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Malattia che colpisce prevalentemente le grandi arterie

elastiche e muscolo elastiche

Può portare a infarto del miocardio, ictus aneurisma , arteriopatie periferiche,


ischemia renale, emorragia

Contribuisce quindi a circa metà dei decessi nei paesi sviluppati


È una malattia infiammatoria cronica delle arterie di grande e medio calibro

Rappresenta una delle principali cause di morbilità e di mortalità nei Paesi occidentali

Esiste un rapporto statisticamente significativo tra la malattia


e alcuni fattori di rischio
Lesione infiammatoria cronica a carico dell’intima
caratterizzata dalla formazione
dell’ateroma

Fattori fischio cardiocircolatorio:


Ipertensione ≥ 140/90mmHg
Ipercolesterolemia, bassi livelli di HDL
Diabete
Età: uomini 45aa, donne 55aa
Stile di vita

Fattori emergenti:
Lipoproteina a
Omocisteina
Fattori trombofilici
Fattori proinfiammatori
Aumentati livelli di glucosio
(Indurimento delle arterie)

Malattia delle arterie di grosso e Calcificazione della media delle Ispessimento e indurimento dei
medio calibro, comincia nell’intima grosse arterie (sclerosi) piccoli vasi

Ialina Iperplastica
La parete dei vasi è Le cellule muscolari
infarcita di materiale delle arteriole vanno
extracellulare incontro a iperplasia
Grosse arterie elastiche
Aorta
Carotidi
Arterie muscolari

Capillari

E’ un processo che inizia già intorno ai 10-14 anni


Diventa una malattia diffusa tra 40-60 anni
L’intima è soggetta a un invecchiamento fisiologico:
Aumento progressivo dello strato muscolo-elastico
Diminuzione della sostanza fondamentale:
+ componente fibrillare
-ac. Ialuronico
+condroitin e dermatan solfato
+ collageno
Elevata Paesi industrializzati
Bassa Giappone
Non controllabili Controllabili
Le lesioni avvengono soltanto
in alcuni distretti
Comparsa di goccioline lipidiche e
di LDL
Ossidazione del colesterolo-LDL

Monociti/macrofagi Cellule endoteliali Cellule muscolari lisce

Cellule schiumose Richiamo monociti Promuove danno endoteliale

L’ossidazione del colesterolo-LDL è indotta dai radicali liberi


prodotti da: macrofagi, cellule endoteliali e cellule muscolari.
•Colesterolo-LDL ossidato:

ha attività chemotattica per i monociti


lega i recettori scavenger dei macrofagi
LDL ossidate non sono
riconosciute dai propri recettori
ma dai recettori scavenger dei
macrofagi
inoltre
aumentano l’espressione di
molecole di adesione (ICAM-1 Risposte comparabili
e VCAM) e la produzione di all’infiammazione
chemochine (MCP-monociti) Richiamo e accumulo di monociti
Macrofagi e cellule muscolari

PMN

Linfociti
Continuano a
fagocitare OxLDL
trasformandosi in
cellule schiumose

I macrofagi

producono:
PDGF, TGFβ e FGF
e
reclutano cell. musccolari lisce
I linfociti Th 1
Producono INFγ
PLACCA ATEROSCLEROTICA
L’ateroma
è la lesione caratteristica dell’aterosclerosi

è un ispessimento dell’intima delle arterie


dovuto principalmente ad accumulo di materiale lipidico ed
a proliferazione del tessuto connettivo
Disfunzione dell’endotelio

Disordine lipidico Risposta infiammatoria


Compromissione della attività endocrino-paracrina
Si manifesta con:

Citochine
Espressione di molecole di Fattori di crescita
adesione alla superficie cellulare Radicali liberi

Alterazioni della permeabilità


Turbe delle proprietà emostatiche alle proteine plasmatiche

Alterato controllo del tono vasale


• Le LDL penetrano attraverso
l’endotelio danneggiato e richiamano i
monociti circolanti
• I monociti si trasformano in
macrofagi che producono radicali
dell’ossigeno che
• ossidano le LDL:
LDL oxLDL

• Interazione delle oxLDL con il


recettore scavenger dei macrofagi

Cellula schiumosa
HDL:35-40 mg/100 ml nell'uomo ed a 45-50 mg/100 ml nella donna,
LDL: valori inferiori a 130 mg/100 ml (od, ancor meglio, a 100 mg/100 ml).

Ipercolesterolemia è prevalentemente in rapporto all’aumento delle LDL;

Esiste una stretta relazione tra i valori di colesterolo nel sangue e i valori di colesterolo

Una concentrazione di colesterolo che non supera i 200 mg/100 ml (5,18mmol/L)


è associata a basso rischio cardiovascolare

Una concentrazione compresa tra 200 e 239 mg/dl viene considerata borderline
un aumento di 1mg/dl implica un aumento dell’1% del rischio di malattia cardiovascolare

Un aumento del colesterolo da 200 a 240 mg/100 ml


significa un aumento del rischio di malattia del 40%

Un aumento può essere dovuto a cause genetiche,


elevata introduzione di grassi saturi e colesterolo con la dieta,
obesità, menopausa ed età.
E’ rappresentato dal rapporto colesterolo totale/HDL

Valori indice di rischio per un soggetto sano:

• Uomo: < di 5

• Donna: ≤ a 4,5
Il macrofago è una cellula multifunzionale
In determinate condizioni è indotto a secernere:

Citochine Fattori
infiammatorie di crescita

attivazione delle cellule endoteliali proliferazione e


(espressione di molecole adesive, migrazione delle cellule
produzione di segnali cemiotattici) muscolari lisce

Reclutamento di monociti/macrofagi e sintesi di proteine della


Linfociti T matrice

CAPSULA FIBROSA
MPO promuove la perossidazione delle LDL

oxLDL

Nell’endotelio le oxLDL vengono fagocitate


dai macrofagi attraverso i recettori scavenger

Inoltre

MPO catalizza le modificazioni delle ApoA1

Riduce la capacità delle HDL di promuovere


l’efflusso del colesterolo
attraverso la ABCA-1
• Dimensioni relativamente
piccole
• Alto contenuto lipidico
• Numerosi macrofagi
secernenti metalloproteasi
(MMP) e citochine
infiammatorie
• Elevate concentrazioni di
fattore tissutale
• Basso contenuto in cellule
muscolari lisce
Strategie terapeutiche
• Statine
• Derivati dell’acido fibrico
• ACE-inibitori
• Stabilizzazione della placca: goal terapeutico
HDL
contengono due
molecole di ApoA-I Enzima presente
nei macrofagi
nella lesione
aterosclerotica

ApoA-1 Ox HDL
Bersaglio selettivo

disfunzionale

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