La società di animali antropomorfi evoluti e coscienti di
da un’usanza abbastanza particolare: la fede nella Chiesa delle Ossa e la credenza che la carne terrena a cui si è legati non è Historia lascia aperte diverse domande sui meccanismi più che una zavorra aggrappata alle sacre ossa e allo spirito, fanno oscuri di una società spietata e ferale dove coesistono prede sì che, una volta sopraggiunta la morte, sia consuetudine dona- e predatori. Per venire incontro alle diverse sensibilità del re le proprie pelli, crini e manti alle concerie, che ne ricavano pubblico, vengono proposte tre diverse linee guida per ge- materiali come cuoio e pellicce. L’idea che dopo la morte non stire il rapporto tra prede, predatori e la presenza o meno di ci sia più alcun legame con il corpo dei defunti è così radicata animali non antropomorfi e non evoluti all’interno dell’am- nella cultura che nessuno si fa problemi a utilizzare i materiali bientazione di gioco. provenienti da un’usanza ai nostri occhi tanto macabra. In que- sto scenario vengono quindi esplorati gli intrecci tra gli aspetti LA FAVOLA SPIETATA sociali dell’essere animali antropomorfi e le storie dei singoli Il continente di Vesteria è di per sé un posto oscuro, in cui personaggi, che cercano di raggiungere i propri obiettivi nel la disparità sociale è molto forte e dove i personaggi si ritro- complesso quadro storico di Historia. veranno invischiati in maligne trame o pericolose avventure. In questo primo scenario, il GM e i giocatori si concentrano LA MACABRA CONVIVENZA sugli aspetti che riguardano la narrazione della storia dei per- Nell’ultimo scenario previsto si inseriscono ulteriori detta- sonaggi piuttosto che sulla struttura di una società composta gli pensati per chi vuole approfondire i rapporti tra preda da animali antropomorfi, giocando in un contesto simile a e predatore, oltre che quelli con altri animali non antropo- quello del del Classico Disney del 1973, Robin Hood seppur morfi e non coscienti. Infatti, in questo scenario coesistono in un ambiente diverso e molto più adulto. Non ci sarà quindi gli animali antropomorfi ed evoluti con le loro controparti alcuna distinzione tra predatori e prede, nessuno si preoccu- naturali: vengono allevati come nel nostro mondo, sfruttati perà del contenuto del proprio piatto o del cuoio dei propri per le materie prime di origine animale, cacciati e addome- stivali ed è ininfluente che ci siano o meno altri animali al sticati a scopo ricreativo e non solo. Questo crea un conflitto di fuori della società antropomorfizzata: il focus narrativo culturale in cui gli animali in stato di natura vengono uti- sarà completamente rivolto a come i personaggi si muovono lizzati anche come simboli di potere e offesa: un felide che all’interno di questo mondo ostile. porta al guinzaglio un cane attirerà di certo l’antipatia di canidi e licai, mentre alcuni ruminsi potrebbero non andare LA SOCIETÀ EVOLUTA d’accordo con chi alleva e macella bovini per farne carni In questo scenario vengono introdotti elementi più profondi da consumo e cuoio. Tutto ciò, comunque, dovrebbe essere di analisi su come la società si sia evoluta e di come funzionino gestito in maniera non dissimile da come gli esseri umani, a l’alimentazione, la conciatura e il rapporto predatori/prede. Il seconda della sensibilità e del pensiero del singolo, percepi- processo che ha portato gli animali ad evolversi ha coinvolto rebbero più o meno “vicini” altri primati. Una conseguenza solo mammiferi terrestri, uccelli, rettili e anfibi (qui riproposti di questo scenario è che la predazione tra specie senzienti come theri, aviani, sauri e lissami), ma non pesci e insetti, che acquisisce una sfumatura diversa: il patto sociale continua a sono la costituente dell’allevamento con grossi campi di colti- vedere il gesto come una terribile espressione paragonabile vazione delle larve e un più forte sfruttamento ittico. Carnivori al cannibalismo nel nostro mondo, ma i rapporti tra pre- e onnivori si nutrono quindi di queste materie prime, ma an- de e predatori potrebbero essere più tesi, considerando la che gli erbivori si potrebbero trovare a pasteggiare almeno con somiglianza dei primi con quello che finisce nel piatto dei qualche insetto di contorno ai piatti di verdure, frutta o tuberi: secondi. Questo scenario aggiunge anche il rapporto con dopotutto, il processo di antropomorfizzazione ha in qualche gli animali da lavoro, andando a sostituire i carri a trazione modo avvicinato tutte le tipologie di animali, avviandole su un manuale degli altri due scenari con i classici carri trainati percorso comune di caratteri e forme condivise. Degli istinti da bestie da soma o da lavoro. L’abilità Addestrare Animali primordiali non resta che una traccia ancestrale, ormai deviata non viene assegnata in maniera diretta da nessun privilegio in caratteri più “umani” e razionali: un predatore probabilmen- di Historia e viene utilizzata solamente se giocatori e GM te avrà una base istintiva più competitiva e agguerrita, magari ritengono che il loro stile di gioco richieda l’applicazione di ritrovandosi a essere un combattente più feroce e ferale, ma quest’ultimo scenario. senza mai doversi trovare a trattenersi dal nutrirsi di un com- GM e giocatori dovrebbero concordare su quale scenario pagno preda. Cibarsi in qualunque modo di specie senzienti è applicare alle loro sessioni di gioco, oppure se intrecciarne di- considerato da tutta la società di Vesteria esattamente come il versi assieme, a seconda dei temi che ritengono importante cannibalismo nel nostro mondo. La produzione di materiali trattare in un’ambientazione popolata da animali antropomorfi di origine animale viene supportata da alternative vegetali e e senzienti, protagonisti delle storie che porteranno al tavolo.