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RELAZIONE SUL MOTORE A FORZA PROPULSIVA CENTRIFUGA DI MARCO TODESCHINI

a cura di Fiorenzo Zampieri Circolo di Psicobiofisica Amici di Marco Todeschini

Il dispositivo denominato MOTORE A FORZA PROPULSIVA CENTRIFUGA ALIMENTATO AD ACQUA DISSOCIATA CON VARIAZIONE DI VELOCITA AUTOMATICA GRADUALE di Marco Todeschini, in questi ultimi decenni ha suscitato parecchie perplessit. Con questo articolo, vorremmo dissipare, almeno in parte, la nebbia che avvolge questo brevetto, per portare alla luce del sole quelle che sembrano essere le sue reali possibilit propulsive. Per prima cosa dobbiamo chiarire quali sono le premesse teoriche al suo funzionamento (non consideriamo in questo testo quanto descritto nel brevetto relativamente allalimentazione ad acqua dissociata in quanto, seppure argomento interessante, esula dalle intenzioni di questa analisi). Per fare ci dobbligo illustrare, almeno per sommi capi, quali sono le caratteristiche del dispositivo e quali sono le ipotesi, dal punto di vista della fisica (la dinamica) che ne possono avvalorare il funzionamento. Per fare questo ci dobbiamo riferire per forza di cose a quanto ha scritto Marco Todeschini a riguardo nelle sue pubblicazioni (Psicobiofisica edizione MEB anno 1974). Riporteremo quindi, fedelmente, quanto scritto nei suoi testi iniziando dalla sua teoria del carrellino oscillante.

La teoria del carrellino oscillante. Trasformazione di forze centrifughe rotanti in forze alternate rettilinee. Supponiamo di avere un carrellino sostenuto da quattro ruote che poggiano su due rotaie, (fig.92),

ma costruito in alluminio in modo che risulti molto pi leggero. Immaginiamo che sulla sua piattaforma sia disposto un motore (M) che faccia ruotare il suo asse centrale disposto verticalmente, sul quale sia calettata una massa sferica (m). questa compiendo delle rivoluzioni intorno al centro (O) in senso orario, svilupper una forza centrifuga (Fc) che la dinamica classica ci dice essere eguale al prodotto della sua massa per il quadrato della sua velocit V di rivoluzione, diviso per la sua distanza dal centro R, cio: Fc = m V2 / R (1)

Poich la forza nei successivi istanti sempre diretta secondo il raggio R e rivolta verso la periferia, la potremmo rappresentare con una freccia (vettore) che ruota attorno al centro (O), ed alla quale ho perci dato il nome di forza centrifuga rotante. Nei successivi istanti essa quindi rappresentata dai raggi che escono a stella dal centro (O). In qualsiasi istante potremo quindi decomporre questa forza Fc in due altre: una Fz diretta secondo lasse (Z), ed una Fy diretta secondo lasse (Y) (fig.93). Se () langolo che il raggio (R) fa con lasse (Z) positivo; dalla trigonometria, avremo che le due componenti della forza Fc nelle direzioni predette, saranno date da:

Fz = Fc cos Fy = Fc sen

(2) (3)

Ne segue che allorch la massa passa per il punto (A), langolo che la direzione del raggio (R) fa con lasse (Z) sar nullo, cio: = o e di conseguenza cos 0 = 1 e sen 0 = 0, le due forze espresse dalla (2) e dalla (3), risultano in questo caso: Fz = Fc Fy = 0 (4)

Ci significa che quando la massa (m) passa per il punto (A), la componente Fz della forza centrifuga rotante assume il suo massimo valore, ed il carrellino sottoposto a tale forza, assumer la massima accelerazione nella direzione delle (Z) positive, e si sposter in avanti. Continuando la massa (m) nel suo gito di rivoluzione in senso orario dal punto (A) verso il punto (B), il valore della forza (Fz) continuer a diminuire, finch si annuller quando la massa passer per il punto (B). In questo istante laccelerazione del carrellino nella direzione (Z) sar nulla e non si sposter lungo le rotaie. La componente Fy della forza centrifuga rotante, viceversa, mentre la massa si 3

sposta dal punto (A) al punto (B), aumenter la propria intensit sino a raggiungere il suo massimo valore quando la la massa passer per il punto (B). Tale forza spinger il carrellino nella direzione OB delle Y positive, ma esso non pot muoversi in tale direzione, perch il rilievo circolare delle due ruote di destra verr a premere lateralmente contro la rotaia di destra, la quale fissata alle traversine di legno che fanno blocco immobile con la massicciata del terreno. Non appena la massa (m) nella sua rivoluzione, oltrepasser il punto (B), la sua forza centrifuga rotante presenter una componente (Fz) diretta verso le (Z) negative sempre maggiore sinch giunta al punto (C), assumer il suo valore massimo negativo, che far arretrare il carrellino nella direzione negativa dellasse (Z). La forza (Fy) invece, passando la massa (m) dal punto (B) al punto (C), assumer valori sempre minori, per annullarsi quando la massa giunger in (C). Tali variazioni della forza Fy, essendo tutti trasversali alle rotaie, saranno equilibrati dalla reazione eguale e contraria di queste. Continuando la massa a compiere la sua rivoluzione, nel passare dal punto (C) a quello (D), la componente (Fz) diretta secondo le (Z) negative, diminuir sino ad annullarsi quando la massa passera per il punto (D). Durante questa rivoluzione da 180 a 270, il sen dal valore zero al valore meno uno (-1) e perci la forza (Fy) sar diretta da (O) a (D) sar massima e rivolta nel senso delle Y negative: ma tale forza sar equilibrata dalla reazione della rotaia di sinistra ed il carrellino perci non potr subire spostamento in tale direzione e senso. Infine la massa (m) continuando a compiere la sua rivoluzione intorno al punto (O), passando dal punto (D) al punto (A), svilupper una forza (Fz) che da una intensit zero, crescer sino al massimo Fc, quando passer per il punto (A) ed avr cos compiuto un giro intero di rivoluzione di 360, essendo arrivata al punto dal quale era partita. Naturalmente nel compiere questo ultimo quarto di circonferenza, la sua forza (Fy) diretta verso le Y negative, diminuir sino ad annullarsi quando passer per il punto (A). In conclusione il carrellino, sottoposto ad una forza centrifuga rotante Fc, sviluppa per effetto della rivoluzione della massa (m) le cui componenti (Fy) sono sempre contrastate dalle reazioni delle rotaie, e le cui componenti (Fz) vanno da zero al massimo positivo, e da questo ad un massimo negativo, sar costretto ad oscillare avanti ed indietro nella direzione dellasse Z, sulle rotaie. Detto questo, possiamo passare al funzionamento del motore di Todeschini in quanto applicazione particolare della teoria precedentemente illustrata.

Motore a forza propulsiva centrifuga E un dispositivo che ha per scopo di trasformare la forza centrifuga rotante generata dalla rivoluzione di una massa attorno ad un centro, in forza propulsiva orientata costantemente in una ben determinata direzione e senso, ed atta perci a trainare un veicolo, oppure a sollevarlo da terra, anche fuori dellatmosfera che circonda il nostro globo. La meccanica classica ci assicura che un sistema nel vuoto, non pu spostarsi con forze generate nel suo interno. Si sposta invece in uno spazio pieno di fluido se il veicolo munito di eliche le quali ruotando si avvitano e trovano presa reattiva in un mezzo fluido ambiente, come gli aeroplani e gli elicotteri nellaria, e le navi nellacqua. Poich ho dimostrato che lo spazio in qualsiasi punto delluniverso non mai vuoto, perch si comporta come un fluido, cos risulta che tale fluido, reagendo sulle masse rotanti dellapparecchio le sottopone a forza centrifuga, la cui natura misteriosa risulta cos svelata come reazione del mezzo fluido ambiente allaccelerazione centripeta di quelle masse, atta perci a provocare lo spostamento di un veicolo rispetto a tale mezzo, in obbedienza alle leggi della meccanica classica. Lapparecchio basato perci sulla fluidodinamicit dello spazio, concezione che sta a fondamento di tutta la scienza cosmica unitaria da me ideata. Per comprendere bene la tecnologia di tale motore, supponiamo (fig. 99) che due sfere di massa (m), compiano delle rivoluzioni intorno al centro N, con la stessa velocit ed in senso contrario. Ciascuna di esse svilupper una forza centrifuga rotante Fc, dovuta alla sua accelerazione centripeta rispetto allo spazio fluido immobile, entro il quale essa si muove, il che ci rivela che la 4

predetta forza centrifuga dovuta alla resistenza che oppone il fluido ambiente al moto accelerato verso il centro della massa considerata. Ho scoperto cos che la misteriosa forza centrifuga non dovuta al fatto che la massa si muove rispetto al cielo delle lontane stelle fisse, come ritenevano erroneamente E. Mach ed Einstein, ma al contrario, perch tale massa si muove rispetto al mezzo fluido immediatamente ad essa in contatto dentro al quale essa si sposta. Con loccasione faccio rilevare che anche per accelerare una massa in linea retta, occorre applicarle una forza che sia valida a vincere la reazione che lo spazio fluido ambiente oppone al movimento di tale massa. Da ci la scoperta della causa della forza dinerzia, finora avvolta nel mistero.

Ma ritorniamo alla spiegazione del nostro motore. Quando le due masse passeranno contemporaneamente nei due punti orizzontalmente opposti A, A, esse svilupperanno due forze rotanti centrifughe Fc uguali, ma dirette in senso contrario, la cui risultante sar nulla. Proseguendo nella loro corsa in sensi contrari dal punto A al punto B, le loro forze centrifughe Fc inclinate (fig. 100) e simmetriche avranno per risultante la diagonale del parallelogramma dei due vettori che rappresentano le due forze componenti, finch quando le due masse raggiunto il punto C, la risultante sar la somma delle due 2Fc, cio avr raggiunto il massimo valore positivo, diretto secondo lasse Y positivo. Proseguendo nella loro corsa di rivoluzione controversa, la risultante delle loro forze centripete rotanti diminuir sino ad annullarsi quando le due masse torneranno a transitare per I punti A, A: per poi crescere in senso negativo sino a raggiungere il valore massimo negativo (-2Fc) quando le due masse passeranno nel punto E.

Concludendo: due masse che compiono rivoluzioni sincrone in senso contrario intorno al centro N con la medesima velocit, producono una forza centrifuga direttamente alternativamente verso lasse delle Y positive e negative, che per costringe il centro del sistema ad oscillare avanti e indietro lungo tale asse Y. E chiaro che solamente eliminando, con opportuno congegno, luna o laltra delle due risultanti dirette alternativamente in senso contrario lungo lasse Y, si potr usufruire della rimanente forza diretta in un sol senso,per trainare un veicolo qualsiasi. Per raggiungere questo scopo, dopo molte meditazioni, ho scoperto che se mentre le due masse si trasferiscono dal punto E al punto A, si fa ruotare lintero sistema attorno allasse X, in modo da ribaltare la met del cerchio AEA sottostante a tale asse, sopra laltra met ACA ad esso sovrastante, si viene cos a capovolgere il senso di azione della forza negativa (-2Fc) facendola diventare positiva 2Fc, Si ha perci un doppio vantaggio, quello di eliminare la forza negativa e quello di farla diventare positiva, il che equivale a dire che con una completa rivoluzione delle due masse si viene a raccogliere una forza doppia, pari a 4Fc. Scoprii che per attivare questo capovolgimento bastava usare un semidifferenziale per automobili, costituito da tre ruote coniche dentate, di cui, due satelliti C, D, ed un planetario B immobile, disponendo le due masse sferiche G, H, allestremit di due aste, imperniate allaltra estremit ai mozzi dei due satelliti C, D, che sono montati a folle sullasse orizzontale E. Infatti facendo ruotare lalbero F mediante un motore, vengono costretti I due satelliti a ruotare in senso opposto su se stessi, e quindi a rivoluire intorno al planetario B immobile. Ne consegue che le due masse sferiche G, H, mentre compiono delle rivoluzioni intorno al perno orizzontale E, compiono anche delle rivoluzioni intorno allasse F e per tal modo nel loro assieme descrivono una traiettoria che ha la forma della cifra 8, detta lemniscata la quale giace per curvata sulla semicalotta sferica sovrastante al piano XY. Il punto doppio di tale curva che quello centrale della predetta cifra, coincide col punto C dove si raggiunge il massimo valore positivo della forza centrifuga, cio 4Fc, tutta diretta verso la direzione delle Y positive, (fig. 101). Pi facilmente si riuscir a comprendere quanto sopra se si pensa che ruotando il semicerchio inferiore AEA di 360 intorno allasse X esso genera una sfera nella cui met sovrastante a tale asse, viene contenuta la curva descritta dalle due masse, cio la forma della cifra 8, che appogger 6

i suoi estremi inferiori e diametralmente opposti nei punti A, A, ed il suo punto doppio cadr cos nel punto C. Lintero apparecchio stato da me denominato: raddrizzatore di forze centrifughe alternate proprio perch capovolgendo la forza centrifuga la fa diventare positiva, allo stesso modo come un doppio diodo, cio una valvola radio, avente due placche pu raddrizzare la semionda negativa di una corrente elettrica alternata. E chiaro che cambiando il senso di rotazione del motore che aziona lalbero F, si cambia quello di rivoluzione delle masse, ed il senso della forza centrifuga risultante, cio si inverte il senso di trazione (retromarcia). E pure evidente che si pu dirigere la forza centrifuga risultante 4Fc, nella direzione voluta, orientando lintero apparecchio verso di essa. Il motore a forza centrifuga propulsiva sopra descritto, stato da me brevettato nel 1933, porta il n. 312496, ed stato sperimentato innumerevoli volte con esito positivo alla presenza di personalit del mondo culturale ed industriale, e di migliaia di studenti universitari in diverse citt italiane. Dettagliate notizie su questi esperimenti sono state pubblicate dalla stampa internazionale.

Figura 101

In figura rappresentata limmagine del prototipo del dispositivo Todeschini gentilmente costruito da un caro amico che generosamente ha ceduto al sottoscritto per favorirne lo studio.

Z B

Nelle immagini che seguono viene rappresentato il ciclo completo della rotazione delle masse A e B attorno agli assi X e Z. Per la particolare conformazione del dispositivo, quando le masse A e B giungeranno a met del loro movimento attorno allasse Z del dispositivo, esse riprenderanno il loro movimento circolare, in senso contrario, rimanendo sempre nella semisfera rappresentata nelle figure seguenti a destra dellasse Z. Per tale peculiarit le masse A e B svilupperanno le loro forze centrifughe rivolgendole costantemente nello stesso verso propulsivo.

Vista dallalto 01

Vista dallalto 02

Vista dallalto 03

A X

Vista dallalto 04

10

Vista dallalto 05 X

A Vista dallalto 06

11

Vista dallalto 07

B X

Vista dallalto 08

12

A X B

Vista dallalto 09

X B

Vista dallalto 10

13

Vista dallalto 11

Vista dallalto 12

14

In questa figura rappresentata, in colore rosso, la traiettoria (cicloide) percorsa dalle masse A e B, vista dallalto

15

B X A

Vista di fronte 01

Z A

Vista di fronte 02

16

Vista di fronte 03

A Z

Vista di fronte 04

17

Z A

Vista di fronte 05

Vista di fronte 06

18

X B

Vista di fronte 07

B X

Vista di fronte 08

19

Z B

Vista di fronte 09

Vista di fronte 10

20

Z B

Vista di fronte 11

Vista di fronte 12

21

In questa figura rappresentata, in colore rosso, la traiettoria (cicloide) percorsa dalle masse A e B, vista di fronte

22

B X

Vista di lato 01

Vista di lato 02

23

Vista di lato 03

A Z

Vista di lato 04

24

A Z

Vista di lato 05

Vista di lato 06

25

A X

Vista di lato 07

Vista di lato 08

26

Vista di lato 09

B Z

Vista di lato 10

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Vista di lato 11

Z B

Vista di lato 12

28

In questa figura rappresentata, in colore rosso, la traiettoria (cicloide) percorsa dalle masse A e B, vista di lato

29

Nelle immagini che seguono viene rappresentata in maniera schematica la rotazione sincrona e contrapposta delle masse A e B attorno allasse orizzontale X. Tale rotazione genera, per ciascuna massa, una forza centrifuga (FCA e FCB) che sommandosi con la sua corrispondente simmetrica, genera una forza centrifuga risultante (FCR) variabile in rapporto allangolo formato dalle rispettive direzioni assunte dalle masse A e B nel loro movimento. Come gi evidenziato a causa della particolarit costruttiva del dispositivo, la rotazione delle masse A e B avviene sempre nella semisfera spaziale posta sul lato della direzione verso il quale il dispositivo stesso attua il suo movimento di traslazione. Tale movimento avr la caratteristica di essere a scatti a causa della forza risultante che risulta variabile nel tempo.

30

01 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 1183 N (newton) 31

02 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 1024 N (newton) 32

03 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 591 N (newton) 33

04 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 0.000 N (newton) 34

05 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 591 N (newton) 35

06 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 1024 N (newton) 36

07 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 1183 N (newton) 37

08 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 1024 N (newton) 38

09 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 591 N (newton) 39

10 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 0.000 N (newton) 40

11 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 591 N (newton) 41

12 Ipotizzando che le masse A e B abbiano ciascuna un peso di 1 kg, e che ruotino sincronicamente ed in senso contrario attorno allasse X con raggio di m 0.15 (misurato sul prototipo) e con numero di giri 600 al minuto (10 giri al secondo), ognuna di esse svilupper una forza centrifuga (FCA e FCB ), per cui la somma vettoriale delle due forze dar luogo, in questa fase, ad una forza centrifuga risultante FCR di circa 1024 N (newton) 42

01 Qui riprende il ciclo completo di rotazione.

43

RIEPILOGO DELLE FORZE CENTRIFUGHE RISULTANTI

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A questo punto proponiamo una esemplificazione concreta riproducendo alcune immagini del prototipo costruito a scopo di studio, nelle quali si riportano le considerazioni sopra esposte per quanto riguarda le ipotesi di spostamento del dispositivo rappresentato da frecce di direzione azzurre (per il singolo dispositivo) e rosse (risultante scaturita dalla somma degli spostamenti simultanei dei due dispositivi). Le immagini che seguono rappresentano una vista dallalto di due dispositivi simmetrici nei quali le masse ruotano in senso contrario per annullare le inevitabili vibrazioni, dove con le lettere A e B sono rappresentate le masse rotorivoluenti e con X e Y gli assi dei dispositivi giacenti sul piano orizzontale. Le varie figure vogliono illustrare le fasi della rotazione delle masse allo scopo di dimostrare come tali masse sono rivolte sempre, nel loro movimento, verso la direzione di propulsione del dispositivo. Con FCA e FCB sono indicate la direzione e verso delle forze centrifughe generate dalle masse A e B in rotazione, con FCR la direzione e verso della forza centrifuga risultante dalla somma vettoriale delle singole forze centrifughe di ciascuno dei due dispositivi mentre con FCT la direzione e verso della forza centrifuga totale risultante dalla somma vettoriale delle FCA e FCB.

45

X
B FCB

FCR CR

FCA A

FCT

A FCA

FCR

FCB

X
Fase 01 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

46

Y
B FCB

FCR

FCA A

FCT
A FCA

FCR

FCB

X
Fase 02 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

47

B FCB

A FCA FCR

FCT
FCA FCR A

FCB B

Fase 03 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

48

FCA

X
FCB A

FCB

X
FCA B

Fase 04 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi = . . .

49

X Y

Fase 05 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

50

Fase 06 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

51

X
B

Fase 07 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

52

Y
A

X
B

Fase 08 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

53

X
B

X
A

Fase 09 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

54

X
A

X
B

Fase 10 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi = . . .

55

Fase 11 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

56

X
B

Fase 12 Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

57

X
B

X
Fase 01 ricomincia il ciclo Somma vettoriale delle forze centrifughe del 1 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe del 2 dispositivo = Somma vettoriale delle forze centrifughe dei due dispositivi =

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Questa immagine visualizza le cicloidi formate dalle masse A e B nel loro moto di rotazione e rivoluzione sincrona e contrapposta rispetto agli assi X e Z. Nel grafico in basso, con le frecce azzurre, sono rappresentate le forze centrifughe risultanti dalla somma delle singole forze centrifughe generate da ciascuna massa. Come si vede esse sono sempre rivolte dalla stesso lato e cio nella direzione della traslazione desiderata. 59

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