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Gillio
Soluzione
Soluzione
Gli elementi unitari di un anello sono gli elementi invertibili: poichè nel caso
delle matrici quadrate, in particolare per le matrici di M at2×2 (R), una matrice
è invertibile se e solo se il suo determinante è 6= 0, segue la tesi.
Soluzione
Premettiamo che in (Zn , +, ·) i divisori dello zero (cfr. Def. 10.3, pag. 132)
sono le classi [a]n , [b]n che soddisfano le condizioni:
i) [a]n 6= [0]n , [b]n 6= [0]n
ii) [a]n · [b]n = [0]n ,
mentre gli elementi unitari sono le classi [c]n 6= [0]n per le quali esiste un inverso,
cioè una classe [x]n tale che [c]n · [x]n = [1]n .
1.i) [a]12 · [b]12 = [ab]12 = [0]12 se e e solo se ab = 12t, con a 6= 12h, b 6= 12k.
Otteniamo
D = {[3]9 , [6]9 }
U = {[1]11 , [2]11 , [3]11 , [4]11 , [5]11 , [6]11 , [7]11 , [8]11 , [9]11 , [10]11 }.
Osserviamo quindi che (Z11 , +, ·) risulta essere un campo.
Soluzione
1 2 8 13
Dall’esempio 10.8 (pag. 139) si ha che a(x) = b(x)( x − ) + x2 + x − .
3 3 3 3
Procediamo con le divisioni successive, determinando q2 (x) ed r2 (x) tali che :
8 13
b(x) = (x2 + x − )q2 (x) + r2 (x).
3 3
8 13
3x3 −5 x2 + x− .
3 3
−3x3 −8x2 +13x 3x −8
0 −8x2 +13x −5
8x2 +64x/3 −104/3
0 103x/3 −119/3
103 119
Otteniamo q2 (x) = 3x − 8 e r2 (x) = x− , e quindi
3 3
8 13 103 119
3x3 − 5 = (x2 + x − )(3x − 8) + x− .
3 3 3 3
Effettuiamo ora la successiva divisione:
8 13 103 119
x2 + x − =( x− )q3 (x) + r3 (x) :
3 3 3 3
8 13 103 119
x2 + x − x −
3 3 3 3
2 119 3 1181
−x + x x +
103 103 10609
1181 13
0 x −
309 3
1181 140 539
− x +
309 31 827
874
0
10 609
874
Si ottiene quindi che l’ultimo resto non nullo è (un elemento di R), quindi
10 609
i due polinomi sono primi fra loro.
Soluzione
Ancora, utilizzando i calcoli fatti nell’esempio 10.10 (pag. 140), si ha che
x4 + x2 + 1 = (3x3 − 2)(5x) + x2 + 3x + 1.
3x3 −2 x2 +3x +1
−3x3 −9x 2
−3x 3x −9
0 −9x2 −3x −2
9x2 +27x +9
0 +24x +7
x2 +3x +1 3x
−15x2 5x +1
0 3x +1
−3x
0 +1
e quindi x2 + 3x + 1 = 3x(5x + 1) + 1.
Poichè l’ultimo resto non nullo è un polinomio di grado zero, i polinomi dati
sono primi fra loro.
Soluzione
Operiamo le divisioni, tenendo conto delle congruenze modulo 7:
a.) da
x4 +3x2 +2x +1 x3 −4
−x4 +4x x
0 +3x2 +6x +1
otteniamo:
b.) da
x3 −4 3x2 +6x +1
−15x3 −30x 2
−5x 5x +4
0 +5x2 −5x −4
−12x2 −24x −4
0 −x −1
otteniamo:
x3 − 4 = (3x2 + 6x + 1)(5x + 4) − x − 1.
Infine:
c.)
3x2 +6x +1 −x −1
-3x2 −3x −3x −3
0 +3x +1
−3x −3
0 −2
E quindi si ha:
3x2 + 6x + 1 = (−x − 1)(−3x − 3) − 2 = (x + 1)(3x + 3) − 2.
Si conclude che i due polinomi sono coprimi (o primi tra loro o relativamente
primi). Esprimiamo questo M CD come loro combinazione lineare:
Ricaviamo dal punto c.):
Soluzione
Poichè g(x) = x2 − 9 = (x − 3)(x + 3), applichiamo il Teorema di Ruffini per
verificare se f (x) è divisibile per (x − 3) e/o per (x + 3).
f (3) = 34 + 3 · 33 − 12 · 3 − 36 = 81 + 81 − 36 − 36 6= 0.
f (−3) = (−3)4 − 3 · 27 + 36 − 36 = 0.
Il polinomio f (x) è quindi divisibile per (x + 3).
Operando la divisione otteniamo:
√ √ p
x4 + 3x3 − 12x − 36 = (x + 3)(x3 − 12) = (x + 3)(x − 3
12)(x2 + 3
12x + 3
(12)2 ).
Poichè il polinomio di secondo grado che compare nella fattorizzazione è ir-
riducibile, segue che M CD(f (x), g(x)) = (x + 3).
Soluzione
f (x) = x(x2 − 1) = x(x − 1)(x + 1),
g(x) = x(x6 − 1) = x(x3 − 1)(x3 + 1) = x(x − 1)(x2 + x + 1)(x3 + 8) =
x(x − 1)(x2 + x + 1)(x + 2)(x2 − 2x + 4).
Ora resta da vedere se h(x) = (x2 + x + 1) e k(x) = (x2 − 2x + 4) sono
irriducibili in Z7 .
Essendo i polinomi h(x) e k(x) di grado 2, si può osservare che o essi sono
irriducibili, oppure devono essere decomponibili nel prodotto di due polinomi di
primo grado e quindi, per il teorema di Ruffini, devono ammettere una radice.
Poichè il campo Z7 è finito basta calcolare h(α) e k(α) ∀α ∈ Z7 ; se non ci sono
radici, per il discorso precedente sulla riducibilità dei polinomi di grado due,
essi saranno irriducibili.
Soluzione
Se per assurdo avessero una radice α ∈ K in comune, sarebbero entrambi
divisibili per (x−α) e quindi il loro M CD , dovendo essere divisibile per (x−α),
avrebbe grado almeno 1 e questo contrasta con la definizione di polinomi coprimi
(cfr. Definizione 10.10 pag. 142 del testo).
3. (2i + 1)(3i − 1)
Soluzione
2. z 25 , w9 , t25 .
Soluzione
√
1. z̄ = 1 + i, w̄ = −1 − i 3, t̄ = −1 − i
1 1 1+i 1+i 1 i
z −1 = = · = = + ,
1−i 1−i 1+i 2 2√ 2 √ √
1 1 −1 − i 3 −1 − i 3 −1 i 3
w =
−1 √ = √ · √ = = − ,
−1 + i 3 −1 + i 3 −1 − i 3 1+3 4 4
1 1 −1 − i −1 − i −1 i
t−1 = = · = = − .
−1 + i −1 + i −1 − i 2 2 2
√ 25 √
25 25 7π 7π 12 7π 7π
z = (1−i) = ( 2) cos(25 ) + i sin(25 ) = 2 2 cos( ) + i sin( ) =
4 4 4 4
25 · 7 · π 7
= 212 (1 − i), ( = 42 · π + π).
4 4
18π 18π
w9 = 29 cos( ) + i sin( ) = 29 (cos(6π) + i sin(6π)) = 29 (cos(0) + i sin(0)) = 29 ,
3 3
√
3π 3π
t25 = (−1 + i)25 = ( 2)25 cos(25 ) + i sin(25 ) =
4 4
√
3π 3π
212 2 cos( ) + i sin( ) = 212 (−1 + i).
4 4