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Martina Baglioni 5M- RICERCA SULLA CONFERENZA DI ASILOMAR

Durante la seconda metà del XX secolo, per alcuni scienziati, il fatto che l'uomo fosse in grado di creare con
una certa facilità combinazioni di materiale genetico sconosciute in natura era allettante ma, al tempo stesso,
decisamente inquietante. Essi temevano infatti che, se molti ibridi di DNA si sarebbero senza dubbio rivelati
innocui, altri avrebbero potuto invece essere molto pericolosi. In seguito a questi timori, nel corso di un
incontro internazionale svoltosi nel febbraio 1975 ad Asilomar, un centro per conferenze situato nella
Penisola di Monterey nei pressi di Pacific Grove in California, si cercò di stabilire protocolli di sicurezza per
evitare che queste nuove tecnologie potessero essere utilizzate per scopi nefasti. In un certo senso, la
conferenza di Asilomar coincise con l'introduzione del concetto di responsabilità morale in campo
scientifico. I biologi molecolari non volevano incorrere nella stessa condanna morale che gravava sui fisici
dopo lo sganciamento della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. Paul Berg è stato uno dei protagonisti
della conferenza, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 1980, uno dei principali esperti di biologia
molecolare dell'epoca e sviluppatore di tecniche per modificare il DNA. Alla conferenza, Berg ha sostenuto
la necessità di regolamentare la tecnologia del DNA ricombinante, riconoscendo i potenziali rischi e benefici
della manipolazione genetica. Berg ha dimostrato la sua lungimiranza e il suo impegno per la sicurezza
pubblica, riconoscendo i rischi che la tecnologia del DNA ricombinante poteva comportare per la salute
umana e per l'ambiente. La sua esperienza e la sua autorevolezza hanno contribuito in modo significativo alla
creazione di un consenso tra i partecipanti alla conferenza sulle precauzioni etiche e di sicurezza necessarie
per l'avanzamento della ricerca. Durante la conferenza infatti, sia coloro che ritenevano reali i pericoli
potenziali di questa tecnica, sia quelli che la consideravano innocua non volevano interrompere le ricerche
poiché i vantaggi scientifici di tali indagini promettevano di essere inestimabili. I due gruppi di scienziati si
trovarono infine d'accordo nel discutere su come proseguire le ricerche in tutta sicurezza, giungendo a
formulare una serie di raccomandazioni da tenere presenti durante le ricerche sul DNA ricombinante. La
figura di Paul Berg rappresenta un esempio di come la comunità scientifica possa assumersi la responsabilità
di regolare e proteggere la società dalle potenziali conseguenze negative della tecnologia emergente. La
conferenza di Asilomar ha dimostrato l'importanza della discussione e della regolamentazione della
tecnologia emergente, mostrando il potere della comunità scientifica nell’ auto-disciplinarsi e proteggere la
società dalle potenziali conseguenze negative della tecnologia. Per concludere, la conferenza di Asilomar del
1975 ha rappresentato un importante punto di svolta nella storia dell'ingegneria genetica e delle
biotecnologie emergenti. Ha portato alla creazione di linee guida cruciali per garantire la sicurezza dei
laboratori di ingegneria genetica e ha sollevato importanti questioni etiche e sociali che continuano a essere
discusse ancora oggi.

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