipo: 8 =uanto di piA si ile ad esso ci sia. 'a rievocazione della sensazione produce: dentro di noi: un effetto i ediato: il =uale riproduce lo stesso stato danimo che stato archetipicamente provocato la prima volta che la fiamma apparve nella nostra mente, riportandoci nelle stesse condi$ioni di allora e facendocene cosF ri*i*ere la sensa$ione: facendoci fare ente locale su cosa accadde e perch1.

/n ter ini pratici: chiun=ue guardi un disegno di un crop circle, non de*e guardare il disegno in s1: che non gli dir> nulla se non =ualcosa che 8 legato alla sua esperien$a di 26

*ita: de*e badare alla sensa$ione che pro*a =uando guarda =uel glifo. 6osa pensa, cosa vive dentro di s., quale sensazione ha5 (uella sensazione lo porter alla vera fonte, alla vera risposta ed al vero significato del crop che sta guardando. Croiset: noto personaggio s*i$$ero dotato di forti capacit> paranor ali: =uando collabora*a con la poli$ia per ritro*are i cada*eri delle persone sco parse tenendo se plice ente in ano un loro oggetto: pro*a*a =uella Bsensa$ioneCE 'a sensazione lo metteva in contatto diretto con il mondo degli archetipi e cio con il vero modo di vedere la realt reale, da cui quella virtuale dipende. http://www.skepsis.nl/croiset.ht l . "en$a bisogno di sco odare i paragnosti: do*rei dire che la aggior parte dei nostri scien$iati *eri sono paragnosti: poich1 essi pro*ano =uesta Bsensa$ioneC =uando stanno per scoprire =ualcosa di nuo*o. .oi si dir> che a portare alla scoperta: grande o piccola che sia: 8 stato lo studio: il la*oro speri entaleJ non 8 *eroK "i tratta di ben altro: in grado di ettere in contatto il proprio s1 con l9?ni*erso: si tratta di *i*ere la sensa$ione che B=ualcosaC pro*oca dentro di noi. "e =uesto processo *iene corretta ente condotto: si capisce cos9ha pro*ocato la Bsensa$ione delC: cio8 si sono esse le ani su di un pe$$o di ?ni*erso. 'utilizzo degli archetipi e la conoscenza dei sim$oli che da essi scaturiscono sono alla $ase della comprensione del tutto. Cosa *oglio direE <oglio dire che: se si conoscono gli archetipi: si conosce anche il tipo di si bolo che da essi scaturisce: cosF da interpretarne corretta ente la atrice di parten$a. "e nell9analisi co porta entale =ualcuno i aggredisce *erbal ente: io de*o capire cos9ha fatto scattare lIaggressione *erbale: perch1 cosF potr; co prendere cos9ha infastidito il io interlocutore a li*ello inconscio: sen$a far i abbindolare da una banale aggressione *erbale che: a *olte: appare del tutto i oti*ata e fuori luogo. .er =uesto: a li*ello di .rogra a$ione Neuro @inguistica ).N@+: de*o *erificare co e l9interlocutore che sta da*anti a e si sia osso: cercando di *edere =uali o*i enti ha fatto il suo corpo. I suoi movimenti sono immagini e lui come una marionetta in mano ad un puparo che muove i fili. / fili sono ossi dall9inconscio e par$ial ente controllati dal subconscio. 2e*o riuscire a trasfor are i suoi o*i enti )disegni nello spa$io+ in si boli e capire =uali archetipi abbiano dato *ita a tali si boli. "olo cosF sapr; cosa l9interlocutore *ole*a real ente co unicar i: indipendente ente da ci; che ha detto e sapr; =uello che ne eno lui riesce a co prendere di se stesso. /l si bolo grafico: il o*i ento: il suono od il colore che ci *engono co unicati de*ono dun=ue essere letti archetipica ente: a co e fareE 1olte culture tendono inconsciamente a sim$oleggiare gli archetipi attraverso le forme. 7uesto processo: se da un lato 8 una banali$$a$ione del concetto di archetipo: dall9altro ostra che una rela$ione tra si bolo e for a esiste *era ente e che la rela$ione tra archetipo e si bolo 8 tal ente inconscia da superare =ualsiasi barriera culturale. .er fare un banale ese pio la cultura 0eiki considera gli archetipi della personalit> in nu ero di dodici e li definisce attra*erso precise for e )http://www.reiki.it//ntensi*o.php+. P. /NN3CENGE X. A-ANGE &. "3<0AN3 O. 30,AN3 V. CE0CAG30E PY. -A%3 Q. %?E00/E03 Z. 2/"G0?GG30E PP. "A%%/3 T. AN%E@3 C?"G32E '. C0EAG30E PO. ,3@@E

di cui sono a seguito riportate alcune elabora$ioni grafiche: 27

nnocente

!rfano

Cuerriero

Angelo Custode

Amante

Cercatore

Bistruttore

Creatore

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Nel libro intitolato B0/"<E%@/A0E @9E03E 2ENG03 2/ N3/ ( 2odici archetipi per tro*are noi stessiC di Carol ". .earson: Astrolabio editore: si dice che dentro di noi ci sono dodici i agini: le =uali *engono atti*ate in *ari o enti del nostro percorso psicologico ed a cui corrispondono odi di pensare: di *edere il ondo: di co portarsi. Co prendere =uesto significa afferrare li iti e possibilit> dei propri odelli del ondo e della propria identit> e capire eglio: nei rapporti interpersonali: da*anti a chi ci tro*ia o. Attra*erso =ueste i agini la grafologa 8 in grado di anali$$are le personalit> u ane fonda entali. 7uali sono =ueste i aginiE @e solite: @9/nnocente: l93rfano: il %uerriero: l9Angelo Custode: il Cercatore: il 2istruttore: l9A ante: il Creatore: il "o*rano: il -ago: il "aggio e il ,olle. .er un altro tipo di cultura )"cuola di Ascensione %lobale+: in*ece: le cose starebbero in odo differente )http://digilander.libero.it/sdag.info/ho e.ht +. Esistono -9 !logrammiXArchetipi che caratterizzano lMumanit) nel suo complesso. !gni persona incorpora in sQ, a partire dal livello 0+++, quel particolare ologramma che caratterizza in modo particolare la propria persona. !gni ologramma % caratterizzato da una particolare caratteristica umana. n realt) ogni persona ha un ologramma particolare e tutti gli altri come ologrammi secondari in un ordine preciso. Burante lMascensione si incorpora dapprima un ologramma e poi, una volta completata lMincorporazione del proprio ologramma principale, si incorporano pian piano anche gli altri ologrammi, in modo da diventare esseri umani sempre piU perfetti e completi. Tali ologrammi permettono di incorporare in modo vero e puro le caratteristiche connesse ad essi, caratteristiche che in qualche modo ognuno di noi ha gi) in sQ, ma che non sono espresse in modo completo e puro. Ecco i -9 !logrammiXArchetipi e la rispettiva caratteristica principale. 'essuno, se non Bio e noi stessi, puW sapere con certezza il nostro ologramma, se&&ene tale ologramma sia facilmente riconosci&ile dalle persone che ci conoscono &ene. numeri dati ai vari ologrammi sono puramente di comodit). 'on vi % alcun ordine di importanza. Cli ologrammi in lilla sono connessi allMenergia femminile, quelli in &lu sono invece connessi allMenergia maschile. Tipologie -. *. 0. 2. 4. ,. 7. 9. ;. 'TE@@ETTAA@E: a a studiare ed i parare tante cose S!C EK!@E: a a conoscere olte persone G @!S!G!: a a porsi interrogati*i sulla realt> per co prenderla 'ATARA@ STA: a a stare in contatto con la natura PAC G C!: a a a*ere una *ita tran=uilla A(A' STA: a a a*ere rapporti u ani profondi S 'CER!: a a dire la *erit> in ogni occasione SP!'TA'E!: a a essere se stesso in ogni circostan$a SP R T!S!: a a scher$are su ogni cosa

-+. SP!RT K!: a a tenere in allena ento il proprio corpo --. PRABE'TE: a a fidarsi solo di ci; che conosce bene -*. ''!CA!: a a non far ale a nessuno -0. C AST!: a a che ognuno abbia ci; che erita -2. SA@AT STA: a a curare la propria salute fisica -4. C!(A' CAT K!: a a parlare con la gente -,. R CETT K!: a a ascoltare la gente -7. R SERKAT!: a a antenere una sua sfera pri*ata -9. CE'ER!S!: a a condi*idere con altri ci; che ha in abbondan$a

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7uesti tentati*i di ra$ionali$$are il ondo degli archetipi ostrano co un=ue co e: in fondo: =ualcosa di *ero ci sia: a che la ra$ionali$$a$ione che ne *iene fatta 8 ben lungi da =uella tentata e for ulata in =uesta sede. S C' G CAT! ARCHET P C! BE@@E GAK!@E E BE ( T @e fa*ole sono racconti per ba bini. S&agliato. @e fa*ole *engono capite bene dai ba bini. Kero. @e fa*ole hanno grande successo. S&agliato: le fa*ole che dicono =ualcosa a tutti: a prescindere dalla cultura che hanno: hanno grande successo. Kero: anche perch1 delle altre fa*ole non se ne sente assoluta ente parlare. H =uindi lecito chiedersi perch1 alcune fa*ole abbiano un successo ondiale al di l> del te po e dello spa$io ed altre no. Ci si de*e chiedere co e ai alcuni fil o libri hanno un successo strepitoso ed altri no. 0itengo che: in generale: le storie destinate ad a*ere successo siano =uelle che *engono riconosciute inconscia ente co e ricche di archetipi in grado di fornire precise sensa$ioni all9ani a delle persone. @e altre non dicono niente a nessuno e non *engono recepite: cio8 riconosciute: inconscia ente. Ecco alcuni ese pi classici: Pinocchio .inocchio: fa*ola era*igliosa e conosciuta in tutto il ondo. Cosa ne deter ina il successoE Non certo la storia in s1: che sicura ente *ale abbastan$a poco. ?n pupa$$o di legno che di*iene u ano: un se plice gioco per ba bini che insegna a non dire bugieE -a noK .inocchio: scritto da Collodi: tra parentesi grande assone ed esoterista: si rif> alla itologia della ghiandola pineale: il fa oso Ger$o 3cchio... da cui .in(3cchio. -a nella fiaba la etafora pre*arica anche chi la scri*e ed ecco apparire i *eri personaggi. ?n burattino inani ato: il =uale: attra*erso una agia della buona ,antina: di*iene essere u ano. / personaggi sono chiari: babbo %eppetto e la ,atina non sono: co e dicono gli psicologi oderni: pap> e a a del ba bino che cresce: a ben altro: essi: infatti: ri*estono i panni di "pirito ed Ani a ed al pe$$o di legno .inocchio ri ane la fun$ione di se plice contenitore: cio8 del corpo. @a storia racconta co e l9essere u ano torni a di*enire se stesso =uando Ani a: "pirito: -ente e Corpo si riuniscono insie e: in =uel preciso o ento una creatura costruita da %eppetto )lo "pirito+: incontra l9ani a )la ,atina+ e fa pace con la -ente )il %rillo parlante+ e .inocchio di*iene u anoJ in quel momento luomo diventa divino. @a di*init> dell9uo o personificato da .inocchio nasce dall9essere figlio di "pirito ed Ani a: rappresentati con l9aspetto di uo o e donna: i due archetipi per antonomasia di maschile e femminile. 'a mente ha la veste di un animale ed altro non potre$$e essere se non un Grillo. @a stessa figura del grillo 8 di grande interesse e rappresenta una ente schiacciata dalle necessit> del corpo: dalla sopra**i*en$a =uotidiana: dal cedi ento alle tenta$ioni corporali: alla bella *ita: al riposo. Il $urattino nella sua esistenza viene pilotato da altri, ma un essere umano vero non si fa pilotare da nessuno. .inocchio da uo o nor ale assurge alche ica ente a uo o eterno =uando si rende conto di ci; che esiste e dei *eri *alori dell9?ni*erso. @9autore: se pre inconscia ente: non si rende conto di far recitare a .inocchio il ruolo dell9u anit> ed addirittura caratteri$$a il suo personaggio con colui al =uale: =uando dice 2:

bugie: si allunga il naso. Anche =uesto per la .rogra a$ione Neuro @inguistica 8 un in*ito a no$$e: infatti il gesto di toccarsi il naso in un certo odo e=ui*ale: a li*ello inconscio: ad a ettere di dire una bugia. Collodi non sa nulla di .N@: a dentro di s1 legge i segnali che la sua ani a gli in*ia e che il suo inconscio spinge *erso l9alto: *erso il subconscio e *erso i sensi esterni. Nasce cosF un racconto che chi l9ha scritto non conosce a li*ello cosciente: a riconosce a li*ello inconscioJ cosF: del resto: faranno i lettori: i =uali: nella storia di .inocchio: leggeranno inconsape*ol ente il linguaggio degli archetipi. GranYenstein e Zing Zong "ono due storie identiche: seppure iconografica ente olto di*erse. Co e i crop circle hanno: a io a**iso: lo stesso significato anche se iconografica ente differenti: Ling Long e ,rankenstein rappresentano la stessa cosa. /l ostroE... -a no: o**ia ente: bensF =ualcosa che 8 etaforica ente nascosto tra le pieghe del racconto. 7ualcosa di cui ne eno gli autori si sono resi conto entre scri*e*ano. /l *ero ,rankenstein non 8 un ostro: a una specie di %ole costruito da uno scien$iato pa$$o. ,rankenstein 8 buono: a *iolento solo perch1 non ha subconscio ed 8 schi$ofrenico. /l ostro fa a ici$ia con una ba bina: che rappresenta ancora una *olta la parte fe inile del Gutto: cio8 l9ani a. /l ostro non ha l9ani a: a 8 attratto dalla ba bina: la =uale 8 l9unica a poterlo aiutare a sopra**i*ere nel suo s arri ento. 'o scienziato pazzo rappresenta l+essere umano senzanima: che crea per potere egli stesso garantirsi la gloria della scien$a ondiale e crea sen$a chiedersi ai se la sua crea$ione potr> essere felice o eno. @a sua creatura non pu; a*ere futuro: anche perch1 8 la stessa societ> che la rifiuta co e di*ersa. "olo la ba bina piange la orte di ,rankestein: perch1 l9ani a *ede in tutta =uesta storia un falli ento dell9u anit>. Ling Long: in*ece: rappresenta =ualcosa di nascosto al nostro pianeta: una specie di coscienza cattiva che ancora non era venuta fuori. -a ad un certo punto esce dalla foresta e si anifesta co e for$a bruta. 2nche qui la scimmia larchetipo della primitivit umana. H buona: forte e spro**eduta: a 8 attratta dalla bella raga$$a: ancora una *olta si bolo fe inile ani ico. @a Destia non *ede in Ani a una raga$$a da BscopareC[ e co e sarebbe possibileE Ne *ede: in*ece: l9aspetto ani ico e ne 8 attratto: a soprattutto incuriosito. 7uesto aspetto di tutta la *icenda rappresenta archetipica ente la curiosit> che il pri iti*o ha per l9e*olu$ione: do*e l9e*olu$ione 8 tenuta si bolica ente nel pal o della ano sinistra: =uella che dipende dal lobo destro del cer*ello. @a raga$$a non ha paura del bestione. E co e potrebbe Ani a a*ere paura di =ualcosaE Nelle ulti e *ersioni di =uesto fil : Ani a ha se pre i capelli nel *ento: )l9aria 8 archetipo dell9ani a+. @9ani a 8 interessata a Ling Long co e lo era a ,rankestein: un corpo do*e entrare: ediante il =uale agire per igliorare anche se stessa: se ci; fosse possibile. 1a luomo senzanima non comprende: tende a distruggere il di*erso e *uole richia are a se l9ani a: che in*ece non se bra a*ere cura di s1 e perde te po nelle grinfie di =uel ostro che ostro non 8 affatto. /l potere delle ar i e dell9ignoran$a contro il desiderio di Ani a e lo stupore della Destia. Ieep[&eep e \ill[Co]ote / cartoni ani ati: soprattutto =uelli di successo: non sfuggono all9influen$a degli archetipi: an$i: sicco e nel odo del fantastico tutto 8 possibile: in =uel ondo ci; che nor al ente 8 del lobo destro: cio8 la agia dell9?ni*erso: ha inconscia ente grande risalto ed 8 possibile intra*edere olto enfati$$ate =uelle anifesta$ioni dell9ani a che in 2;

=uesto ondo *irtuale *engono di solito co pleta ente cassate dagli ipocriti e dagli scien$iati. /l Coyote insegue un *olatile che se bra prendersi in =ualche odo gioco di lui e *uole assoluta ente prenderlo. -a perch1E .er angiarloE -a no: o**ia enteK Non sF 8 ai *isto un coyote che angi =uello strano uccello forse neppure co estibile. /l significato si bolico della *icenda 8 co pleta ente di*erso: il Coyote *uole prendere l9uccello perch1 esso rappresenta =ualcosa da con=uistare: da A<E0E. /n =ueste condi$ioni: se per caso una *olta riuscisse a prenderlo: ne ri arrebbe deluso: perch1 non saprebbe cosa farsene: o eglio: non si ricorderebbe piA perch1 da tanti anni gli stia correndo dietro. /l coyote 8 la rappresenta$ione dell9u anit> che si basa sul possesso e non sull9essere. /l *olatile rappresenta la parte ani ica dell9u anit>. /l si bolis o 8 chiaro. ,ino a che il coyote *uole prendere =ualcosa: non ci riuscir>: ci riuscir> solo =uando *orr> essere =uella cosa. /l *olatile *iene rappresentato: infatti: co e tale perch1 Ani a *ola nell9aria )si bolo archetipico di Ani a stessa+ entre il coyote 8 ancorato a terra ed a nulla *algono suoi sfor$i per spiccare il *olo: soprattutto =uelli in cui i piega tecnologia: a di ostrare che la tecnologia rappresenta la orte dell9u anit>. Nei rari casi in cui il coyote si di entica delle leggi della fisica: cio8 si di entica di essere i erso in una realt> *irtuale: riesce ad i itare Ani a. /n altre parole pu; ca inare nell9aria: a cadr> appena se ne ricorder>: il si bolis o contenuto in =uest9i agine 8 chiarissi o. @o spettatore di fil de*e chiedersi co e ai: =uando *ede i suddetti cartoni ani ati o BLing LongC: oppure la pri a *ersione di B,rankensteinC faccia: dentro di s1: il tifo per il piA debole: cio8 per il ostro o per il coyote. .er rispondere ci si de*e chiedere cosa si pro*a =uando il coyote: per l9ennesi a *olta: non raggiunge il suo obietti*o: la delusione si sente dentro. Co eE "i pro*a una delusione guardando un cartone ani atoE H folliaK No non 8 affatto follia: chi ha l9ani a inconscia ente co prende il significato si bolico delle scene che sta guardando e la sua ani a reagisce e ettendo archetipi. @9archetipo si anifesta con la Bsensa$ione delC: la =uale sfocia se pre nel sentire le cose e oti*a ente. 2opo un atti o chi guarda il cartone ani ato si chiede cosa stia accadendo e decide rapida ente che si tratta di una stupidaggine: poi passa oltre: il lobo sinistro ha ripreso il go*erno del burattino .inocchioK E.T torna a casa ,il di fantascien$a ne abbia o *isti tanti: a alcuni colpiscono lIi agina$ione )E+ piA di altri: se brano aprire dentro di noi un *arco nel =uale final ente il subconscio sta un poI $itto e lascia parlare l9inconscio. E.G. 8 uno di =uesti. E.G.: ancora una *olta: ha un rapporto preferen$iale con un ba bino e non con un adulto: co un=ue ai con un adulto aschio: il =uale: in*ece: nel fil lo perseguita e lo *uole catturare. Nel fil 8 la adre del ba bino a fare da tra ite tra lui e l9alieno. @9alieno non rappresenta assoluta ente un alieno co e la gente co une pu; i aginarsi: a 8 olto di piA: E. G. sia o noiK Noi che *oglia o tornare a casaK E.G. rappresenta la nostra *era essen$a: la nostra ani a: a anche il resto di noi. /l fil dice che c98 speran$a e suscita la sensa$ione di nostalgia. 7uesta 8 la sensa$ione che Ani a riconosce per *era: CAdesso qui &astaD Kado da un$altra parteDE. E.G. rappresenta il sen$a(no e: co e Ani a: fa parte di un non eglio identificato gruppo di alieni: co e Ani a: 8 *enuto =ui per scoprire e fare esperien$a: co e Ani a: e co e Ani a 8 cercato dai ilitari: cio8 da chi *uole a*ere e non essere. @e biciclette dei ba bini *olano co e in una fa*ola: perch1 8 la for$a del lobo destro del cer*ello: 8 la for$a di Ani a che supera le leggi della fisica. Anche =ui tutte le tecnologie del ondo non possono raggiungere Ani a. E.G. saluta il bi bo: a gli dice: in odo archetipico: 50

HCi ritroveremo.C 3**ero: HLuando sarai piU grande e capirai, staremo sempre insiemeT ancora questa unione permanente non % possi&ile, l$uomo deve maturare, poi un giorno forse...E E.G. con il dito indica in alto: figura$ione si bolica del buono: co e 8 stato sottolineato in preceden$a. E.G. non *iene abbandonato dal suo gruppo: e co e sarebbe possibile che una parte di Ani a fosse abbandonata dal resto di se stessaE E.G. appare goffo: sapiente: a incapace di *oler ale ad altri. E.G. si espri e con il suo corpaccione i pacciato: a soprattutto con gli occhi: che non a caso sono a$$urri. Ad Ani a: infatti: il corpo non i porta: a lo sguardo: archetipica ente parlando: 8 il suo specchio. @a fa*ola fa *i*ere si bolica ente i bisogni dell9ani a: do*e ci riesce ha successo: perch1 *iene riconosciuta da Ani a stessa. /n =uesto senso tutte le nostre leggende sono grandi allegorie di iti dietro le =uali ci sono le storie dell9Ani a ed 8 con =uesto approccio che *anno lette ed interpretate. ,a*ole dun=ue: non storie per ba bini: bensF essaggi per l9Ani a ba bina che 8 in noi. @o specchio nel racconto Archetipica ente lIi agine allo specchio possiede un potente si bolis o. Alcune popola$ioni non *ogliono farsi fare fotografie: perch1 dicono che nellIi agine della foto appena scattata ri ane intrappolata la loro ani a. E che dire: poi: della storia del dia*olo che *uole rubare l9ani a: proprio perch1 non la possiede ed appare pri*o della sua i agine allo specchioE Ancora una *olta: nei racconti popolari e nelle leggende: si fa prepotente ente a*anti l9archetipo che produce un si bolis o facil ente interpretabile. Nel *ecchio e ben noto fil B l Ritratto di Borian Cra]C: il personaggio principale fa un patto con il dia*olo: il =uale: alla fine dei giochi: *orr>: co e se pre: l9ani a di 2orian in ca bio della sua i ortalit> fisica. -a la storia punisce 2orian: di ostrando ulterior ente che l9ani a ed il corpo de*ono stare assie e in un processo di reciproca conoscen$a: perch1 assoluta ente necessari l9uno all9altra. /l itico Narciso: per specchiarsi nelle ac=ue di un lago: cade ed affoga. &pecchiarsi rappresenta sim$olicamente guardarsi nella mente )il cui si bolo archetipico 8 rappresentato dall9ac=ua+. Gentare di tuffarsi dentro la propria ente per cercare il corpo pro*oca la orte di Narciso: perch1 8 l9ani a che *a cercata co e sede dellIi ortalit> e non altro. Cercare altro *uol dire non tro*are Ani a e dun=ue perire per se pre. ?n altro personaggio che cade nello specchio 8 Alice in BAlice nel paese delle era*iglieC. Cadere nello specchio *uol dire gettarsi nel proprio inconscio: di*entare schi$ofrenici: per *edere la realt> reale. Alice: al di l> dello specchio: non *ede il ondo in odo distorto co e lo si *edrebbe standone al di =ua. /l *ero ?ni*erso si *ede bene solo dall9altra parte dello specchio: cio8 solo l9ani a sa *edere bene: entre di =ua la *isone 8 legata ai odelli entali costruiti dal subconscio. 2i =ua si *ede la realt> *irtuale: a: dalla parte dello specchio do*e si 8 gettata Alice: le leggi della fisica non *algono piA: non ci sono leggi: perch1 la 0ealt> 0eale non ha bisogno di leggi e non pu; essere descritta. '0, nel regno della coscienza pura, si costruiscono le leggi per il di qua. Che dire: poi: della "trega Catti*a che si guarda nello specchio per sapere chi 8 la piA bellaE Al di la dello specchio c98 una *oce che: se *oglia o: e=ui*ale al grillo parlante di .inocchio e rappresenta la -ente: =uale ediatore tra i lobi sinistro e destro del cer*ello: tra subconscio ed inconscio e tra reale e *irtuale: essa dice alla "trega Catti*a che la piA bella non 8 lei: bensF Diancane*e. -a chi sono la "trega Catti*a e Diancane*eE

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Alcuni psicologi *edono nella "trega Catti*a la adre di una raga$$a adolescente che *uole i pedire alla raga$$a stessa )Diancane*e+ di crescere. .ur consentendo anche =uesta interpreta$ione: le cose: in realt>: sono decisa ente piA se plici. Diancane*e e la 0egina sono lo stesso personaggio: co e lo sono adre e figlia: queste ultime sono traslate nel tempo: entre le pri e sono traslate nella realt>. @a parte catti*a 8 l9essere che guarda alla corporalit>: all9esteriorit>: alla realt> *irtuale costituita di "pa$io: Ge po ed Energia. 1a 7iancaneve lincarnazione di 2nima: cosF co e si presenta solita ente: ingenua: candida: sen$a capacit> apparenti di interferire con lI?ni*erso che la circonda.

Nel paradiso terrestre la ela colta dall9albero del bene e del ale: sulla =uale 8 basato il biblico inganno: altro non 8 che un frutto si bolico: co e gli psicologi oderni tendono a di ostrare. 7uel frutto: infatti: 8 stato angiato dall9u ana progenie ed: una *olta ingerito: concede: a chi se n98 nutrito: la coscienza della virtualit 8il $ene ed il male9 e rende *irtuale: cio8 ortale: l9uo o stesso: =uindi 8 un *eleno.
Anche Diancane*e se ne nutre con l9inganno: non =uello del itico serpente a =uello di una strega: ed occorre l9idea dell9inganno per andare a*anti tutta la storia. 'uomo viene ingannato ad un certo punto del suo sviluppo. Chi 8 l9autore dell9ingannoE -gli stesso# non di entichia o che anche la "trega Catti*a altri non 8 che la parte virtuale di 7iancaneve: la parte ortale di lei. Diancane*e non uore: a ri ane co e sospesa in una specie di letargo. Ci si pu; chiedere perch1 non uoia: perch1 la "trega Catti*a non la eli ini definiti*a ente. -a perch1 Diancane*e 8 Ani a e l9ani a: 8 i ortaleK 'a si pu solamente chiudere, $loccare da qualche parte mentre il resto dell"niverso fa gli affari suoi, ma non la si pu eliminare. Chi sal*a Ani a(Diancane*eE /l principe: che non 8 a$$urro a caso. /l colore a$$urro si boleggia la edita$ione: il pensiero: l9alto: il positi*o. @a parte aschile dell9u anit>: e cio8 lo "pirito: il =uale: nelle *esti di .rincipe A$$urro: $acia 2nima e le ridona il soffio vitale 8l+archetipo del soffio vitale, del vento, il sim$olo dellanima stessa, come lacqua il sim$olo della mente, il fuoco rappresenta lo spirito e la terra 8 il corpo+. / sette nani si boleggiano l9u anit> )nu ero si bolico che indica la totalit>: il tutto: sette sono le note: sette i *i$i capitali: sette i colori dellIarcobaleno: sette i li*elli energetici degli elettroni: eccetera+. "ono nani non perch1 lo siano da**ero fisica ente: a perch1: di fronte ad Ani a: appaiono co e nani: con tutti i loro *i$i: difetti: i perfe$ioni. Ba Ia&ilonia agli ASA sul filo degli stessi archetipi Uo scelto =uesti ese pi perch1 parlano di Ani a e =uando di Ani a si parla: il successo del si bolis o 8 garantito. -olti altri fu etti: storie e racconti di successo co erciale nascondono una struttura archetipica. @a storia del dio egi$io 0a: per ese pio: 8 tal ente intrigante da essere ripresa e: seppur odificata: adattata ad altre culture. 0a 8 il 2io "ole: che *iene adorato dalle dodici costella$ioni )caratteri$$ato dall9appartenen$a ad una seconda genera$ione di*ina: 8 infatti probabil ente generato da Atu : dio autocreatosi+. / %reci trassero da =uesta storia la saga del onte 3li po: con \eus )figlio di Lronos+ ed i suoi 2ei inori.

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Il 6ristianesimo ha Ges) 8figlio di Geova9 e dodici apostoli, a in realt> la sua storia nasce forse in -esopota ia: ai te pi di Dabilonia. /l racconto 8 stato adattato alle esigen$e politiche e religiose di chi: allora: detene*a il potere: per; dietro il resoconto puro e se plice esistono alcuni aspetti interessanti di una storia che di *ero non ha nulla sul piano della *irtualit> )realt> utabile+: a ha olto da dirci sul piano del si bolis o archetipico @9adatta ento 8 una peculiarit> delle societ> attuali: che si i possessano di iti altrui per farli propri. CosF: ad ese pio: la cultura a ericana si 8 i possessata del ito del 2io 0a facendo recitare la parte di 0a stesso: o eglio di un %esA tecnologico: a Ne bo Lid: *ecchio eroe dei fu etti eglio conosciuto con l9appellati*o di "uper an )superuo o: appunto+. "uper an: co e %esA: ha un padre che sta nei cieli: co e %esA 8 accolto in casa da un an$iano padre terrestre e da una adre anch9essa an$iana: che non pu; piA partorire )co e ". Anna: nonna di %esA+. <iene acco pagnato sulla Gerra dalla Bstella cadenteC. Co e %esA fa cose strabilianti. Co e %esA ha un nascondiglio: un ere o in cui si isola dal ondo. Co e %esA 8 tentato dal ale: co e %esA uore e resuscita: co e %esA alla fine sale in cielo e forse un giorno ritorner>. Co e %esA *i*e una rela$ione: BplatonicaC: forse: con una -aria -addalena che nel fu etto di*iene sua collega di la*oro. Co e %esA tenta di sal*are l9? anit> dal -ale. Co e %esA: al posto del si bolis o del "anto %raal: ha la lettera esse: si bolo archetipico del serpente della Lundalini: presente nel caduceo del dio Ghoth: albero della *ita eterna e dun=ue 2NA: dire o oggi noi. Nel leggere il fu etto: il lettore spro**eduto: di solito un raga$$o in et> scolare: apprende subli inal ente una cosa sola. Che %esA 8 A ericano e soprattutto che Jor(El: )0a per gli Egi$i+: padre di "uper an: la figura rappresentante il 2io dei Cristiani: ha deciso di far nascere: o eglio rinascere: suo figlio negli "tati ?niti d9A erica. /l essaggio subli inale 8 dun=ue il seguente: gli A ericani sono il *ero popolo elettoK "icura ente chi ha costruito il personaggio di "uper an non si 8 reso conto di ci;: a il suo inconscio non ha fatto altro che tirar fuori una storia di tanti illenni faJ la propaganda politica ha fatto il resto. 3ra non resta che recuperare il *ero significato si bolico di =uesto personaggio e buttare *ia tutto l9inutile ciarpa e. "e 8 *ero tutto =uello che ho detto finora: la ricerca degli aspetti co uni alle *arie storie porta concludere che tutte sono: in realt>: se pre la stessa. 55

Gornia o alla storia di %esA: egli 8 un 2io di seconda genera$ione: che ha un .adre piA potente di lui: in =uanto 2io generatore autocreatosi. 7uesto aspetto si bolico pu; certo rappresentare: ]unghiana ente parlando: il gio*ane che toglie il potere all9an$iano: la nuo*a idea che *ince la *ecchia: a ha anche un altro significato che non possia o certo trascurare: la differen$a che esiste tra la figura del 2io autocreatosi e =uella del creatore da esso creato. /l Creatore: poi: si circonda di altri creatori anch9essi creati dal 2io autocreatosi. "i tratta proprio di due li*elli ben di*ersificati: che solo un certo sincretis o: piA politico che storico: ha tentato di riunificare. CosF Jah*8 e Cristo si uniscono nello stesso essere nel istero )E+ della "antissi a Grinit>: cosi 0a di*iene l9identifica$ione di Atu con il no e di Atu 0a: a si tratta di due si boli differenti. %li stessi due si boli si tro*ano anche nelle ipnosi regressi*e condotte sugli addotti: =uando: in =uello stato odificato di coscien$a: l9ani a racconta di 2io e del Creatore identificando due ruoli ben differenti: i creatori sarebbero alieni e 2io sarebbe la nostra Coscien$a. @a storia 8 se pre la stessa: gli antichi iti parlano dei nostri sogni e delle nostre *isioni attuali perch1 il ateriale archetipico di parten$a 8 lo stesso. .oco i porta se la storia deri*a da un9antica leggenda o se 8 stata sognata =uesta notte. /n entra bi i casi 8 stata suggerita dall9inconscio: il =uale: attra*erso il la*oro del lobo destro del cer*ello: 8 in grado di BannusareC la 0ealt> 0eale ed i utabile che si anifesta attra*erso la 0ealt> <irtuale: la =uale *iene dalla pri a odificata in continua$ione ediante gli archetipi. Il numero &' 7uesto nu ero lo tro*ia o dappertutto: co e se: in effetti: il nostro inconscio ne fosse alla ricerca: o eglio: fosse alla ricerca di un suo significato perduto. /n ter ini archetipici ed inconsci direi che l9essere u ano sa che il dodici 8 legato a =ualcosa di i portante: che rappresenta archetipica ente l9?ni*erso e dentro di s1 ne cerca il significato. a. @e Bodici Costellazioni dello Fodiaco N Bodici (ahadeva o ArcangeliO &. Bodici Pianeti Sacri c. @e Bodici @une del Pianeta Ciove d. @e Bodici Tri&U di sraele e. @e Bodici Porte della Citt) Celeste NSham&allaO f. @e Bodici Gatiche di Ercole Npersonificazione dell$ niziatoO g. Bodici Apostoli N Bodici Angeli PlanetariO h. Bodici Petali Sacri del Cuore NChaYraO i. Bodici (esi dell$Anno oppure: su /nternet: consultare: http://www.*a]ra.it/gocce/PO.ht #indice 2odici anelli della catena di origina$ione dipendente 2odici cose indispensabili 2odici cadute relati*e all9etica di aiutare gli altri 2odici sorgenti 2odici a$ioni del Duddha 2odici categorie delle "critture 2odici appellati*i del nir*ana 2odici =ualit> di un Dodhisatt*a al pri o li*ello 2odici lega i

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-a non bastaK /l nu ero dodici go*erna l9?ni*erso fisico con le dodici particelle fonda entali della fisica: sei 7uark e sei @eptoni: piA un collante co posto da =uattro BtrasportatoriC delle infor a$ioni relati*e alle for$e.

E che dire delle dodici leggi che regolano il

ondo del dualis o ^in e ^angE

P. @9infinito ?no co prende in s1 ^in e ^ang. O. ^in e ^ang espri ono in odo antagonista e co ple entare l9infinita for$a dell9?no. Q. ^in anifesta la for$a centrifugaJ ^ang anifesta la for$a centripeta. ^in e ^ang: co binate in infinite propor$ioni *ariabili: producono l9energia e tutti i feno eni. T. ^in attrae ^ang e ^ang attrae ^in. X. ^in respinge ^in e ^ang respinge ^ang. V. @a for$a di attra$ione 8 propor$ionale alla differen$a tra le co ponenti ^in e ^ang. @a for$a di repulsione 8 in*ersa ente propor$ionale alla differen$a tra le co ponenti ^in e ^ang. Z. Gutti i feno eni sono effi eri: perch1 le for$e ^in o ^ang che li costituiscono utano costante enteJ ^in e ^ang: infatti: sono in continuo di*enire e: co un=ue: tendono a trasfor arsi nel loro opposto. '. Niente 8 sola ente ^in o sola ente ^ang. 3gni cosa 8 co posta dall9insie e di =ueste for$e: il cui e=uilibrio dina ico 8 in continuo uta ento. &. Non esiste nulla che sia neutro. /n =ualsiasi realt> esiste se pre un predo inio di ^in o di ^ang. PY. /l grande ^in attrae il piccolo ^in. /l grande ^ang attrae il piccolo ^ang. PP. @o ^in estre o produce ^ang. @o ^ang estre o produce ^in. PO. Gutti gli oggetti e le for e fisiche sono ^ang al centro e ^in alla superficie. SE'SAF !'E, E(!F !'E ! SE'T (E'T!J 7uello che noi *edia o e sentia o dentro di noi sono i si boli: che tentia o di riconoscere attra*erso il nostro inconscio ed il suo li*ello di consape*ole$$a. Chi ha olta consape*ole$$a 8 in grado di leggere in tutte le dire$ioni *irtuali dell9?ni*erso: a chi ne ha poca non riesce a leggere che pochi e piccoli fra enti della 0ealt> <irtuale e si de*e accontentare di una *isione par$iale dell9?ni*erso stesso. 3ra: dopo a*er fornito alcuni ese pi di reinterpreta$ione si bolica della *irtualit>: che ci per ette di andare a ritroso fino a sco*are la 0ealt> nascosta dall9apparen$a: dobbia o 57

fare un altro un passo indietro. "appia o co e riconoscere un si bolo: a co e si fa ad arri*are all9archetipo che sta dietro di essoE @9Archetipo 8 =ualcosa di in*isibile in =uesto ?ni*erso: non si anifesta: a in =ualche odo fa anifestare l9?ni*erso stesso. /on possiamo vedere l2rchetipo, ma possiamo percepirne le manifestazioni e pi) vicini andiamo ad esso, pi) siamo in grado di intravederne lessenza. .ri a del si bolo: infatti: c98 =ualcosa che lo for a ed 8 la stessa cosa che ci per ette di interpretarlo. "e andia o a*anti nella scala gerarchica *edia o che pri a dellIi agine c98 il colore. /l colore 8 lo stru ento che ci per ette di identificare un9i agine: 8 la pri a cosa che percepia o: poi dopo cerchere o di capire la Bfor aC del disegno. 6os0 anche il suono crea il fonema. @a pri a cosa che il nostro cer*ello fa 8 tentare di co prendere il suono e poi tenta di dare un significato fone ico al suono percepito. CosF pri a del si bolo esiste il suo Bfor atoreC ed attra*erso =uesto Bfor atoreC sia o in grado di interpretare il si bolo stesso.

(uesto formatore la cosiddetta &ensazione del.


@a Sensazione del, non si sente con i cin=ue co uni sensi: bensF con =ualcosa di non eglio identificabile: che co un=ue 8 in noi ed 8 e*idente ente in grado di percepirla. %er semplicit chiamer la &ensazione del con un termine meno vago# -mozione. Cos98 l9e o$ioneE H =uella cosa che ti d>: appunto: una strana sensa$ione: la B"ensa$ione delC. 2a*anti ad un tra ontoE 7uando ti hanno abbandonatoE 7uando ti hanno ritro*atoE 7uando ti hanno riconosciutoE 7uando ti hanno rifiutatoE 7uando ti hanno elettoE 7uando ti hanno di enticatoE 6alma# sono solo alcuni esempi. 6hi legge

tende a personalizzare la sua situazione fino a questo punto: 7eh, vuol dire che un archetipo si mosso dentro di lui.

@a B"ensa$ione delC non pu; essere raccontata: a *a pro*ata: *issuta e riconosciuta co e tale. Essa 8 l9e o$ione e l9e o$ione 8 legata alla presen$a di coscien$aJ chi 8 Ani a 8 anche e o$ione: ma chi non possiede lanima immune allemotivit . Affrontia o subito il proble a della differen$a tra e o$ione e senti ento: si tratta di due cose co pleta ente differenti. /l senti ento 8 uno stato dello "pirito: entre l9e o$ione 8 uno stato dell9ani a. "e sia o arrabbiati: spa*entati: contenti: infastiditi: stia o *i*endo una rea$ione ad una condi$ione dello "pirito: il =uale: attra*erso la -ente: la anifesta co e senti ento. 7uando: in*ece: Ani a tras ette il suo stato alla -ente: l9effetto 8 l9e o$ione. 'emozione appare all+improvviso e non se bra a*ere ra$ional ente niente a che fare con tutto il resto: infatti ha matrice inconscia# 8 ci; che fa piangere sen$a un *alido oti*o. H la nostra ra$ionalit> a sco*are un oti*o: che non esiste a eno di non considerare il pianto co e una rea$ione del corpo ad una particolare sollecita$ione. @a scien$a oggi dice che non si sa perch1 si piange. %li ani ali: infatti: non piangono. .erch1 si piangeE Nessuno lo sa. Invece, se si ritiene che il pianto sia una reazione corporale ad un manifestarsi dellanima attraverso gli archetipi: si capisce co e la scien$a sia del tutto i potente a dare una ra$ionale spiega$ione al feno eno. @a spiega$ione: infatti: sta al li*ello della Coscien$a ed a li*ello ani ico non esiste nessuna spiega$ione ra$ionale di alcunch1. 'a *ealt *eale della coscien$a dell9ani a non ha bisogno di spiega$ioni e di algorit i che la descri*ano. Ancora una *olta la scien$a si arena di fronte all9ani a e non sa cosa dire. Dasterebbe a ettere che: oltre agli assi dello "pa$io: del Ge po e dell9Energia: esistesse anche l9asse della Coscien$a e tutto tro*erebbe la propria colloca$ione.

1a avere 6oscienza significhere$$e dovere anche ammettere di avere responsa$ilit . @a scien$a de anda le responsabilit> alle leggi della fisica: cosF co e la religione le affida ai dog i della chiesa. "olo chi 8 *era ente Ani a sa che di scien$a e fede non ci si pu; fidare. @a confusione nel distinguere e o$ione da senti ento 8 pro*ocata dal fatto che spesso a bedue si anifestano conte poranea ente. .iango e batto un pugno sul ta*olo 58

perch1 i hanno licen$iato dal la*oroE /l pugno sul ta*olo anifesta un senti ento di odio e di autoaffer a$ione contro chi i ha tolto =ualcosa di io. Ani a: in*ece: piange perch1 si indigna per la sofferen$a del *i*ere. "ono con*into che il pianto: rea$ione corporea assoluta ente disconosciuta dai *ari .iero Angela della situa$ione: sia pro*ocato da una rea$ione dell9ani a: entre il pugno sul ta*olo sia do*uto ad una rea$ione dello "pirito: pertanto lo "pirito anifesterebbe attra*erso la -ente le sue rea$ioni con il senti ento: entre Ani a le anifesterebbe con le e o$ioni. Imparare a discernere le due manifestazioni vuol dire imparare a capire cosa dice 2nima e cosa dice &pirito, ma anche chi ha lanima e chi no. /n altre parole 8 chiaro che: se =uel che dico fosse *ero: ci tro*ere o di fronte a due tipi di u anit>: dei quali uno con lanima e la capacit di discernere superiore allaltro : che non ha l9ani a )o non 8 Ani a: co e sarebbe piA corretto dire ( n.d.a.+ /n realt> dun=ue chi ha l9ani a: o eglio: chi 8 Ani a: se *uole pu; capire: gli altri: anche se *ogliono: non potranno ai capire. /e risulta che chi capisce veramente isolato dagli altri, perch1 appartiene ad uno sparuto gruppo di soggetti con l9ani a e per di piA e*oluta. H co e dire: archetipica ente o eglio si bolica ente: che in tutti esiste 2io )la Coscien$a+: a in olti non sa di esserci. ESERC F C!' @A TAIE@@A 0itornia o dun=ue alla tabella ini$iale degli archetipi: + * 0 2 4 , 7 9 ; -+ ^ "tare fer o )Essere in*isibile+ . Andare indietro )nel te po+ / Andare a*anti )nel te po+ 1 Andare in alto )*erso il positi*o+ 3 Andare in basso )*erso il negati*o+ 5 ,are un passo indietro )Nascondersi+ 6 ,are un passo a*anti )-ostrarsi+ 8 Allungarsi ).re*alere+ : Allargarsi )/n*adere+ < "porgersi )in a*anti ed indietro+ 31 Accorciarsi )0i picciolire+ --* -0 -2 -4 -, -7 -9 -; *+ *>< = > 4 5 6 ? < "tringersi )Chiudersi in s1+ 0itrarsi )/ obili$$arsi+ 2ilatarsi )3ccupare gli spa$i+ 0accogliersi )2i inuire gli spa$i+ "postarsi di lato in a*anti )E*itare+ "postarsi di lato indietro )0itirarsi+ 3scillare )tra alti e bassi+ 3scillare )tra pri a e dopo+ 3scillare )tra il *ero ed il falso+ / plodere )-orire+ Esplodere )Nascere+

?n realt! uesta( co"e del resto abbia"o gi! visto( una delle tante tabelle esistenti di uesto tipo( nella uale ad un segno @o disegnoA( che pi. che altro un si"bolo( viene correlato un "ovi"ento# Quel "ovi"ento viene perB facil"ente associato ad un "odo di &sentire dentro di s-'# Caccia"o un ese"pio# 0e andare in una dire%ione espri"ibile anche con una freccia( andare in avanti potrebbe significare anche progredire dalla situa%ione attuale verso il futuro( cos cio andare indietro potrebbe significare il ritorno verso una situa%ione( e non verso un luogo# 0i potrebbero cos affiancare( a uella del "ovi"ento( si"bologie decisa"ente pi. archetipiche di &sensa%ioni' provate inti"a"ente# Disogna subito sottolineare che uesta tabella non uella degli archetipi assoluti( cio uella relativa alle a%ioni di rota%ione( trasla%ione( inversione e scalatura a cui si fatto riferi"ento in preceden%a( le uali coinvolgerebbero anche a%ioni nel do"inio 0pa%ioE 1e"poE2nergia che il nostro cervello faticherebbe ad i""aginare# Questa tabella si li"ita a rendere palpabili le a%ioni che avvengono sola"ente nelle tre di"ensioni dello 0pa%io: alte%%a( larghe%%a e lunghe%%a# Fertanto alcuni riferi"enti al te"po non sono reali e rappresentano il "anifestarsi di sensa%ioni legate al 1e"po "entre ci si sposta nello 0pa%io# Questo accade perch-( "entre ci spostia"o nello 0pa%io( di solito non ci accorgia"o di spostarci anche nel 1e"po# ?nfatti( da un punto di vista si"bolico( uando 59

guardia o *erso sinistra )se non sia o ancini+ abbia o la sensa$ione di guardare indietro nel te po e: =uando guardia o *erso destra: *olgia o si bolica ente lo sguardo al futuro. CosF spostarsi in a*anti a*rebbe: in senso etaforico: anche il significato di allontanarsi o di sporgersi per raggiungere un obietti*o. Nell9idea di raggiungere un obietti*o sono co prese sia la co ponente spa$iale sia =uella te porale: alla =uale non possia o co un=ue sfuggire. /n altre parole una rappresenta$ione archetipica delle sole a$ioni spa$iali appare tecnica ente i possibile: a 8 per =uesto che: attra*erso il o*i ento nello "pa$io: sia o in grado di percepire sensa$ioni legate al Ge po. Il primo sim$olo rappresenta lo stato di =uiete: lo stare fer iJ sei si boli rappresentano la trasla$ione: sia in un senso che nell9altro: in una sola dire$ione su ciascuno dei tre assi spa$iali. Gre si boli rappresentano la dilata$ione e tre la contra$ione secondo ciascuno dei tre assi. ?n si bolo rappresenta l9espansione su due assi e la conte poranea contra$ione secondo il ter$o ed un altro si bolo la contra$ione secondo due assi e la conte poranea espansione secondo il ter$o. ?n si bolo rappresenta la contra$ione ed un altro la dilata$ione conte poranea su tutti e tre gli assi. Gre si boli rappresentano lo sposta ento conte poraneo lungo due assi ortogonali: a con o*i enti sfasati nel te po: si tratta dell9operatore Brota$ione su di un pianoC. %li ulti i due si boli rappresentano: nei due *ersi: l9operatore Bscalatura in tre di ensioniC. Non esistono altre possibilit> e =ualsiasi altra a$ione *iene rappresentata dalla so a di piA si boli. .er ese pio la rota$ione nelle tre di ensioni 8 se plice ente la so a di tre oscilla$ioni lungo i tre assi perpendicolari che definiscono lo "pa$io cartesiano. "i nota subito che: anche in =uesto sottoinsie e rappresentato dal solo "pa$io: esistono *entidue a$ioni(base di cui la pri a: lo stato di =uiete: rappresenta l9archetipo degli archetipi: co e se pre del resto. /nfatti lo stato di =uiete significa: da un lato: Bessere: a non apparireC e dall9altro rappresenta la so a algebrica di tutte le altre a$ioni possibili. Uo rappresentato =uesto archetipico senso dellazione 8non lazione in s.9 con un puntino. @9espandersi in tutte e tre le dire$ioni dello spa$io rappresenta il anifestarsi in tutti i corpi dell9?ni*erso: il di*enire *isibili: anche il nascere )ulti o disegno archetipico della tabella+. %li altri si boli rappresentano tutte le possibilit> di a$ione: sia in una sia in due sia in tre di ensioni: a sola ente spa$iali. !PERAF !' C!' S (I!@ N!PERAF !' S (I!@ CHEO /l si bolo 8 utili$$abile co e linguaggio e: co e tale: fornisce da un lato il risultato geo etrico dell9opera$ione: a dall9altro 8 in grado di restituire il risultato e oti*o dell9opera$ione stessa. /n altre parole attra*erso il si bolo si opera sull9e oti*it> dell9interlocutore e =uindi lo si fa risalire all9archetipo originario del si bolo stesso: in una sorta di processo in*erso. ,accia o un ese pio: %li archetipi hanno un solo odo di intera$ione: si so ano: =uindi si so ano anche i si boli che li rappresentano. Esa inia o =uesta espressione: /M5_ andare a*anti nel te po ed oscillare tra alti e bassi e=ui*ale ad oscillare nello "pa$ioGe po. "i noter> che il si bolo utili$$ato per descri*ere l9opera$ione ha dei re=uisiti grafici che ricordano =ualcosa di a bedue i si boli precursori. /noltre l9espressione Boscillare nello "pa$io(Ge poC produce: nell9interlocutore: una sensa$ione che do*rebbe essere olto *icina alla sensa$ione archetipica di Bna*igare sulle ondeC: o eglio: farsi portare dagli e*enti. 5:

-a cosa si sta facendoE "i sta costruendo un nuo*o linguaggio del =uale possia o studiare le regole intrinseche: cosF co e 8 stato fato per tutti gli altri linguaggi. 7uesto linguaggio: per;: possiede una caratteristica particolare: 8 ate atico: cio8 decisa ente si bolico: a 8 anche in =ualche odo espri ibile ediante sensa$ioni. @e sensa$ioni sono legate al si bolo ed interpretabili per suo tra ite olto eglio che con un fone a. 7uando ascoltia o una *ibra$ione usicale: essa ci richia a alla ente un si bolo che: a li*ello inconscio: altera il nostro stato dell9ani a )se cosF si pu; dire n.d.a.+. -a se =uesto processo 8 basato sul colore: o eglio: sul si bolo stesso: allora la Bsensa$ione delC 8 ancora piA forte e riconoscibile. /n bre*e: se l9archetipo produce una sensa$ione e di conseguen$a un si bolo: =uest9ulti o pu; essere riconosciuto co e sensa$ione ed e*ocare l9archetipo corrispondente. Gutti capiranno allo stesso odo l9e o$ione e di conseguen$a =uesto linguaggio archetipico sar> da un lato perfetto e dall9altro assoluta ente non e*oluto. 7uesto non 8 affatto un controsenso: bensF una conseguen$a della 0ealt> 0eale. Essendo gli archetipi anifesta$ioni della Coscien$a: essi rappresentano =ualcosa che da se pre 8 e sar> uguale: sen$a utare ai. 2un=ue il linguaggio pri ordiale appare il igliore: entre i linguaggi che subiscono ca bia ento )speciali$$a$ione+ sono frutto della *ariabilit> della 0ealt> <irtuale e =uindi fallaci.

Il numero (
-a esa inia o ancora eglio la struttura interna dell9archetipo. Esso 8 creato all9origine dalla Coscien$a: cio8 da ci; che *iene identificato con il ter ine B2e iurgoC o: piA se plice ente: 2io. @a Coscien$a e ette l9atto di *olont> e crea l9archetipo: la do anda a =uesto punto 8: H@$archetipo % frutto passivo di una volont) attiva o contiene esso stesso la volont) attiva, divenendo dunque una estensione attiva del BemiurgoJE "e cosF fosse: sarebbe anche eglio giustificabile: da parte dellIuo o pri iti*o: considerare un ?ni*erso creato da un 2io di pri a genera$ione: la Coscien$a: che crea dodici 2ei di seconda genera$ione e eno potenti: appunto gli archetipi. /nfine la *isione suggerita in =uesta sede: di interpreta$ione degli archetipi sulla base di operatori geo etrici: giustificherebbe anche unIinterpreta$ione olto esoterica del nu ero sette. "ette sono le note fonda entali della usica: sette sono i colori fonda entali dello spettro: sette sono i chakra: sette sono i li*elli energetici degli elettroni negli ato i e sette: co e abbia o *isto: sono anche le opera$ioni geo etriche fonda entali: nell9acce$ione piA generale possibile: la trasla$ione in un *erso e nell9altro )antitrasla$ione+: la rota$ione in un *erso e nell9altro )antirota$ione+: la *aria$ione di grande$$a in espansione ed in contra$ione e lIin*ersione )specularit>+. Ecco: forse: perch1 il nu ero Z 8 cosF i portante per la co prensione della struttura uni*ersale co 98 *ista dal lobo destro del cer*ello: cio8 dai neoplatonici: dagli esoteristi ed: apparente ente in odo irragione*ole: anche dalla fisica oderna.

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