Un vecchio adagio ioglese dice: «11 cane ti guard a dal basso in alto,

il gatto dall'alro in basso, rna il maiale da pari a pari». C'e del vera
nella saggezza popolare di questo detto, che e state attribuito a vari
personaggi, cornpreso Winston Churchill, rna che nessuno sa per
certo da chi sia stato coniaro. I maiah hanna piu 0 meno 10 stesso
peso dcgli esseri umani e ci assomigliano per vari aspetti. Gli organi
dei maiali sono cosi simili ai nostt-i che la chirurgia ha fatto ricorso
alle valvole cardiache dei suini per sostituire la velvola rnirrale 0 la
valvola aortica dei malari.
Uno splendido hrano di WHo Hudson, il grande naturalists che
per un certo periodo ha vissuro in Argentina, descrive perfertarnen.
re qual e l' atteggiamento del maiale nci nostri confronti:

Provo un senrimento d'amicizia verso i maiali in generale, e Ii consi­

dew tra Ie bestie piu intelligenri. Mi piacciono il temperemento e
l'atteggiamento del maiele verso le alrre creature, soprattutto I'uo­
mo. Non esospertoso a timidamente sottomesso, come i cavalli. i bo­
vini e le peeore; ne impudente e srrafortente come la capra: non e
ostile come l'oee, ne condiscenderwe come il gatto, e ncppure un pli­
rassira adulatorio come il eane. II maiale ci osserva de una posizione
toralmente diverse. una specie dl punta di vista democratico, come
se fossimo concittadini e frarelli: da per scontaro che capiamo il suo
Iinguaggio, e, senaa servilismo a insolenza. ci dimostra un camerati­
smo sponraneo e emcbilc, 0 un'aria cordiale.t"

28 Jl maiale che caruaoa alta luna
It fatto che i rnaiali, se ne hanno lu possibilita, si dimostrino estre­
rnamente amichevoli con gli esseri urnani, ha un che di miraccloso,
considerando come li abbiamo quasi sempre trattati. Forse anche
loro sono consapevoli che gli assomigliamo e ci considerano cugini
pili che membri di una specie diverse. AI contrario dei cani, i maia­
li non sembrano avere un periodo critico dopo il quale non posso­
no pili essere socializzati Se rrartato con affetto, anche un maiale
adulto puc benissirno diventare arnichevole quant o un cane che ha
sernpre vissuto in famiglia fin da cucciolo. Cio dimcstra che il maia­
le e capace di grande fiducia e adattabilita. L'unica grande differen­
za tra maiali e cani e il modo in cui Ii trattiarno. Con i nostri cani
gioehiamo e andiarno a passeggio, rna eraro che si faccia altrettanto
con i rnaiali.
Qualcuno potrebbe chiedersi come mai il maiale sia giunto a es-
sere disprezzato sia dagli ebrei che dai musulmani. E stata solo [a
carne suina a ispirare diffidenza. 0 il maiale stesso come animale?
Moltissimi hanna creduro alla prima ipotesi, sostenendo che poiche
la carne suina era faeilmente soggena ad andare a male e alia conta­
rninazione da trichina, jl rischio sanitaria per l'uomo ha spinto a
evitarla c. di conseguenza, a mettere al bando l'animale. Ma F.E.
Zenner. un grande esperto di storia dell'addomesticamento, ha re­
spinto questa interpretazione, evidenziando come, nei paesi culdi,
la carne suina non sia pili predisposta aHa putrefazione di qualsiasi
altra; esistono poi molte isole tropicali dove la carne di maiale e la
pili consumata. Zeuner avanza invece un'ipotesi legata ane popola­
zioni che allevavano i maiali. A differenza dei bovini, i maiali non
sono faeili da spostare, dunque sono animali preziosi solo per gli al­
levatori stanziali. I nomadi, che si sono sempre sentiti superiori ri­
speno agE agricoltori, «arrivarono a disprezzare tanto il maiale
quanto l' agricoltore che 10 allevava». Pare che Ie proibizioni religio­
se siano state trasferite dagli individui all'animale, animale che «i
nomadi non potevano ne allevare ne tenere».1 L Ma perche questa
regola non e stata applicata anche ai polli? Forse perche sono pili
piccoli e facilmente trasportabili?
Oggi, in gran parte del mondo non e ammesso possedere un'al­
tra persona come s\ possiede un' automobile. Anche la legge tende
Siam tre piccoii porcellin 29
sempre pili a considerare che un essere umano non puc "possede­
re" neppure un animale da compagnia.
Cio si e reso evidente quando un uorno facoltoso di Philadelphia
desiderava far sopprimere i suoi due cani dopa la propria morte.
Con una sorprendente victoria delle posizioni del movimento per i
diritti degli animali, una corte federale degli Stati Uniti ha stabilito
che gli anirnali cia compagnie non sono beni di possesso, e dunque
non se ne puo disporre a proprio piacimento come se fossero beni
rncbili. La logica e che gli esseri viventi non possono mal essere
considerati propriera. Gia nel XIX secolo, Henry Bigelow, professo­
re di medicine all'universira di Harvard, scriveva: «Verra un tempo
in cui il mondo guarded aila modern a vivisezione in nome della
Scienza corne adesso si guarda ai roghi in nome della Religionev.V
Anche se siamo semprc steti restii a.riconoscere tali somiglianze, e
innegabile che noi esseri umani abbiamo molt a in comune con i
maiali. Come noi, quesri animali sognano e possono distinguere i co­
lori. Come noi, e come i cani e i lupi, sono animali socievoli. (Mi han­
no raccontaro che nelle calde notti d'esrate i rnaiali si stringono tea 10­
ro e, per una qualche ragione inspiegabile, amano dormire naso con­
tro nuso.) Le fernmine formano famiglie stabili guidate da una
matriarca, composte dalla sua prole e dalle parenti femmine. I maiali­
ni amana particolarrnente giocare, proprio come i bambini: si inse­
guono, fanno la lotta, sana affenuosi, rotolano lungo i pendii e si im·
pegnano in un ampio repertotio di attivitii divertenti. Nel suo libro
del 1985, In a PIg'S Eye (NeJ]'occnio di un maialeJ, ormai divenuto un
classico, Karl Schwenke sonolinea che «~I maiali sono animali gregari.
Come i bambini, sviluppano affetto, apprezzano i giocattoli, la dura­
ta della loro attenzione elimitata e si annoiano facilmente».13 L'auto­
re spiega che quando venivano rinchiusi in spazi ristretti, come acca­
de tuttora in gran parte delle fattorie: «illoro mondo si riduceva all'i­
stante al proprio vicino, al cibo e al porcile, e. man mano che
crescevano, diveniva sempre pili piccolo. II tedio dena loro esistenza
presto diveniva evidente: erano letargici, presentavano orecchie lace­
re, code cadenti, e assumevano presto quello sguardo spento che i
guardiani di pord associano ai maiali da riproduzione di sei 0 sette
anni d'eta». Proprio come i bambini. i piccoli maiali non hanno un
normale sviluppo quando sono privati dell'opportunita di giocare.

 Siam trepiccoli porceliin 31

30 1/maiale cbecaHtava alia lun.a

Kim Sturla, responsabile dell'Animal Place, un rifugio per ani­ estreme. Poiche sana dotati di ghiandole sudoripare solo sul naso, e
mali che si trova nella California settentrionale, mi ha spiegato che i essenziale che non si surriscaldino. L'acqua non e in grade di rinfre­
maiah esprimono amicizia verso i propri simili in numerosi modi: scarli perche evapora troppo in frerta, mentre Ufango ha un effetto
con la voce, con illinguaggio del corpo, donnendo insieme, giron­ pili duraturo. Ecco perche i maiali, come gli elefanti, hanna biso­
zolando cd esplorando il rerritorio in compagnia durante il giorno. gno di rotolarsi nel fango, che protegge la loro pelle dalle pericolo­
Kim dice che alcuni maiali sono particolarmente cordiali can deter­ se scottature solari, come pure dalle rnosche e da altri parassiti.
minati com pagni perche sono arrivari al rifugio nello stesso perio­ Dunque i maiali non sono sporchi: e vcro piuttosto i1 contrario. Un
do. Gli adolescenti giocano tra loro e dimostrano una pazienza infi­ maiale non defechera mai nella zona dove dorme a mangia. L'essere
nita verso i nuovi piccoli. Una testimonianza di quanto siano socie­ schizzinoso e una delle sue caratteristiche salienti. Kim Sturla ha vi­
voli e affettuosi si ha quando i maiali 51 salutano, grugno contro
sto piu volte vecchie scrofe artritiche svegliarsi di prima mattina,
grugno, a volre con versi d'affetw [saluti delicati e impercettibili
sollevare il corpo irrigidito con enonne fatica e poi trascinarsi fuori
emessi a bocca aperta quando un maiale e in calore, innamorato, 0
attraversando profonde pozzanghere fangose per allontanarsi dalia
anche soltanto molto affezionaro). Questi animal! possono anche
sralla prima di urinate. Possiamo solo immaginare quanta soffrano
mostrare un forte spirito di gruppo: un nuevo arrivato pili anziano
quei maiali che, confinati in spaai ridottissimi, rifiutano di sparcare
potrebbe non esscrc accetrato can facilita.
nel loro box, com'e stare docurnentato da Compassion in World
Come gli esseri urnani, i maiali sono onnivori. Spesso vengono Farming e altre organizzazioni.
alimentati con gli scarti rna, se gli fosse permesso, Ie [oro scelre non E se a volte si rivelano soggetti difficili perche, come gli esseri
sarebbero dissimili dalle nostre. Kim Srurle, per esempio, rni ha umani, sono irritabili e capricciosi, significa soltanto che i maiali
detro che quando offre ai maiali mango e cirne di broccoli, questi possono provare emozioni intense. Dopo un mese di tentarivi in­
scelgono sempre it mango. Mi ha spiegato che sono ghiotti di dolci fruttuosi per ottenere succhi gastrici da un maiale bizzoso, il pio­
e che un bisconino sara sempre piu gradito di una sana verdura. Vi nierc del cornporrarnentismo Ivan Pavlov affermo: <<Da tempo e
ricordano qualcuno? Si stancano presto delle stesso cibo. Amano mia ferma convinzione che il maiale sia il pili nervoso degli animali.
meloni, banane e mcle, rna se li hanno ricevuti per alcuni giorni I maiali sono tutti isrerici»." Ma ricordiamoci che moire volre e sta­
consecutivi li lasciano da parte e mangiano qualsiasi altro cibo che to fatto 10 stesso commento riguatdo aIle donne e, in entrambi j ca­
rappresenti una novita. Di solito non assodamo i maiali alia pulizia, si, si tratta di dimosrrazioni di pura ignoranza. E invece evidente
rna, se ne hanno l'opportunita, riguardo al eibo e all'igiene si rive1a­ .che i maiali sono molto simili a noi per numerosi e importanti
no piu esigenti dei cani. Quando gli viene oHerto qualcosa di insoH­ asperti. Non c'e nulla di male nell'ammettere questa affinita.
to da mangiare, un maiale 10 annusa e 10 assaggia con garbo. Alia La somiglianza e evideme anche nelrespressione della sguardo.
stato selvatico, il novanta percento della sua dieta e di natura vegt:­ Molti hanno Trovato sconcertanre guardare negIi occhi un maiaJe.
tale e consiste in frurta, semi, radici e tuberi. Uno studio condotto Si ha infatti l'incredibile sensazione di vedere un'ahra persona che
in un'isola indonesiana sui frutti di cui si mItrono abitualmente i ci restituisce 10 sguardo. I maiali hanna occhi piccoli dalla vista de­
suini ha rivelato che ne mangiano ohre cinquanta varied.. Forse e bole e sembra che li srrizzino, come se cercassero di vedere un po'
per questo che, fra tutti gH animali, la lora carne e quella che pili meglio il mondo. Spesso paiono avere uno sguardo malinconico.
somiglia alla carne umana, cosa piuttosto sconcertante sc conside­ Dick King-Smith, 10 scrittore che ha creatoBabe (da cui e stato trat­
namo che oltre il quaranta percento degli animali da carne allevati to l'amatissimo film) e che in passato e stato allevatore di suini,15 in
una trasmissione televisiva ha detto: «Ho guardato molte volte negli
nel monde sono maiali.
Proprio come gli esser! uman!, i maiali evitano Ie temperature occhi di un maiale e l11i sono convinto chc dentro quel cervello c'e
32 It maiale che cantaua alialuna
Siam IN' piccO!I'pOTeet!:'n 33
un csserc senziente che mi sta guardando mentre 10 osservo e cerco
tante creature che vivono solo per morire, che possono girarsi 0 di­
di capire ache cosa stia pensando». Recentemenre ho visitato la fat­
srendersi a fatica, terrorizzare ogni volta che 1a porta si apre, rnor­
toria rifugio per animali di Carole Webb, a Cambridge, in Inghilter­
dendosi.litigando e impazzendo?».17 E ci ricorda che «un bambino
ra. Li mi e stato presentato Wiggy, un gigantesco verro (un maiale
che gioca con una fattoria giocattolo, disponendo cavallini e maiali­
maschio} che pesava quasi mezza tonnellata. Quando sono entrato
ni al pascolo all'esterno della stalla, dirnostra di comprendere Ia na­
nella stalla, era intento a raccogliere morbido fieno per rinforzare la
tura e 1a realta mojto meglin degli esperti di zootecnia...».
paglia del giaciglio che si era fatto da se. AI mio ingresso ha grugni­
to, ha alzato 10 sguardo e mi ha guardaro fisso negli occhi, E stato
imbarazzante, come incontrare una persona per strada che si sa di
La Tamworth e una delle piu antiche razzc di suini domestici. Nel
1998, due maiali Tamworth (i "Tamworth Two") calpirana 1a Gran
conoscere rna che non si riesce a collocare. Per un attimo ho guar­
daro ahrove, messo a disagio dalla nuda intimita di quello sguardo. Bretagna. fuggirono dal carnien che .li stava portando al mattatoio,
scavarono un cunicolo sotro un recinto, anraversarono a nuoto i1
Nel suo libra The Silent Ark (L'arca silenziosal, Juliet Gellatley
flume Ingleburn, si rifugiarono nella boscaglia e nessuno pore can"
descrive la visita alia stalla di un grande allevamento industriale nel
vincerli a uscirne. Con una fuga di tutto rispetto, i due animali si
quale ha visto un grande verro, «la testa enorrne china suI pavimen­
guadagnarono la simpatia de! grande pubblico. Perfina iI rnacel­
to spoglio. Quando gli sono arrivata di fronte, ha sollevato il capo e
laio, Jeremy Newman che fu il prime ad avvistarli dopa cinque
l
lentamente si e trascinato zoppicando nella mia direzione. Con 1a
giorni, ammise: «In questa lavoro non puoi per.metterti di essere
massima calma, ha guardato verso di me, fissandomi dritto negli oc­
sentimenrsl-, rna gil auguro buona fonuna. Credo che siano pili in­
chi. In quello sguardo trisre, intelligente e penetrante mi e sembrato
telligenti di noi e abbiano dimostrato un grande spirito di iniziativa
di scorgere una tichiesta, una dornanda ella quale non avevo rispo­
per scappare. Non appena mi hanno visro, sono fuggiti a tutta velo­
sta: "Perche mi state facendo questo?'\).16 Se consideriamo i maiali
dra».18 Per alcune pcrsone e stata la prima occasions per cornpren,
esseri senzienti dotati di intelligenza e di una gamma cornpleta di
ernozioni, forsc dovremmo sentirci colpevoii quando uno di loro ci dere che un maiale non desldera morire. Vi furono cenrinaia di of­

ferte per procurare ai due animali un luogo sicuro dove trascorrere

rivolge quello sguardo sapendo che presto dovra morire.

Non molti sono riusciti a varcare Ia soglia di uno degli alleva­
il resro dei lore giorni Ora vivono in un rifugio per ani.mali dove

memi industriali di suini che artualmente infestano il Midwest e il non dovranno .mai pili temere il mattaroio. Considerata l a rapidita

della ruga, sembra che i maiali abbiano percepito che cosa Ii atten"

Sud degli Stati Vniti. Matthew Scully I'ha fatta e ha scritro uno dei
deva. Come abbiano potuto capirlo e tutt'altra faccenda.

libri sugli animali pili duri e compassionevoli di tutta la letteratura:

Dominion (Dominio). ~on mi stanchero mai di raccomandarne la Alcuni si sentono a disagio alle prese con il concetto di colpa col­
lettiva secondo il quale dovrem.mo assumerd la responsabiHta di
l

lettura. Scully ha visto una madre in attesa «fiutare paglia che non
azioni commesse da qualsiasi altro individuo. Ma sentird in qual"
esisteva per costruire un giacigIio che non avrebbe mai avuto, per
che .misura coinvolti non e necessariamente un sentimento inutiJe:
un'altra cucciolata che non avrebbe mai allevato». Ci ricorda che
ci spinge anzi a capire cosa sia 1a responsabilira morale e a lavorare
«in cambia delloro servizio, quesri animali non ottengono assoluta­
per un cambiamento. I vegetariani di solito si sentono meno in col"
mente nulla, ne giornate da dedicare alia prole. ne vento tiepido, ne
pa rlspetto ad animali che non mangJano. Non sono cerro che i
visioni, suoni a odori della vita; soltanto privazioni, depressione e
maiali sappiano che Saranno uccisi rna so senz'altro che Ie grid di
terrore». Dopo avere visitato uno di questi grandi allevamenti ame­ l
a
un rnaiale che viene abbarruto hanno un'atroce somiglianza con Ie
ricani, Scully ha seeitto: «Come puo un uomo dormire la norte sa­
grida umanc e che Ie persone che Ie hanno semite sono rimaste im­
pendo che in queUe nude prigioni si trovano sotto 1a sua custodia
pressionare. La moglie di un contadino di mia conoscenza ne fu tal­

34 II maialecbe caruooa allaluna
mente coipita che rifiuto per sempre di partecipare alia macellazione e
disse al marito che I'avrebbe lasciato se non avesse trovato un modo di
fare il contadino senza uccidere animali. Oggi coltivano pesche.
Proprio come per gli esseri umani, ogni maiale e un individuo a
se. (Non l' avro mai riperuto abbastanza, per ogni animale da farto­
ria, perche noi umani abbiamo la tendenza a dimenticare questa
aspetto fondamentale, convinti che l'individualita sia una prerogati­
va soltanto nostra). Alcuni maiali hanno un carattere forte, indipen­
dente. e non si lasdano abbatrere dalle circostanze avverse. Altri so-
no ipersensibili; S1 [anno prendere dalla tristezza e perfino della de­
pressione can estrema Iacilita. A questo proposito, mi viene in
mente una storia che mi ha raccontato Kim Srurle. Floyd era un
maiale che, insieme ai fratelli, viveva in un paradiso per i suini, il
meraviglioso Northern California Farm Sanctuary. A nove mesi, per
svariate ragioni fu necessario rrasferirlo all'Animal Place. Non c'era
niente di male: l' Animal Place e un ricovero tea i migliori, e Floyd
non avrebbe potuto rrovare una madre adortiva pili premurosa di
Kim. Ma Kim capl immediatamente di avere a che fare con un ani­
mo sensibile. Floyd si nascose subito nella stalla e non volle piu
uscire. Non mangiava, neppure se Kim gli offriva i grappoli d'uva
migliori e 10 [mboccava un acino alla volta. Gli fu presentata Pene­
lope, una giovane femmina dolce e remissiva. Floyd non giocava. Si
limitava a gemere, come se piangesse addolorato. Cadde in queUa
che aveva tutta l'aria di una grave depressione. Sembrava che non
desiderasse pili vivere; si stava lasciando morire. Kim non riusciva a
capire come mai. AlIa fine Diane Miller, che si era occupata di
Floyd quando viveva al Farm Sanctuary, un rifugio per animali che
si trova nei pressi dl Sacramento, ando a vedere qual era il proble­
ma. Non appena l'animale la vide. il suo comportamento cambie.
L'annuso con queUa che pareva un'espressione di sollievo, sembro
sopraffarto dall' emozione; strillo di piacere, e 10 stesso maiale che
prima si muoveva a fatica corse verso il furgone e balzo nel retro,
pronto a tornare a casa. Non chiedeva altro che questo: tornare a
casa dagli altri maiali che conosceva e amava. Non appena Eece ri­
(Omo al Farm Sanctuary, la sua depressione sparl. Aveva avuto no­
stalgia di casa. Kim non avrebbe potuto essere pili premurosa con
lui, rna Floyd sentiva la mancanza della propria famiglia. Viene
Siam Ire piccoliporcellin 35
spontaneo riconoscere l' analogia con la sensibilita degli esseri uma­
ni e simpatizzare con questo rnaiale.
Numerose persone che trascorrono moltissimo tempo con i
rnaiali sottolineano quanto possono essere gentili quando Ii si tratta
bene. Come i cani, sembrano provare gratitudine e rendersi conro
di essere amati. Evidentemente sono capad di contraccambiare,
I maiali sanno riconoscere il proprio nome e, scmpre come i ca­
ni, scodinzolano quando sono feIid. Sono inoltre in grado di salva­
re i 'loro proprietari. Giovedi 9 matzo 2000, il London Dally Tele­
graph riportava l'incredibile notizla de! salvaraggio di Dee Jones da
parte del suo maiale Pru. Dee e suo marito, Simon, avevano"tenuto
Pru come animale da compagnia perche pensavano fosse pili intel­
ligente degli altri maiali: «Avevo visto come spostava le balle di fie­
no per arrampicarcisi sopra e arrivare ad aprire il cancelletto con il
grugno» ha raccontato Ia signora Jones. Chissa quanc'e stara con­
tenta di averlo fatto. Durante una passeggiata can il proprio cane
da pastore a Whitland, nel Galles occidentale, la signora Jones e
sprofondata sino alla cintola in un pantano. In un prime memento
c caduta in preda al panico, rna quando carrivata Pru, Ie ha legato
intorno il guinzaglio del cane e le ha ordinate: «Va' a casal Va' a ca­
sa!», Pru ha obbedito, tirando fuori dal fango la signora Jones e sal­
vando1e la vita.
Poiche siamo esseri umani, amiamo credere di peter comprendere
avvenirnenti insoliti come questo. Ma qual cla spiegazione? Poiche le
grida di un essere umano in pericolo sono molto simili agli strilli di
un maiale nella stessa condizione, Pru ha capiro all'isrante che la 51­
tuazione era rischiosa, ed e stata cosi intelligente da obbedire all'ordi­
ne di tomare a casa. La sua curiosira, il suo intuito e l'afferro sponte­
neo verso le persone care Ie hanno permesso eli salvarne una.
E diffidle, invece, accettare che 1'istinto sia }'unica spiegazione
attendibile della straordinario comportamento di Lulu, una femm1­
na di maiale vietnamita di novanta chili che viveva presso I'Animal
Place. Questi animali sono discendenti direHi del maiale selvatico
europeo difusosi in Eurasia nel corso di oltre quarantamila anni. II
loro comportamento e sostanzialmente identico a quello del maiale
domestico delle nostre fattorie e se li conosciamo come animali
mansueti e socievoli e perche siamo noi i primi a comportarci bene

36 If maialecbe cantava alia luna
con loro. Lo dimostra il racconto che segue: un pomeriggio Joanne
Altsmann era in cucina e si e sentita male; Lulu si eprecipitata [uo­
ri dallo sporrello di passaggio per un cane di piccola taglia, fercndo­
si i fianchi. Dopo essere corsa in strada, Lulu ha attirato l' attenzio­
ne rimanendo sdraiata in mezzo aHa carreggiata fino a quando
un' auto non s' e fermata. Poi ha condorro l' automobilista fino alia
casu della proprietaria, dove Joanne aveva avuto un attacco di cuo­
reo La donna e stata trasportata d'urgenza in ospedale, e la ASPCA
(American Society for the Prevention of Cruelty on Animals) ha as­
segnato a Lulu una rnedaglia d' oro per il suo eroisrno. ] oanne in
cuor suo sa che il sesto sensa di Lulu le ha salvato la vita.'?
Ma che cosa ha spinto Lulu a comportarsi cosi> Naruralrnente
un sentimento di dedizione verso l' arnica, una certa consapevolezza
<.1i come procurare aiuto, il desiderio e Ia capacita di farlo. E impro­
babile che tutto cic possa accadere senza una eoscienza pensante,
eppure siamo poco propensi ad attribuire a un maiale idee come:
«Santo oielo, Joanne sta molto male, devo trovare a ogni costo un
modo per salvarle la vita», Cerro, farlo era anche nell'interesse del
maiale. Ma se un suino puc realizzare un'impresa simile, allot-a
dobbiamo dedurne che anche gli altri possono fare alrrettanto. Se
un maiale e capace di provare questa sentirnento profondo e prcn­
dere una decisione altruistica, come giudicare l'indifferenza can cui
Ii uccidiamo? Quali saranno Ie loro emozioni in un momenta simi­
le? Tutte le testimonianze a me giunte sottolineano come questi ani­
mali siano coscienti di quanto stia accadendo e quale latta ingaggi­
no per fuggire, Un macellaio mi ha detto: «Glielo vedi negli occhi,
sanno che cosa sta per succedergli».
Puo accadere anche, nel Ci\SO di un umano che considerano par­
te della loro famiglia, che i maiali siano sensibili al dolore come se si
trattasse di un proprio simile. Sono animali gregari e normalmente
soccorrono un altra maiale in difficolta. Un esempio tipico della
lcalta suina ci arriva dal Dlpartimento di caccia dell'Uganda. Un
ilochero era stato «Eerito da una landa ed era parzialmente paraliz­
zato alle zampe posteriori. Zoppicava malamente e quattro membri
della sua famiglia gli stavano accanto, tentando di aiutarlo a useire
da una pozza dl fango e facendo un gran baccano tutt'attorno»,20 Il
caratteristico grido di un maiale in pericolo e un segnale immediato
Siam tre piccoliporcelLin 37
per tutti i suoi simili della zona perche accorrano in suo aiuto. Que­
sti ultirni rispondono con una tale regolarira e un inrento alrruisrico
tanto chiaro da lasciare sbalorditi. Cio nonostante, gli scienziati che
studiano i suini selvatici non intendono attribuire a questo compor­
tamento qualita riconducibili a valori urnani. Nel caso' degli uomini,
10 chiameremmo alrruisrno; nei maiali, preferiamo dire che e sern­
plice istinto.
Aleuni sana attratti dall'idea di tenere un maiale come anirnale
da cornpagnia, rna sorro comprensibilmenre scoraggiati dalle di­
mensioni del suini da cortile. Di qui l'interesse per 11 minuscolo e
rarissimo cinghiale nano selvatico, che sopravvivc solo in India al
confine con il Bhutan e I'Assam. Questo porcellino in miniatura e
talmente piccolo che e possibile tenerne pili d'uno in palma di ma­
na, proprio come la scirnrnietta Eosimias, 0 «scimmia dell'alba», un
rninuscolo primate scoperto di recente che quarantacinque rnilioni
di anni fa viveva nella foresta pluviale dell'attuale Cina e, raggiunro
il pieno sviluppo, non era pili grande di un pollice umano. Perche
esista il desiderio di avere un animale che si possa tenere in Olano
non e chiaro, rna di cerro i maiali victnarniti corne Lulu sono dive­
nuti tanto popolari come animali da compagnia perche rirenuti di
mglia nana. Questi suini sono srati introdotti negli Stati Uniti a par­
tire dal 1985 e pubhlicizzati come perfetti animali da compagnia de
tenere in casa. AlIa genre estato detto che un maiale e pili facile da
gestire di un cane (ve£O), e che i maiali vietnamiti rimangono picco­
li e graziosi e non hanna bisogno di molto spazlo (falso). Questi
maiaIi non rimangono piccoli.21 Dato che i maiali vietnamiti adulti
pesano in media sessantacinque chili, molto spesso, crescendo, ve­
nivano abbandonati, proprio come cani acquistati per un capriccio
nei glomi ui Natale e divenuti un impiccio qualche tempo dopo.
Forse e solo un fatto casuale che gran parte degli uomini consideri­
no i cani animali da compagni a e i maiali duo, che i cani dormano
ai (oro piedi e i maiali fuori di casa. Se non fosse stato per Ie dimen­
sioni dei suini, magari sarebbe andata diversamente.
Di solita, piu conosciamo una cosa, pili ci sta a cuore. Di conse­
guenza, pili una persona familiarizza con un maiale, maggiore e il
valore che attribuisce a questa specie in generale. La farniliarita ge­
38 It maiale abe cantavaalla luna
nera rispetto. Forse i contadini non riescono a dare valore ai maiali
perche sanno di doverli uccidere.
Un maiale sa perdonare? Lo scrittore norvegese Bergljot Borre­
sen racconta di un contadino delle montagne della Norvegia occi­
dentale che apprese un'importante lezionc dana sua scrota. Estre­
rnamente socievole, quando nella stalla c'era genre l'anirnale aveva
l'abirudine di appoggiare 1<1 testa sopra 10 steccato che delimitava il
suo recinro. Chi passava le rivolgeva qualche parola gentile e Ie <1C­
carezzava la testa. Un giorno l'uomo devette sostituire un'asse mar­
cia del pavimento nel recinto. La scrofa era incuriosita e, mentre
I'uomo era al lavoro, continuava a dargli dei colpetti per richiamare
larrenaione. Infastidito, il contadino la scanso colpendola con il
rnartello. «Non avrei dovuto farlo, perche subito rni prese la coscia
con la sua bocca enorme e la strinse tra le fauci, rna non mi az­
zanno. Probabilmente voleva solo avvisarmi di non farle mai pili
una cosa del genere. Trovava inammissibile che fossi sgarbato con
lei.»22 Questa storia dimostra che Ia scrofa possedeva una vasta
gamma di capacita. Dotata di senso della giustizia e consapevole
delle conseguenze dovute al mancato rispetto di certe regole di
comportamento, sapeva anche essere indulgente con chi non era re­
nuto a conoscere le sottigliezze dell' etichetta porcina. E poi era al­
truista e capace di perdonare: qualita che soliramente non artribuia­
rna ai maiali.
E fuor di dubbio che alcuni uomini hanno amato i maiali anche
quando Ia societe diceva che non bisognava. C'e un passe in Le Iri­
bolazioni del reoerendo Amos Barton di George Eliot (scritro nel
1857) che merita di essere conosciuro:
Tale era la signora Fripp, che il signor Gilfil, cavalcando tranquillo
in stivali da equitezione e speroni dopa avere compiuto iI proprio
dovere a Knebley in un caldo pomeriggio di domenica, vide seduta
nel fosso prosciugato accanto al proprio cottage;vicino a lei un gros­
so maiale, che, con la confidenza appartenente a un'amicizia perfet­
t<1, era coricato con 1a testa adagiata nel grembo della donna, e non
faceva alcuno sforzo per dimostrarsi simpatico oltre a qualche gru·
gnito occasionale.
~(Diamine, signora Fripp» esdamo il Vicario «non sapevo avesre un
maiali, l'atteggiamento della gente sta iniziando a cambiare. Dob­
maiale cosl bello. Per Natale avrete della pancetta con i fiocchi!»
biamo ringraziare un porcellina cinematografico, Babe, e Ie sue
Siam tre piccoliporcellin 39
«Eh, che Dio mi perdonil Mia figlio me l'ha dato due anni fa e da al­
lora mi tiene compagnie. Non ho il cuore di separarmene, neppure
se non dovessi mai pill assaporare il grasso del bacon.»
«Accidenti, si mangera tutro, anche i vostri risparmi. Come fare a
mantenere un maiale, senza ricevame nulla?"
«Oh, si trova de se delle radici, e non mi displace fare a meno di
qualcosa per dargliela. Un po' di compagnie vale bene del cibo e da
bere, rni segue in giro, e grugnisce quando gli parlo, proprio come
un cristiano.,,23
The PIg di William Youatt, pubblicato nel1847, uno dei primi libri
interamenre dedicati ai suini, offre un'immagine analogs: «Allo sta­
to originale, i suini non peiono affatto privi degli affetti naturali: so·
no gregari, si uniscono per difendersi l'un l'altro, si amrnassano per
scaldarsi e sembrano avere sentiment! comuni.. Spesso, tra la genre
di campagna. dove il maiale e per cosi dire uno di famiglia, e possi­
bile vedere quest'animale seguire il padrone di luogo in Iuogo, e
grugnire quando riconosce i propri protettori».
D' alrro canto, il giudizio collettivo sui maiali eben riconoscibile
in alcun'e espressioni sgradevoli. «Casa tua sembra un porcile.» «In­
gordo come un rnaiale.» «E un porco schifoso.» Nonostante anche
le espressioni pili antiquate, come «Non si puo fare una borsetta di
seta con un orecchio di scrofa», siano negative, l'impressione e che
il maiale simbolico sia arrivato a predominare culturalmente in
quanto sempre meno persone vedono del maiali vivi.24
II maiale allo stato di natura e state bandito dalla coscienza uma­
na a mano a mano che si sono affermati gli imrnensi allevamenti in­
dustriali dove il rnaiale ha un unico scopo: produrre carne. Anche
nelle rradizicnali fattorie a conduzione familiare, i rnaiali sono stari
considerati di rado com pagni 0 animali can una propria dignira (a
meno che Ie fattorie non fossero frutto della fantasia, come nel clas­
sica della letteratura per bambini Charlotte's Web (La tela di Car,
lotta). Ovviamente ci sono state eccezioni, in quanto i contadini che
arrivano a riconoscere i propri maiali come individui sono meno
propensi a trascurarne completamente Ie esigenze. Grazie a una mi­
gliore conoscenza delle capacita e della straordinaria sensibilita dei

40 II maiale cbe cantaua alta luna
emozioni se una marea di personc ha smesso di mangiare carne sui­
na e comincia a comprendere che questi anirnali sono stati ingiusta­
mente screditati dalla lingua e dalla letteratura.
Come molti di noi, Charles Darwin aveva una visione nostalgica
delle fattorie ing1esi. I suoi biograf Adrian Desmond e James Moore
riferiscono che era sempre lieto di vedere «una casa colonica ingle­
n
se con i suoi campi ben curati, messa come dalla bacchetta di un
mago». Quelle fattorie erano circondate da oni e giardini ben cura­
ti con fiori, frutta e verdura, gran ai. fucine, e «riel bel mezzo c' era
que] felice miscuglio di maiali e di pollame che si puo vedere convi­
vere cosi piacevolmente nell' aia di ogni fattoria inglese».25
Ma riferendosi a una scrofa che partorisce meno di otto pircoh a
figliata, Darwin dice che «vale poco, e quanta pili presto e grassa
per il macellaio, tanto e megliQ».26 In realta qui Darwin sta cirando
qualcun altro, cppure e una delle rare volte in cui non fornisce la
fonte della citazione (presumibilmente perche era un'opinione tan­
n e
to diffusa da essere considerata correntel. maiale destinato a es­
sere macellato, quindi l' unica funzione di una scrofa sarebbe mette­
re al mondo il maggior numero possibile di maialini, affinche siano
macellati. Naturalmente qucstc non e ['obiettivo della scrofa, che
spende rnolte energie per rivestire il nido destinato ella cucciolata e
fa di tutto per proteggere 1 piccoli dai pericoli. Un rnaiale attribui­
see grande importanza ai propri figli, proprio come noi ai nostri.
Dunque, qual e il vero scope di un maiale?
Nel 1962, il dottor K.C. Sellers, direttore del centro di ricerca
del British Animal Health Trust, e stato citato nel Farmer's Weekly
per avere «sottolineato che i maiali venivano mantenuti per trarne
un profitto, come bestie da carne, e che non bisognava essere trop­
po sentimentali al riguardo». E meglio offrire loro una vita pili inte­
ressante se la fine e la stessa (il rnacellol? Sellers pensava di no. Sul­
lo stesso giornale, un agricoltore raccontava: «Durante l'ultirna
guerra, affittai una casa abbandonata come edificio per un alleva­
mento e vi misi dentro cento maiall. Parte di un muro era crollato
rna la scala era intatta e al piano superiore sl trovava una camera da
Ietto alIa quale i maiali avevano accesso. Il guardiano dei maiali mi
ha raccontato che ognl sera gli animali facevano a gara per Ia came­
ra da letto e che nelle ore diurne sl inseguivano su e gili per Ie scale.
Siam Ire piccoli porceliin 41
Non bo mai atiuto masali che stauano meglio di quelli. [II corsivo e
neil'originale: l'agricoltore intende dire che erano sani e felici.] So­
no giunto ella conclusione che il nostro bestiame ha bisogno ill un
ambiente vario, provvisro di oggeui di varie forme, materiali e rni­
sure, e che, come gli esseri umani, non ama la rnonotonia e la
noia».27 AI giorno d' oggi quasi tutti gli zoo si preoccupano di arric­
chire e valorizzare la vita quotidiana degli animali ospitari simulan­
do in ogni modo illoro ambiente naturale. Troppo spesso cio si ri­
-duce a un patetico, vecchio pneumatico nella gabbia degli orsi, rna
il fatto che la direzione di uno zoo pensi a queste cose dimostra che
abbiamo superato la visione precedente, che voleva gli animali privi
di esigenze psicologiche.
Se un rnaiale esiste solo per fornire all'uomo carne, pelle 0 altri
sottoprodotti derivati dal suo corpo, allora non e necessario preoc­
cuparsi se sia felice, soddisfatto 0 se viva bene. Se invece ammettia­
mo che i suini hanno una vita emotiva, se vogliamo considerarli pili
che carne. allora questi animali hanno altre ragioni di esistere, e
possiamo chiederci qualcosa di importante sulloro punto di vista:
che cosa rende felice un suino? Come accontentarlo? Quand'e che
'live bene?
Certo, abbiamo fatto riprodurre rnaiali, e continuiamo a farlo,
rna l'idea che per questo ci appartengano non e dissimile dalla biz­
zarra argomentazione con cui in America i sudisti giustificavano Ia
schiavitu. Si dice che l'addomesticamento protegga gli animali co­
me un tempo i sudisti sostenevano che la schiavitu proteggeva i ne­
rio Ecco come si esprimeva il giudice Joseph Henry Lumpkin della
Corte suprema dell' Alabama: «Questi iigli del sole perirebbero se
messi a stretto contatto e in competizione con l'energica e indu­
striosa popolazione L..] a nordovest dell'Ohio».28 0 sarebbe come
se oggi I genitori sostenessero che i diritti dei figli sono irrilevanri
perche questi ultimi non esisterebbero se loro non li avessero messi
al mondo. Nella societa umana il principio morale secondo cui si e
padroni del destino di coloro ai quali diarno la vita e state abbando­
nato da lungo tempo.
Mentre negli Stati Uniti i maiali continuano a essere allevati in
condizioni raccapriccianti, per esempio in gabbie troppo piccole,
sempre pili paesi deIl'Unione europea hanno leggi che regolano il
42 Il matale cbe caruava alla luna
trattarnento dei maiali e di altri anirnali da fattoria. Queste leggi esi­
stono solo in base alla convinzione che essi siano in grado di soffri­
re, e che tocchi a chiunque abbia a che fare can [oro alleviare tale
sofferenza in qualsiasi modo possibile. Nel Regno Llnito, spesso i
box delle scrofe erano COSt stretti che non riuscivano neppure a gi­
rarsi, alzarsi 0 distendersi. Si usavano anche le pastoie, in gabbie
aperte dove Ie scrofe erano legate con un collate e una catena. Oggi
questi metodi non sono pili ammessi.
Ma la cornpassione e la comprensione umana devono ancora fare
malta strada. Quando, nel 1969, fu stilata la prima versione del Re­
golamento delle attivita professionali, Sir Julian Huxley e nove altri
scienziati scrissero al London Times: «E evidente che il disagio com­
portamentale degli animali e stato del tutto ignorato, Eppure siamo
di fronte alIa frustrazione di attivite narurali, che puc ben essere
considerara la peggiore forma di crudelta».29
Interrogarsi sullo scopo della vita di un maiale puo rivelarsi com­
plesso quanto porsi Ie stesse domande riguardo all'esistenza umana.
Freud arrive a dire che chiunque si interroghi su] senso della vita de
segno di inferrnita mentale solo ponendosi la dornanda! Eppure
ognuno di nci, in un modo 0 nell' altro, si pone costantemente que­
sto interrogative. Che cosa sto facendo della rnia vita? Che cosa vo­
guo davvero, che cosa mi sta a cuore pili eli ogni altra cosa, quale
obiettivo desidero raggiungere? :Eo improbabile che gli animali siano
assillati da queste domande; quindi, seguendo il ragionamcnto di
Freud, non sono nevrotici quanto noi, cosa che, come molti altri,
con ogni probabilita Freud pensava. (Un 'altra testimonianza eil ce­
lebre passe in cui Walt Whitman esprime il desiderio di vivere con
gli animali perche «non vegliano al buio a piangere i loro peccati».)
Tuttavia, e lecito rivolgere questa domanda a nome degli animali, e
anche rispondervi, in qualche misura. Potremmo dire che 10 scopo
della vita di un maiale e semplicemente essere un maiale, e un maia­
Ie e pili felice quando fa queUo per cui si e evoluto. Possiarno quin­
di sapere qual e l' attivita per la quale un maiale si e evoluto, osser­
vando che cosa fanno i maiali selvatici in natura.
II maiale domestico, il maiale selvatico e jl maiale selvatico asiatico
appartengono tutti alla stessa famiglia, i suidi, che include anche il
Siam Ire ptccoliporcellin 43
maiale barbuto, il tacocero, il cinghiale nano e il babirussa. Secon­
do gli standard umani, molti di questi animali sono considerati
bruni, e forse alcuni del nostri pregiudizi antisuino derivano da qui:
il facocero, un maiale selvatico africano, ha zanne enormi, come pu­
re il rnaschio del babirussa che vive nell'isola indonesiana di Su­
lawesi. Come tutti i suini, sono buoni nuoratori e animali quasi del
tutto notturni, La caratteristica straordinaria del babirussa ela dop­
pia fila di "zanne", I suoi canini superiori crescono verso l'alto.
perforando la pelle della rnascella superiore. e si incurvano in dire­
zjone degli occhi. Fino a ora gli scienziati non sono riusciti a sco­
prime l'utilita: Ie zanne non sono sufficiememente robuste per la
lotra, e non sernbrerebbero elementi attrattivi per it corteggiamen­
to. Aneora una volta, dobbiamo riconoscere quanto fosse nel giusto
Montaigne quando sosteneva che noi non amrniriamo cio che non
riusciamo a capire.
I suini e gli ippopotami sono mammiferi ungulati artiodattili, It
rnaiale selvatico eurasiatico, 0 cinghiale, e il progenitore della stra­
grande maggioranza del suini domestici e selvatici. E fra i mammi­
feri terrestri pili diffusi e 10 si trova su tutti i continenti, tranne
l'Antartide e molte isole oceaniche. Attualmente e estinto nelle iso­
Ie britanniche, in Scandinavia e in gran parte dell'cx Unione Sovie­
rica a causa della caccia. U maiale e stato addomesticato numerose
volte e in luoghi diffcrcntt. Diversi autori hanno osservato che e un
animale psicologicarnente predisposto all'addomesticamento, por­
tato com'e alla cooperazione con gli esseri umani. E poco chiaro se
i maiali siano sempre stati addomesticati per sfruttarli come fonte
di cibo,
Nell'antico Egitto, i maiali erano impiegati nella trebbiatura. Le
fascine di grano venivano sparpagliate in una zona delimitata e gli
animali Ie calpestavano con i lora zoccoli affilati. Erano considerati
estremamente preziosi. In una raffigurazlone suI sarcofago in grani­
to eli Taho (600 a,C. circa) custodito presso il museo del Louvre. ve­
diamo un'imbarcazione con un maiale domestico a bordo scortato
da due scimmie in posizione eretta che impugnano quella che sem­
bra una frusta. Evidentemente stanno proteggendo illoro prezioso
carico. In alcune culture, 1maiali venivano impiegati per pian tare il
grano, perche Ie impronte formate dagli zoccoli nel terreno soffice
 44 It maiale che cantaoa at/a luna
erano della profondita ideale per i semi. Inoltre c'erano (e ci sono]
maiali capaci di svolgere compiti di norma assegnati ai cani. Ecco
come F.E. Zeuner nel 1807 riporra la storia di Slut, un maiale da
caccta:
Riguardo a questa animale assolutamente straordinario verra ora ri­
ferita una breve storia, la veridicita della quale possono attestare
centinaia di testimonio Slut era state allevata nella New Forest e ad­
destrata dai signori Richard c Edward Toomer a scovare, punrare c
riportare selvaggina [sic] come il migliore del pointer; it suo fiuto
era superiore a quello di qualsiasi pointer avessero mai posseduto, e
non c'erano due uomini in Inghilterra che ne avessero avuti di mi­
gliori. Ne1 medesimo giorno Slut faceve la posta a pernici, fagiani,
beccaccini e conigli, rna non e mai riuscita a puntare una lepre.
Quando Ia si chiamava per andare a caccia, si prccipitava fuori dalla
foresta a tutta velocita, rapida come un cane a] quale si mostrasse il
fucile. 30
L'intelligenza non irnplica valore; in altre parole, da un punto di vi­
sta etico, non dovrebbe con tare quanto e intelligente una specie 0
un determinate individuo: dopo tutto non si spara a un esserc uma­
no che non va bene a scuola quanto i suoi cornpagni. Cia nonostan­
teo si tende ad attribuire valore all'intelligenza particolare di questi
"umani orizzontali", come vengono chiamati a volre i maiali per la
loro somiglianza con noi. Nel 1898 un professore di fisiologia di
Montreal, Wesley Mills, paragonc il maiale al cane in termini favo­
revoli:
Che cosa sarebbe oggi il cane se. da centinaia di anni, fosse conside­
rato solo per la sua carne e tenuto esclusivamentc per essere ingras­
sato e fame eibo? II maiale e aeeusato eli essere sporco, srupido e
ostinato. Perche un animale sovraccarico di carne e grasso, e Ji con­
'·OJ
seguenza sofferente per il c<l.lJo estivo, Jovrebbe cssere biasimato in
quanta ricorre a una pozza d'acqua magari fangosa? L'uomo ein lar­
ga parte responsabile di avere imposto Ie condizioni che comportano
sudiciume per il maiale. 3 !
Quando un predatore li insegue, i maiali selvatici eurasiatici, cugini
del maiale domestico, fuggono disposti a ventaglio, poi tornano in-
Siam Ire piccoli porcetlin 45
dietro e circondano il temerario animale che si era lanciato all'inse­
guimento per primo. Epericoloso essere circondati da un branco di
robusti cinghiali inferociti. Quando vengono cacciati dagli uomini,
i maiali selvatici 0 inselvatichiti ritornano a essere attivi di notte,
adattandosi in maniera apparentemcnte deliberata. Sembra capi­
scano che di gicrno finirebbero con l'essere prede pili {acili, mentre
di notre e piu difficolroso cecciarli. Senza dubbio sono animali in­
telligenti e intraprendenti. Quant'e diversa la loro vita oggi, e quan­
ta SI e allontanato quest' animale dalla propria identita,
In molti allevamenti industriali arnericani, i maiali vengono regolar­
mente sedati e mantenuti al buio 0 in sernioscurita in enormi capan­
noni, in modo che non possano fare altro che mangiare ventitre ore
su ventiquattro. Gli viene tolta ogni gioia di vivere, Sono del tutto
snaturati: ingrassati fino all'immobilita, le code amputate, i denti
estirpati, l'istinto naturale a investigare frustrate dal gelido pavi­
mento in calcestruzzo, il desiderio di ordine annientato perche co­
stretti a vivere in un recintc piccolissimo, il senso de11a pulizia di­
strutto dall'essere obbligati a orinare e defecare nello spazio dove
dorrnono, cosa che in natura un maiale non farebbe maio Sono cosi
pesanti che molti stentano a rimanere in piedi sulle proprie zampe.
I piccoli vengono allontanari dalle madri quando hanno due 0 tre
settimane e messi in recinri "nido", con sbarre metalliche e pavi­
mente in cemento, dove, naturalmente, nessuno se ne prende cura.
Poi sono trasferiti in reparti di "accrescimento" e "ingrasso' e in­
torno ai sei mesi d'eta. quando raggiungono il "peso di macellazio­
ne" di centoquindici chili, vengono uccisi. A causa del sovraffolla­
mento, sono soggetti a ogni genere di malartia: artriti dovute all'im­
mohilira, infezioni da salmonella (presenti tra un terzo e meta di
tutti gli allevamenti americani), gastroenteriti epidemiche, parvovi­
cosi suina (PPv, l'infezione pili camune, causa di infertilita). Le ma­
dri non se la passano meglio. Sono recluse in recinti angusti 0, con
la gravidanza, in gabbie da gestazione (larghe sessanta centimetri) e
quanro mesi dopo vengono trasferite in gabbie da parto dove han­
no a malapena Ia spazio per alzarsi in piedi 0 distendersi. Non han­
no a disposizlone paglia per il giaciglio (troppo costosa), Incapaci
di muoversi, diventano pesantissime (e questo 10 scopo, logicamen­
46 It maiaie che cantaua alia luna
re) e soggette a zoppia. DaJ punta di vista psicologico. diventano
"nevrotiche'' (come le definiscono gli allevatoril: mordono le sbarre
dei box, siedono in posizione simile a quell a dei cani. rna con aria
inebetita, mostrando tutti i segni del dolore per la perdita dei pic­
coli. Poi arriva il memento di andare al martatoio. Essendo animali
ipersensibili, molri soffrono della sindrorne da stress suina (r-ss),
nota pure come ipcrrcrmia maligna: un aurnento delle temperatura
corporee che conduce alla morte. Un esperto del settore precisa:
«Quesri animali iniaiano a tremare e muoione per un arracco di
cuore».32
Un tempo curiosa, gregorio e indipendenre, il maiaIe dell'alleva­
menta intensive e stato deprivato di tutte Ie proprie dati naturali. Co­
e
me se, di proposito, ogni singola cosa che portato a fare fosse stata
sovverrita, soppressa 0 addirittura estinta. La vita del meiaie e stata
distorta, snaturata, deformsta e corrotta al di 1.3. eli ogni irnrnaginazio­
ne. Non gli viene permesso di vivere nessun aspetto della propria vita
naturale ne! mondo estemo. Non vede mai Ia Iuce del sole.
Diamo per sccntato che gli csseri urnani meritino la Iiberta. Tra­
diaionalmente cio ha significate Iiberta dall'oppressione, rna ora si­
gnifica sempre pili che avremo la liberta d.i diventare qualsiasi cosa
vogliamo. Quesro e un nuovo tipo di Iiberta, e si potrcbbe dire che
gli uomini dcsidcrano essere cia per cui sono nati e realizzare illora
pieno potenziale.H Gil animali che si sono evoluti per trascortere
gran parte della vita all' aperto, investigando, vagabondando e inte­
ragendo con il mondo. non possono condurre una vita naturale. A
moltl il desiderio di offrire queste opportunita agli animali sembra
assurdo 0, peggio ancora, perverso. Non dimentichiamo che cento"
cinquant'anni fa, quando il mondo era molto diverso, con il globo
disseminato di impcri.l'asservitnento umano era la regola, non l'ec­
cezione. I "padroni" mettevano in ridicolo qualsiasi istanza affinche
agli altri non fossero destinate Ie stesse liberta di cui loro godevano.
Oggi guardiamo a quel periodo con arrore.
I comadini d'una volta lasciavano che di sera i maiali anclassero
nel bosco a cibarsi. Era il modo pill economico per ingrassarli. Non
10 facevano per sensibilita, rna gli animali finivano per condurre
una vita pill naturale dei maiali di oggi. Chi tiene i maia1i in condi·
e
ziani tanto terribili meno compassionevole di quei contadini? Di"
Siam ire piccoli porcellin 47
rei che gli ellevarori di oggi si ostinano a ignorare i bisogni e la vera
natura dei maiali proprio perche conoscerli procurerebbe lora un
fastidioso problema di coscienza. A mio giudizio, questa ignoranza
e
intenzionale non una colpa meno grave, anche se il fatto che i1
moderno allevatore di suini pensi raramente alIa natura dei propri
aniruali e allc lora necessita potrebbe dipendere pili da una man­
canza di riflessione che di cornpassione.
In Giuda l'oscuro Thomas Hardy ha descritto 10 sguardo accusa­
tore di un rnaiale orribilrnente trucidato:
L'urlo dell'animale morente assunse i1 rono finale: iI rantolo dell'ago­
nia; gli occhi si fissarono fermamenre su Arabella con I'eloquentc,
acuto rimprovero di una creature che nconosceve flnalmente it tradi­
menta di colora che esse aveva creduto i suoi unici amici.J4
Quasi ogni animale cia fattoria, se ne ha I'occasione, ritorna alle
proprie origin: e assume i caratteri del progenitore selvarico. II
maiale non fa cccezione. Se gliene viene data l'opportunita, puc ri­
diventare selvatico come un cinghiale. Nel suo capitola sulla "rc­
versionc" di Variazione degji animali e delle piante allo state dome­
suco, Darwin scrive: «Nelle Indie Occidentali, nell'Arnerica del Sud
e nelle isole Falkland, dove questi animali sono alia stato di liberta,
essi hanna dO'i,'"unque ripreso il pdame oscuro, Ie setale grosse e Ie
zanne del dnghiale; i giovani vestono la livrea del einghialetto».'s E
prima spiega che «Ie zanne e Ie setole ricompaiono nei cinghiali rin­
selvatichiti non piu protetti comro Ie intemperie». Questa dimostra
con chiare:c:ca quanto i maiali domestici (tenuti come macchine pro­
duttrici di salumD siano in realta prossimi ai suini selvaticL
Richard Guy della Real Meat Company, un'azienda della Wilt­
shire, in Inghilterra, mi ha spiegaro che la sua carne e quella che lui
dcJinisce "carne gentile". Guy mi ha dette che cerca di offrire ai
propri animali 1a migliore vita possibile, prima di ucciderli. II con­
cetto di una buena morte (ehe, guarda caso, e il significato del ter­
mine eutanasia), per un animale e singolarc e sconcertante. Chiara­
mente queste morti non sono in aleuo modo davute a un ordine su­
periore a ioevitabili: in aItre parole, non sooo necessarie. Questo e
pill che evidente. Turta que1lo che dovete fare per renderle super­
48 If maiale cbe cantava alla luna
flue e dire una volta per tutte: queste morti non sono necessarie.
Non devo per forza mangiare came.
Ma questa e ancora una pcsizione minoritaria. Cosa dire delle
persone che scelgono di mangiare carne, rna si sentono a disagio sa .
pendo che gli anirnali d'allevamento hanno una vita misera? Nel
suo recente lihro Dominion, Matthew Scully riporta che Robert F.
Kennedy Jr ifiglio del senarore Kennedy ehe En assassinate) ha as­
sunto una posizione di principio secondo la quale e giusto mangiare
carne se gli animali hanno vissuto bene. Scully ritiene che questa sia
una posizione accettabile, 0 comunque preferibile all'assoluta indif­
ferenza.
Richard Guy e io abbiamo amabilmente discusso al riguardo, rna
ness uno di noi ha cambiato punto di vista 0 e riuscito a convineere
I'altro. Ho dovuto ammettere che le "sue" rnucchc (uso le virgolet­
te perche per me l'idea di possedere una mucca e un contrcsenso.
non vedo come qualcuno possa avere la propriera di un essere vi­
vente, umano 0 animale che sial scmhravano ben tenute. Erano li­
bere di pascolare. non erano trattate con antibiotici e vivevano me­
glio di qualsiasi animale di un allevamento intensive.
Sono enche rimasto colpito dalla politica eli totale trasparenza
dell'azienda di Guy. Non aveva niente da nascondere, e qualunque
visitatore del mattatoio in uso 0 di una delle fattorie dove vivcvano
gli animali era it benvenuto. lIo colto a] yolo Ie proposta eli Guy e
gli ho chiesto di visitare un allevamento suino.
Mi ci sono recato in cornpagnia di Joyce D'Silva, presidente di
Compassion in World Farming, un'organizzazione che con Ie sue
campagne ha contribuito a riforrnare alcune normative sul tratta­
mento degli animali negli allevamenti. L'allevamenro da noi visitaro
era gestito da un uomo che non era crudele con i maiali di cui aveva
cura: clava loro paglia pulita ogni giomo e gli animali non erano te­
nuti in condizioni raccapriccianti. Ma erano confinati al coperto, in
recinti di contenimento piccoli e affollati. La mia impressione im­
mediata e definitiva e stata: questa non e vita. Quando gli ho
espresso iI mio parcrc, 1'aHevatore rni ha risposto: cecto che non 10
e, come potrehbe essere altrimenti? Si preoccupava del benessere
di quegli animali soltanto nel senso tecnko del termine. Dovevano
essere sani in modo che lui potesse ricavarne un profitto. I maiali
Siam tre piccoli porcellin 49
non si trovavano 11 per illoro vantaggio, rna per il suo. Steveno, mi
disse, lavorando per lui. Erano suoi dipendenti. (Non era possibile
raccogliere il parere dei maiali al riguardo, rna sono piuttosto sieuro
che avrebbero avuto moho da ridire; ovviamente, non avevano pos­
sibilira di seelra.) Ho chiesto a1l'aIIevatore se i maiali gli piaeevano.
La domanda l'ha colto alia sprovvista. «Non ho mai pensato a loro
in questi termini» mi ha risposto. «Sono solo un mezzo per raggiun­
gere il mio scopo.» Lo scopo era il denaro. «Voglio che i miei maia­
li siano sani» mi ha confermato.
«Ma sono felici>.
Ha esirato.
Era chiaro che questo allevatore non aveva pensato troppo ache
cosa rende felice un maiale, E non credo che i suoi animali avrebbe­
co potuto esserlo, Vivevano in condizione di affollamento, non
uscivano mai all'upcrro, anzi non potevano neppure vederlo, il
mondo esterno. Non potevano fare amicizie, vagabondare, proteg­
gere i piccoli, vedere la luna plena, costruire un giaciglio: in breve,
non vivevano 1a vita per cui i maiali si sono evoluti. Quindi, come
potevano essere feUci? Se aveste a clisposizione tutto cio che puc
rendervi felici: ettari di colline, vallate e stegni naturali dove sguaz­
zare, ebbene, non vorreste concludere questo piccolo idillio con
una gita al mattatoio, giusto? Quando si riesce a pensare dal loro
punta di vista e non dal proprio, diventa chiarc che essere macella­
ti non ccntribuiscc alIa felicita suina.
Esistono persone che si domandano che cosa ne sarebbe dei
maiali se non Ii ellevassirno per mangiarli, apparentemente preoc­
cupate di una loro eventuale estinzione. Trovo piuttosto ipocrita da
parte di genre che trae vantaggio dalla morte di un animale preoc­
cuparsi dl COM gli accadrebbe se non volessimo pili sfruttarlo per la
sua carne. I maiaL ritornerebbero senza dubbio alla loro condizio­
ne selvatica e finirebbero per regolare illoro numero in accordo
con I'ambiente, proprio come fa quaJsiasi altro animale selvatico
nella misura in cui gli uomini 10 permettono. La vita in un alleva­
mento intensivo non e affatto una vita felice, ne dal punto di vista
del maiale ne da quello cii un essere umano che l' abbia vista con i
propri occhi 0 soltanto immaginata.
e
Molti obiettano che si costretti a tenere i maiali in queUe condi­
 50 11 moiele cbe cantaua alta luna
zioni perche se non c'e guadagno nell'allevarli, se non Ii mangiarno,
se non ne traiamo profitto, non esisteranno piu. Roger Scruton, il
filosofo Inglese sostenitore della caccia alia volpe, arriva ad afferma­
re: «E il mio amore per gli animali a sostenere il loro utilizzo ali­
mentare. Gran parte degli animali che pascolano nei nostri campi
sono 11 perche noi Ii mangiarno c... J mi pare dunque che non sia so­
lo accettabile rna essolutarnente giusto cibarci di quegli anirnali il
cui benessere dipende dal nostro agire in un certo modo». Questa
giustificazione non differisce granche da quella delle grandi multi­
nazionali che fanno lavorare i bambini del paesi poveri, e dicono
che se non Ii sfruttassero quei bambini non troverebbero nessun al­
tro lavoro. Ammesso che sia vero, non e un buon motivo per sfrut­
tarli. La logica del profirto e il fondamento di entrarnbi i casi. I da­
tori di lavoro vogliono ottenere il massimo guadagno con il rninirno
invesrimento, e 10 stesso vale per qualsiasi allevarore, Certo, alcuni
sono pili urnani di altri, rna tutti sono esposti alle condizioni del
mercato. Quegli allevatori di suini, e ne esistono, che perseverano
nell'allevare i maiali ail'aperro e neli'offrire Ioro almeno una sern­
bianza di una vita naturale e pili felice, presto vengono tagliati fuori
daI mercato dai loro colleghi meno riguardosi. Non possono com­
pcrere con chi non si pone Iirniti pur di guadagnare, Ma in entram­
bi i casi il problema e che gli ellevarori pensano innanzitutto a se
stessi. AI massimo, gli animali vcngono in secondo piano. Se e pos­
sibile renderli felici can la minima spesa, bene. In caso contra rio,
, pazienza. n concerto di "trattamento urnano" e quindi variabile; Ia
I sua definizione cambia di continuo, spinta da imponderabili ragio­
ni di mercato.
Nel porcHe, Joyce e LO siamo rimasti ipnotizzati dai box delle
scrofe che avevano appena figliato. C'e qualcosa di meravlglioso nel
guardare maialini di quindici centimetri che si contorcono, premo­
no contro la madre e sllcchiano can voracita. Corn'e possibile, ci
slama chiesti ad alta voce, che la genre mangi questi animaIi adora­
bili? L'al1evatore ha ammesso che piace a tutti guardare i porcellini.
Ma alla gente piace anche il gusto della loro carne. Qui ritorna la
giustificazione del professor Roger Scruton: «Gli animali giovani
vengono macellati senza alcun rimorso fin dalle origini della sto­
ria».J6 (E ripeto che questa e un argomento pericoloso perche po-
Siam irepiccoliporcellin 51
trebbe giustificare I'infanticidio, il razzismo, il maltrattamento dei
bambini, la schiavitu e molrc ahre pratiche chc hanno origini lonta.
nissirne rna che molti preferirebbero vedere estinte. a dispetto della
lora venerabile sroria.)
Ho lasciato quel porcile convinto che esiste solo un luogo per i
maiali, al di Hi delle zone Jove vivrebbero in natura, cd c un rifugio,
un luogo dove possono trascorrere iI resto della Ioro vita naturale
senza remere di essere macellati per divenrarc cibo.
. Di recente, nel rifugio nota come "Pigs", nella Virginia occiden­
tale, ho avuto ['opportunita di passeggiare per i numerosi ettari di
terra offerti a suini di ogni genere reduci da maltrattamenti (ern­
ghiali, rnaiali viernamiti, maiali salvati all'ultimo rninuto dal macel
10) e di vedere i numerosi giacigli che questi animali si costruiscono.
Allo sraro brado, una scrofa che si prepara a partorire spesso co­
struisce un nido protettivo alto fino a un metro. Le femrnine imbor­
tiscono questi giacigli con piccole quantita d' crbe trasportata con 10
bocca e a volte riescono perfino a costruire una tettoia di rami, una
srrurrura sicura e accogliente simile a una casa. Ncgli allcvamenti
moderni, dove sono costrette a partorire su pavirnenti in calcestruz­
zo, I piccoli spesso finiscono schiacciari quando la madre si gira. In
narura non avviene rnai, perche il neonato scivola nel nido e poi ri­
sale per trovare il proprio capczzolo. Appena nati, i maialini selvati
ci sono striati a scopo mirnetico, can sfumature del manto che ri­
chiarnano il gioco di Iuci e ombre del sortobosco. I piccoli sono
precoci sotto un unieo aspetto. possono muoversi e Iottare gia dopa
pochi minuti. Per il resto Jipendono da! nido, dove rimangono per
almeno died giomi, doe fino a quando rischiano l'ipotermia e pos­
sono morire ui fame molto in fretta. I canini e gli incisivi affilati di
cui i maialini sono prowisti alla nascira sono giustamente chiamati
demi a spillo. E opinione comune che utilh;zino sia i denti, sia Ie cu­
padta motorie per raggiungere i capezzoli pili ambiti, quelli pili vi­
cini aila testa della madre, dove il rischio di essere colpiti dai suoi
zoccoIi posteriori e minore. Entra quaranrott' ore daUa nascita, la
nidiata stabilisce un ordine per 1apoppata, e da qucl momento ogni
piccolo succhia solo dal "proprio" capezzolo. Pare si tratti di una
forma di gerarchia, 0 per 10 meno il fenomeno e scmpre stato inter,
pretato in questa modo. Se glielo si permette, i maialini vengono al­

52 1l morale che cantaoa alia luna
lattati per undid, do did. tredici settimane e in certi cas! anche pili a
lungo. Negli allevamenti [ntensivi, invece, di solito vengono separa­
ti dalla madre a tee 0 quattro settirnane, dopodiche non la rivedran­
no mai pili.37 In questo modo la madre, avendo smesso di allattare,
puo essere reinserita nel ciclo di allevamento e resa nuovamente
gravida una 0 due settirnane pili tardi. Si pensa al guadagno, non
cerro alia scrofa 0 ai suoi piccoli.
Ero li per osservarli e conoscerne le abitudini, rna loro erano altret­
I maialini di una figliata possono avere padri diversi, in quanto le
tanto interessati nell'osservare me e le rnie. Mi hanna seguito; mi
scrofe domestiche hanno un periodo fertile relativamente lungo di
sono venuti incontro fiduciosi, mi hanno annusato, e ogni tanto rni
due 0 tee giorni e si accoppiano senza difficolta con pili maschi, ge
davano delle piccole spinte per vedere come reagivo. Era evidenre
ulati,
nerando nidiate di paternita mista. A differenza degli altri ung
i maschi non si creano un harem ne, dopo l'accoppiamento, protcg­
gono la femmina dall'approccio di altri maschi. Non ho mai sentito
di suini maschi che uccidono maialini appena nau, [orse proprio
perche non hanno la certezza della paternita.
Nel rifugio c'erano animali che mi accompagnavano ovunque
andassi. Passeggiare in uno scenario naturale assieme ai veri padro­
ni di casa e una gioia molto particolare. Ma se a me Java un'erno­
zione impareggiabile, sembrava piacere anche a [oro. Chissa che co­
sa gli passava per la testa mentre mi accompagnavano in tutta tran­
quillita! I cinghiali sono notoriamente diffidenti con gli umani e ne
hanno ben donde. visto che sono stati cacciati fino a sfiorare I'estin­
zione in diverse pard del pianeta, e sono ternuti e disprezzati quasi
ovunque. Eppure qui, attraversando un campo popolato dol maiali
dornestici. maiali vietnamiti e cinghiali, un cinghiale mi ha accorn­
pagnato per tutto it tempo camminando accanto a me. Che cosa 10
attirava cosl tanto? Era it senso di novira? Quella creatura aveva
tutte le ragioni per detestare e fuggire la specie umana, compreso il
sottoscritto, eppure non 10 faceva. Sembrava desiderare che gli ac­
carezzassi la panda. Infatti ha rovesciato i suoi trecento chili, epa­
reva estasiato mentre gli strofinavo il ventre con cautela. Dico con
cautela perche era dotato di grosse zanne affilate e so che persino
gli elefanti nutrono un giusto rispetto per Ie doti di combattente di
un cinghiale adulto. Eppure la cosa pili cattiva che aveva in mente
questa esemplare era ricevere la propria dose di carezze sui ventre.
Kim Sturla mi ha detto che i maiali sono estremamente tattiE, e
amano essere toccati pili di qualsiasi altra cosa. Quando li tocchi,
Siam Irepiccoli porcellin 53
chiudono gli occhi e rimangono in attesa di un rnassaggio. Cia pro­
cura lora un piacere enorme. Ho pensato che se ogni persona che
mangia salumi potesse provare il senso di placida e reciproca fidu­
cia di questo incontro, se potesse osservare la maesta di questi ani­
mali nel proprio ambiente, l'industria delle carni suine rischierebbe
di scomparire.
Al rifugio Pigs, sono rimasto sorpreso dalla curiosita dei maiali.
che quei maiali sapcvano che non intendevo fare lora del male, e
hanno facto di tutto tranne che evitarrni. Si sono avvicinati pili vel­
te; mi spintonavano con i1 grugno dietro alle ginocchia, desiderosi
di una grattata sulla schiena 0 sul ventre. Premesso che 11 ogni ani­
male aveva un passato di mahrattamenti, questo comportamento
esprimeva una grande capacita di perdonare e dimenticare. Mi e
parsa un'ulteriore dirnostrazione di quanto maiali e cani si assomi­
glino. E raro che un cane non sia capace di perdonare. Ricordare e
tipicamente umano, perdonare e suino 0 canino.
Eppure I maiali hanno notoriamente buona memoria. La scrittri­
ce Sy Montgomery mi ha raccontato del suo maiale, Chris. A un an­
na Jalla prima visita per la vaccinazione, il veterinario e ritornato e
Chris ha iniziato "I strillare con tutta l'aria che aveva nei polmoni
non appena l'ha visto. Ma ha anche riconosciuto e salutato con gru­
gniti d'amore l'ex vicina di casa, una ragazzina che era tornata a tro­
varlo Jopo oltre un anno di assenza, con un aspetto (e forse anche
con un odore) del tutto diverso da quello dell'anno prima. Le per­
sone che lavorano con i maiali confermano questa capacita di rico­
noscimento. Stanley Curtis, docente Ji zootecnia alIa Pennsylvania
State University, dichiara che 10 scopo della sua ricerca e «stabilire
un Jialogo can il maiale, conoscere i suoi sentimenti»,38 e assicura
che questi animali possono ricordare ung persona che hanno visto
tre anni prima. Sapendo che i maiali selvatici sono in grado di ricor­
dare Ie esperienze del passato, non pensate che possano ricordare
anche Ie emozioni provate in un dato momento? Inoltre, se posso­
no ricordare e probabile che siano anche in grado di preveJere.
54 It maiale che cantaua alia luna Siam tre piccoli parcel/in 55

Possono immaginare che tipo di destine Ii aspetta? Se hanno una Numerose persone che vivono con i rnaiali in fattorie rifugio mi
consapevolezza della propria fine, devono provare un'angoscia ter­ hanno detto di notare, ogni giorno, che i maiali provano rnolte
ribile. emozioni: soddisfazione, felicita, amore, dolore, paura, rabbia, tri­
Spesso si osserva che questi animali sono capaei di provare puro stezza, Alcuni sono convinti che questi animali abbiano un'idea
piacere. Sv Montgomery, per esempio, dice che la gente e attratta della morte e sentimenti legati a essa, proprio come gli elefanti. Mi
dal suo maiale Chris per «1' opportunita di vedere - quando mangia, estate raccontato di un maiale di tre anni agonizzante per un avve­
quando dorme al sole 0 grugnisce di piacere mentre 10 si accarez­ lenamento da sali. Per alleviare la sua sofferenza, dopo un'anestcsia
za - che cosa sia uno state di gioia assoluta. Chris esibisce una favo­ gli avevano iniettato un farmaco per I'eutanasia. Aveva vissuto in un
losa beatitudine, ingorda e incontaminata. Quando e felice, e corn­ recinto con alrri quindici esemplari. A decesso avvenuto, e stato
pletamente preso dall'assaporare il piacere sensuale della vita. E to­ trascinato in un luogo recintato per la sepoltura. I SUOf compagni
ralmente assorbito dal cibo. Mostra una grande concentrazione, co­ l'anno accompagnato fino alla recinzione, dove quindici rnaiali si
me quella che si legge sul volto di un artista all' opera. Quando si sono schierati a guardare l' arnico mentre veniva calato nella fossa.
crogiola al sole, chiude gli occhi e si abbandona al piacere. E quan­ Emettevano uno strano suono descrivibile solo come un lamento.
do 10 si vezzeggia, emette sinceri grugniri d'amore». Spesso questi Chi 10 ha ascoltato ha avuto l'irnpressione che gli stessero dicendo
suoni sono ernessi a livcllo infrasonoro, quindi noi umani non pos­ addio,
siamo sentirli, rna in questo modo i maiali, come gli elefanti, posso­ Piglet, la scrofa di cui ho gia parlato nell'Introduzione di questo
no comunicare tra [oro senza Farsi localizzare dai predatori, libra, a quanto pare non e l'unico maiale noto per avere cantato alIa
Louise van der Merwe, fondatrice della rivista sudafricana Ani­ luna piena. I maiali amano il chiaro di luna. Dopotutto, allo stato
mal Voice, ha visto un maiale adulto che faceva capriole in preda a naturale sono creature notturne. Diverse persone che vivono vicino
un piacere folie: a maiali mi hanno riferito di essersi svegliare in piena notte dopo
aver udiro certi strani rumori, finche guardando dalia finestra han­
«Ogni giorno lasciamo uscire i maschi una decina di minuti per man­
no visto un maiale che emetteva versi malinconici rivolto verso la
tenerli sanb mi he detro it fattore.
luna piena, proprio come se cantasse. Ma cantano davvero, i mala­
«Davvero?» mi sono illuminata. «Si divertono?»
Ii? Forse quei suoni COSI mesti sono un lamento per la loco esistenza
Il fartore ha chiesto a uno degli uomini di liberate un maschio men­
tercena.
tee noi aspettavamo fuori. L'enorme animale e emerso dalla porta
Ho sentito tantissime storie sulla straordinaria sensibilita emoti­
del capannone e ha trottato sulle zampe tozze lungo uno stretto cor­
va dei maiali. Gene Bauston del Farm Sanctuary mi ha raccontato
ridoio di cemento che conduceva a una striscia di sabbia recintata
dell'amicizia fra Hope e johnny: una vicenda illuminante sui senso
che correva lungo il rerro dell'edificio.
di lealta fra i suini e su come possano essere emotivamente legati tra
Non appena Ie sue zampe anteriori hanno raggiunto la sabbia, e im­

di loro. Hope era stata salvata da un allevamento e aveva una zam­

provvisamenre esploso in un impeto d'eccitazione, muovendo l'in­

pa gravemente lesionata. Non era stato possibile fare niente per cu­
gombrante corpo avant] e indietro, sgroppando come un cevello sel­

vaggio. Si e fermata un isrante per affondare quanto pili possibile il

rarla e avcva dovuto imparare a convivere can una rnobilita note­
grugno nella sabbia, poi he ripreso a saltare e fare capriole. Quel
volmente ridotta. Era in grado di muoversi per la stalla sulle tre
maiale srava semplicemente esprimendo un normale, naturale com­
zampe buone. rna non poteva camminare bene. Johnny, che era
portamenro suino. agendo come hanno sempre agito i suoi simili per
molto pili giovane di Hope, le si era affezionato molto. Di sera vole­
milioni di anni prima che gli esserl umani Ii privassero delloro dirit­
va sempre dormirle accanto, riscaldandola neHe notti fredde. La
to di nascita.
mattina, quando Gene portava Ie ciotole con i1 cibo e l'acqua per
56 II maiale cbe cantaoaallo luna
Hope, Johnny rimaneva con lei per impedire agli altri maiali di in­
fastidirla 0 rubarlc la razione. Durante il giomo,Johnny trascorreva
gran parte del tempo nella stalla accanto a Hope. Quando Hope
rnori di vecchiaia, Johnny era ancora un rnaiale giovane e sana. For­
se non sapeva niente della morte. La perdita della sua pili cara arni­
ca sembro distruggerlo; marl improvvisamente e in modo del tutto
inatteso un paio di scttirnane dopa Hope, Forse di crepacuore.
Esistono culture in cui i maiali sana riveriti. In Papua N uova
Guinea, gli abitanti dei villaggi hanna un rapporto speciale can i
suini. «I maiali sono il nostro cuore» dicono gli uomini enga delle
zone montane occidcntali."? Gli uomini delle montagne vicine a
Nondugl, nella zona del Middle Waghi, sostengono che i maiali 50-,
no COS! importanti pee la lora vita sociale e religiosa che ness una
somma di denaro potrebbe mai persuaderli a venderne uno. Tra i
siuai della grande pianura di Buin, sull'isoia di Bougainville, i rnaia­
lini condividono il cibo con i proprietari, sono battezzati e ricevono
un nome rituale.t? Quando 51 ammalano, sono curati con medica­
menti megici e Ie donne masticano i tuberi per loro. Mentre gli uo­
mini nominalmente sono i "proprietari'' dei maiali, sono Ie donne
ad averne cura. permettendo loro di condividere gli spazi adibiti al
riposo e persino allattando i cuccioli orfani.!'
Chi vive con i rnaiali spesso li descrive come fossero cani: sono
intelligenti, Ieali e, soprattutto, affettuosi. Chi li conosce sottolinea
sempre che ognuno di loro e. un individuo unico e particolare. Non
rnolto tempo fa, un rifugio per suini ha contribuiro a salvare la vita
di un maiale vietnamita che veniva dal Kentucky, era stato grave­
mente maltrattato e non riusciva piu a usarc le zampe posteriori. [
maiali fanno amicizla can gli uomini, can i cani, con i tacchini e can
altri anirnali. Questa maiale, invece che can i suoi sirnili, ha scelto
di vivere can i polli. Forse il suo handicap l'ha in quaIche modo in­
datto a preferire i polli perche innocui risperto ai maschi della pro­
pria specie, pili aggressivi, rna per quel che ne sappiamo apprezzava
sernplicernente la lora compagnie. II punta e che la sua scelta non e
stata affatto automatica ne obbligatoria: e sernplicernente nata dalle
esperienze precedenti e dalla personalita dell' animale, proprio co­
me accadrebbe a un essere urnano.
La capacita, per non dire it talento, di sviluppare arnicizie tra
Siam Ire piccoliporcellin 57
specie differenri non appartiene solo ai maiali domestici. Anche i
cinghiali non sana da rneno. Nel suo straordinario libra del 1986,
Mein Leben unter Wildschweinen (La rnia vita con i maiali selvati­
ci), Heinz Meynhardt racconta di come sia stato accolto in un bran­
co di cinghiali." Se Meynhardt li avesse considerati prede, non
avremmo potuto accedere a questo documento COS! ricco sulle loro
relazioni sociali, l'allevamento della prole e altri aspetti intirni della
loro esistenza. Sopravvissuti a secoli di caccia indiscriminata, i cin­
ghiali sono eccezionalmente sensibili ai peri coli: l' avere concesso a
un membra della specie nemica di accedere aIle loro schiere e. un
fenomeno misterioso e una lezione d'umilta.
Per qualche ragione, questi animali hanno esteso l'interesse e la
curiosita per i propri simili a noi, che siamo illoro maggior preda­
tore. Chissa se, in tanta generosita emotiva (che pare sia una carat­
teristica di tutti i suini), tengono conto della nostra debolezza mo­
rale, perdonandoci con un gesto compassionevole che faremmo be­
ne a irnitare. Sono creature straordinarie, che meritano il nostro
rispetto e le scuse piu profonde. E ora di guardare ai maiali non co­
me ad animali da mettere in tavola, rna come a una famiglia lontana
cui siamo legati da un'affinita profonda e speciale: stanno solo
aspettando il segnale che siarno finalmente pronti a vivere con loro
considerandoli esseri pari a noi per svelarci con esuberanza suina
l'intera gamma della loro cornplessa personalira emotiva.