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di SCRITTURA CREATIVA
Come scrivere un buon racconto
www.nuovacolmena.com
scritturacreativacorsi@gmail.com
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OPEN WRITING SPACE
Gruppo Studio Scrittura
NUOVA COLMENA
presenta:
ASSAGGI di
SCRITTURA CREATIVA
Mini Corso Gratuito di Scrittura Creativa
(Come scrivere un buon racconto)
www.nuovacolmena.com
scritturacreativacorsi@gmail.com
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Indice
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1. INCIPIT
Suggerimenti per scrivere un buon inizio
Per vedere la video lezione n.1, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/1-lincipit.html
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1. INCIPIT
Quello che ti presentiamo è una sorta di rapido breviario, degli
assaggi sintetici e veloci per introdurti gradualmente alla scrittura
creativa e all’arte della narrazione.
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“nelle primissime frasi di una narrazione c’è tutto un piccolo
universo, una miriade di stimoli e di relazioni che hanno la
funzione di attirare il lettore al racconto come l’ape al fiore. I
colori e i profumi del fiore narrativo sono le parole e il loro
ventaglio in apertura pagina è la corolla di petali che si schiude al
sole del mattino”.
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Puoi immaginare “l’incipit” come la “porta d’ingresso” della tua
opera letteraria. Ora, rifletti: come deve essere una “soglia”?
Sicuramente invitante, accogliente, affinché, appunto, il lettore
abbia voglia di varcarla e di entrare nella tua creazione.
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E qual è questo fertile, prezioso terreno d’incontro se non quello
della narrazione, dove una storia, - con tutte le sue tappe, svolte e
snodi - si svolge gradualmente sotto gli occhi dell’autore mentre
la crea e quelli del lettore mentre la legge.
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qualsiasi momento, perciò se il tuo inizio è noioso e non cattura
l’attenzione, il tuo lettore chiuderà il libro e passerà subito ad
altro.
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che dietro quella “porta d’ingresso” ci sono tante possibilità per
lui di riflessione e tanti aspetti/parti/contenuti in cui potrà
rispecchiarsi ed identificarsi.
E’ corretto subito precisare che non può esserci una regola fissa
su dove e come iniziare un racconto, ma esiste una tendenza
sempre più netta nella narrativa contemporanea ad attaccare “in
medias res”, a metà delle cose e cioè: nel bel mezzo dell’azione,
della situazione.
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In aggiunta un buon incipit dovrebbe avere l’abilità di accennare,
con un tocco preciso ma fugace, alcuni punti nevralgici della
storia, trasmettendo così al lettore che esistono, appunto, tutte le
premesse per poi in seguito approfondire e risolvere ciò che è
stato accennato fin dal principio; - e tutto ciò, logicamente, con il
deliberato intento di stimolare fin da subito la curiosità del tuo
lettore a seguire la tua vicenda.
Inoltre, per scrivere un buon inizio, dovrai anche tenere conto del
punto di vista da cui vorrai narrare la tua storia; adesso però,
tramite queste mini lezioni introduttive, non è possibile
approfondire questo argomento, ma lo scoprirai pian piano se
deciderai in seguito di inoltrarti maggiormente nel nostro percorso
di scrittura creativa.
Ciò che invece ci interessa trasmetterti di sostanziale in questa
mini lezione, è una “regola/tecnica” di importanza basilare,
fondamentale e cioè:
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spesso “il vero incipit” di una storia è concepito - nella
maggioranza dei casi – soltanto a fine dell’opera; anche se
logicamente, lo sai bene, è la parte iniziale del racconto.
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Tutto ciò, lo comprendi, non è certo una regola: infatti, alcuni
scrittori scrivono un inizio adeguato fin da subito, ma solitamente
sono scrittori esperti che hanno ben sviluppato la loro sensibilità
letteraria.
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Se desideri approfondire il percorso di scrittura creativa, troverai
più avanti tutte le indicazioni per poterlo fare.
1.
"La caratteristica principale e più evidente della narrativa è
quella di affrontare la realtà tramite ciò che si può vedere,
sentire, odorare e toccare" - Flannery O' Connor
2.
“La mia è una scrittura visiva, nel senso che “vedo” e “scrivo”
allo stesso tempo, le due cose non sono inseparabili. E’ come se
l’astrattezza delle parole dovesse immediatamente concretizzarsi
nell’immagine” - Rosetta Loy
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2. SET-UP:
Suggerimenti per impostare il tuo racconto
Per vedere la video lezione n.2, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/2-il-set-up.html
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2. SET-UP
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faccia scaturire la sua conflittualità, ma anche ad immergere il
lettore nei luoghi e nelle atmosfere della narrazione.
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E’ una fase, dunque, molto importante, delicata e fondamentale.
Who/Chi?
What?/Cosa?
Where?/Dove?
When?/Quando?
Why?/Perchè?
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In definitiva si tracciano i personaggi, cosa accade nella storia,
l’ambientazione e le coordinate spazio-temporali.
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l’ambientazione perché detta l’atmosfera e talvolta anche il
ritmo;
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e didascalico. Inoltre devi fornire alcuni indizi importanti della
trama al tuo lettore, ma, attenzione, solo quelli essenziali, quelli
veramente fondamentali; elementi significativi su cui possa
basarsi sia a livello intellettivo e soprattutto a livello emotivo.
Per fare tutto ciò, può esserti utile scrivere una sorta di scaletta di
questi elementi che ritieni essenziali da veicolare al lettore in
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questa fase del tuo lavoro. Gli indizi, inoltre, non dovranno essere
troppo evidenti, ma neanche troppo criptici, oscuri.
Inoltre è bene rendersi conto che una storia non inizia così dal
niente e che quindi può essere utile fornire al lettore un antefatto
per aiutarlo a comprendere la situazione, magari seminando, per
esempio, qualche ricordo del personaggio che sembra inserito lì
con “naturalezza” e con “nonchalance” (insomma, per
intendersi: senza troppa importanza, senza un particolare scopo)
ma che invece poi germoglierà generando una svolta significativa
e cruciale all’interno della nostra trama.
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E con “abilmente” intendiamo che erano stati disseminati con
molta naturalezza, senza il lettore se ne accorgesse.
1.
“Io semino a piene mani ed il grano aspetti pure se il tempo non è
propizio; spesso, il miglior raccolto è quello più a lungo atteso”
Andrè Gide
2.
“Gli autori originali dei tempi moderni non sono tali perché
abbiamo prodotto qualcosa di nuovo, ma perché sono capaci di
dire le stesse cose come se non fossero mai state dette prima”
Wolfang Goethe
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3. FABULA E INTRECCIO
"Suggerimenti per ideare fabula e intreccio"
Per vedere la video lezione n.3, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/3-fabula-e-intreccio.html
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3. FABULA E INTRECCIO
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Perciò: “fabula” = l’ordine logico e cronologico degli eventi
della tua storia; mentre “intreccio” = l’ordine degli eventi come
tu deciderai di presentarli al lettore, cioè l’ordine di apparizione
durante la lettura.
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1. I “flash-back”. - Cosa sono? Sono quei momenti in cui si
raccontano o si vedono eventi accaduti “precedentemente”,
(nel passato), rispetto al periodo “presente” durante il quale
si svolge la tua vicenda; per esempio: i vari ricordi del tuo
protagonista;
Perciò: quando hai impostato la tua “fabula”, con tutti gli eventi
che la compongono in senso cronologico, puoi in seguito decidere
di invertire o di modificare questo ordine prendendo alcuni eventi
e posticipandoli oppure, al contrario, prendendone altri ed
anticipandoli.
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Alla luce di tutto quello che abbiamo appena detto, avrai
sicuramente compreso che esistono “differenti strutture” per
creare ed organizzare il tuo racconto o romanzo. Vediamole:
A)
Alcune storie hanno un andamento lineare proprio come i binari
di una ferrovia e cioè: seguono un andamento progressivo e
consequenziale senza ondeggiare avanti ed indietro nel tempo.
B)
Altre storie, invece, hanno una struttura non lineare, una sorta di
“cammino a zig zag” e cioè: non seguono in modo logico e
consequenziale gli eventi sulla linea del tempo.
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per poi tornare più tardi nell’esatto punto dal quale ha deviato per
riportarsi sulla linea principale.
a) la destabilizzazione dell’equilibrio;
b) e poi, in seguito, la ricerca di una soluzione per risolvere il
conflitto che questa destabilizzazione ha provocato.
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Solitamente nella letteratura classica la struttura della storia si
identifica in tre momenti ben distinti. Vediamoli:
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sarà tua, unica ed originale, perché tu l’avrai scelta tra infinite
possibili combinazioni.
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Per il momento concludiamo dicendo che come per i film, anche
nella narrativa esistono storie dalla trama debole, e cioè: storie
dove sono i personaggi ad arricchire la vicenda con i loro dilemmi
interiori, con la loro conflittualità, con le loro problematiche
interne, e storie invece dalla trama forte, dov’è il susseguirsi degli
avvenimenti, degli eventi che attrae maggiormente l’attenzione
del lettore.
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Se desideri approfondire il percorso di scrittura creativa, troverai
più avanti tutte le informazione per poterlo fare.
1.
"Il segreto della tensione drammatica sta nel gioco delle attese
dove l'esito è sempre in dubbio. Finché dura l'incertezza tra un
finale prevedibile e una possibile trasgressione l'interesse per la
lettura è assicurato" - Baricco
2.
"Nulla è più evidente del fatto che qualsiasi trama degna di
questo nome deve essere elaborata fino al suo scioglimento
finale, prima ancora di prendere la penna in mano" - Edgar
Allan Poe
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3.
"Come gli stessi pensieri possono dare un altro tipo di discorso se
disposti in modo diverso, allo stesso modo le stesse parole
formano altri pensieri se disposte in modo diverso ed anche le
nostre scene possono prendere altre vie se anch'esse sono
disposte in modo diverso" - Pascal
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4. IL MONTAGGIO:
"L'importanza del montaggio nella narrazione"
Per vedere la video lezione n.4, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/4-il-montaggio.html
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4.IL MONTAGGIO
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possono essere eliminati senza alterare irrimediabilmente la
struttura stessa della nostra storia.
In base a ciò che deciderà o alla piega che prenderanno gli eventi,
la storia procederà, quindi, in una direzione e tutte le altre saranno
scartate per sempre sulla nostra scaletta.
Come vedi una scaletta può essere veramente importante per fare
chiarezza e ordine e per comprendere in che modo far procedere
la nostra storia.
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Certo, non è però obbligatorio redigere una scaletta. Infatti, ci
sono scrittori che non se ne occupano affatto e cominciamo a
scrivere senza avere un’idea di dove la storia li porterà.
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Perciò lo capisci, no, quanto è fondamentale trovare una sapiente
disposizione delle scene, anche perché attraverso il montaggio si
può giocare con la sequenza delle informazioni che devono essere
veicolate al lettore e con i punti di vista.
Ora però non vorremmo che tu ti fossi fatto un’idea sbagliata: non
è che nella fase di montaggio dobbiamo esagerare abbondando
con flash-back, indizi ed effetti mirabolanti, anzi, in questa fase si
lavora spesso per sottrazione ed occorre avere il coraggio di
eliminare ciò che non serve ed appesantisce la trama.
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Passiamo adesso ad un altro concetto importante:
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4. Dialogiche – sono costituite dai dialoghi.
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quell’evento, in quel punto esatto) e poi si continua ad andare
avanti con la nostra storia.
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Comunque creare un buon montaggio oltre a tutto ciò che ti
abbiamo già elencato, significa anche capire qual è la migliore
angolazione visiva per descrivere ogni nostra singola scena,
quindi qual è l’inquadratura più giusta per ogni singola scena.
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Se desideri approfondire il percorso di scrittura creativa, troverai
più avanti tutte le indicazioni per poterlo fare.
1.
"L'artista dispone di un materiale di immagini, metafore, schemi,
procedimenti, strutture che sono sempre gli stessi, fin dai tempi
della più antica favolistica. Il problema dell'artista artificiere è di
farli apparire come cosa nuova" - Eugenio Montale
2.
"Lo scrittore costruisca attentamente l'intreccio in modo che ogni
evento valga ad illustrare il motivo e ogni elemento a cui ricorre
abbia un nesso preciso con il motivo stesso, sia d'accordo che di
netto contrasto." - Robert Louis Stevenson
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5. LE TAPPE DELLA TRAMA
Come creare una trama ben costruita ed efficace
Per vedere la video lezione n.5, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/5-tappe-della-trama.html
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5. LE TAPPE DELLA TRAMA
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Ecco, i raggi e le stanze sono gli ingredienti che ci necessitano per
creare la nostra storia.
Ora questi ingredienti non sono nettamente separabili tra loro, noi
li trattiamo singolarmente per funzionalità operativa, ma questi
elementi sono tutti intimamente legati tra di loro formando un
magico, plastico tutt’uno.
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Prima fase – 1. La parte iniziale, in cui il protagonista viene in
qualche modo chiamato a cimentarsi in un’impresa che lo
impegnerà e coinvolgerà a fondo, in quanto c’è in gioco per lui
qualcosa di vitale o comunque di essenziale.
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Quello che conta, quello che è importante è generare un crescendo
di tensione che, quando giunge al culmine, il cosiddetto “climax”,
provoca un cambiamento nel nostro protagonista.
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Magari forse qualcuno di voi sarà perplesso e penserà che è
troppo semplice condensare la quasi totalità della letteratura in
questa formuletta, ma è proprio così.
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anche noi esseri umani incontriamo ostacoli sul nostro cammino e
dipende dal posto di vista da cui li guardiamo e dalla modalità con
cui interagiamo con questi ostacoli uscirne rafforzati e più ricchi
oppure più poveri ed indeboliti.
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2. Seconda tappa: inevitabilmente il conflitto.
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“possiamo avere una storia stilisticamente anche perfetta ma se
manca ai personaggi un filo di tensione, di conflittualità, il
racconto tende ad essere come un quadro pieno di belle
pennellate ma in fondo privo di una linea portante.” – da
“Scrivere”, Fabbri Editore
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momento decisivo di massima tensione, un importante momento
di svolta all’interno della nostra narrazione.
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Ed eccoci giunti inevitabilmente all’epilogo.
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proverai ad applicare queste tecniche, ti accorgerai che
contengono il succo, la linfa della struttura narrativa e ti diventerà
molto semplice, quasi naturale utilizzarle e … e magari le hai già
utilizzate, senza rendertene conto, senza esserne consapevole,
quindi, la consapevolezza giocherà un buon ruolo poi sulla tua
efficacia a livello narrativo.
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1.
“Nella letteratura è importante che molte cose siano taciute.
Tutto dipende da un particolare: si deve sentire che chi tace sa
molto di più di quanto non dica e che non tace per limitatezza
bensì per saggezza” - Elias Canetti
2.
“Per un’opera d’arte la cosa più importante è quella di avere un
centro e cioè un punto focale verso il quale tutti i raggi
convergano o dal quale scaturiscano” - Lev Tolstoj
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6. I PERSONAGGI
Come creare personaggi vivi e credibili
Per vedere la video lezione n.6, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/6-i-personaggi.html
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6 . I PERSONAGGI
Detto questo partiamo: è bene avere chiaro tutto ciò che riguarda il
nostro personaggio, ancor prima di stendere il nostro racconto.
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emozionare e semplicemente seguili mentre vivono e descrivili
mentre li osservi muoversi nella tua storia.
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Significa che se vorrai creare davvero un personaggio autentico e
convincente, dovrai passare tanto tempo dialogare con lui che alla
fine ti sembrerà una creatura viva e vera e non più “inventata”
“fittizia”; e se diventerà viva e vera per te immancabilmente lo
diventerà anche per il tuo lettore, perché tu riuscirai ad inserirla
nella storia in modo indipendente.
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possibilità, altrimenti il lettore non potrà seguirlo con
partecipazione emotiva e neppure identificarsi in alcune sue parti.
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Ti può aiutare a caratterizzarli in modo rapido ed efficace, per
esempio, il loro linguaggio, le loro abitudini o alcune loro
specifiche e particolari caratteristiche. In sintesi: fa’ che non siano
anonimi ma non farli neppure diventare delle sterili macchiette.
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Prima di concludere un altro concetto importante:
75
Sì, proprio così, come accade nella realtà di tutti i giorni.
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1.
“Un personaggio nasce da una situazione, una frase o
un’immagine in cui vi è una potenzialità umana che lo scrittore è
certo di scoprire per la prima volta” - Milan Kundera
2.
“Per creare personaggi letterari vivi e credibili l’autore dispone
di una sola vita: la sua, e deve spenderla nelle storie, senza
illudersi di poter giocare al risparmio” - Sebastiano Vassalli
3.
“La questione non è tanto la capacità dell’artista di guardare
dentro se stesso, ma della sua capacità di guardare dentro gli
altri con l’esperienza che egli possiede di se stesso” - Georges
Simenon
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7. IL PUNTO DI VISTA
Scegliere il giusto punto di vista da cui narrare la storia
Per vedere la video lezione n.7, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/7-il-punto-di-vista.html
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7 . IL PUNTO DI VISTA
Così come nella vita reale, quotidiana, ognuno di noi filtra la sua
realtà dal proprio punto di vista, anche in letteratura ogni
personaggio utilizza una propria personale angolazione per
leggere e interpretare il suo mondo.
Infatti, ognuno di noi filtra gli eventi della propria vita e del
mondo circostante colorando questi avvenimenti con delle
sfumature dettate ogni volta obbligatoriamente dal proprio punto
di osservazione.
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Un buon suggerimento è, quindi, di iniziare subito ad immaginare
come cambia una storia conosciuta se si cambia la prospettiva
della voce narrante.
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E’ chiaro adesso che quando vogliamo scrivere una storia occorre
decidere da quale punto di vista la racconteremo. Questa scelta
influenzerà molto il risultato finale.
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Esistono due modi principali di raccontare una storia e, quindi, di
trasmetterla al lettore:
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Questo punto di vista può essere eccellente per alcune storie,
soprattutto per quelle in cui vogliamo trasmettere un senso di
verità e autenticità e autobiografia, e completamente sbagliato
invece per altre.
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quello che accade nella loro interiorità. E’ una sorta di macro-
occhio che tutto vede e sente.
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come si addice alla terza persona singolare, ma allo stesso tempo
si avverte che la storia è percepita completamente,
sostanzialmente dal punto di vista del protagonista.
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è fondamentale che tu ti faccia delle domande per scegliere la
giusta voce narrante per il tuo racconto e cioè:
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Quella in prima persona plurale e quello in seconda
persona singola e plurale.
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In questo caso occorre fare molta attenzione al linguaggio, anche
perché dovrà essere assolutamente coerente con la personalità di
ogni personaggio che via via narrerà la storia.
Come vedi hai tante possibilità per narrare la tua storia, direi
infinite e come nella vita non ti resta che scegliere il punto di vista
più adatto per osservare il tuo racconto.
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A conclusione di questa mini lezione, riportiamo qui seguito le
massime scelte da Luiba.
1
“Rappresentare qualcosa significa rappresentare le sue relazioni
con altre cento cose, poiché soltanto così si può rendere una cosa
intelligibile e sensibile” - Robert Musil
2
“Si sa com’è un racconto: nulla in esso è vero e tutto è vero.
Cose delle vita vissuta, fatti accaduti, gesti e parole di persone
conosciute prendono un ordine diverso e si mischiano con altro:
generando realtà uguali a nessuna, che tuttavia ci appartengono
più di tutte” - Salvatore Mannuzzu
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8. IL DIALOGO
Come scrivere un dialogo efficace e convincente
Per vedere la video lezione n.8, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/8-il-dialogo.html
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8 . IL DIALOGO
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Se si decide per il dialogo è veramente molto importante che la
bocca dei nostri personaggi si apra sì per esprimere le loro idee,
emozioni e punti di vista, quindi, in definitiva, il loro carattere e la
loro personalità, ma anche …
Vediamo alcune:
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1. Fare andare avanti l’azione e vivacizzare la storia.
2. Dare delle informazioni, accrescere le conoscenze del
lettore.
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Ora prima di procedere con le altri funzioni, ti starai sicuramente
chiedendo cosa significa trasmettere emozioni senza esplicitare
troppo i sentimenti.
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Inoltre un buon dialogo deve sapere tradurre sulla pagina la
voce umana; la voce dei personaggi, appunto, deve essere
sentita da chi legge.
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E’ facile comprenderne il motivo: una semplice trascrizione del
parlato non sarebbe certo funzionale alla nostra narrazione, perché
conterrebbe troppe scorie, errori e ripetizioni provenienti dalla
pura oralità.
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comportamento e ad una mimica; azioni/atteggiamenti che
dovranno essere “mostrati” al lettore e non “detti”, “spiegati”.
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esprimersi con specifici intercalari, talvolta perdendo, perché no,
anche il filo del discorso e facendo anche digressioni ed errori.
100
Il dialogo, talvolta, invece che essere soltanto funzionale alla
narrazione, può essere usato dall’autore per veicolare il suo
pensiero su un certo argomento.
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arricchirà il personaggio, non arricchirà la storia né
l’ambientazione, perciò, puoi tranquillamente eliminarlo.
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E’ logico che ogni personaggio dovrà avere un proprio linguaggio
ed una sua modalità espressiva.
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A conclusione di questa mini lezione, riportiamo qui seguito le
massime scelte da Luiba.
1.
“Comincio sempre dal dialogo. Devo cominciare da quello che
dicono i personaggi. Devo sapere quel che dicono prima di
vederli fare quello che fanno” - Orson Wells
2.
“Una pagina ben scritta non è altro che un diverso modo di fare
conversazione” - Laurence Sterne
3.
“Non puoi creare un personaggio se prima non lo senti parlare”
Arthur Miller
105
9 . LO STILE
Come trovare un stile personale ed originale
Per vedere la video lezione n.9, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/9-lo-stile.html
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9 . LO STILE
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La scelta di questi elementi linguistici è una decisione talmente
personale e soggettiva dell’autore che rende veramente spinoso e
complicato parlare di questo argomento.
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Un altro buon suggerimento per affinare uno stile scorrevole ed
efficace, è quello di procedere per sottrazione, economizzando la
scelta delle parole.
Cosa significa?
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Perciò: la parola giusta nel punto giusto, in certi casi può davvero
rendere maggiormente l’idea di quello che intendiamo esprimere
più di un’intera pagina spesa a spiegare o descrivere il concetto
che vogliamo comunicare.
111
Anche i concetti che vogliamo esprimere tramite il nostro
racconto vanno “iniettati”, “nascosti” dentro la “carne” della
nostra storia e non spiegati come se fossero dei trattati o delle tesi.
Che significa?
112
Significa che è sicuramente più intrigante ed efficace “mostrare”
- giusto per farti un esempio - che un personaggio è timido o che
è aggressivo, facendolo comportare e parlare timidamente o in
modo aggressivo, piuttosto che dirlo esplicitamente al lettore.
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Il lettore non è un bambino, non lo devi guidare, lo devi
accompagnare gradualmente alla comprensione senza
“imboccarlo”.
114
Perciò: la scelta delle parole e dei toni giusti diventa
fondamentale, perché ogni testo è scritto con un registro
linguistico che deve essere omogeneo e coerente per tutta la
durata della narrazione.
115
A conclusione di questa mini lezione, riportiamo qui seguito le
massime scelte da Luiba.
1.
“L’originalità consiste nel ben conoscere e stimare il lavoro
altrui e avvalersene per procedere oltre e far di meglio e di
proprio” - Benedetto Croce
2.
“La prima virtù sia la chiarezza, la proprietà dei termini, il
giusto ordine, il periodare non troppo lungo, dove nulla manchi e
nulla sia superfluo” - Marco Fabio Quintiliano
3.
“Lo stile per lo scrittore, come il colore per il pittore, è una
questione non di tecnica ma di visione” - Marcel Proust
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10 . IL FINALE
Come trovare il giusto finale
Per vedere la video lezione n.10, clicca sul link qui sotto:
http://www.minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/10-il-finale.html
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10 . IL FINALE
Partiamo dicendo che come si usa dire di coloro che colgono le
occasioni che si trovano al momento giusto nel posto giusto, ecco,
un buon finale è quello che chiude la nostra storia al momento
giusto e nel modo giusto.
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Un atto che crea disordine nella realtà quotidiana, è la rottura di
un equilibrio che deve essere ristabilito, questa tipologia di finali
ripristina, appunto, equilibrio e ordine dopo le varie peripezie
vissute dai nostri personaggi.
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Si possono, infatti, avere dei finali aperti, dove le storie
volutamente sono prive di una conclusione nel senso tradizionale
del termine oppure dei finali chiusi, dove, invece, viceversa, la
conclusione è chiara e netta.
a loro volta sia i finali chiusi che quelli aperti possono essere o
“lineari” oppure “circolari”.
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Quindi, in qualche modo, si può dire che dall’inizio alla fine della
storia c’è spazio, c’è distanza, mentre nel …
In sintesi:
122
romanzo o un racconto senza disperdere troppo tempo ed energie,
sarà molto saggio da parte tua procurarti gli strumenti e le
tecniche per farlo bene fin da subito.
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Riguardo al chiuderla troppo in fretta, comprendi bene che un
finale precipitoso può distruggere una buona trama e una buona
narrazione. Infatti, se si cerca di arrivare in modo superficiale e
troppo velocemente al finale, magari tramite un qualche
strabiliante effetto che vuol sorprendere il lettore, questo tipo di
finale lascerà insoddisfatto il nostro lettore perché avvertirà di
trovarsi davanti ad un’opera realizzata frettolosamente e, nella
maggioranza dei casi, si sentirà anche preso in giro.
124
Un buon finale, infatti, deve offrire un punto di vista più alto da
cui guardare la storia e cioè: un punto di vista da cui tutti gli
elementi utilizzati per creare il racconto possano essere colti come
parti preziose insostituibili di un insieme, di un unico cerchio che
con il finale ha avuto appunto la sua quadratura.
1.
“Per nessuna parte di un romanzo dovrebbe esserci un senso di
inevitabilità più forte che per il suo finale, qualunque esitazione,
qualunque errore nel raccogliere tutte le fila dimostrano che
l’autore non ha lasciato maturare il soggetto nella sua mente” -
Edith Wharton
125
2.
“Un buon finale si congeda con un tocco gentile, proiettando un
raggio che illumina il significato della storia che abbiamo letto” -
John Updike
3.
“Continueremo sempre ad esplorare! E quando l’esplorazione
sarà finita, arriveremo là dove siamo partiti! E conosceremo il
luogo per la prima volta” - Thomas Eliot
(Alcune frasi di questo manuale sono parzialmente tratte dal manuale di Scrittura Creativa
“Scrivere”, Fabbri Editore, 1992)
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Corso di Scrittura Creativa Offline
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Visita questo link:
http://minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/corso-off-line.html
Info:
scritturacreativacorsi@gmail.com
128
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129
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offrirà a tutti coloro che non possono seguire le lezioni dal vivo
presso la nostra sede, di partecipare ad un intenso, interattivo
Laboratorio di Scrittura Creativa.
Siamo certi, quindi, che non nutri alcun dubbio sulla nostra
generosità in tal senso.
Se sei interessato ad essere avvisato tempestivamente quando il
nostro Corso verrà lanciato in rete e a ricevere il nostro
programma dettagliato contenente i temi, gli argomenti e le
tecniche trattate durante il percorso di studio, nonché tempi,
modalità e costi e tutte le informazioni professionali sulle docenti
del corso e riguardo ai membri del Gruppo Studio di Scrittura
Creativa che vi partecipano, compila il modulo che trovi a questa
pagina:
Link al modulo:
http://minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/corso-
completo-di-scrittura-creativa.html
131
ritardo, dato il numero limitato di iscritti che verranno
accettati, potresti rischiare di non trovare più posto.
132
Ecco il link:
http://minicorsodiscritturacreativa.weebly.com/corso-
completo-di-scrittura-creativa.html
Anche qui ricorda di inserire la password, altrimenti non visualizzi la pagina, dato
che la notizia del nostro Corso Completo di Scrittura Creativa Online non è ancora
133
necessitano per poter partecipare dal vivo ai nostri Laboratori di
Scrittura Creativa, eccoli:
Corso 1° Livello
http://nuovacolmena.com/scrittura-creativa-2/scrittura-
creativa-1%C2%B0/
Corso 2° Livello
http://nuovacolmena.com/scrittura-creativa-2/scrittura-
creativa-2%C2%B0/
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Chi siamo:
Le attività di “Nuova Colmena”
& “Open Writing Space”
135
“Nuova Colmena” ha al suo attivo molte produzioni di spettacoli e
eventi culturali, un laboratorio di teatro e un laboratorio di scrittura
creativa. Ha ottenuto negli anni successo di pubblico e di critica. Da
anni organizza percorsi creativi che integrano arte e psicologia.
LINK UTILI
Visita i nostri siti:
137
Nuova Colmena Associazione Culturale
Via Ferrucci, 582 – 59100 Prato
Cell: 338 9985248
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