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Seduta del pomeriggio.

Dr. A. Solerio: Facciamo l’ipotesi di giocare a bandiera, giocavate a bandiera da


bambini? Chi è che ha giocato a bandiera? Allora, io dico un numero, vediamo se il
Tecnico là dei suoni mi ascolta, allora sentiamo il numero due,… si è addormentato!
N.d.r. Dagli altoparlanti esce la romanza “Nessun dorma”………….
Diciamo che è l’inno dell’Italia velica, il Moro di Venezia, Luna rossa, ebbè, c’è
l’antitesi e la sintesi. Andiamo per vincere e possiamo essere sconfitti. Importante è
esserci. La nostra vita è fatta di vittorie e di sconfitte. Importante è partire per vincere
non solo per partecipare. Comunque era il momento, d’altra parte, nessun dorma,
visto che alle ore 14,30 il nostro intestino tenue comincia a confrontarsi con le
molecole grosse, siamo tutti svegli, per stare ancora più svegli, la M. Pia ci terrà
svegli, tocca a lei, ci parlerà di Margherita.
M. Pia: Margherita …
Dr. A. Solerio: Margherita che si chiama poi Lola perché tu non c’eri la volta….
M. Pia: Sei tu che vuoi chiamarla per forza come la Regina Margherita…..
Dr. A. Solerio:No, perché in famiglia dopo Maria Pia e Maria Paola ci voleva Lola,
nome chiaramente trasgressivo, goliardico, speriamo che interrompa questa
tradizione di Marie anche se essendo una bambina Graphytes, ho paura che la
disciplina…
M. Pia: Ma se la moglie del Dottor Peracchio dice che i Graphytes sono i più
disciplinati …
Dr. A. Solerio: Sono i più disciplinati! Però hanno l’istinto, hanno l’istinto qualche
volta che va oltre la disciplina, hanno la violenza dell’istinto. Va bene, la M. Pia ci
racconterà di Margherita.
M. Pia: A tutti il mio più sentito benvenuto. Vado velocemente per non sforare il
tempo a mia disposizione. Ci rivediamo dopo due Seminari perché lo scorso anno,
grazie a Dio, grazie al Dottor A. Solerio, senza ovviamente dimenticare mio genero,
sono diventata nonna. (Ilarità). Devo proprio ringraziare il Dr. Solerio perché, mentre
i farmaci chimici ci riservano gli effetti collaterali, sempre spiacevoli, Techineos ci
regala gli effetti a sorpresa, sempre gradevoli, che non finiscono proprio mai di
sorprenderci e Margherita, la mia nipotina, è uno di questi. Avevo incoraggiato mia
figlia a sperimentare questo Metodo di cura per una serie di disturbi funzionali,
cefalea, dismenorrea, secchezza della pelle che sembrava di cuoio, ipotensione con
pressione massima che, in estate e ormai da due anni, non superava i 70 mm di Hg.
Inutile dire che con questa pressione e col caldo mia figlia diceva di provare una
astenia tale che le sembrava di trascinarsi sui gomiti. La mia proposta di sperimentare
Techineos ha ricevuto da lei un sì così condizionato “Provo per sei mesi, se ottengo
dei risultati continuo per tutta la vita, se i risultati non mi soddisfano smetto e tu
smetti di rompere…” La dieta di eliminazione Latte è stata immediatamente decisiva,
in pochi giorni sono sparite la cefalea e la dismenorrea, addirittura ancor prima della
assunzione per bocca dei rimedi omeopatici. Alla prima visita era risultato che
bisognava essere “Efficaci su Ovaio” e veniva indicato Lilium Tigrinum e il Dottor
Solerio disse, meravigliandoci, che, secondo la sua esperienza, quando fosse cessata
la “Efficacia Lilium” cioè quando il Lilium avesse completamente espletato la sua
azione si sarebbe verificata una gravidanza e così è stato! Una nuova nascita è sempre
un evento direi sacro e carico di mistero, che ci riempie di stupore e di ammirazione
anche scientificamente parlando. Se pensiamo che un ovulo fecondato, costituito per
il 95% di acqua e il 5% di proteine, più piccolo di una capocchia di spillo, in nove
mesi costruisce un essere così perfetto e così completo, fatto di milioni di miliardi di
cellule c’è da rimanere ammirati e stupefatti. E’ un mistero grande che la più piccola
molecola polare, l’acqua, e la più grande molecola polare, il DNA, incontrandosi,
riescano ad attuare una infinità di informazioni per una crescita così formidabile: è la
forza della Vita. Possiamo definire la Vita come ciò che regola fenomeni che non
produce, cioè la Vita è pura informazione. Rimane ancora oggi per la scienza un
mistero l’annidamento dell’ovulo. L’ovulo viene fecondato nella tuba, impiega
cinque giorni a scendere nell’utero, in attesa che gli ormoni preparino la mucosa ad
accoglierlo. Quando arriva nell’utero scava una nicchia nella mucosa, rimane un
mistero per la scienza il fatto che non venga rigettato. Nella mucosa scava fino a
raggiungere i vasi che devono nutrirlo, e il fatto che non si formi una cicatrice lì dove
ha prodotto una ferita rimane un altro mistero per la scienza. Stupisce anche quello
che in gravidanza può fare Techineos a favore del perfetto mantenimento dello stato
fisiologico. Al primo posto metterei il ripristino della fecondità che qui è stata una
gradita sorpresa. Una sgradita sorpresa è stato invece il dover subito sperimentare
quanto sia importante la dieta di eliminazione per la prevenzione delle patologie. A
seguito di un pranzo, seppur guardingo, al ristorante, mia figlia, alla terza settimana
di gestazione, è stata colpita per qualche giorno da diarrea. Ormai le diarree sono
quasi tutte virali. Questi virus intestinali hanno uno speciale tropismo per l’embrione
che danneggiano. Infatti alla metà del terzo mese la gravidanza si è interrotta. La
Dottoressa Uasone ha definito questo aborto una grazia ricevuta, perché il bambino
avrebbe avuto come minimo una cardiopatia. Gli Ostetrici ed il Dottor Solerio hanno
minimizzato infatti sei mesi dopo è iniziata una nuova gravidanza. Scottata dalla
precedente esperienza mia figlia ha prontamente lasciato perdere il “fidato
Ristorante” ed ha optato per un più sicuro fai da te in ufficio. Per tutta la gravidanza
ha mantenuto la sola dieta di eliminazione senza assumere alcun prodotto
omeopatico, così aveva indicato il Dottor Solerio, per evitare eventuali aggravamenti
in caso di errori di eliminazione. ……….
In base alla mia esperienza di Medico ospedaliero mi aspettavo qualche intoppo, ma,
a dimostrazione di quanto sia importante la dieta in gravidanza, il decorso è stato
ideale e talmente fisiologico da meravigliarmi, a partire dai dati di laboratorio sia sul
sangue che sulle urine: fisiologicamente perfetti per tutta la durata della gestazione.
Mi ha colpito anche il basso livello di linfociti che entrano nel gioco immunologico.
Si è avuto per tutta la durata della gestazione un perfetto equilibrio di tutte le funzioni
fisiologiche: assenza di nausea e di emesi, non vi è stato nessun coinvolgimento
venoso, tipo emorroidi o varici agli arti inferiori, come c’era da attendersi data la
genetica ( di parte materna) e dalla minuta costituzione fisica che faceva supporre una
forte pressione dell’utero sulla vena cava. Anche qui abbiamo la conferma che non è
la forza del carico ma la debolezza del terreno a dare le patologie. Quando è in
perfetto equilibrio neurovegetativo, l’organismo si adegua a qualunque carico,
l’assenza di distonia venosa ha fatto sì che le vene adeguassero il loro tono alla
maggior pressione, senza cedimento e di qui l’assenza delle patologie venose. Non ha
avuto nessun mal di schiena come avrebbe fatto supporre la genetica, io ricordo con
incubo i miei mal di schiena da gravida. Nessun aggravamento per il rilassamento da
cause ormonali della scoliosi che la aveva colpita fin dalla tenera età e che era stata
trattata a lungo e molto bene al Centro per la Scoliosi di Vigevano dal professor
Negrini. Non si è ripresentata alcuna traccia di nuove smagliature che erano da
aspettarsi in quanto si erano già manifestate alla pubertà. L’aumento ponderale è stato
minimo, quasi mi preoccupava. Devo ringraziare il Dottor Oddino che mi rassicurava
e garantiva che quello era un segno molto favorevole. Non ha mai presentato dispnea,
nessun cloasma (macchie gravidiche al volto), nessun gonfiore, tranne un accenno di
edema alle caviglie gli ultimi quindici giorni. Essendo intollerante “Latte” mia figlia
ha continuato a mangiare frumento per tutta la gravidanza ed ha potuto fare una
osservazione curiosa: durante le ferie la bambina scalciava molto meno, era più
tranquilla e mia figlia lo attribuiva al minor stress delle ferie. Invece, essendo in
vacanza in Alto Adige, dove mangiano solo pane di segale, introduceva meno
frumento che poi è risultato essere l’allergene della bambina, per cui la bambina era
meno agitata. Viene spontanea una domanda. Facendo attenzione a quando il feto
scalcia di più e a quando il feto scalcia di meno, tutte le mamma ne fanno esperienza,
si può cercare di scoprire a cosa il bambino è più intollerante? L’ipermotilità in utero
del bambino potrebbe essere un indice di quella “irritabilità cerebrale” di cui parla
Randolf? Altra osservazione circa gli scambi madre – figlio. Mia figlia aveva notato
che quando era molto concentrata e quando il lavoro era molto impegnativo la
bambina non si muoveva mai. Forse era per la vasocostrizione dell’arteria uterina da
adrenalina materna a dare sonno al feto ma forse si può trattare anche del fatto che il
feto sente non solo le parole ma anche avverte l’Energia che lo circonda. E’
dimostrato che il bambino non desiderato non disturba mai, anche dopo la nascita,
proprio come se non ci fosse. (Ad un Congresso di Pediatria di parecchi anni fa è
stato riferito, dopo studi su vasta scala, che il bambino, che non è stato bene accolto
dalla madre, anche per solo pochi giorni, come può accadere per esempio se la madre
è presa da passeggero spavento per l’improvvisa gravidanza, nasce con un segno
chiamato isola nelle creste dermiche della mano. La mano sappiamo che è un
prolungamento del cervello tanto è rappresentata a livello dei centri nervosi).
In riferimento agli scambi tra madre e feto, recentemente, è stato segnalato dai
ricercatori il passaggio dal feto alla madre di cellule staminali che dalla placenta
entrano nel circolo sanguigno materno, vengono portate negli organi della madre, si
fermano nell’organo malato ed essendo totipotenti si trasformano in cellule sane
dell’organo materno malato, si tratta a tutti gli effetti di un vero e proprio trapianto di
organo che rivitalizza l’organo meiopragico materno. Il parto si è svolto con taglio
cesareo programmato ed il decorso postoperatorio è stato regolarissimo, Arnica,
somministrata come sappiamo da Dolcedo nelle urgenze chirurgiche, ha confermato
la sua efficacia e tutto è andato regolarmente, come un orologio svizzero. Ora i parti
avvengono quasi tutti in modo programmato, tranne ovviamente le urgenze. E’ ormai
un ricordo ciò che accadeva alle nostre nonne che partorivano spontaneamente e
celermente appena si era “fatta la luna”. Ho fatto qualche ricerca in merito all’effetto
lunare che ritenevo una superstizione delle nonne ma non è così. Se volete ve ne
parlo brevemente. La luce ha effetto sulla epifisi. La luce inibisce l’epifisi che è a sua
volta inibitrice delle gonadi. E’ così che, inibendo l’inibitore, passato l’inverno, la
luce che aumenta fa ovulare gli animali selvatici ad esempio i camosci che ovulano
nella stagione giusta per avere nascite e periodi di allattamento prima che spunti
l’erba e quando spunta l’erba il camoscetto è pronto a brucare. Le donne della
preistoria, come gli animali selvatici oggi avevano solo due luci, quella del sole e
quella della luna a scandire il ritmo della vita e la luna aveva segnato il ritmo delle
mestruazioni. Le donne della preistoria mestruavano tutte contemporaneamente
quando i loro uomini erano fuori per la caccia ed ovulavano tutte di notte
contemporaneamente, come è stato scientificamente dimostrato anche per le
collegiali, quando i loro uomini erano a casa. Così, ovulando di notte e di luna nuova,
dopo nove mesi i parti avvenivano di notte e di luna nuova. La Dottoressa Uasone
ricorda che quando lavorava presso il Centro Immaturi di Alessandria al novilunio gli
arrivi di immaturi raddoppiavano. Il ciclo mestruale è segnato ancora oggi da questo
ritmo ancestrale lunare di 28 giorni, anche se negli anni l’inquinamento luminoso ha
svincolato in parte il ciclo mestruale dalle fasi lunari. Dal Dottor Peracchio, che
ringrazio, ho imparato una cosa interessante, la marcia automatica del neonato.
Sorreggendo in piedi leggermente inclinato in avanti il neonato e facendogli posare
appena i piedini sul tavolo, si osserva come tende a camminare. Con questo
accorgimento si osserva se il bambino è un Arsenicum o un Pulsatilla o un Graphytes.
Se è Pulsatilla parte subito, sgambetta velocemente e in un attimo arriva in fondo al
tavolo. Se è un Arsenicum sta fermo dove lo si mette. Se è Graphytes aspetta un po’ a
partire poi muove alcuni passetti guardinghi. Dalla marcia automatica Margherita è
sembrata un Graphytes, come poi ha confermato il Dottor Solerio che ha commentato
“ Avete il vostro castiga matti”. Così pare, è una bambina buona, risanata da
Techineos, non piange mai ma urla al minimo intoppo, facendo delle rabbie
improvvise che, per fortuna, durano pochi secondi.
Allattamento: per un feed back mammella – ipotalamo la suzione stimola la
produzione del latte. Quando la montata lattea tarda ad arrivare o è scarsa, bisogna
attaccare al seno il bambino appena piange. Margherita piangeva per fame ogni ora.
Attaccandola però al seno a domanda è stato possibile sopperire tanto che ancora
adesso mattina e sera prende il latte materno. La Natura è provvida, così la suzione
stimola la produzione non solo del latte ma anche delle endorfine, che sono morfine
endogene, che sono sedative e sopperiscono al mancato sonno materno. Adesso
veniamo alla importanza della doppia eliminazione dell’allergene quando si allatta.
A venti giorni di vita, nonostante l’esclusivo allattamento al seno materno, la
bambina, in seguito ad una banale esposizione in ambiente infetto ha manifestato:
disturbi intestinali, rinite allergica, dermatite atopica, opacamento di un timpano.
Così ad appena un mese di vita credo che Margherita sia una delle più giovani
Pazienti del Dottore. E’ risultato l’ allergene mascherato “Frumento” e prodotti
omeopatici già per l’Intestino, per il Pancreas e per la mucosa dei Seni Paranasali che
si formeranno in seguito! Il Dottor Solerio ha prescritto alla mamma la dieta a
doppia eliminazione, “Latte e Frumento”. Il quadro è rapidamente migliorato e nel
giro di poche settimane la neonata era completamente rimessa a nuovo. Risulta
incredibile, quasi pazzesco, che in alcuni casi (ognuno di noi è unico ed irripetibile),
ciò che mangia la mamma influisca immediatamente e tanto pesantemente sul
lattante. Questo non lo avrei mai immaginato né ipotizzato in tutta la mia vita.
Secondo la Dottoressa Uasone di tutti gli allergeni il latte è il più rapido a dare segni
sul bambino, mentre il frumento è quello che impiega più tempo a dare dei disturbi.
[[[ n.d.r.(forse perché le quantità di frumento nel lattante sono minori, mentre al
contrario nell’adulto a dare sonnolenza postprandiale è più il frumento perché le
quantità sono maggiori?)]]]
Iniziata la cura tutto è andato per il meglio. Poi è arrivato il giorno in cui l’Ufficio di
Igiene ha mandato l’invito a presentarsi per le vaccinazioni di obbligo. Vi risparmio
la scena con la Dottoressa Uasone a cui chiedevo un certificato non di esenzione ma
solo di rinvio. Lei diceva che in vita sua non aveva mai fatto una cosa di questo
genere, che era la prima volta, che le chiedevo di venir meno ai suoi principi… Vi
confesso che sono stata colta dal panico, ben conoscendo le devastazioni che le
vaccinazioni hanno portato a casa mia e di cui mi sono resa conto solo dopo aver
riflettuto per diversi anni sull’anamnesi familiare in relazione a quanto il Dottor
Solerio mi aveva spiegato e anche alla luce della immunologia moderna. Perché io
sono come quello che con una barzelletta ride tre volte, la prima quando gliela
raccontano, la seconda quando la racconta e la terza quando la capisce! Poi c’è anche
chi non la capisce mai…. Io non ce l’ho con le vaccinazioni ma sono le vaccinazioni
che ce l’hanno con la mia genetica. Per il no alla vaccinazione di Margherita devo
dire che ho trovato maggior collaborazione dall’Ufficio di Igiene che dai Pediatri
curanti (niente anamnesi immunologica, devono tutelarsi legalmente), Dottoressa
Uasone in primis. Essendo la bambina sotto trattamento omeopatico immuno
modulante ho chiesto alla Dottoressa Uasone di farmi un certificato di temporanea
controindicazione alla vaccinazione. Dopo molta insistenza e pressione da parte mia
il certificato è finalmente uscito dalle sue mani. Ma quando lo ho presentato
all’Ufficio di Igiene mi è stato detto che non era valido perché non veniva indicata la
durata della controindicazione. Ho così presentato un certificato meno autorevole
fatto da me, per la durata massima consentita, tre mesi. Poi ho detto alla Dottoressa
Uasone che il suo certificato era sbagliato e sentite bene cosa ha risposto: che sapeva
benissimo di aver fatto un certificato non valido. (Risata). Io glielo ho estorto e Lei
mi ha così ripagata, non venendo meno ai suoi principi! E’ passata ormai tanta acqua
sotto i ponti e col tempo tante cose cambiano. Così abbiamo potuto toccare con mano
il decorso privo di patologie infiammatorie del bambino non vaccinato anche se è a
genetica molto autoaggressiva. Ma soprattutto si è fatta strada una conoscenza nuova
per noi della Medicina Ufficiale, un fatto molto importante: che cioè i casi
infiammatori acuti e anche le malattie infettive epidemiche se trattate
omeopaticamente non spaventano più perché anche le malattie infettive dalla parotite
al morbillo trattate omeopaticamente guariscono in 48 – 72 ore senza complicazioni.
E’ significativo il fatto, segnalatomi da un amico pochi giorni fa, che un Herpes
Zoster insorto in un adulto leucemico, quindi con poche difese immunitarie, è guarito
senza conseguenze in tre – quattro giorni con Catalizzatore Sol + Rhus Tox e
Catalizzatore Sol + Farmaco Fondamentale (Simillimum Cerebrale) a giorni alterni.
E’ necessario a mio avviso che noi Piemontesi facciamo di più per far conoscere ai
Colleghi che con l’Omeopatia le malattie infettive non fanno più paura, perché
guariscono in pochi giorni senza complicanze. Questo concetto manca assolutamente
a tanti medici accademici e quindi abbiamo il terrore, se arriva la meningite, se arriva
questo, se arriva quello… Passati i tre mesi di rinvio questo tempo mi è servito per
persuadere i familiari a rinunciare alla vaccinazione, i genitori hanno approfittato del
fatto che la Regione Piemonte riconosce il dissenso informato e così, ringraziando
l’Ufficio di Igiene, la Regione, l’Onorevole Rosy Bindi che ha fatto la legge, hanno
firmato il dissenso, pagata la multa che è proporzionale alle vaccinazioni rifiutate e
così Margherita, a tutt’oggi, ha undici mesi e mezzo, quattro dentini, è un fiore e vede
i Pediatri solo in visita di cortesia. Ha avuto solo due episodi di gocciolamento del
nasino, uno durante l’impollinazione del grano, perché abita in un casale di campagna
dove il contadino ha messo attorno un mare di frumento, l’altro episodio lo ha avuto,
per dirla con la Dottoressa Uasone, dopo una “festicciola” materna. La “Festicciola”
per la Dottoressa Uasone è uguale a carico di antigeni alimentari, secondari,
scatenanti e il mascherato. Episodi comunque durati non più 36 ore e passati con
Catalizzatore + Graphytes. Una lacuna grave della Medicina Ufficiale è quella di aver
sempre lasciato credere a noi Medici che le vaccinazioni non fanno mai male, senza
mai effettuare prima delle vaccinazioni una ricerca anamnestica e ancora peggio
senza osservare con attenzione nei 60 giorni successivi cosa succede perché mai
nessuno dei nostri Maestri ci ha parlato della pericolosità dei vaccini. Il Ministro De
Lorenzo ha addirittura emesso una circolare dove diceva non rappresentare
controindicazione alla vaccinazione certe piccole patologie che invece sono date
come controindicazione nel foglietto illustrativo della ditta produttrice. Ormai
sappiamo che i vaccini slatentizzano la genetica, fanno emergere cioè le tare
ereditarie ed fanno anticipare le patologie. Io mi domando: se il bisnonno materno di
Margherita ha tolto le tonsille a settant’ anni, se la nonna materna di Margherita ha
tolto le tonsille a trentaquattro anni, se la Mamma di margherita ha tolto le tonsille a
sei anni, senza dieta di eliminazione Margherita, se col solo latte materno a venti
giorni era già in quelle condizioni di autoaggressione immunitaria che abbiamo visto,
a che età sarebbe stata da tonsillectomizzare? Attualmente viene giustamente data
molta importanza alla genetica ma guai a giustificare l’insorgenza delle patologie
solo attribuendole alla genetica, perché si finisce per dare per ineluttabili le
anticipazioni delle tare familiari. Se il nonno ha il diabete a sessant’ anni e il nipotino
ha il diabete a sei anni, smettiamo di dire “è la genetica” stiamo attenti a non
molecolarizzare la genetica e la Medicina, dimenticando che Genetica è in primo
luogo Costituzione e Familiarità. Non dimentichiamo che il primato deve rimanere
alla Clinica, altrimenti finiremo per usare la genetica come alibi per i nostri errori
come ebbe a dire cinquanta anni fa il compianto Professor Carlo Uggeri che indicava
come prevenzione per gli anni 2000 non le vaccinazioni ma il loro contrario, ossia
l’eliminazione delle “tossine” cioè degli “immunocomplessi ed istamina”. Se
facciamo corretto uso dell’anamnesi, dell’anamnesi immunologica in primo luogo,
potremo veramente centrare il bersaglio di ritardare la comparsa delle patologie
evitando l’iperstimolazione immunitaria nei soggetti predisposti. Io non ho niente
contro l’immunologia, è l’immunologia a prendersela con me. Ricordate la mia
epatite iperimmune? Per ridare il primato alla Clinica ed insegnare ai Colleghi
Accademici il gioco immunologico ho tempestato la Dottoressa Uasone allo scopo di
scrivere a più mani una Pubblicazione sulla anamnesi immunologica. Se Le fate un
applauso di incoraggiamento forse ce la facciamo. (Applauso). Il mio tempo è
scaduto, mi fermo, Vi saluto con un “arrivederci all’anno prossimo” e spero proprio
con Margherita tra noi.
Dr. A. Solerio: M. Pia, dì un numero da uno a venti.
M. Pia: Tre.
Dr. Solerio: Sig. Tecnico, ha scelto il numero tre.
“Dagli altoparlanti esce la voce di Pavarotti che canta ”Parlami d’amore
Mariù”………
Dr. A. Solerio: Grazie, la sfumiamo, certamente innamorati così non ne esistono più,
o ne esistono ancora? Ne esistono ancora. Mi spiace aver trasformato questo consesso
di scienziati in un teatrino, ma, d’altra parte, questa mattina eravate un po’ troppo
seri. A questo punto, per tornare nei seri, chiamiamo il nostro Nume Informatico,
l’Ingegner Sarti, che è il Direttore d’orchestra del Sito.
Ingegner Sarti: Molto brevemente volevo rendere conto delle cose, come stanno
evolvendo, sul piano dei Servizi Informatici e Telematici. Come sapete, abbiamo due
Aree di Servizio, una è costituita dalla Posta Elettronica, dalla Lista di distribuzione,
che i Pazienti possono usare per scambiarsi informazioni. Certe volte le informazioni
vengono da fonti molto autorevoli, il Dottore, altre volte invece sono più che altro
richiesta di aiuto o segnalazioni, qualcuno che dice “ho testato queste cose, mi
sembra che vadano bene, un altro che dice “ma, sapete se la crema tal dei tali va bene
per gli intolleranti latte?” e quant’altro. Funziona abbastanza bene, ci sono ormai
quasi trecento iscritti. L’unico problema è costituito dal fatto che ogni tanto qualcuno
si becca un virus. Ogni poco? Che cosa succede? Il più delle volte, quando Voi vi
beccate un virus informatico è perché aprite, apriamo, mi ci metto anch’io, apriamo
un messaggio che contiene un allegato che è infetto, è fatto apposta per infettare la
macchina ospite con questo virus. Certe altre volte non accade aprendo l’allegato,
accade semplicemente visualizzando se uno non ha attivato le opportune protezioni.
Comunque sta di fatto che una volta che il virus ha preso possesso della macchina,
questo che cosa fa come tutti i virus che si rispettino? Si riproduce, e quindi va a
vedere negli indirizzi di posta elettronica memorizzati in quella macchina, prende
quegli indirizzi e manda ad ognuno una coppia di se stesso. Se la macchina che è
stata infettata dal virus ha memorizzato nella sua rubrica degli indirizzi l’indirizzo
Techineos, Techineos sarà oggetto della trasmissione di questo messaggio infetto.
Tipicamente questo c’è da sospettare che provenga dalla macchina di un qualche
paziente perché altri, che non sono pazienti, difficilmente sono a conoscenza del
nostro indirizzo di Posta Elettronica. La cosa migliore è ovviamente dotarsi di un
buon antivirus, tenerlo aggiornato e quindi essere protetti. Ognuno di noi se è protetto
dall’infezione non causerà infezione verso gli altri. Io spero prima o poi di trovare il
tempo e le competenze tecniche per attivare delle protezioni a livello di Server che
impediscano ad esempio se non la trasmissione di virus sulla Lista, quanto meno la
trasmissione di allegati sulla Lista. Si che gli allegati verranno bloccati alla fonte, non
verranno ridistribuiti quindi noi potremo stare tranquilli. Purtroppo ogni tanto,
diciamo ogni qualche settimana, forse meno, io vedo passare dei virus e come potete
ben capire non posso fare nulla, non ho nulla che possa fare per bloccarli.
O chiudiamo la lista moderandola, nel senso che tutti i messaggi vengono a me ed io
poi li filtro manualmente, cosa che si può anche fare, non è troppo impegnativo, poi
io li leggo comunque tutti, buona parte di questi messaggi non vengono spediti alla
Lista ma a me, al mio indirizzo personale, ed io li rigiro. Possiamo fare così,
eventualmente, nell’intertempo, fino a che non avremo delle soluzioni tecniche
adeguate. OK. Questa è una decisione importante, che io non volevo e non potevo
prendere in maniera autonoma.
Dr. A. Solerio: Siamo tutti solidali.
Ingegner Sarti: La seconda Area di Servizi è invece quella relativa al Sito. Sapete
che c’è un indirizzo di Webb, Word Webb……di pagine che contengono quelle
informazioni di interesse per i Pazienti. Il Sito ha visto giorni migliori in quanto a
dinamica nel senso che adesso è un pochino fermo, è un pochino fermo perché, da
una parte, si è deciso di non pubblicare automaticamente le segnalazioni di prodotti
testati positivamente, dall’altra parte aspettiamo che si concludano i lavori dei Gruppi
di Studio delle Intolleranze. Se Voi andate sul Sito trovate una Sezione dedicata a
questo, in cui comunque si rende ragione dell’evoluzione di questi lavori. Quindi io
suppongo che presto ci saranno informazioni ulteriori e nuove lì. Sul Sito voglio
ancora dire una cosa, due cose. Ci sono problemi di riservatezza, cioè noi non
vogliamo un accesso pubblico a queste pagine. Per evitare che ci sia un accesso
pubblico abbiamo due possibilità e le cerchiamo di perseguire entrambe. La prima
cerchiamo di fare in modo che nessun motore di ricerca sia consapevole di queste
pagine, le trovi. Per evitarlo, io, da parte mia, metto in atto le mie protezioni ma è
importante che nessuno, se ha delle pagine su un altro Sito Webb punti questo sito
perché altrimenti gli spider di ricerca che viaggiano autonomamente sulla Rete
trovano quelle pagine, seguono quell’indice e ci trovano, trovano il nostro indirizzo.
La seconda misura di protezione è costituita da una pass word che come tutti sapete è
pulsatilla. Ora purtroppo, recentemente, ci sono stati alcuni Pazienti che non sono
riusciti ad entrare pur digitando correttamente il Nome Utente “Techineos” e la pass
word pulsatilla. Sono pochi, per fortuna, non sono tutti, il fatto semplicemente che 36
– 38 di Voi abbia effettuatola prenotazione a questo seminario attraverso il sito
testimonia che le pagine in realtà funzionano e sono contento di questo. Qualcuno
però ha dei problemi. In genere queste Persone mi scrivono, qualche volta
fortunatamente io riesco a dare moto, per così dire, a risolvere il loro problema,
qualche altra volta, purtroppo io non ci riesco. Il sospetto, per esserne sicuro dovrei
mettere le mani sulla loro macchina, fisicamente, capire perché, io ho il sospetto che
si tratti di macchine che hanno, montano, delle versioni di software che non sono
aggiornate o che sono configurate in maniera non standard. Però è ovvio che io non
posso imporre ad un Paziente di configurare come voglio io la sua macchina. In
sintesi, una informazione che vale adesso e una informazione per il futuro. Una
informazione che vale adesso è : normalmente quando voi fate il log in, cioè entrate
nel Sito e vi viene chiesto di specificare il nome Utente e Pass word, normalmente Vi
dovrebbe apparire una mascherina, una finestrina con tre campi da riempire. Il primo
campo è il Nome Utente e Voi lì ci scrivete techineos, minuscolo o maiuscolo come
volete, il secondo campo è Pass Word e Voi lì ci scrivete pulsatilla, minuscolo,
dovreste avere un terzo campo che dice Dominio, allora lì in teoria dovrebbe
funzionare tutto anche se non ci scrivete nulla ma se per caso non funziona, provate
per favore a scriverci il nome della macchina che ospita questo Server che è
Luigi – nt, cioè Luigi (che è il mio nome), trattino senza spazi dentro, il meno, il
trattino del meno,nt. Nt perché la macchina era un nt, adesso non è più un nt ma è
rimasto il nome. OK? Se avete problemi scrivetemi, telefonatemi, e cerchiamo di
risolvere insieme. Tenete presente però che io sto valutando in maniera seria la
possibilità di cambiare radicalmente la soluzione, cioè di non affidarmi più ai Servizi
di Microsoft , perché sono così poco standard ma di gestirmi in casa il controllo della
pass word. Potrebbero cambiare le cose, nel respiro di qualche mese, diciamo per
Natale, nel qual caso però io sarei costretto a cambiare indirizzo o cambiare qualche
dettaglio nel collegamento, ovviamente Vi farò sapere tutto attraverso il Sito stesso,
la Mailing List e magari esporremo una locandina negli Studi. Vi ringrazio….Se ci
sono domande…. (battimani).
Dr. A. Solerio: La modestia dell’Ingegnere è pari alla Sua capacità. Se volete fargli
qualche domanda alzate la mano. E’ stato talmente esauriente che non siamo in grado
di…bene! A questo punto torniamo ad un argomento medico e facciamo parlare un
altro Medico Veterinario. E’ uno dei tre Maestri Veterinari che ho incontrato nel mio
peregrinare, il Dottor Marco Faccenda di Busca, collabora col Dottor Barcelò che
viene ogni tanto dalla Spagna in Italia nei suoi giri nel mondo, nel mondo suino, e ha
fatto delle esperienze, dopo essersi avvicinato a Techineos, e ci racconta quello che
ha visto Lui nei suoi allevamenti.
Dr. Marco Faccenda: Buona sera a tutti, io credo, Alessandro, che vicino a Pavarotti
dovevi mettere il porcello, come altro nume tutelare della giornata, perché parleremo
ancora di maiali. Parlare di maiali ad un pubblico che è abituato a vederli sotto forma
di salami o prosciutti non è molto facile, tanto più che nell’immaginario collettivo la
parola maiale evoca principalmente due cose: o sporcizia o grasso. Allora io vorrei
spendere due paroline per ridare un po’ di dignità a questo animale, citando due
motivi principali, ce ne sono altri, ma due che ritengo giusto riportare in questa sede.
Il primo è che in questi ultimi anni, in questi ultimi decenni, la selezione genetica ha
portato ad avere dei maiali che sono tutto meno che grassi, i maiali sono magri,
intendendo per magri il fatto che è molto diminuita rispetto al passato l’infiltrazione
di grasso nelle fibre muscolari della carne e questo ha fatto sì che la carne di maiale
sia stata rivalutata moltissimo dal punto di vista dietetico. Contiene meno colesterolo
di altre carni sia rosse che bianche e quindi mangiate carne di maiale, a meno che ci
sia qualche intolleranza. Il secondo motivo per cui probabilmente bisognerà un
giorno santificare il maiale è che è l’animale, per caratteristiche anatomiche e
fisiologiche, più vicino all’uomo a parte le scimmie facenti parte della Famiglia dei
Primati. Siccome è molto più facile allevare maiali che non scimpanzé, la scienza sta
lavorando per i cosiddetti xenotrapianti,cioè i trapianti di organi o parti di organi
presi dal maiale e trapiantati sull’uomo. Siamo ancora in fasi chiaramente di studio,
sperimentali, però, siccome la scienza galoppa, in futuro, non so quando, ci saranno
dei trapiantati con organi o parti di organi derivati dal suino. Chiudo questa apoteosi
sul maiale e passerei ad illustrare una piccola esperienza di campo, io sono un
Veterinario che lavora negli allevamenti e in un allevamento è stata condotta una
prova di vaccinazione. L’allevamento intensivo del maiale, cioè allevamenti dove
sono concentrati migliaia di capi è un mondo tutto particolare e credo che ben pochi
di Voi abbiano una idea di che cosa sia. Comunque dico solo che nel suino, allevato
in maniera intensiva, vengono praticate diverse vaccinazioni, soprattutto per
prevenire malattie dell’apparato respiratorio. Allora, per un allevatore diventa
difficile sapere se questi vaccini sono veramente efficaci. Nessuno può dire “se non
avessi vaccinato le cose sarebbero andate meglio o peggio”. Tradotto in altro tipo di
linguaggio, l’allevatore vuole sapere se tutti i soldi che spende per vaccinare i suoi
maiali siano soldi ben spesi, tenendo presente che, quando parlo di soldi, parlo di
decine di milioni: in un allevamento con qualche migliaio di capi si fa in fretta a
spendere 50.000.000 di lire all’anno in vaccinazioni. Allora, per questo motivo, si è
iniziato a fare una prova nella quale si è inserito un discorso legato non a Tehineos
ma legato all’Omeopatia. La prova è stata fatta in questo modo: si è lavorato in un
grosso allevamento dove c’erano dei grossi problemi sanitari dovuti a patologie virali
difficilmente controllabili con i farmaci tradizionali, quindi un allevamento con
grosse perdite, sono stati divisi i maiali in cinque gruppi.
Nel primo gruppo sono stati fatti due vaccini tradizionali, vaccino A più vaccino B,
nel secondo gruppo i maiali sono stati vaccinati solo con il vaccino tipo A, sempre un
vaccino convenzionale. Quei numeri che vedete sotto le lettere sono le migliaia di
capi per ogni gruppo, quindi parliamo di grossi numeri. Il terzo gruppo ci sono i
maiali vaccinati con il vaccino B, 5695 capi. Il quarto gruppo vaccinato con un
vaccino omeopatico. Attenzione, non terapia Omeopatica ma vaccinazione
Omeopatica. Un vaccino Omeopatico, caro Alessandro, detto tra me e te in maniera
confidenziale, non ho ben capito che cosa sia, per cui, caso mai, se vuoi spendere due
paroline, cioè più che non capito non saprei spiegarlo, se vuoi spendere due paroline
tu per illustrarlo. Il quinto gruppo è un cosiddetto gruppo di controllo, cioè un gruppo
di 4606 maiali a cui non è stato fatto assolutamente nulla, nessun vaccino, né
tradizionale né omeopatico. Questo schema vaccinale è stato ripetuto due volte, non
sugli stessi maiali ma su altri maiali. Possiamo togliere la tenda. Ecco, non guardate
quella scala numerica sulla sinistra che è fuorviante, però queste sono i maiali le
perdite per ogni gruppo espresse in percentuale, i numeri sono in alto. Per perdite si
intendono sia maiali morti che maiali venduti di serie B. Cosa vuol dire? Vuol dire, in
gergo si chiamano scarti, che è un termine bruttissimo. Sono quei maiali che, per
problemi di salute, non riescono ad arrivare al peso voluto oppure che, per arrivare al
peso voluto, impiegherebbero troppo tempo e quindi andrebbero a scombussolare
tutta quella che è la normale routine di un allevamento. Quindi questi maiali ad un
certo tempo vengono venduti di serie B e quindi l’allevatore ne è penalizzato perché
non ne riceve un prezzo come se il maiale arrivasse normalmente al peso voluto.
Dunque vediamo che i maiali vaccinati con i vaccini convenzionali, quindi primo,
secondo e terzo gruppo, hanno avuto più o meno le stesse perdite.Vi ho detto che
questo è un allevamento con grossi problemi, infatti vedete che, tranne un caso, non
si scende mai sotto il 40% di perdite. Ciò vuol dire che poco più della metà dei maiali
che vengono svezzati arrivano poi all’età di macellazione diciamo belli. Quindi i
maiali vaccinati con i vaccini tradizionali hanno avuto le peggiori performances. Il
gruppo quattro e cinque sono più o meno simili, però vediamo che i maiali non
vaccinati per niente, con nessun vaccino, neanche omeopatico, si sono comportati
leggermente meglio cioè sono quelli che hanno avuto minori perdite in assoluto.
Conclusione mia è che, quando i problemi sono molto gravi e qui mi riferisco
chiaramente ad una popolazione di maiali, dove non esiste l’individuo, quando i
problemi sono molto gravi ad un certo punto conviene non fare niente, cioè è inutile
fare quello che oggi si può chiamare l’ accanimento terapeutico o profilattico perché
alla fine forse si peggiorano ancora le cose.

L’altra conclusione è che siamo probabilmente ai primi passi per quanto riguarda le
vaccinazioni omeopatiche sugli animali e sui maiali in particolare. Per cui c’è ancora
molto da fare e penso che in futuro potremo avere dei risultati sicuramente migliori.
Io ho finito il mio brevissimo intervento, volevo però aggiungere qualcosa a M. Pia a
proposito della luna. Prima di occuparmi di maiali io lavoravo nell’Alta Langa e mi
occupavo principalmente di bovini e le notti di luna piena praticamente le passavo
sempre a fare i parti da un allevamento all’altro perché effettivamente la luna
influisce moltissimo. Io credo che oltre al discorso della luce sia importante anche un
altro tipo di discorso. La luna in fondo regola le maree del mare…
M. Pia: Nella donna, prima dell’inquinamento luminoso, regolava l’ovulazione. La
luce polarizzata della luna agisce su tutto ciò che è cellula, sul cellulare, come anche
sui batteri. La luce solare vibra su tutti i piani, quindi è favorevole a tutto ciò che è
cellulare, la luce della luna è una luce riflessa, polarizzata, vibra su un solo piano,
deprime ciò che è cellulare, un conto sono le nascite delle vacche un conto è
l’ovulazione della donna.
Dr: Faccenda: Io mi riferivo ai parti.
Dr. A. Solerio: Poi il plenilunio è un momento, quando la luna va verso o quando la
luna va oltre il plenilunio?
Dr. Faccenda: la maggior parte dei parti si concentrano più ci si avvicina alla luna
così detta nuova.
Dr. A. Solerio: Quindi quando il plenilunio finisce di essere, attenzione, perché lo
Iang sale
M. Pia: Le donne, quando le due sole luci erano quella del sole e quella della luna,
ovulavano nel novilunio, quando la luce è solo solare, lo Iang, e non vi è luce
polarizzata, il sole e la luna sono quasi allineati e la luna non si vede o appare al
tramonto ma i fotorecettori cellulari, sia vegetali che animali, ricevono il solo
imprinting della luce che vibra su tutti i piani, quindi solo stimolante. La forza di
attrazione lunare attira le maree ma io mi riferivo all’azione della luce sulla epifisi
senza inquinamento luminoso.
Dr: A. Solerio: La Cina dice un’altra cosa, perché il plenilunio è il massimo dello Inn
e il parto è un momento Iang, un momento di simpaticotonia…quindi quando la luna
scende e cala lo Inn..
M. Pia: Guarda che Inn e Iang sono due contrapposizioni in certe parti della Cina
chiamano Inn quello che in altre parti chiamano Iang, quello che importa è la polarità.
Guarda che il parto avviene per azione del parasimpatico, la prevalenza vagale è
notturna, durante il travaglio vi è una forte parasimpaticotonia, la notte porta
parasimpaticotonia e i parti ancora pochi anni fa avvenivano più di notte proprio per
questa fisiologica parasimpaticotonia, così almeno avevo studiato.
Dr. A. Solerio: Non pensate mai di avere ragione contro un Pulsatilla…ma io sono
redento, le ho dato ragione. (Ilarità). Tocca al Dottor Faccenda scegliere un
numero…. “L’ Aurora di bianco vestita…” Grazie, ha scelto bene, io auguro a tutti i
Romeo di oggi di dedicare questa canzone alla propria Aurora, io la dedico alla mia
Aurora che questa mattina alle sei e mezza ha chiesto aiuto così alle otto sono uscito
di casa e ho fatto le commissioni. Bene, anche l’ Aurora è superata, chissà che poi
non salga una Aurora che ci venga a recitare una poesia di Montale, chi lo sa? Ad un
certo punto cercheremo di capire se arriverà. Dopo Marco Faccenda sentiamo la
Dottoressa Tania Ragni che ci informerà sui Gruppi di Studio. Nume Tutelare dei
Gruppi di Studio la Tania è una Paziente di Roma, ha lavorato sodo, manco fosse una
Milanese, sfatando assolutamente il concetto che i Romani amano poltrire, ci ha
stupiti con il suo attivismo, ci ha commossi, Le vogliamo tutti bene, adesso ci
ragguaglia sul lavoro fatto, sui risultati ottenuti, qualcuno li ha già visti, perché i
programmi “Frumento” “Latte” “Polifosfati” sono stati completamente rivisti e riediti
in una nuova veste, analizzati e piano piano arriveremo ai programmi di tutte le
intolleranze alimentari che siamo riusciti a identificare col Metodo e la Tania è stata
un punto fermo in questo lavoro. Prego.
dr.ssa Tania Ragni: Buon pomeriggio a tutti. Vorrei raccontarVi brevemente come
nasce l’iniziativa, quali sono gli obbiettivi di questa iniziativa, quali sono i passi fatti,
alcuni di Voi li hanno già visti in Studio, e quali sono ancora i passi che dobbiamo
affrontare. L’iniziativa nasce dall’esigenza comune di avere le Liste dei Prodotti,
quelle che il Dr. Solerio ci consegna durante le visite in Studio, più aggiornate
possibile, di semplice consultazione, trovando il necessario per coprire tutte le
esigenze per una alimentazione completa e priva veramente del nostro allergene. Per
venire incontro a questo obbiettivo, a questa esigenza, abbiamo ricevuto tantissime
richieste di tutti Voi, tanti pazienti, nell’aiutarci a fare questa iniziativa e sono stati
costituiti sette Gruppi di Studio.
I Gruppi di Studio come sono stati formati? A seconda delle intolleranze. Le Persone
di cui noi ricevevamo le adesioni, a seconda della intolleranza sono state divise in
categorie e sono sette Gruppi. Quelli formati da più Persone sono le famose maggiori
intolleranze per cui il “Latte” il “Frumento” e i “Polifosfati”, poi abbiamo Persone
appartenenti al Gruppo “Manzo”, “Carne Suina”, “Sorbato di Potassio” e
“Solanacee”. Per i tre Gruppi maggiori, per cui quelli che hanno più bisogno di
coordinamento, sono stati nominati dei Referenti. Per il Gruppo “Latte” c’è la
Dottoressa Elena Vittori, per il “Frumento” la Dottoressa Nicoletta Bozzo e per i
“Polifosfati” sono io direttamente. Dunque, cosa sono i Gruppi? I Gruppi sono delle
entità aperte per cui qualunque Persona, in qualsiasi momento, volesse aderire a
questa iniziativa può farlo, liberamente. Trova tutte le informazioni, come prima ha
detto l’Ingegner Sarti, sul Sito e trova delle schede di adesione dove potete mettere il
vostro nome e cognome, intolleranza. Chiaramente chiedo che le Persone che
vogliono aderire a questa iniziativa siano persone che hanno tempo e disponibilità di
lavorare. Anche nello Studio, sia di Genova che di S. Remo, potete trovare queste
schede che il Dottore colleziona e poi dà a me in modo tale che io abbia tutti i
nominativi e posso dirigerVi sul vostro gruppo di appartenenza. La comunicazione
all’interno dei Gruppi viene fatta principalmente attraverso internet, per cui, oltre alla
Mailing List di cui parlava l’Ingegner Sarti prima, abbiamo costituito una Mailing
List parallela, questa proprio per i Gruppi, dove le comunicazioni vengono date, i test
da fare, le opzioni da fare. Dunque queste sono le opzioni più o meno da fare.
Abbiamo condiviso, abbiamo iniziato questo programma dandoci delle fasi.
Sapevamo che il lavoro è chiaramente un bel lavoro, grosso, lungo, per cui ci siamo
divisi il lavoro in fasi. La prima fase, il primissimo compito dei Gruppi chiaramente
ancor prima di eliminare e aggiungere prodotti, Voi avete tutti e quanti le Liste, è
stato di verificare la struttura. Come ci ricordavamo era abbastanza omogenea, divisa
in pochi settori, per cui quello che abbiamo visto è verificare se le Categorie e le
Sottocategorie dei prodotti elencati fossero comprensibili esaustivi e completi. Infatti
i criterio dietro la nuova struttura è stato quello di mantenere il modello di divisione
della struttura delle vecchie Liste intervenendo però sul loro dettaglio. Chi ha le Liste
nuove ha visto che sono abbastanza dettagliate, per cui rimane la parte di genere che
è stata divisa in alimentari, cura della persona, cancelleria di vari usi, detersivi,
materiali da costruzione, prodotti per animali perché abbiamo visto che anche i
prodotti per gli animali possono dare dei problemi. Toccando il gatto, il cane, gli
animali domestici che abbiamo in casa e i loro alimenti. Poi ho messo degli esempi
qui, per esempio nel genere alimentari, è stato diviso in varie tipologie, prendo un
esempio di bevande. Troverete le bevande divise in Aperitivi, Champagne, Spumanti,
Alcolici, Superalcolici, Vini, Birra, molto dettagliata, più dettagliata. Comunque
troverete tutta la nuova classificazione nelle nuove liste e pubblicata anche nel Sito
Internet, c’è una pagina apposta dove spiega esattamente il criterio con cui sono state
suddivise. Questa fase la abbiamo conclusa. Quali sono le fasi in corso, quelle che
stiamo appunto discutendo animatamente in questi giorni? Sono due. Ovvero la Fase
B che vediamo qui. In questo ambito stiamo analizzando i prodotti presenti nelle
Liste segnalando tutti i problemi. Qui invito veramente tutti quelli che hanno aderito
a questa iniziativa e tra di Voi quelli che aderiranno in futuro, veramente di aiutare su
questa cosa. Abbiamo qui i nostri referenti che ogni tanto scrivono, ho una notizia, ho
poche notizie, collaboriamo di più, siamo a questo punto. Bè, questo adesso è
veramente il nostro momento, abbiamo l’opportunità di segnalare tutto quello che è
sbagliato per cui i prodotti, leggo, i nomi incompleti, errati, i prodotti non più in
commercio, i prodotti poco reperibili, eventuali modifiche nella composizione dei
prodotti stessi, eventuali sospetti relativi a sintomi insorti, tante volte infatti abbiamo
visto che c’erano dei prodotti testati in Lista che davano varia sintomatologia a varie
Persone, grazie alle Vostre segnalazioni questi prodotti che non andavano più bene
sono stati individuati e tolti dalle Liste. Per cui è un lavoro veramente importante.
Poi quali prodotti sono rappresentati in eccesso e quali in difetto. Ne abbiamo
tantissimi. Sono tantissimi i biscotti e per esempio pochissime cose più utili, come
potevano essere i prodotti per l’infanzia che prima non c’erano per niente. Per cui
questa fase che stiamo affrontando è la fase principale, credo. Ho ricevuto tantissime
segnalazioni. I Dottori hanno collezionato tantissimo materiale e nelle nuove Liste
molto di questo materiale è stato immesso per cui alcuni prodotti sono stati cancellati
perché non vanno più bene. Sto ricevendo adesso per esempio delle note che mi
chiedono perché alcuni prodotti non compaiono più? Proprio perché, dopo questo
lavoro, ci siamo resi conto che molti prodotti dovevano essere cancellati, oppure che
alcuni prodotti sono stati cancellati perché non reperibili in tutta Italia. Erano prodotti
molto agli inizi, molto regionali, che solo poche persone potevano trovare e per cui
sono stati cancellati. Per cui questa fase è in corso e pregherei tutti Voi di aiutarci a
velocizzarla. La terza fase, anche questa è in corso e va in parallelo alla seconda, è
che stiamo iniziando a segnalare quali prodotti sono carenti e proporne finalmente
altri. Oltre ai prodotti che ciascun Paziente porta in Studio infatti, come dicevo prima,
abbiamo adesso non solo l’opportunità di segnalare quali sono i problemi ma anche di
segnalare i prodotti che a noi sembrano necessari, ovvero che in quelle Liste ne sono
carenti. Chiaramente qui ho scritto che non sia un elenco dei desideri, nel senso che
tutti abbiamo dei prodotti che usiamo di più e di meno, però veramente che
corrispondano a delle vere necessità, a delle vere esigenze e che siano facilmente
reperibili. Una volta che ciascun referente avrà collezionato tutti i Vostri
suggerimenti, i suggerimenti che arrivano da tutti Voi, la Lista dei nuovi prodotti
verrà presentata in Studio per procedere poi per il vero e proprio testo. I prodotti che
Voi mi segnalerete o saranno da Voi o già stati testati oppure li testeremo noi ancora
una volta in Studio per cui ecco qui la fase D. La quarta fase è quella di portare noi
Referenti questi prodotti in Studio per procedere con la fase di Test. Ultima fase è
chiaramente quella di provare i prodotti come già succedeva per i prodotti testati la
prima volta dai singoli Pazienti, questi prodotti verranno utilizzati momentaneamente
da un gruppo, da un numero ristretto di Persone dei Gruppi di Studio. Questo per una
vera e propria esigenza, ovvero per limitare i rischi a Pazienti con patologie gravi o
con sintomi non ancora risolti. Sappiamo che un prodotto, una volta che è stato
testato, deve essere utilizzato per un minimo di sei mesi da un Gruppo di Persone in
modo tale che, se non ci sono sintomi e vediamo che il prodotto va bene, non solo
perché non contiene l’allergene ma anche perché non contiene altri elementi di
disturbo come possono essere conservanti, coloranti; per cui se questo nuovo
prodotto non dà problemi verrà inserito come vogliamo fare, come è nostro
obbiettivo, nelle Liste. E’ questo un po’ tutto il programma che ci siamo dati. C’è
ancora tanto lavoro da fare, ricevo sempre molti commenti buoni e cattivi da tutti,
cioè cattivi, nel senso di incoraggiamento e veramente Vi prego di darci una mano e
di costruire tutti insieme queste Liste che sono veramente essenziali. Lì vediamo,
quello è il documento che noi usiamo veramente tutti i giorni nell’atto pratico, nella
vita di tutti i giorni. Inoltre nelle nuove liste avete visto che è stata scritta una prima
pagina introduttiva che introduce un po’ i concetti essenziali di come uno si deve
muovere nel plico che ci viene consegnato in Studio. Per cui l’importanza di capire
che i consigli di carattere generale, quelli che noi troviamo e che ci dicono “Il tuo
allergene è presente in queste categorie, quelle sono veramente le categorie che noi
dobbiamo evitare. L’eccezione tra queste categorie sono quelle che costituiscono il
nostro data base, il nostro elenco, ovvero se nel Frumento c’è scritto “devi evitare la
pasta e il pane” e poi giriamo pagina e troviamo invece l’elenco dei prodotti
consentiti e troveremo tutte le paste e il pane che possiamo mangiare con l’assenza di
frumento, questo è l’esempio pratico. Se un giorno troviamo all’interno che c’è per
esempio una marca di riso, non è perché il riso è vietato per le Persone allergiche al
frumento, ma perché quello è un prodotto segnalato per sue qualità di bontà e di
affidabilità. Per cui questo è un po’ il criterio. Questa nuova pagina spiega un po’ i
criteri delle Liste, come consultarle. In più dà dei consigli di carattere generale di
alimentazione come ad esempio tutti i prodotti che troviamo in Lista sono sì prodotti
che non hanno il nostro allergene ma sono anche prodotti che, per esempio, possono
contenere conservanti od altre chimiche, per cui il suggerimento è quello di usare
sempre prodotti freschi e chiaramente il buon senso nella alimentazione è una cosa
che non può essere scritta in una Lista di prodotti, per cui ci appelliamo proprio a
questo, al buon senso di una alimentazione e di una vita il più corretta possibile.
Ultima cosa che volevo dire è quali sono le domande più frequenti che vengono fatte
sia in Mailing List che attraverso telefonate e varie consultazioni. Molti mi chiedono
“dove trovo le spiegazioni e come posso partecipare a questi Gruppi”. Vi dicevo
prima e poi lo ha spiegato l’ing. Sarti, potete scriverci sia in Studio che sul Sito.
Domanda frequentissima: Si può pubblicare il contenuto delle nuove Liste sul Sito
internet Techineos?
Dr. A. Solerio: Ne abbiamo parlato alcuni anni fa, vogliamo essere un po’ più
nascosti, siccome poi il Sito è protetto ma può entrare, ad esempio, come abbiamo
visto, qualcuno che fa pubblicità dei prodotti, non sappiamo neanche chi sia, a tutti i
pazienti che facciano richiesta delle Liste vengono immediatamente inviate per via
Posta, quindi per adesso, per via informatica non le mettiamo, è una questione di
difesa per cui siamo costretti, anche se non è nel nostro carattere, a tenere le cose
riservate
. Anche perché poi si innestano dei discorsi di concorrenza, di commercio, che sono
avulsi da quella che è la pratica del Medico che è volto all’interesse supremo che è la
salute del proprio Paziente e quindi Vi dico ancora recentemente, in sono stato
tempestato da telefonate di un produttore di olio che poi non è un produttore, è un
commerciante, che ha saputo che esistiamo, dice “Perché il mio olio non me lo
mettete?”, poi alla fine è uno che acquista, mette il suo marchio, che è un marchio
anche relativamente diffuso, però Lui acquista da Giovanni, Giuseppe, Maria,ci mette
il suo marchio per cui non abbiamo nessuna sicurezza …. Succede anche con qualche
produttore di pasta, biscotti, quando diventano…sono nati new age, magari venti anni
fa e hanno vissuto malamente: poi questo Universo Techineos li ha fatti un po’
esplodere.C’è un certo Dottor Tal dei Tali, non Vi posso dire il nome, che si è
divertito ad andare a guardare i bilanci di questi produttori: da quando è nato
Techineos i loro bilanci sono decollati inspiegabilmente, c’è proprio una connessione
temporale per cui il fenomeno è talmente cresciuto, la richiesta è cresciuta, un po’ per
merito nostro e un po’ per merito di altri Medici, per cui i produttori sono diventati
venditori di prodotti altrui e si limitano a mettere il loro marchio non essendo in
grado di far fronte, mettono il loro nome e poi i produttori sono i più vari. A quel
punto la affidabilità diventa molto minore. Questo introduce un discorso importante
che Tania è forse era sul punto di fare e non ha fatto. I Gruppi di Studio, nella
persona del suo Direttore, dovranno ad un certo punto prendere contatti con i
produttori. Dire “Noi siamo un certo numero di utenti, che perseguono l’eliminazione
delle proteine del Latte” o un altro Gruppo “Perseguiamo l’eliminazione della farina
di Frumento” o dei “Polifosfati” “Il vostro prodotto o una serie di vostri prodotti è
inserita in una Lista che non è new age ma è volta alla conservazione della salute per
cui dateci un minimo di garanzie che i vostri prodotti saranno costanti nel tempo per
queste caratteristiche”. Questo direi è la cosa importante che i Gruppi di Studio
dovrebbero come ultimo passo o come passo insieme agli altri fare.
Dr. Tania Ragni: Era esattamente un mio ultimo punto, l’ultima domanda che viene
fatta è infatti “Una stretta comunicazione con le ditte di produzione aiuterebbe?”
Allora ha già risposto….
Dr. A. Solerio: Si vede che viaggia in termini di telepatia. Tocca alla Tania a
scegliere un numero….nove…(Battimani) “Lucean le stelle…..” Qualcuno preferisce
Del Monaco ma anche Pavarotti dei bei tempi… comunque si è venduto benissimo.
Chi preferisce Del Monaco alzi la mano. Va bene, ultimo ma non ultimo, dopo di che
faremo magari una serie di messe a punto sui vari interventi, così muoviamo
l’ambiente, ultimo ma non ultimo è l’Architetto Prospero che è un Paziente ormai da
tempo, si occupa di bioarchitettura e della indagine geopatica dei loci, è Presidente di
una Società importante che lavora in questo ambito e ci fa una messa a punto delle
conoscenze dalle più antiche alle più attuali su questa arte che è complementare
molto, ci siamo accorti, alla professione del Medico perché l’inquinamento da campi
elettromagnetici sia naturali che artificiali può condizionare fortemente la salute degli
individui. Questa mattina nella Tavola della Omotossicologia Franco Vi ha parlato di
afferenze e tra le afferenze negative, le omotossine, ci può essere anche una
frequenza. D’altra parte noi siamo Materia – Energia, le nostre cellule pulsano e tutto
ha la sua frequenza e tutte le frequenze che arrivano dall’esterno ci condizionano in
modo positivo o negativo e Prospero, con la sua esperienza, l’Architetto Prospero ci
illustrerà questi concetti e penso saranno un buon arricchimento e un completamento
come, per esempio, per chi ha partecipato al Seminario di due anni, quel caso della
paziente che molti conoscono perché ormai fa la Ristoratrice a Genova, che ha avuto
una grave patologia ed è un caso brillante risolto proprio con l’aiuto dell’ Architetto
Prospero. A Lei la parola, Architetto. Grazie.
Architetto Prospero: Grazie, troppo gentile. Grazie anche a tutti i presenti per
l’attenzione che vorranno dedicarmi. Mi è dispiaciuto, due anni fa, di non essere stato
presente, purtroppo sono stato proprio male. Ho preparato un piccolo intervento
anche questa volta cercherò di far capire qual è l’argomento di cui mi occupo.
L’importanza che ha per questo convegno, per questo consesso, è perché,
sostanzialmente, l’esposizione a dei disturbi dovuti a dei campi elettromagnetici
riduce l’efficacia delle cure. Riduce o annulla, a seconda della gravità del fatto,
quindi quanto meno per garantire un esatto decorso della cura, una esatta efficacia, è
importante sapere se si è o meno influenzati da campi elettromagnetici naturali o
artificiali e cercare di evitarli. Questo vale e lo affermo qui, perché vale anche per le
cure non omeopatiche cioè anche per i farmaci tradizionali chimici, normali, danno
risposte minori. Allora, l’inquinamento presente all’interno delle abitazioni è
fondamentalmente di due tipi: il primo tipo è dato dalle zone di disturbo, questa è una
traduzione dal tedesco. Dimenticavo di dirVi, io mi riferisco ad un Gruppo tedesco
che è l’iniziatore di questa materia in tempi moderni che il …………e che è stato
fondato dal Dottor Hartmann all’inizio degli anni ’60. Quindi è un gruppo di persone
principalmente naturopati, sapete che in Germania è professione ufficiale, che si
sono occupati di casa, di ambiente, lo hanno fatto per primi in Europa. Hanno
riscoperto per primi dopo la guerra il rapporto salute – ambiente di vita. Da questa
loro iniziativa è venuto spontaneo un rapporto con gli Architetti, che sono i progettisti
degli ambienti di vita, degli ambienti di lavoro e da questo rapporto, dopo dieci anni,
è nata la Bioarchitettura. Quindi io ero partito come un esperto di Bioarchitettura, ho
fatto il percorso inverso e sono arrivato a queste cose qui, però la nascita della
Bioarchitettura è più facilmente conosciuta dal pubblico. E’ questa. Deriva da un
interesse medico, Hartmann che è il fondatore di questo gruppo si era interessato, per
esempio, della nocività dei materiali da coibentazione che usavano mettere nelle case
in Germania, di questo si parla nel ’62. Io poi ho fatto un corso da loro, mi riferisco
ad un modo di vedere che è molto vicino al loro senza essere una fotocopia. Il loro
atteggiamento è quello di lavorare di pari passo con la scienza. Hanno dei Docenti
Universitari che sono d’accordo con loro e che portano avanti delle ricerche a livello
universitario ufficiale, a livello scientifico ufficiale, hanno concluso e portato avanti
in questi quarant’ anni delle ricerche importanti che però in Italia non sono
conosciute e pubblicate. Ecco perché è importante che uno vada lì, perché qui non si
hanno fonti dirette. Io l’ho fatto, ho fatto questa cosa e sono entrato a far parte
dell’elenco dei loro esperti, in questo caso mi presento in questo modo. Quindi,
riprendendo il discorso, nella casa l’inquinamento presente all’interno è
fondamentalmente di due tipi. Il primo è dato dalle zone di disturbo, cioè dalla
presenza di campi elettromagnetici naturali ed artificiali. Il secondo tipo è dato dal
cosiddetto inquinamento indoor, dovuto alle esalazioni chimiche di materiali di cui
sono composte le strutture e le rifiniture di arredamento. La chiave per comprendere
la nocività dei campi elettromagnetici naturali ed artificiali ed anche la nocività
dell’inquinamento indoor è la dinamica dello “Stress”. Il nostro organismo ha una
notevole capacità di adattamento, resiste anche a situazioni difficili, ma non per un
tempo indefinito. Se lo Stress non è troppo forte ma non ha mai fine, cioè non è
troppo forte e ci consente di affrontarlo ma non finisce mai, diventa cronico,
l’organismo, ad un certo punto, si scarica e cede compromettendo il Sistema
Immunitario. Di conseguenza apre la strada alla patologia. Questo lo dico perché non
c’è una patologia dovuta ai campi elettromagnetici, capite. Ci sono alcune ricerche in
atto in cui anche dei bravissimi ricercatori stanno cercando di capire quale è la
patologia per esempio dei campi elettromagnetici degli elettrodotti: a queste
esposizioni ciascuno di noi reagirà con la patologia a cui è più predisposto. Quindi
l’inefficacia di quegli studi che poi verrà ritorta contro a chi dice che i campi
elettromagnetici possono essere dannosi, è dovuta ad un presupposto sbagliato: che la
patologia prodotta sia sempre la medesima. Lo Stress è dato da una imposizione di
una pressione che l’organismo contrasta mobilitando le sue energie. Se è di breve
durata e poi l’organismo può rilassarsi, recuperando le Energie spese, si tratta di uno
stimolo che spesso è utile. Se invece non finisce mai o si rinnova continuamente,
come quello dato da campi elettromagnetici o dall’inquinamento indoor, causa la
mobilitazione di tutte le Energie disponibili, senza la possibilità di recuperarle
adeguatamente fino all’esaurimento dell’Energia e al conseguente crollo del Sistema
Immunitario. A quel punto ciascuno, secondo la sua ereditarietà genetica e il suo stile
di vita, andrà incontro ad una patologia a cui è predisposto. Questo processo, studiato
da Selyee da Alexander Lowen…..dimostra la pericolosità dello Stress Cronico,
senza interruzione, che è lo Stress in senso moderno ed è quindi attualmente il più
diffuso. Inquinamento indoor da campi elettromagnetici naturali e tecnici di cui mi
occupo io in particolare. Riguarda la casa. Occorre nuovamente dividere i campi
elettromagnetici in naturali e artificiali detti anche tecnici. Poiché, pur influenzando
entrambi le condizioni di salute di chi abita, sono molto diversi. I campi
elettromagnetici naturali oscillanti, cioè con frequenze misurabili in Hertz, sono di
diversi tipi. Ci sono dei campi naturali che sono statici, cioè tutti conoscete il campo
magnetico statico, quello che si guarda con la bussola, poi c’è anche un campo
elettrico statico, quello che è nell’atmosfera, oltre a questi ci sono dei campi naturali
oscillanti, cioè con frequenza e di questi alcuni sono legati a ciò che arriva al Pianeta
Terra da fuori, sono onde cosmiche, vento solare, luce ecc. Altri sono legati a quelli
che il Pianeta produce, sono per esempio la risonanza di Schumann sulle armoniche, i
Campi Sferix dati dai fronti atmosferici, di cui per esempio si sa molto all’estero, da
noi iniziano adesso i primi studi. Ho trovato un libro fatto da due ricercatori
dell’Università di Borgo Roma a Verona, sono di Verona, sulla patologia da campi
Sferix, però è una cosa che sembra ancora riservata ad un piccolissimo numero di
studiosi iniziati a queste cose, mentre in Germania ne parlano diffusamente da anni.
Poi ci sono le emissioni del Terreno, le emissioni degli Oceani, per esempio. Le
emissioni elettromagnetiche del Terreno sono visibili e misurabili con gli
spettrometri, che sono degli strumenti che analizzano e misurano questi campi
elettromagnetici, su larga banda o banda ristretta. Vuol dire per esempio che abbiamo
uno spettrometro che legge solo gli infrarossi ma anche uno spettromentro più
efficace che legge dall’infrarosso all’ultravioletto, proprio copre il massimo. Per
esempio lo spettrometro di cui disponevamo, il più efficace al mondo era quello
montato sulla Mir, stazione spaziale sovietica, che hanno recentemente fatto cadere.
Quello era il più efficace, però ce ne sono stati altri importanti, lanciati per esempio
su Lune, tipo Europa, ed hanno scoperto con questi la presenza di acqua ghiacciata
sotto la superficie. Recentemente, se avete sentito, ne è stato mandato uno su Marte
ed hanno scoperto la presenza di acqua su Marte, sotto da alcuni centimetri ad alcuni
metri dalla superficie sabbiosa che si vede dalle foto. Allora, nella piccola scala, in
una zona di lottizzazione dove costruiamo una casa, queste emissioni
elettromagnetiche naturali del terreno sono quasi sempre omogenee, però il territorio
italiano ha una particolarità, ha una geologia molto varia, può cambiare notevolmente
anche all’interno di uno stesso Comune, a volte anche all’interno degli stessi terreni
abitativi. Quindi noi siamo in una situazione molto meno omogenea di quasi tutto il
resto d’Europa. Dove la omogeneità di queste emissioni viene alterata dalla presenza
di emissioni locali, diverse, più intense, dovute alla idrogeologia o ad eventuali
anomalie geologiche, si hanno nella verticale, sulla superficie, le cosiddette zone di
disturbo. Sono state studiate soprattutto in Germania, Austria e Svizzera come fonte
di nocività per chi dorme in loro corrispondenza. La strumentazione tecnica
disponibile, di cui Vi ho parlato prima, non è ancora in grado di analizzare il luogo e
di individuare queste zone di disturbo nel dettaglio di un terreno per la costruzione di
una casa o di una ristrutturazione, arriva a leggere acqua sotterranea, arriva a dare,
per esempio il Lunar Prospector era stato mandato sulla Luna per capire se dentro
qualche cratere profondo c’era acqua, c’era ghiaccio, per una eventuale
colonizzazione con una base fissa sulla Luna. Queste macchine ci sono, non è che
siano fantascienza, però non sono rapportabili economicamente e dimensionalmente
all’uso quotidiano, per esempio non può averla in mano uno che viene nella Vostra
casa, perchè non hanno il dettaglio necessario alla lettura di uno spazio così piccolo
come è una casa. Quindi, per il momento, ci accontentiamo di sapere che non stiamo
vaneggiando ma che ci sono validi sostegni scientifici a quello che noi poi
percepiamo con una percezione soggettiva. Questa è un po’ la mia impostazione.
Allora, in questo caso, per avere questo dettaglio occorre ancora ricorrere agli Esperti
Ipersensibili, con un buon addestramento professionale riescono a delimitare tali zone
riconoscendone la nocività. Una volta ottenuta questa mappatura delle zone di
disturbo, quindi in modo soggettivo, noi chiamiamo “geobiofisico”, ci si deve
allontanare dalla loro verticale per le ore di riposo, di lavoro, al computer soprattutto,
in modo da non subirne lo Stress. Infatti la permanenza sulla verticale di queste zone
di emissione elettromagnetica naturale, disomogenea alla media presente nel
territorio, è una forte causa di Stress per l’organismo, uno Stress profondo, cronico,
che diventa inavvertibile col tempo e l’abitudine, finché non sfocia in una patologia
come Vi ho detto all’inizio. In questo caso sarà chiamata una Geopatologia, se la
prevalente causa è il posto.
Per sostenere questo discorso legato alla geopatologia è disponibile uno studio
medico scientifico ufficiale pubblicato in Austria dieci anni fa dal Prof. Otto
Bosmann che è un accademico, Professore Universitario, che ha dimostrato la
nocività della permanenza su queste zone di disturbo principalmente per l’alterazione
dei valori della Serotonina e della VES. Questo è importantissimo perché questo
studio esce da questo proponimento: cioè il Governo Austriaco ha conoscenza, di
queste analisi delle case e dei terreni che venivano fatte già parecchi anni addietro da
esperti, genericamente parlando, ed ha dimostrato una accortezza, diciamo, verso i
consumatori che a noi manca come atteggiamento politico, hanno voluto verificare se
queste metodiche avevano una base di serietà, di professionalità, una base per cui
questi potevano ancora proporsi, oppure se erano veramente dei ciarlatani, allora
sarebbero intervenuti per limitare questo sfruttamento della popolazione. Quindi lo
studio partiva da una posizione critica, politico – critica contro questi operatori. La
impostazione scientifica accademica è indiscutibile proprio per questo. Perché era
stato fatto per dimostrare il contrario, cioè per dimostrare che non era vero questo che
veniva detto, quindi questo è proprio quello che conferma la validità. Perciò il fatto
che dallo studio sia emerso che inequivocabilmente non abbiano potuto negare questo
fattore di rischio è per noi molto importante. Cioè non si tratta di uno studio fatto da
uno seguace di questa visione, poi il Professor Basmann lo è diventato, cioè da
scettico contrario, una volta che ha dovuto accettare le conclusioni del suo stesso
studio adesso collabora col gruppo di cui Vi parlavo prima, è un collaboratore
scientifico del ……..FORSCHUNGKREIS FUR GEOBIOLOGIE………..
quindi si fa sempre in tempo a convertirsi, non è mai detta l’ultima parola! Il
Professore è una persona aperta anche se è un accademico. Scusate il mio lapsus
involontario però..... ho avuto dei problemi quando ho fatto l’Università,
evidentemente.
Dr. A. Solerio: Ha cessato di essere un Maestro ed è diventato un discepolo, è per
quello che Peracchio non deve chiamarmi Maestro!
Arch. Prospero: Lo studio è intitolato “Risico Factor” cioè “Fattore di rischio” e
conclude che tra i fattori di rischio per la salute presenti in una casa si deve
aggiungere anche quello della posizione del letto su zone di disturbo dovute alle
emissioni elettromagnetiche naturali. Per quanto riguarda quelle tecniche in
Germania c’è stato per anni il contributo di un altro accademico, il Professor König,
che era della Università di Monaco, che era il più grande ricercatore di campi
elettromagnetici tecnici che avevamo in Europa, morto pochi anni fa, io ho avuto la
fortuna di sentirlo a Venezia quando venne in Italia nel ’94. Lui aveva messo a punto
alcuni brevetti che, pur essendo lievemente più costosi, metterebbero in sicurezza
tutti gli elettrodotti e tutte le linee elettriche, solo non vengono recepiti dalle Industrie
o dalle Agenzie Elettriche perché sono lievemente più costosi di quello che adesso
viene proposto come linea aerea, ma meno costosi dell’interramento delle stesse
linee, quindi poi non si capisce perché si passi dalla linea aerea all’interramento senza
passare attraverso un brevetto che già risolverebbe molto di questo. A parte questo
Lui è stato per trenta anni e più, consulente tecnico del FORSCHUNGKREIS… per
la parte tecnica elettromagnetica, quindi per il disturbo elettromagnetico tecnico
mentre da noi si discute ancora e c’è una posizione politica variabile secondo i
Governi ma in genere che dicono “ma si, forse, forse si, forse no” ci sono, già da
decenni, delle inequivocabili conclusioni precise per cui non vale la pena di stare lì a
chiedersi se fa male o non fa male. Il punto di vista dei Paesi di Lingua Tedesca,
Sassoni, è cioè questo: non vale più la pena di starselo a chiedere. Per questo il
Governo di Germania o di Austria non mette in campo studi su quelle cose perché
sono già stati fatti, idem in Svezia ecc, per cui non vale più la pena. Siamo già sicuri
che in Italia non è così però in certi casi io mi domando “questi campi
elettromagnetici che fanno male in Germania, in Svezia, in Austria, può darsi che noi
siamo geneticamente migliori, ma può anche darsi che facciano male anche da noi,
può anche darsi, bisognerebbe convincere i nostri politici che sono gli stessi campi,
che non usano cose diverse, che gli elettrodotti sono uguali, quelli che abbiamo noi e
anche quelli che hanno loro”. L’energia elettrica che importiamo dalla Francia passa
attraverso gli stessi cavi, però forse non lo sanno, qualcuno dovrà dirglielo….Così
come le Teletrasmissioni sono le stesse, quindi io non mi occupo anche di questo
sebbene che nella comunicazione che ho dato, che darò, al Dottore da mettere negli
Atti di questo Convegno ci sarà una parte, abbastanza ampia, specifica, sui campi
tecnici. (VEDI OLTRE LA RELAZIONE DELL’ARCH. PROSPERO). Quindi non
mi dilungo su questo, proprio dando per scontato che hanno una certa nocività.
Invece su questo tipo di campi naturali si ha un problema, cioè che non si riesce
ancora a misurarli tuttora strumentalmente, se non nel macrolivello, come dicevo
prima. Non si riesce a misurarli strumentalmente nel microlivello di una casa, di un
posto, di un luogo preciso e si deve ancora ricorrere alla ipersensibilità di Persone,
una volta erano chiamate Rabdomanti, adesso noi abbiamo aggiunto cultura a questa
figura la definiamo Esperto di Analisi Geobiofisiche: vuol dire che con la percezione
personale riesce a fare una analisi della situazione geofisica del luogo, cioè del tipo di
scambio energetico che ha il luogo nel micro perché nel macro ci riescono benissimo,
ci sono già studi degli anni settanta in poi, ormai dopo la caduta del muro di Berlino
anche liberamente usati dalle Università che provengono sia dagli Stati Uniti che dal
blocco ex Sovietico e hanno perfettamente analizzato nel macro gli scambi energetici.
Quindi non ci sono problemi se non ad uso pratico di queste cose. C’è uno studio che
fa parte della geofisica, di questa materia scientificamente approvata, però la ricaduta
pratica è difficile da ottenere, per il momento è a macro livello, per esempio di studio
sul clima, sulle mutazioni del clima, lo usano per queste cose. L’importanza di questo
studio è che ci fa concludere che l’esposizione ad una dose disturbo elettromagnetica
ma naturale ha una nocività pari almeno a quella di una zona elettromagnetica
artificiale, anche se noi la conoscenza precisa di questi campi non la abbiamo ancora,
però vediamo la rilevanza nelle alterazioni di Serotonina e VES che sono due fattori
importanti perché parlavamo prima della regolazione della luce, ne parlava la
Dottoressa, e quindi del sonno, per esempio, della qualità del sonno che può essere
modificata da una esposizione di questo tipo, ma la VES mi pare che sia un indice di
infiammazione, quindi, praticamente, se questo indice risulta diversificato da posto a
posto nella stessa persona, qui sono stati fatti circa seimila esami, lavoriamo come
quelli che lavorano coi maiali, questo è su grandi numeri, perché se fosse stato fatto
su venti o trenta Pazienti forse parliamo ancora di esperimenti, questo studio è stato
fatto su un grande numero di analisi, i fattori presi in considerazione erano
ventiquattro. Dodici sono risultati rilevanti, i due più importanti, a nostro giudizio e
di chi si occupa di queste cose, sono questi due: Serotonina e VES. Poi danno proprio
l’indice che, in breve tempo, perché l’esposizione di queste Persone era di mezz’ora,
cioè le Persone venivano tenute in una zona dichiarata neutra, non efficace e
venivano fatti dei prelievi, poi venivano esposte per mezz’ora in una zona dichiarata
di disturbo da campo elettromagnetico naturale e dopo questa mezz’ora veniva fatto
un secondo prelievo e i due venivano confrontati. Quindi solo mezz’ora dà già una
alterazione di queste cose per cui noi quando parliamo, quando parlavamo col
Dottore, si parlava di lunghe permanenze, si diceva “l’effetto di queste cause naturali
non è nel breve periodo perché è misurabile solo negli anni” però uno che dorme in
casa sua, sul suo letto, normalmente non continua a cambiare posto e può starci anche
trenta anni nella stessa posizione e questo ricade proprio giustamente nella posizione
del letto per cui le analisi poi dove vanno concretamente a parare? Chi di Voi ha
consultato un esperto lo sa, vanno a parare sulla posizione del letto, quella che
occupiamo per più tempo fissa, mentre altre posizioni sono sempre variabili,
cambiamo anche per mangiare, è difficile che ci sia quella tale permanenza che possa
incidere però lo studio ci dice che già qualcosa cambia in pochissimo tempo, magari
non cambia a livello di instaurarsi, poi dopo recede, ma se noi lo ripetiamo va a finire
che si instaurano queste problematiche. Ecco, lì ci si trova di fronte allo Stress
Cronico quando si dorme per tanto tempo nello stesso posto. L’esposizione anche
violenta in una sola notte è uno Stress Acuto a cui noi sappiamo far fronte. Quindi, se
noi dormiamo in albergo e dormiamo malissimo e il giorno dopo ce ne andiamo,
possiamo stare malissimo quel giorno lì ma dopo sicuramente recuperiamo. E’ casa
nostra che è importante dove ripetiamo lo stesso tipo di posizione e la posizione che
io aggiungevo, quella del lavoro al computer, corollario di quella del letto, perché
alcune persone, proprio per la professione, per esempio dei miei Colleghi Architetti,
Ingegneri, il cui lavoro ormai è fatto al computer, passano le intere giornate di lavoro
a disegnare al computer. Quindi questo posto, già c’è un disturbo dovuto al monitor,
perché è recente la introduzione di monitors che non emettono e non tutti quelli che
lavorano li hanno, però se c’è abbinata anche la posizione in una zona di disturbo il
poveraccio viene preso tra due fuochi e uno non riesce bene a rendere quello che
potrebbe rendere, si stanca molto di più. Il posto di lavoro diventa nocivo come la
posizione di sonno sebbene che da svegli si reagisca sempre di più, si abbia più
reattività da svegli che mentre si dorme. La conclusione, qua la parte che salto è
quella che dicevo prima, voglio accennare anche perché per esempio nella lista di cui
parlava prima la Dottoressa Ragni è cominciato a comparire qualche materiale edile,
c’è addirittura la sezione, qui noi dovevamo anche dare un contributo, magari non
siamo riusciti ancora ad organizzarci bene però volevo dire due parole
sull’inquinamento indoor da materiali, due parole proprio solo perché io non me ne
occupo ormai più, me ne sono occupato per anni e anni. L’inquinamento indoor da
sostanze chimiche e da microrganismi: il bersaglio degli inquinanti chimici indoor è
sempre il Sistema Immunitario. Secondo gli studi svolti risulta meno pericoloso
trascorrere brevi periodi di tempo a concentrazioni abbastanza elevate di inquinante
che trascorrere lunghi periodi di tempo in ambienti in cui la concentrazione sia di una
certa entità ma tollerabile. Capite, questo è fondamentale perché in casa nostra non
siamo in fabbrica, non c’è tot per cui viene quello dalla ASL e chiude i lavori, non c’è
mai quello lì, però c’è abbastanza diluita per cui possiamo sopportarla però è sempre
lì, è di una certa entità, è rilevabile, è sempre lì, non supera mai la soglia, non ci
chiuderebbero mai l’appartamento da non poterci entrare. Quindi questa cosa qua è
importante. In questa ultima situazione, cioè in cui la concentrazione è di una certa
quantità ma è tollerabile, il Sistema Immunitario è sollecitato ad intervenire in difesa
dell’organismo costantemente, senza potersi ricaricare, questo induce uno Stress che
diventa cronico e porta all’esaurimento delle difese immunitarie, allo stesso modo di
quello elettromagnetico. I componenti più comuni di inquinamento indoor di tipo
chimico considerati immunotossici sono per esempio il perossido di azoto,
combustione sempre presente nelle case, metalli pesanti presenti nelle polveri fini, le
fibre di amianto, purtroppo l’amianto è stato venduto e diffuso in tutte le case per
tantissimi anni, poi ci sono l’ozono che altera la sintesi di interferone quindi sono
problemi anche lì, benzene esce dalle benzine, piombo che sempre esce dalla benzina,
formaldeide invece è in materiali edili, nelle laccature, nelle pitture, nelle colle,
questa formaldeide è un inquinante domestico diffusissimo, c’è anche in qualche
alimento, però c’è anche nei prodotti di pulizia, tutti quelli che hanno il suffisso
“form” o qualcosa del genere, comunque è molto diffuso e molto pericoloso. Poi ci
sono resine, ci sono solventi, ci sono i pesticidi e i fungicidi, come entrano nelle case,
perché uno pensa ai pesticidi e pensa agli alimenti dell’agricoltura, sono nelle pitture
murali, legno trattato. Naturalmente ci sono tutte le possibilità di trattare
biologicamente queste cose come hanno fatto sempre prima dell’inizio della chimica
attuale. Poi c’è il Radon: è una nocività da radioattività. Altri inquinanti indoor sono
organici invece, sempre di tipo non elettromagnetico, però organici sono pericolosi:
muffe, funghi come l’aspergillus causano infiammazioni polmonari, sono diffusissimi
nelle case, io che opero andando nelle case, non rimanendo nel mio Studio, a
differenza di molti miei colleghi che vedono i clienti nel loro studio, io invece vado
sempre nelle case dei clienti, vedo anche case nuove con delle muffe forti, muffe
negli angoli dovute alla non traspirabilità: sono Aspergilli, le muffe nere, sono molto
pericolose per noi, molto davvero, ma sono sottovalutati moltissimo. Poi ci sono
batteri, acari, di cui non sto, chiaramente, a parlare. Il problema sta in una regolazione
dell’umidità, nella termoregolazione e nella igroregolazione, cioè sono le case
moderne che non sono biologiche, per cui ecco l’importanza anche di andare a vedere
i materiali, il tipo di costruzione, non è una ideologia o un preconcetto che noi
diffondiamo con la bioarchitettura ma è un sistema di prevenzione nell’abitare.
Abitare è importante, è una delle funzioni principali. Quindi, in conclusione, per
abitare in una casa sana ed evitare elettrosmog ed inquinamento indoor occorre
cambiare gli usuali punti di riferimento della progettazione delle abitazioni e
rivolgersi al punto di vista ecologico e alla bioarchitettura che oltre a garantire il
benessere di chi abita garantisce anche il rispetto dell’ambiente. Devo dire solo una
parola in conclusione che io e l’Ingegner G. Carlo Benassi, qui presente, siamo
esperti in bioarchitettura e siamo disponibili, ho già parlato con la Dottoressa Ragni,
a collaborare ai Gruppi di Studio relativi per i materiali. Abbiamo già cominciato a
testarli col Dottore e faremo in modo che questa lista si allarghi. Poi volevo dire agli
amici Veterinari una cosa importante che mi è venuta in mente sentendo parlare
dell’allevamento molto pieno di patologia, rispetto agli altri, perchè non ci sia una
relazione, come potrebbe esserci in una casa dove tutte le Persone si ammalano,
bisognerebbe valutare anche la situazione energetica dell’allevamento, sia tecnica che
naturale, per esempio in questo caso sarebbe interessante capire perché lì c’è una così
alta mortalità di maiali e poi anche per il Test sarebbe importante garantire
l’uniformità del Test cioè che tutti i maiali abbiano le stesse condizioni ambientali,
energeticamente parlando, chimicamente è già garantito nello studio ma
energeticamente no. Quando si fanno queste indagini si trascura spesso, come quando
fanno quelle epidemiologiche sulle Persone, l’ambiente energetico che non è
esoterico di cui sto parlando, ambiente energetico vuol dire l’esposizione a campi
elettromagnetici da cavi della luce, radiotrasmittenti, eccetera, situazione locale.
Capite che se un allevamento è in collina e l’altro è in pianura ci sono geologie
completamente diverse e non è tanto paragonabile l’apporto geologico all’animale,
così come la nostra casa di montagna non ha niente a che vedere con la casa di
pianura, come relazione tra la nostra energia e quella che viene dal territorio ci sono,
ripeto, in Italia una variabilità di situazioni così alta e questo lo dice la problematica
stessa a livello geologico che abbiamo nel paese in brevissimo spazio. Ad esempio io
abito a Verona, sto nella prima collina a venti minuti a piedi dalla Piazza Centrale e
sono in una situazione di collina su una zona fratturata tra varie faglie in
compressione per cui ho la roccia sotto i piedi, cioè in pochi metri di substrato la mia
casa da una parte appoggia sulla roccia e dall’altra ha pochi metri di pilastro, in un
quarto d’ora io mi trovo su una alluvionale dell’Adige per centinaia di metri ci sono
sassi e sabbia. Quindi io, se faccio una indagine di come è un posto in centro alla mia
città trovo una situazione enormemente diversa da quella di casa mia, e siamo ad un
quarto d’ora a piedi. Quindi Vi dovete rendere conto che Città come Parma, come
qualsiasi Città abbia nei suoi confini delle colline o cambi insomma lievemente può
avere situazioni geologiche estremamente diverse nel breve tempo. Questo vuol dire
che noi reagiamo diversamente. Cioè la geofisica applicata alle Persone ci ha già
detto che c’è un comportamento e una interrelazione diversa delle Persone con i posti
a seconda dei posti. Questo non lo dice più una visione, diciamo, della New Age o di
tipo esoterico, sebbene nei tempi passati fosse questa la produzione di questi pensieri,
mancava il riscontro scientifico, adesso lo dice la stessa scienza. Quindi io volevo
concludere facendoVi notare la affidabilità scientifica del pensiero che è alla base di
questa mia comunicazione, la soggettività e lo dico tranquillamente, la soggettività
dell’analisi che è basata sulla percezione ma se l’operatore è ben preparato a farla
diventa accentabile anche questo margine di soggettività, quindi, per il momento,
unendo questo tipo di visione che non sia campata in aria con un allenamento ed una
preparazione efficace si ottiene una mappatura piuttosto semplice di zone di disturbo
da evitare per cui poi i problemi saranno sì “dove metto l’armadio” “dove metto il
letto” ma comunque è sempre meglio evitarle, perché abbiamo avuto dei riscontri
proprio con dei Pazienti e di questo io sono grato al Dottore perchè mi ha fatto
partecipe di questo lavoro e mi ha fornito l’occasione di provarlo, per cui è
migliorata, immediatamente, dopo lo spostamento, la risposta alla sua cura. Quindi
chi di noi non rispondeva bene alle cure del Dottor Solerio spesso era in situazioni di
disturbo molto forte, dei due tipi, sia di tipo tecnico che di tipo naturale. Una volta
eliminata quella fonte di Stress abbiamo avuto una rispondenza di tipo normale come
tutti gli altri. Vi ringrazio dell’attenzione e scusatemi se mi sono dilungato un po’.
(Battimani)
Dr. A. Solerio: L’argomento è bellissimo, non ci vuole una giornata ma ci vuole una
settimana perché Prospero, nella sua conoscenza enorme,di questa cosa ha toccato un
quantità di argomenti. E’ chiaro che le cose che resistono nel tempo sono quelle che
poi hanno un substrato. Il rabdomante è sempre esistito, era necessario e trovava
l’acqua quando non c’era e, se trovava l’acqua con un margine di affidabilità non del
100% ma importanti, il rabdomante aveva ragione di esisterei. Oggi Prospero è un
moderno rabdomante, dalla pratica si è passati a fare la grammatica, ma prima c’è
stata l’esperienza che ci hanno portato i millenni del passato, oggi cominciamo a
spiegarci dei fenomeni. In ogni scienza quello che è evolutivo si scontra con quello
che è conservativo e allora il Medico alternativo - evolutivo come l’Architetto
evolutivo diventando alternativo fa paura e quindi deve scontrarsi. Quando poi si
spiega il fenomeno diventa scienza a quel punto si è di nuovo pronti a fare una nuova
antitesi e ci sarà un nuovo evolutivo che farà il passo avanti per cui le nuove
generazioni si arrampicano sulla schiena delle precedenti e basta che non si
dimentichino che cosa hanno detto le precedenti e non ci siano dei processi di
rimozione storica come nel campo selle geopatie. Mi raccontava l’Architetto, il
Concilio di Trento, quindi la Controriforma della Chiesa, ha cancellato tutte le
conoscenze che sembravano…
Arch. Prospero: Le ha cancellate attribuendo queste facoltà al demonio. Attualmente
invece, nelle nostra epoca recente, quindi dagli anni ‘70 in poi, venivano attribuite ai
santi o al divino, ma è sempre lo stesso tipo di visione, quindi Vi inviterei, è un
corollario che faccio, a diffidare di chi pensa di essere un superuomo o avere delle
facoltà divine per fare questo lavoro, perché è la stessa cosa che si è inventata la
Controriforma nel ‘500 per eliminarli dalla faccia della Terra conosciuta. Questo non
è vero, siamo persone un po’ ipersensibili. Cosa significa? Che a me il latte fa un po’
più male di quello che fa alla media dei pazienti Techineos. Io sono un po’ più
sensibile ai campi elettromagnetici, sono un attimo più esposto. Questo lo posso
vivere come una sfortuna e subirlo, ma in questo caso visto che mi occupavo di
queste cose, visto che ho avuto, come dire, la fortuna di essere incanalato verso
queste cose, lo utilizzo in positivo e lo rendo disponibile come capacità per gli altri.
Cioè io non sono altro che una persona che si è specializzata in una cosa perché
aveva un po’ più dote, come uno potrebbe essere diventato musicista, tanti, tutti
quanti noi strimpelliamo, qualcuno diventa musicista ma non è santo, è musicista.
Dr. Solerio: Comunque l’ Architetto Prospero è un “sensitivo” se la parola non Vi fa
male, ma credo che chi è venuto qui non abbia dolore a sentire il termine sensitivo. E’
una gioia vederlo lavorare con i suoi strumentini, quindi da rabdomante evoluto.
Quando mette il piedino sul nodo di Hartmann, che è largo da 20 a 40 cm, o sul nodo
di Carry lo strumentino che ha in mano, Lui fa da tramite, impazzisce e ti dice subito
che stanno succedendo delle cose. Sfruttando queste peculiarità e sfruttando anche la
sua conoscenza abbiamo fatto delle belle esperienze. Per esempio il Metodo
Techineos seleziona tanti pazienti perché togliendo l’allergenee dando l’Omeopatia il
paziente evolve. Soprattutto una cosa importante per i Medici che fanno l’Omeopatia
rimuovere l’allergene e dare rimedi omeopatici, toglie, rimuovendo l’allergene e
dando il Catalizzatore, toglie la cosiddetta reazione di aggravamento. Tutti quelli che
si sono confrontati con l’Omeopatia da Medici o da Pazienti negli ultimi 200 anni da
quando è nata l’Omeopatia hanno messo l’accento sulla cosi detta “reazione di
aggravamento”. Ne ha parlato anche Franco. Il Paziente peggiora. Peggiora perché
paga la sua fase di eliminazione che è parte del processo di guarigione.
L’aggravamento omeopatico non esiste se Voi togliete l’allergene, o per lo meno
viene minimizzato, per cui il Paziente che faticava ad assumere una duecentesima
oggi si becca una decimillesima, sono delle frequenze che per l’Omeopatia sono
quasi improponibili, e non ha le reazioni di aggravamento. Però, selezionando
Pazienti col Metodo, ci siamo accorti che c’è una frangia di Pazienti che comunque
hanno la reazione di aggravamento. Nove volte su dieci sono quelli che hanno
l’inquinamento da campi elettromagnetici. Per cui “assumo quella Medicina e sto
male quindici giorni, non me la dia più”, te lo dicono generalmente quelli che
dormono in una zona di Stress geopatico. Ne ho in testa uno interessantissimo,
proprietario di una industria che fa ecobiologia, si occupa dell’abbattimento dei
rumori in campo industriale, un Piemontese attivo, che ha, aveva, una patologia che
mi ha sottoposto tanti anni fa, di tipo digestivo, vertebrale, labirintico, complessa per
cui lo hanno curato per anni come il solito depresso, isterico, rompiscatole, stressato,
insomma tutte le solite diagnosi che vengono poste a questi individui che non sono
mai guariti. E’ venuto in Studio, ha fatto il Test, dopo 15 giorni ha telefonato “cosa
mi ha fatto, Dottore, perché io ho capito che mi ha fatto del bene, ma mi ha fatto
passare dieci giorni di sofferenza nel senso che tutto si è amplificato”. Assumeva un
rimedio ogni due o tre mesi, invece dei soliti che assumono gli altri Pazienti. Quando
veniva in Studio non faceva assolutamente la terapia Mora perché per Lui voleva dire
sì avere un beneficio ma passare attraverso un calvario e allora facendo un Test di
geopatia, sfruttando le fiale che sono state caricate e che vengono testate su di Voi
normalmente, è venuto fuori una esposizione ad un nodo di Hartmann su faglia. Ha
spostato il letto: nel giro di quindici giorni ha cominciato ad assumere i rimedi
omeopatici, senza più le reazioni di aggravamento e la sua patologia si è avviata
verso la risoluzione. In effetti il ridicolo è che aveva da circa venti anni la sua
patologia digestiva, vertebrale, labirintica, cioè da quando si era sposato. Allora era
facile l’ironia “il matrimonio ti ha fatto male”. Invece Lui si è sposato, è andato a
dormire in quella stanza, in quel letto e per i suoi 20 – 21 anni aveva sempre dormito
in quel posto. E’ bastato spostare di 50 – 60 cm. il posto letto, ovviamente non
mettendo la sposa al suo posto, ha cominciato ad assumere i suoi rimedi omeopatici
ed è guarito benissimo. Si sottopone alla Terapia Mora e non succede più niente.
Quindi questo Stress continuo del Sistema Immunitario lo rendeva ipersensibile alle
terapie. Dico ipersensibile perché in realtà l’esposizione ai nodi o ai campi
elettromagnetici, secondo me, fa una focalizzazione, cioè questo campo proiettato per
otto ore di notte o per otto ore di lavoro non solo per l’architetto ma anche per il
bancario che lavora al suo posto, focalizza. Chi è steso chiaramente è messo in
orizzontale quindi il nodo che sale gli becca venti – quaranta centimetri e finisce su
un polmone, finisce in una zona addominale, finisce, come su quella paziente che
abbiamo visto due anni fa, in una zona genitale, Vi ricordate che c’era un problema di
sterilità, che aveva risolto con l’agopuntura ancora prima di fare Techineos e via
discorrendo. Ebbene, la focalizzazione fa sì che lì arrivi il Sistema Immunitario, ma
non in senso di caduta ma in senso di iperattività, perché se il campo elettromagnetico
modifica l’atteggiamento = stereoisomeria delle proteine, quelle proteine non sono
più riconosciute come “self” cioè “simili”, sono riconosciute come “dissimili”. In
quel momento il Sistema Immunitario trova un nemico, comincia ad attaccare. A quel
punto sale la VES e poi sale la Serotonina perché la Serotonina insieme alla Istamina
sono due indicatori ben precisi di autoaggressione per cui la focalizzazione del nodo
attiva autoaggressione. Se noi abbiamo un nodo proiettato su un polmone e ci
viviamo enne anni, chiaramente il nostro Sistema Immunitario fa un mucchio di
autoaggressione. Siccome l’autoaggressione, dice l’immunologia, sul tessuto
costruisce infiammazione, invecchiamento, degenerazione, chiaramente lì è dove
potremo trovare una malattia sclerotica = invecchiamento del tessuto ma la
focalizzazione porta anche alla degenerazione. Quindi l’esperienza vecchia delle
“case maledette”, della colonna cioè con la camera da letto ripetuta per enne moduli,
un piano sopra l’altro, in quella zona determinava la cancerogenesi in tutti quelli che
dormivano. Quindi io direi, non è tanto una caduta del Sistema Immunitario quanto
un incremento degli sbagli, quindi della allergia o autoaggressione. Questo direi
Serotonina, VES, focalizzazione sono capisaldi concettuali, parole chiave perché il
Sistema Immunitario è molto buono quando fa bene ma molto cattivo quando
comincia a fare gli sbagli. Un’altra cosa interessante, a proposito dell’interramento,
Prospero non lo ha detto, a me l’ha raccontato un Paziente che è Ingegnere
Elettrotecnico ad alto livello e si occupa di ricerche. L’interramento dovrebbe far
ribellare tutti gli allevatori di bovini perché in Valle d’Aosta hanno fulminato le
mucche interrando gli elettrodotti. Sì perché hanno allungato le due fasi dell’onda che
viaggia nell’elettrodotto, e la mucca è lunga, hanno calcolato un metro e ottanta in
modo da salvare l’uomo, che fa un passo di un metro, ma la mucca faceva un metro e
ottanta e quindi prendeva positivo e negativo e le mucche della Valle d’Aosta erano
fulminate regolarmente. Solo che i contadini della Valle d’Aosta hanno poco impatto
e quindi i politici non li hanno sentiti ed hanno solo cambiato la lunghezza d’onda.
Dr. Prospero: Io dicevo, l’interramento dei cavi perché è la soluzione proposta
dall’Ente Elettrico in alternativa, anche se gli è molto costosa, lo mettevo in
contrapposizione ad un brevetto del dottor Koenig che lo ha illustrato nel ’94 a
Venezia, dove è possibile trasportare l’elettricità via cavo, come adesso avviene, però
con un sistema invece di avere uno o due cavi come adesso per ogni cavo che adesso
c’è, di metterne cinque, ci sono dei sistemi, oppure interrandoli bisogna metterli
attorcigliati. Voi in qualche caso potreste vedere cose simili nella componentistica
informatica nell’ High Fy molto evoluto comr per esempio gli amplificatori del mio
High Fyl acquistato usato da un ruppo di folli audiofili che avevano le cose più
incredibili per questo settore in cui cavi che portano l’informazione elettromagnetica
dall’amplificatore alla cassa sono intrecciati in una certa maniera, sono cavi specifici
particolari, grossi così, che non si vedono mai normalmente, perchè in quel modo
riducono interferenze, portano il segnale in maniera esatta. Quindi non è che sono
cose sconosciute: si possono applicare anche al conduttore elettrico senza modificare
il traliccio, rimarrebbe l’impatto ambientale visivo del traliccio però verrebbe ad
autoannullarsi l’espansione del campo magnetico soprattutto, che è quello che ci fa
molto male quando siamo vicini agli elettrodotti. Quindi è un semplice accorgimento
di autocompensazione, per una legge fisica, del campo emesso che adesso non
essendoci fa sì che per l’alta tensione più piccola noi siamo esposti per circa 50 metri,
per quella più grossa, da 380.000 volt siamo esposti per 300 metri, lateralmente, cioè
il cavo è qui ed io per trecento metri sono esposto sopra le soglie di legge che sono il
doppio di quelle che propone la bioarchitettura. Quindi se riduco questa soglia a
quella della bioarchitettura diventano almeno 500 metri. Perciò ci sono tantissime
abitazioni, se Voi guardate per esempio, facendo un viaggio in autostrada o in treno,
quante abitazioni vedete essere sotto o vicinissime ai cavi, per esempio, senza parlare
delle antenne ma questa è una cosa vecchia ormai, di anni. Poi avete avuto qui a
Ventimiglia, per chi abita in questa zona, c’è stata una famosa lotta sui cavi che
volevano installare vicino alle case per cui sono dei problemi che sarebbero
risolvibili. Io facevo una contrapposizione perché il costo di questo brevetto è
inferiore, cioè il costo della messa in opera di questo brevetto è inferiore
all’interramento ma non viene tenuto in considerazione, come se quasi volessero
ignorarlo, lasciando questa situazione, per poter dire che l’interramento è troppo
costoso e quindi si devono lasciare i cavi che ci sono. Non che io sia d’accordo con
l’interramento, questo volevo dire, è una toppa peggio del buco.
Dr. A. Solerio: No, era la curiosità. In effetti mentre invece per quello che è
domestico, campi elettromagnetici indotti dall’impianto elettrico, un buon architetto
che abbia conoscenza della bioarchitettura, mette dei cavi schermati, li tiene lontani
dalla testa del letto, li fa camminare lontani da dove state a lungo, nella zona notte
mette il famoso disgiuntore che è un aggeggino che adesso conoscono tutti, dieci –
quindici anni fa nessuno sapeva neanche cosa fosse, si comperava in Germania,
comunque è un giochino che quando Voi chiudete il vostro lumino interrompe
completamente il circuito, quindi la zona notte diventa completamente spenta. Dei
telefonini è inutile che parliamo, ne hanno parlato tutti all’eccesso.
Arch. Prospero: Io sui telefonini sono un po’ integralista, perciò non lo uso, però il
consiglio che Vi do è quello di usare il viva voce. E’ molto semplice. Dovete usarlo
per motivi di lavoro, utilizzate il viva voce, l’unico che non portate all’orecchio. Il
problema non è nell’uso del telefonino, il problema è del portarselo all’orecchio. Un
altro problema sono le antenne di diffusione, però il peggiore dei problemi è quello
del telefonino portato vicino al cervello, quindi il viva voce vi risolve il problema pur
dovendo utilizzarlo.
Dr. A. Solerio: Anche l’auricolare allontana.
Arch. Prospero: Se mette il viva voce in macchina, essendo la macchina in ferro,
almeno i modelli maggiormente circolanti, è una specie di gabbia di Faredy per i
segnali elettrici, un elettromagnetismo di questo tipo viene fermato nella macchina
per un buon 70% quindi l’antenna interna in trasmissione quando noi parliamo crea
un campo diffuso nell’abitacolo, invece l’antenna esterna no, non crea nessun
problema, anzi il ferro dell’automobile ci protegge dal campo in parte, in più
trasmette anche meglio. In efficacia è più efficace quella esterna, perché non ha
l’ostacolo dell’automobile che è trasparente solo nei vetri, capite, oppure devono
essere quelle vetture nuove che sono in fibra di resina.
Dr. A. Solerio: Ci sono domande, qualcuno vuole sapere qualcosa di più, avete delle
curiosità, spremete un po’ Prospero perché non è facile averlo, ma adesso che ha rotto
il ghiaccio magari ci farà degli interventi mirati nei prossimi Seminari. Prego.
Un Signore: Mi è rimasto solo un dubbio sul vaccino omeopatico…
Dr. A. Solerio: Ma rientra in questa ricca tavola che quelli che avranno la costanza di
rimanere… comunque ne parliamo. Prima però farei scegliere all’Architetto Prospero
un numero. “Dodici”… “Una furtiva lacrima….” L’anno prossimo ci diranno i vari
relatori coi numeri scelti se nel loro anno ha avuto qualche significato quello che
Pavarotti ha dedicato a loro, quindi ricordatevi la romanza…. Prospero ha sfiorato
anche un altro discorso che è interessante, della omogeneità delle situazioni nelle
sperimentazioni. Generalmente i capannoni adiacenti si pensa che abbiano
l’inquinamento globale, abbastanza simile. Se andiamo a pensare all’inquinamento
focale dovuto a un nodo di geopatia lì però entra in gioco quello che diceva il Dottor
Rolla che c’è l’affollamento, l’affollamento cancella l’istinto dell’animale perché se
tu lasci l’animale libero, certamente lui non va a dormire in un posto che gli fa male,
come il cane non si mette nel posto dove c’è il nodo, dove magari va il gatto a
caricarsi, il che è classico; sui nodi le api non fanno l’alveare, ma le formiche fanno il
formicaio, se l’animale non è confinato e costretto dorme in un posto che per lui va
bene, non è corticalizzato come lo siamo noi, lui sente. Prospero è molto
corticalizzato, perché è un Arsenico, però essendo un sensitivo sposa le due
peculiarità, mette insieme una istintività incredibile, perché entra in una stanza e ti
dice se è successo qualcosa che non andava bene, di tragico, sarà la memoria
dell’acqua o il vapore che ha impregnato i muri o sarà il sangue che è schizzato, che
ha una certa frequenza, ma sente e poi descrive qualche cosa che è avvenuta nell’
ambiente. Sono cose che Lui, essendo corticalizzato, essendo figlio di una mamma
che ha subito la Controriforma, probabilmente non dice… ma comunque ci sono
quelle persone … a me è successo…
Arch. Prospero: Volevo dire a proposito del discorso dei suini che sono in questi
capannoni, io non ho avuto esperienza diretta sui suini ma sui capannoni di polli ho
avuto una esperienza così, un po’ stravagante, cioè un Architetto mi ha chiamato a
fare un rilievo di un capannone di polli che doveva diventare, poi doveva essere
abbattuto e poi doveva diventare un paio di case, diventare edilizia. Questo
capannone di polli, quando sono andato, ho dovuto andarci che era ancora in funzione
con dentro l’allevamento di polli. Così avendo dovuto fare una fatica che non Vi
dico, per motivi di varia natura, tra cui, per esempio, anche la puzza ma anche il
vedere queste povere bestie. Una volta finita l’analisi, trovato che c’erano due zone di
disturbo molto forti dovute a degli scorrimenti profondi di acqua e che erano ben
delimitabili e quindi in questo spazio grande di questo capannone c’erano due posti
che erano fortemente disturbanti e formavano come due strisce trasversali, quindi era
ben individuabile il pollame che era nelle gabbie in quei punti. Siccome quel pollame
era nelle gabbie, era fisso, non era libero di razzolare, io ho finito la mia indagine e
sono andato dentro un’altra volta ed ho controllato quello che mi era risultato lì per lì
sul momento rispetto agli animali per una curiosità mia, non tanto per studi scientifici
perché in questo caso non era neanche il mio proponimento, ed ho però dovuto notare
un numero di animali morti in quel momento presente quasi tutti in quelle due zone lì
e, toccando le uova, quelle che erano in quelle zone, il nastro trasportatore era fermo,
io non so se erano fatte da quelle galline o meno però ho notato che facendo così si
rompevano spappolandosi mentre quelle altre si incrinavano e basta, però mi aveva
colpito il numero di animali morti perché c’erano delle gabbie in cui le galline erano
tutte morte, alcune dove ce n’era una viva e le altre tutte morte, mentre fuori dalla
zona di disturbo erano quasi tutte vive, alcune un po’ malconce. Quindi c’è la
possibilità che ci siano delle disparità di situazione che possono creare quello che si
chiama “fattore di confondimento” nell’analisi epidemiologica. Cioè, siccome queste
analisi sono poi epidemiologiche alla fin fine, anche quelle che abbiamo visto prima,
sono ottime, per dare dei risultati però bisognerebbe controllare tutti i fattori di
confondimento più che altro non perché noi diventiamo ossessivi o che non ci
crediamo, più che altro per impedire che questi studi che costano un sacco di energia
e magari vengono fatti su base volontaria e non certo pagati dal CNR o da chi, magari
sono fatti dalla persona che si dedica e per anni e poi vengono presi e considerati
carta straccia perché è mancato, per esempio, il controllo del fatto che c’era un cavo
dell’alta tensione, che c’era un cavo della 380 che passava sotto lo stabbio, allora, si
dice, “quello lì per forza non è considerato, questi fattori non sono considerati, quindi
questo studio non vale niente”. Per questo dobbiamo metterci questa attenzione, non
perché io sia Arsenicum, certamente farà parte del mio modo di vedere, ma è ovvio
che esponiamo il fianco, se no, perché queste cose cercano sempre di demolircele.
Cercano in tutti i modi di dire che sono carta straccia. Allora io facevo così perché mi
preoccuperei di buttar via tanto tempo e tanta energia e ritengo che lo studio fatto
sugli animali, se fatto bene, è inoppugnabile, anche dal nostro punto di vista. Cioè
una ricerca fatta bene, con tutti i crismi scientifici, su quel capannone di polli,
avrebbe dimostrato che c’era una mortalità maggiore nelle zone di disturbo e non
sarebbe stato possibile addurlo a fattori di lavoro, di stress, di traffico, di …. Perché
le galline son galline, eran lì, tutta la vita stavan lì dentro una gabbia cioè nel loro
ciclo, quindi quando si parla di uomini trovano sempre mille discorsi per dire “ma,
non è vero che c’è la zona di disturbo, chissà quello lì cosa faceva” però quando si
parla di animali il discorso diventa abbastanza oggettivo, non c’è la corteccia, non ci
sono gli altri fattori, l’animale magari inizia e conclude la sua vita in quella
situazione, quindi è controllabile perciò diventano cose importanti queste. Quindi
quelli che hanno, diciamo, una intenzione negativa, in questo senso, lo sanno e
cercano sempre o di non fartele fare ma mi è parso prima di capire che nelle storie di
mangimi c’era anche un po’ di pressione, non è casuale, no, perché in studi per
esempio già fatti sull’Omeopatia che sappia io, sono stati ritenuti validi i primi studi
sulla Omeopatia quando sono stati fatti sui cavalli, sugli animali, dai veterinari, dalla
scienza ufficiale, se no la consideravano sempre una scienza esoterica. Io voglio
dirVi questo e dopo chiudo. Nell’analizzare, io abito in una città che è stata per tanti
anni la capitale degli Austriaci, Verona. Gli Austriaci avevano la truppa e avevano gli
ufficiali a cavallo, intorno a casa mia ci sono tutti i vecchi fortini, molte, per esempio,
ville erano state trasformate in parte come residenze degli ufficiali austriaci a cavallo,
le stalle costruite dagli Austriaci attualmente sono abitazioni, io ho potuto fare analisi
di queste abitazioni e sono sicuro che sono state costruite in modo accorto perché i
cavalli non fossero esposti a zone di disturbo, nella stabulazione, cioè nel periodo che
stavano in stalla. Credo che i veterinari di vecchia data sapessero di queste cose e ci
credessero al punto di stabilire come costruire. Non è più opinabile dal momento in
cui l’effetto è sull’animale. L’animale che viene messo in un punto non disturbato
vive meglio, rende di più ecc. C’è una conoscenza veterinaria di questo tipo antica
che andrebbe riscoperta.
A. Solerio: D’altra parte, dopo la famosa Controriforma, non facciamo polemica
perchè se no tutti i Cattolici diventano Islamici, quelli che avevano la conoscenza
sono passati in clandestinità: se Vi ricordate un paio di Seminari indietro abbiamo
parlato di Messmer, gli illuminati, quelli che conoscevano l’alchimia, ad un certo
punto hanno costituito le società segrete e si riunivano in logge, che non sono le
logge di oggi, dove chi aveva la conoscenza, e la teneva nascosta, la comunicava a
delle persone moralmente ineccepibili, per cui ad un certo punto nella stessa loggia
trovavamo Messmer, Hanhemann, Mozart, che interagivano e si conoscevano e si
comunicavano conoscenze. Questo perché tutto quello che era nuovo ed evolutivo è
visto con sospetto da pare dei politici, da parte della religione e con la scusa del
diavolo non bisognava andare avanti, tanto la Terra era piatta e il sole le girava
attorno, e quindi ci sono sempre stati i perseguitati e gli sciamani o i precursori che
facevano il passo in avanti erano perseguitati. Allora noi, con prudenza, cerchiamo di
fare qualche passo, di coinvolgere tanta gente e vediamo cosa succede. Un Paziente:
Una curiosità. Vorrei sapere se i radar degli impianti di allarme nelle abitazioni
possono creare inquinamento elettromagnetico e se sono dannosi per la salute
Arch. Prospero:Un radar? Ho capito bene?.
Paziente:Sono i raggi infrarossi che sono nelle case.
Arch. Prospero: Mi pareva strano, per fortuna non usano il radar per vedere se
entrano i ladri! Sarebbe grave per la nostra salute. Allora ci sono diversi effetti di
campi, diverse compatibilità, gli infrarossi vicini, NIR, sono i più compatibili, per
esempio l’acqua assorbe l’infra rosso vicino, il suo scambio energetico è questo
perciò noi che siamo per la maggior parte acqua in questo scambio lavoriamo molto.
Perciò, se dobbiamo scegliere, possiamo scegliere un infrarosso piuttosto che
un’onda radio di un altro tipo, oppure l’ultrasuono che sicuramente è più disturbante.
Che sappia io i sistemi di allarme si articolano su queste tre cose. L’onda radio è in
genere un mega Herz, come quello delle radio private. Quindi può disturbare, però
dipende molto dalla potenza. Un piccolo impianto di antifurto domestico può avere
una bassa potenza però nel primo raggio intorno a lui può disturbare le persone
perché man mano che ci si allontana il campo decresce di intensità, dipende molto
dalla distanza a cui lo mettiamo e lì ci vuole anche la accortezza di metterlo più
lontano possibile. Un impianto ad infrarosso cioè con dei lettori a infrarossi sulle
finestre ecc. non dovrebbe comportare nessun problema. Il radar è una cosa molto
pericolosa, invece, i radar sono sui 30 Giga Herz, dai 18 ai 30 Giga Herz. Io ne ho
una esperienza diretta perché, sopra casa mia, c’è una postazione della Nato da
sempre, da quando sono arrivati gli Americani, che usa un radar che per qualche
motivo è puntato in basso, invece che in alto, guarda sulla città, da sopra a me si vede
la città, il radar perlustra in basso e non in alto. Non so perché ma so che ci passa casa
mia in mezzo a questo. Io praticamente mi sono accorto da quanto stavo male per
questa mia un attimo patologica, da questo punto di vista, ipersensibilità. Ho fatto
fare un controllo tecnico con uno strumento tecnico riconosciuto, scientificamente
accettato, che era una antenna in grado di cogliere questa frequenza da 18 a 30 Giga
Herz. Mi ha garantito questo che era vero, cioè un radar con passaggio ciclico, non è
sempre presente. Questo, essendo molto lontano da casa mia, è però molto nocivo,
quindi i radar sono purtroppo delle situazioni di nocività che si vive chi ha, per
esempio, la casa sul fronte del porto, sul fronte dell’approdo delle navi, dove arrivano
radar ad una certa altezza, lì le navi irradiano davanti, però chiaramente può essere
finchè passa, sta anche nel tempo in cui sei esposto a queste cose, per cui la peggiore
delle situazioni è quella vicino ad un aeroporto se il radar intercorre nella casa perché
lì è sempre presente. Ci sono dei casi, io ho avuto un cliente che aveva questa
situazione vicino all’aeroporto militare di Vicenza, americano sempre, usano dei
radar molto bassi, a livello per avvistare anche voli bassi, quindi altezza dieci metri,
secondo piano, camera da letto. C’era un punto, la Persona mi ha detto “mi deve
spiegare che cosa c’è qui” e mi ha fatto vedere dietro il mobile tutto nero, una muffa,
un aspergillus, tutto nero, delimitato una banda di trenta centimetri di aspergillo
fermo lì. Ho controllato tutte la possibilità di perdite di tubi, perdita di acqua, perché
aspergillus è uguale ad umidità, uguale a perdita del tubo. L’unica spiegazione era
che questo aspergillo stava bene dove questo radar ciclicamente andava a finire nella
casa. Il radar non è che sta fermo, gira, per cui finiva lì regolarmente. Vuol dire che
noi e l’aspergillo siamo rovesci, non possiamo convivere perché lui sta bene dove noi
stiamo male. La Persona che dormiva in quel letto per fortuna si era sposata ed era
andata via perché rischiava tantissimo. A poco più di venti anni aveva già una serie di
patologie alla tiroide di tipo benigno però incredibili per un ventenne, erano strane;
questa fascia corrispondeva alla testa. Quindi con questi campi, quando sono di
questa portata, non si scherza. Col campo del telefonino non è così matematico,
nessuno può dire che c’è una correlazione diretta, una correlazione c’è però mediata,
mentre sarebbe proprio una disgrazia che mettessero questi sistemi vicini alle case,
coi radar non si può mica scherzare. I radar possono essere nocivi fino a cinquecento
metri, un chilometro, secondo la potenza in cui vengono lanciati e sono fra i campi
che agiscono più nocivamente più a distanza. Perché altre situazioni hanno distanze
molto più ristrette nello spazio. Per esempio l’antenna di telefonia che adesso fa tanto
scalpore, per cui tutti chiedono il controllo della nuova antenna di telefonia in realtà è
nociva nei primi trenta metri, di fronte, in basso forse è qualcosa meno anche, per cui
il primo appartamento sotto e quelli di fronte, però sono distanze controllabili. Trenta
metri o un chilometro non è certo la stessa cosa. Una antenna televisiva già fa
cinquecento metri e in quello spazio supera le soglie considerate da non superare per
non intaccare quella famosa dose di rischio uguale per tutti. Non che non faccia
niente, è una questione sociale, accettiamo il rischio di andare in macchina perché ci
fa comodo spostarci, poi ogni tanto qualcuno fa un incidente e ci resta. Io ci ho
provato. Però c’è una convenienza che è regolata da alcune leggi e permetterebbe di
usare la macchina senza correre troppi rischi. Allora così dovrebbe essere per questi
campi, se noi usiamo le antenne in maniera accorta riusciamo ad usarle senza correre
troppi rischi, però non possiamo dire che non fanno nulla, qualcosa fanno sempre.
C’è un fondo elettromagnetico adesso, c’è un campo elettromagnetico diffuso sul
pianeta, che adesso è un milione di volte quello che era alla fine degli anni cinquanta.
Quindi alla fine degli anni cinquanta vuol dire che c’era la radio, la TV, appena agli
inizi e qualche ponte radio e basta. Adesso è un milione di volte di più, non dieci o
cento volte, per cui il campo in cui sono cresciuto io c’era, elettromagnetico, ma era
di una certa entità, forse tranquillamente sopportabile. Quello in cui crescerebbe un
bambino attualmente già dovrebbe cominciare a far riflettere. Per cui non è una
situazione solo locale, “io ho l’antenna qui davanti”, è una situazione mondiale, non
c’è più un punto del Pianeta che non sia irradiato dal campo elettromagnetico, perfino
nei deserti perché ci sono i satelliti. Però ci sono campi e campi, da un satellite arriva
con una intensità bassissima, non che non sia percepibile, mentre una antenna lì
davanti a casa arriva con una intensità elevata, la legge è quella della distanza. Più
distante sono e meno forte è il campo, perciò, diceva giustamente il Dottore, in casa
le cose sono regolabili, ci sono schermature, c’è quello che si vuole, non è valido
questo per i campi naturali. Non si sa ancora, c’è la correlazione distanza intensità ma
non ci sono le altre cose, cioè schermature e cose così. Spendo una parola, che
troverete anche scritta, non lasciamoci illudere da promesse magiche, cioè è difficile
schermare i campi tecnici che sono prodotti da noi. Ci sono le schermature per i
campi prodotti da noi perché, come li produciamo, sappiamo anche come sono fatti e
possiamo anche schermarli, sono costose e di produzione difficoltosa, devono essere
proprio ben fatti. Al contrario per quelli naturali, che non si conoscono ancora nella
loro definizione, di che cosa siano composti, quali frequenze eccetera, non è ancora
disponibile un sistema di schermatura serio ed efficace, quindi non lasciamoci
illudere da promesse magiche perchè quello che viene proposto attualmente nel
mercato è nulla più che illusioni magiche. Allora, io dico, ciascuno di noi è libero di
illudersi, di qualsiasi cosa lui voglia, però è scorretto da parte di chi vende illudere le
persone. Siccome però lo fanno ed in questo settore, tenete conto che non c’è
controllo scientifico, perché la scienza qui rifiuta di guardare dentro ancora, ci tratta
ancora come ciarlatani, allora tutti hanno libero campo e proprio per questo dobbiamo
noi attivarci ed in qualche modo non farci illudere, perché se no comperiamo delle
cose che non servono niente. Invece di spostare il letto come ha fatto quel Paziente
del dottor Solerio, rischiamo di rimanere lì, convinti che qualche cosa che ci hanno
dato funzioni, in realtà non funziona e ci continuiamo a prendere un disturbo. Anche
se un effetto placebo da questi aggeggi c’è, per un po’ di tempo, ma in Germania che
hanno più anni di esperienza di noi, hanno verificato la fine anche di questo effetto
placebo e il mantenimento della situazione precedente. Il Dottor Hartmann, fondatore
del famoso gruppo di cui Vi parlavo ed a cui appartengo, è finito per fare il perito per
i tribunali contro i fabbricanti di questi aggeggi, contro i fabbricanti, perché lui, come
esperto unico, uno dei pochi, era interpellato per dire se funzionavano e unicamente
li provava in tutte le maniere facendo dei Test in cieco perché bisogna fare così, sono
solo i Test in cieco che danno un minimo di senso e vedeva che non funzionavano.
Allora praticamente l’atteggiamento di questi che pur fanno le analisi come faccio io
e come facciamo noi, era quello di dichiarare guerra ai produttori addirittura
facendoli citare in tribunale, cosa che in Italia non si fa perchè manca una legge di
supporto al consumatore, non per altro. Cioè non abbiamo quella capacità come
consumatori di proteggerci. In Germania c’è una legge che quando una cosa è
palesemente falsa ecc. ecc. è facilissimo portarla in tribunale. Se viene deciso che non
è vero quello che promette o fa male viene immediatamente ritirata dal mercato
quindi per loro è stato più facile. Contro i venditori di fumo, sapete bene, dobbiamo
noi attivarci e io dico, quando vado in una casa, non vendo qualcosa, faccio un
intervento professionale, chiaramente non gratuito, io do una prestazione a
pagamento come un qualsiasi professionista, ma non gli vendo qualcosa, gli do un
mio servizio. Quindi io sono proprio dall’altra parte, da questo punto di vista. Finché
non ci saranno prove scientifiche e Test di laboratorio su qualcosa che scherma, siete
autorizzati a diffidare di tutto quanto riguarda campi di Hatrmann e di Cherry ecc,
campi naturali.
Dr. A Solerio: Le famose stuoie, i famosi materassi, apparecchietti, quando hai paura
ti fanno fare tutto quello che vogliono….
Arch. Prospero: Chi è andato al SANA, di Voi, dello scorso Settembre ne ha potuto
vedere una sfilza, sfruttano anche la facilità di convinzione, comunque noi non ci
andiamo più lì. Io propongo lo spostamento del letto, a volte può essere una rogna
uno può dire “Accidenti, dove metto l’armadio, dove metto il letto, dove metto la
poltrona”, è chiaro che ti costringe a prendere una responsabilità, come siamo
costretti dal Metodo Techineos a prendere la responsabilità su quello che mangiamo,
su come viviamo eccetera, questo è fatica. La gente vuole una aspirina e allora dice
“va bene, mi passa tutto, prendo una aspirina”,e così vorrebbe da noi e mi dice “Lei
non mi vende niente”; no, io non vendo niente, io dico cosa fare poi sta a Lei
prendersi la responsabilità e questo è un atteggiamento in sintonia con il Metodo,
ognuno si prenda la sua responsabilità individuale. E’ un invito a fare attenzione a chi
propone queste cose perché fa leva soprattutto sul bisogno di non modificare niente.
E’ come se ad uno vendesse la pillola del Metodo, che invece di stare lì e non
prendere latte e frumento tu prendi quella pillola e poi sei a posto, Voi ci credereste?
Dr. A. Solerio: Speriamo di arrivarci! (Ilarità). Per adesso non ci siamo arrivati.
Comunque dolorosamente e felicemente la Paziente di Genova di cui abbiamo parlato
due anni fa, Prospero ha fatto il controllo, era una Paziente che, malgrado facesse la
dieta e malgrado facesse di tutto, ad un certo punto si è cancerizzata e c’era un bel
problema di geopatia, dolorosamente ha abbandonato la casa in cui viveva da trenta
anni e adesso felicemente ne ha trovata un’altra, non sempre si riesce a trovare una
soluzione in una casa, però il più delle volte, sposta il letto, va a dormire in sala da
pranzo. Però nella casa nuova credo dorma in una stanza piccolissima dove dorme
benissimo. Voglio dire, ci sono delle zone di Genova dove ci sono un mucchio di
corsi d’acqua.
Arch. Prospero: Ho avuto occasione di valutare la Villa Veneta di un Paziente
illustre del Dottore, a livelli molto molto illustri, la stanza da letto di questo paziente
misurava settanta metri quadri, io ho fatto un lavoraccio, ho lavorato tanto, poi li ho
consigliati di trovare un’altra stanza, più umana, più normale, perché gli ho detto,
“guardi, al di là del voler dimostrare la propria influenza e potenza sociale, ci sono
altri problemi legati all’armonia delle cose e una stanza di settanta metri quadri è una
piazza, non ci si sta bene a letto, per vari motivi, è troppo grande, una stanza grande
già sono quindici – venti metri quadri. Ne scegliamo una, Vi testo quella, avevano
cinque o sei stanze per gli ospiti nella Villa Veneta, (Palladio), non so se avete
presente quanto sono grandi, e una di queste andava benissimo come esposizione,
aveva una finestra ben esposta, aveva una armonia di forme, cioè aveva il soffitto un
po’ a volta, mi è piaciuta, perché mi sembrava molto avvolgente, tutto quello che
deve essere una camera da letto, e li ho consigliati di cambiare stanza, perché
nell’altra, seppure io potessi trovare una situazione neutra dove stare bene, finivano
con il letto in mezzo alla stanza. Diceva “ma come fanno a dormire, c’è bisogno di
avere un muro dietro” quindi a volte subentrano altre cose che ci fanno stare meglio,
c’è sì l’analisi, cì è sì l’esigenza, tutto quello che volete ma ci sono delle cose umane
che uno deve sapere riconoscere. La Signora ha accettato e credo che si trovino molto
meglio, a quanto mi ha detto. A volte chi ha più disponibilità è anche più nei pasticci.
Dr. A. Solerio: E’ difficile discernere. Comunque poi probabilmente hanno scoperto
che l’Architetto, che era il Palladio, in realtà si trovava in quella famosa loggia con
Messmer e quindi quella camera lì l’ha disegnata per se stesso, quando era ospite di
quella casa. Gli altri dormissero pure dove volevano. …
Voce lontana…:Posso fare una domanda? In parte è già stato risposto, però
ricavando le informazioni da quanto è stato detto, abitando a duecento metri da una
antenna emittente televisiva, il fatto di prendere la mia responsabilità implicherebbe
quindi cambiare casa direttamente?
Arch. Prospero: No, implica semplicemente di conoscere la situazione, cioè di
chiedere alla locale ARPA che è l’Azienda che è preposta a queste indagini, di fare
una misurazione. Fare una misurazione significa che lei viene a conoscenza della
situazione energetica di quel tipo tecnico che c’è a casa sua, dopo che ha questa
conoscenza può prendere una decisione, non prima se no la sua scelta è fatta ad occhi
chiusi, comunque, sia di restare che di andarsene, per fare veramente una scelta deve
sapere come è la situazione. Quindi non qualunque emittente televisiva può essere…
No, vi sono anche delle antenne direzionate, potrebbe essere direzionata da un’altra
parte, essere basso il campo comunque, io non posso saperlo, per esempio un tecnico
può dirle, così posso dirLe che ci sono più situazioni, dipende dal tipo di emittente,
dalla località dove è messa, dove deve arrivare, se è un ponte, se è una emittente
diretta, ci sono molti fattori per cui la cosa più importante è sapere in pratica quanto
campo abbiamo dentro casa. Indipendentemente da tutto il resto a noi, in pratica,
interessa “io, a casa mia, in centro alla stanza da letto, in centro, dove dormo, quanto
campo ho”. Quello lì ha una soglia che se viene superata non è il caso. Allora si può o
schermare la casa o cambiare posto, secondo la convenienza, ma la scelta deve essere
fatta a ragion veduta, perché comunque è costosa, sia di energia che di denaro e in
ogni caso schermare o cambiare casa non sono cose da fare così, è bene farlo quando
si sa che non c’è altro da fare. Grazie.
Dr. A. Solerio: Ascoltiamo un attimo Montale? Visto che è il dodici di Ottobre!
Un Paziente: L’orientamento della testa, nella posizione in cui si dorme, in genere è
consigliato posizionarsi con la testiera del letto a nord.
Arch. Prospero: Il consiglio viene dal Feng Shuj che è una disciplina cinese, bella
cosa, molto importante, di cui io mi sono anche occupato, ho fatto anche un corso con
un personaggio di rilievo, però non sono un esperto, non mi dichiaro tale perché ci
vuole un apprendistato molto lungo, forse il Dottore che sa benissimo la teoria
dell’Agopuntura e dei Meridiani potrebbe essere già un esperto di Feng Shuj perché
si basa sulle stesse cose, è sempre una visione cinese di quel tipo che deriva dalla
filosofia taoista e di quella di prima, la scuola naturalista cinese, forse ha duemila
anni. Non c’entra nulla con questo, è un’assonanza con il campo magnetico terrestre
che avevano stabilito già i Cinesi, che sapevano usare la bussola quando noi non
sapevamo neanche che esistesse, in conseguenza hanno trovato quale è la direzione
migliore per dormire meglio, per dormire meglio, non vuol dire che se noi dormiamo
con la testa in un’altra direzione ci ammaliamo, dormiamo male, stiamo male. Vuol
dire che la testa a Nord è la posizione migliore per il sonno, si può mettere la testa a
nord quando si sa che questo campo dove si sta mettendo la testa a nord è libero da
disturbi. E’ un migliorativo oltre al resto, ma non si è mai ammalato nessuno
dormendo con la testa a sud o a ovest perché, se mai, si aumenta o riduce lievemente
la fase rem del sonno e questo è la riprova scientifica che è stata fatta su queste
posizioni. Esiste uno studio fatto ed accettato scientificamente, quindi influisce sulla
fase rem ed è vero che una migliore fase rem fa riposare lievemente di più, magari,
meglio, però nessuno si ammala per la posizione della testa, mentre potrebbe essere
un fattore di rischio pericoloso mettere la testa a nord ma su un disturbo di tipo
geologico per esempio. Bisogna stare anche attenti alle provenienze delle mode, in
questo caso si tratta proprio di una moda diffusa dai Media, hanno causato dei danni
perché molte Persone hanno spostato il letto dove dormivano bene, per mettere la
testa a nord dove hanno cominciato a dormire male ma siccome è scritto sul libro e
sul giornale la hanno lasciata lì e stanno male.
Dr. A. Solerio: Comunque l’esperienza del passato dice “mettete i piedi a sud oppure
guardate verso levante quando dormite” se andate invece in un ambiente non so,
leggermente superstizioso, “non mettete i piedi verso la porta”: è il famoso discorso
“rischi di uscire steso dalla porta, porta leggermente sfortuna” Se volete abbiamo
anche Montale, mi sembra di aver capito che qualcuno ha reperito una poesia di
Montale, se volete sentirla...Visto che il dodici Ottobre è nato Montale che non è
diventato un baritono perché non ha fatto Techineos ma è diventato premio Nobel per
la poesia e la letteratura, sentiamo cosa ci dice. Grazie.
La Signora: Io leggo la poesia di Montale su invito del Dottore, ne sono felicissima,
Voi non lo so, perché l’ultima volta ho letto dei versi a otto anni a Natale. (Ilarità)
Sono versi molto importanti per tutti noi, perché come l’agave di questa poesia è
….sorpresa da…. scirocco tutti noi, tutti noi che stiamo qui abbiamo la
consapevolezza della difficoltà del vivere e della sofferenza, abbiamo scelto di
resistere, con molta dignità.
“O rabido ventare di scirocco
che l’arsiccio terreno gialloverde
bruci e su nel cielo pieno
di smorte luci trapassa qualche biocco
di nuvola e si perde.
Ore perplesse, brividi
di una vita che fugge
come acqua tra le dita
inafferrati eventi,
luci ombre sommovimenti
delle cose malferme della terra;
o alide ali dell’aria
ora son io
l’agave che s’abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d’alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d’ ogni essenza, co’ miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento. (Battimani).

Eugenio Montale: Scirocco da Ossi di seppia

Dr. A. Solerio: Tutti siamo un po’ come l’agave, stiamo attaccati a questa terra riarsa
e il mare cerca di portarci via. E’ il flusso delle cose della vita. Cerchiamo di stare
attaccati bene, la terribilità di esistere c’è, si possono dare i propri messaggi
felicemente o con l’angoscia ma comunque ci siamo. Spero che la Signora l’anno
prossimo ci racconti delle sue retine, di come erano e di come sono diventate, siamo
molto felici che ha letto molto bene perché le sue retine funzionano bene, in
collaborazione con una Oculista amica e Paziente di Torino, Lei ha avuto un buon
risultato e l’anno prossimo La invito a raccontarci la sua storia, sarà uno dei casi
clinici dell’anno prossimo. Se ha piacere di scegliere un numero glielo facciamo
sentire. Diciotto. Poi parliamo del vaccino omeopatico. “Partirono le rondini dal mio
paese freddo e senza sole…non ti scordar di me…” Sono stato folgorato da questo
numero perché “non ti scordar di me” me la cantava la mamma. Non l’ho scordato,
ha novanta anni, fa la dieta senza latte ed è indistruttibile, è una Pulsatilla imperiale
che amministra il comando dicendo che Lei obbedisce a tutti e che è delicata e non fa
prepotenza a nessuno, siamo costretti a non scordarLa. Un’altra cosa dobbiamo dire,
in fin dei conti, non c’è nazionalismo negli gli Italiani ma l’Opera è un vanto
dell’Italia. Se la musica classica ce la possiamo giocare con altri e i Tedeschi
probabilmente ci mettono i piedi sulla testa per delle figure emblematiche, l’Opera è
nostra e quindi vantiamoci di questa Opera che in qualche momento sembra barocca,
sembra troppo romantica in questo mondo di tecnicismo ma è una delle bandiere
della nostra Italia.
VACCINO OMEOPATICO. Vaccino Omeopatico è una scommessa, non si è
comportato bene ma quanto meno non ha fatto male per cui nel grafico di Marco
forse c’era un lieve vantaggio col vaccino omeopatico, forse erano pari rispetto al
bianco che non è curato, comunque primum non nocere, innanzitutto non fargli del
male. E’ un tentativo che si basa su esperienze in umano che sono state fatte due
secoli addietro, fine ottocento inizi novecento a Parigi c’era un Ospedale
Omeopatico, c’è tuttora ed hanno fatto esperienze di vaccinazione con difterinum
anzi Difterotoxinum 400 CH, come prevenzione della difterite. La difterite era una
malattia mortale, il famoso croup, l’angina difterica, la soffocazione non tanto quanto
la paralisi dei muscoli respiratori e la paralisi del neurovegetativo dovuta alla
intossicazione e quindi alla tossina prodotta dalla difterite. C’è una pubblicazione
scientifica bella, che si può anche reperire, la somministrazione di Difterotoxinum
400 CH preveniva, in periodi di epidemia, l’infezione da batterio della difterite. E’ un
nosode, cioè è un derivato biologico, la tossina difterica diluita e dinamizzata per 400
passaggi uno a cento, proteggeva i bambini in maniera statisticamente evidente.
Allora con Marco abbiamo provato a fare dei tentativi, grazie alla Ditta OTI, che ha
preparato su prelievi di Marco, su prelievi di tipo biologico, secreti direi e agenti
patogeni, delle diluizioni e dinamizzazioni ed ha cominciato a lavorarci sopra,
ovviamente siamo degli esordienti in questo, staremo a vedere che cosa succede.
Nella comunicazione di Marco è interessante però vedere che, primum non nocere, le
vaccinazioni classiche hanno peggiorato la situazione di quegli allevamenti in
maniera statisticamente evidente. Lui è più di un anno che fa esperienze sui vaccini,
quindi non è l’esperimento di un mese o due per trarre delle conclusioni. Da buon
preciso e pignolo non si è fidato né dei primi né dei secondi né dei terzi ma per più di
un anno ha fatto questa sperimentazione, per cui ha dovuto verificare come delle
volte quello che è la prassi in campo medico umano e veterinario non
necessariamente è la strada migliore. Per prassi si sottopongono i pazienti o gli
animali a vaccinazione o a terapie di tipo chimico o chirurgico: questa è la prassi,
cioè quello che si fa normalmente per abitudine acquisita, ma in realtà non è quello
che è meglio per il paziente e per i suini, infatti abbiamo verificato che la prassi
veterinaria di vaccinare non è affatto il meglio per gli animali e quindi è un bel primo
insegnamento. Già lì potrebbe condurre una battaglia ma già la conduce l’allevatore
perché dice “spendo di meno e comunque li salvo: ho un doppio vantaggio contro un
doppio svantaggio che vuol dire vaccinarli con denaro e con un incremento della
morbilità e della mortalità. Vedremo se affinando non tanto le preparazioni quanto le
somministrazioni perché noi siamo andati sul pesante con le vaccinazioni nel senso
che siamo andati sul leggero, abbiamo somministrato poco per capo, come per
esempio abbiamo fatto in un altro esperimento di cui parlerò ora, un capannone con
diciottomila polli Techineos e un capannone a dieta libera quindi non Techineos, il
primo trattato con l’ Omeopatia: una fiala in un litro di acqua, dinamizzata, in dieci
litri di acqua, dinamizzata, data due volte la settimana a diciottomila polli, l’altro
capannone trattato con le medicine chimiche. L’informazione elettromagnetica è
arrivata attraverso i dieci litri di acqua però era una fiala. Ebbene il capannone
Omeopatia ha battuto regolarmente il capannone Medicina Ufficiale. Ha battuto
come? Misurando una serie di parametri: tanto mangime somministrato, tanti chili di
incremento, tanta mortalità, alla fine il risultato più tangibile è quello economico
“questo capannone ha reso più due milioni, quello ha reso meno due milioni”, questo
è uno a zero

Il secondo esperimento non si è più fatta la dieta di eliminazione dell’allergene ma


solo un capannone con dieta ed uno con terapia farmacologica classic.Nuovamente
per resa, in denaro, il gruppo di prova ha superato il controllo per un paio di milioni,
due milioni più o meno. Il Paziente che fa queste cose è un ispettore di una primaria
ditta che fa polli in Italia e tutti conoscono, e, comunque, in questa maniera abbiamo
fatto due a zero, se l’Italia vincesse sempre due a zero ai mondiali saremmo i
campioni del mondo! I polli, è interessante, perché abbiamo trovato come allergene
“Carne bovina” che non c’è più adesso perché è stata vietata c’era “Frumento” e poi
c’era, mi sembra “Patata” ma rarissima, quindi è vero il detto che c’è in Veneto, che
immediatamente il veterinario che assisteva ha pronunciato, “mia nonna lo diceva,
col grano no se fa poj ciò, col grano, col frumento non si fanno polli”. I polli si
allevano col granoturco, col mais. Solo che in certe regioni di Italia il pollo non deve
essere giallo perché se è giallo non lo comperano, allora lo allevano con la farina di
frumento, è un discorso economico, il pollo che mangia il mais diventa giallo quindi
in meridione non lo vogliono. C’è anche il mais bianco.
Prospero: Ricordo i miei zii che usavano un mais bianco, molto comune nel
veneziano, per darlo ai polli, adesco ho capito perché.
A. Solerio: Sì, perché soprattutto nel meridione vogliono il pollo bianco, non
vogliono il pollo giallo. Nei polli vedremo l’anno prossimo la ricerca completata ma
abbiamo vinto due a zero. Vediamo cosa succede.
Un Paziente: A proposito del vaccino omeopatico, si tratta comunque di una
informazione elettromagnetica, quindi, no?
A. Solerio: Sì perché contrariamente a quello che si fa in Omotossicologia usando
basse potenze, ad esempio una ottava decimale, DH 8, quindi uno a dieci per otto
volte, o DH 12 in cui abbiamo ancora una informazione di tipo molecolare, chimica,
se prendiamo tossina difterica DH 8 la molecola c’è ancora, la possiamo trovare, in
omeopatia classica se prendiamo 400 CH non c’è più nessuna molecola perché oltre
la dodicesima diluizione centesimale, per il famoso numero di Avogadro, abbiamo
solo una informazione elettromagnetica e quindi nella 400 CH non c’è più materia,
c’è l’ informazione energetica. Per le diluizioni decimali (uno a dieci) per non trovare
molecole bisogna andare oltre alla ventiquattresima decimale a questo punto non ci
sono più molecole, se ora mettete la ventisei decimale, la ventotto decimale, la trenta
decimale in un oscilloscopio vedete ancora uno spettro. L’informazione viene
sfruttata in certi strumenti tipo gli apparecchi di Terapia Mora che servono per fare
Test dando l’ informazione al Paziente senza dargli la fiala in mano. Gli dai
l’informazione e lì c’è solo uno spettro. Nella 400 CH oggi però non abbiamo nessun
oscilloscopio in grado di rilevare l’emissione, nella pratica clinica però funziona,
nelle nostre cellule c’è qualcosa in grado di ricevere, forse il DNA o qualche
molecola strutturale..
Stesso Paziente: Quindi il Sistema Immunitario riconosce la frequenza…
Dr.A. Solerio Il concetto è quello
Paziente .appunto… del nemico.
Dr.A.Solerio:Si, il linfocita riceve una informazione “c’è questa frequenza” se è
non self (diverso) lui reagisce e gli si attiva contro. Lì diamo unicamente, è giusto,
una frequenza, non diamo nessuna molecola quindi siamo assolutamente fuori dal
concetto di vaccino molecolare. Vedremo. Magari affineremo, daremo una
informazione più frequente oppure potremmo provare a prendere dieci animali invece
che i cinquemila su cui Lui ha lavorato e vedere. Ventiseimila in tutta la ricerca. Sono
numeri folli, nella ricerca in Medicina umana non esistono, esistono solo nella
statistica, che è interessante. Ad esempio, da quando ci sono i telefonini attaccati
all’orecchio sono in aumento i tumori endocranici e questo è su una base di milioni di
persone, di utenti, statistica e Lui ventiseimila animali, chi è in grado di fare una
ricerca su ventiseimila umani. Ci sono altre domande?
Dr. Peracchio: Alessandro, vorrei chiederti una cosa, ci puoi dire qualcosa di
vegetale? Cioè hai sempre parlato di animali, gira una voce sulle tue orchidee, ci
puoi dare qualche informazione?
Dr. A. Solerio: No, ci sono dei Pazienti che fanno delle cose, bè le piante hanno
un’anima, anche i prati, ecco Lui è uno dei Pazienti che lavora sul prato. Io, sulle sue
esperienze, ho fatto lavorare un giardiniere questa estate. Un giardiniere ha preso il
Citrooticatal che è l’acqua imperiale che fa bene a tutti cioè tutti i passaggi del Ciclo
di Krebs, il motore della cellula, quello che elimina acetone e smaltisce gli acetati e
crea ancora energia e lì ci sono ancora tutti i passaggi del Ciclo di Krebs alla
Millesima potenza. Quindi siamo di nuovo nella informazione elettromagnetica.
Allora questo giardiniere aveva un prato senescente qui in Liguria, fa caldo, c’è il
salino e lo ha diviso in due segmenti: 1600 metri quadrati cioè 800 Citrooticatal e
800 senza. Il ridicolo è stato che gli 800 metri quadrati Citrooticatal hanno subito
questa informazione: una fiala Citrooticatal Mille diluita in un litro di acqua,
dinamizzata, quindi sbattuta 100 volte, il giardiniereera perplesso, il litro è passato
nei + nove litri, ha fatto dieci litri, lo ha dinamizzato, cioè sbattuto manualmente di
nuovo cento volte e lo ha messo nel Dosatron. Il Dosatron i veterinari sanno cos’è, i
Medici non lo sanno, quelli che fanno l’agricoltura anche, è un apparecchio
intelligente che serve per dare medicamenti in soluzione quando non hai la corrente
elettrica, da acqua agli animali o al terreno sfruttando l’effetto Venturi, succhia
lentamente questi dieci litri. Li ha succhiati in circa dieci giorni quindi agli 800 metri
quadrati il giardiniere ha dato una fiala. Alla fine dei quindici giorni il prato
Citrooticatal Mille ha fatto 3 cm. di crescita, il prato non Citrooticatal ha fatto 1,5 cm
di crescita, ma quello che era decisivo era paragonare la radicazione dei due prati. Per
cui il prato dove era stato stimolato il Ciclo di Krebs ha fatto una radicazione molto
maggiore per cui è un prato che dà una affidabilità nel futuro tutta diversa. Quindi
questo è un esperimento verificabile da chiunque. Il primo che lo ha fatto è stato
Massimo Ferri che si è messo lì a fare un metro quadrato di prato e poi lo faceva
vedere dicendo “vedete, questo qui è normale e questo qui è drogato con
l’Omeopatia”.
M. Ferri: Dicevo che nel giro di un metro quadro praticamente era bello verde e ben
radicato in una settimana, mentre tutto l’altro era giallo e non radicato, con una fiala
diluita, sempre come diceva il Dottor Solerio, in un litro d’acqua dinamizzato cento
volte perché lo sbattevo, buttato dentro in dieci litri, dinamizzato un’altra volta per
cento volte e dopo posato sul prato nel punto più brutto, per vedere se in realtà
migliorasse.
Dr. A.Solerio: Il fatto è che il giardiniere è ligure ed ha usato una fiala in 800 metri
quadrati, Voi avreste fatto una fiala in un metro quadrato (Ilarità).
M. Ferri: Si, dopo l’ho usato per tutto il prato, ovviamente, e una volta la settimana
mettendo due fiale perché ho detto “secondo me magari migliora ancora di più.
Dr. A Solerio: Quindi Ligure no ma neanche sciocco. Un’altra cosa interessante sulle
piante è che se testate le piante con la chinesiologia trovate i caratteri
fondamentali:per cui avete le piante cervello istintivo, le piante cervello emozionale e
le piante cervello razionale. Io, quando l’ho fatto la prima volta, ho pensato che fosse
una follia assoluta, poi Vi fate raccontare la storia di quelle piante: mi è capitato di
testare una quercia che aveva cinquecento anni in un parco importante della loro
Regione e ci siamo divertiti a farlo perché era una quercia che avevano paura di
perdere, allora abbiamo fatto un po’ un Test tipo Vega evoluto, insomma le cose che
facciamo in Studio, così è venuto fuori che era una quercia Graphytes quindi un
tipino istintivo, in effetti era in mezzo ad un prato enorme e c’era solo lei, c’era
un’altra quercia della stessa razza ma era molto lontana, quindi lì è difesa del
territorio assoluto. Il bello del Test è stato che aveva un focolaio infiammatorio
cronico a tipo infettivo ed il botanico, Professore della Università di Verona che
girava lì, subito disse “effettivamente è vero, vede quel ramo, c’è un enorme buco…”
aveva effettivamente una infezione cronica, non pensavamo che fosse così importante
per la sua salute, ha tagliato quel ramo e la quercia è ancora viva, si può ancora
ammirare; quel focolaio è un po’ come il focolaio dentario di quel Paziente di questa
mattina: modificava sensibilmente la sua salute e probabilmente anche il suo
carattere, di fatti diventava sempre più solitaria in mezzo a quel prato. Un altro albero
che abbiamo testato era un albero molto grande ed anche questo aveva dei problemi,
non faceva più foglie, faceva un mucchio di fiori e semi, era un Arsenicum con la
paura della morte, abbiamo testato una cancerogenesi imminente, in effetti la pianta
quando si sente vicina alla morte, fa un mucchio di fiori e semi per perpetuarsi e non
fa fogliame.
Paziente: Sono sempre qua, per le piante, malattie fungine c’è qualche studio o no?
Dr. A. Solerio: Bè, è una infezione, bisognerebbe interagire con qualcuno che fa
dell’Agraria, l' Omeopatia è una informazione elettromagnetica, bisogna andare ad
identificare quale è l’informazione che è più idonea a quella pianta, il Test
chinesiologico fatto col tramite, come ha detto questa mattina Maurizio Tempo che
testa gli equini, si può fare anche sulle piante, sulle orchidee come diceva
scherzosamente Peracchio che ti danno risultati inaspettati, magari sono anni che non
danno niente o danno poco e di colpo ti fioriscono un inverno intero dandogli una
informazione. Bisogna cercare, forse ad un certo punto, visti gli insuccessi in campo
umano, cercheremo di ….
P. Prospero: permesso di dire solo questo, mi viene in mente che ho fatto prima un
discorso sull’aspergillus che abita in certe zone preferibilmente che in altre, potrebbe
essere interessante.
Paziente: perché mi occupo di vite, sono un produttore di vino.
P. Prospero: provi a fare una correlazione dove è quella pianta rispetto alle altre.
Dr.A. Solerio: Comunque certamente se gioca con il Citrooticatal qualcosa vede. Poi
per esempio il miglior vaccino è un non vaccino, per esperienza personale, tutti
parlano del vaccino antinfluenzale, se gli diamo il nosode dell’influenza non è che
prevenga gran che, anzi, forse a volte attiva, soprattutto se gli diamo delle basse
potenze come il vaccino chimico può innescare delle patologie autoaggressive, il
Paziente diventa più reumatico, le sue mucositi si incrementano, la prevenzione
antinfluenzale la fa Psorinum che è un nosode di tutt’ altra natura, per esperienza
degli Omeopati a partire da Schmidt che è stato il mio maestro, lo Psorinum assunto
anche da un paziente che non faccia dieta una volta al mese in una diluizione almeno
alla duecentesima preserva i soggetti che fanno magari più influenze, dalle patologie
chiamiamole influenzali invernali, si tratta di trovare quale è l’informazione
elettromagnetica perché tale è l’Omeopatia in alta potenza più utile per…
Bisognerebbe che qualche agrario o Lei stesso, voglio dire, e se impara a fare qualche
cosina e comincia un po’ sulle nostre informazioni a testare delle cose può anche
scoprire che la mosca olearia o…
Paziente: Si, con Peracchio dovremmo testare le piante.
Dr. A. Solerio: Peracchio credo che abbia una vocazione, visto che ormai coi
bambini ha risolto i problemi, adesso Lui passa alle piante, e vediamo, l’anno
prossimo, d’altra parte è uno spirito allegro, gli piace stare a contatto con la natura e
vediamo un po’ cosa succederà. Penso che alle ore diciotto canoniche oh! E quindici
minuti, abbiamo sforato, al contrario dell’Università che si perde un quarto d’ora noi
abbiamo lavorato un quarto d’ora di più, grazie a tutti: Spero che questo incontro vi
sia stato utile, grazie a tutti, grazie ai relatori. Arrivederci. (Battimani).

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