METODO ANALITICO
In chimica analitica un settore importante riguarda il calcolo dell’errore e la valutazione della
significatività di una misura. Generalmente nell’analisi chimica si eseguono più misure e si
elabora poi statisticamente il risultato. Nel campo dei beni culturali questo concetto viene
meno in quanto non è mai possibile, su campioni reali, eseguire più di una misura proprio per
il tipo di materiale con cui si ha a che fare. Solo nel caso di misure non distruttive eseguite
direttamente sul manufatto è possibile eventualmente acquisire più dati ed elaborarli
statisticamente.
Un risultato numericamente significativo per una serie di dati è la media aritmetica che si
calcola dividendo la somma dei dati a disposizione per il numero delle misurazioni eseguite,
ovvero:
__
Media = X = ∑iXi/N
L’intervallo delle misure è dato dalla differenza tra il valore più grande e quello più piccolo di
una serie di dati.
Tenendo conto dei parametri introdotti finora, si possono definire alcuni concetti fondamentali
di un metodo analitico, ovvero precisione e accuratezza.
PRECISIONE, indica la vicinanza tra i dati sperimentali: un’elevata precisione significa che
le misurazioni sono vicine tra loro ovvero la deviazione standard è bassa.
Errore assoluto
L’errore assoluto E nella misura di una quantità xi è dato dall’equazione:
E = xi – xt
Errore relativo
L’errore relativo percentuale Er è dato dall’espressione:
Gli errori sistematici sono insiti nel metodo analitico e determinano l’accuratezza del
risultato finale. Lo studio di un processo di analisi prevede l’eliminazione degli
errori sistematici o perlomeno la loro individuazione in modo da correggere il
risultato finale .
La determinazione dell’accuratezza di un metodo riguarda quella parte del processo
analitico detta validazione. Solitamente per sviluppare una nuova metodologia
analitica, vengono analizzati campioni a concentrazione diversa e conosciuta della
specie da determinare cioè degli standard. La procedura di confronto dei risultati
ottenuti con gli standard e con l’analita a concentrazione nota è detta calibrazione o
meglio validazione.
Per calibrare un qualsiasi metodo è necessario disporre anche di un cosiddetto bianco
ovvero un campione che contiene tutti i componenti del campione reale tranne
l’analita da determinare. Analizzando il bianco con le stesse modalità operative
riservate al campione reale si ottiene un risultato finale che permette all’analista di
scoprire eventuali interferenze che possono compromettere l’accuratezza dell’analisi.
ALTRE CARATTERISTICHE DI UN METODO
ANALITICO
SENSIBILITA’
SELETTIVITA’ E INTERFERENZE