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Illusionismo

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Prestigiatore (Bosch).
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Il prestigiatore (1502 circa) di Hieronymus Bosch. Notare il borseggiatore


(sinistra) che approfitta della distrazione del pubblico. Lo stesso artista
nasconde questa azione mettendo l'attenzione sulla figura del prestigiatore.
L'illusionismo (o prestigiazione) è un'arte performativa eseguita generalmente a
scopo di divertimento o intrattenimento di un pubblico, che ha come scopo quello di
far apparire come reali fenomeni comunemente ritenuti impossibili[1][2]. Per
ottenere l'effetto desiderato, l'artista (comunemente chiamato illusionista, mago,
prestigiatore o, utilizzando un francesismo, prestidigitatore) utilizza metodi più
o meno complessi che combinano principi fisici (meccanici, chimici, idraulici ed
ottici), tecniche psicologiche (gestione della percezione, dell'attenzione, della
memoria e del ragionamento)[3] e abilità manipolative. Ciò significa, ovviamente,
che l'illusionismo non ha niente a che vedere con il paranormale, ma che ogni
effetto magico che viene presentato ha una chiara spiegazione razionale, sebbene
essa venga nascosta al pubblico.

Indice
1 Storia
2 Principi base
3 Generi
3.1 Micromagia
3.2 Cartomagia
3.3 Mentalismo
3.4 Ipnosi
3.5 Manipolazione
3.6 Grandi illusioni
3.7 Fachirismo
3.8 Escapologia
4 Stili
4.1 Musicale
4.2 Da palcoscenico
4.3 Da ristorante
4.4 Televisivo
4.5 Per bambini
4.6 Da strada (Street magic)
4.7 Pickpocket
5 Teorie di base
5.1 Naturalezza
5.2 Misdirection
5.3 Movimenti grandi e piccoli
5.4 Timing
6 Illusionisti famosi
6.1 Italiani
6.2 Non italiani
7 Filmografia
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Storia
Abbozzo teatro
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Prima dell'impiego come forma di spettacolo, le tecniche dell'illusionismo venivano
talvolta impiegate in contesti religiosi per incutere terrore o mostrare fenomeni
soprannaturali, o per altri scopi disonesti come le truffe o il borseggio. La
percezione comune della pratica cambiò quando, nel XIX secolo, il prestigiatore
francese Robert Houdin aprì a Parigi un teatro dedicato alle esibizioni magiche[4],
presentando per la prima volta numeri di illusionismo davanti a un pubblico.
Iniziava nel mondo l'era della magia a teatro[5][6].

Principi base
In generale, il compito dell'illusionista è quello di creare l'illusione di un
accadimento magico nella mente dello spettatore. Lo scopo è di intrattenere lo
spettatore generando un sentimento di meraviglia. Possono associarsi alla
meraviglia anche altri sentimenti, a seconda dello stile, come l'ilarità (mago
brillante o comico) o perfino un vago timore (mago misterico o alcuni tipi di
mentalisti).

Il fattore psicologico è dominante. Esistono illusioni realizzate esclusivamente


con l'uso della psicologia (senza "trucco") ma non esistono trucchi che siano
magici di per sé. È comunque necessario che la mente dello spettatore sia preparata
ad accettare come magico il fenomeno a cui sta per assistere: una sospensione del
giudizio tipica delle arti performative.

Esistono due tipi di "effetti magici":

simulazione di effetti realmente impossibili


dimostrazione di effetti ritenuti impossibili
In pratica, non è realmente importante ciò che l'illusionista fa, ma come lo
spettatore vive l'effetto. Per esempio, è realmente possibile memorizzare in modo
fulmineo grandi quantità di informazioni, ma ciò non è ritenuto possibile dal senso
comune. Un effetto che presupponga questa abilità verrà ritenuto magico anche se
non lo è affatto.

L'illusionista studia la psicologia umana per trovare quelle falle attraverso cui
può "introdursi". La principale falla, ad esempio, è quella del completamento
logico. Date due azioni non direttamente consequenziali, la mente inferisce che
debba esistere almeno una terza azione che porti dalla prima alla seconda. Come
terza azione sarà scelta la più semplice disponibile. Se ad esempio la mano destra
ha una pallina in mano mentre si avvicina alla sinistra e successivamente è la mano
sinistra ad avere una pallina in mano, la mente inferisce che la pallina sia stata
passata dalla destra alla sinistra. Il mago utilizza questa falla per trattenere
una pallina nella destra (nascondendola) mentre la sinistra mostra un'identica
palla che già aveva in mano.

Tutto ciò porta ad un altro principio base: la naturalezza. Perché un'azione


"truccata" sia accettata come normale da uno spettatore essa deve essere eseguita
in modo naturale, ossia deve mimare esattamente il movimento naturale cui essa si
ispira. Nell'esempio della pallina, il primo allenamento del prestigiatore sarà di
studiare il modo in cui egli è abituato a passare realmente una pallina da una mano
all'altra. Dopodiché escogiterà un modo per fingere l'azione del passaggio in modo
che la finta azione sembri, per quanto possibile, identica all'originale. Grande
importanza ha il timing, ossia la tempistica e la coordinazione con cui vengono
eseguite le varie azioni. Solitamente si utilizzano movimenti fluidi e connaturati
al ritmo naturale delle azioni del prestigiatore.
Un illusionista potrebbe (in caso limite) cercare di ottenere cose diverse
dall'intrattenimento, come condiscendenza, gratitudine, soggezione, denaro e più in
generale potere sulle persone. Gli illusionisti possono spacciarsi per "maghi":
astrologi, cartomanti, chiromanti, ecc., utilizzando tecniche proprie
dell'illusionismo per esercitare la propria professione. Molti lo fanno per fornire
comunque un tipo di intrattenimento che si basa sulla fede più o meno marcata del
soggetto. Altri lo fanno in modo fraudolento.

Generi
Una prima grande distinzione tra i generi dell'illusionismo è che lo spettacolo
dell'illusionista può essere parlato o muto, per esempio le grandi illusioni sono
spesso "mute" mentre sono "parlate" la cartomagia, il mentalismo...

In generale la prestigiazione si divide in numerosi sottogeneri di seguito


descritti.

Micromagia

Lo stesso argomento in dettaglio: Micromagia.


La micromagia (close-up) si riferisce ad un tipo di prestidigitazione adatto ad
essere osservato da una distanza ravvicinata al tavolo. Comprende tutti quei giochi
di carte, monete, palline di spugna ecc. che possono essere eseguiti a stretto
contatto con il pubblico, anche se molti abili prestigiatori riescono a fare
grandiosi spettacoli di micromagia in un palcoscenico con il pubblico anche a
discreta distanza. Proprio per la vicinanza estrema con il pubblico, questo tipo di
illusione richiede, nelle sue esibizioni più virtuose, una destrezza notevole e una
tecnica quanto più interiorizzata possibile, oltre a un uso sapiente della tecnica
della misdirection, ovvero la capacità di orientare e ri-orientare l'attenzione
dello spettatore nel modo che è più congeniale al performer.

Cartomagia

Lo stesso argomento in dettaglio: Cartomagia.


La cartomagia utilizza le carte da gioco come strumento principale per produrre
effetti magici. Può essere presentata in scena, in sala, in close-up, ecc. Può
servirsi delle sole carte o anche di altri attrezzi, ad esempio monete, dadi e
quant'altro. Il soggetto principale dell'illusione però deve essere comunque la
carta da gioco.

Solitamente viene utilizzato un mazzo completo di carte francesi. Tuttavia la


cartomagia spazia anche ad altri tipi di mazzi: regionali, come le carte napoletane
(mazzo da 40), storiche (come i tarocchi), speciali (carte bianche, carte ESP,
carte numeriche, carte alfabetiche, carte illustrate, ecc.). Le magie possono
essere realizzate con l'intero mazzo o anche solo con un piccolo gruppo di carte
(packet trick). I giochi di carte possono essere automatici (ossia non richiedere
alcuna abilità manuale), semiautomatici, di destrezza (in cui la componente tecnica
svolge un ruolo decisivo) e di manipolazione. Vengono esibiti solitamente in scena
o in sala e classicamente consistono nell'apparizione, sparizione o trasposizione
di carte (una, un ventaglio di carte o talvolta l'intero mazzo) fra le mani del
mago. Lo stesso genere di effetti può essere però ottenuto anche con molti altri
tipi di oggetti.

Mentalismo

Lo stesso argomento in dettaglio: Mentalismo (illusionismo).


Il mentalismo riproduce, con il suo stile e il genere di effetti scelti, i presunti
poteri paranormali di medium, cartomanti e occultisti.
La differenza tra il mentalismo e gli altri generi risiede più nella presentazione
che nei trucchi effettivamente proposti. Bisogna fare attenzione a non confondere
il mentalismo con la magia mentale. Questa seconda è simile al mentalismo. Tuttavia
mentre un mentalista crea numeri di solo mentalismo, un prestigiatore può inserire
numeri di magia mentale all'interno di uno spettacolo più vasto. Quel che cambia
tra Mentalismo e Magia mentale è il metodo utilizzato, come anche gli strumenti
usati. I numeri di mentalismo sono il più delle volte eseguiti senza l'ausilio di
oggetti, al contrario della magia mentale. Nel Mentalismo l'oggetto dell'evento
magico, ciò che fa accadere la magia, l'oggetto su cui si vedono gli effetti della
magia è il mentalista stesso, infatti, quando si fa uso di uno strumento per un
numero di mentalismo, esso passa subito in secondo piano. Nella magia mentale
invece lo strumento mantiene spesso un certo ruolo all'interno dell'effetto. Un
esempio di magia mentale è infatti quando un mago, dopo avere fatto scegliere una
carta, finge di leggere la mente dello spettatore per rivelarla e farla riapparire
dal nulla.

Alcune volte i trucchi usati sono gli stessi che in altri generi si accompagnano a
presentazioni più tradizionali, ad esempio il mago mentalista può "forzare" una
carta in modo da potere conoscere in anticipo la carta in mano allo spettatore. Un
normale prestigiatore si avvantaggerebbe di questa informazione per rivelare la
carta in qualche maniera magica, ad esempio facendola arrivare in una posizione
decisa dallo spettatore. Oppure potrebbe adottare una presentazione di magia
mentale fingendo di concentrarsi per leggere la mente dello spettatore e infine
rivelare la carta nominandola, per poi magari farla apparire in punta alle dita.

Il mentalista invece non farebbe mai riapparire la carta. La carta è solo un mezzo
per creare un effetto mentale: la telepatia. La telepatia, ossia la trasmissione
del pensiero, non ha bisogno di qualcosa di materiale, come una carta, per
realizzarsi. Il mentalista quindi cercherà di fare dimenticare allo spettatore
perfino l'esistenza di quella carta. Dapprima chiederà allo spettatore di prendere
una carta (azione materiale su un mezzo materiale) e di pensarla intensamente.
Successivamente ricorderà come lo spettatore abbia pensato una carta e di
concentrarsi sul suo valore. Qui c'è già una magia: la sparizione del mezzo
materiale. Si invita lo spettatore a dimenticare di avere preso una carta e si
trasferisce l'esperienza sul piano puramente mentale. Nel prosieguo dell'effetto il
mentalista chiederà allo spettatore di concentrarsi sul numero che ha liberamente
pensato. E qui è stato compiuto l'ultimo passaggio: il mentalista ha trasformato
nel ricordo dello spettatore la scelta forzata di una carta in una libera scelta
mentale di un numero. Quando il mentalista (dopo opportuna recitazione di
concentrazione, ecc) rivelerà questo numero, lo spettatore sarà fortemente colpito
dall'accaduto e successivamente ricorderà ai conoscenti come un mago sia stato
capace di leggere il suo pensiero. Differentemente, il ricordo che un mago mentale
lascia nello spettatore è più simile alla convinzione che il mago sia riuscito a
indovinare la carta scelta.

Come si può vedere, il mentalista è il mago che, rispetto ad altri, pone maggiore
enfasi sulla componente psicologica dei suoi effetti legandosi il meno possibile
all'abilità manuale. È per questo che spesso gli operatori dell'occulto si
avvalgono di tecniche proprie del mentalismo per simulare fenomeni paranormali. La
sola differenza è lo scopo.

Ipnosi
L'ipnosi in illusionismo è strettamente legata alla branca del mentalismo.

Molta gente è ancorata alla figura dell'ipnotista in grado di piegare al suo volere
le persone dopo averle messe in uno stato di trance. Lo stato ipnotico (o di
trance), in realtà, è uno stato molto comune. Quando ci si "incanta" persi nei
propri pensieri, ad esempio, ci si pone volontariamente in uno stato di trance.
Durante la trance ipnotica un soggetto è molto suggestionabile. Si possono cioè
suggerire al soggetto determinate immagini, concetti, sensazioni ed egli sarà
portato a ricrearle nella sua mente. Tuttavia un soggetto in trance si rifiuterà
categoricamente di eseguire qualunque compito o azione contraria alla sua morale.

L'ipnotista da scena vuole realizzare uno spettacolo in cui dimostra non tanto le
reali possibilità dell'ipnosi quanto piuttosto quelle più spettacolari, magari con
un occhio proprio a quegli stereotipi che la gente crede veri. Si trova a dovere
affrontare quindi vari problemi, come i seguenti:

indurre uno stato ipnotico in brevissimo tempo;


fare eseguire compiti talvolta imbarazzanti perché sottilmente ridicolizzanti,
ovviamente senza mai cadere nel volgare, eccessivo o offensivo. Solitamente ci si
limita a indurre a fare cose come danzare.
provocare sensazioni molto intense le cui reazioni siano immediatamente visibili
anche allo spettatore seduto in ultima fila, come fare avere percezione di ciò che
non è avvenuto. Un esempio è il classico effetto in cui si hanno due spettatori e
il prestigiatore dice che dovranno alzare un braccio se sentiranno qualcuno che li
tocca la spalla e, nonostante il prestigiatore abbia toccato la spalla a solo uno
dei due, tutti e due gli spettatori alzano il braccio.
Tutto ciò ha poco se non nulla a che spartire con l'ipnosi terapeutica: è quasi
impossibile ipnotizzare istantaneamente un soggetto mai incontrato prima; è
difficile che un soggetto ipnotizzato accetti di fare cose degradanti mentre
raramente le reazioni emotive, sebbene molto potenti, sono visibili a distanza.

L'ipnotista da scena, dunque, non esiterà a ricorrere a trucchi ed accorgimenti


vari che spaziano dalla oculata scelta del miglior soggetto possibile e del più
semplice ed efficace effetto da realizzare fino ad arrivare all'utilizzo di compari
che fingano di cadere in trance.

Spesso l'ipnotista utilizza gli stessi spettatori come compari, chiedendo loro
(magari sottovoce) di assecondarlo in modo da divertire il pubblico. Se la scelta
del soggetto è giusta ciò può portare a intrattenimenti di grande qualità.

Ovviamente un ipnotista non si limita solo alla scelta di compari. Un


professionista del settore dispone di tutta una serie di effetti che sono
realizzabili grazie a trucchi, illusioni ottiche, manipolazione verbale, ecc.

Manipolazione
La manipolazione consiste in numeri di pura abilità manuale che posti alla visuale
sparizione, apparizione, trasformazione o teletrasporto di oggetti (carte, matite,
palle da biliardo o di spugna...) Questo genere si differenzia dagli altri proprio
nello stile presentativo (spesso muto) e negli effetti proposti.

Grandi illusioni

Il mago P. T. Selbit esegue una versione della donna tagliata in due nel 1937
Le grandi illusioni sono note anche come magia da palcoscenico, sebbene non sempre
le grandi illusioni vengano presentate su un palcoscenico e non tutte le magie
presentate su un palcoscenico rientrino nella categoria delle grandi illusioni,
molto spesso infatti sul palcoscenico vengono presentati numeri di mentalismo o
close-up.

Un esempio classico di grande illusione, è quello della donna segata in due:


l'assistente del mago, o molto più raramente il mago stesso, viene rinchiusa in una
scatola orizzontale, abbastanza ampia da contenere il corpo della persona che vi
entra ma corta al punto da lasciare fuori la testa e i piedi; a questo punto
l'illusionista taglia a metà il corpo rinchiuso nella scatola per mezzo di una
grande sega, due grosse lame metalliche vengono inserite al centro della scatola
all'altezza della vita di chi vi si trova all'interno. I due pezzi della scatola
appena ottenuti, solitamente appoggiati su due tavolini con rotelle, vengono quindi
allontanati tra loro e girate in modo da permettere alla persona appena tagliata di
vedere i propri piedi che ancora si muovono. Le due parti vengono quindi riunite,
le lame tolte, la scatola aperta e chi vi era rinchiuso ne esce nuovamente tutto
d'un pezzo. Da notare che di questa particolare illusione esistono numerose
varianti, quali quella a "Zig zag" ovvero la donna tagliata in tre, la donna
tagliata in 9 o sliser illusion (ideata da Franz Harary), la donna tagliata
verticalmente a partire dalla testa, il mago tagliato in 2 "a vista" da una
gigantesca sega elettrica circolare (illusione chiamata Death Saw ed eseguita da
David Copperfield), e innumerevoli altre variazioni sul tema.

Alcune grandi illusioni non vengono presentate su un palcoscenico propriamente


detto ma in spazi aperti adattati per l'occasione. Alcuni esempi (tutte illusioni
eseguite da David Copperfield) sono:

la sparizione di un jet di sette tonnellate (nel 1981), effettuata in un aeroporto;


la sparizione della Statua della Libertà (nel 1983), ambientato, per evidenti
motivi, proprio ai piedi della stessa statua;
l'attraversamento della grande muraglia cinese (nel 1986);
la fuga da un edificio che sta per implodere grazie a delle cariche esplosive (nel
1989);
la fuga da una piattaforma che galleggia sulle cascate del Niagara (nel 1990).
Altri numeri del genere sono le esibizioni di escapologia, come faceva Houdini.

Caratteristica fondamentale delle grandi illusioni è l'abilità del mago nel


presentare l'effetto utilizzando strumenti di scena particolari.

Il prestigiatore deve rendere speciale il proprio numero con questo genere di


effetti con la recitazione, la musica e altre tecniche teatrali. Una levitazione,
presentata con abilità, si trasforma in un magico "volo" dell'illusionista sul
palcoscenico; lo stesso effetto, gestito male, può trasformarsi nel meno
affascinante spettacolo di una valletta sollevata.

Fachirismo
Consiste nel presentare al pubblico le pratiche comunemente attribuite ai fachiri,
come camminare sui carboni ardenti (pirobazia), sdraiarsi su un letto di chiodi,
fermare il battito cardiaco, levitare. Alcuni di questi numeri si basano su
principi fisici controintuitivi: per esempio i carboni ardenti, i quali nonostante
l'alta temperatura hanno bassa capacità termica e quindi possono essere toccati per
alcuni secondi senza causare scottature, oppure il letto di chiodi, in cui il gran
numero di punte su cui è distribuito il peso fa sì che la pressione su ognuna di
esse non sia sufficiente a bucare la pelle.

Escapologia

Lo stesso argomento in dettaglio: Escapologia.


Il termine deriva dall'inglese To escape: evadere, fuggire, liberarsi. Arte che
consiste nel sapersi liberare da: catene e lucchetti, manette, camicie di forza,
prigioni. Un'elevata preparazione fisica legata ad una conoscenza del proprio corpo
e degli strumenti di costrizione usati permettono all'escapologo di riuscire nelle
sue imprese: sott'acqua o in equilibrio a decine di metri di altezza appeso a testa
in giù oppure contro un timer che farà saltare in aria la cassa nella quale vi è
rinchiuso. L'artista dell'evasione più famoso di tutti i tempi è indiscutibilmente
Harry Houdini.

Stili
Musicale
In questo caso il prestigiatore si esibisce esclusivamente con il sottofondo di una
base musicale. Tali numeri vengono anche chiamati "muti", e in genere la musica è
scelta attentamente in base alle proprie necessità sceniche. Infatti ogni elemento
dello spettacolo, ogni momento, deve combaciare perfettamente con precisi passaggi
musicali. Ad es. il climax (punto più alto dello spettacolo) necessiterà di una
musica forte e coinvolgente, che sottolinei i passaggi eseguiti dall'artista.

Da palcoscenico
Stile in cui si utilizza un misto di danza, musica, e una buona presentazione per
rappresentare il proprio numero. Uno dei giochi più famosi appartenenti a questo
genere è quello della donna tagliata a metà, grande classico dell'illusionismo.

Da ristorante
La magia da ristorante (parlour) consiste nell'eseguire giochi di prestigio girando
per i tavoli del locale, intrattenendo così le persone sedute attorno al tavolo. La
micromagia si adatta bene a questo scopo, avendo come caratteristica essenziale
quella di richiedere la vicinanza del pubblico. Il mago da ristorante quindi si
ferma ai tavoli esibendosi di volta in volta davanti a poche persone.

Televisivo
Il genere televisivo viene citato a parte per la peculiarità stessa dell'esibizione
in televisione. Infatti, mentre in teatro o in piazza o al ristorante il pubblico
osserva in ogni momento il prestigiatore scegliendo quando distogliere lo sguardo e
dove guardare, in TV è il cameraman che decide cosa inquadrare, quindi il
prestigiatore dovrà adattarsi a ciò. Nel caso delle esibizioni televisive la
misdirection dovrà tenere particolarmente conto delle inquadrature, e sfruttarle
abilmente per distrarre lo spettatore o attirare la sua attenzione.

Per bambini
I numeri per bambini, molto richiesti soprattutto nelle feste di compleanno, sono
spesso semplici e divertenti, pieni di oggetti colorati. Il pubblico infantile,
infatti, non essendo "smaliziato" come quello adulto, non necessita tanto di
effetti complessi ed elaborati quanto di giochi semplici e di immediato impatto,
che facciano divertire gli astanti. Al contrario di quanto possa sembrare, lavorare
con i bambini è difficoltoso, a causa della vivacità del pubblico infantile.

Da strada (Street magic)


Il mago da strada esegue numeri che spesso coinvolgono il pubblico in prima
persona, si fa aiutare da volontari e cerca di essere allegro e divertente. Non
raramente è attorniato dal pubblico, cosa anomala per un prestigiatore che in
genere non deve avere spettatori alle spalle o di fianco. Per questa ragione dovrà
eseguire effetti appositi che possano essere seguiti da varie angolazioni senza che
ne venga svelato il trucco.

Pickpocket
Il borseggiatore è un artista che pratica l'arte del pick-pocketing, ovvero la
sottrazione di portafogli, orologi, cravatte ecc. sotto il naso del volontario,
senza che quest'ultimo si accorga di nulla (ovviamente gli oggetti vengono
restituiti alla fine del gioco). È un'arte che deriva dalle tecniche dei veri e
propri borseggiatori, ma che viene utilizzata dai prestigiatori per divertire il
pubblico. Necessita, oltre che di una grande padronanza delle tecniche manuali,
anche di ottime capacità di misdirection e comunicazione, indispensabili per sviare
l'attenzione del pubblico. Uno dei maggiori esponenti a livello italiano e
internazionale in questo campo è Elio Degrandi alias Mago Alexander, che dopo i
grandi successi televisivi ora addestra addirittura le forze dell'ordine per
difendere i cittadini dai borseggiatori[7].

Teorie di base
Naturalezza
Ogni azione eseguita, che sia "truccata" o meno, deve risultare naturale. Ogni
persona ha un proprio modo di comportarsi e di eseguire determinate azioni. Il
prestigiatore studia sé stesso ed il proprio modo di comportarsi e di eseguire
determinate azioni. In base a questo studio crea le sue tecniche personali o (più
spesso) adatta alla sua gestualità le tecniche esistenti.

Prendiamo il caso di un falso deposito. Bisogna fingere di depositare, per esempio,


una moneta con la mano destra nella mano sinistra. Questa azione deve essere
eseguita nell'esatto (o quasi) modo in cui si esegue un vero deposito. Se questo
non dovesse verificarsi lo spettatore noterebbe subito la discrepanza con le ovvie
conseguenze del caso.

Misdirection

Lo stesso argomento in dettaglio: Misdirection (illusionismo).


La misdirection (direzione dell'attenzione) è una sorta di sottofondo costante di
ogni buon gioco di prestigio. Essa consiste nella capacità del prestigiatore di
attirare l'attenzione del pubblico solo sulle parti del gioco o della scena che
egli ritiene opportune, permettendo così di sviare l'attenzione da movimenti e
mosse che non devono essere viste e ricordate. In questo modo il pubblico avrà
l'impressione di azioni pienamente legittime laddove in realtà sono stati
realizzati dei "trucchi".

La misdirection si produce con lo sguardo, con il tono della voce, con i movimenti
e soprattutto con tecniche psicologiche che permettano di fare focalizzare
l'attenzione del pubblico su ciò che il prestigiatore ritiene opportuno.

Movimenti grandi e piccoli


Una regola base nella teoria illusionistica è che un movimento grande ne copre uno
più piccolo. Se ad esempio saluto ondeggiando la mano, tutti vedranno il saluto ma
nessuno noterà se durante il saluto io muovo il pollice. Se invece fermo
l'ondeggiare della mano, il movimento grande sparisce e subito tutti sono in grado
di notare il pollice che si muove.

Timing
Il timing è traducibile sia come ritmo che come tempismo, tempestività, ecc. Tutte
le tecniche magiche devono essere eseguite con il corretto timing.

Immaginiamo ad esempio un baro che al tavolo di poker debba distribuire le carte.


Ne distribuisce tre normalmente, poi deve darsi la quarta prendendola però da sotto
il mazzo dove ha preparato il suo punto. Si allenerà allora ad eseguire la tecnica
in modo che simuli esattamente l'azione reale. Ma ciò non basta. Per non essere
scoperto dovrà essere in grado anche di dare il giusto timing. Ossia fra la
distribuzione delle prime tre carte e quella della quarta non si dovrà notare alcun
cambio di ritmo.

Illusionisti famosi
Ampliare le prospettive!
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approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce secondaria, dipendente da
una più generale. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Italiani

Bartolomeo Bosco
Bartolomeo Bosco (1793–1863): considerato uno dei più grandi prestigiatori di tutti
i tempi. Noto per l'illusione della propria fucilazione, dove Bosco ponendosi
innanzi al plotone di esecuzione dava l'ordine di fare fuoco, emergendo
successivamente vivo e vegeto da una nuvola di fumo con ai suoi piedi le pallottole
sparate.
Raul Cremona (n.1956): noto al pubblico italiano principalmente come cabarettista,
ha iniziato la sua carriera come illusionista e presentando i propri spettacoli
sotto forma di magia comica. È stato[8] presidente del CLAM - Club Arte Magica di
Milano.
Mago Silvan (n.1937): per anni in Italia questo nome è stato quasi un sinonimo di
magia e illusionismo. Molto apprezzato anche all'estero, ha cominciato in giovane
età la sua attività magica sul palcoscenico raggiungendo prestissimo le ambite
platee di Las Vegas. È diventato famoso soprattutto per il suo numero di
manipolazione di carte da gioco che esegue con due interi mazzi da poker (108
carte) che appaiono, si traspondono e scompaiono sulla punta delle dita. È anche
uno storico e collezionista della magia ed ha fondato la Silvan Magic Academy,
primo tentativo in Italia di dare il via ad una specie di università della magia.
Tony Binarelli (1940-2022): insieme a Silvan e Alexander formava la triade dei
maghi televisivi italiani degli anni '80. Presentava con signorilità e sobrietà
numeri di magia classica alternati a numeri di mentalismo. È stato il primo a
presentare in Italia, con la famosa quinta dimensione, ancora oggi alla base dei
suoi spettacoli. La rivista The Linking Ring gli ha conferito due premi: Award for
the Best Trick e Howard Bamman Trophy for the Best Mental Effect per la sua One Man
Parade pubblicata nel 2005.
Alexander (n.1951): mago torinese che ebbe successo televisivo in Italia ma che più
ancora ottenne successi con tournée teatrali all'estero. Ha preso a prestito il suo
nome da un famoso mago del passato. Intrattenitore, abile nei giochi classici, nel
mentalismo, e nel pickpocket, ossia nel "furto" da scena.
Arturo Brachetti (n.1957): trasformista da Guinness dei primati. Inizia il suo
percorso professionale come illusionista, specializzandosi ben presto nel
trasformismo.
Marco Berry (n.1963): ex inviato delle "Iene". Berry ha studiato i numeri di
Houdini e li ha riproposti nel corso della carriera, aumentandone talvolta il
livello di difficoltà.
Alberto Giorgi (n.1968) illusionista.
Giuseppe Merci (1750–1799): illusionista del XVIII secolo.
Antonio Casanova (n.1972): illusionista e personaggio televisivo.
Michele Foresta (n.1961): meglio noto come Mago Forest è un mago comico.
Alexis Arts (n.1986): illusionista e direttore creativo.
Walter Rolfo (n.1972): prestigiatore torinese, si occupa di magia da scena (numero
di manipolazione con colombe e fuoco) e close up.
Non italiani
John Henry Anderson (1814–1874): illusionista inglese della golden age.
Richard Turner (n.1954): illusionista cieco ma con un allenamento frequente di
dieci o venti ore al giorno ha sviluppato una grande maneggevolezza con le carte. È
stato definito da Dai Vernon come: "l'illusionista più in gamba con le carte al
mondo e che ci sia mai stato".
Jasper Maskelyne (1902–1973): illusionista della "golden age" dell'illusionismo,
creatore dei "maskelyne e coop" si esibiva nell'Egyptian Hall di Londra assieme ai
suoi colleghi Verdand e De Kolta.
Buatier De Kolta (1845–1903): illusionista francese della "golden age"
dell'illusionismo (metà "800) molto famoso per essere stato collega di Maskelyne e
Verdan aveva ideato un trucco nel quale da un dado di spessore 10 cm usciva una
donna. Aveva una grande manipolazione.
Dai Vernon (1894–1992): illusionista che praticava cartomagia e micromagia,
conosciuto per i suoi studi sulla naturalezza, la creazione del Trionfo e la
popolarizzazione della Carta Ambiziosa. Ricevette l'epiteto di "colui che ha
ingannato Harry Houdini" dopo aver eseguito davanti a lui l'effetto della Carta
Ambiziosa sette volte consecutive, senza che il famoso escapologo riuscisse a
capirne il segreto[9].
Harry Houdini (1874–1926): illusionista naturalizzato americano (prese il nome da
Robert Houdin), famoso per la sua capacità di liberarsi da qualsiasi tipo di
manette e per le sue fughe impossibili, è anche noto per la sua campagna personale
contro una folta schiera di ciarlatani che, senza avere alcuna dote sovrannaturale,
dichiaravano poteri occulti e praticavano sedute spiritiche fraudolente a puro
scopo di guadagno personale. Questa sua campagna contro occultisti causò una
rottura nell'amicizia che lo legava allo scrittore Arthur Conan Doyle.
David Copperfield (n.1956): particolarmente presente nel panorama televisivo degli
anni ottanta e novanta, è stato insignito del titolo di "Illusionista del
Millennio" dalla presidenza del 21º congresso mondiale di magia (FISM), in una
cerimonia che si è svolta a Lisbona, ed è universalmente considerato l'erede del
grande Houdini. Nell'arco di 25 anni ha eseguito oltre 150 numeri differenti,
coprendo praticamente tutti i generi dell'illusionismo. Presenta i suoi spettacoli
sui palcoscenici di tutto il mondo e detiene ben 11 record da Guinness dei primati.
Jeff McBride (n.1959): illusionista americano famoso per la sua abilità nella
manipolazione di carte da gioco e monete.
Penn & Teller: poco noti in Italia, sono una coppia di maghi che fa dell'ironia il
punto portante delle proprie rappresentazioni; Penn (n.1955) alto robusto
sarcasticamente loquace, Teller (n.1948) piccolo dall'aria goffa comunica
silenziosamente grazie a mimica, cartelli e azioni dirette verso il suo compagno.
Sono in particolare noti per la loro opera di demistificazione di molte leggende
contemporanee.
Criss Angel (n.1967): attore e musicista statunitense che ha iniziato ad
interessarsi di illusionismo all'età di 7 anni, facendosi notevolmente influenzare
da Harry Houdini e Aldo Richiardi.
Robert Harbin (1908–1978): famoso illusionista britannico, è ricordato come
inventore di un gran numero di illusioni classiche come la Ragazza a Zig Zag e il
Neon Light. Fu anche una personalità di spicco nel campo dell'origami.
Roberto Giobbi (n.1959): prestigiatore professionista svizzero, autore di molti
articoli saggi e libri sulla cartomagia.
Siegfried & Roy: duo di prestigiatori di origine tedesca naturalizzati
statunitensi, formato da Siegfried Fischbacher (n.1939) e Roy Horn (n.1944).
Celebri in tutto il mondo, si esibiscono di solito a Las Vegas.
Norbert Ferré (n.1975): illusionista francese famoso per la sua abilità nella
manipolazione di carte.
James Randi (n.1928-2020): illusionista canadese naturalizzato statunitense.
Steven Frayne (n.1982): in arte "Dynamo" illusionista britannico famoso in tutto il
mondo. Padroneggia soprattutto lo street magic.
Juan Tamariz (n. 1942): illusionista spagnolo e autore di molti libri sulla
prestigiazione quali La Via Magica (1987) e Sonata (1991).
Arturo De Ascanio (1929–1997): è stato un importante prestigiatore che si dedicò
allo studio teorico della magia[10].
Shin Lim (n. 1991): è un prestigiatore specializzato in cartomagia e micromagia,
conosciuto per le sue performance con sottofondo musicale.
Filmografia
Houdini, film del 1953 diretto da George Marshall.
The Illusionist - L'illusionista (The Illusionist), film del 2006 diretto da Neil
Burger.
The Prestige (The Prestige), film del 2006 diretto da Christopher Nolan.
Houdini - L'ultimo mago (Death Defying Acts), film del 2007 diretto da Gillian
Armstrong.
L'illusionista (The Illusionist), film del 2010 diretto da Sylvain Chomet.
L'incredibile Burt Wonderstone (The Incredible Burt Wonderstone), film del 2013
diretto da Don Scardino.
Now You See Me - I maghi del crimine (Now You See Me), film del 2013 diretto da
Louis Leterrier.
Now You See Me 2, film del 2016 diretto da John M. Chu.
Note
^ Enciclopedia italiana Treccani, voce sull'illusionismo
^ Dizionario internazionale, parola illusionismo
^ Frontiers, "A psychologically-based taxonomy of misdirection"
^ (EN) Graham M. Jones, The Family Romance of Modern Magic: Contesting Robert-
Houdin’s Cultural Legacy in Contemporary France, Palgrave Macmillan US, 2008, pp.
33–60, DOI:10.1057/9780230617124_3, ISBN 978-0-230-61712-4. URL consultato il 9
maggio 2022.
^ (EN) Learn About Magic Tricks and 6 Tips for Beginner Magicians, su
masterclass.com.
^ (EN) Recognizing magic as a rare and valuable art form and national treasure
(atto del Congresso USA), n. 642, marzo 2016.
^ Da "Corriere della Sera" del 24 ottobre 2007
^ CLAM - Club Arte magica di Milano - Magia dilettevole, su clubartemagica.org. URL
consultato il 18 agosto 2019.
^ La carta ambiziosa, su lassonellamanica.com. URL consultato il 27 luglio 2021
(archiviato dall'url originale il 27 luglio 2021).
^ Talking Magic, Arturo De Ascanio, su talkingmagic.it. URL consultato il 27 luglio
2021.
Voci correlate
Escapologia
Altri progetti
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«illusionismo»
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