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Emilia Romagna

Palma presso il Centro Medico avanzato di Mirandola che opera in strutture da campo per linagibilit dellospedale

NEL CENTRO DEL SISMA. CE LA FAREMO!


di Palma Costi, consigliera regionale PD

OLTRE LEMERGENZA. LA NORMALIT NON UN MIRAGGIO


di Roberta Mori, consigliera PD e presidente Commissione per la Parit

redazionale

l terremoto non era certo tra le cose che mi sarei aspettata di dover affrontare assieme ai miei concittadini e concittadine. Un dramma che prima di tutto ha provocato la perdita di vite umane e feriti: ventisette morti che per linformazione ed i media sono le vittime, mentre per noi sono amici e conoscenti. In questo territorio che comprende 4 province emilianoromagnole, 37 Comuni, quasi un milione di abitanti, sono cresciuti uneconomia ricca e un grado alto di benessere. Nellarea emiliana colpita sono collocati importanti filiere produttive di valenza nazionale (biomedicale, meccanico, agroalimentare, ceramico, tessile-abbigliamento). Ma ogni scossa ha ferito nuovamente e sempre pi in profondit le persone e questo tessuto. Case, fabbriche e scuole crollate o inagibili, ospedali evacuati, famiglie senza lavoro e senza casa. Sono crollati anche i luoghi della nostra identit, il nostro patrimonio storico e culturale. Qui per la reazione stata pronta e dalla prima scossa tutto stato attivato immediatamente: i Comuni, le Province, la Regione. La macchina della Protezione Civile partita. E tutto assieme ai nostri cittadini e cittadine, che pur nello sconcerto causato da un evento impensabile in queste terre, con dignit e concretezza hanno iniziato subito ad assistere gli altri e a ricostruire. Per noi, istituzioni e cittadini e cittadine di queste terre, non esistono infatti due tempi: le aziende devono ripartire al pi presto nella massima sicurezza degli stabili, le tende devono essere abbandonate quanto prima favorendo lutilizzo degli appartamenti sfitti ed agibili, le scuole devono essere messe in sicurezza o ricostruite, stessa cosa per ospedali e gli altri edifici sociali. Con questo obiettivo ha lavorato la Regione - con il presidente Errani e la sua Giunta e con il supporto di tutta lAssemblea - e ottenuto i primi provvedimenti del Governo per la ricostruzione di imprese, abitazioni, scuole ed altri edifici pubblici; compresa la nomina dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a Commissari, con lincarico di coordinare le attivit per la ricostruzione assieme ai sindaci dei Comuni e ai presidenti delle Province interessati. Ci siamo rimboccati le maniche, da subito. Davanti alle calamit nessuno deve essere lasciato da solo e nessuno, da solo, pu riuscire a farcela. Occorre perci una continuit di intervento da parte

del Governo nazionale e del Parlamento. Bisogna superare il patto di stabilit per i Comuni interessati e avremo bisogno di ulteriori finanziamenti e misure incentivanti (ad esempio di ulteriori sgravi fiscali): ogni centesimo speso da noi sar un investimento perch verr fatto fruttare per lintero Paese. Questa esperienza ha fatto ripartire ognuno di noi dalle cose fondamentali. Cos, da cittadina e da rappresentante di questo territorio, ho fatto il possibile per stare vicino ai miei sindaci, ai miei concittadini, agli imprenditori, ai volontari ed essere di aiuto concreto sia nelle piccole cose da fare da mangiare ad aiutare gli anziani o andare nelle case sparse per capire la situazione delle famiglie che l vivono che in quelle pi grandi, dalla logistica per lassistenza alla valutazione sui provvedimenti necessari, sempre cercando di fare da raccordo tra i territori e gli alti livelli decisionali. Il fare politica ha assunto immediatamente un significato chiaro e nobile: essere tra le persone per capire e trovare assieme soluzioni concrete ai problemi che quotidianamente si pongono e, nello stesso tempo, trasmettere la speranza che un futuro possibile perch stiamo gi ripartendo, ricostruendo in sicurezza e soprattutto perch possiamo contare sulla grande forza e intelligenza dei nostri cittadini e sulla nostra capacit di lavorare assieme. Un grazie sincero ai sindaci e agli amministratori dei Comuni, al Presidente e agli amministratori provinciali, al Presidente Errani e alla sua Giunta, al Prefetto Gabrielli, ai dipendenti pubblici, agli imprenditori, ai lavoratori, agli straordinari cittadini e cittadine e a tutti coloro che continueranno a credere nel futuro della nostra comunit. Sono orgogliosa di essere una cittadina di questa terra.

l territorio compreso tra Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara al centro della nostra regione, un cuore pulsante per lintera economia e societ italiana colpito duramente dal sisma. Tutti noi, consigliere e consiglieri regionali, abbiamo dato una mano. Molti di noi pi direttamente coinvolti, da quel fatidico 20 maggio e ancor pi dalla scossa del 29 - hanno trascorso gran parte del tempo sui territori e fra le persone, assieme ai Sindaci. Perch davvero cera bisogno di tutto, di aiuto materiale e di una vicinanza sia fisica che morale portatrice di un unico messaggio: non siete soli. Non si pu essere soli di fronte a quasi 10.000 sfollati nei campi allestiti dalla protezione civile, pi le migliaia di altre persone sistemate in edifici pubblici sicuri, in alberghi, o in camper, tende e container davanti alla propria casa. Non si pu, da soli, provvedere ai loro molteplici bisogni quando mancano i servizi, gli uffici dove lavorare per chiedere e coordinare gli interventi, quando ogni cosa prima considerata normale diventa un miraggio. Alla paura e allo smarrimento si aggiunge la mancanza di strumenti per andare avanti. Pensate solo allurgenza di valutare la sicurezza delle case dopo ogni scossa, di impedire che un campanile o un torrione ancora in piedi crolli improvvisamente su qualcosa o qualcuno, di verificare lagibilit delle migliaia di fabbriche e capannoni danneggiati dove le attivit debbono riprendere al pi presto. Lo sforzo dei tecnici e degli operatori stato immane, i volontari numerosi, tutte le competenze sono state coinvolte, prima durante e dopo i decreti del governo nazionale che ci hanno dato ossigeno. In un territorio che crea l1,8% del PIL italiano era indispensabile mettere imprese e lavoratori nelle condizioni di produrre, e sia gli sgravi fiscali che i finanziamenti - 2 miliardi e mezzo in tre anni - stanziati con il decreto per la ricostruzione del 6 giugno scorso ci danno questa possibilit. Grazie anche alla generosit privata dei nostri connazionali. Per parte nostra, abbiamo ricavato 47 milioni dal bilancio. Poi, fra le innumerevoli azioni che la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo in un impegno davvero straordinario e collettivo, con il presidente Errani guida efficace e partecipe di ogni fase e sem-

pre accanto agli amministratori locali, voglio sottolinearne due. La prontezza con la quale si pensato allassistenza sanitaria primaria, allestendo nei campi luoghi di cura clinica e psicologica, spostando i malati e i non autosufficienti in altre strutture messe subito a disposizione senza ostacoli burocratici, condividendo con i terremotati i mezzi, il personale e i farmaci del servizio sanitario regionale. Ai primi di giugno si stabilita lesenzione dai ticket per tutte le persone coinvolte e la liquidit alle AUSL per il pagamento immediato dei fornitori. Un punto fondamentale stato il potenziamento fino al 25% dellaccoglienza in tutte le strutture socio-sanitarie, residenze e comunit della regione. E nei servizi educativi per linfanzia. Unattenzione che considero emblematica del nostro impegno in questo dramma che ci ha colpito quella che la Regione ha rivolto al sistema educativo, ai bimbi come agli studenti. Quasi 270 sono le scuole (com-

presi gli asili) totalmente o parzialmente inagibili in Emilia-Romagna: occorreva far s che 50.000 ragazze e ragazzi concludessero lanno scolastico, che migliaia di donne sapessero dove lasciare i propri figli per tornare al lavoro. Si sta facendo ogni sforzo perch il 17 settembre tutti possano tornare tra i banchi, in strutture antisismiche e sicure. La normalit, quella che vogliamo con le unghie e con i denti, passa da qui.

Roberta assieme al capogruppo Marco Monari nella zona rossa di Reggiolo

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