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1

20.8.9
DEL

GENIO ARMIGERO

DEL

POPOLO BRESCIANO .

SAGGIO POLITICO .

IN BRESCIA

PRESSO DANIEL BERLENDIS

CON LICENZA DE SUPERIORI

M. DCC. LXXXI.
Quid leges fine moribus vane proficiunt ?
HOR. lib. 3. Ode 24,
III

PREFAZIONE

Sogliono
Ogliono quegli Scrittori , che trattano delle pa-
trie loro , cadere il più delle volte in due eftremi

egualmente viziofi . Alcuni , o ingannati , o adu-


latori , o timidi , laudano tutte le cofe appartenen-

ti alle Città , alle Provincie , agli Stati in cui vi-

vono , nè diftinguono le utili dalle perniciofe , nè


le biafimevoli da quelle che fono veramente degne
di laude . Altri al contrario per uno spirito di

fingolarità , d'intolleranza , o di nimicizia , non


fanno che biafimare le patrie loro , che chiamar-
ne degradati i coftumi , barbare le ufanze , rozzi
gli abitanti , avviliti gl' ingegni , peffime o vi-
tuperate le leggi . Ma questi ultimi mostrano
d'ignorare , che tutti i paefi hanno i loro be-
ni, e i loro mali , i loro ordini , e i loro di-

fordini ; e col confondere gli uni infieme cogli al-


tri cadono bene ſpeſſo in quel disprezzo , nel qua-
le volevano gittare i loro Concittadini : in quella
ma-
IV

maniera che i primi non arrivano a lufingarli nem-


meno colle loro adulazioni , nè mai fono riputa-

ti uomini grandi , nè mai coloro fcritti produco-


no alcun buon effetto . Gli Scrittori illuminati , e

prudenti , che hanno l'animo veramente umano e


benefico , e che fono animati da un vero Spirito
pubblico , prendono ad esaminare maturamente le

particolarità delle Nazioni , e procurano dopo di


fcriverne in maniera da non inftillare colle opere
loro che quei principj , dai quali fcaturiſcono i
buoni ordini , i buoni coftumi , la felicità pubblica.
Questa è l'unico oggetto , che li anima , e che li
dirigge; oggetto , al quale confacrano tutte le loro

meditazioni , e per cui dalla claſſe dei genj , e


delle opinioni , che fcorgono comuni ad una pro-
vincia , o ad una Nazione , tentano di feparare ,
e di eftirpare quelle , che trovano effere al viver
civile di nocumento , Tale effendo il genio , che

il Popolo Bresciano ha per le armi , genio per-


niciofo quanto altro mai , io farò un tentativo
per eftirparlo ; e lafciáte quelle particolarità , per
cui altronde di giufte lodi farebbero degni i fin
ceri e generofi Bresciani , altro non prenderò a
confiderare che l'origine , le cagioni , e gli ef-
fet-
1
V

fetti di quefto genio , per indi meglio concluder-


ne la neceffità , e i mezzi di fradicarlo . La no-
' argomento , l'utilità del medefimo , la
vità dell

divozione ch' io profeffo alla mia Patria , ed al

mio Principe , mi hanno animato a scrivere un


libro , il quale coll' andare del tempo non potrà
che produrre infenfibilmente de' buoni effetti , quan-
do abbia la forte d'effere letto con approvazione ,
e particolarmente dai Cittadini più illuftri , e dal-
la qualificata gioventù della mia Patria .

3 IN-
VI

INDICE

DEI PARAGRAFI .

INTRODUZIONE .

S. I. . Empi del Sistema Feudale . Pag. 1


II. Progreffi della Società , ed avvantaggi
della Filofofia . - -
III. Origine dei genj diverfi delle Nazioni . 3
IV. Spirito di buona Politica introdottofi
in Europa . - S
V. Efpofizione, e divifione dell' argomento . S
VI. Premeffe dell' Autore a' fuoi Concit-
tadini . 6

PRIMA PARTE .

§. I. Qualità de' Breſciani , altre provenien-


ti dal Clima , ed altre dalla Educa-
zione . www -
9
II. Il genio armigero de' Brefciani non
proviene dalla Legislazione , che anzi
in fe fteffa è facrofanta . - II
III. Prima , ed univerfale origine di que-
fto genio . 13
IV. Guerre inteftine , e fazioni de' Guelfi,
e Gibellini , che infierirono in Bre-
fcia . IS
VII

V. Valor militare degli antichi Cenoma


ni, e loro divozione particolare ver-
fo la Repubblica Veneta .. 18
VI. Affedj , e guerre foftenute dai Bre-
fciani . - 20
VII. Offiçine dell'armi , e maeftria de' Bre-
fciani nel fabbricarle . - 23
Vill. Bizzarre idee dei contadini , e delle
contadine Breſciane , che riguardano
gli ſchioppi come iftromenti di Ga-
lanteria , e d' Amore , 24
IX. Epoca particolare , che rifveglid ne'
Brefciani l'amore dell' armi .. 27
X. Eccitamento, e natura delle Protezioni . 29
XI. Efempio de' Grandi infinuatofi ne'
popolari . 30
XII. La Repubblica mette argine agli ac-
cennati difordini . 32
XIII. Abufi particolari , moderati dai Sin-
- - 36
dici-Inquifitori in terra-ferma.
XIV. Delitti , che rimangono da minora-
re nel Popolo . - 38
XV. Calcolo della Popolazione , che il Di-
ftretto Bresciano perde in 25. anni
per la frequenza degli omicidj . 42
XVI. Sbilancio economico della Provincia
Breſciana , e riftoro , che portareb-
be alle fue Finanze l' eftirpamento
dei difordini criminali . 48
XVII. Varie impreflioni , che fanno i de-
litti full' animo dei Cittadini ; ed efa-
mi
VIII

mi generali , ai quali penfa d'attenerfi


l' Autore . 54
XVIII . Tavole , ed ufo dei Regiftri Crimi-
nali. 56

SECONDA PARTE.

§. I. Epilogo , e conſeguenza della Prima


Parte , e fondamento importante del-
la Seconda . 62
II. Impedire efficacemenre l' abufo dell' ar-
mi , e proporzionare i rimedj fecon-
do le varietà dei Paefi , che breve-
mente fi accennano . -- 64
III. Privilegi d'armi , inutili per lo più ,
e perniciofi . 69
IV. Difficoltà , che fi fuol fare contro le
ordinarie Proibizioni dell' armi ; ed
idea d'un generale , e ftraordinario
Decreto · 71
V. Condanne pecuniarie da applicarſi agli
Sbirri , perchè ſiano intereffati in far
offervare il Decreto propofto , con
altri mezzi d'ottenere queft' intento . 74
VI. Del commercio efterno , ed interno
dell' armi . 78
VII. Fondo d'umanità , proprio de ' cuo-
ri Breſciani , adulterati poi dall ' oc-
cafione , e dalla continua preſenza
dell' armi . 80
VIII. Efempli di irreparabili , e ſubite Pene . 85
IX.
IX

IX. Efpulfione de' Mendichi , e Vagabon-


di Foreftieri. 89
X. Importanza , e neceffità d'un Albergo
di Correzione per i Vagabondi Na-
zionali . - - 95
XI. Eftenfione del Progetto a tutta la Ter-
ra-Ferma : ed efortazione particolare
alla Città di Breſcia . - 100
XII. Quanto importi ai Proprietarj dei
fondi , che i Contadini non abufi-
no delle Caccie , nè fieno Uomini
armigeri e modi facili , che avreb-
bero detti Proprietari d' impedire
fimili abufi . 106
XIII. Sermoni del Clero contro l'abufo
dell'armi : Educazione del Popolo in
tale propofito ; ed altri mezzi che
farebbero atti ad eſtirparne i pregiu-
dizj . - 109
XIV. Elogio di alcuni egregi Cittadini ,
che s' impiegano in correggere il
genio dell' armi : concetto troppo
fvantaggiofo , che hanno molti Fo-
reftieri della Nazione Breſciana in
genere ; e conclufione del Saggio . 120
·
non nobis folum nati fumus ,
Ortufque noftri partem Patria vindicat ..
CICER. de Offic. lib. I.

"
DE L

GENIO ARMIGERO

DEL POPOLO BRESCIANO .

INTRODUZIONE .

§. I.

FRA le molte vicende alle quali ne ' va-

rj fecoli andò foggetto il genere umano , fu


un tempo miferabile , in cui non fi vedeva-
no che fazioni , e tiranni : avvolti gli uomini
in una barbara ignoranza , tutto non era che
prepotenza , e difordine : lo fpirito di difcor-
dia , e di fedizione regnava in ogni luogo , e
il mondo non rifuonava che di tumulti , e di
ftragi . Quafi tutti gli Stati d' Europa erano
divifi fra piccoli Principi , i quali altro non
facevano che lacerarfi fcambievolmente l'un

l'altro , e muoverfi una crudele , e continua


guerra. Tutte le controverfie fi decidevano
coll' armi : i menomi affronti erano pagati col

fangue delle guerre perfonali : l' anarchia , la


A pre-
12

prepotenza feudale opprimevano ogni genere


di buon governo , e di buona diſciplina .

§. II.

Ma la natura non era sì barbara , quale


la facevano l'ignoranza , e la confufione di
que' tempi , Que' popoli erano in uno ſtato
violento e quando o la fortuna , o l'arte
apriva loro qualche occafione di liberarfi da

alcuno dei mali , onde erano oppreffi , ogni


ceto , ogni focietà d' uomini era portata dal
naturale iftinto ad approfittarne . Fu repreffa
l'infolenza , e la tirannia de' Baroni ; l' auto-
rità de' Sovrani fu riftabilita . La proprietà ,
la ficurezza dei beni , ne fu la felice con-
feguenza; quindi le arti , l' induftria , il com-
mercio , Allora le facoltà dello ſpirito ripre
fero maggior vigore ; e i progreffi della ra-
gione , e della civil libertà , influirono fulle
virtù , e fui fentimenti del cuore . Gli Ora-
tori ', e i Poeti invitarono gli uomini a un vi-
ver più dolce ; e tofto s'introduſſero miglio-
ri coftumi . I Filofofi moftrarono le inviola-
bili relazioni , che debbono legare fra di lo,
ro il Sovrano , ed i Sudditi : e fi vide il na-
tura-
3

turale Diritto rendere più umano , e foave il


civile Governo . In una parola , la Filofofia ,
e le Lettere , refero colta , ed umana l' Eu-
ropa , moſtrarono alle Nazioni in che confi-
1
fta , e donde fi formi la loro vera felicità :
tutte le claffi , e i membri tutti degli Stati ,
andarono più direttamente in traccia di effa .

§. III.

Non tutte le nazioni però camminarono a


paffi eguali , ma mille circoſtanze diverſe , e
di governo , e di clima , diverſificarono i lo

ro progreffi . E quella divenne , per esempio ,


una nazion trafficante , e marinareſca , la qua-
le abitando uno ſterile clima , non ſi vide che
da' porti di mare aperto il varco a procac-
ciarfi il foftentamento , e gli agi della vita :

laddove quell'altra diventò toſto una nazione


agricola , la quale collocata in un' ampia, è
fertile provincia , conobbe che i frutti di eſſa
non folo poteano nutrirla abbondantemente ,
ma procurarle ancora , per mezzo del cam-
bio , l'eftere manifatture . Così quel popolo

fuperò gli altri in gentilezza , ed urb anità , che


fu governato da un magnanimo Princ ipe , pro-
A 2 tet-
4

tettor delle Arti, e delle Lettere : mentre queff*


altro fi fè formidabile , nel quale una nume-
rofa , e bene aguerrita Milizia , e buoni or
dini militari vennero creati , ed animati da
un Monarca di cuore , e di mente guerriera .
In quefte , ed altre maniere confimili fi fpie-

garono i genj delle Nazioni . ( a )


§. IV .

( a ) Io fpero , che la breve teoria 9 che ho


premeffo in quefta Introduzione intorno all'indo-
le naturale , ed ai progreffi generali , fatti dalla
focietà in Europa dopo l'epoca del Governo Feu-
dale , bafterà per rifvegliare quelle idee , e fpar-
&
gere quella luce , che io defidero , fovra le co
fe , che fono per dire in appreffo . Per veder-
ne tutta la correlazione , e per conofeerne i rap
porti più lontani, bifognerebbe nondimeno ave-
re una piena cognizione del Sistema Feudale , con-
validata dal confronto , e dalle particolarità del-
la Storia, la quale è in fine la vera Maeftra del-
la Politica . Ma la natura d'un Saggio non ri-
chiede che tutto fi debba accennare , nè tutto
perfettamente analizzare : lo che prego venga con-
fiderato anche nel progreffo dell' opera . Riguar-
do al Sistema Feudale , coloro i quali bramerani
no di formarfene una perfetta idea , potranno leg-
gere l'aurea Introduzione alla Storia di Carlo V.
del Sig. Robertfon , che è un quadro degno di
Tiziano , e di Paolo
§. IV.

Noi poffiamo rallegrarci però di vivere in


un fecolo , nel quale fi fono diffufi tanti lu-
mi di buona coltura , e tanti principj fi fo-
no addottati di fana Politica , che nelle ma-

terie riguardanti il ben pubblico , il genio del-


le Nazioni a gran paffi s ' accofta all' unifor-
mità . Quindi è , che a' noftri giorni un fo-
lo pregiudizio , una fola particolarità bafta per
caratterizzare un popolo da un altro , e par-
ticolarmente quando fi tratta di un popolo
piccolo , e di una particolarità che intereffa
il ben pubblico . In quefto fenfo la nazione
Breſciana fi diftingue dalle altre , e fi può
ancora chiamare una nazione armigera : ed
è preciſamente fotto questo punto di viſta
ch'io prendo a trattarne .

S. V.

Verferà dunque il mio difcorfo fopra il


genio armigero dei Breſciani , pel quale inten-
do quello fpirito d'armi , e di fierezza , che
fembra innato negli animi loro , e che an-
che nel fecolo decimo ottavo ne può forma-
A 3 re
6

ཝཱ re il diftintivo carattere . Per trattarne poi


con tutta la chiarezza , e precifione poffibile,
dividerò in due parti il ragionamento . Mo-
ftrerò nella prima la natura , le cagioni , e

gli effetti di quefto genio . Proporrò nella fe-


conda alcuni mezzi , onde eftirparlo , e po-
lire con utilità la Nazione . L'iftruirla è il

primo paffo che fi dee fare : io procurerò per


tal fine , che la brevità dello fcrivere , e l'a-
ſtrazione delle idee , non mi facciano ſcrive-
re a pochi .

S. VI.

E poichè nulla io ho di più grato , e nul-


la reputo degno di maggior lode quanto l'a-
more , e la benevolenza de' miei Concittadi-

ni , così fpero , che il comune amor della Pa-


tria mi concilierà gli animi loro ; la più no-

bile , e maggior parte de' quali è già illumi-


nata a fegno , che non troverà in quefto fcrit-
to che i proprj fuoi fentimenti , efpofti con

quella generalità , colla quale un Autore po-


litico non ha da tentare , che di giovare agli
uomini . Sono parecchi anni almeno , dacchè

io vado maturamente efaminando lo fpirito


della
7

della Nazione , e poffo dire con verità , che


fe noi Breſciani in materie criminali non fia-

mo ancor giunti all'umanità del Secolo de-


cimo ottavo , abbiamo però degli ingegni pen-
fatori , e delle perſone illuminate , e di ani-
mo elevato , che lo defiderano , e le quali per
confeguenza non diſapproveranno queſta mia ,
qualunque fiafi fatica , ficcome fuggerita ap-
punto dal defiderio di vedere ridotta al li-

vello delle più colte , e più gentili Nazioni,


una Città, ed una Provincia , che in varj ſuoi
particolari avvantaggi ne fupera molte altre ,
e che diventerà al Principato fteffo molto più
utile, e più fruttifera , quando farà meno ti-
ranneggiata dai difordini , e dai pregiudizj
dell' armi . Ben è vero , che la voce di uno
Scrittore da fe fteffa può fare aſſai poco :
ma è vero altresì , che le piccole cagioni tal-
volta danno fpinta alle grandi , e che le ve-
rità importanti , e i lumi che fi fpargono in
uno fcritto , o prefto o tardi , o poco o mol-
to fogliono ordinariamente influire ful genio ,
fui coftumi , e ful governo dei Popoli . Qua-
lunque poi debba effere la forte di un libro,

la lufinga di giovare al pubblico deve baſta-


A 4 TC
8

re per animar le vigilie d'uno Scrittore


bafta certamente per animare le mie . Cono-
fco , che non mi conviene in neffun modo

di erigermi in uomo di ftato , nè in uomo


a progetti , e molto meno in Cenfore : ma
fe lo ftile forzato dalla materia , ſembrerà che
affetti in qualche luogo qualche aria di Le-
gislatore , poffo afficurare con tutta ingenui-
tà , che è ben lontano dall' affettarla il mio

cuore . Io fono un femplice Cittadino , che


vorrebbe renderfi utile anche ne' fuoi ozj :

quefto è l'unico mio oggetto . Felice , fe al-


la purità della mia intenzione fi perdoneran-
no alcune idee , in cui forfe mi ftrafcinerà

la natura del foggetto ch' io tratto ! più fe-


lice , fe il frutto del candido omaggio , che

offro a' miei compatriotti corrisponderà al mio


defiderio Animato da quefti foli principj ,
entrerò dunque direttamente nell' argomento .

PRI
PRIMA PARTE.

§. I.

NON fi può negare , dice un noftro Iſtd-

rico , che nel genio , e nell' umore del po-


polo Breſciano non
& appaja una qualche traccia
di un non fo che di duro , di ferreo , di fan-
guigno , di conformità al clima ( a ) . Questa è
una verità di fatto . Io diftinguerò da Filofofo
ciò che fi debba attribuire al Clima , pre-
fo nel fuo** vero fenfo , e donde provenga il

genio fiero , ed armigero . Che quella natura,


la quale nutre e feconda nelle noftre monta-
gne ampie e ricche miniere di ferro , quel-
la medefima foglia formarci con un tempe-
ramento egualmente ferrigno e crudo : que-
fto è ciò che non fi può afferire in verun
modo . Un fimile temperamento può bensì
formarfi dal continuo ufo dell' armi ; ma il

genio di portare continuamente le armi non


può dipendere dal clima . Il clima può for-
DAYL
mare dei naturali più o meno focofi , ed ela-
ftici :

Biemmi Stor. di Brefc. Tom. 1. pag. 10.


10

ftici : le circostanze dei paefi montuofi pof-

fono renderne gli abitatori più o meno in-


fleffibili e duri , più o meno rozzi e ſelvatici ;
ma perchè effi divengano per paffione , e fuo-
ri di ragione armigeri , è forza che vi con-
corrano dei pregiudizj , dei coſtumi che ſen-
tano di qualche barbarie . All' aere libero ,
ed al clima Breſciano , io attribuifco fola-

mente quella forza d'immaginazione , e di


fpirito , che è propria di noi Breſciani , e per
cui , quando il vogliamo , e che fortunate ed
animatrici circoftanze il confentono , fappia-
mo diftinguerci in ogni genere di civili , e
militari intraprefe . La felice coſtituzione d'un

aperto , e fpaziofo Orizzonte , agitato , e pu-


rificato frequentemente dai venti, che foffia-
no fra le montagne che lo circondano a Set-

tentrione , congiunta alla fertilità del terre-


no , alla falubrità , all'abbondanza del vitto ,
ed al favore degli argentei Laghi , e delle
limpide acque , che fcorrendo inaffiano le no-
ftre campagne , e che la Città abbelliſcono
di non poche fontane , dona alle membra
quella vigorìa , ed alle fibre quel tono di ela-
fticità , e di forza, che fi richiede perchè il
mec-
II

meccanismo d'un popolo fia ben formato, è


"
perchè in conſeguenza le facoltà dello fpiri-
to poffano fvilupparfi felicemente , ed agire
con alacrità , e preftezza . L'abito poi , l' edu
cazione , il pregiudizio inveterato di un po-
polo , che per le caccie , pel commercio dell
armi , e per la facilità di averle , e di por

tarle , ne fa quafi un continuo ufo quefto


è ciò, a mio parere , che influifce per modo
nelle pieghevoli menti giovanili , che effe na-
turalmente concepifcono della propenfione per
l'armi . Un bambino , che fino dalla culla ne
mira le pareti della ftanza munite , che of
ferva il padre entrare in effe con que' lucidi
iftromenti alla mano , che ne fente in ap-
preffo parlare con gloria , che ne vede l'uti-
lità per le caccie , e la creduta difefa , ed il

fuppofto ornamento per la perfona , non può


fe non crefcere con uno fpirito armigero, che
fembri quafi nato con lui . Conchiudo , daf-
la fatta analifi , che quefto genio non naſce
dal clima .
§. II.
Potrebbe fofpettare alcuno , che effo na
fceffe dalla Legislazione : ma chiunque vor

12

rà bene confiderare le cofe , troverà queſta


opinione del tutto falfa , e mal fondata . Pe-

rocchè le Provincie Venete fono tutte rego-


late colle medefime Leggi , una fola è la
criminale Legislazione della Repubblica , nè
la piccola varietà d' alcuni ftatuti municipa-
li , i quali non variano parimente che in co-
fe di poca importanza , può cagionare quel-
la diverſità grande , per cui vediamo il po-
polo Breſciano non folo diftinguerfi da tutti
i popoli Italiani , ma ancora da tutti quelli
dello fteffo Dominio Veneto . Concedo , che

anche i Bergamaschi partecipino molto del


medefimo genio , e dei medefimi pregiudizj ,
in guifa che potranno valere anche per loro
molte delle cofe ch'io dirò pe' Breſciani: ma
vi ha non pertanto, una gran differenza , e
forfe effi non apprendono che da noi i ma-
li efempli in materia d' armi , mentre noi nont
fappiamo apprendere i loro glorioſi , ed utili
infegnamenti in materia di commercio , e di
traffico . Appena poi un viaggiatore Filofofo,
dopo le rive del Serio , e del Mella , arrive-

rà a quelle fpumanti dell' Adige , che gli fem-


brerà d'aver trovato un altro popolo , ed aſ-
1
tri
"
13

tri fudditi ; cioè un popolo umaniffimo


fudditi colti , ed illuminati . Serba , o Vero
na , la gloria di proteggere le buone lettere ,
ď' ergere nobili ftatue ai Fracaftori , ed ai

Maffei , che queſto è il vero mezzo di far


fiorire nel generale de' tuoi Cittadini una col-
tura fommamente contraria a certe claffi di

pregiudizj . Così la quiete , la umanità che re-


gna fra le fponde dell' Adria , dove i delitti
commeffi coll' armi fono rariffimi , e maffima-
mente paragonati al numero grande degli
abitanti , faranno meditare con iftupore qua
lunque Breſciano penfatore, o politico , il qua
le rifletta ad *. un confronto tanto umiliante

per la fua Patria , e tanto gloriofo altronde


.1.
al Veneto nome . E' chiaro adunque , che il
genio armigero del noftro popolo non provie
ne nemmeno dalla Legislazione , la quale an-
zi , come vedremo anche in appreffo , non

è diretta , che a coreggerlo , e ad eftirparlo .

§. III

Che effo fia un avanzo di que' ſecoli bar-


bari , che ho nominato nella introduzione ,

ognuno fe lo immaginerà facilmente , ſenza


che
14

che io ricorra alla Storia per dimoſtrarlo .


Bafta riflettere , che effendo allora tutte le
Città lacerate da ſedizioni civili , e da guer-

re particolari , le perfone facoltoſe e poten-


ti , neffuna altra cofa per conſeguenza mag-

giormente ftimavano , nè defideravano , quan-


to l'avere molti vaffalli , molti uomini ar-
mati , e ſgherri ai loro comandi , i quali fof-
fero pronti a qualunque attentato per fofte-

nere le loro parti , e per farle vigoreggiare
fopra quelle degli altri . Un falfo fpirito mi-
litare dominava nella Nobiltà ; tutte le cir-
coſtanze volevano che il popolo nẹ addot-
taffe gli eſempli , ne cercaffe la protezione .
Così ai tempi delle Signorie feudali crebbe
fommamente la paffione dell'armi : le paffio-
ni diventan coftumi : i coftumi dei Nobili fi

trasfondono nei popolari i popolari tanto


più li confervano , quanto che fono natural-
mente più rozzi , e meno atti ad acquiſtare
dei lumi , ed a ſpogliarfi dei pregiudizj già
addottati una volta

§. IV.
IS

§. IV.

Vero è , che confiderando la Storia de


baffi tempi , fi trova , che quanto ho detto
qui fopra fu quafi egualmente comune a tut
te le provincie Europee ; e particolarmente
alle Città di Lombardia , per le molte divi-

fioni , e dominj , ai quali andaron foggette


dopo l' invafione de' Barbari Settentrionali ,
che cagionarono tanto danno all'Italia ; pro
vincia del pari sfortunata , che deliziofa , an-
che per aver fervito molte volte di mifera.
bil teatro alle guerre delle foraftiere Nazio-
ni . Tuttavia ficcome la Provincia Breſciana

per la fua eftenfione , fertilità , e pianura ,


fi diftingueva fra le altre di Lombardia ; così
anco più frequentemente dell' altre effa era
o motivo , o fpettacolo , o cagione di qual-
che guerra . Le guerre inteſtine poi , tanto
atte a fomentare l'ufo , e la paffione dell'
armi , dominavano in modo particolare in
Breſcia ; mentre , dopo la pace di Coſtanza

governandofi effa a foggia di affoluta Re-


pubblica , non avea però d'altra parte tutte
quelle prerogative , che fi farebbero richieſte
per
16 A

per fondare uno ftabile , e folido Dominio ,


in cui non trovaffe oftacoli la punizione de-

gli uomini tumultuanti , e ſediziofi . Quindi


fu , che fufcitatefi altresì in que' tempi le
fazioni de' Guelfi , e Gibellini , che furono di
tanta rovina all' Italia , quefte pure in niuna
altra Città maggiormente infierirono , quan-
to in Brefcia ; di maniera che , riandandone
la Storia ( a ) , effa fi véde tratto tratto fa-
crificata per mano de' fuoi • medefimi Con-
cittadini : i quali effendo tutti divifi in due
partiti , ed ora reftandone fuperiori i Guelfi,
ora i Gibellini , venivano frequentemente al-
le mani sì nelle contrade , e nelle piazze del-
la Città , che nel Territorio ; fi uccidévano

a migliaja , e mettevano a ferro , e a fuoco


gl'interi Contadi , che erano o poffeduti da-
gli avverſarj , o aderenti al loro partito . An-
zi ficcome il partito , che reſtava inferiore ,
chiamava fpeffo in foccorfo qualche popolo
vici-

(a ) Vedi il Capriolo , il Malvezzi , ed altri


noftri Iſtoriografi sì ftampati che manoscritti ,
coll' ajuto de' quali è defiderabile , che alcuno
s' accinga a darci una intera , e compita Iftoria
della Patria , che tuttora ci manca .
*

17

vicino , o qualche Principe , o Capitano ſtra-


niero , queſti altresì approfittavano ordinaria-
mente dell'occafione d'arricchirfi a ſpeſe de
Breſciani , i quali , reſtavano e nella vita , e
nella roba doppiamente danneggiati . Che fe
i noftri Progenitori foffero ftati in vece di
animo concorde , ed aveffero attefo unica-
mente a far fiorire il loro Governo , e il lo-
ro Territorio , è incredibile il dire a quantà
profperità , ed a quanta eſaltazione , e gran-
dezza , farebbero venuti ; mentre benchè tra

vagliati da tante calamità , ebbero altronde


i modi , le forze , e il coraggio di refpigne-
re da fe foli i formidabili eferciti di Fede-

rico Barbaroffa , e di Arrigo VII. , non che


di pugnare molte volte gloriofamente contra
i Popoli vicini . Ma ſe la concordia dei Cit-
tadini ( concordia , che in tutti i tempi , ed an-
che nelle minime cofe , fi deve fempre per

confeguenza con ogni ftudio confervare ) pro-


duceva i maggiori beni quando fi calmavano
in Breſcia le fazioni inteftine , quefte tutta-

via ripullulavano di nuovo prestamente , e


rifvegliavano dappertutto le armi , le uccifio-
ni , le ftragi . Ora quefte fazioni lafciarono
B an-
18

anco per molto tempo tali veftigia di difcor


die , e di odj fanguinofi , ed implacabili , in
varie delle noftre più fegnalate famiglie , che
fe Brefcia foffe ftata Roma , anche Breſcia
contarebbe i fuoi Silla , e i fuoi Marj .

§. V.

Ma ſe in queſti tempi noi vediamo l'ufo ,


e il genio dell' armi , fomentato nel noſtro
popolo per motivi infauſti di difcordie , e di
fedizioni civili , quefto medefimo genio io lo
trovo fomentato in appreffo anco per uno
fpirito di fedeltà , e di valore . E' nota la
maniera gloriofa , colla quale i Breſciani , per
fottrarfi dalla tirannia , e dalle oppreffioni ,
che eſercitavano fopra di loro i Governatori
dei Viſconti , fi ricoverarono all' ombra , è
fotto i benigni aufpici del feliciffimo Domi-
nio Veneto , dal quale in benemerenza furo-
no condecorati di preclari , e moltiffimi Pri-
vilegi ( a ) , e laſciati eſenti in particolare dal
poter effere ingaggiati nelle truppe , e dall'
obbli

(a) Vedi la Raccolta di Privilegi , Ducali ,


Terminazioni ... &c. ... concernenti la Città , e
Provincia di Brescia .
19

obbligo di contribuire delle milizie al Prin

cipato . Ciò non oftante , quando la Repub


blica fi trovava minacciata , od involta in
qualche guerra , effa domandava ai Breſcia-

ni dei fuffidj di fanti , e di cavalli ; e i Bre


fciani fempre inclinati a quanto poteva con-

tribuire alla proſperità , e alla gloria del lo-


ro Principe , affoldavano le truppe richieſte 1
e fi facevano gloria d' offerirle al fervigio
pubblico ( a ) . Era perciò un punto di glo-
B 2 ria

(a ) Queſto confta da molti documenti au-


tentici , che fi leggono in varj Regiſtri di cofe
pubbliche , efiftenti nella Cancelleria della noftra
Città , nei quali trovandi appunto molte richie-
fte di milizie fatte dalla Rupubblica ai Breſcia-
ni , e dal Generale Configlio di queſti accordate
volentieri alla medefima . Non fi può dire quan-
to il Popolo Bresciano fia ftato in ogni tempo
affezionato al Veneto Dominio ; di modo che
rieſce di fomma fatisfazione il leggere molti dei
predetti documenti , pei varj atteftati di raro
zelo , e di fuddita , e fingolare benevolenza 2
che fi ·trovano dati dai Brefciani al loro Prin
cipe ; e pei diftinti monumenti di gratitudine ,
e di benefica munificenza , che fi veggono dall'
altra parte dati dal Principe a' Sudditi tanto be-
nemeriti . Così poffa continuar fempre una al-
ter-
&

20

ria per la Nazione il mantenerfi guerriera ,


ed armigera ; e tanto più , quanto che effa
era memore ancora dei molti fegni di valor
militare , che avea moftrato , come abbiamo

toccato poc' anzi , allorchè fi reggeva a for-


ma di un popolo libero .

§. VI.

Oltre che non la gloria fola , ma l'utili-


tà ifteffa animava i Breſciani a mantenerfi

valorofi ed armigeri , e pronti a cangiarſi in


un momento in un popolo di foldati ; men-
tre , per le guerre , e per la circoſtanza di

que' tempi calamitofi , ed incerti , effi avea-


no a combattere tratto tratto per difefa del-
la vita , delle foftanze , della Patria : nome,
che rifuonava al cuore de' noftri Antenati.

( e così rifuonaffe ancora fra noi ! ) come fo-


leva rifuonare un tempo fra le contrade del
Lazio , e fra le mura di Roma . In fatti

qua-

ternativa tanto felice ! Così i Breſciani fi pro-


poneffero daddovero di riformare l'abufo dell'
armi , come dalla Veneta autorità , e prudenza .
verrebbero fecondati ficuramente in una imprefa
tanto proficua !

*
21

quali fegni di fedeltà , e di valore , non die-


dero i noftri Maggiori e quando foftennero
sì gloriofamente l'affedio di Niccolò Picci-

nino ( a ) ! e quando per ifcuotere il giogo


de' Francefi ( i quali pare che fi moſtraſſero
in que' tempi tanto crudeli , ed ingiuſti in
Breſcia , quanto oggi fi moſtrano umani , e
benefici non folo verfo tutti i loro popoli ,

ma fino verfo gli ſtranieri ) , e per riftabilir-


fi fotto la Veneta dominazione , dovettero
foggiacere per la iniquità delle circoftanze
al facco terribile di Gafton de Foix ( b ) ?
Tanta fedeltà e coſtanza , e sì ftraordinarie,
ed illuftri azioni , meritavano qualche ricom-
penfa e l'ebbero in fatti dal Veneto Sena-
to , il quale riconfermò tofto a' fuoi devoti

Breſciani tutti quei Privilegi , che avea ai


medefimi altra volta accordati . Ne furono

anzi aggiunti alcuni di più , ed alcuni altri


В 3 più

( a ) Manelmus . De Obfidione Brixiæ : & Afte-


zatus in Præfatione .
(b) Supplemento alle Iftorie di Brescia di
Patrizio Spini : e Defcrizione del Sacco di Ga-
fton de Foix di Cefare Anfelmi : Opufcoli infe-
riti al fine delle Iftorie del Capriolo .
22

più efpreffamente dichiarati , fra i quali fi


può vedere quello che efentava la Provincia
da tutti i pefi militari , sì perfonali , che rea-
li ( a ) . Siccome però quefti privilegi , e que-
fte beneficenze , non fecero che accrefcere la
fede , e la divozione de' Breſciani verfo la

loro Repubblica ; così quando effa avea qual-


che guerra , o in Terra , o in Mare , contro
a' Turchi , o contro altri , i noftri Maggio-
ri tutte le volte che erano in iftato di farlo

fi recavano a gloria , come in addietro , di


raccogliere , e d' inviare , dove la Repubblica
lo defiderava , qualche corpo di truppa na
zionale , alla teſta del quale vi fuffe pari-
mente qualche valorofo Condottiero , o Ca-
pitano della Nazione . Aggiungafi , che non
eſſendo ancora i tempi abbaſtanza afſicurati
e tranquilli , anche i popoli circonvicini fe-
guivano a dare qualche volta occafione a
Breſciani di prendere le armi contro di loro;
come quando valorofamente le prefero con-
tro i Cremonefi per mantenere il poffeffo
del fiume Ollio ; e con queſte rifleſſioni ,
" con-¹

( a ) Ducale 26. Giugno 1 $ 17.


23 A
"
confrontate colla Storia , fi vedrà che i no-
ftri Maggiori continuarono per molto tem-
po ad avere dei motivi fortiffimi di mante
nerfi guerrieri , ed armigeri .

§. VII.

Un motivo poi che a prima vifta non pa-


re molto forte , ma che può nondimeno aver
influito , ed influire moltiffimo , a confervare
armigeri i Breſciani , effi lo hanno fempre
avuto nella fabbrica nazionale , e nel com-
mercio dell' armi . Fabbricare le armi , e non
portarle , e non faperle ufare : queſto è fem-

pre fembrato al noſtro popolo un punto di


difonore . Confta da alcuni documenti , che
fino dal tempo dei Romani , i quali anche
per tale motivo fecero gran conto di queſta
Nazione , i Cenomani erano eccellenti nelle

manifatture di ferro , che da loro fi traeva


dalle miniere , e fi lavorava fino all' ultima
perfezione , come fi lavora al dì d'oggi . In
quefto genere di commercio lucrativo per la
noftra Patria , i Fabbricatori di armi fi fono
fempre fegnalati in particolar modo , ed han-
no fempre confervato un grido di molta ce-
B 4 le-
24

lebrità . Dopo le armi da taglio fi fono fab


bricate con egual maeftria anche quelle da
fuoco , e i noftri Mercanti ne hanno fatto
fempre un traffico di molta confiderazione .
Così Breſcia è ftata quafi in ogni tempo
l'Armeria di tutta Italia ; della quale ognu-

no vede , che i Brefciani doveano effere i


primi ad approfittarne . Sul principiare del
Secolo XVI. riferisce infatti un noftro Cro-

nifta , che i più nobili giovani del paeſe ga-


reggiavano ſpeſſo fra loro a chi poteva ave
re le armi , e i pugnali più vaghi , più ben
lavorati , più ricchi . Ora io dico , che la
circoſtanza di tante armi efpofte fra noi , e
in tante botteghe alla pubblica vendita , e
fotto l' afpetto più lufinghiero , ne' luoghi più
frequentati , e coll' invito del prezzo più mo-
derato , debbe avere contribuito a diffonder-
ne , e confervarne l'ufo nel noftro Popolo
più che in un altro , ed a maggiormente , di-
rò così , abbagliarlo , e fedurlo .

§. VIII.

Quando poi un pregiudizio ha cominciato


a pigliar piede in un popolo , maraviglioſa
CO-
25

cofa è il confiderare in quante maniere egli


fi eftenda , e propaghi . Chi crederebbe in-
fatti che fino le giovani Contadine concor-
reffero in alcune delle noftre Ville a fomen-

tare il genio dell' armi ? Eppure queſta è una


verità di fatto . Il genio armigero del noſtro
popolo non viene tutto da ferocia , ma an-

che in parte da galanteria . Parlo della ga-


lanteria contadineſca , di cui i più gentili
iftrumenti ſono riputati i coltelli > e gli
ſchioppi . Per attrarre più fguardi , per pre-
fentarfi con più vantaggio a una giovane ,
per gareggiare , o per fuperare i rivali , tor-
na bene a' noftri contadinotti , e particolar
mente in certe occafioni di Fefte , e di Fie-
re , il portare con aria di coraggio , e di di-
finvoltura uno ſchioppo ; il quale è riputato
fegno di virilità , iftromento di leggiadria , e
d'onore di modo che coloro , i quali non
lo portano fono quafi tenuti per fanciulli , e
ragazzi , non ancora capaci , o almeno non
ancora ben degni di entrare nel regno d'A-
more . In fomma , come nel cinto di Venere
erano raccolte le grazie , le amabilità , i de-
fiderj ; così le noſtre contadine trovano pref-
fo
26

fo a poco gli fteffi pregi raccolti negli Schiop-


pi . Sfortunati però gl' Imenei , che Amore le-
ga fotto quefti aufpicj , poichè le armi ordi-
nariamente gli fciolgono colle morti , e col
fangue ! Fu un tempo , che anche le noſtre
Dame ( bizzarra cofa ch'io fon per narrare ! )
fi pregiavano di fpirito armigero , ed arriva-
vano fino a portarne al petto un emblema
per vezzo . Confifteva quefto in una beliffi-
ma piftolina d'oro , fuorchè l'acciarino , e la
piccola canna , che eran di ferro ; arma , che
il Signorile bel Seffo d'allora portava appeſa
ad un naftro pendente dal collo . Io ne ho
vedute due di queſte piftoline , che fi confer-
vano tuttora da una egregia , e cofpicua Da-
ma della noſtra Città , e che ſono maravi-
gliofamente lavorate e conteſte . Il bijou
è gentiliffimo , e fignificantiffimo , nè fi
può immaginare un emblema più diſtintivo
del carattere della Nazione ; emblema , che
farà anche ftato forfe iftromento della Ga-

lanteria di allora ; e chi fa , quante conqui-


fte egli avrà fatte ? offia quanti ſeguaci avrà
acquiſtati alla fazione , e al partito di quel-
le famiglie ? Fortunatamente le noſtre Dame
fi
.
4

27

fi fervono preſentemente di altre armi , e di


altri ornamenti , per cattivarfi gli animi , e
per efigere benevolenza , ed offequio ! E noi
felici , fe , con quella umanità e dolcezza , che
è propria del loro carattere , e che ha tanta
forza ful cuore degli uomini , fi proponeffe-
ro di eftirpare interamente dai medefimi quel
le veſtigia dell'antico genio , che poteffero
per avventura confervare ! Ma ne' villaggi ,
e nelle contadine , regnano tuttora i pregiu-
dizj , che ho eſpoſti di fopra ; i quali ficco-
me lufingano la gioventù , e l'amore ; così
ognuno vede quanto debbono avere d' in-
fluenza , e di forza , per confervare l'abufo
dell' armi .

§. IX.

Spirava appena il Secolo XVII. , fecolo ,

che io trovo fegnato fra noi dalle più cru-


de barbarie , e in cui vi furono fino alcune
delle noftre più illuftri Matrone , che fi re-

fero celebri per le prepotenze , e pei nume


- rofi Sgherri che mantenevano . La Nobiltà ,
e il popolo cominciavano ad incivilirfi ; e
1
parte per la premura del Governo, parte per
i
28

i lumi che fi diffondevano in Italia , v' era


fperanza da credere , che la Nazione Breſcia-
na doveſſe riformarfi di molto negli abufi
dell' armi : quando una circostanza particola-
re preſentoffi al principio del Secolo XVIII .
ad impedire , e ritardare i progreffi , che fen-
za di effa fi farebbero fatti . Le Armate , che
nel principio appunto di quefto Secolo all'
occafione delle guerre tra i Francefi , e i
Tedeſchi per la fucceffione delle Spagne , ac-
camparono nel diſtretto Breſciano , lo dan-
neggiarono fpeffo colla licenza , ed avidità
de' foldati , che tratto tratto mettevano a
facco i più ricchi villaggi . La Repubblica
veramente avea prefidiata la Provincia con
un corpo di Truppe ; ma ficcome quefte ,
per la vaftità del Paeſe , non poteano tro-
varfi in tutti i luoghi , così i foldati foreftie-
ri ora in un luogo , ora nell' altro , facevano
dei guafti terribili . Quindi i Breſciani , sì i
contadini , che i Signori , e i Nobili , per di-
fendere le loro entrate , i loro beni , le loro
cafe , fi tenevano in allora quafi tutti full' ar-
mi . I Grandi fi facevano fcortare dai loro
dipendenti , e la fperanza della comune di-
fe-
29

fefa li rendeva capi di molta gente , ſempre


contenta , ed avida altronde di andare ar-

mata . Le Ville , che temevano di qualche


guafto , attruppavano i loro Abitanti per im
pedirlo ; e per una fpecie d' invalfo fanatif
mo commettevano talvolta anche dei barba-

fi ecceffi contro quei foldati . Ma questi non


mancavano poi di rendere con uſura la pa-
riglia ed ecco un funeftiffimo fermento di
armi ; ecco un' epoca non molto lontana ,
che ne ha fra di noi ravvivato lo ſpirito .

§. X.

Col pretefto della neceffaria difefa , e fot-


to l'apparenza della comune utilità , abben-
chè la Provincia foffe guardata , come ho
detto poc' anzi , da un corpo di Truppe ,
molti Ricchi approfittarono non oftante del-
la neutralità del Governo , e ripigliarono con

più vigore l'antico feudale coftume di accor-


dare il loro favore a de' popolari , perchè

portaffero le armi fotto i loro aufpicj ; aufpi-


cj fatali per mille ragioni ! Quefto delitto di
Stato ritornò ad effere un punto d'onore , e
per alcuni anche di traffico . Così i fagiani
di
.
30

di alcune tavole fumavano di fangue uma-


no . La maffima del maggior numero era
quella di farsi rispettare ; maffima , che fi fo
fteneva col delitto , e colla prepotenza , col
proteggere il contrabbando , corrompere coll' o-
ro , o far tremar colla forza le intiere sbir-

raglie . L'ambizione non tace in neffun po


polo , ma ella ſcambia la falfa colla vera glo-
ria in un popolo incolto . Felice quello illu
minato , che fa collocarla nella fola virtù !

§. XI.

Ora un sì deteftabile eſempio a tal ſegno


poi s' infinuava nel popolo , che ſe Hobbes fof-

fe ftato allora nella Breſciana provincia , me-


no torto avrebbe avuto di dire , che lo ftato
di guerra fia all' Uomo naturale , dacchè i
Breſciani , fe non per natura , almeno per
gli avanzi de' feudali coftumi , e dell' antica
barbarie , e pel funefto eſempio , e comando
de' Grandi , erano realmente , o almeno pa- ·
revano in un vero ftato di guerra . Ho det-
to parevano per diſegnare il numero grande
di coloro , che amavano di andare continua-
mente armati , e di moftrarfi d'animo , e di
CO-
31

coraggio pronti in ogni occafione a qualun


que misfatto . Queſta razza d' uomini , che
in Tofcano diremmo Bravi , era ſtata chia-
mata in Lombardo col nome di Buli : ed oh
quanto , e come prefto i Buli Breſciani di-
vennero celebri ! Tiriamo un velo fu le tra

giche fcene , che commettevano : e conten-


tiamci di diſegnare in generale , e con bre
vità , lo ftato deplorabile della Nazione , che
era in gran parte ritornata agli ecceffi del
Secolo XVII. In una parola , effa pareva

nata per diſtrugger ſe ſteffa : effa ſembrava


rinnovare l'immagine di quegli uomini ar-
mati , che nacquero dai denti del Serpente
feminati da Cadmo , i quali si tofto furono
nati , che ſcambievolmente fra di loro fiuc 1
cifero . Le gare delle private famiglie , le

controverſie civili da terminarſi nel foro , gli


urti , e gl' incrocicchiamenti di certe paffioni,
tutto conduceva allo fpargimento del fangue,
tutto moftrava quanto l' ignoranza , e la ma-
la difciplina d'una nazione , poffono degra
dare l'Umanità . Nò , troppo vivi colori non

mi fanno animar quefto quadro: unifco fo


lo le tinte d'alcuni Manoſcritti , e Diarj di
me-
32

memorie Breſciane , che ho bagnato leggen-


doli di molte lagrime .

§. XII

Lode fia però al Veneto Governo , che


follecito fempre della pubblica tranquillità , e
della vita de' Sudditi , pensò feriamente ad
eftirpare i mentovati difordini . Temporeg-
giare , e dividere il corpo de' Rei , quando
la loro unione , e il loro sfrenato talento ,
poteano far temere di qualche funefta con-
feguenza : ma dopo non laſciarne impuniti i
Capi . Tarpare a poco a poco le ali a tutti
i Prepotenti , e reftringere , ed abolire que
privilegi , o diritti feudali , i quali tendevano
a formare dei piccioli Defpoti , e che erano
un oftacolo all'unità del Sovrano Potere , ed

un impedimento all' efecuzione delle leggi


più facrofante . Inibire le condanne pecuniarie
nei delitti d'omicidio , e ferite fatte con pe-
ricolo di morte , o di ſangue ( a ) ; condan-
ne , colle quali fi purgavano per lo avanti
in

( a ) Decr. 28. Ottob. 1682, del Configlia


di Dieci
*

33

in Breſcia i misfatti più atroci , che i Rei

comperavano , dirò così , e bilanciavan coll'


oro .Softituire alle pene pecuniarie le pene
afflittive , e far tremare con quefte , e colle
Colonne di S. Marco le tefte dei più forti ,

e più elevati papaveri . Preſcrivere con otti-


me leggi ( a ) le caute circofpezioni da ufar-
fi , il buon ordine da tenerfi , e la pronta

efpedizione da darfi alle Intromiffioni Avvo-


garefche , che foſpendono gli atti , e proceffi
criminali , affinchè fi combinino quefti due

facrofanti oggetti , che coſtituiſcono lo fpiri-


to dell' Avvogaria . 1. che di via ordinaria
non vengano rilaſciate quefte Intromiffioni ,
che nei cafi , i quali diano indizj di fodo
difetto nei proceffi , offia di non improbabi-
le innocenza negli Inquifiti ; 2. che coll' ac-
cordar tempo ad effi Inquifiti , e col rimet
terli ad altri Giudici , in quella maniera , che
C effi

( a ) Vedi il Dizionario del Diritto Comune ,


e Veneto , agli articoli Intromiffione , ed Avvo-
gadori : Opera recente ed utiliffima del Sig. Mar-
co Ferro , Avvocato Veneto , il quale riferiſce in
quefti articoli le Leggi principali , che coſtitui-
fcono il Capitolare dell' Avvogaria .
34

effi hanno ogni campo di far conftare la lo-


ro innocenza , fe realmente fono innocenti ,
così non trovino mezzi di fottrarfi alle pene

della Giuftizia , quando realmente l'abbiano


offefa . Mandare Sindici Inquifitori in Terra
Ferma per riformare ogni genere d'abufi ,

per introdurre in ogni cofa il buon ordine ,


e la buona difciplina , e per ifpedire ful luo-
go i proceffi criminali , i quali quanto più
preſto ſon terminati , tanto meno laſciano
luogo all' impunità , e al delitto : ecco alcuni
de' faggi provvedimenti , co' quali il noſtro
benefico Principe ha fempre proccurato di
eftirpare i mentovati difordini . Che fe noi

tuttora abbiamo bifogno di qualche riforma,


non è perchè ci manchino , o fieno difetto-

fe le Leggi ma perchè le Leggi , come di-


ce fapientemente Orazio , poco vagliono fen-
za i coftumi ; e i coftumi d'un Popolo di-
pendono fempre dal fuo genio , e dalla fua
inclinazione dominante ; e l'inclinazione do-

minante del popolo Bresciano è quella del-


le armi , e delle bravure armigere . Del re-
fto , bafta dare un'occhiata alla ferie delle

ottime Leggi , e dei provvidi Decreti , che


fo.
35*

ſono ſtati in varj tempi , e ſecondo i bifo-


gni , emanati dal Configlio di Dieci in ma-:
teria di armi , di ladri , di banditi , d'omici-
diarj , e di ogni genere di delinquenti , an-
che nella claffe de' Nodari , ed Affeffori Cri-
minali ( a ) , per conoſcere , che niente è mai
fuggito alla fagacità de' noftri Eccelfi De-
cemviri , e che la carità dei medefimi ha
fempre avuto eftremamente a cuore di far-
fiorire la tranquillità , e la giuſtizia in tutti
i Sudditi del Sereniffimo Dominio , e in par-

ticolare di riformare le provincie di quà dal


Mincio . Che fe la Provincia Brefciana fi è
riformata meno delle altre , ciò è nato per-

chè il male del fuo popolo effendo più uni-


verfale , più inveterato , e più fomentato da
cagioni particolari , eſſo ha maggiormente
abufato di quello fpirito d' umanità , e di
clemenza , che caratterizza , e diſtingue il go-
verno Veneto . Vero è , che a penfare retta-

mente queſto ſpirito di benignità , e di cle-


C 2 men-

( a ) Vedi la Raccolta intitolata : Leggi cri-


minali del Sereniffimo Dominio Veneto in un fo-
lo volume raccolte , e per pubblico decreto riftam-
pate MDCCLI.
36

menza , avrebbe anzi dovuto animare il no

ftro popolo ad offervare con maggior fedel-


tà le provvide Leggi d' un Principe tanto
umano , e clemente : ma il popolo è popolo›
*
in tutti i paeſi , ed effo o non ragiona mai,
o almeno non ragiona che a norma de'

fuoi pregiudizj : verità importante , che ogni


Politico dovrebbe fempre avere avanti agli

occhi , e per cui non lafcierò di proporre


nella feconda Parte varj mezzi anche indi-
retti , che potrebbero a poco a poco intro-
durre nel popolo una più fana maniera di
penfare .

§. XIII.

Ho parlato qui fopra di tutti i delitti cri-


minali in genere : ora difcendo direttamente
all' abufo dell' armi , che forma il foggetto
principale di quefto Saggio , ed invito i miei
Lettori a confiderare , come gli Eccellentiffi-
mi Inquifitori in Terra-Ferma hanno fervito
moltiffimo in varie occafioni a moderarlo .
Ecco ciò che ne dice un noftro Autore in

un fuo Manofcritto , nel quale dopo aver

parlato di tre preftantiffimi Senatori , fpedi-


ti
37

ti a Breſcia con tal podeſtà , continua a fcri-


-vere così . Gli antidetti Eccellentiffimi

" Inquifitori levarono il grande abufo , che


" vi era in Città , e nel Territorio di por-
" tar armi d'ogni forta , fpecialmente fotto
35 l'ombra di varj Cavalieri , e Gentiluomi-
,, ni , che difpenfavano i loro Biglietti a per-
‫ دو‬fone dipendenti , quali Biglietti erano fat-
"5 ti buoni dagli Sbirri come Licenze , e ciò
» per le mancie , o buone mani , che ave-

"" vano da' detti Signori . Ora alla venuta


,, degli Inquifitori furono da tutti rivocati i

"" Biglietti , e fu fatto proceffo contro chi li


,, difpenfava ,, ( a ) : della qual cofa ognuno
vede l'utilità , e l'importanza d'impedir fem-
pre un tale difordine ; mentre fe fu detto ad

Atene , aver Dracone fcritte le fue leggi col


fangue , lo fteffo , benchè per diverfo riguar-

do , dir fi potea di quefti Biglietti , i quali


altro non facevano , che fomentare il genio
C 3 fe-

( a ) Alfonfo 'Cazzago in un fuo Manoſcritto,


che contiene i fuccefli di Brescia principiando
l'anno 1700.
38

feroce della Nazione , inftillare la difobbe

dienza al Principe , ed effere cagione indi-


retta di mille misfatti .

§. XIV.

Levare dalla Provincia Breſciana l'abufo

dell'armi : ecco adunque la mira , che ha


fempre avuto il noftro Principe . Non oftan-
te, un certò carattere di fermezza , e coftan-
za ( carattere ineftimabile , quando ſi eſerci-
terà folo fopra oggetti virtuofi ) , che è ſem-
pre ftato proprio dei Cenomani , in quella
maniera che dei Francefi è propria una cer-
ta pieghevolezza , e facilità al cambiamento ;
la lontananza della Capitale , la quale fuol
effere egualmente di ftimolo al buon ordine ,
e alla difciplina politica , che di pronto fre-
no alla libertà , e al delitto ; l'inveterata fie-
rezza , e gli animofi coftumi degli Antenati ,
de' quali anche uno Scrittore oltramontano
ne forma una pittura, e un ritratto affai
forte ; e le belle ed ampie poffeffioni godute
dai Breſciani nella propria Provincia , l'ade-
ſcamento delle quali non gli ha mai ſtimo-
lati gran fatto a fortire dalla patria atmosfe
ra
39

ra per cercare miglior fortuna in altre Na-

zioni , o per offervare i loro coſtumi , e le


loro maniere , cofa che tuttavia ſerve affaiffi-
mo a ſcuotere , e a far deporre i patrj pre-

giudizj : quefti pure ſono ſtati altri motivi ,


pei quali non per anco interamente è ſtata
fcoffa fra noi la naturale tenacità degli an-

tichi coftumi , che la forza dell' eſempio , e


dell'abitudine tende a propagare negli uomi-
ni per molte età . Biſogna tuttavia diftinguer
le cofe . Quanto ai Grandi , grazie alla vi-
gilanza del Governo , e alla luce del Secolo,
effi hanno migliorato in oggi i loro coftumi ,
e ben diverfi fono da quelli che erano ne

tempi addietro . Mi cade il dubbio tuttavia ,


che febbene oggi non mantengono Protezio
ni per punto di vanità , e di grandezza , nè
con quella pubblicità , con cui le mantene-
vano i loro antenati , alcuni ve ne poffano

effere nondimeno , i quali o abbagliati dal


pregiudizio , o lufingati da privato intereffe ,
fi trovino tuttora in qualche illufione , o in
qualche deviamento in queſto propofito . Vor-
rei ingannarmi , perocchè fimili pratiche fa-
rebbero indirettamente la forda cagione di
C4 non
40

non pochi delitti , e farebbono concepire al


Principato , ed al Forestiere una idea troppo
fvantaggiofa della Nazione in genere . Ciò
non oftante , ſe mai alcuni ve ne foffero , i
quali aveffero bifogno di qualche emenda , io
li prego a riconcentrarfi un momento fra ſe
medefimi , ed a riflettere feriamente , fe la

menoma ombra di tali pratiche in un Seco-


lo sì umano , e sì colto , fi poffa giudicar
compatibile col carattere di uomo Nobile , di

uomo d'onore , di buon Cittadino , di buon


fuddito , di buon amico della focietà . Sic-
come però poffo dire fenza adulazione , che
il peſo di quefte , e fimili rifleffioni , ha già
cambiato , e va cambiando moltiffimo la no-

ftra Nobiltà , così poffo dare fperanza anco-


ra , che efla in breve tempo , e di concorde
unione , non batterà più che la vera ftrada
dell' onore . Quanto al baffo popolo , e parti-
colarmente al Contadino , egli farà più diffi-
cile , e più lento a coreggerfi , perchè meno
fufcettibile di lumi , e molto indiſciplinato ,
ed armigero . Genio , e coftume di portare
le armi , ecco il genio , e coftume dominan-

te del noftro popolo . Chi le porta all' om-


bra
41

bra di qualche favore , chi per avere patteg-


giato co' Birri , chi affidato folamente al pro-
prio coraggio . Che ne viene da queſto ? Un
contadino armato di fchioppo fi crede padro-
ne , e fovrano del mondo ; ora vuol figura-

re fu d'una piazza , fovra un mercato ; ora


fi ferma in un trivio , ora in una ofteria .

Intanto langue il meftiere , langue l' agricol-


tura , e lo fteffo fi dica , mutate le circoftan-

ze , dell'altre claff del Popolo . Conſeguen-


za generale del portare le armi è dunque
l'infingardaggine, l'oziofità . Ora l'ozio è pa-
dre d'ogni vizio , padre di miferia , e di po-
vertà . Si languirà dunque di fame con uno
ſchioppo alla mano ? Nò , dice l'infingardo ,

dice il viziofo : la neceffità è fuperiore ad ogni


Legge : la natura comanda a tutti gli enti ;
quell' innato coraggio , che mi anima il petto
farà la mia riforfa , il mio ben effere .
Ahi ! il fiftema è prefo : ecco i furti , i la
dronecci , gli affalti di ftrada . I rubamenti
nelle cafe particolari sì della Città , che de'
Villaggi , fono pure affai frequenti , e la ca-
tena de' ladri è talvolta sì lunga , sì intrica-
ta , e sì forte , che felice l' Aleffandro , il
qua-
42

quale arriva a tagliare queſti nodi Gordiani !


Quanto all' abufo dell' armi , una feſta di
campagna , un mercato , una fiera , dove è
gloria de' noftri Villani il comparirvi arma-
ti di coltelli , e di ſchioppi , e prima di tut-
to il vifitarvi le taverne , e l' innebriarſi col
vino , queſte ſono le frequenti , e nobili com-
parfe , le quali offrono d'ordinario la tragi-
ca fcena di qualche riffa fanguinaria , o di
qualche omicidio .

§. XV.

Da una ferie di Regiftri Criminali com-

1 prendenti la Città , e Territorio di Breſcia ,


erla Valle Camonica , e Riviera Salodiana ,
ch'io ho fatto cavare pel corfo di fei anni ,
rilevo che compenfando un anno per l'altro,
naſcono in tutta la eftenfione della Provin-

cia Breſciana , la quale fa un corpo di 3 16000.


anime incirca ; nafcono , diffi , 118. omicidj
all'anno ,
cioè 2950. in 25. anni . Ora io
offervo di più che la maggior parte di co-
loro, i quali rimangono uccifi fono giovi-
1
notti fani , e robufti , che naturalmente avreb-

bero prefa una Moglie , ed accrefciuto la po-


po-
43

polazione : ovvero fono uomini ammogliati ,


ma giovani , dalla morte de' quali reftano
gravemente defolate le famiglie , e defrauda-
to lo Stato di molti figli , che vivendo an-
cora , avrebbero generato . E quefta offerva-
zione mi diventa di maggior peſo quando
confidero , che gli uccifi fono per lo più del-
la claffe de' Contadini , tra i quali la facili-
tà del matrimonio è tale , che quafi tutti lo
contraggono , e in giovane età ; e tanta è
infieme la robuftezza , e fanità delle mem-
bra, rare volte dal vizio anteriormente cor-
rotte , che i loro maritaggi fono d' ordinario
fecondi di molti figli di modo che queſta
claffe d'uomini , che è la più utile allo Sta-
to , è quella infieme per buona fortuna , che
maggiormente fi moltiplica , almeno nella no-
ftra Provincia , dove non manca al contadi-
no nè comodità , nè abbondanza di vitto .

Tuttavia , per pigliare la cofa con maggior


verità , e riſtrettezza , voglio fupporre che dei
118. uomini , che rimangono uccifi ogni an-
no , 18. foffero per rimaner celibi , o infe-
condi , o già fi trovaffero vecchi di queſta
claffe . Dunque in 25. anni in vece di effe-
re
44

re 2950. i mariti giovani , perduti dallo Sta-


to , non faranno che 2500. Ma prendendo

un mezzo ragionevole , e conforme all' efpe-


rienza , ai calcoli , e alle tavole degli Scrittori
che trattano di Popolazione , noi poffiamo
fupporre , che ogn' uno dei detti conjugati
avrebbe , non dico generato , ma allevato al-
lo Stato almeno 4. figliuoli : dunque la Pro-
vincia Breſciana perde nel corfo di 25. anni
almeno 10000. abitanti , ſenza li 2950. che
rimangono ucciſi . La qual perdita ogn' uno
vede quanto fia confiderabile , e quanto me-
riti d'intereſſare i privati , e i pubblici rifleſſi
in un tempo, nel quale tutti i Politici fcri-
vono di popolazione , tutti i Miniſtri cerca-
no i mezzi di aumentarla , tutti i Principi
fminuiſcono fino i Regolari per accrefcerla ,

tutto che facciano quefto anco per altri mo-


tivi . Tanto la Popolazione influifce fulla pro-

fperità delle Nazioni ! Tanto le arti , l' agri-


coltura , il commercio , fioriſcono dove quel-
la fioriſce , ed abbonda ! Eppure per le arti,
per l'agricoltura , pel commercio , e per la
popolazione ifteffa , fono perduti anco gli Au-
tori , i Rei d'omicidio , o di furto , i quali
o ven-
45

o vengono condannati a finire i loro giorni


in una carcere , in una galera , per mano di
un carnefice , o fi riducono finalmente ad

effere anch'effi ammazzati da qualche altro


fcellerato , poichè è fentenza divina , che chi

di fpada uccide , di fpada perifce ( a ) . Anzi


non effi folamente periſcono per lo Stato
ma come da coftante eſperienza fi offerva 2
molte volte perifcono fino le intere loro fa-
miglie , anche quando pajono nello ſtato mi-
gliore di profperità . Tanto è vero , che Id-
dio caftiga l'iniquità de' padri ne' figliuoli , e
fino alla terza , e alla quarta generazione
(b ) . I banditi altresì , i quali per evitare le
pene

( a ) .... quicunque enim acceperint gladium,


gladio peribunt , dicono i Sacri Codici , i quali
replicano altrove , che ..... quicunque effuderit
humanum fanguinem , fundetur fanguis illius :
fentenze , che tutto giorno veggiamo pur trop-
po avverarfi .
( b ) .. .. vifitans iniquitatem patrum in filios
in tertiam , & quartam generationem : e guai par-
ticolarmente a chi fparge il fangue de' fuoi fra-
telli ! poichè ... vox fanguinis fratris tui cla-
mat ad me de terra . Guai ad una Città fangui-
naria ! Ve civitati fanguinum , cujus ego magnam
fa-
43

pene della giuſtizia vanno a vivere in efiglio


in terre ſtraniere , dove trafportano ordina-
riamente anche le loro famiglie , e dove ſo-
no ftimoli talvolta anche all' emigrazione di
alcune altre , ancor effi fono interamente per-
duti per lo Stato , e fono in tal numero , che

quando fi poteffero unire infieme , fi vedreb-


be che formerebbero una Colonia affai con-

fiderabile . Un povero contadino poi , un pe-

fcatore , un artigiano , un mercante di cam-


pagna , che andando , o ritornando in Città
vengono affaliti , e fpogliati del loro dana-
ro , unico frutto talvolta di lunghe fatiche >
ed unico foftegno delle loro famiglie , e del
loro piccolo traffico quefte fono aggreffioni
frequenti , che fanno poco ftrepito , e alle
quali poco fi bada per l'umile condizione
de-

faciam pyram ! Guai in generale agli armigeri .....


qui defcenderunt ad infernum cum armis fuis , &
pofuerunt gladios fuos fub capitibus fuis .... quia
terror fortium facti funt in terra viventium ! Ma
io non debbo fare che il Politico ; ed ora mi
accorgo , che le facre maledizioni fulminate con-
tro gli armigeri , che mi fono venute fulla pen-
na , mi hanno quafi condotto a fare l' Eccle-
fiaftico ,
47
.

degli oppreffi ; ma fono aggreffioni però , che


mandano frequentemente in rovina delle in-

tere , ed onorate famiglie , delle famiglie po-


vere sì , ma induftrioſe , ed utili allo Stato .
La profperità , la falvezza d'una Moglie , e
de' figliuoli , donde dipende in fatti ordina-
riamente , fe non fe dai profperi intereffi , e
dalla fanità , ed abilità al travaglio del capo

di famiglia ? Guai però fe la crudeltà de'


malfattori , oltre all' averne fpogliato alcuno
de'fuoi danari , lo abbia ancora voluto mal-
trattare con inumane percoffe , e ferite , per
cui fia rimaſto inabile alla fatica , o almeno

incapace per qualche tempo di provvedere al


foftentamento , e ai bifogni della famiglia !
Che fpettacolo allora il vedere una ſchiera
di piccoli figliuoli domandare colle loro gri-
da il pane ad una madre defolata , che per
quefto appunto fi duole d'effer madre , che
trema forfe al vederfi vicina a dover mette-

re al mondo qualche altro infelice , e che


bagna a calde lagrime il letto d'uno fpofo ,
cui la mano rapace , e violenta degli aggreſ
fori , ftraſcina alla morte , o almeno alla più
triſta defolazione e miferia ! Ma , ahi ! che
que-
48

quefto quadro è troppo lagrimofo , troppo


dolente , troppo amaro , perch'io poffa con-
tinuarlo più a lungo . Conchiudo adunque
& col dire folamente , che la perdita della po-
polazione , che noi facciamo per le cagioni
fopra narrate , è grandiffima , e più grande
di quello , che a prima vifta raffembra .

§. XVI .

Ora con tanta Popolazione di più , ognu-


no vede con qual avvantaggio del Principa-
to medefimo la Provincia Breſciana divente-

rebbe più ricca , più induftriofa , più florida .


Imperocchè febbene noi Breſciani godiamo ,
e con ragione , il credito d' effere amantiffi-
mi dell' Agricoltura , ed ottimi rurali Eco-
nomi , tuttavia bafta fcorrere il noſtro Ter-
ritorio , per conofcere che in molti luoghi la
cultura delle terre potrebbe effere di molto
perfezionata , e che in molti paefi noi abbia-
mo più campi , che braccia da coltivarli : an-
zi che abbiamo delle intere e vafte campa-
gne, le quali tuttora rimangono ſterili , ed
infruttuose , non perchè lo fieno di loro
natura , ma perchè non vi fono uomini , che
le
49

le coltivino . Che fe nei paefi ben popolatí


non vi è palmo di terra che non fia flori-
do , non rupe ifteffa che non divenga frut-
tifera , quanto ciò vie meglio non fi verifi-
cherebbe nel noftro Territorio , il quale è di
fua natura un Territorio affai fertile , un
Territorio abbondante di molti prodotti ? Co-

sì le Arti , e le Manifatture , quali progreffi


non farebbero con tanti abitanti di più ? E'
incredibile il foccorfo , che gli uomini fi pre-
ftano fcambievolmente l'un l'altro , i lumi

che fi comunicano , i nuovi generi d' indu-


ftria che ritrovano per migliorare la loro for-
te comune , nell' atto che creſcendo di nu-

mero, crefcono bensi infieme di bifogni , ma


affai più in paragone di attività , d'ingegno,
di emulazione . Questa è una verità confer-
mata dall' eſperienza , poichè veggiamo , che
i paeſi più popolati , ſono infieme i più ab-

bondanti dei comodi della vita, i più floridi ,

ed induftriofi . Egli è dunque nell' aumen-


to della popolazione , che tutto fi de fta , tut-
to ferve , tutto fiorifce , tutto è animato : le
arti , e le manifatture fono portate ad un
grado maggiore di perfezione : le merci , per
D il
50

il numero maggiore de' Fabbricatori , piutto-


fto che accrefcerfi , diminuiſcono in parago-
ne di prezzo : i cittadini per confeguenza
provveggono in maggior numero , e con mi-
nor fpefa ai loro comodi ; ed i foreſtieri pa-

rimente concorrono in maggior quantità a


provveder quefte merci , e ad arricchire il

paefe col loro danaro . Al contrario meno


danaro nazionale paffa ne' foreftieri , non fo-
lo perchè le Manifatture del paeſe acquiſta-
no una perfezione eguale , o anche maggio-
re delle ftraniere , e fi hanno infieme a mi-
nor prezzo ; ma perchè s' introducono delle

manifatture , che prima non vi erano , e per


cui ufciva dallo Stato gran quantità di da-
naro . E di quefte , quante appunto non fe
ne potrebbero introdurre nel noftro Paeſe ,
effendo effo sì fecondo di molte materie pri-
me? Alcune di tante Sete , per eſempio che
fortono dalla Provincia o Greggie , o al più

ridotte in Organzini , con quanto avvantag-


gio non potrebbero ridurfi in iftoffe , ed in
drappi nella Provincia medefima ? Finalmen-
te ognuno fa , che noi abbiamo biſogno di
fomme di danaro confiderabili per fupplire
ai
Sr

ai noftri biſogni interni , e ai noſtri pefi ver


fo la Capitale ; e che queſte fomme non pof-
fiamo ricavarle che dal commercio attivo del

Ferro , delle Biade , delle Sete , dei Lini , e


d'altre derrate , e manifatture nazionali , che
efitiamo agli Efteri , ed agli Stati finitimi .
Ora non folo gli elementi di quefto Com-
mercio vengono coftituiti dall' Agricoltura , e
dalla quantità del Lavoro , cioè dal numero
degli Abitanti , come ho moftrato di ſopra :
ma quefto altresì realmente è l'unico Com-
mercio , che inaffia , e mantiene la noſtra vi-
ta politica : quefto il Canale vivificante e be-
nefico , diminuito , od afciugato il quale ,
forza è che noi pure reftiamo in arena , ed
in fecco . In fatti in quefti ultimi tempi noi
abbiamo veduto , e pur troppo tuttora veg-
giamo i migliori Erarj , i più forti Scrigni ,
il Paeſe tutto in fomma fpogliato , ed efau-
ſto di danaro , non per altra cagione appun-
to , fe non perchè varj motivi , altri fortui-

ți , e da noi irreparabili , ed altri che po-


teano effere impediti ( benchè di queſti quì
non convenga di ragionare ) fi fono accop-
piati a dare un crollo fortiffimo a varj ra-
D 2 mi
52

mi di queſto noftro Commercio attivo cogli


Efteri . Le guerre degli Inglefi , per eſempio ,
colle Colonie Americane , ed attualmente an-
che colla Francia , e con la Spagna , aven-
do fatto ribaffare moltiffimo il valor delle

Sete , quanti migliaja , e migliaja di Zecchi-


ni di meno non hanno fatto entrare nelle

Provincie di Breſcia , e di Bergamo ? Bilan-


ciato efattamente il tutto , è certo frattanto,

e fuori d'ogni dubbio , che le noſtre forze


economiche fi vanno grandemente diminuen-
do : e guai s'elle continuano del medefimo
paffo ! guai fe la bilancia generale del dana-
ro che forte , e che entra nella Provincia ,
ſeguita ad efferci così sfavorevole ! Le prime ,
e le più infelici vittime faremo noi ; ma ſpof-
fati , e fnervati che fi troveremo , laſcio con-
fiderare ad altri di quanta confeguenza fa-
ranno i danni , che ne rifentiranno il Prin .

cipato ifteffo , e la Capitale . Queſta dunque


particolarmente è l'Epoca di fare ogni sfor-
zo per rianimare il noftro Commercio , ogni
tentativo per confervare , ed accrefcere la no-

ftra Popolazione ; la quale appunto è baſe ,


e fondamento d'ogni arte , d'ogni induftria,
e d'o-
53

e d'ogni Commercio . Ora , io ne ho accen-


nato il modo : nè fi tratta per effo di adot-

tare fiftemi pericolofi . Bafta riformare l' abu-


fo dell' armi ; bafta punire i vagabondi , e
gli oziofi nella maniera , che proporrò nella
Seconda Parte : e in meno di venticinque an-

ni noi avremo tredici , o quattordici mila


abitanti di più , applicati all' Agricoltura , al-
le Arti , alle Manifatture , al Commercio .
Così la gloria , e la profperità della Provin-
cia , fi accrefcerà unitamente a quella del

Principato , il quale perciò doveſſe anche ſpen-


dere alcuni migliaja di Ducati per promo-

vere si vantaggiofi progreffi , ofo dire , che


farebbero danari così bene impiegati , che
renderebbero al Principato ifteffo ( uſerò una

facra efpreffione ) il cento per uno ; poichè le


rendite del Sovrano fono fempre proporzio-

nate a quelle della Nazione , e quefte al nu-


mero , alla ſicurezza , alla pace degli indivi-
dui . Che fe la Provincia Breſciana viene
chiamata da alcuni il Paradifo Terreftre del-
lo Stato Veneto , io non negherò che queſto
detto patriotico non fia vero in qualche fua
parte ; come certo è veriffimo , che neffuna
D 3 Pro-
54

Provincia rende tanto all' Erario del Princi-

pe quanto la noftra , la quale forpaffa in ciò


tutte le altre , e fopra ogni proporzione ; ma
dirò bene , che appunto quefto rifleffo deve
intereffare il Governo , anche in vifta di fem-
plice economia , a mettere in pratica tutti i
mezzi poffibili per rendere quefta Provincia
più popolata , e più florida , e fare che ab-

bia a verificarsi anco maggiormente il fopra


mentovato proverbio . Ma effo fi verificherà

certamente per varj riguardi di più , quando


fi aumenti il numero , e l' induftria degli abi-
tanti , e ſi migliorino unitamente i loro co-
ftumi : dunque fi tolga l'abufo dell'armi , e
farà fatto il tutto , o almeno un gran paſſo .

"Y §. XVII.4

Il femplice Criminalifta vede con occhio


d'indifferenza , per non dire di contentezza ,
crefcere il volume dei criminali delitti , dai
proceffi , e dagli eſami dei quali , egli ne ri-
cava un profitto . L'uomo volgare , che non
fuole analizzare gli eventi più ordinarj e co-
muni , appunto perchè ordinarj , e comuni ,
fclama tratto tratto contro tali violenze fat-
te
55

te a' fuoi fimili , ma poi s'avvezza di legge-


ri alle loro impreffioni , e fi contenta di far-
ne il foggetto dei famigliari racconti , e del-
le novelle del giorno . Gli amici degli uo-
mini , e i penfatori ſenſibili ne rimangono
penetrati a fegno , che dai loro gabinetti ofa-
no talvolta alzare i gridi dell' Umanità , non
mai infruttuofi quando poffono fpargerſi in
una Nazione . Che fe arrivano fino al Tro-

no , allora è , che la bontà dei Principi va


d'accordo col bene dei Popoli . Io certo ri-
puterò fortunate quefte mie carte , colle qua-
li ofo tentare di giovar alla Patria , fe con
effe potrò influire in qualche tempo a fal-
vare la vita , o le foftanze d'alcuno ; foffe
anche d'un uomo folo . Scuotere vie meglio
le anime fenfibili , rifvegliare l'attenzione dei
Saggi , inftillare l'amore degli uomini , e quel-
lo fpirito pubblico , che è il vero diftintivo
carattere del Cittadino : ecco ciò , che io ho

tentato di fare in quefto fcritto , e che non


può che giovare per fe fteffo ad una Pro-
vincia . Quanto alle cofe attinenti al Gover-

no, io prego i miei lettori a riflettere , che

io non iscrivo un Saggio di Legislazione cri-


D 4 1 mi-
56

minale , ma che ſcrivo folo intorno al genio


dell' armi , e che anche per la riforma di

quefto non mi propongo d'accennare che al-


cuni provvedimenti , e rimedj generali , i qua-
li diano bensì alle radici del male ma lafci-

no infieme aperto il campo al Governo di


rimontare a tutti i fonti che gli danno ori-

gine , e di apportarvi quei rimedj particola


ri, che a lui ſolo appartengono , e che non
è bene di esporre alla cognizione di ognuno .

Non fi afpettino dunque da me nè certe mi-


nute analifi , nè certi efami particolari ; pe-
rocchè quefti male convengono ordinariamen-
te alla pubblicità degli ſcritti ideati folamen-
te per fare del bene : ed è fempre miglior
configlio il ſerbarli alla ſagacità , e pruden-
za del Miniſtero .

§. XVIII.

Io avea cominciato , per efempio a pro-


curarmi i Regiftri Criminali degli omicidj
nati nella Città , e Territorio di Breſcia ,
coll' idea di formarne , e di prefentarne a'
miei Lettori una Tavola diftinta in tre co-

lonne ; nella prima delle quali foffero nota-

ti
→ 57

ti i tempi , e i paefi più ragguardevoli , nell'


altra le popolazioni riſpettive ; e nella terza
gli omicidj nati in eſſe per una ſerie di ven-
ti , o trent'anni . Ma dopo un più maturo
efame ho giudicato di riſparmiare quefta fa-
tica , a motivo , che la tavola ideata non
avrebbe fervito , che ad una inutile curioſità,

quando non fi foffe ragionato fopra i riful-


tati della medefima ; cioè non fi foffero in-
dagate le cagioni del numero diverfo degli
omicidj , nati in un paeſe piuttoſto che in
un altro , in que' tempi piuttoſto che in que-
fti , per quelle tali connivenze , od impulfi ,
ovvero per quegli altri : efami , i quali vera-
mente avrebbero potuto effere di molta uti-
lità , ma che farebbe ftato pericolofo di fare
in uno scritto pubblico . Effi però dovrebbe-
ro farfi in ogni Gabinetto ; dico che dovreb-
be generalmente ogni Principe inftituire la
carica di uno , o più Miniftri , i quali avef-
fero la infpezione di far ridurre in fimili
Tavole tutti i regiſtri criminali ; e a norma
dei loro riſultati doveffero portarfi ſopra luo-
go , efaminare le circoftanze delle Provincie,
delle Città , dei Feudi , dei Contadi ; e indi
pre-
58

prefentarne ai Tribunali fuperiori delle ra-


gionate Relazioni , nelle quali fi indicaffero,
i rimedj più opportuni per fanare i mor-
bi ora di quefta , ora di quell' altra Provin-
cia , fradicarne i mali germi , prevenirne i
delitti : maffima di prevenire i delitti , che è
una delle più importanti , che poffano inte-
reffare un Legislatore , e un Sovrano . Ma
tanto bafti aver accennato di paſſaggio in-
torno all'ufo , che fi potrebbe fare dei Re-

giftri Criminali ( a ) , e intorno a certi par-


tico-

( a ) Molti Scrittori fi fono refi celebri a' gior-


ni noſtri in materie di Giuriſprudenza Criminale :
ma nel leggere i loro fcritti , e particolarmente
nel confiderare que' punti , nei quali fappiamo
che vi fono ancora dei pareri affai difcordi , e
che tuttora fervono delle controverfie per la So-
cietà importantiffime ; io mi fono maravigliato
più volte di non aver trovato, alcun Autore , il
quale non contento delle fpeculazioni , e della
teoria , fia difcefo anco alla pratica , dico a fa-
re dei * ferj eſami , delle analifi , dei confronti fo-
pra i Regiftri Criminali . So , che indipendente-
mente dai varj Sistemi di pene , e di Legislazio-
ne Criminale , che , fi ufano in alcuni ftati d' Eu-
ropa , la varietà dei coftumi , delle opinioni ,
del-
59

ticolari efami ( e ve ne fono di varie forti )


nei quali non ho giudicato di entrare diret
ta-

delle Leggi , della pubblica iſtruzione , o coltu-


ra , e della maggiore , o minore applicazione ?
con cui un popolo coltivi le arti , le ſcienze , il
commercio , fono tutti elementi , i quali poſſo-
no contribuire a fare , che la quantità dei de-
litti fia maggiore in una Nazione , piuttoſto che
in un' altra ; ma credo non oftante , che uno
Scrittore filofofo , e capace di calcolare , quanto
è poffibile , la forza dei fopra notati elementi ,
potrebbe fegnalarfi moltiffimo , eſaminando una
lunga ferie di Regiſtri Criminali , i quali foſſe-
ro cavati dai primi Tribunali , e dai principa-
li Stati d'Europa . In tali eſami almeno non fo-
lo l'evidenza dei fatti darebbe qualche norma
ai raziocinj della mente fui punti controverfi ;
per esempio , fopra l'utilità di ufare , o non
ufare la pena di morte ; ma forfe aprirebbe al-
tresì alcuni fonti di nuove , ed utili verità . Sa-
rebbe defiderabile adunque , che alcuni Filofofi
procuraffero di diftinguerfi con opere di tal ge-
nere : Opere , le quali potrebbero effere sì de-
cifive , e vantaggiofe , che a mio parere me-
riterebbero il foccorfo , e il braccio fteffo dei
Principi , non che la penna , e le meditazioni
de' migliori , e più nobili Scrittori . In fatti ,
fe illuftri Geometri furono mandati da un gran
Re fino fotto il Polo , e fotto l' Equatore per
mi-
60

tamente ; fperando , che dopo le cofe , che


ho detto finora , e che dirò in avvenire ſull'
argo-

mifurare i varj gradi del Meridiano , e queſta


fpedizione fu , e farà fempre a ragione colle
maggiori laudi celebrata ; di quanta celebrità, e
di qual gloria non verrebbe coronato un Mo-
narca , il quale deſtinaffe una ſchiera di precla-
ri ingegni a mifurare coll'ajuto delle Tavole Cri-
minali , i varj gradi di fenfibilità delle Nazio-
ni , relativamente ai varj fiftemi di pene , affine
di concluderne un oggetto ben più intereffante
della figura della Terra , affine dico di conclu-
derne la maniera , il fiſtema , la Legislazione più
opportuna di rendere gli uomini più onorati , più
ficuri , più felici !
Ho meffo quì fopra come problematica l' uti-
lità della pena di morte , perchè io non ho vo-
luto , nè voglio erigermi in giudice fopra que-
fto punto . Per altro chi aveffe letto folamente
gli Autori , che hanno impugnato l'utilità di
queſta pena , farebbe beniffimo ancora a leggere
la bella e ragionata Differtazione del Sig. Aba-
te Vergani , che l'ha recentemente foftenuta con
argomenti validiffimi . Ho nominato poi l'utilità ,
e non il diritto d' infliggere quefta pena ; poi-
chè è incontraſtabile , effere queſt'ultimo un di-
ritto inerente alla Sovranità .
Del resto , ogni fiftema deve effere modifica-
to fecondo le circoftanze : e però quanto più in
un
*
61

argomento , farà facile al Miniſtero di rile-


vare il tutto da ſe medeſimo .

SE-

un paeſe farà in vigore la pena di Schiavitù ,


tanto più vi fi potrà minorare l' ufo della pena
di Morte ; e così dove farà meno in vigore la
pena del pubblico lavoro , offia di Schiavitù
ivi tanto più fi dovrà praticare la pena di Mor-
te verità femplice , e che prefcinde da ogni
quiftione , ma che fi rende importantiffima nella
pratica ; poichè altrimenti fi corre riſchio di fa-
crificare mille innocenti ad un principio mal ap-
plicato di umanità verſo alcuni rei , i quali col
divenire barbari nemici dell' Umanità ſteſſa , han-
no rinunciato ad ogni fuo diritto ; ed hanno fat-
to che nel punto fteffo reclamino contro di lo-
ro i più facri diritti di tutti li innocenti , e
della Società tutta .
19
SECONDA PARTE .

§. I.

算。 O ho moftrato nella Prima Parte , che la


coftituzione della noftra Provincia è una co-୮

ftituzione particolare per mantenere i difor-


dini Criminali . La verità della quale propo-
fizione fi comprenderà anche meglio , quan-

do fi voglia confiderare , che la breve dimo-


ra de' noftri Rettori Veneti , moltiffimo al-

tronde occupati negli affari civili , nè a tut-


ti permette di conoſcere perfettamente le in-
terne particolarità della Provincia , nè ad un
folo di eftirparne interamente i difordini , e
cagionare una felice rivoluzione nell' indole ,
e nell' ingegno dei popoli , che la compon-
gono . Non è già ch' io voglia condannare
per quefto la faggia coftituzione , che limita
l'autorità , e la dimora de' Veneti Rappre-
fentanti ; mentre al contrario fono di pare-
re , che l'avere appunto troppo prolungato
i Governi delle Provincie fuddite , e l'aver
lafciato a' loro Pretori , e Proconſoli , trop-
po di potenza , e d'autorità , fia ftata una
del.
·63

delle cagioni , che hanno contribuito alla de-


cadenza , e alla ruina della Romana Repub-
blica di modo che , per aver evitato quefto
inconveniente , merita anzi fomma gloria , ed
onore, la maturità , e fapienza de' primi In-
ftitutori della Repubblica Veneta . Tuttavol-
ta , ficcome niente v' ha di perfetto nel mon-
do , ma ogni migliore ftabilimento racchiu-
de in fe qualche imperfezione ; quindi è , che
io non temo di dire , che la limitata auto-
rità , e la brevità del Governo de' noftri
Eccellentiffimi Rettori , fia uno dei principa-
li motivi , che rendono difficile una pronta,
e perfetta riforma del Popolo Bresciano in
materia d'armi . La ragione certamente , e

l'eſperienza dimoftrano , che quando un Mi-


niftro , od un Principe fi prefiggono di far
riforgere , o di migliorare in qualche parte
uno Stato , non baftano uno , o due anni ,
ma fi richieggono più luftri per ottenere un
sì laudevole intento ; e particolarmente quan-
do convenga eftirpare dei pregiudizj già ra-
dicati nel popolo . Giovi adunque il ripeter-
lo , e il ragionare . La Fifica , la Morale',
e la Civile coftituzione della noftra Provin-
cia
64

cia è una costituzione particolare per man-


tenere i Criminali difordini . Dunque fi ri-
chiederebbero ancora dei particolari rimedj ,
ed una particolar vigilanza per prevenirli .
La conſeguenza è incontraſtabile , e non ri-
fulta , che dalla natura , e dalle circostanze
del luogo . Ciò che bafta per Verona , per
Vicenza, per Padova , e per le altre Provin-
cie Venete , non bafta per Breſcia , e per
Bergamo , per ragioni intrinfeche a Breſcia
iſteſſa , ed a Bergamo . Questa è la rifletfio-
ne fondamentale , che mi ha animato a fcri-
vere il prefente Diſcorſo . Un Piano vigoro-
fo adunque , che inveftiffe il popolo Breſcia-
no fui principali capi di diſordine , potrebbe
rendere gloriofi nei Fafti della Repubblica ,
e cari alla pofterità Breſciana i nomi di quei
Patrizj benemeriti , che lo promoveffero . Io
non mi propongo che di abbozzare una im-
perfetta idea di quefto Piano .

§. II.

Impedire l'abufo di portare le armi : ecco


la radice de' preallegati difordini , che con-

viene eftirpare prima di tutto . I faggi De-


cre-
266
5 5

creti del Configlio di Dieci , e i replicati


Proclami che al principio de' loro Reggimen-
ti fanno pubblicare i noftri Rappreſentanti ,
non ceffano in fatti di proibirle : ma l'arti-
fizio d'un popolo pregiudicato , quale è il
Breſciano , corrompe da una parte gli Sbir-
ri , che dovrebbero effere miniftri incorrutti-

bili della pubblica ſicurezza ; e d'altra parte


le circostanze particolari d'alcuni Paeſi fan-
no , che anche ſenza corromperli non vi fi
temano Sbirri . Gli abitatori , per efempio ,
della Provincia fuperiore , e montuofa ( in-
tendo di quelli , che abitano le parti più al-
te delle Valli ) fono sì coraggiofi , e feroci ,
che portano continuamente le armi fenza ti-
more , e fenza riguardo alcuno . Il non fa-

re per queſto alcun tributo di danaro agli


Sbirri è un punto , che folletica l'intereffe
e la pretefa gloria di molti , i quali foglio-
no vantarfi col dire , che sfidano i miniſtri
della giuſtizia a penetrare fra quelle balze ,
e que' dirupi , che chiamano da benigna na-
tura formati per la loro difefa , e per la lo-
ro libertà . Vi fono in fatti alcuni luoghi sì
alpeftri , e ftretti , che non fi poffono con-
E dan-
66

dannare i Miniſtri della Giuſtizia , ſe , quan-


do non vengono fcortati dai Confoli fteffi

dei paefi di Valle , e da alcuni Soldati , an-


che di regolata Milizia , temono d'affrontar-
fi là fu contro que' Valleriani , de' quali l'ar-
ditezza , e la rifoluzione è eftrema . Trattan-
dofi di difarmare il qual popolo , il partito
migliore , ch' io potrei fuggerire , farebbe che
i Corpi fteffi delle Valli con tutte le loro
Comunità veniffero eccitati ad impedire effi
medefimi entro i loro rifpettivi confini un
tale abuſo di armi ; poichè , preſa , ed adot-
tata la maſſima , non mancherebbono que'
generofi , e fedeliffimi Corpi di trovare , e di
porre in opera , fecondo le varie circoſtanze
dei paefi , i mezzi più opportuni di farla eſe-

guire . A quefto dovrebbero impegnarfi par-


ticolarmente le Valli Sabbio , e Trompia .
Quanto alla Camonica , apparterrebbe ai Ca-
pitani che vi vengono mandati dalla noſtra
Città , il fegnalarfi in correggere , e in diroz-

zare que' popoli , e fopratutto in tagliare ge-


neroſamente la radice a qualunque coſtume
anco inveterato , dal quale poteffe dipendere
' abufo dell' armi . Del refto , è un fenome-
I
no
67

no il vedere come in quefte Valli vi fi tro-


vino unitamente quafi due differenti genera-
zioni d'uomini ; tanto alcuni fono rozzi , fel-

vaggi , e barbari ! tanto altri fono colti , pie-


ni di fpirito pubblico , di capacità , e di ta-
lento Che felice coftituzione per impiegare

quefti ultimi a polire anche i primi ! per fa-


re , che in breve tempo i Valleriani tutti
non ficno più armigeri ! Sui monti della Ri
viera Salodiana , e in alcuni paefi , che giac-
ciono alle rive del Lago di Garda , trovanfi
pure molti uomini traſportati per la paffio-
ne dell' armi , e pieni d'una arditezza ว
d'un coraggio incredibile . Da ciò nafce ,
che i delitti , e gli omicidj vi fono parimen-
te affai frequenti ; e però non fi potranno
mai lodare abbaſtanza quegli Eccellentiffimi
Provveditori , che venendo colà fpediti dalla
Repubblica con autorità nelle materie cri-
minali ( poichè le civili appartengono alla
Città di Brescia ) , uferanno tutto il rigore ,

e tutta l'attenzione poffibile per frenare


tanta licenza . Anzi ficcome in Salò , che
è la Capitale di tutta la Riviera , vi fono
molti Signori d'autorità , e di ricchezza
E 2
68

e dotati non meno di cultura , e talento ,


che di vero amore per la Patria ; così
eglino farebbero un' opera egregia impie-
gandofi effi medefimi in eftirpare dal popo-
lo un genio , che rende appunto la Rivie-
ra meno tranquilla , meno popolata " me-

no florida di quello che farebbe altrimen


ti . Effa è poi altresì tanto chiara in Italia
per l'amenità del fuo fito , e per la delizia
de' fuoi Giardini sì abbondanti di aranci ,

cedri , e limoni , che anche quefto debb' ef-


fere un motivo per animare tutti quelli che
poffono contribuirvi , à procurare di render-
la anco più deliziofa , e più ftimabile per,
la difciplina , ed umanità de' fuoi abitanti
a
e per gli ottimi loro coftumi . In generale
gli abitatori della Provincia baſſa , oſſia pia-
na del Breſciano , fono meno vigorofi , e me-
no feroci ma più ricchi , ed egualmente
pregiudicati . Più foggetti alle mani della
Giustizia , e meno difefi dalla natura de'

luoghi , la loro arte perciò , la loro paffio-


ne , è di tentare la ftrada della corruzione ,

è di andare fuperbi dei condannati accordi ,


ę delle condannate , ed abuſive licenze , che
arri-
69

arrivano coll' oro ad ottenere dai Birri. Guai

però fe non fi aprono gli occhi fopra di

quefti ! Guai fe fi laſciano o patteggiare per


oro , o per timore corrompere ! Parlerò col-
le voci de' Sindici - Inquifitori in Terra- Fer-

ma . In ordine , dicono effi , ai replicati De-


' Eccelfo Configlio di Dieci , fieno ri-
creti dell
folutivamente vietati gli abufivi Viglietti in
qualunque forma , o da qualunque perfona ri-
lafciati , che facessero effetto di Licenze , e qua-
lunque fegno , intelligenza , o dannato registro
di nomi ; dovendo gli Eccellentiffimi Rettori
tenere aperto proceffo d' Inquifizione , ricevere

denunzie , fecrete , particolarmente contro gli


Contestabili , Cavalieri , ed Uffiziali di campa-
·gna , e contra ogni perſona di qualunque gene-
re , e condizione · (a) .

§. III.

Alcune famiglie , ed alcuni impieghi fub-


alterni , che non fono conneffi direttamente
nè con Dazj , nè con Milizia , nè con eſe-
E 3 cu-

(a) Ord. Termin. e Procl. 1770. 71. 72. Rac-


colti , e ftampati per pubblica commiffione . In
Breſcia 1775.
70

cuzioni criminali , hanno de' privilegi in ma


teria d'armi , i quali forfe faranno ftati uti-
li in tempi più barbari , ma che ora certa-
mente fi potrebbero abolire con molta utili-
tà dello Stato , è ſenza alcun danno de' par-
ticolari che li poffeggono . Perocchè qual

vantaggio ne vien mai ad un Signore , o ad


un Graziato per qualche impiego , dal poter
accordare l'ufo dell' armi ad alcuni fuoi fer-

vitori , o dipendenti ? ' un errore il cre-


E
dere , che quefte poffano fervir loro di dife-
fa , e la continua eſperienza dimoftra , che
effe non fono che di pericolo , di mal eſem
pio, e d' incentivo in un popolo , il quale
ha una fantasia tanto portata da fe medefi-
ma ai cafi , e alle bravure armigere , che al-
la menoma occafione corre pericolo di alte-
rarfi , e d'accenderfi . Più . L'opinione è quel
la che governa i popoli : e però util cofa
farebbe levare ogni occafione al popolo Bre-
ſciano di confiderare la fua propenfione per

l'armi , quafi come autorizzata da tali pri-


vilegi . Vero è , che neffuna coſa eſſendo più
degna della giuftizia , e della beneficenza
d'un Principe , quanto il mantenere gene-
ral-
ralmente a' fuoi Sudditi que' privilegi , che
per qualche titolo di benemerenza , o pel de-
coro di qualche pubblico Uffizio , fono ftati
loro accordati ; e dall'altra parte di tal na-
tura effendo le mentovate gratuite licenze di
armi , potrebbe rincrefcere a' poffeffori il
perderle , e il vederfi privati di quefti , qua-

lunque fi fieno , pubblici attteftati di diftin-


zione . Ma la munificenza del Principe po-
trebbe in vece ricompenfarli o con qualche
altro titolo di onorificenza , o con qualche
piccola efenzione di altro genere : contraccam-
bio , che farebbe tanto più utile , quanto che
non folo verrebbe a meglio atteftare la pub-
blica decifa volontà di levare interamente
dalla Nazione ogni abufo di armi , ma an-
co a maggiormente impegnare qualunque
Privilegiato a concorrere con ogni premura

ad un oggetto di tanta utilità .

§. IV.

Suol dirfi popolarmente , che le proibizio-


ni dell' armi non le facciano abbandonare

che a' buoni , i quali le portano a titolo di


pura difefa ; e non contribuifcano d'altra par-
E 4 te ,
72

te , che a folleticare , ed impegnare maggior


mente a portarle i cattivi , i quali poi con
maggiore facilità , e ficurezza ſe ne fervono
per recare nocumento a' buoni . Intorno al-
la quale difficoltà io rifletto , che ella fuppo-
ne una inazione di legge , o una mancanza
tale di mezzi , per cui non vengano impedi-
ti realmente anco i cattivi di portare le ar-
mi : inazione , che nella noftra teoria ſi im-
magina al contrario interamente sbandita .
Accordo , che nella pratica fia impoffibile in
qualunque Governo , che quefta teoria ven-
ga matematicamente adempiuta : ma laſcie-
remo noi di cercare il meglio , perchè non
poffiamo avere l'ottimo ? Anzi nelle umane,
e nelle politiche cofe , in che altro mai cre-
deremo , che poffa confiftere l'ottimo , fuor-

chè nel meno imperfetto ? Si rifletta di più ,


ch' io contemplo dei Decreti non ordinarj
da emanarfi contro la delazione dell' armi , e
[ che domando poi una rifoluta , ed efficace
volontà , ed azion di Governo per foftenerli:
e sì vedrà , che la propofta obbiezione non
fa al mio propofito . Per altro , volendola
anche efaminare in fe fteffa , cioè fuppofto
an-
73

ancora che fi trattaffe di tali Decreti , i qua-


li diftoglieffero folo gli uomini faggi , e buo-
ni dal portare le armi , io dico non oſtante,

che queſti Decreti recherebbono del vantag-


gio allo Stato . I. Perchè fventuratamente
non folo ſcarfo è il numero di quegli uo-
mini , che ragionevolmente , e fodamente fi
poffono chiamare buoni ; ma perchè anco la
bontà , e rettitudine di quefti è pur troppo
circofcritta da limiti , i quali non vagliono
talvolta per refiftere all'urto d' una paffione,
al fuoco improvifo d'un rifentimento . 2. Per-
chè le armi in varie occafioni non fanno
che rendere più rifoluti , e più baldanzofi i
cattivi : dal che ai buoni , ed ai cattivi iſteſ-
fi ne ridonda maggior nocumento . Se tu ti
trovi affalito fenza effere armato , ordinaria-
mente non ci perderai che la borfa ; ſe ſei

munito di armi , guardati bene , perchè in 1


vece di falvare la borfa , tu corri riſchio di

perdere anco la vita . Ciò premeffo , fe con


un folenne , e generale Editto fi rendeffero

invalidi non folo tutti i privilegi , ma anco


tutte le altre licenze d'armi , che vi potef
fero effere ; nè per verun titolo fe ne con-
ce- i
74

cedeffero più di neffun genere , fclamerebbe


dapprima una parte del popolo Breſciano ;
ma farebbero grida fimili a quelle di un
ammalato , cui per falute da benefica mano
fi taglia francamente un membro corrotto .
Quefto dunque è il taglio falutare , queſta è
la vigorofa profcrizione da farfi .

§. V.

Ma come foftenere un tale Decreto ? Coll'

intereffare , riſpondo , l'avidità degli Sbirri


all' offervanza del medefimo ; coll' efigere ine-
forabilmente delle groffe condanne pecunia-
ție da coloro , che lo violaffero ; e coll' ap-

plicare molta parte di queffo danaro agli


Sbirri medefimi , che coglieffero i delinquen-
2
ti , caftigando con rigore coloro , i quali
ofaffero chiudere un occhio , o patteggiare
per oro . Quefto perniciofo coftume verreb-
be ad effere attaccato allora nella fua for-

gente medefima : le Leggi , che lo vietano ,


diventerebbono adorabili , e i baffi miniftri
della Giustizia integerrimi . L'averli tali coi
loro Capi è un punto intereffante in qua-

lunque Governo : ma che per ogni riguardo


dee
75

dee intereffare particolarmente nel noftro , e


fopra tutto in vifta della Provincia Brefcia-
na. Il fare poi , che quefti Miniftri abbiano

di foli ordinarj ftipendj , onde poter vivere


comodamente , › quefto farà fempre un ani-
marli ad efercitare la lor profeffione con

maggior onoratezza , e con maggior fedeltà .


Oltre queſto , gioveranno moltiffimo i robu.
ſi provvedimenti , che ſono ftati recentemen-
te preſcritti dal Configlio di Dieci ( a ) , e
fo-

( a ) Siami permeffo di riportare il Decreto ,


o come noi diciamo il Proclama 24. Agoſto 1780.
che contiene i provvedimenti accennati nel te-
fto ; poichè dalla loro efecuzione non fe ne po-
tremo mai afpettare che degli effetti utiliffimi .
Eccolo per eftefo .
» La frequenza degli Omicidj , che ogni di
più s' accrefcono nella Terra - Ferma per la
malvagità degli uomini trifti , e vagabondi ,
" che pur non laſciano con aggreffioni alle ca-
" fe , ed alle ftrade di dannificare i Sudditi , e
» fino li Paffaggieri , particolarmente in queſta
» Provincia , commoffe giuſtamente gli animi dell'
Eccelfo Configlio di Dieci , che con paterna
" predilezione li riguarda , e che veglia alla di-
" fefa delle loro Vite , e foftanze , e per man-
" te-
76.

fopra tutto quello di deftinare di tempo in


tempo alcuni Diftaccamenti di Cavalleria a
fa-

‫ ވ‬tenere in coftante modo la pubblica , e pri-


" vata quiete " •
" Quindi per frenare difordini sì gravi , deri-
vanti e dall' inoffervanza delle moltiplici ema-
» nate pubbliche deliberazioni in propofito dell'
" ufo dell' armi , e maffime di quelle da fuoco ,
»
» e dalla trafcuranza , o malizia de' Miniftri , che
invigilar devono , perchè chiunque , ſenza eſ–
» fer munito di Pubblica Licenza , non poffa di
» effe farne ufo , conobbe neceffario di adattare
» i più robuſti provvedimenti , ficchè unifor-
» mandoci all'incarico , che ci venne ingiunto
nelle Sovrane Ducali dei 4. corrente
» Facciamo col tenor del prefente pubblica-
» mente intendere , e ſapere ;
» Che tanto i Miniſtri noſtri di Campagna ,
quanto i diftaccamenti di Cavalleria , che fa-
» ranno da noi deſtinati , terranfi in continuo
» movimento al fine di battere continuamente le
» ftrade per arreftare così le perſone vagabon-
de , ed infefte , che l'altre tutte , che ſenza
-") legittimi requifiti fi trovaffero munite d'armi
» così da punta , e taglio , che da fuoco , per
poi tradurle nelle forze della Giustizia , ficchè
» provate legalmente le riſpettive loro colpe ,
» e trafgreffioni , abbiano a foggiacere al me-
" ritato castigo " .
» D'una
77

fare il giro del Territorio per arreſtarne i


vagabondi , e i delatori dell'armi . I paefi di
confine fono quelli , che ordinariamente ne
ab-

» D'una fteffa vigilanza poi fopra le dette.


» due claffi di perfone per coglierle , arreftarle ,
» e condurle nelle Carceri come fopra , s' inca-
» richeranno dal loro canto i Comuni riſpetti-
» vi fenza mai rallentarla , nè interromperla , fot-
" to verun colore , o pretefto " .
» Siccome poi potranno effer certi tanto i
" Diftaccamenti , che i Miniftri , e Comuni di
" confeguire i premj promeffi dalle Lèggi fopra
" gli arrefti , che effettuaffero : così dall' altra
» parte dovranno attenderfi le più pronte , e pe-
» fanti punizioni , fe mai nell' efercizio del loro
" dovere fi faceffero colpevoli di tolleranza , o
" connivenza rea " .
» Anzi per rilevare sì fatte ommiffioni , ed
" intelligenze , fe mai fi daffero , relativamente
» al comando ingiuntoci dall' Eccelfo Configlio
" di Dieci nelle citate Sovrane fue Ducali farà
» tenuto aperto proceffo d'Inquifizione , e faran-
» no accolte Denunzie fecrete ; ferma la volontà
" pubblica effendo , che ceffi una volta ogni arbi-
» trio nell' ufo vietato dell' armi , e fia offerva-
» ta da' Sudditi la dovuta Difciplina , che tan-
" to influiſce alla prefervazione delle Vite , e
" foftanze loro , ed alla pubblica , e privata
»
" tranquillità ec.... »
»
78%

abbondano più degli altri , e però queſti , e


i mercati , e le fefte , e le fiere di campa-
gna , dovrebbero effere con maggior frequen-
za vifitati dalle Truppe . Quefte poi , e i loro
Ufficiali , giovarebbono eziandio per dar om-
bra ai Miniftri della Giuſtizia , e ſtimolarli a
far meglio il loro doyere ; e particolarmente
quando ciò veniffe loro raccomandato dagli
Eccellentiffimi Rappreſentanti medefimi ,

S. VI.

Non credo che neffuno farà per oppormi,


che vietando l'ufo dell' armi , come io pro-
pongo , quefto farebbe per dare una fcoffa
fenfibile ad un genere di commercio molto

intereffante per la noftra Provincia : peroc-


chè ognuno vede in primo luogo , che la
tranquillità , e ficurezza del vivere è un be

ne infinitamente fuperiore a quello di qua-


lunque traffico , col quale non fi può nem-
meno paragonare . Si vede poi anco in fe-
condo luogo , che l'avvantaggio del traffico
nazionale dell' armi , quando pur foffe un av-
vantaggio grande , farebbe non oftante in-
dif
79

differente per lo Stato , e per la Provincia;


anzi piuttoſto di detrimento all' uno , ed all
altra : mentre formarebbe l'utile di pochi na-
zionali , che ne poffeggono le fabbriche , col-
lo fvantaggio di molti individui parimente
nazionali , i quali ordinariamente hanno più

bifogno di ſpendere in pane , che in armi .


Ma io dico , e fo di certo , che le armi che
fi efitano nell'interno della Provincia , fono
un niente in paragone del commercio efter-
no delle medefime , e particolarmente delle

canne dette di Mercanzia , che fi mandano


in altre Provincie . E quefto è quel ramo
attivo di commercio , che intereffa veramen-
te la noftra Patria , e lo Stato ; e che me-
rita d'effere foftenuto , ed animato colla fcel-
ta del miglior ferro , colla bontà , ed efat-
tezza del lavoro , col baffo prezzo della mer
ce , colla facilità dell' eftrazione , e colla pro-

tezione de' foreftieri , che vengono fopra luo-

go per fare delle provviſioni . Una volta , cioè


quando la Fabbrica delle armi non era sì
conofciuta anche in altri Paefi , tali foreftie-

ri poteano effere riguardati con qualche ge-


lofia : ora farebbe un animare il Commer
cio
80

cio , l'accordar loro dei favori , e dei privi-


legi ; non che l' ovviare diligentemente alle
maligne imputazioni , con cui dal privato in-
tereffe d'alcuni noftri Armajuoli gli abbia-
mo veduti qualche volta , con grave danno
di quefto importante Commercio , irritati ,
ed offefi . Fabbrichiamo dunque le armi per

le foreftiere nazioni : impediamone l'abufo


fra di noi : e non ne fentiremo , che degli
avvantaggi ammirabili .

§. VII.

La ragione ne è del pari manifefta , che


confolante . Noi non fiamo più tigri , più
accaniti , più fanguinarj per natura degli al-
tri popoli noi non fucchiamo dalle nutrici
un latte , il quale contenga più femi di fie-
rezza , e di barbarie : noi non fiamo gene-
rati dalla natura con meno di abborrimento

alla nequizia , e al fangue . In generale noi


abbiam anzi un carattere , e un fondo tale
di onestà , ed un tal fentimento d'umanità 2
che tolta l'occafione dell' armi , per la qua-

le naſcono tanti omicidj fubitanei , mentre

gli
81

gli omicidj premeditati fono pochiffimi , noi


formaremmo un Popolo , quanto ogni altro
umano , e pacifico . Ma quefta occafione ,
quefta continua preſenza dell' armi ; delle
quali in altri paefi non fe ne porta forſe la
millefima parte di quelle , che fi portano fra

noi ; queſta è , che ci pregiudica , e che a


poco a poco, e ſenza avvedercene , ci gua-
fta , e ci adultera il cuore , e lo fpirito . In
fatti , chi non vede che effendo le armi com
pagne indiviſibili de'noftri fianchi , negli ap-
paffionati , e finiftri movimenti dell'animo ,
debbono diventar facilmente anche miniſtre

terribili delle noftre paffioni ? Io dico , che


non di raro ne divengono fino le promotri-
ci ; e ne prendo un eſempio dai contadini .
Quelli , che non portano armi , ben lungi
d'avere un animo crudele , o barbaro , tro-
viamo anzi in eſperienza che fono dotati di
molta fenfibilità riguardo al bene , e al ma-
le de' loro fimili ; che fi dolgono amaramen-
te quando fentono raccontar qualche furto ,
od omicidio ; e che deteftano quegli altri
contadini medefimi , i quali ad altro non
penfano , che a far pompa di coltelli , e di
F ſchiop-
82

ſchioppi . Ma queſti appunto , anche quan

do fiano al principio di buon carattere , pu-


re a poco a poco fi guaftano ; e avvezzi a

vagheggiare , ed a trattar l
' armi ad ogni
momento, non fi riducono in fine a refpi-
rar altro , che le azioni , le glorie , e le
arditezze armigere . Si analizzino bene i no-
ftri contadini : e fi troverà , che quello ch'io
afferifco è un fatto . Le armi dunque non
folo fomentano , ma quafi creano fino le
paffioni . Terribile fatalità ! La gloria , il be-
ne , il fangue del noftro Popolo , da qual
miferabile pregiudizio dipende mai ? Quanti
in fatti non avrebbero tralaſciato di sfogare
quell'odio , di ripulfare fieramente quel tor
to , fe in quella occafione non aveſſero avu
to quell'arma micidiale al fianco , che , affi-
curandoli della loro vendetta , li fpinſe in
certo modo , e li determinò alla medefima?
Quanti non farebbero ftati lontani dalla in-

fame profeffione di ladri , e di aſſaſſini di


ftrada , che eſercitarono dopo , ſe trovandofi
con quelle armi alla mano , e con quei com-
pagni armati , da quefta circoftanza , più che
da altro , non foffero ftati animati in quel-
la

83

la deferta campagna , in quel bivio folita-


rio , a tentare quella prima aggreffione , alla
quale fenza le armi non avrebbero neppure
penfato , o che almeno fenza di effe non
avrebbero tentata mai ? In tal maniera pur
troppo molti giovinotti cominciano dal po-
co ; ma bevuto che abbiano una volta al
calice del delitto , portano nel petto un ve-
leno , dal quale non guariscono più , e da
cui fi generano in appreffo i continui furti ,
i tradimenti , gli omicidj . E lo ſteſſo con-
vien dire delle riffe , nelle quali fra di noi
fi veggono fguainare improvvifamente ,
lampeggiare tanti coltelli , e tanti ſchioppi ,
che a grande fortuna fi afcrive , fe termi-
nano fenza la morte di alcuno , poichè in
fatti il più delle volte non terminano , che
colla morte di molti • Laddove in altri

paefi , dove il popolo non porta armi , ef-


fo fa ai calci , ai pugni , dà di piglio ai
capelli ? fe gli ftira , fi urta , fi dibatte ;
ma calmata la procella non vi è fangue ,
non vi è morte . Quante morti non impe-
diremo noi dunque , fe ci rifolveremo una
volta ad impedire l'abufo dell' armi ? Quan
F 2 to
84

to bene non faremo alla Patria , allo Sta


to ? ( a) .
§. VIII .

(a ) Non poffo fare a meno di non rilevare


in queſto luogo un punto a mio parere interef-
fante , intorno al quale parmi che con troppa
incongruenza tacciano i Codici di alcune Nazio-
ni ingentilite , ed umane . E
Efi proibiſcono fa-
viamente di vendere veleni ; e poi permettono ,
che ſenza riguardo alcuno fi vendano armi a
giovani , a vecchi , a forfennati , a ſavj , a uo-
mini , a donne , a chiunque le vuole . Se una
giovane donna , per cagione d'efempio , fi pre-
fenta per comperare un veleno , queſto , per le
leggi , a lei viene negato ; e prudentemente , per-
chè ella forfe tramava d' avvelenare il marito .
Quefto è il cafo preciſo d'una contadina egual-
mente appaflionata , e malvagia , che bella ; alla
quale , pochi anni fono , un accorto ed onefto Spe-
ziale di un eftero e vicino Villaggio , in vece
del veleno che gli avea domandato fotto inno-
centi pretefti , le diede una fana miſchianza di
zuccheri , con cui feppe in appreffo , che avea
realmente falvato la vita allo Spofo . Al contra-
rio fe un fervido giovane fi prefenta per com-
queſte a lui vengono toſto
perare due piftole , quefte
volentieri vendute ; e barbaramente , dirò così ,
perchè egli forfe corre con effe ad ammazzare
il rivale . Ma le calde vittime , che rimangono da
que-
85

§. VIII.

Certo così sbanditi che foffero i coltelli ,

gli ftili , le piſtole , e gli ſchioppi , fi vedreb-


F 3 be-

quefte armi trafitte , cefferebbono forfe di effere


vittime , perchè verfano un fangue , che il ve-
leno non fa che corrompere ? Ma quefte armi ,
che portano la morte anche in diftanza , e in
ogni luogo , in ogni tempo , e per qualunque
improvviso riſentimento , farebbero forfe meno
pericolofe d'un toffico , che a freddo animo , e
con mille cautele , convien mefcere in una taz-
za , o frammifchiare in una vivanda ? Che un
Libraro , per efempio , non poffa dare ad ogni
forta di perfone certi libri pericolofi , e molto
meno efporli pubblicamente , e fare che coi do-
rati margini , colle vaghe legature , e coi lufin-
ghieri titoli , invitino l'incauta gioventù a com-
perarli ; queſta è un'ottima prammatica , ed uti-
liffima . Ma che un Armajuolo poffa mettere in
viſta , ſchierare in vaghe forme , e vendere fino
ai fanciulli i coltelli più micidiali ; quefta non
è forfe una libertà deteftabile , che dovrebb'ef-
fere egualmente impedita ? Tanto più , quanto
che appunto i coltelli fono forfe l'arma più ter-
ribile , e più perniciofa dell' altre ; sì perchè con
queſta fe falliſce un colpo , toſto ſe ne replica
un
86

bero tofto quafi in egual proporzione fce


mare anche i delitti . Non oftante per l' u-
fata licenza della Nazione , e perchè fempre
vi ſono gli oſtinati , e i caparbj , e perchè
in

un altro ; si perchè ove fia tanta facilità d'aver-


la , ella fi rende quafi a tutti famigliare , e co-
mune . Così nafce almeno fra di noi , dove la
maggior parte dei ragazzi , appena arrivano , di-
rò così all'età della ragione , che adefcati dall'
efempio , e dalla viſta di queſt' arma , fanno tut-
ti gli sforzi per averla , e per portarla , glorian-
dofene moltiffimo preffo i compagni , i quali fi
fentono fubito inquietare , e lacerare il petto dai
più vivi defiderj di emulazione : dal che ognu
no vede , quali idee poco degne della ragione fi
debbano generare nello ſpirito dei giovani ; idee,
che fono poi produttrici di funeſte conſeguenze .
La fabbrica , e la vendita adunque di certe ar
mi omicide , e pericolofe , dovrebbe effere da
alcune giudiziofe prammatiche moderata , e im-
pedita . So , che non mancano mezzi alle paf-
fioni umane di contravvenire a tali divieti ; ma
effi , però in molti cafi non rimangono del tutto
inoperofi . Non fi trattaffe poi che di falvare
una vita fola nel corfo di tutto un Secolo , an-
che quefta fi debbe falvare da un umano , e prov
vido Legislatore .
87

in fine le paffioni degli uomini non taccio-


no mai interamente in neffun Governo , fi
fentirebbono tofto nuovamente alcuni misfat-

ti ed ecco l'epoca fortunata di falvar mil-


le vittime infelici colla pronta , e rigorofa
pena de' rei . Pochi efempli bafterebbono per
atterrir la Provincia ; i gran malfattori di-
venterebbon più rari ; e l' univerfità del po-
polo fcoffa , e rifvegliata , cominciarebbe a
vacillare fra la virtù , e il vizio . Allora la
continuata efecuzione delle Leggi penali fa
rebbe crollare interamente le barbare idee : c

quefte fcoffe dagli animi umani , ecco la bra


mata rivoluzione . Mi pare almeno , che un
illuftre Filofofo de'noftri tempi , il quale ha
avuto la fortuna di fcuotere l'Italia , anzi
l'Europa , con un libro , fe non affatto eſen-
te da alcuni erronei penfamenti , pieno non
pertanto infieme di molte verità utiliffime ;

mi pare dico , ch' egli rifletta a meraviglia ,


che la prontezza delle pene fia il mezzo mi
gliore di prevenire i delitti : ,, perchè quanto
„ è minore la diſtanza del tempo che paſſa
‫ دو‬tra la pena , ed il misfatto , tanto è più
»
" forte , e più durevole l'affociazione di
F 4 » que
88

,, queſte due idee , delitto , e pena ; coficchè


infenfibilmente fi confiderano uno come

,,
" cagione , e l'altra come effetto neceffario ,
immancabile ,, (a) . Quefta prontezza adun-
que nelle pene , e per confeguenza nella de-
finizione , e spedizione de' Cafi criminali
non fi può , che troppo raccomandare ; co-
me in fatti altamente la raccomandano an-

che moltiffimi Ordini Supremi ( b) . Impe-


dita però la delazione dell' armi , e per
confeguenza minorati i delitti , verrebbe-
ro neceffariamente ad effere minorati an-

che i proceffi de' medefimi : i notari, e i


giudici criminali , i quali prefentemente , an-
co per la vaftità della Provincia , ne fono
oltre modo affollati , avendone allora un

minor numero , gli fpedirebbero con mag-


gior prontezza , e con maggior diligenza ;
ciò che rendendo le pene più pronte , e

più ficure , minorarebbe di nuovo grande-


mente i difordini . Queſta rifleſſione fa vede-
re

( a ) Beccaria . Dei Delitti , e delle Pene .


( b ) Vedi per eſempio la Circolare a Retto-
ri 30. Luglio 1668.
89

re ad evidenza , che tolto l'abuso dell' armi,


ne verrebbe ſpontaneamente , o almeno con
facilità , un utile miglioramento in tutto il
fiftema criminale .

§. IX .

Ma , conneffo al difordine della delazione


dell'armi , vi è quello ancora dei mendichi
fi
vagabondi , i quali pure in gran parte non
riducono ad effere che altrettanti birbanti ,
e delatori dell' armi . Diſtinguo la Povertà
vera , che ha diritto alla noftra beneficenza,
dalla Mendicità vagabonda , che non debbe
effere tollerata dalla fana Politica : e dico ,

che il Breſciano in quefto genere , come in


quello dell'armi , è paeſe di troppa licenza .
Quelle truppe di ſcioperati , che Zingari vol-
garmente fi appellano , e in generale uno
ftuolo immenſo di robufti mendichi , tanto
nazionali , che foreftieri , quanti mali in fat-
ti non vi cagionano ? Coftoro fuggono il tra-
vaglio per profeffione , diftraggono gli altri
che fi occupano , feducono coll' eſempio , fo-
mentano la poltroneria , attendono il giorno
ai ladronecci , e fi radunano la fera a cra-
pu
90

pulare nelle taverne , che fono le accademie,


dalle quali eſcono poi più bricconi , più la-
dri , più birbanti che mai . Ora quanto ai
veri Mendichi Nazionali , pei quali s'inten
dono gl' impotenti , gli ammalati , i vecchi ,
ed altri di fimil genere , ogni paeſe , ogni
villa dee nutrire i fuoi ; ai quali quando non

f provegga per mezzo di affegnamenti , o


di alberghi pubblici , come in alcuni Stati
trovafi già praticato con molta utilità , ogni
ragion vuole , che vengano fovvenuti dalla
naturale , e Criftiana carità de' particolari ,

I Parrochi fegnatamente debbono contribui-


re in tutti i modi poffibili al fovvenimento
de poveri delle loro Parrocchie , e raccoman-
darne di tempo in tempo per effi , e racco
glierne la elemofina nella Chiefa medefima,

poichè fra tutte le altre , quefte fono le ele


mofine meglio impiegate . Quanto ai Mendichi
Forestieri , effi non fi debbono per verun con-
to tollerar nello Stato ; anco perchè a poco

a poco portano fuori di effo gran quantità di


danaro . Gli Eccellentiffimi Rappreſentanti in
fatti , coll' intervento de noftri Provveditori

alla Sanità , non mancano di promulgare di


tem-
91

tempo in tempo de' rigorofi Proclami con-


tro la loro perniciofa affluenza ( a) . Ma i
Rappreſentanti affediati , e diftratti da mille

altri oggetti , e criminali e civili , e da al-


tre infinite occupazioni , che efigono i bifo-
gni d'una Provincia sì vafta , non hanno
agio di mettere il bramato riparo ad un di-
fordine , il quale per fe folo richiederebbe
delle cure , ed attenzioni infinite . I noftri

Provveditori poi , oltre che il titolo della


Sanità non trovafi efpreffamente intereffato
in queſta materia , fe non quando negli Sta
ti vicini ferpeggia qualche malattia epidemi-
ca ; e che indipendentemente da ciò le ma-
terie fole alla Sanità afpettanti offrono loro
oggetti baftevoli , ed importantiffimi , nei

quali occuparfi : effi mancano altresì di quel


la forza , ed influenza politica , che richiede-
rebbe l'eftirpamento d'un abufo , il quale
intereffa quafi tutti i rami della efecutivà
giuſtizia . Quindi è , che concorrono infiniti
Ques

(a ) Vedi il " Proclama per lo sfratto de'


» Queftuanti foreftieri , Birbanti e Vagabondi
» efteri , da queſta Città , e Territorio ; del gior-
» no 1. Febbrajo 1780.
92

Queftuanti efteri ; e che anche i nazionali in37


vece di portarfi al predetto Uffizio di Sanità
per averne il neceffario Impronto , e fecondo
le leggi portarlo poi vifibilmente addoffo , in
fegno d'effere ftati riconoſciuti per veri bi-
fognofi , e mendichi : tutti dico e nazionali ,
e foreſtieri ; in ogni luogo , cioè anco nelle
Chiefe ; in ogni tempo , cioè anco di notte;
Lenza alcun pubblico atteftato , cioè anco
fenza effere veri bifognofi , fi fanno lecito
non pertanto di accattare , d' impoverire il
paefe , e di fomentare nel popolo una craf
fa ignavia , e un ozio deteftabile : ozio , che
fomenta tutti i delitti , e che promove la
delazione fteffa dell' armi . E come dunque
provvedere a sì fcandalofo difordine ? Efpor-
rò i miei penfieri a' momenti . Noi abbia-

mo un Magiftrato Civico fopra Forestieri ,


deftinato a vegliare fopra gli efteri che en-
trano in paeſe , ma ridotto oramai ad eſſere
un Magiftrato più di nome , che d'uffizio ;
tanto egli è inoperofo ! Abbiamo altresì un

altro Magiftrato Patrio , che in groffolano


latino fi denomina ad nitidandas teſtas ; l'in-
combenze del quale confiftono particolarmen-
te
93

te in purgare il paefe dalle perfone eftere


in caſi di guerre , di careftie , e di peſti ; e
che perciò in quefti tempi di fortunata pa-
L
ce , e falute , non è parimente che un Ma-
giftrato di nome . Io farei frattanto di pare-
re , che a queſti Magiſtrati fi demandaſſe in

generale la materia dei queftuanti eſteri ; e


che loro foffe impartita fácoltà fufficiente per
non lasciarli entrare ne' noftri confini , e per
cacciarli fuori quando vi fono entrati . Da
ciò almeno ne verrebbono più beni : 1. Gli
Eccellentiffimi Rettori fi troverebbero in gran

parte follevati dalle molte cure , che efige un


oggetto in ſe ſteffo affai vafto , ed affai mole-

fto ; e quindi avrebbero più comodità di at-


tendere agli altri affari criminali , e di giovar
meglio alla Provincia colla più pronta efpe-
dizione dei medefimi . 2. Varj noſtri Cittadi
ni di più ſarebbero impiegati a favor della
Patria , ciò che è fempre d' un vantaggio

grande in qualunque paefe , sì perchè fi tie-


ne più lontano l'ozio , origine di tutti i ma
li , sì perchè i pubblici uffizj accreſcono fem-
pre in chi li efercita lo fpirito pubblico , e
l'amor nazionale . 3. Col braccio de' Rap-
pre-
94

prefentanti i noftri Magiſtrati otterrebbono


beniffimo di purgare la Provincia da tanti
vagabondi , e queftuanti efteri ; e la Provin-
cia ne reftarebbe follevata eftremamente . In

generale importa moltiffimo in qualunque


Stato , che neffuno abbia veruna lufinga di
poter vivere oziofamente nè nel proprio , nè
in altro paeſe di modo che quando tutti i
Governi fi rendeffero eftremamente rigorofi
in tale propofito , l'induftria , e il bene del
Genere umano fi accrefcerebbe di molto ;
poichè non vi farebbono più tanti ozioſi , e
malviventi , i quali vivono a folo carico de-

gli altri cittadini operofi . Io tuttavia non


fono niente prevenuto dei penfieri , che ho
efpofto di fopra in quefta materia ; e purchè
in una maniera , o nell' altra fi metta ripa-
ro ad un difordine di tanta importanza , vo-
dentieri ne abbandono i mezzi alla maturità, e

al configlio di chi vi deve invigilare . Per ono-

re della Nazione piacemi bensì di fare un ri-


fleffo ; ed è , che la circoftanza di tanta fo-
reftiera Canaglia , che luſingata dal grido
della tolleranza , e facilità Brefciana , concor-
re dagli Stati finitimi a vivere oziofamente
nel-
95

nella noftra Provincia , deve rendere, queſta


Provincia in buona parte efcufata di molti
delitti , e di molte ruberie , che fi commet
tono in effa. Uomini foreftieri ne fono il

più delle volte gli autori : i conculcati , difo


norati , ed opprefi fiamo fempre noi . E noi
vorremo fempre fofferire di efferlo ?

§. X.

Riguardo ai vagabondi Nazionali , niente


più facile di purgarne il paeſe , e di metter-
li anzi a profitto del medefimo . Bafta un
Albergo di Correzione , nel quale inchiuderli,
e condannarli al travaglio . E dacchè il no-

ftro Principe colla minorazione de' Regolari


ha refi vacui molti vafti Recinti , che fervi-
vano loro di pacifico albergo , chi fa anco,
ra , che facil cofa non foffe di foftituire in
alcuno di effi la fatica , e il travaglio ? Il
canape , le lane , le fete , i lini , e forfe an-

cora le ferramenta , prodotti tutti , che ab-


biamo in paefe ; quale opportuna , ed utile

materia , non potrebbero in fatti fommini-


ftrare ai lavori , e alle arti da introdurfi in
queft' Albergo di Correzione , nel quale fecon-
do
96

do la varia loro abilità , e reità , foffero impie-


gate tante Donne oziofe , e tanti Ragazzi , ed
uomini malviventi , e vagabondi , i quali non
formano , o non fi riducono in fine a for-
mare, che un Seminario di Ladri , e di Li-
bertini ? Il provvedimento è notiffimo , e già
oramai praticato con ottimo fucceffo anche
in altre Provincie : e però in vece di ragio-
nare del modo della fua coftituzione , io in-
fifterò nuovamente fui motivi della fua ne-

ceffità . Che fia forprendente il numero dei

fani , e robufti Accattatori , che quà , e là ci


fi prefentano nei villaggi , e che nella Città
continuamente ci affediano , e ci importuna-
no ; queſto è un fatto incontraſtabile , di cui
ognuno può effere teftimonio . Ma egli è
troppo ſconvenevole in un Secolo , nel qua-.

le e in Europa , e fuori della medefima , vi


fono tanti paefi , e tante Città , e Capitali
popolofiffime , nelle quali s' incontrano po-
chiffimi Mendichi . In Ginevra fi fa ogni an-

no un cenfo di tutte le famiglie , fi fanno


dal Governo le Arti , che fi profeffano da
ciaſcuno , e fi punifcono coloro che poten-
dolo non ne profeffano alcuna . In Olanda
l'in-
97

L'induftria fola , la Marina , il Commercio agi-


tano da ſe foli , e felicemente tutte le brac
cia . Alla China un Mendico , che potendo
vivere col proprio travaglio , ftudia di pafcer-
fi a fpefe altrui , è difonorato e riputato un

infame . Nel Bresciano quefti Poltroni , que-


fti Ladri , quefti Furbi trovano qualunque
forta d'afilo, e in tutti i pubblici Alberghi .
Anzi nelle noftre Ofterie di Campagna non
folo quefti mendichi vagabondi , ma uomini
armati , uomini che danno tutti gli indizj
di effere Ladri , od Affaffini , trovano ogni
facilità di ricovero , e per qualunque nume-
ro di giorni . Così gli Ofti , e Locandieri del
paeſe , fomentano , e rendono più univerfale
l'abufo della Mendicità vagabonda e con-

travvengono effi medefimi alle Leggi , che

loro vietano rigorofamente di dare alloggio


a tali malandrini ( a ) . Quefto però è un di-
fordine troppo perniciofo , e che dovrebbe

effere affolutamente impedito . Ma come im-


pedirlo , fenza una Cafa di Correzione , nel-

la quale inchiudere tali vagabondi , e all' oc-


G OC-

(a) Ved. il cit. Procl. 1. Feb. 1780.


98

correnza ancora i loro albergatori ? Ed ec


comi al luogo d'indicare la ragione per cui
le Comunità delle noftre Ville fi prendono
poca cura di catturare i malviventi . La rá,

gione fi è , perchè catturati , che gli abbia


no , e condotti in Città , queſta molte volte
non fapendo cofa farne , nè dove collocarli,
fi trova obbligata di lafciarli entrare per una
porta , e fortire per l'altra ; circolo , che

non può effere più viziofo , nè più favore


vole agli ſcellerati ; e particolarmente quan-
do effi lo fanno fotto il braccio di qualche

Protettore . Un birbante giura di fare le fue


vendette nell'atto fteffo , che fi vede cattu

rare , nè manca di mantenere la parola , po-


fto che fia in libertà , come ordinariamente
vi fi pone affai prefto . Con ciò ingeriſce
una fpecie di terrore nel fuo paeſe , fi affi-
**
cura della fua impunità , e fi mette in pof-
feffo di paffeggiare libero , e franco in ogni
luogo , portando in trionfo i propri delitti ,
che gli fervono in certo modo di difefa , e
di fcudo . Sieno particolari , fieno Capi di
Comune , tutti perciò nelle circoftanze pre-
fenti hanno qualche giuſto titolo di non pis
gliar
99

gliarfi grande impegno per arreftare i mal-

viventi . Queſti poi altresì non tutti merita-


no la Prigione ; nè le noftre Prigioni bafte-
rebbono per tutti : oltre che il caftigo 3 delle
medefime non è poi nemmeno in ſe ſteſſo
nè il più conforme all'umanità , nè il più
efemplare , nè il più utile , Quanto alle Ga-
lere , che la Repubblica mantiene full' Adria-
tico , fenza toccare altri punti intorno ad
effe , fono di parere , che i foli malviventi ,
e vagabondi Breſciani , baftarebbono per ar-
marle tutte tanto è fmifurato , e forprenden-
te il numero di tali vagabondi ! E cofa vo-
glio conchiudere da quefto ? Voglio conchiu-
dere , che gli fcellerati , e gli oziofi , faran-
no in minor numero quando non troveran-
no più un così facile afilo ; e fono coftret-
to a ripetere , che fi potrà fare facilmente
che non lo trovino , quando fi avrà un Al-
bergo a opportuno dove collocarli . Purgata
poi in tal maniera dagli fcellerati la Provin-
cia , quefto fervirà a difarmarne, anche il re-

flo degli abitanti ; molti dei quali non ſi


mantengono armati che per la f lufinga , qua-
lunque ella fafi , di poterfi appunto difende-
G 2 re
100

re dai ladri , e dai birbanti : di modo che

ſcemandofi queſti , ſcemerà infieme il prete-


fto di portare le armi ; la paffione , e il ge-
nio delle quali perderà a poco a poco tutta
la fua forza .

§. XI.

Gittiamo i femi d'un Progetto più gran-


de , il quale fi eftenda a tutta la Terra-Fer-
ma. Impiegando nelle arti , e nelle manifat-

ture le molte perfone oziofe che fi trovano


in effa , ognuno vede quanto l'interna tran-
quillità , l'induftria , e la floridezza di queſta
vafta , e bella porzione dello Stato , acqui-
fterebbono di aumento , e con quanto priva
to , e pubblico avvantaggio . Un generale
efpurgo di tutte quefte perfone molefte , ed
oziofe , quale comodità , e qual luftro , e
fplendore non aggiungerebbe poi anco alla
Capitale ? Abbiamo in fatti un belliffimo
Decreto del Senato (a ) , Decreto pieno di
otti-

(a) In Pregadi 4. Dicembre 1762. Queſto è un


Decreto che merita d'effere nuovamente ravviva-
to , e promoffo da tutti quegli illuftri Patrizj
Veneti , che fono più in grado di contribuire al
bene dello Stato .
ΙΟΙ

ottime , ed importantiffime vifte , dal quale


trovafi contemplata , ed ordinata la fabbrica
d'una Cafa di Correzione , appunto per ri-

coverarvi i vagabondi della Dominante . Il


perchè , ficcome da una parte è cofa da
defiderarfi per tutti i riguardi , che que-
fto Decreto non abbia a rimanere più a

lungo arenato , e fofpefo ; e ficcome d'altra


parte la Veneta munificenza , allorchè fi trat-
ta di Opere pubbliche , è folita fempre a far-
le eſeguire con quella grandezza e magnifi-
cenza , che fi compete realmente a nobile e
magnifico Principe : così defiderabile , ed util
cofa farebbe , che faceffe dare a queſta Fab-
brica di Correzione una ampiezza , ed una
eftenfion tale , che poteffe fervire per tutta
la Terra-Ferma . La Provincia Breſciana al-
meno dovrebbe avervi certo un qualche
Quartiere . A cofto poi di dover fare due
Cafe di Correzione : una in Venezia , che
ferviffe ancora per le Provincie contigue del-
la Terra - Ferma e l'altra ful Brefciano",

che ferviffe infieme per le Provincie di Ve-


rona , di Crema , e di Bergamo ; il progetto
ancora farebbe utiliffimo , e la fpefa egre-
G 3 gia-
102

giamente impiegata , anche in folo punto di


economia , poichè l' induftria , e la popola
zione di tutte quefte Provincie fi accrefce-
rebbe di molto . L'amore , e il defiderio ,

ch'io nutro per la profperità dello Stato in


generale , è quello che mi ha fuggerito il
progetto efpofto qui fopra : del refto , ficco-
me neffuna Provincia della Terra-Ferma ha
tanto bifogno di una Cafa di lavoro , offia
di Correzione , quanto la Provincia di Bre-
fcia ; io mi credo in diritto di poter confi-
gliare i primarj Magiſtrati che rappreſenta-
no il Corpo pubblico di quefta Città , e di
efortare unitamente il Territorio , e tutta la

Nazione , a volere d'ora in avanti penſare


anche da fe fteffa a queft' imprefa . E tanto
più , quanto che trattandofi d'un provvedi-
mento sì direttamente , e si ftrettamente

congiunto col bene del Principato , il Prin-


cipe fteffo perchè ne foffe adottata la maffi-
ma , e promoffa l'eſecuzione non manche-

rebbe di accordargli qualche ampio , e ge-


nerofo foccorfo . Col tempo poi vi fi potreb-
be intereffare eziandio qualche illuminata ,

e provvida Società di Mercanti : col tempo


non
103

non mancherebbono nemmeno de' Benefat-

tori , i quali con facrofanti Legati donareb-

bero qualche Capitale per perfezionare , ed


accrefcere un Inftituto sì utile . In materia

di Luoghi Pii non è in fatti Brescia una

Città fortunata , una Città , che potrà fem


pre gloriarfi dell'umanità , e beneficenza de'

fuoi Concittadini ? E d'altra parte qual Luo-


go vi potrebb' effere , dirò così , più Pio di
quefto , il quale nelle noftre circostanze im-

pedirebbe tanti furti , tanti omicidj , ed an-


che tanti altri delitti di altro genere ? Una
pietà , una generofità , eguale a quella che
fiorì in altri tempi , non vediamo forſe ogni
giorno con chiari argomenti , che alberga
tutt'ora , e fiorifce ne ' petti Breſciani , fem-
pre amanti altronde di quegli ftabilimenti ,

e di quelle Fabbriche pubbliche , che poffo-


no effere di ornamento , e di utile alla loro
Patria ? Dunque tutto cofpira perchè con
una Pubblica Deliberazione , ben maturata
fotto tutti gli afpetti , fi prenda a dare il

primo impulfo ad un Progetto , i femi del


quale non mancheranno in appreffo di ger-
mogliare in gran parte anche, da ſe mede-
G 4 Gi-
104

fimi ( a ) . Affinchè poi l'Opera fi eſeguiffe


colla maggiore utilità , io crederei bene , che
per alcuni malviventi , e portatori dell' armi
più robufti , fi deftinaffe efpreffamente in ef-
fa un quartiere d'Ergaftolo ; dal quale con
efemplari catene ai piedi , e cuftoditi da ſe-
veri Guardiani , fi faceffero fortire il giorno
per impiegarli in qualche travaglio . La ere-
zione , per eſempio , delle Fabbriche Pubbli-
che già incominciate , i condotti , e canali
delle Fontane , gli ſcavi , i ripari , gli argini
de' Fiumi , e il riattamento , ed aggiuftamen-
to delle ftrade , che fono fra noi si rovina,
te

(a) Forfe anche il Pio Luogo della Congre-


ga Apoftolica , deftinato a foccorrere le famiglie
povere , potrebbe dare qualche fuffidio per l'Al-
bergo di Correzione ; poichè queſto ſervendo ad
accrefcere l'induftria , ed a minorare i mendi-
chi , fervirebbe infieme a fcemare la neceffità
ifteffa della Congrega ; la quale altronde potreb-
be rifarcirfi del fuffidio , che accordaffe per que-
ſta Inftituzione , fopra una maggiore diligenza
di non foccorrere che famiglie veramente meri-
tevoli : ciò che fervirebbe infieme a molte altre
di più forte ftimole a fuggir l'ozio , e le ta-
verne .
IOS

te e sì peffime , e in Città , e in Campagna :


quefti fono oggetti , che intereffano tutti al
maggior fegno l'ornamento , il comodo , e
l'economia pubblica della Provincia , e dello
Stato . Impiegando poi i vagabondi in que-

fte opere , la pubblicità dell' eſempio , e la


novità del caftigo non più veduto fra noi ,
farebbe altresì una impreffione affai forte ,
ed utile full' animo di tutto il Popolo , il
quale al genio delle armi, dell' ozio , e della
mala diſciplina , ſoftituirebbe inſenſibilmente
l'amore all' induftria , al buon coſtume , alle
Arti . Terminerò quefto , paragrafo coll' avver-
tire in generale , che il fiftema del pubblico
lavoro trovafi sì utilmente introdotto , e pra-
ticato in Toſcana , ch'ella offre degli efem-
pli degniffimi di imitazione , e forma l'elo-

gio del Sovrano illuminato , che la governa.


I varj utili Alberghi ancora , che con ottime
vifte fono ftati recentemente eretti fulle ri-

ve del Tago , qual gloria immortale non pro-


mettono in Portogallo , e in tutta Europa ,
a quella Augufta , e benefica Sovrana ! e qual
felicità , e vantaggio ai fedeli fuoi Sudditi ,
dai quali è tanto onorata , ed amata !
§. XII.
106

§. XII.

Moltiffimi de' noftri contadini fi dilettano

di effere , o almeno di parere cacciatori in


tutti i tempi , e in tutte le ftagioni dell' an-
no. Io domando in primo luogo fe queft'u-
fo si univerfale , e sì inveterato della Caccia,
tante idee , tanto piacere di diſtruggere , d'am-
mazzare , d'inſanguinar , di tradire , non po-
trebbe forfe anch' effo aver comunicato , e
comunicare al noftro Popolo , qualche incli-
nazione alla crudeltà , e al fangue ? Per me
il dubbio non è del tutto irragionevole , poi-
chè trovo chi ha fcritto fino , effervi da te-
mere intorno ai Cacciatori , che non diven-

gano un giorno così inumani verfo gli


» uomini , quanto lo fono verfo le beftie ;
o che il coſtume crudele di far fofferire

con indifferenza , non li renda meno com-


", patibili alle difgrazie de' loro fimili ,, (a).
Non fono quefti i fentimenti di qualche Da-
ma dilicata , o di qualche affettato Pitagori-
co: fono i fentimenti d'un guerriero Legif-
la-

(a) Anti-Macchiavello Cap. XIV.


107

latore , d'un coronato Federico . Che fe egli


fcrive in tal maniera , parlando dei Signori,
e della Nobiltà , che diremo del baffo popo-
lo , e del rozzo contadino ? Io vorrei dun-

que che fi faceffero almeno eſeguire a rigo-


re le noftre Leggi municipali , le quali vieta-
no tutte le caccie principiando dal mese di
Marzo fino alla fine di Luglio ( a ) . Altri-
menti , a che vaglion le Leggi , fe non fi
fanno offervare ? A che un ottimo Codice ,

s' egli rimane molte volte in inazione ? II


danno , che recano ai prodotti della Campa-1
gna , alla moltiplicazione dei felvatici , e de-
gli uccelli ( e quindi alle caccie fteffe , che
prefe con moderazione fono per altro di fa-

lutifero , e grato divertimento alle perfone


onefte , e civili ) , i cani , ed i cacciatori in

tali tempi , avrà fatto dettare la Legge fopra


riferita ; ma l'adempimento della medefima,
e in generale qualche vigilanza fopra certi
cacciatori , giovarebbe grandemente anche al
mio fcopo ; poichè l'abufo che fi fa dell' ar-
mi

(a) Statuti , Ordini , e Provvifioni per t Off-


cio delle Vettovaglie della Città di Brefcia .
108

mi fotto il titolo della Caccia è un abufo


troppo confiderabile . Che poi i Contadini
in vece di vagare armati , e oziofi per le
campagne , attendano maggiormente a colti-
varle , ognuno vede quanto queſto debba in-
tereffare i Proprietarj dei fondi . In genera-
le io ho offervato coftantemente , che i Con-
tadini più laboriofi , più morigerati , più one-

fti , quali appunto fi richieggono perchè fie-


no ottimi coloni , fono quelli che non han-
no la paffione , nè il coftume di portare le
armi . Al contrario nelle famiglie formate da
uomini armigeri , con minor diſciplina , e
minor ordine nel loro governo domeſtico
ed economico , d'ordinario vi fi vede anco
maggior ozio , e maggior numero di calami-
tà, cagionate in origine dall' occafione dell'

armi . Quindi la rovina , o almeno gli fcon-


certi , e difpendj graviffimi di danaro che
aggravano quefte famiglie , oltre agli imba-
razzi , ed impegni che diſturbano i Padroni

medeſimi , ai quali fono foggette . Cofa dun-


que affai utile , e commendabile farebbe ,
che tutti i Proprietarj dei fondi , 1. ordi-
naffero a' loro Agenti , e Caftaldi di non

por-
109

portare le armi , perchè il loro efempio è


troppo feducente pei Contadini fubalterni :
2. commetteffero a detti Agenti , e Caſtaldi
di ordinare affolutamente a tutti i contadi-
ni da loro dipendenti di non portare armi
di forte , fotto pena d' effere congedati : 3 .
che effi medefimi quando fi portano a vifi-
tare i loro beni , e i loro Villaggi , ripetef-
fero in perfona quefti comandi a varj de'
loro contadini , e in cafo di qualche con-
travvenzione in alcuni , paffaffero realmente
all' efemplare rifoluzione di licenziarli dal
loro fervigio . Con quefti mezzi faciliffimi i

Contadini cangierebbono ben prefto di con-


dotta , e di genio e l'Agricoltura , e il ben
effere di tutta la Provincia , ne ſentirebbono
degli avvantaggi confiderabili . Adottiamoli
adunque , e pratichiamoli queſti mezzi , e per
amore della Patria , e per noftro intereffe ,
ed onore .

§. XIII.

La vafta Chiefa Breſciana è provveduta


di molti Parrochi dotti , e vigilanti ; alcuni
de' quali meritano eziandio molta lode , per-
chè
110

chè non laſciano d'impedire quanto poſſono ,


e di fgridare contro l'abufo dell' armi . Ed
ecco appunto quanto io bramerei che facef-

fero tutti , niuno eccettuato ; e che lo facef-


fero con maggiore frequenza ; cioè almeno
una volta al meſe , impiegando efpreffamen-
te in quefto ora qualche intero catechiſmo ,
ora alcuno di que' morali difcorfi che alla
fácra autorità degli Altari fon riferbati . Spie-
gando , per eſempio , il quinto precetto del
Decalogo , che proibiſce l'omicidio , quante
belle cofe non potrebbero dire contro la fre-
quenza , e l'occafione dell' armi , che è fem-
pre occafione del più grave delitto ? In ge-
nerale una eloquenza femplice , iftruttiva , fi-
lofofica in tale propofito , cangierebbe a

poco a poco il genio d' un popolo religiofo ,


qual poffo dire a fua vera lode , che è il

popolo Breſciano , nel genio umano e paci-


fico della Religione . Le Sacre Scritture fom-

miniftrano varj teſti fortiffimi , che poſſono


dare occafione di parlare opportunamente ,
e con frutto di quefta materia ; intorno alla
quale i Curati , e i Parrochi debbono avere

una compiacenza grandiffima di poter pro-


mo-
111

movere più d'ogn' altro il bene prefente , e


politico della Nazione , in vifta del bene fu-
turo (a) . Così nelle Scuole di campagna
do-

( a ) Un dotto Regolare mio amico , al qua-


le avea comunicato , tempo fa 2 l'abbozzo di
quefto Saggio , ha recitato in queſti giorni in
Breſcia una bella Predica contro la delazione
dell' armi . Il fuo genio filofofico avendolo por-
tato fino ad inferire per eftefo in quefta Prèdi-
ca il mio calcolo fulla perdita della popolazio-
ne , calcolo per verità niente adattato a quel
luogo , alcuni fani uditori hanno detto , che
l'Oratore avea trattato alcuni punti più degni
dell ' Accademia , e del Liceo , che del Tempio,
e del Pergamo ; ma fuori di questo la fua Pre-
dica è stata applaudita , e molto da molti ce-
lebrata ; ed io ho provato internamente la più
grata compiacenza in udire un sì bel frutto
proveniente in origine da quefto Saggio , anche
avanti di averlo pubblicato . Cito però quefto
nobile eſempio per animare anche altri Eccle-
fiaftici ad imitarlo , e a non temere di fembra-
re ardimentofi col trattare quefto argomento ;
mentre coll' autorità fteffa delle Sacre Lettere
potranno rendere i loro detti degni del Santua-
rio , e pieni di dignità , e di religione quanto
vorranno . Non occides , dice Dio nel Decalogo :
non porta armi per non uccidere , dicano adun-
que ,
112

dove s'inſegnano i primi elementi delle Let-


tere , e della Religione , bramerei che fi pro-
poneffero ai fanciulli alcune verità contrarie
agli ordinarj pregiudizj che corrono ful pun-
to dell'armi ; e che fi faceffero loro offer-

vare le tragiche fcene , e i danni lagrimevo-


li , che tratto tratto cagionano fimili pregiu-
dizj a quegli fciagurati che li feguono . Que-
fte iſtruzioni amerei che foffero ripetute di

tempo in tempo ai giovani , e che fi ripu-


taffero come una parte effenziale della loro
educazione , nella quale fi dovrebbero inte-
reffare anco i padri , e le madri . Siccome
poi l'intereſſe è la molla principale delle azio-
ni umane , così vorrei , che il genio dell' ar-
mi fi moftraffe fataliffimo anco alla buona

eco-

que , almeno di paffaggio , i miniftri di Dio


Il tacere interamente fu quefto punto per una
prudenza mal fondata ; il credere che non fe ne
debba far parola in una Città , piena di tanti
fecreti , e micidiali Armigeri ; e molto più il
criticare fotto un' ombra apparente di prudenza
chi ne parla in quella maniera che fi deve ; io
credo che fia un rispettare contro ogni dovere
Apoftolico il maggior ecceffo , che fi poffa dare
nella violazione dell'amor del Proffimo .
113

economia , come lo è realmente . I danari ,


per eſempio , che di ftile ordinario i conta-

dini confumano miferamente , ora per cor-


rompere gli sbirri , ora per regalare i Pro-
tettori , potrebbero mettersi in vifta del più
fconfigliato difpendio ; sì perchè computando
la claffe tutta dei contadini della Provincia ,

è certo , ch'effa paga annualmente per queſt'


oggetto un livello, o tributo gravofiffimo ; sì
perchè a ben confiderare le cofe non lo pa-
ga in fine che per comperarfi dei danni , e
`delle difgrazie maggiori . Imprefa degna d'un
benefico ingegno farebbe dunque eziandio,
ch'egli imprendeffe a mettere in chiaro lu-

me queſte ed altre verità , e rifleſſioni , com-


pilandone efpreffamente un Libretto , che

foffe tale da poterfi far circolare nelle mani

fteffe del popolo , e da poter fare impreffio-


ne anco full' animo degli idioti . La lingua
perciò , lo ftile , e la frafe di queſt' Opuſco-
lo , dovrebbero effere pianiffimi , e ſempli,
ciffimi ; le conclufioni , e le fentenze forti ,
e convincenti ; e la compofizione tutta atta
a piacere infieme , e ad illuminare . A tal
fine potrebbe anco intrecciarvifi qualche di-
H lette-
1

1.14 A

lettevole , e morale favoletta , che aveffe tut-

ta la verofimiglianza della verità ; ma fopra


tutto con una maniera infinuante , ed atta

a cattivarfi il cuore , e lo fpirito dei leggi-


tori , fi dovrebbe moftrare in poche pagine ,
quanto il genio , e il coftume di portare le
armi , fia contrario ai doveri di Religione ,
di Società , di Famiglia ; e quanto pregiudi-
chi il privato , e il pubblico nella vita , nel-
la roba , e nell' onore . Pubblicata poi che

foffe quefta Operetta , i Parrochi , e le per-


fone più diftinte dei Villaggi , dovrebbero
farne paffare delle copie nelle mani dei Mae-
ftri di campagna , dei Capi di Comune , e
di quei contadini sì giovani , che adulti , i

quali foffero più in cafo di approfittarne ; e


tutta la Nazione dovrebbe ringraziare alta-
mente l'uomo penfatore e benefico , che

l'aveffe fcritta . In tenui labor , at tenuis non


gloria : l'imprefa farebbe ftrettamente di que-
fto genere , ma degniffima ancora di chi

operaffe più per fentimento di Patriotifmo ,


e per defiderio di effer utile , che di acqui-
ftar fama ; e chi fa eziandio che non gio-
vaffero moltiffimo alcune piccole lezioni , al-
cune
115

cune iftoriette alcuni tratti , inferiti con

ingegno in un Almanacco per gli Armigeri ?


Che fe un altro mezzo affai valido di eftir-

pare i pregiudizj , e polire una Nazione , è


quello de la comica poefia , e della fatira
Teatrale , un' arguta Commedia , o una di-
licata , e patetica Tragicommedia , che con
un felice intreccio fi fcriveffe da qualche va-
lorofo ingegno fopra il falſo onore , e il dan-
no dei noftri pregiudizj in fatto d'armi , io
fono perfuafo , che rappreſentata che foffe in I
Brefcia , darebbe un crollo utiliffimo a quefti

pregiudizj . Ridendo caftigat mores ; quefta è


l'epigrafe de' buoni Comici ( a ) : e un ge
·H 2 nio

( a ) Ho letto una Commedia intitolata ; Les


Protegés , e che porta l ' epigrafe = Des Prote-
cteurs fi bas , des Protegés fi bêtes ; nella quale
fi mettono in ridicolo certi , Mecenati di cattivo
difcernimento , i quali non proteggono che de'
baffi Poeti , e de' vili Ariftarchi , e pedanti
Quefti pure vi fono a meraviglia punti , e ca-
ratterizzati , ma giacchè in Breſcia , e in Ber-
gamo , non vi ha pericolo che il genio di pro-
teggere i Letterati poffa diventare cotanto epi-
demico , non vi fi potrebbero in vece mettere
fulle fcene , e con molta grazia , ed utilità , al-
tri Protettori , ed altri Protetti ?
116

nio che non è decorofo , ma che anzi sfre-


gia l'onore di chi lo fegue ; che non è le-
cito , ma anzi contrario a tutto il Patto fo-

ciale , è vietato dalle leggi umane , e divine ;


che non è utile perchè pregiudica nella vi-
ta , nella roba , e nella fama , con quanti
bei caratteri non potrebb' effer dipinto ? Cer-
te Commedie poi , nelle quali campeggia
Arlecchin ladro , Arlecchino che baſtona , o che

rubba impunemente , o nelle quali fi met-


tono in ifcena le impreſe fteffe di Cartouche ;
commedie indegne d'ogni ben regolato Tea-
tro , dovrebbero particolarmente effere efi-
gliate dal noftro ; poichè fe il ſuo Parterre
gode , e efulta a fimili rappreſentazioni , co-
me con indignazione mi è toccato qualche
1 volta di offervare , è certo che nello ſteffo
tempo egli beve un veleno , e un toffico dei

più micidiali ( a ) . Il pugilato , ed il ceſto ,


che

( a ) Per fatalità anche i Burattini , che i


Francefi chiamano Marionettes , fervono in Bre-
ſcia a fomentare il corrotto genio del popolo ,
Non fi può efprimere quanto effo gufti le ba-
ftonate di Pulcinella , e le bravure degli ígher
ri
.‫י‬
117

che raccapriccia l'animo anche nei giuochi A

d'Acefte che defcrive Virgilio , manteneva-

no più fanguinaria la ferrea Antichità ; e le


pugne de' Gladiatori rendevano il cuor dei

Romani più feroce , e più barbaro . Effi gua-


dagnavano forſe per quefto qualche battaglia
di più , ma incrudelivano anco maggiormen-
te fra le mura ſteffe di Roma ( a ) . Ciò fia
H 3 det-

ri , ai quali quegli aftuti Impoftori , che fanno


giocare , e parlare quefti Fantocci , non folo ar-
rivano fino alle volte a mettere in mano delle
vere piſtole , ma anco a farle loro fcaricare con
applaudito fuoco , e rimbombo ; mentre così ot-
tengono di adunare più numerofe brigate , e di
cavarne più danari . Quanto perciò anche queſti
piccoli Spettacoli poffano effere feducenti , e
perniciofi , e quindi meritare , che la politica
dia loro uno fguardo , lafcio a' miei Lettori il
* confiderarlo .
(a ) Il Sig. Hume fa vedere con alcuni paffi
di Salluftio , e di Cicerone , che le ftrade , e i
contorni di Roma , erano ordinariamente infe-
ftati da una infinità di birbanti , e di affaflini ;
a fegno che la femplice affluenza dei ladri di
ftrada ingrofsò notabilmente l'armata di Catili-
na . Moftrato quefto a dovere , ficcome certa fua
prevenzione pei moderni tempi gli fa credere
118

detto per moftrare più evidentemente che

tutti i guochi , e tutti gli fpettacoli pubblici ,


e fra quefti particolarmente il Teatro , che
a' giorni noftri è il più ufitato , non debbo-
no

Ce piaceffe al Cielo con tutta verità ! ) che fe


fi adunaffero oggi giorno tutte le perfone dedite
a tale profeffione , che ſono ſparſe nell' Europa ,
non fi perverrebbe a formarne un Reggimento ;
così anche da quefto confronto ne deduce un'
ampia preferenza del noftro Secolo ai Secoli an-
tichi ; ma forfe per vieppiù animare il preſen-
tè a verificare maggiormente il fopra mentova-
to fuppofto . Dietro alla verità del primo fatto,
meffo in lume dall' illuftre nominato Scrittore ,
il Sig. Ab. Vergani riflette giustamente , che l'e-
fenzione della pena di morte , conceffa ai Cit-
tadini Romani dalla Legge Porcia , dovea effere
una cagione fortiffima dell' antidetto difordine ;
poichè in vigore di quefta Legge , qualunque
ficario , e traditore , purchè foffe cittadino Ro-
mano , potevaſi appellare dagli ordinarj Magi-
ftrati a tutto il Popolo adunato in Comizj , e
prevenirne anche il giudizio con un volontario
efiglio . Io convengo pienamente delle confe-
guenze funefte , e degli inconvenienti grandiffi-
mi , che dovea produrre quefta Legge , origina-
ta dall' amore di una mal intefa libertà , perchè
Legge tendente fempre a ritardare , ed impedire
le
119

no tendere , che ad ifpirare la virtù , ed a


¢
correggere il vizio , e particolarmente i vizj
più dominanti .
H 4 §. XIV .

le pene ma aggiungo , che anche la natu-


ra , e il fanatifmo della profeffion militare di
que' tempi , profeffione tanto onorata , ed amata
da quella guerriera Nazione ' e gli Spettacoli
fanguinarj , e crudeli , di cui frequentemente fi
pafceva , vili fanguine , dirò con Tacito , nimis
gaudens , doveano contribuire non poco a forma-
re , e confervare tra i Romani i ficarj , e gli
affaffini : mentre credo , che infieme vi contri-
buiffero le continue fazioni , che agitavano in-
ternamente quel Popolo , forfe con verità non
tanto felice in foftanza quanto per 1' apparenza
vien decantato ; e particolarmente le fedizioni
che inforfero quando gli ordinarj contraſti fra il
Senato , e la Plebe , cominciarono a fervire di
pretefto agli ambiziofi per ingrandirfi ; poichè
quefti conobbero tofto più efpediente ai loro fi-
ni il foftenere il partito , a cui fi confacravano ,
colle armi delle Legioni , che coll' eloquenza del
Foro : dal che , oltre i domeftici innumerabili
omicidj , nacquero le profcrizioni , gli efigli , le
violenti prolungazioni delle Magiftrature , e dei
Governi , ed un rilaffamento univerfale nella di-
fciplina , e nella rigorofa efecuzion delle Leggi :
efecuzione fantiffima , levata la quale , fi leva la
bafe della ficurezza , e felicità pubblica .
→ 120

§. XIV .

Finalmente , che ogni Breſciano riformi


fe fteffo , e la Nazione tutta farà riformata .
Quefto mezzo è decifivo : ma quanto egli è

facile a proporfi , altrettanto io comprendo


bene che fia difficile a poterfi infinuare nell'
animo di quelle perfone , che dovrebbero

praticarlo fopra fe fteffe ; poichè queſte non


fono ordinariamente che perfone popolari ,
perfone rozze , ed idiote , plebe e volgo , od
uomini in queſto fimili al volgo , i quali at-
tendono a tutt'altro, che ad iftruirfi , ed a
rifo marfi , Praticando i mezzi che ho pro-
poſto ( a ), ed altri che farà facile a chiun-
que

( a ) Più che penſo ai mezzi di riformare la


Nazione , più mi perfuado , che quello che ho
propofto d' una Cafa di Correzione , farebbe il più
valido , il più durevole , il più ficuro per ottenere
quefta riforma . Io mi difpenferei tuttavia da que-
fta ripetizione , fe le Memorie Anedote Spettan-
ti all' affedio di Brefcia dell' anno 1438. , uſci-
te alla luce dopo aver io ultimato quefto Sag-
gio 2 e che fono opera dell' erudito noftro Sig.
An-
121

que avrà difcernimento e giudizio di im-

maginare , io fpero nondimeno , che cogli


efempli , e cogli sforzi combinati , ed unani-
H 5 mi
(
Antonio Brognoli , già noto per le fue poefie , non
mi fomminiftraffero occafione di riflettere , che
appunto queft' Albergo di Correzione farebbe
eziandio molto atto a fare che con maggior fe-
licità fi poteffe poi eſeguire il bel progetto , che
l'Autore di quefte Memorie ha efpofto al fine
delle medefime . Avendo confiderato quefto ze-
lante Cittadino quanto ai tempi dell' affedio di
Niccolò Piccinino , da lui accuratamente defcrit-
to , i Bresciani fi diportaffero da valorofi guer-
rieri : e vedendo d' altra parte , che molti di
loro prefentemente confumano i loro giorni più
nell' ozio , che in altro 2. e trattano l'armi non
con onor militare , ma con vitupero ; bramereb-
be che s'imploraffe il beneplacito , e la muni-
ficenza del Principe , per formare , e indi offe-
rire al Principe fteffo , un Corpo di Milizia Bre-
ſciana , nella quale fi potrebbero impiegare util-
mente molti ozioſi popolari , e varj Nobili Gio-
vani , che pur troppo mancan d'impiego . Ora ,
quando col mezzo d'un Albergo di Correzione
fi foffero cangiati in Artiſti , ed in Fabbri , tan-
ti Ladri , e tanti fcellerati Armigeri , che attual-
mente infeſtano il Paefe ; migliorati con ciò i
coftumi , accreſciutofi anche nel popolo l'amor
degl' impieghi , e refe più univerfali le idee dell'
ono-
I22

mi dei Cittadini più illuftri , e dei migliori


membri della Nazione , farà facile in breve
tempo di illuminarla , e di migliorarla mol-
tiffimo . E ben già avvalorano queſte mie
fperanze , e meritano il più diftinto elogio
varj Cittadini , e Patrizj onorati , de' quali
io fo , che hanno già cominciato , e comin-
ciano a farfi un punto d'Onore di corregge-
re nelle lor Terre que' contadini che incli-
nano all' abufo dell' armi , di non proteggere
mai alcun difordine di queſto genere , di

pro-

onore , idee che debbono formare lo ſpirito del


Soldato , e dell' Uffiziale : quanto più facilmen-
te , e con quanta maggior felicità in allora non
fi potrebbero impiegare nell' ideata Legione , o
Reggimento Cenomano , coloro che peccaffero per
puro ozio ! I nobili fentimenti che infpira la
divifa del Principe , e che facilmente fi comu-
nicano anche nei Cittadini , uniti agli altri van-
taggi che procurarebbe quefta Milizia , ed av-
valorati dagli ftabilimenti anteriori , darebbero
l'ultima mano alla cultura della Nazione :
His me confolor , victurus fuavius .
Io termino adunque coi fentimenti di Orazio ,
che vorrei che diveniffero i fentimenti , e i vo-
ti di tutti i miei Cittadini .
123 A

procurarne anzi la debita pena , di farfi ri-

ſpettare colla virtù , col merito , coll' uma-


nità ; e d'impiegare indi tutta quella auto-
rità che vi godono in riformare effi fteffi

quel popolo , che forfe farà ftato un tempo


dai loro Avi corrotto . In vece del micidia-

le coftume , e della barbara fatisfazione , che


aveano gli Antenati di alcune noftre fami-
glie in popolar le loro Ville di ficarj , di
banditi , di fgherri , e in munirne , ed ad-

dobarne le Rocche di piftole , di ſchioppi ,


di fpingarde , e di picche ; che nobile com-
piacenza in fatti per i lor difcendenti l'im-

piegarfi in rendervi i contadini morigerati ,


e pacifici , in farvi fiorire l'Agricoltura , la
cordiale Ofpitalità , la comune , e reciproca
benevolenza , e in meditarvi ancora alle vol-
te ai veri intereffi della Patria , alle Arti ,

alle Leggi , al Commercio , alla privata , e


alla pubblica Educazione ! So , che in alcu-
ne contrade Italiane , e preffo alcuni ftra-
nieri il nome Breſciano fuona tuttavia , quafi
come fra noi fuonarebbe l'Ottentotto , od
il Caffro : a fegno , che , fe tu farai dotato
d'un'aria , e d'un portamento nobile , d'un
vol-
124

volto umano , e cortefe , e d' uno fpirito , e


d'un difcorſo illuminato , e colto , ti naſcerà
qualche volta , e in Vinegia fteffa , e nelle
Città convicine di Lombardia , che ti fenti-
rai dire , che tu non fembri Breſciano ; com-
plimento, il quale fe lufingherà da una par-
te il tuo amor proprio , non però potrà lu-
fingar quello di buon cittadino amante del-
la fua Patria . Ma fo altresì , che i Foreftie-
ri ( a ) debbono moderare prefentemente un
con-

( a ) Onorati , virtuofi Breſciani : voi avete


dato in queſti ultimi momenti una sì chiara te-
ftimonianza di vero fpirito pubblico , nell' ap-
provare il nuovo Piano propoftovi pel rifaci-
mento delle ftrade della Città , ch'io crederei di
farvi torto , fe lafciaffi correre il Libro fenza
nominare una provvida deliberazione , che vi
fa tanto onore . Per rinnovar queſte ſtrade , trat-
tavafi di alterare in parte l'antico metodo ; trat-
tavafi d'incontraré gli obbietti di un mal in-
tefo privato intereffe ; altre apparenti difficoltà
ancora aveano deftato in molti una prevenzio-
ne contraria : quando , congregati nel Generale
Configlio , gli animi voftri furono così moffi pri-
ma da un infinuante difcorfo , indi sì pienamen-
te convinti da una mafchia perorazione di due
egre-
125

concetto sì fvantaggiofo ; attefochè la fama


ci pregiudica in quefto più del dovere ; in
pri-

egregi Cittadini , che cedettero tutte le preven


zioni , e vinfe la ragione , vinfe a numerofiffi-
mi voti l'amor della Patria . Ecco , fe è vero,
che i Breſciani vanno facendo dei progreffi , co-
me ho afferito nel tefto : ecco , fe è vero che
in breve tempo effi faranno pienamente giuſti-
ficati in faccia dei Foreftieri , i quali anco dalla
poca cultura delle ftrade , non fenza qualche ra-
gione , argomentavano quella della Nazione : ec-
co fe è vero finalmente che fi può con ogni
fondamento fperare , che promoffa già la rifor-
ma d'un oggetto , il quale intereffa bensì il de-
coro , il comodo dei Cittadini , e la privata e
pubblica Economia , ma nulla più; i Bresciani
cercheranno altresi tutti i mezzi , e privati e
pubblici , per riformare eziandio un oggetto , il
quale oltre all'onore , e all'utile della Nazione,
intereffa pur anco ftrettamente la vita , la ficu-
rezza , il fangue d'ogni individuo . Immutabile
nell' intrinfeco , ed effenziale fuo fenfo , è l'a
mor della Patria : immutabile per virtù nel cuor
dei Bresciani : variabile in pratica per la varie-
tà degli oggetti , ai quali fi deve applicare . Non
vanterò dunque per vana pompa il fangue , che
noi abbiamo fparfo in addietro per la gloria del
Sereniffimo Dominio , e per difefa delle patrie
mu-
126

primo luogo perchè attribuifce indiftintamen-


te a tutte le claffi della Nazione , ciò che

al più potrebbe attribuire al volgo , ed an-


che a quefto colle fue grandi eccezioni ; in
fecondo luogo , perchè fuppone che i Bre- 1
ciani in generale fiano ancora sì incolti , e
si fieri , quali erano in altri tempi ; mentre
al contrario tanta gentilezza , umanità , e col-
tura , fi è oramai infinuata , e fi va fempre
più infinuando nei loro coftumi , che.7 in effi
non fi riconoſcono più gli antichi Cenoma-
ni .

mura lo vanterò perchè quello fpirito ifteffo ,


che ci moffe un tempo a fpargere sì gloriofa-
mente tanto fangue , ora ci deve ardentemente
animare ad arreftare quel fangue , di cui quafi
ogni giorno fi bagna il nativo noftro terreno
fangue non di nemici , ma di cittadini , ma di
fratelli Imploriamo adunque la pietà del cle-
mentiffimo Principe , che ci riguarda tuttora
come ci ha fempre riguardato , con occhi di
paterna predilezione ; rammentiamogli il fangue
che abbiamo fparfo per lui ; ſopra tutto unifor-
miamoci alle fue leggi , adoriamone i fuoi de-
creti , facilitiamone i fuoi provvedimenti e non
dubitiamo , che i Foreftieri non ci potranno più
tacciar per armigeri . Io lo defidero ardentemente.
127 A

ni . Guardimi il Cielo , che con quefto con-

fronto io voglia ofcurare in generale la me-


moria dei noſtri Progenitori ; cioè d'un Po-

polo altronde gloriofo , ed illuftre , il quale


nelle fue circonianze ha avuto varj motivi ,
come ho moftrato in addietro , che lo ren-
dono in gran parte degno di fcufa , fe ha
confervato più degli altri una certa paffione

per l'armi : mentre ha però fempre confer-


vato infieme quell' animo forte , generofo ,
fincero , lontano dai raggiri , e dalle dop-
piezze , che forma il proprio carattere delle
Nazioni magnanime , e virtuofe . Mia inten-
zione è folo di offervare , che noi fiamo
ben lontani dall' effere prefentemente quali
eravamo una volta : ma che nel tempo ſteſ.

fo noi non faremmo più per neffun modo


fcufabili , fe non procuraffimo con tutti i
mezzi poffibili di eftinguere fino le più pic-
cole veftigia dell' antico genio , che ci po-
teffero tuttora rimanere . Sì , generofi ed
amati Breſciani , voi vi fiete fegnalati un
tempo nella gloria , e nèl valor militare , di
che ne fanno teftimonianza mille gloriofe
memorie , che fi trovano nella voftra Iftoria
Pa-
128

Patria: ma ora voi dovete fegnalarvi egual-

mente nello spegnere del tutto uno ſpirito


d'armi , che alla natura , alla quiete de' tem-
pi , al bene dello Stato , alla profperità , alla
gloria della voſtra Provincia , non è più con-
veniente . Seguite però a coltivare , e pro-
teggere le ſcienze , le lettere , le diſcipline
politiche ; ad apprezzare , ed onorare i dotti ,
e liberali ingegni ; a procurare che non lan-
guiſcano inoperofi , o fepolti nell' ozio tanti
altri felici ingegni , che produce il voftro for-
tunato terreno , e che poffono effergli di
vantaggio , e di ornamento : feguite a pro-
movere la pubblica iftruzione , e coltura , a
diffondere negli individui d'ogni condizione
quello Spirito vero di Società , che è sì fa-
vorevole alla buona concordia , alla grata

armonia dei Cittadini , e così atto ad in-


fpirare nei medefimi il defiderio di giovare
a tutti , d'incontrar l'amicizia nel volto di
3
tutti : E al crefcere di quefte fociali virtù ,
non folo fparirà ogni fpirito d'armi , ma
unitamente crefceranno in modo i beni , e

i piaceri innocenti della vita civile , che ren-


deranno i voftri giorni così foavi , e fereni,

quan
129

quanto è permeffo ad un popolo di defide


rarli . Non pretendo , che Breſcia effer deb

ba un' Atene ; ma ficcome veggo , che nel


particolare ella ha molti uomini dotti , e nel-
le liberali difcipline eccellentiffimi , che la
rendono chiara fra molte Città d'Italia ; e

veggo pure d'altra parte che la maffa gene-


rale degli abitanti è ancora in proporzione
molto rozza , ed incolta così vorrei , che
l'Educazione di tutti gl' Individui in genere
foffe coll' eſempio , e colle iſtruzioni più col-
tivata , e promoffa , e nella Città , e ne' Vil-
laggi : poichè all' acquiſto dei lumi > e della

cultura , ſvaniſcono facilmente quelle paffioni


nazionali , che fondate più nel pregiudizio
che in altro , fono infieme contrarie alla pri-
vata , e alla pubblica felicità : e queſte poi
fvanirebbero particolarmente fra noi , ai qua-

li una confolante eſperienza fa vedere ogni


giorno , che tutto fi può fperare da un Bre-
fciano ben educato , e che i Breſciani non
hanno che a coltivare i doni della Natura

per divenire i migliori , i più utili membri


della Società . Ma io non debbo dilungarmi
più a lungo fopra un argomento , intorno
al
130

al quale i voti fteffi più fervidi della mag-


gior parte della Nazione , uniti ai progreffi
che ella ha già cominciato a fare , fono fta-

ti quelli , che mi hanno infpirato quefto Sag-


gio medefimo ; e ſenza i quali io avrei pro-
babilmente ceduto alle circoftanze , e mi ſa-
rei interamente tacciuto . Poffano adunque

quefti progreffi diventare ben preſto maggio-


ri ! Poffano coll' efficacia dei mezzi più na-
turali , e più pronti , infinuarfi in tutto il
Popolo ifteffo ! in quefto Popolo , la mag-
gior parte del quale , bifogna che confeffi ,
fe non voglio fargli ingiuftizia , che non è
poi nemmen effa contaminata , o corrotta ,
ma che prova folo i danni degli altrui pre-
giudizj : in quefto Popolo, al ben effere , e
alla riputazione del quale , recano troppo

nocumento tanti fuorufciti , e birbanti ftra-


nieri , feccia , e rifiuto delle confinanti Na-
zioni , che vengono a commettere in lui ogni
genere di delitti , ed a portargli ogni feme
di depravazione : in quefto Popolo finalmen-
te , che nel clima benigno , nel fertile fuo-
lo , nel foave Governo , ben ha onde gli por-

tino invidia quanti Fopoli nel bel paeſe d'I


talia
131

talia ebbero in forte belle , e fortunate Pro-

vincie ; ed al quale perciò , quali giorni fe-


lici non debbo predire , quali proſperità non
promettere , quale compiuto elogio alla fua
fama , fe anche ful punto dell' armi arriva
a forgere in lui , e a deftarfi univerfalmen-
te lo ftimolo della vera fua gloria , e del
vero fuo bene !

FINE .

31 DIC 1870
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