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Marie Louise von Franz, Zurigo
In questa relazione vorrei affrontare il tema della specificit dell'immaginazione attiva in rapporto alle molte
altre tecniche immaginative che in questo momento si
stanno diffondendo in tutto il mondo. Oggi incontriamo
spesso delle persone che hanno gi praticato qualcuna
di queste tecniche prima della loro analisi junghiana e
trovo molto difficile insegnare loro come si procede verso
l'immaginazione attiva reale . Propongo quindi di
suddividere questo processo in quattro fasi differenti:
I. Innanzitutto, come voi ben sapete, bisogna svuotare la
propria mente dai processi di pensiero dell'Io. E questo
gi molto difficile per alcune persone che non possono
arrestare ci che appropriatamente i Buddisti Zen
chiamano la mente folle . E' facile farlo dipingendo ed
ancora pi facile giocando con la sabbia, ma solo
quest'ultimo metodo offre immagini gi esistenti alla
mente, cosicch questa prima fase improduttiva
viene di solito tralasciata e rischia di condurre a delle
difficolt pi tardi, quando l'analizzando dovrebbe
procedere verso l'immaginazione attiva reale . In
molte tecniche di meditazione orientali, come lo Zen, le
pratiche Yoga, la meditazione taoista. ecc., presente
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creativa, di solito apporta gi un grande conforto. Comunque. non ancora l'immaginazione attiva reale .
IV. II quarto stadio quello decisivo, quello che manca
nella maggior parte delle altre tecniche moderne. Consiste
nel confronto etico con qualunque cosa uno abbia
prodotto precedentemente. Qui Jung ammonisce contro
un errore frequentissimo e fatale: il fatto che uno entri nel
gioco interno con un lo fittizio e non con il proprio lo
reale (7). Ecco un esempio: un analizzando sogn di
trovare in un deserto uno zoccolo di cavallo, vivo e molto
pericoloso. Cominci ad inseguirlo. (Era una specie di
demone wotanico). Nell'immaginazione attiva continu il
sogno. Egli fuggiva via su un cavallo. Il demone-piede-dicavallo cominci a diventare sempre pi grande e si
avvicinava sempre di pi. Allora l'analizzando si volt, in
qualche modo
10 vinse e lo sprofond nel terreno. Quando mi raccont
questa storia, provai l'impressione di una strana
discrepanza fra la sua espressione reale e la fine della
storia. Sembrava profondamente preoccupato ed ansioso.
Gli comunicai che non credevo che la storia si svolgesse a
quel modo. ma non gli potei dire perch. Una settimana
pi tardi mi confess che quando il demone-piede-dicavallo lo raggiunse, egli si dissoci in due parti: solo una
parte di lui riusc a sopraffare
11 demone, l'altra balz fuori dal dramma e stava
solamente a guardare la scena. Quindi la vittoria sul
demone era stata ottenuta solo da un eroico lo fit-tizio.
mentre il suo lo reale ne era uscito fuori e in segreto
pensava: Questa solo una fantasia .
In base alla mia esperienza, quando lo stato emotivo reale
osservabile dell'Io dell'analizzando non coincide con
quello del racconto, si pu vedere come il dramma sia
stato vissuto solo attraverso un lo fittizio. Questo errore
spesso molto difficile da individuare. Un altro analizzando
ebbe una lunga storia d'amore con una figura-anima
durante l'immaginazione attiva. Ma non le disse mai di
essere sposato. Quando glielo chiesi, disse che in realt
non lo avrebbe mai fatto. Quindi il suo lo
nell'immaginazione attiva si comport in modo differente
dal suo lo di ogni giorno. Ovviamente
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