racconto veneziano" degli abitanti - l'Italia è per me (George Gordon Lord delizioso soggiorno: amo vedere il sole d'ogni giorno, amo le vigne Byron) che invece d'esser puntellate a un muro s'avvolgono sugli alberi e si stendono dall'una all'altra, cadendo (A pagina 3 la versione in inglese) in ghirlande come decorazioni d'una scena grande o leggera che la scena attrae Beppo è un poemetto satirico in se il primo atto termina in balletti ottave ariostesche (secondo lo schema frammezzo a un paesaggio ricopiato metrico ABABABCC), attraverso il da vigneti francesi a meridione. quale Byron affronta tematiche d'avanguardia, quali la critica In autunno mi piace verso sera uscirmene a cavallo senza l'obbligo polemica al conformismo e di raccomandazioni al cameriere perbenismo culturali, religiosi, affinché s'assicuri che legato morali. In questo estratto, il poeta m'abbia dietro un mantello, essendo compie un bel ritratto dell'Italia, da il cielo cui svetta il paragone con la sua non ben completamente rischiarato. ingrata - ma comunque amata - So bene, se mi fermo per la via Inghilterra, che egli dovette dove verdi s'attorcono i sentieri abbandonare nel 1816. In particolare, che sono carri a sbarrarmi il emerge la sua profonda attrazione per cammino la sensuale bellezza femminile, colmi di rossi grappoli annaspanti: immortalata da sempre da artisti, in Inghilterra sarebbe letame poeti e scrittori. o fango o qualche simile trasporto.
Mi piace anche pranzare a
beccafichi, vedere il sole che cade, sicuro che non rinascerà domani avvolto da un'aurora nebbiosa fra barbagli deboli come l'occhio illividito d'un ubriaco, ma con tutto intero il cielo che il mattino irradierà stupendo e senza nubi; né per forza dovrò accendere appena quei due soldi di candele a luci intermittenti là dove la fumosa gran caldaia di Londra va ribollendo e s'esala.
Mi piace questa lingua, questa dolce
bastarda del latino che discende come un bacio dal labbro d'una donna e suona come se la si scrivesse sopra una seta. Le sillabe che la compongono recano il respiro del clima ben fortunato del Sud e si stendono tanto dolcemente che non un solo accento in lei somiglia all'aspra, dura, gutturale, barbara nostra lingua di nordici, che siamo costretti a vomitare e sputar fuori.
Mi piacciono (scusate la follia)
anche le donne: dalla prosperosa guancia abbronzata della contadina con il grande occhio nero aperto a sguardi esprimenti d'un tratto mille cose, al ciglio d'alta dama un po' più triste ma limpido, con umida e violenta l'occhiata, con il cuore sulle labbra e l'anima ch'è dietro la pupilla dolce come il suo clima nel colore luminoso di sole dei suoi cieli.
O Eva d'una terra che'è rimasta
Paradiso! Bellezza, tu, italiana! Non ispirasti Raffaello che morì tra le tue braccia gareggiando con quanto noi conosciamo del Cielo o possiamo volere, per quel tanto che ci è concesso? Benché nel fervore del canto, che parole mai potranno ridire la tua luce, se Canova può creare opere quaggiù?
George Gordon Lord Byron
To see the Sun set, sure he'll rise to-morrow, Not through a mistery morning twinkling weak as Versione in inglese A drunken man's dead eye in maudlin sorrow, With all its sinful doings, I must But with all Heaven t'himself; say, that day will break as That Italy's a pleasant place to Beauteous as cloudless, nor be me, forc'd to borrow Who love to see the Sun shine That sort of farthing every day, candlelight wich glimmers And vines (not nail'd to walls) Where reeking London's smoky form tree to tree cauldorn simmers. Festoon'd, much like the back scene of a play, I love the language, that soft Or melodrame, wich people bastard Latin, flock to see, Which melts like kisses from a When the first act is ended by a female mouth, dance And sound as if it should be writ In vineyards copied from the on satin, south of France. With syllables wich breathe of sweet South, I like on Autumn evenings to And gentle liquids glinding all ride out, so pat in, Without being forc'd to bid my That not a single accent seems groom be sure uncouth, My cloak is round his middle Like our harsh northern strapp'd abuot, whistling, grunting guttural, Because the skies are not the Which we're oblig'd to hiss, and most secure; spit, and sputter all. I know too that, if stopp'd upon my route, I like the women too (forgive Where the green alleys my folly), windingly allure, From the rich peasant-cheek of Reeling wit grapes red ruddy bronze, waggons choke the way, - And large black eyes that flash In England 'twould be dung, on you a volley dust, or a dray. Of rays that say a thousand things at once, I also like to dine on becaficas, To the high dama's brow, more melancholy, But clear, and with a wild and liquid glance, Heart on her lips, and soul within her eyes, Soft as her clime, and sunny as her skies.
Eve of the land which still
Paradise! Italian beauty! didst thou not inspire Raphael, who died in thy embrace, and vies With all we know of Heaven, or can desire, In what he hath bequeath'd us? - in what guise, Though flashing from the fervour of the lyre, Would words describe thy past and present glow, While yet Canova can create below?