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Relazioni – pagina 1

A. Relazioni

A1. Definizione. Video 1

Una relazione è un oggetto matematico definito da tre elementi:


• un insieme di partenza (normalmente chiamato A)
• un insieme di arrivo (normalmente chiamato B)
• una “regola” (eventulamente matematica) che collega (cioè mette in relazione) alcuni
elementi dell’insieme di partenza con alcuni di quelli dell’insieme di arrivo, ma non
necessariamente tutti.
La relazione si dice “definita da A a B” o “definita da A in B” e si indica con : A→B.

Esempio 1.
Insieme di partenza: A = {a : a è una provincia italiana}1
Insieme di arrivo: B = {b : b è una regione italiana}
Regola: ab  a è una provincia di b2

Esempio 2.
Insieme di partenza: A = {a : a è una provincia italiana}
Insieme di arrivo: B = {b : b è una regione italiana}
Regola: ab  a è capoluogo di regione di b

Esempio 3.
Insieme di partenza: A = {a : a è una provincia italiana}
Insieme di arrivo: B = {b : b è una regione italiana}
Regola: ab  a e b hanno la stessa iniziale

Esempio 4.
Insieme di partenza: A = {a : a è il nome di uno studente della tua classe}
Insieme di arrivo: B = {b : b è il cognome di uno studente della tua classe}
Regola: ab  a e b hanno la stessa iniziale

Nota che si possono avere relazioni diverse con gli stessi insiemi di partenza e arrivo ma
diversa regola (Esempi 1, 2 e 3) o viceversa stessa regola ma diversi insiemi di partenza e
arrivo (Esempi 3 e 4).

Prima di andare avanti, prova a fare gli esercizi di questo paragrafo.

1 Si legge “A è l’insieme degli elementi a tali che a è una provincia italiana”


2 Si legge “a è in relazione con b se e solo se…” oppure “a e b sono in relazione tra loro se e solo se…”
Relazioni – pagina 2

A2. Coppie in relazione, immagine e controimmagine. Video 1

Se ab allora:
• (a,b) è una coppia in relazione,
• b è l’immagine di a
• a è la controimmagine di b
Nota che le immagini sono elementi b di B, le controimmagini sono elementi a di A.
Quindi nell’Esempio 1:
• Milano  Lombardia3
• (Milano, Lombardia) è una coppia in relazione
• Lombardia è l’immagine di Milano
• Milano è la controimmagine di Lombardia
Nota che non puoi invertire l’ordine degli elementi in relazione: non puoi dire che Lombardia
è in relazione con Milano (Lombardia  Milano)
Nota che gli elementi sono in relazione o meno tra di loro solo se sono rispettati:
• L’insieme di partenza: nell’Esempio 1, Parigi non è in relazione con Lombardia
perché Parigi  A
• L’insieme di arrivo: nell’Esempio 1, Milano non è in relazione con Borgogna perché
Borgogna  B
• La regola: Pavia non è in relazione con Piemonte nell’Esempio 1 ma nell’Esempio 3
sì; inoltre Pavia  Lombardia nell’Esempio 1 ma non nell’Esempio 2.
Nota che non tutti gli elementi a hanno un’immagine e non tutte le b hanno una
controimmagine. Nell’esempio 2, Pavia non ha immagine.
Nota anche che un elemento a potrebbe avere più immagini, così come un elemento b
potrebbe avere più controimmagini.

Prima di andare avanti, prova a fare gli esercizi di questo paragrafo.

3 Si legge “Milano è in relazione con Lombardia”


Relazioni – pagina 3

A3. Dominio e codominio. Video 1

Come avrai notato, non tutte le a hanno un’immagine e non tutte le b hanno una
controimmagine.

DOMINIO
L’insieme di tutti gli elementi a che hanno un immagine si chiama dominio (normalmente
indicato con D). Il dominio è dunque un sottoinsieme di A. Può eventualmente coincidere
con A (sottoinsieme improprio).

CODOMINIO
L’insieme di tutti gli elementi b che hanno una controimmagine si chiama codominio
(normalmente indicato con C, a volte denominato anche insieme immagine). Il dominio è
dunque un sottoinsieme di B. Può eventualmente coincidere con B (sottoinsieme improprio).
Essendo degli insiemi, dominio e codominio possono essere rappresentati, proprio come A
e B, in tre diversi modi:
• Per elencazione, ad es. D = {0, 1, 2, 3…}
• Per proprietà caratteristica, ad es. D = {x : x  N}, che è un altro modo per dire che
D=N
• Con i diagrammi di Eulero-Venn

Prima di andare avanti, prova a fare gli esercizi di questo paragrafo.


Relazioni – pagina 4

A4. Tipi di rappresentazione. Video 1 e 2

RAPPRESENTAZIONE SAGITTALE (diagrammi di Eulero-Venn). Video 1


Per rappresentare una relazione si può ricorrere ad una rappresentazione in cui gli insiemi
A e B sono diagrammi di Eulero-Venn (cerchi contenenti tutti gli elementi).
Per indicare che due elementi a e b sono in relazione tra loro, li si collega con una freccia
(in latino, sagitta) che parte da a e arriva a b.

RAPPRESENTAZIONE CARTESIANA. Video 2


Un altro tipo di rappresentazione è quella cartesiana, in cui gli elementi a di A sono allineati
lungo un asse orizzontale (non necessariamente secondo un certo ordine) e gli elementi b
di B sono allineati lungo un asse verticale (non necessariamente secondo un certo ordine).
Per indicare che due elementi a e b sono in relazione tra loro, si disegna un punto in
corrispondenza della colonna di a e della riga di b.

RAPPRESENTAZIONE PER ELENCAZIONE. Video 2


Un ultimo tipo di rappresentazione, non particolarmente comodo per la scarsa leggibilità e
alcune limitazioni, è quello in cui le coppie di elementi vengono elencate all’interno di un
insieme.
Riferendoci all’Esempio 3, la relazione potrebbe essere rappresentata come segue:
ab  (a,b)  {(Milano, Molise), (Mantova, Molise), (Pavia, Piemonte)…}

Prima di andare avanti, prova a fare gli esercizi di questo paragrafo.


Relazioni – pagina 5

B. Iniettività, suriettività, biiettività

B1. Definizioni. Video 4 e 5

INIETTIVITÀ
Una relazione si dice iniettiva se ogni elemento b di B possiede AL MASSIMO UNA
controimmagine. Viceversa, una relazione è NON iniettiva se esiste almeno un elemento b
di B che ha PIÙ DI UNA controimmagine.
Nota che non è detto che b abbia per forza una controimmagine, ma se ce l’ha deve essere
una sola.
La relazione dell’Esempio 1 NON è iniettiva perché la Lombardia ha diverse controimmagini.
Invece quella dell’Esempio 2 è iniettiva perché Lombardia ha come unica controimmagine
Milano; se per assurdo ci fosse una regione priva di capoluogo di provincia, la relazione
continuerebbe ad essere iniettiva, perché la definizione non richiede necessariamente che
le b abbiano una controimmagine.
Nota che per verificare la definizione di iniettività bisogna osservare con attenzione l’insieme
di arrivo, non quello di partenza.
ATTENZIONE: Per rendere iniettiva una relazione che non lo è, bisogna restringere
l’insieme di partenza ad un insieme (o intervallo) tale che non ci siano due a con la stessa
immagine. Ad esempio, per rendere iniettiva la relazione dell’Esempio 1 (che non è iniettiva)
è sufficiente eliminare dall’insieme A tutte le province che non sono capoluoghi di regione.

SURIETTIVITÀ
Una relazione si dice suriettiva se ogni elemento b di B possiede ALMENO UNA
controimmagine. Viceversa, una relazione è NON suriettiva se esiste almeno un elemento
b di B che NON HA ALCUNA controimmagine.

Esempio 5.
Insieme di partenza: A = {Mar Ligure, Mar Tirreno, Mar Adriatico, Mar Ionio}
Insieme di arrivo: B = {b : b è una regione italiana}
Regola: ab  a bagna b

La relazione dell’Esempio 5 NON è suriettiva perché gli elementi b di B Valle d’Aosta,


Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e Umbria non hanno controimmagine (perché
non sono bagnate da nessun mare).
Nota che per verificare la definizione di suriettività bisogna osservare con attenzione
l’insieme di arrivo, non quello di partenza.
ATTENZIONE: Per rendere suriettiva una relazione che non lo è, bisogna restringere
l’insieme di arrivo ad un insieme (o intervallo) eliminando tutti quegli elementi b che non
hanno controimmagine, cioè restringere l’insieme di arrivo al codominio. Ad esempio, per
Relazioni – pagina 6

rendere suriettiva la relazione dell’Esempio 5 è sufficiente restringere l’insieme di arrivo al


codominio, cioè a tutte le regioni d’Italia tranne Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia,
Trentino Alto Adige e Umbria.

BIIETTIVITÀ, BIUNIVOCITÀ4, INVERTIBILITÀ


Una relazione si dice biiettiva se ogni elemento b di B possiede ESATTAMENTE UNA (si
dice anche UNA E SOLO UNA) controimmagine: in sostanza una relazione si dice biiettiva
se è sia iniettiva che suriettiva5. Viceversa, una relazione NON è biiettiva se è o non iniettiva
o non suriettiva o nessuna delle due.
Se una relazione  è biiettiva allora è invertibile.

B2. Relazione inversa

Se una relazione  è invertibile, allora si può costruire la relazione inversa -1 che mette
in relazione ogni b  B con ogni a  A secondo una “regola inversa” a quella della relazione
di partenza (detta relazione diretta).
Consideriamo la relazione dell’Esempio 2: essa è iniettiva perché non esiste alcuna regione
che ha più di un capoluogo di regione, inoltre è suriettiva perché non esiste alcuna regione
priva di capoluogo di regione; dunque è biiettiva (lo si verifica anche notando che ogni
regione ha uno e solo un capoluogo di regione). La relazione inversa è così definita:
Insieme di partenza: A = {a : a è una regione italiana}
Insieme di arrivo: B = {b : b è una provincia italiana}
Regola: ab  b è capoluogo di regione di a

Nota che per definire la relazione inversa -1 è sufficiente scambiare di posto a e b nella
definizione di .

Prima di andare avanti, prova a fare gli esercizi di questo paragrafo.

4 Biiettiva e biunivoca sono sinonimi. Da qui in poi parleremo solo di biiettività ma le stesse considerazioni
valgono per la biunivocità.
5 Nota che una relazione può essere:

• solo iniettiva (non suriettiva e quindi non biiettiva),


• solo suriettiva (non iniettiva e quindi non biiettiva),
• né iniettiva né suriettiva (e quindi non biiettiva),
• sia iniettiva che suriettiva (e quindi biiettiva).

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