Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IL CAMPIONAMENTO
Per una buona standardizzazione di un test è necessario un buon campionamento. Ne esistono
vari tipi:
a. Campionamento probabilistico tutte le unità appartenenti alla popolazione hanno la
stessa probabilità di essere estratte. (Nel campionamento non probabilistico ciò non
avviene).
b. Campionamento casuale semplice estrarre a caso da una popolazione predeterminata
un numero prefissati di elementi, che saranno definiti campione normativo. Se tale
campione è rappresentativo della popolazione la distribuzione della media calcolata per
ogni elemento sarebbe una curva normale (di Gauss), distribuita intorno alla media della
popolazione; la deviazione standard di tale distribuzione viene chiamata errore standard
della media σM indica l’intervallo intorno alla media entro il quale con una certa
probabilità cadrà la media della popolazione. Tale errore si può stimare:
deviazione standard
del campione
Numerosità del
campione
Deviazione standard
X punteggio grezzo.
ALTRE TRASFORMAZIONI
La trasformazione in punti Z porta a punteggi standard con segno positivo e negativo, il che
comporta uno svantaggio, per cui sono state proposte altre trasformazioni:
Punteggi T corrisponde a una distribuzione con
MEDIA = 50
DEVIAZIONE STANDARD = 10
Punteggi Stanine utilizzato nei test di profitto. Utilizza una scala a 9 punti con:
MEDIA = 5
DEVIAZIONE STANDARD = 2 (circa)
Per la trasformazione si procede assegnando:
Punteggio 5 punteggi grezzi con rango percentile da 40 a 59
Punteggio 6 punteggi grezzi con rango percentile da 60 a 76
Punteggio 7 punteggi grezzi con rango percentile da 77 a 89
Punteggio 8 punteggi grezzi con rango percentile da 90 a 96
Punteggio 9 punteggi grezzi con rango percentile da 97 a 101
Analogamente si procede con i punteggi 4 3 2 1.
Punteggi Sten scala con punteggi da 1 a 10 analoga a quella precedente.
Media = 5.5
Deviazione standard = 2
Punteggi Q.I. MEDIA = 100
DEVIAZIONE STANDARD = 15 o 16
L’errore standard di misurazione può essere usato anche per valutare la differenza tra i punteggi
ottenuti dal soggetto in test diversi o in forme parallele dello stesso test.