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LA GRANDE MANIFESTAZIONE DEI CICLISTI PIEMONTESI A RACCONIGI.

Il completo
successo dell’iniziativa dell’Unione Ciclistica Vercellese – Gli omaggi ai sovrani – La
famiglia Reale – Il trionfo del Club Ciclistico di STROPPIANA .. da LaSesia 18/10/1904

Scriviamo ancora sotto l’impressione del- l’ordine della sfilata. La sorte le designò per ordine,
l’imponente, completo successo, superiore d’alfabeto: prima, Alessandria — seconda, Cuneo —
ad ogni aspettativa, della manifestazione terza, Novara — quarta, Torino. Si deliberò che il
sportiva e patriottica promossa ed attuata, con corteo fosse aperto dall’Unione sportiva, dalla
fortuna pari all’audacia ed alla gentilezza dell’idea, Biciclo-Filarmonica e dai soci del Touring di
dall’Unione Sportiva Vercellese. Racconigi, e chiuso dalle Società appartenenti alle
Il giudizio sintetico, non nostro, ma provincie finitime di Genova e di Milano che avevano
della stessa popolazione della gentile ed chiesto ed ottenuto di partecipare alla riunione.
ospitale Racconigi, è che di quante mani- All’elenco delle Società aderenti furono apportate
festazioni provocò il fausto evento per cui all’ultimo momento poche modificazioni:
si allietarono testé la Reggia e la Nazione, nessuna mancarono alcune delle inscritte, come la Scherma
assunse così alta e significativa importanza, e Ginnastica di Novara, ma se ne aggiunsero altre,
carattere di così grande e simpatica popolarità, fra cui una rappresentanza del battaglione di
come questa a cui partaci pò tanta parte della volontari ciclisti di Padova, il primo che siasi
gioventù del Piemonte e delle provincie limitrofe. E costituito in Italia. Quando 1’ imponente corteo
non fu poco onore per la città nostra, il cui nome era ciclistico — qualcuno che pei- ufficio, ne contò
domenica sulle labbra di tutti e fu pronunciato dal all'ingresso i componenti, assicura che superavano
giovane Sovrano con vivissima simpatia, l’avere, non i 2300 — fu ordinato, il presidente dell’Unione,
solamente lanciata l’idea, ma sapientemente signor Serre, l’avv. Luigi Bozino presidente della Pro
preparata ogni cosa in modo da lasciare della Vercelli, arrivato poco prima da Cuneo, il signor
splendida, patriottica chiusura della stagione Mario Galbiati e chi scrive questi appunti, si
sportiva del 1904, l’impressione più gradita portarono ai piedi della scalinata del castello
nell’animo di quanti vi parteciparono. A Vercelli ed prospiciente il parco, accompagnati dal sindaco di
alla sua Unione sportiva, il simpatico e popolare Racconigi, il quale li presentò a S. M. il Re, che era
sodalizio giovanile, furono rivolte domenica infinite già sceso insieme al ministro della R. Casa conte
e ben meritate felicitazioni. Il presidente dell’Unione, Ponzio-Vaglia, al generale Brusati ed altri della sua
signor Vittorio Segre, alla cui giovanile ed Corte, per attendere la sfilata del corteo.
instancabile attività è dovuta tanta parte del Il Re vestiva la piccola tenuta di generale.
successo, aveva fin da sabato, d’accordo col Impossibile descrivere la affabilità, meglio ancora, la
generale Brusati, primo aiutante di campo di S. M., semplicità cordiale, con cui il Sovrano li accolse.
con gli egregi funzionari che dirigevano il servizio di Quella cortesia di modi che è tradizione antica della
P. S., comm. Sismondi e cav. Martini, col presidente sua Casa ed una delle ragioni della sua popolarità,
signor Gastaldi e varii soci della locale Società assume in Vittorio Emanuele III una forma nuova,
biciclo-filarmonica e con quel console del Touring, per lo studio ch’egli si da di diminuire le distanze,
signor Luigi Zuccoli – prese tutte le disposizioni pel quasi di far dimenticare l’alta sua posizione,
ricevimento delle Società, per la sfilata, per la ottenendo invece per l’effetto dei contrasti un
presentazione dei presidenti, e perchè ai numerosi maggior prestigio alla regalità, (atto di affettuosa
ciclisti di fuori non mancassero alloggio e vitto in devozione e di ammirazione cosciente pel giovane
città. In queste disposizioni il signor Segre ebbe Sovrano, che sente così modernamente ì doveri del
valido e cortese aiuto, non solo in quanti abbiamo suo stato, il compito della monarchia liberale e
più sopra ricordati, ma anche e specialmente popolare.
nell’egregio sindaco della città, il conte cav. Michele Egli si informò dal signor Sagre del numero
Ceriana delle Società intervenute, mostrandosi ammirato e
Mayner, un gentiluomo squisitamente cor- riconoscente della larga adesione avuta dall’invito
tese ed un sindaco esemplarmente operoso dell’Unione sportiva Vercellese, e lo ringraziò
che esercita con garbo ammirevole i doveri vivamente dell’opera spesa pel successo della
dell’ospitalità in quella simpatica terra riunione. S’intrattenne per discorrere con tutti delle
scelta dai Sovrani per loro dimora estiva, modalità della sfilata, compiacendosi, da
ed a cui diede nuovo lustro il lieto evento quell’entusiasta chauffeur ch’egli è, dell’intervento
compiutosi nelle sue mura. anche di parecchie automobili. Il signor Segre gli
Un altro simpatico Racconigese, che nel presentò poi la pergamena-omaggio dei ciclisti
suo campo coadiuvò al buon esito della piemontesi, ed il Re, ringraziando, ammirò assai e
manifestazione dando larga diffusione alle la splendida teca e l’artistico disegno. Il signor Mario
notizi» che la riguardavano, fu il pubblicista prof. Galbiati gli presentò personalmente l’omaggio della
Giuseppe Roddi, corrispondente della Gazzetta del sua ditta, e cioè il distintivo-ricordo in oro e smalti,
popolo e di altri importanti giornali, presidente ed anche per lui S. M. ebbe vivissime parole di
dell’Unione monarchico-liberale ed antico e stimato ringraziamento, lodando il bel lavoro. Più tardi il
ospite di Vercelli quale insegnante del nostro Reale signor Mario Bigatti, vicepresidente dell’Unione,
Ginnasio. presentava al Re che ringraziò, 1’omaggio della
Furono appunto i grati ricordi che egli conserva di direzione generale del Routier Italiano, sedente in
Vercelli che animarono l’efficacie opera sua di Bologna: un opuscolo con la storia della nuova
propaganda per la riunione indetta dal sodalizio istituzione sportiva, artisticamente rilegato e chiuso
sportivo Vercellese. in una scatola di peluche.
Anche il Velo-Club di Magenta, intervenuto con una
Nella riunione tenuta la sera della vigilia nelle numerosa ed elegante squadra, ossequiò a S. M. il
magnifiche sale della Società Biciclistica e suo omaggio speciale e che fu assai gradito: una
Filarmonica dalle prime rappresentanze di onore e splendida medaglia d’oro recante da un lato
da quelle locali, si fece l’estrazione a sorte delle l’Ossario di Magenta; dall’altro una corona d’alloro
quattro provincie del Piemonte per determinare con la scritta: «La Società Velo Club — offre
— a S. M. il Re d’ Italia». La medaglia era bravi Audax, capitanata dal signor Felice Chiais —
accompagnata da una pergamena con la seguente e finalmente una elegante schiera di soci del Touring
epigrafe del prof. Vittorio Ferrari Alla dolce culla — guidata dal capo-console geom. Eugenio Barbera.
schiusasi nella pace d’Italia redenta — la terra ove Come si vede, le terre Vercellesi ed il capoluogo
fra l’armi — nacque il nostro Regno. erano largamente e degnamente rappresentate.
E mentre avveniva la presentazione degli
omaggi, giungevano di lontano le note al- Ma il successo più completo toccò al Club
legre delle fanfare, e frammezzo agli alberi secolari ciclistico di Stroppiana, intorno al quale si
del parco si vedevano apparire le schiere dei ciclisti. rinnovarono gli entusiasmi di Asti di Genova, di
La sfilata stava per incominciare. A questo punto Santhià, di Vercelli e d’altri convegni, nei quali la
arrivò S. M. la Regina, superba nella sua giunonica balda schiera comandata dal signor Oppezzo figurò
bellezza. Essa vestiva assai semplicemente, ed ac- brillantemente.
compagnata da due delle sue dame d’ onore I ciclisti Stroppianesi, numerosissimi, tutti con la
prese posto con esse, dopo aver scambiato loro simpatica divisa, così seria e così elegante,
alcune parole col Re ed avere graziosamente sfilarono mirabilmente ordinati al suono dalla
salutati i presenti con un sorriso, sulle poltrone che marcia reale eseguita dalla loro fanfara, e mentre
erano state collocate a piedi della gradinata. furono notati con particolare attenzione dai Sovrani
Ad un balcone del secondo piano com- e dal seguito, vennero accolti dal gruppo dei
parvero con le loro governanti, le prin- presidenti riuniti in attesa del ricevimento, con
cipessine Jolanda e Mafalda, bruna la prima applausi calorosissimi e con evviva a Stroppiana. Fu
e bionda l’altra, fiorenti di salute e gra- l’unica Società a cui siasi fatta tale dimostrazione di
ziosissime. Dal balcone scendeva l’eco delle loro simpatia. E le stesse, entusiastiche acclamazioni si
esclamazioni di meraviglia per lo spettacolo, nuovo ripeterono al suo indirizzo quando attraversò le vie
per esse, di quell'interminabile serpente di ruote di Racconigi e quando la sua fanfara suonò sulla
scintillanti sotto i raggi di un magnifico sole piazza Carlo Alberto l’inno reale ed altre marcia.
autunnale, che si svolgeva lento e maestoso
attraverso ai viali del parco superbo. Ed era invero Terminata la sfilata, mentre la Regina
— quello della giovanile e balda coorte che si rispettosamente salutata, si ritirava, il Resi avviava
avvicinava, salda sui suoi cavalli d’acciaio, con le verso il gruppo dei presidenti e frammischiandosi ad
bandierine sventolanti al vento, coi colori vivaci delle essi con la più grande cordialità, si intratteneva
svariate divise che spiccavano sul verde cupo del affabilmente con ciascuno, informandosi sulle
fogliame, davanti alla massa imponente e gaia ad un condizioni dei rispettivi sodalizi, sulle vicende del
tempo del magnifico castello — uno spettacolo viaggio fatto, discorrendo con competenza di cose
caratteristico, brillante e fantastico. sportive e producendo in tutti la più grata
Il corteo, che si era formato sul viale impressione per la familiare confidenza e per la
della stazione e sul corso Regina Elena semplicità dei suoi modi. Quando, dopo aver
dopo essere entrato dai cancelli di porta rinnovato a tutti, e specialmente al signor Vittorio
San Giovanni, percorse un lungo tratto di Segre, la espressione della sua riconoscenza per la
viali che gli permise di svolgersi ordinatamente, e bella, solenne ed affettuosa dimostrazione,
poco dopo le 11,30 la testa di linea comparve allo dicendosene sinceramente commosso, si ritirò col
svolto del piazzale fronteggiante la facciata interna suo seguito, dal numeroso gruppo si levarono
del castello. Il corteo era chiuso dalle automobili, applausi entusiastici e grida di viva il Re, viva la
una delle quali infiorata con una grande Stella Regina, viva il Principe ereditario, viva i Savoia!
d'Italia tutta a fiori. Fra le automobili vi era anche Applausi ed evviva si rinnovarono sul piazzale
quella del sindaco conte Geriana-Mayneri. esterno con la marcia reale suonata dalla fanfara di
Numerose le motociclette: una di esse Stroppiana, quando, uscendo, i ciclisti scorsero ad
trainava una minuscola carrozzella, su cui una finestra il principino Umberto sulle braccia di
era, in mezzo a una profusione di fiori, un amore di una governante.
bambina bionda sorridente sul suo nobile e Il sindaco di Racconigi offri quindi nelle
profumato piccolo trono. La Regina, sorridendo alla sale del Municipio il vermouth ai ciclisti,
graziosa piccina, alzò gli occhi verso il balcone su ma molti di questi, per l’ora tarda — era
cui erano le principessine per vedere se avevano quasi 1'una — non poterono accogliere
notato il gentile veicolo: ed infatti la piccola Jolanda l'invito gentile. E poco dopo tutti gli alberghi, le
lo additava alla sorellina. Del resto, parecchi erano osterie e le trattorie della città erano presi d’assalto
i bambini nel corteo: alcuni dei quali piccolissimi, da quei due mila e trecento ciclisti affamati!
con delle macchine mignonnes, portavano una nota Più tardi, tutta quella balda gioventù si
graziosissima nella sfilata. Le fanfare erano dieci; riversava sulle vie e sulle piazze di Racconigi,
varie di esse suonavano la marcia o la fanfara reale. portando dovunque una straordinaria e simpatica
Di Vercelli e Circondario vi erano, oltre l’Unione animazione e rinnovando gli evviva al Re davanti al
sportiva, iniziatrice del convegno, il Console del castello. Malgrado il grande numero di macchine
Touring di Arboro, avv. Piero Quaglino — l’Unione che giravano per le vie, non si ebbe a lamentare il
ciclistica di Crescentino, numerosa — la sezione più piccolo incidente spiacevole. Molti degli
Audax di Livorno, pure numerosa, col suo capo- intervenuti — i più vicini s'avviarono al ritorno per
sezione signor Attilio Toselli — la Società ciclistica « via ordinaria; gli altri alle 16, per ferrovia, si
Robur » di Santhià, col suo presidente signor restituirono a Torino e di là ai rispettivi paesi. La
Godoue — il Club ciclistico di Stroppiana, col suo nota riassuntiva è: un esito superiore a tutte le
presidente, l’egregio sindaco signor Giovanni aspettative, di cui l’Unione sportiva ed il suo
Oppezzo, con la bandiera e con la bravissima fanfara presidente attivissimo possono andare superbi.
diretta dal dott. Bertone — una rappresentanza
della sezione ciclistica della Pro-Vercelli e dei nostri *********************************************************

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