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CULTURA

16 SETTEMBRE 2011

VITA

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Il sound di Haiti scalda il MiTo


Paese-ospite alla rassegna
Quando tutto cade, quando tutto sfugge di mano, resta la cultura. La frase, pronunciata dallo scrittore haitiano Dany Laferrire allindomani del sisma che il 12 gennaio 2010 ha raso al suolo il Paese caraibico, rivela oggi la sua forza profetica. Quando, a 18 mesi dal disastro, le condizioni dellisola (e della sua popolazione) restano preoccupanti e, nita lepoca degli appelli umanitari, proprio la cultura a tener viva lattenzione del mondo su Haiti. Cultura che vuol dire soprattutto musica, come dimostra la scelta di MiTo Settembre Musica (la 18 giorni di concerti, eventi e incontri organizzati in parallelo a Milano e Torino, che tagliano trasversalmente tutto il mondo delle sette note) di scegliere proprio Haiti e le sue sonorit come Paese ospite della rassegna 2011. Non semplici concerti, ma il tentativo di approfondire attraverso la musica e gli incontri con i musicisti la storia e la cultura dellisola, una cultura di resistenza e di meticciato, frutto di un percorso doloroso fatto di colonialismo, migrazioni, accoglienza (decine di migliaia di schiavi sbarcati qui dallAfrica), e una storia recente di dittature e oppressione. Dolore che prende le forme allegre e nel contempo maliconiche del merengue, delle quadrille, del menuet. Gli appuntamenti con Haiti sono il 1618 settembre, sia a da ascoltare Milano che a Torino (info sul programma su www.mitosettembremusica.it), gli ospiti esprimono il meglio della forza musicale haitiana, dai Ti-Coca che reintepretano i suoni del vud ai Racine Mapou de Azor, la band pi celebre dellisola.

A Roma la prima antologica di Shoot 4 Change, il photo social network inventato in Italia
di Antonio Sgobba spazi della Provincia a Palazzo Valentini. Circa 50 autori, professionisti della Una donna uscita dal centro che fotogra a e non, provenienti da tutti i la accoglieva tra altre decine di rifugiati continenti. una sintesi della nostra e ha incominciato a conosceattivit, stato di cilissimo scegliere tra migliaia di re Roma, fotografandola. Prida vedere ma aveva paura, le sembrava scatti. Nella selezione abbiamo deciso di equilibrare tutto ostile. Lobiettivo stato le nostre diverse caratteriil ltro che le ha permesso di stiche, spiega Amendola. raccontare la realt. Il photo social network nasce Antonio Amendola racconta una delle tante esperienze che hanno se- proprio da una sua idea: Tutto pargnato i due anni di vita di Shoot 4 tito dal mio blog, adesso siamo in pi Change, collettivo di fotografi rigo- di 600 fotografi nel mondo, racconta. rosamente non profit: Abbiamo re- Ora, la prima mostra antologica. Tutgalato le nostre macchine ai rifugiati ti gli scatti sono riuniti dallidea che provenienti dal Nordafrica, gli abbia- una fotografia pu cambiare il mondo. mo chiesto di farci vedere la nostra Uniamo la fotografia di prossimit, citt coi loro occhi. Abbiamo chiamato cio il racconto di quello che accade il progetto Punto di fuga. sotto casa, ai grandi reportage dalle Il risultato di questo esperimento zone di crisi. diventato una mostra, 100 click 4 La mostra scandita in tre momenti: change, dal 16 settembre a Roma negli Persone, luoghi, fatti: i volti che incontriamo ogni giorno, un grand tour in realt perdute e invisibili, in ne gli eventi che fanno la storia. Allinterno anche una sezione dedicata ai nuovi mezzi: si chiama iphonography e raccoglie gli scatti fatti con lo smartphone. Ci sar spazio anche per attivit collaterali, per rendere partecipe chiunque voglia comprendere i nuovi meccanismi di comunicazione utilizzati da Shoot 4 Change, aggiunge Amendola. La partecipazione fondamentale: una delle aree pi importanti dellesposizione quella sulla crowdphotography, la fotogra a generata dalla collettivit. Lorganizzazione tutta a cura dellassociazione Piano Bi e non si limita alla mostra: il 12 settembre in programma un workshop con Alfons Rodriguez, membro attivissimo del network e rma del National Geographic spagnolo.

Col team dei fotogra non pro t in mostra lo sguardo degli altri

Per Abio la solidariet si fa di corsa


Runner e volontari si s dano a Milano nella Media Running Challenge. Una s da lanciata da Fondazione Coca Cola
da correre
Un weekend allinsegna dello sport, della solidariet e dei diritti dei bambini. quello che verr messo in strada da Fondazione Abio Italia onlus e Fondazione Coca Cola Hbc Italia il weekend del 24 e 25 settembre. Sabato, infatti, in programma la settima giornata nazionale PerAmore perAbio e il giorno successivo si corre la The Media Running Challenge, manifestazione podistica a scopo beneco giunta alla sua quarta edizione. Ma cosa ha fatto incontrare i volontari di Abio, che si occupano dei bambini ricoverati in ospedale, e la fondazione della pi celebre bevanda con le bollicine? Si potrebbe dire il caso. Labbinameno tra i due eventi, anche se con Fondazione Coca Cola avevamo gi avuto dei rapporti in passato, per cos dire nato dalla concomitanza delle date delle due manifestazioni, conferma Regina Sironi, segretario generale di Fondazione Abio. Ma il bello di questa liaison che Fondazione Coca Cola non si limitata a destinare il ricavato della manifestazione podistica ad Abio, ma ha anche coinvolto i dipendenti dellazienda Coca Cola Hbc Italia ad aderire come volontari alla giornata di raccolta fondi dellassociazione. Una bella alleanza, proprio in questi giorni stiamo mettendo insieme i gruppi per i banchetti, commenta Sironi. Sabato 24, infatti, tra i circa 120 banchetti che saranno allestiti in tutta Italia, due saranno presso le sedi milanesi dellazienda. Siamo orgogliosi di essere a anco di Fondazione Abio con le attivit di volontariato dei dipendenti Coca Cola Hbc Italia e con la nostra The Media Running Challenge, dichiara Alessandro Magnoni, vicepresidente di Fondazione Coca Cola. Obiettivo, nanziare i corsi di formazione che le sedi Abio presenti in Italia organizzano nel corso dellanno. Laiuto di Coca Cola permetter alle associazioni locali di realizzare corsi per i nuovi volontari, per garantire una presenza quali ca, costante e cosciente nei reparti pediatrici, spiega Vittorio Carnelli, presidente di Fondazione Abio Italia. Nel 2010 liniziativa ha raccolto oltre 50mila euro. Questanno si punta a migliorare, coinvolgendo sempre pi persone non solo del mondo della comunicazione, ma anche famiglie e appassionati. Cuore della corsa (percorsi da 5 o 10 km) lArena Civica, dove correranno i bambini, mentre gli adulti gareggeranno lungo le vie di Milano. [A. Ne.]

Iscrizioni in loco o online www.themediarunningchallenge.it

Per partecipare

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