Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Attività volte a verificare e a valutare il livello di competenze integrate su testi non noti (pragmatici
e letterari)
Per studenti con PDP/PEI: tempi aggiuntivi □ altre misure previste_____ Prova condotta in
autonomia □ con supporto docente □
Punteggio totale:___ 45 soglia sufficienza___
Esito / valutazione e misurazione livello complessivo raggiunto:
3 Secondo te, chi è la voce che narra? Motiva la tua scelta per l’assegnazione
del punteggio (sino a due motivazioni: P 2)
………………………………………………….……………………………………
………………………………………………….……………………………………
I- Scegli fra i titoli proposti per questo breve racconto quello che meglio
esprime il significato del brano e lo sviluppo narrativo; motiva con citazioni
dal testo la ragione della tua scelta. (P 2 per una fra le scelte plausibili
adeguatamente motivata)
V.Individua e sottolinea direttamente nel brano con uno stesso colore (=_) 4
termini appartenenti allo stesso “campo semantico” (precisa il campo
semantico) e e di lessico settoriale (in tutto quattro termini = P 2 = 0,25 x ogni
termine corretto)
D.3 È minuscolo, più piccolo del nostro pianeta più minuto, Mercurio, e orbita attorno a
una stella simile al Sole, a circa 200 anni luce da noi. Si chiama Kepler 37-B, ed è
il più piccolo esopianeta mai scoperto, identificato grazie all'instancabile sguardo di
Keplero, il telescopio orbitale della Nasa impegnato a scrutare lo spazio alla
ricerca di un pianeta “gemello” della Terra al di fuori dei confini del nostro sistema
solare. Dalla scoperta dei primi pianeti extrasolari, negli anni '90, l'occhio attento
della sonda spaziale ne ha scovati diverse centinaia. Qualcuno più degli altri ha
acceso la fantasia degli scienziati, come il corpo celeste che ruota intorno al
sistema di Tau Ceti, a soli 12 anni luce da noi, individuato grazie a misure da
Terra, in una zona adatta, in teoria, ad ospitare la vita. Ma gli esperti sono convinti
che il meglio debba ancora arrivare e che la scoperta di un pianeta analogo a
quello che abitiamo sia ormai dietro l'angolo.
da la Repubblica, 20 febbraio 2013
L’argomento centrale del brano è: (barra la risposta corretta e sottolinea nel brano la / le
frase / frasi su cui ti sei basato per rispondere , altrimenti non verrà assegnato il
punteggio) P 1
La scoperta di:
a) Un nuovo pianeta di dimensioni inferiori a Mercurio
b) Un esopianeta di dimensioni analoghe al Sole
c) Un esopianeta potenzialmente simile a quello terrestre
d) Un nuovo pianeta potenzialmente simile a quello terrestre
D. Autunno
4 Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti,
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
V. Cardarelli, in Poeti italiani del Novecento, Mondadori, 1983
2 Come si definisce dunque questo tipo di frase per lo “stile” con cui è stata
scritta?............................................................................... P1
3 Individua le parti in cui la poesia a tuo avviso si divide; motiva la tua scelta in
base a temi trattati e al lessico che caratterizzano ciascuna parte:
…………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………. P 2
per risposta completa e correttamente giustificata
Fai l’analisi logica delle frasi contenute nel seguente periodo: Opassa e declina,
4 in quest’autunno che incede con lentezza indicibile, il miglior tempo della nostra
vita
5 Alla luce dell’analisi logica svolta: è VERO o FALSO che nell’ultimo periodo
della poesia la costruzione della frase è modificata rispetto all’ordine normale?
(motiva brevemente la risposta, altrimenti non verrà assegnato punteggio)
……………………………………………………………………………………… P1
6 con lentezza indicibile = DIVIDI il verso in sillabe in base alle REGOLE poetiche
fondamentali che conosci (0,25x p 1,5); in base al numero di sillabe, che tipo di
verso è?...............................… P 0,5
8 che ora, nuda e triste: analizza il CHE (analisi grammaticale + funzione logica:
complemento? Soggetto?)……………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………P 2.
Dopo aver letto alcuni stralci dal foglietto illustrativo della Tachipirina,
individua tra le affermazioni elencate quelle esatte e sottolineale. P 1,5
D.6 Riccardo Rossi è uno studente che nell’anno accademico 2021-2022 si è iscritto
alla facoltà di Economia presso l’Università degli Studi di Milano “Bicocca”
(numero di matricola 252730; e-mail: riccardo.rossi@campus.unimib.it)). Il primo
anno ha regolarmente frequentato e superato tutti gli esami; l’anno successivo ha
proseguito gli studi all’estero. Quest’anno, rientrato in Italia, ha pagato la tassa di
iscrizione per il nuovo anno accademico perché intende proseguire gli studi presso
la Bicocca di Milano; deve pertanto compilare un modulo per richiedere
l’autorizzazione a riprendere gli studi. Riccardo Rossi è nato a Pavia il 30/12/1991
e abita a Milano in via delle Medaglie d’oro 22; cap. 20135. Il suo numero di
telefono è: 02 969751.
Matr. n°………………………………………
Il/la sottoscritto/a
……………………………………………………………………………………………………
nato/a a …………………………………………………………… il
………………………………………………
iscritto/a per l’anno acc. ……………………… al ……………… anno in corso / ripetente / fuori corso
alla facoltà di
…………………………………………………………………………………………………………
chiede
□SOSPENSIONE DEGLI STUDI per proseguire gli studi all’estero, presso le accademie militari o
presso corsi di dottorato di ricerca o di specializzazione per l’anno accademico/anni accademici
…………………
N.B. – Il calcolo della tassa, da pagare entro la scadenza indicata sul bollettino MAV, deve essere
richiesto allo sportello del proprio corso di studio in Segreteria Studenti (ed. U17, Piazzetta Difesa per
le donne).
RECAPITO
Via
…………………………………………………………………………………………………………………
D.8 Vorrebbe essere diversa, Renata, ma non sa come, vorrebbe essere altrove, ma
non sa dove, vorrebbe avere un altro nome, un’altra vita, un altro modo di
pensare, ma non sa quale. È infelice, ma per conto suo. I genitori, più che
amorevoli, non c’entrano con il malessere della loro figlia. La sola colpa che
potrebbero avere è quella di non voler vedere questo malessere, di non guardarla
abbastanza negli occhi: ma, probabilmente, davanti a loro, lei li abbassa, sapendo
forse che svelerebbero ogni cosa. E tantomeno, ma è normale, osa confidare loro
la sua vergognosa infelicità. Perché ne ha pudore e perché non vuole rattristarli.
Certo, Renata è molto alta, magra e alta; lo è da anni, da quando ne aveva undici,
ma non per questo ci si è abituata. Dicono le amiche, in parte piccolette, sue o
della madre: «Beata te, con le tue gambe interminabili, vedi come stai bene in
pantaloni, vedi come sei elegante. Potresti fare la modella con la figura che hai».
Ma lei vorrebbe essere meno lunga. Le piacerebbe essere minuta e delicata, di
quelle creature di proporzioni graziose che viene voglia di carezzare, di prendere
sotto la propria protezione. Invece a chi mai verrebbe in mente di proteggere una
che misura un metro e ottantadue? E quel discorso sulla possibilità di fare la
modella le sembra soltanto crudele: dove troverebbe il coraggio di salire su una
passerella e sfilare di fronte a centinaia di persone?
Quando è in classe, quando esce con le amiche e con loro passeggia per la
strada, si rende conto di sembrare sempre la maestra che accompagna un gruppo
di scolarette. «Siamo noi che siamo basse» ridono le ragazze, esperte, più dei
genitori, a interpretare le malinconie di Renata. Ma lei pensa che normali siano
loro, fortunate siano loro, tutte piccoline uguali e solo lei a far disordine ed
eccezione, così straordinariamente fuori misura. «Beate quelle che sono troppo
grasse o troppo magre» argomenta dentro di sé, «perché possono ingrassare o
dimagrire. Ma cosa può fare una che è troppo alta? Aspettare che gli altri crescano
e la raggiungano? Per ora l’unica che continua a crescere a quanto pare sono io».
[…] Certo a pallacanestro o nel salto in lungo o in alto è la migliore della scuola,
tanto che a ogni gara conquista coppe e medaglie, ma dopo breve e superficiale
consolazione inizia a odiarle, simbolo e conferma della sua sproporzione, e le
butta in fondo a un cassetto dove una dopo l’altra si avviano a ossidarsi. Al di là di
un minuto di emozione, non riesce a essere veramente contenta delle sue vittorie.
«Vittoria da giraffa», silenziosamente si insulta. Qualche volta, tuttavia, piange
anche un poco. Non tanto, perché poi sarebbe difficile nascondersi, gli altri
vedrebbero e vedrebbe soprattutto sua madre, che non la perde di vista, che
osserva e vigila, sempre leggermente in ansia, anche se poi non vede.
da I. Bossi Fedrigotti, Il Catalogo delle Amiche, Rizzoli, Milano, 1998