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La statistica descrittiva bivariata, invece descrive le relazioni tra due variabili, per
fare questo si avvale di una tabella a doppia entrata o di contingenza con la quale si
rappresenta una distribuzione di frequenza a due dimensioni in cui la frequenza
delle due variabili (nominalo o ordinali) sono incrociate. La relazione tra due
variabili, ad es. altezza e peso di diversi soggetti, può essere descritta dal
coefficiente di correlazione che indica la forza e la direzione di una relazione. I valori
vanno da -1,00 a +1,00, passando per lo 0,00. Se le due variabili sono perfettamente
correlate negativamente , ossia vi è una relazione inversa (all’aumentare dell’uno
l’altro diminuisce)si ha il valore -1,00. Se si ha una correlazione perfettamente
positiva , ossia all’aumentare dell’uno aumenta l’altro e viceversa, il valore assunto
sarà +1,00. Se si ha valore 0,00 no vi è nessuna correlazione. Normalmente una
correlazione reale è intorno a +/-0,50 ; +/-0,60. Il coefficiente di correlazione più
usato è l’indice di correlazione di PEARSON, espresso con “r” che si calcola per
correlare linearmente misure di scala a intervalli (es il peso o numero di sigarette) o
rapporti (es Quoziente intellettivo). Invece per le misure di scala ordinale si usa
l’indice chiamato rho di Spearman .
Descrizione del rischio: molti indici descrittivi si basano sul calcolo della
variazione del rischio in relazione all’esposizione o meno a un trattamento
benefico o un fattore protettivo. Si può valutare ad esempio una variabile
dicotomica come il rischio caduta (caso particolare di variabile nominale
dove sono presenti solo due possibilità , ad es ha avuto caduta/non ha
avuto caduta) e come si comporta alla presenza o meno di un intervento
infermieristico potenzialmente benefico.
Si definisce rischio assoluto , AR absolute risk, il rapporto tra outcome non
desiderato e totale soggetti del gruppo di appartenenza, e può essere
calcolato sia per il gruppo sperimentale che per quello di controllo. Mentre
la riduzione del rischio assoluto, ARR o absolute risk reduction, è il
confronto tra i due rischi assoluti, e si calcola sottraendo il rischio assoluto
del gruppo esposto da quello del gruppo non esposto. Ma l’indice di rischio
più utilizzato è l’ ODDS RATIO (OR), o rapporto di probabilità, e prevede il
confronto tra le frequenze di comparsa dell’evento (es
malattia)rispettivamente nei soggetti esposti e non esposti al fattore di
rischio in studio.
Un altro indice importate è il numero necessario da trattare, o number
needed to treat,NNT, che indica il numero di persone che
necessiterebbero di un intervento sanitario per prevenire un esito non
desiderabile. Questo si ottiene dividendo per 1 l’indice di riduzione di
rischio assoluto.