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CEESO 3° anno

PATOLOGIA SPECIALE
MEDICA
premessa

la patologia arteriosa sistemica e


viscerale ha sempre avuto il maggiore
interesse di tutta la patologia vascolare
in questa lezione ci occuperemo in
particolare della patologia arteriosa
degli
arti superiori
richiami di anatomia
richiami di istologia
richiami di anatomia
richiami di istologia
richiami di anatomia
istologia - generalità
le arterie in apparenza semplici sono caratterizzate
dai seguenti strati:

INTIMA : strato più interno, rappresentato da un sottile


strato di cellule endoteliali una membrana elastica interna
separa l’intima dalla
MEDIA : strato costituito da cellule muscolari lisce, collagene
e fibre elastiche, quantitativamente la componente elastica
decresce in modo progressivo dall’aorta (a. elastica) fino alle
arterie distali di medio calibro come aa. carotide e femorale
(aa. muscolari) sono nutriti dai vasa vasorum (vasi dei vasi), nel
bordo esterno troviamo la membrana elastica esterna he la
separa dalla
AVVENTIZIA : formata da fibre elastiche e collagene che
hanno ruolo fondamentale nella resistenza della parete
arteriosa
struttura arteriosa in sezione
struttura arteriosa istologia
circolo arterioso
Arco Aortico

 a destra dall’arco aortico nasce il


tronco brachiocefalico da cui originano
l’arteria succlavia dx e l’arteria carotide
comune di dx
circolo arterioso
Arco Aortico

a sinistra originano direttamente


dall’arco aortico l’arteria succlavia sin e
l’arteria carotide comune di sin
Arti Superiori
Arti Superiori
Arti Superiori
Arti Superiori
Arti Superiori
richiami di anatomia topografica
arterie dell’ Arto Superiore

la vascolarizzazione dell’arto superiore è data


dall’arteria succlavia, questa emerge a sinistra
direttamente dall’arco aortico mentre a destra nasce
dall’arteria anonima (o tronco brachiocefalico), tronco
arterioso comune da dove ha origine anche la carotide
comune dx
dall’arteria succlavia emerge lateralmente l’arteria
vertebrale, spesso quest’ultimo vaso viene coinvolto
nella patologia dell’arteria succlavia in quanto è il suo
ramo laterale più importante
richiami di anatomia topografica
arterie dell’ Arto Superiore : a. succlavia

l’arteria succlavia può essere presente nella patologia


di origine compressiva per i rapporti anatomici che
contrae con le strutture dello stretto toracico sup. in
particolare con il m.m. scaleno, piccolo pettorale e
spazio costo claveare
l’arteria succlavia prosegue poi come a. ascellare a cui
segue l’a. omerale questa a livello del gomito si divide
in a. ulnare e a. radiale queste si riuniscono a livello
della mano con le arcate palmari
immagine arteriografica TSA
richiami di anatomia topografica
circolo arterioso arto superiore : aa. succlavie

le arterie succlavie pur nascendo a dx e a sin in


maniera diversa dall’arco aortico, proseguono
simmetricamente dando origine a dx e a sin alle
rispettive :
arterie ascellari
arterie carotidi comuni
arterie vertebrali
richiami di anatomia topografica
circolo arterioso arto superiore : aa. succlavie
ciascuna delle due arterie succlavie passa sopra la
clavicola, formando una curva convessa sopra la cupola
pleurica e l'apice polmonare, penetra nella fessura tra i
muscoli scaleni anteriore e medio, per proseguire come
arteria ascellare, (cavo ascellare), da’ origine a rami che
estendendosi forniscono sangue a :

collo/spalle
parete toracica/visceri del torace
midollo spinale/col. vertebrale
muscoli scapolari
encefalo midollo spinale
a. succlavia rami principali :
arteria toracica interna, si dirige in basso e irrora :

parete toracica anteriore

strutture mediastiniche :

trachea
bronchi
pericardio
timo
muscoli del torace
diaframma
le frecce indicano il percorso dell’arteria ascellare
Arterie dell’ Arto Superiore

 brachiale

 radiale

 ulnare
 arteria brachiale

l'arteria brachiale si dirige in basso, medialmente


rispetto all'omero, lungo il margine mediale dei mm.
coracobrachiale e bicipite, nel suo decorso l’arteria
brachiale si accompagna a due vene brachiali satelliti
ed è strettamente legata al nervo mediano.
circolo arterioso del braccio :
rami dell’a. brachiale
 arteria brachiale profonda
 arteria collaterale ulnare superiore
 arteria collaterale ulnare inferiore
quest’arteria partecipa con propri rami ad importanti
reti anastomotiche del gomito e analogamente come
per l'arteria ascellare anche della spalla
distalmente alla piega del gomito l’arteria brachiale
si divide in :
 arteria radiale e arteria ulnare
arteria brachiale : aspetti clinici

la pulsazione dell'arteria brachiale è palpabile


sulla faccia anteriore del gomito con l'uso di
uno stetoscopio e dello sfigmomanometro
può essere utilizzata per rilevare la pressione
arteriosa
nota : la ricerca del polso brachiale è una
manovra alternativa alla ricerca del polso
femorale
Arterie dell’avambraccio : a. radiale
l'arteria radiale ha origine dalla biforcazione dell'arteria
brachiale (o omerale) nella fossa cubitale dunque
all'altezza del gomito e decorrendo distalmente percorre
l'avambraccio nella sua faccia anteriore, seguendo il
radio
quest’arteria, nella sua parte terminale, si avvolge
intorno al polso, si porta lateralmente e passa attraverso
la tabacchiera anatomica e tra le teste del primo muscolo
interosseo dorsale poi decorrendo anteriormente tra le
teste del muscolo adduttore del pollice, si trasforma e
continua con l'arco palmare profondo
circolo arterioso dell’avambraccio :
a.radiale - a. ulnare

rami dell’ arteria radiale


 arteria radiale ricorrente :
origina subito dopo che l'arteria radiale si distacca
dall'arteria brachiale percorre superiormente e si
anastomizza con l'arteria collaterale radiale intorno
all'articolazione del gomito
 ramo palmare carpale dell'arteria radiale
 ramo palmare superficiale dell'arteria radiale:
deriva dall'arteria radiale, proprio nel punto in cui il vaso
inizia ad avvolgersi intorno alla zona laterale del polso
arterie del polso

 ramo dorsale carpale dell'arteria radiale:


un piccolo vaso che si pone al di sotto dei tendini
estensori del pollice

 prima arteria dorsale metacarpale:


nasce poco prima che l'arteria radiale passi tra i due
capi del muscolo primo interosseo dorsale
aspetti clinici del polso
l'arteria del polso è palpabile nella tabacchiera
anatomica e sulla faccia anteriore del braccio, al di
sopra le ossa carpali
la palpazione di quest’arteria alla regione anatomica è
comunemente utilizzata per valutare la frequenza
cardiaca ed il ritmo cardiaco
il polso radiale viene utilizzato nella clinica per
valutare la pressione arteriosa sistolica
la percezione di un polso radiale indica una pressione
ematica di c.a 70mm Hg
Arterie dell’avambraccio : a. ulnare

è il ramo più grande dell’arteria brachiale, percorre la


parte mediale dell’avambraccio poi del polso e della
mano irrorando le omonime strutture anatomiche

l’arteria radiale anastomizzandosi con l’arteria ulnare


forma :
 l’arco palmare superficiale
 l’arco palmare profondo
arterie arto superiore

Arterie della Mano


circolo arterioso della mano:
è formato da
 l’arco palmare superficiale
 l’arco palmare profondo

 arteria princeps pollicis


 arteria radialis indicis
 arco profondo palmare
quest’ultima è parte terminale dell'arteria radiale.
circolo arterioso della mano

dall’ arco palmare superficiale originano


le arterie palmari digitali comuni

queste nutrono la regione palmare ognuna di queste si


suddivide in
arterie palmari digitali proprie
che nutrono le dita

dall’ arco palmare profondo originano


le arterie metacarpali palmari
PATOLOGIA ARTERIOSA DEGLI ARTI SUPERIORI

Arteriopatie Ostruttive
Succlavio- Ascellari
STENOSI E OSTRUZIONI
nota: a differenza delle arteriopatie degli arti
inferiori che sono facilitate nella loro diagnosi la
sintomatologia che le accompagna, la patologia
arteriosa degli arti superiori per la loro
topografia anatomica permette un compenso
emodinamico più facile per la formazione di
circoli collaterali, possiamo pertanto giustificare
delle ostruzioni dell’arteria succlavia in pratica
asintomatiche, in questi casi «protagonista» del
circolo collaterale è l’arteria vertebrale si ha la
cosi detta: «sindrome da furto della succlavia»
l’arteriografia mostra una ostruzione dell’arteria succlavia nel
tratto prevertebrale- il disegno accanto mette in evidenza la sdr
da furto della succlavia
ostruzione dell’arteria succlavia di sin. rifornita in un tempo
angiografico successivo dalla arteria vertebrale-
Arteriopatie Ostruttive Succlavio-Ascellari
quando questi circoli collaterali risultano insufficienti si ha la
comparsa di una sdr ischemica della mano, specie in una fase
stenotica, per la presenza di placche ateromasiche si manifesta
con una patologia tromboembolica; si ha come conseguenza
una sintomatologia di tipo ischemico-funzionale e/o organica
ed alterazioni trofiche, tale condizione è da mettere in
relazione con l’occlusione di rami periferici
la terapia di questa patologia vascolare arteriosa può essere :
extranatomica che riducono il trauma chirurgico non
richiedono apertura del torace, by-pass aorto-succlavio,
succlavio-succlavio
per via anatomica richiedono l’apertura del torace con by-
pass aorto-succlavio e trombo endo-arterectomia diretta
sindrome dello stretto toracico
questa patologia deriva dalla compressione di strutture
nervose e vascolari a livello di :
regione latero-cervicale del collo
clavicola
radice dell’arto superiore
la sintomatologia pertanto può essere varia ed è
subordinata alla compressione delle strutture vascolari e
nervose presenti in questa sede anatomica  
(l’etmologia del termine «sindrome» deriva dal greco letteralmente
significa «che agiscono simultaneamente») indica proprio la
multifattorialità della patologia  
 
sindrome dello stretto toracico
le strutture anatomiche coinvolte in questa sdr
(sindrome) da compressione sono :

IL PLESSO BRACHIALE

L’ARTERIA SUCCLAVIA

LA VENA SUCCLAVIA


sindrome dello stretto toracico
plesso brachiale - arteria e vena succlavie
Il plesso brachiale è un intreccio di fibre nervose che si
dipartono dal rachide cervicale, è composto dal quinto,
sesto, settimo e ottavo paio di nn cervicali (C5-C8), dal
ramo del primo nervo toracico (T1) e da rami dei nn
quarto cervicale (C4) e secondo toracico (T2), queste
fibre nervose trasportano l’impulso di moto e della
sensibilità alla muscolatura del braccio, avambraccio e
mano
l’arteria succlavia e la vena succlavia : sono i due vasi
dell’arto superiore, l’arteria risale dal torace, la vena
entra nel torace, entrambe passando fra la prima costa
e la clavicola
sindrome dello stretto toracico
lo stretto toracico superiore quindi rappresenta una
particolare sede anatomica, in parte per le anomalie
che può presentare ed in parte per le mutazione
fisiologica che si ha durante lo sviluppo dell’individuo
riassumento : in questa sede anatomica strutture
vascolo-nervose e strutture osteo-articolari sono in
stretto rapporto, questo può dare origine a
compressioni e di conseguenza a quadri clinici
particolari e complessi avremo quindi :
le sindromi NEURO –VASCOLARI :
SINDROME DA COSTA CERVICALE
SINDROME DEGLI SCALENI
SINDROME DA COMPRESSIONE COSTO-CLAVICOLARE
Arteriopatie Ostruttive Succlavio-Ascellari
sindrome dello stretto toracico
SINDROME DELLA COSTA CERVICALE
la costa cervicale o sovranumeraria si sviluppa durante
l’accrescimento fino a determinare la compressione
del fascio-vascolo-nervoso, queste coste in alcuni casi
possono essere appena accennate in altri casi
articolate alla 1° costa
è facile pertanto comprendere per la topografia
anatomica particolare i vari sintomi/quadro clinico
che questa condizione può dare
costa cervicale bilaterale di diversa dimensione
Arteriopatie Ostruttive Succlavio-Ascellari
sindrome dello stretto toracico
SINDROME DELLO SCALENO ANTERIORE

anatomia topografica: l’arteria succlavia nel suo tratto


sovraclaveare passa attraverso i mm. scaleni

etiopatogenesi:
in questa sede anatomica l’arteria può essere «pinzata»
a causa di anomalie inserzionali (alterazione di
inserzione alla prima costa) o di ipertrofia del muscolo
scaleno anteriore
muscoli scaleni : cenni di topografia
anatomica inserzione - funzione
i muscoli scaleni sono :
anteriore
medio
posteriore
situati lateralmente e profondamente nella regione del collo
si inseriscono da un lato alle apofisi trasverse vertebrali
cervicali e dall'altro lato alle prime due costole
la loro contrazione provvede all'innalzamento di queste nella
fase inspiratoria e alla flessione laterale del collo
visione anatomica anteriore dei mm. scaleni
vista laterale destra dei mm. del collo
le frecce indicano rispettivamente il m. scaleno anteriore e più
in basso la clavicola
Arteriopatie Ostruttive Succlavio-Ascellari
sindrome dello stretto toracico
SINDROME DA COMPRESSIONE COSTO-CLAVEARE
Il fascio vascolo-nervoso esce dal torace attraverso il
canale costo-claveare; la 1° costa forma con la
clavicola un angolo che varia al variare delle posizioni
che sono assunte dalle spalle e dagli arti sup.,
movimenti di extrarotazione e di adduzione provocano
una restrizione di questo spazio, anche il fisiologico
abbassamento delle spalle nel tempo, accentua
questo meccanismo di tipo compressivo
possono concorre a questa compressione anche
particolari attività fisiche, sportive, lavorative
arteriografia dell’arco aortico e dei suoi rami la manovra di iperabduzione
degli arti superiori provoca in questo caso una compressione bilaterale
arteriografia dell’arco aortico e dei suoi rami, la manovra di iperabduzione
dell’arto sup. di sinistra determina una compressione dell’arteria succlavia a
livello dello spazio costo-claveare
sindrome dello stretto toracico:
sintomatologia
 dolore alla spalla e al collo 
 dolore : ascella /braccio / avambraccio mano / dita
 Ipoestesie - parestesie / intorpidimento alle dita
delle mani
 debolezza muscolare (ipovalidità dell’arto indebolimento
della presa)
 atrofia del muscolo adduttore breve del pollice
 se il dolore è atipico può simulare un angina

 
segni obiettivi nella sindrome dello stretto toracico
vascolare
si può avere :
colorazione bluastra della mano
trombosi della vena succlavia
dolore e edema del braccio (a causa del coagulo)
edema vicino la clavicola
pallore  in una o più delle  dita della mano, o in
tutta la  mano
polso debole o assente nel braccio interessato
macchie  nere sulle dita
sindrome dello stretto toracico:
diagnosi
la diagnosi può essere:

clinica : esame obiettivo neurologico e valutazione


anamnestica, (es. il tipo di lavoro, il modo di insorgenza
del dolore, della distribuzione dello stesso e delle
parestesie etc.)

strumentale : con indagini strumentali

test : i test rivestono una componente assai


importante nella diagnostica clinica
sindrome dello stretto toracico : Test
 test  di Wright:   si esegue con l'arto superiore in
max abduzione fino ad avere avambraccio e mano
sopra la testa : comparsa di parestesie, ipostesie o
interruzione del polso radiale, indicano la positività
del test
 lo stress test di Roos: in postura seduta, il
paziente tiene entrambi i gomiti all'altezza delle
spalle mentre spinge le spalle indietro, Il test è
positivo se il paziente non è in grado di mantenere
la posizione, per una sensazione di grande
pesantezza o per formicolio
sindrome dello stretto toracico :
INDAGINI STRUMENTALI
 rx r. cervicale: presenza di costa cervicale, esiti di fratture di
clavicola mal consolidate, segni di fibrosi con calcificazioni a
livello degli apici polmonari etc.)
 RMN (rivela ev. anomalie congenite)
 eco Doppler dei vasi del collo e dell’arteria succlavia e radiale :
è un test dinamico di valutazione della scomparsa del polso
periferico radiale in posizioni determinate
 elettromiografia(EMG) : valutazione della sofferenza nervosa
riconducibile a sofferenza delle radici o dei tronchi del plesso
 angiografia : se la componente più compressa o irritata risulta
essere la parte vascolare piuttosto che nervosa
 
sindrome dello stretto toracico :
diagnosi

particolare attenzione deve essere posta ai problemi


muscolo-scheletrici la compressione di un sito
prossimale rende un sito distale meno tollerante alla
compressione, possiamo anche avere sindromi da
intrappolamento nervoso (es. sindrome del tunnel
carpale)
si possono avere affezioni muscolo-scheletriche
associate con comparsa di : Trigger Points scapolari e
paravertebrali medio-superiori, spasmi dei fasci mm.
superiori del trapezio, tendiniti del CLB, epicondiliti,
sindrome da conflitto sub-acromiale
la sindrome dello stretto toracico
soprattutto se non trattata può
causare danni permanenti ai nervi
sdr stretto toracico
trattamenti : fisici - farmacologici
l'approccio conservativo è spesso quello più indicato. Il
trattamento può includere:
terapia fisica esercizi che rafforzano i muscoli delle
spalle possono migliorare i movimenti e la postura
tecniche che aiutano a rilassarsi, possono rimuovere la
contrazione dalle spalle ed aiutare a mantenere una
buona postura.
farmacologico : farmaci per il dolore i miorilassanti in
combinazione con farmaci anti-infiammatori (fans)
possono diminuire l'infiammazione e favorire il
rilassamento muscolare
sdr stretto toracico :
trattamento chirurgico

nel caso che i trattamenti conservativi non migliorano i


sintomi si può valutare intervento l’ chirurgico
questa scelta di ricorrere alla chirurgia è di solito fatta
per alleviare il dolore associato alla sindrome dello
stretto toracico, altresì l’intervento ch., può essere
anche utilizzato con successo per trattare la debolezza
muscolare, specie se la condizione non ha ricevuto un
trattamento precoce
trattamento chirurgico : nota

il trattamento chirurgico presenta rischio


elevato
la chirurgia dello stretto toracico è considerata
rischiosa, in quanto consiste nel dividere un
muscolo del collo con la rimozione di una
porzione della prima costa o la riparazione dei
nervi del plesso brachiale
la sdr dello stretto toracico : conclusioni

la sindrome dello stretto toracico


comprende un gruppo di patologie
che si verificano quando i vasi
sanguigni e/o fasci nervosi nello
spazio tra la clavicola e la prima costa
sono compressi
la sdr dello stretto toracico : conclusioni
etiopatogenesi:
difetti ereditari di tipo anatomico (es. costa cervicale
fibrosa)
cattiva postura : una postura scorretta può nel tempo
portare ad una compressione delle strutture neuro-vascolari
dello stretto toracico
traumi : un trauma es. inc. stradale , può causare dei
cambiamenti che possono comprimere i nervi dello stretto
toracico e 'insorgenza dei sintomi in questi casi spesso sono
tardivi
attività ripetitive : sportive (es. lanciatori di baseball,
nuotatori / lavorative (es. portare ripetutamente pesi )
trattamenti : conclusioni

 preferibili: esercizi fisici a dare


decompressione delle strutture vascolo-
nervose

 farmacologici : analgesici, fans, miorilassanti

 approccio chirurgico : ultima scelta (rischioso)


PATOLOGIA ARTERIOSA

ANEURISMA: GENERALITA’
ANEURISMA : definizione - generalità
l’aneurisma è una dilatazione permanente
anomala congenita o acquisita in genere con
carattere evolutivo progressivo di un segmento
di un vaso arterioso determinata da una
alterazione della parete con interruzione
parziale della componente elastica e muscolare
che deve essere almeno pari al 50%
l’ aumento del lume di un vaso arterioso che
sia al al di sotto di tale valore si definisce
ectasia
CLASSIFICAZIONE DEGLI ANEURISMI
gli aneurismi possono essere classificati in :

ANEURISMI CONGENTI

ANEURISMI ACQUISITI
ANEURISMI CONGENITI

gli aneurismi congeniti sono rappresentati da


aneurismi endocranici cioè presenti dalla
nascita ma anche quei quadri clinici che si
manifestano successivamente e dovuti ad una
«debolezza» congenita della parere dell’arteria
ANEURISMI ACQUISITI
gli aneurismi acquisiti si suddividono in :
degenerativi : prevalentemente di tipo
aterosclerotico
infiammatori : a localizzazione quasi sempre
del tratto sottorenale dell’aorta dovuta ad una reazione
infiammatoria ad etiologia aterosclerotica
traumatici : qualsiasi trauma (contusivo,
lacerativo, compressivo) può compromettere l’integrità
della parete vasale con una resistenza minore alla
pressione endoluminale
PATOLOGIA ARTERIOSA DEGLI ARTI SUPERIORI

ANEURISMI SUCCLAVIO
ASCELLARI
gli aneurismi delle arterie succlavia e ascellare non
sono frequenti, sono spesso asintomatici e la diagnosi
in genere viene formulata in relazione alle
complicanze che si manifestano durante la loro
evoluzione
•la loro origine è da ricercare soprattutto a causa delle
compressione estrinseca a livello dello stretto toracico
superiore o per presenza di coste cervicali o di
anomalie dello spazio costoclaverare
•altra patologia può essere causata da aterosclerosi
ma più rara anche se è in aumento
•abbiamo ancora altre forme di aneurismi che possono
essere classificate come congenite (fibrodisplasie)
gli aneurismi succlavio-ascellari rappresentano un
patologia frequente (a differenza di altre sedi ad es.
quella poplitea), spesso sono asintomatici e la
diagnosi viene fatta per le complicanze determinate
dalla loro naturale evoluzione: complicanze emboliche
microemboli che si distaccano dalla parete e
determinano fenomeni ischemici distrettuali
l’etiologia è data sostanzialmente dalla compressioni
estrinseche a livello dello stretto toracico superiore
(es. coste sopranumerarie)

Il trattamento è chirurgico : resezione e sostituzione


con protesi
PATOLOGIA ARTERIOSA

AORTA ASCENDENTE
aneurismi dell’aorta toracica ascendente
non è ben nota l’etiopatogenesi di questa patologia
vascolare riguardante l’aorta ascendente, possono
contribuire comunque le seguenti condizioni :
 aterosclerosi
 età avanzata (>60 anni)
 sesso maschile
 razza (più frequente nei bianchi)
 familiarità
 ipertensione arteriosa
 fumo di sigaretta
 trauma
 patologie del connettivo
aneurismi dell’aorta toracica ascendente
solitamente l’aneurisma cresce lentamente e
senza dare segno di sé
la comparsa di dolore toracico è da associare alla
rottura dell’aneurisma, altri sintomi possono
essere legati a compressione delle strutture
anatomiche circostanti (ad es. stridore vocale,
disfagia : difficoltà a deglutire, dispnea : difficoltà
di respiro) o si possono avere la formazione di
fistole tra l’aneurisma con visceri cavi circostanti
(emottisi :emissione di sangue con la saliva,
ematemesi : emissione di sangue con
aneurisma aorta toracica
aneurismi dell’aorta toracica ascendente :
diagnostica strumentale

 l’angio-TC è la metodica d’immagine più


sensibile e specifica

 l’angio-RMN è più sensibile e precisa della


angio-TC nella valutazione
aneurismi dell’aorta toracica ascendente :
trattamento
obiettivo principale è quello di prevenire la
rottura dell’aneurisma - indicazione
chirurgica all’intervento è quando :

 aneurisma di diametro ≥ 5 cm
 aneurisma in rapido accrescimento
 dolore toracico / dorsale (segno di rapida
espansione o rottura dell’aneurisma)
trattamento chirurgico

gli aneurismi dell’aorta toracica


ascendente sono operati attraverso una
sternotomia mediana e l’aorta viene
sostituita dalla sua origine fino
all’emergenza dell’arteria anonima
PATOLOGIA ARTERIOSA

AORTA TORACICA
aneurisma dell’aorta toracica : definizione

l’aneurisma dell'aorta toracica è una


dilatazione di una porzione del tratto
toracico
dell'aorta
nota : la rottura, può essere fatale - bisogna
avere una chiara visione e comprensione dei
fattori di rischio, dei sintomi importante ai
fini del trattamento più rapido ed idoneo
aneurisma dell’aorta toracica :
etiopatogenesi
l’etiopatogenesi non è noto quali siano le
cause precise che portano alla formazione di
un aneurisma dell'aorta toracica in alcuni
soggetti, la dilatazione può essere il risultato di
un indebolimento della parete vasale in
seguito ad una flogosi
condizione nota l’aterosclerosi per progressiva
perdita di elasticità dei vasi), anche se fattori
come il fumo, l'obesità, o fattori ereditari, ed
ancora a lesioni potrebbero essere correlati
aneurisma dell’aorta toracica : sintomi

 nella maggior parte la patologia non


presenta sintomi molto spesso gli aneurismi
hanno una crescita lenta passando
inosservati

 in molti casi non si arriva al punto critico di


rottura, in altri casi invece la dilatazione
progredisce rapidamente
sintomatologia clinica

può essere accompagnata da :


dolore toracico
dolore lombare,
si può avere
tosse, raucedine e
difficoltà respiratoria (dispnea)

la diagnosi degli aneurismi viene fatta in occasione


di esami diroutine come ad es. un rx radiografica
richiesta ed eseguita per altri motivi
i fattori di rischio

sono uguali a quelli che determinano


l'ostruzione delle arterie, ricordiamo :
o fumo o storia di fumo
o ipertensione
o ipercolesterolemia
il rischio di sviluppare un aneurisma dell'aorta
toracica aumenta con l'età
diagnosi

• gli esami comprendono l'imaging toracico


mediante radiografia,
• risonanza magnetica (RM),
• tomografia computerizzata (TC)
• ecografia e
• angiografia
Trattamento:
• monitoraggio attento non tutti gli aneurismi
dell'aorta toracica richiedono un trattamento
chirurgico che è subordinato alle dimensioni
importante un'accurata osservazione per
rilevare eventuali cambiamenti

• riparazione chirurgica tradizionale


• impianto di protesi endovascolare
(endoprotesi)
dissecazione aortica
 patologia vascolare grave con incidenza
relativamente rara

 ad alta mortalità se non trattata d’urgenza


chirurgicamente
 in questa patologia acuta dell’aorta si ha uno
slaminamento della tonaca media

 conseguente formazione di un pseudo «lume»


classificazione dissezione aortica

può essere classificata secondo il luogo


dell'aorta dove si manifesta tale patologia tratto
ascendente o discendente :

prossimale tipo I e tipo II


distale
etiopatogenesi
cause di questa grave patologia aortica possono
essere :
oanomalie congenite cardiovascolari
oinfiammazioni
ogravidanza
otraumi
oulcerazioni aterosclerotiche
oabuso di cocaina o
oiatrogena per interventi chirurgici o
cateterismo.
fattori di rischio

patologie congenite non modificabili


altre patologie come :
 aterosclerosi
 traumi
 dislipidemie (alterazioni dell’assetto lipidico)
 fumo
 ipertensione arteriosa
 sifilide
SINTOMATOLOGIA
 dolore
 insufficienza cardiaca congestizia
 sincope
 paraplegia
 tamponamento cardiaco
 dolore precordiale, più frequentemente la sede è
interscapolare (unico sintomo specifico di questo quadro
clinico)

dolore acuto ed improvviso, in pieno benessere, «come un


colpo di pugnale", dolore toracico "migrante", stato di
shock
note diagnostiche

 diagnosi differenziale si pone con l’IMA


(infarto acuto del miocardio)

 se la dissezione si estende sino al seno


coronario si avrà un quadro clinico di
ischemia miocardica che può portare anche
ad un infarto miocardico
causa di mortalità

la morte sopraggiunge sempre per shock data


dalla rottura dell'aorta e dalla grave emorragia
interna
questo Il rischio di rottura è pari al 40%
all’esordio della sintomatologia aumentando
dell'1% ogni ora fino a superare il al 60%
nell’arco delle 24 h
PATOLOGIA ARTERIOSA

AORTA ADDOMINALE
ANEURISMI ACQUISITI : DEGENERATIVI
aorta addominale

Il 90% degli aneurismi degenerativi dell’aorta


addominale sono ad etiologia aterosclerotica le sedi
sono : sottorenale ed infrarenale
Il quadro anatomopatologico depone per una flogosi
cronica con ispessimento parietale che interessa tutte
le tuniche : intima, media, avventizia si ha una
frammentazione della lamine elastiche fibrosi
intraparietale e perivascolare, discontinuità dell’intima
con deposizione di calcio e presenza di trombi
diagnostica

• rx torace,
• ecg (non contiene segni specifici)
• TAC con mdc
• RMN
• ecocardiografia
terapia

trattamento chirurgico d’urgenza


è il trattamento risolutivo

farmaci betabloccanti per arrestare la


progressione dell'ematoma che provoca la
dissezione
aneurisma aorta ascendente
aneurismi addominali : clinica
possono essere :
asintomatici : in quanto la diagnosi viene fatta
in occasione di visite per altri motivi
sintomatici :
• dolore in sede lombare irradiata fino alla
radice della coscia
• compressione degli ureteri con simulazione
di una colica renale
• sintomatologia di una arteriopatia cronica
ostruttiva
aneurismi addominali : diagnosi

ispezione : presenza di una tumefazione allungata in


senso longitudinale in sede mesogastrica o nei
quadranti addominali di sinistra pulsante e sincrona
con il polso
palpazione : consistenza duro elastica, non
spostabile dall’alto in basso, non dolorante,
espansibile in tutte le direzioni
ascoltazione : presenza di soffio sistolico
aneurisma aorta addominale
aneurismi addominali :
indagini strumentali e radiologiche

rx diretta addome in due proiezioni


Ecografia
TC
Angio- RM
Angiografia
aneurismi addominali : complicanze
aneurismi addominali : trattamento

Terapia chirurgica : apertura


dell’aneurisma, sostituzione dell’aorta con
protesi, ricostruzione delle arterie contigue

Terapia endovascolare
PATOLOGIA ARTERIOSA

arteriopatie digitali
etiologia
metaboliche : arteriosclerosi - gotta - diabete
infiammatoria : arteriti : m. di Buerger
collagenopatie : sclerodermia - LES - artrite
reumatoide
agenti fisici: traumi - microtraumi -
tecnopatia vibratoria - congelamenti - ustioni
agenti chimici : metalli pesanti - tossici
endogeni - esogeni - jatrogena
emopatie: leucemia - mieloma multiplo -
alterazioni della coagulazione
diagnostica : note

 la diagnostica strumentale si avvale del


flussimetria Doppler per valutare il flusso
ematico

 la fotopletismografia per valutare le forme


funzionali : variazioni caldo/freddo
trattamento

la terapia delle arteriopatie della mano è


medica consiste nella somministrazione di
farmaci emoreologici (nitroderivati - alfa-
betabloccanti)
se sussistono lesioni trofiche si ricorre
all’intervento chirurgico con asportazione dei
primi tre gangli toracici e conseguente
vasodilatazione
lesioni trofiche da sclerodermia
angiografia : alterazioni del tratto distale dell’arteria
ulnare ostruzione dell’arcata palmare sup. e delle
digitali del 3° e 4° dito
arteriografia lesioni dell’art. digitali proprie con
compenso emodinamico del circolo miocutaneo
lesione trofica digitale secondaria ad ateroembolia
sindrome di Raynaud

è una malattia rara che colpisce i vasi arteriosi


le arterie, cioè i vasi sanguigni si manifesta con
brevi episodi di vasospasmo, quindi un
temporaneo restringimento dei vasi sanguigni
si possono avere forme primarie o secondarie,
nelle prime più frequenti ed è facilmente più
gestibile dal paziente le forme secondarie
dipendono da diverse patologie
fase asfittica del fenomeno di Raynaud
Raynaud primario e secondario

nei casi in cui non si riesce a diagnosticare la


causa di questa sindrome la patologia si
definisce come sindrome di Raynaud o Raynaud
primario

se la causa dipende da altra patologia si


definisce fenomeno di Raynaud secondario
Sdr Raynaud secondaria : cause

o malattie del collageno :


• sclerodermia
• LES (lupus eritematoso sistemico)
• artrite reumatoide
o aterosclerosi
o traumi
o sostanze chimiche
o farmaci
sindrome di Raynaud

in questa patologia vascolare il vasospasmo


arterioso riduce il flusso ematico diretto ai
tessuti
sono interessati solitamente dalla sindrome di
Raynaud le arterie delle dita delle mani
nel 40 per cento circa dei casi, la sindrome
interessa le dita dei piedi

raramente vengono interessati i piccoli vasi del


naso, delle orecchie, delle labbra
sindrome di Raynaud
le basse temperature anche variazioni minime e
brevi o lo stress possono scatenare un attacco,
durante il quale la circolazione diretta ai tessuti
colpiti si interrompe completamente o
parzialmente : conseguentemente la cute
diventa biancastra o bluastra per un tempo
breve, successivamente quando il circolo
ematico ritorna normale, le zone colpite
possono diventare rosse, pulsanti, si hanno
delle parestesie sensazione di «bruciore» e
intorpidimento
sindrome di Raynaud

la maggioranza dei pazienti che soffrono di


sindrome di Raynaud non riporta danni ai tessuti
né disabilità permanenti, in alcuni casi tuttavia
nelle forme gravi si possono o cancrene a causa
di attacchi prolungati o ripetuti
fattori di rischio per il Raynaud primario

 le donne sono più a rischio degli uomini

 età : solitamente prima dei trent’anni

 precedenti familiari : diversi membri della


stessa famiglia possono essere colpiti

 freddo : basse temperature fredde possono


scatenare le crisi
fattori di rischio per il Raynaud secondario
 età : solitamente dopo i 30 anni
 patologie che danneggiano direttamente le arterie o
colpiscono i nervi che controllo le arterie delle mani e
piedi
 traumi alle mani o ai piedi
 esposizione a determinate sostanze chimiche (sul
lavoro : cloruro di vinile)
 movimenti ripetitivi con le mani (computer, utensili a
vibrazioni
 alcuni farmaci (per l’emicrania -raffreddore/l’allergia
antipertensivi - chemioterapici )
 tabagismo
 clima freddo
sdr Raynaud : sintomatologia
la cute diviene pallida/ bluastra s’intorpidisce si
raffredda e inizia la sintomatologia dolorosa per
poi alla ripresa del circolo ematico diventare rossa,
pulsante, si hanno con parestesie e bruciore
le crisi possono durare meno di un minuto
oppure anche diverse ore

possono verificarsi tutti i giorni o una volta a


settimana
sdr di Raynaud : diagnostica

importante è l’anamnesi
visita
valutazione dei fattori di rischio
test al freddo
test stumentali : capillaroscopia
modificazioni dello stile di vita
visita spec. reumatologica
test reumatologici
sdr di Raynaud : trattamento

 terapia farmacologica (calcioantagonisti, alfa


bloccanti, creme per la pelle, ACE-inibitori)

 modificazioni dello stile di vita (eliminare le


cause)

 protezione dal freddo

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