Sei sulla pagina 1di 1

Interpretazioni

Lo Stato moderno post-feudale e le assemblee rappresentative dei sudditi della nazione (capitolo 4)
La nascita e lo sviluppo dei grandi regni europei tra XI e XV secolo può essere descritto come il successo delle monarchie contro i poteri
feudali che frazionavano il territorio. Occorre tuttavia sottolineare che i monarchi europei furono sostenuti nella loro opera dalle forze
che stavano trasformando l’Europa occidentale. Essi, anche se in misura e con modalità diverse, dovettero governare confrontandosi e
persino ottenendo l’approvazione della nobiltà, del clero e della borghesia, che si esprimeva in apposite assemblee rappresentative.

[Il] potere monarchico del Basso Me- in Francia, Diete in Germania […]. tale che per intraprendere qualsiasi
dioevo, in gran parte d’Europa […] Il ruolo delle assemblee rappresenta- iniziativa politica, e ancor più mili-
non poteva operare senza il consen- tive era in primo luogo quello di ac- tare, il re era costretto a chiedere ai
so di un’assemblea rappresentativa consentire o meno alle richieste del sudditi un finanziamento straordi-
appositamente convocata, in cui se- re in materia fiscale […]. Le assem- nario; e per ottenerlo era necessario
devano dapprima soltanto i nobili, in blee rappresentative […] si riunivano spiegare lungamente alle assemblee
quanto vassalli del re, ma dalla fine in seguito ad apposite convocazioni; le motivazioni della richiesta. Le as-
del Duecento anche i prelati e i rap- anche se là dove il loro potere era semblee erano dunque chiamate a
presentanti delle borghesie cittadine. più forte, ad esempio in Inghilterra, svolgere una funzione consultiva
E’ questo un tratto di estrema impor- le loro sedute assunsero di fatto una […]; e anzi, di fatto, esercitavano un
tanza, che consente di parlare dell’età regolare periodicità. controllo sulla sua politica, tanto più
tardomedievale come di un’età di Benché il loro compito fosse il primo forte quanto più il re si trovava in dif-
dialogo tra il principe e il paese, in luogo quello di esercitare un control- ficoltà. In situazioni di grave crisi, ad
contrapposizione all’età successiva, lo sulla fiscalità straordinaria, il peso esempio durante una reggenza o da-
chiamata dell’assolutismo […]. [Le politico delle assemblee rappresen- vanti a una grave minaccia militare,
assemblee] prendevano nomi diversi tative era piuttosto considerevole. La le assemblee potevano addirittura
a seconda dei paesi; si chiamavano finanza degli Stati tre e quattrocente- esercitare un’attività di supplenza
Parlamenti in Inghilterra, Tre Stati schi, infatti, era organizzata in modo politica […].

A. Barbero, C. Frugoni, Dizionario del Medioevo, Roma-Bari, Laterza, 2002

L’economia nel Trecento: «crisi» o «ristrutturazione»? (capitolo 5)


È certo che nel corso del Trecento ampi strati della popolazione europea soffrirono a causa della fame, delle epidemie e delle guerre.
Tuttavia, gli storici dell’economia, come Carlo Mario Cipolla, più che di «crisi» preferiscono oggi parlare di «ristrutturazione»: un’evo-
luzione non certo priva di sofferenze e contrasti, ma che era inevitabile e portò a una nuova stagione di sviluppo.

Le falcidie provocate dalla pandemia vi epidemie non ebbe naturalmente zione relativa nei riguardi dei gruppi
del 1347-51 e dalle epidemie seguen- conseguenze solo sul livello medio mercantili-imprenditoriali. Quanto
ti mantennero per oltre un secolo la della produzione pro capite, ma an- di sa della storia del costume confer-
popolazione europea su livelli sen- che sulla redistribuzione del reddito. ma queste affermazioni. […] Il cami-
sibilmente ridotti rispetto a quelli Tra il 1350 e il 1500 i salari andaro- no, la scodella individuale, la sedia al
raggiunti prima del 1347. Per l’In- no progressivamente aumentando, posto della panca, la dote di qualche
ghilterra è stato provato che con una mentre la rendita e l’interesse dimo- consistenza cominciarono ad essere
popolazione ridotta a circa due terzi strarono una tendenza alla stagna- cose più frequenti.
la produzione di stagno continuò a zione o al ribasso. […] Alla fine del Quattrocento il progres-
mantenersi sui livelli precedenti: il Il contrastante andamento nel perio- so […] non risultava evidente solo
che ovviamente significa che la pro- do 1350-1500 dei salari reali da una nel livello dei consumi, ma anche nel
duzione pro capite aumentò di circa parte e della rendita e dell’interes- livello e nelle possibilità di investi-
il 30%. […]. Attorno al 1300 la produ- se dall’altra concorda con l’idea di mento. Ancora nel secolo XI diversi
zione totale europea di ferro pare si un’economia nient’affatto depressa «capitalisti» veneziani dovevano met-
aggirasse sulle 25.000-30.000 tonnel- […]. Le classi contadine miglioraro- ter insieme le loro risorse per poter
late. Alla fine del secolo la produzione no la loro posizione economica e so- comprare un’ancora […]. Alla fine del
di ferro era probabilmente aumenta- ciale rispetto alla classe dei proprie- Quattrocento il comprare un’ancora
ta a circa 40.000 tonnellate […]. tari terrieri. […] Artigiani e lavoratori non era più un problema nemmeno
Il successivo martellamento di gra- cittadini migliorarono la loro posi- per un singolo mercante […].

C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa preindustriale, Bologna, il Mulino, 1974

213

30020_V1_U2_C9_204_217_APP.indd 213 27-06-2012 13:49:06

Potrebbero piacerti anche