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Apprendere e cimentarsi a livello pratico nelle più diffuse e gratuite piattaforme di coding:
questa l’esperienza pensata e realizzata dalla Prof.ssa Anna Di Maio, docente del corso
grafico e parte integrante dello staff di dirigenza, esperta di informatica e di tecnologie
digitali, nonché amministratore di rete dell’istituto, presso l’ips “Velso Mucci” di Bra (CN)
diretto dal dirigente scolastico Prof. Gianluca Moretti. Avevamo ribadito, in un nostro
precedente articolo, come la filosofia del progetto “Governare la transizione digitale alla
luce del PNRR” dell’Istituto Professionale di Stato “Velso Mucci” di Bra si desume dal
titolo. Ovvero, come ribadisce il dirigente scolastico Prof. Gianluca Moretti, “Le
competenze digitali come capitale del singolo e del territorio”. Il laboratorio di coding,
nell’ambito del Progetto Futura, più precisamente del modulo “Nascita di una community
di docenti per la creazione di contenuti digitali 1. Docenti Scuola Infanzia e Primaria”, ha
permesso, compiutamente, ai docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria di
apprendere e di cimentarsi a livello pratico nelle più diffuse e gratuite piattaforme di
coding.
Il benvenuto da parte del robot umanoide NAO V6
La lezione, all’Istituto “Velso Mucci” di Bra (del quale tutti gli ospiti hanno apprezzato la
struttura, l’organizzazione, la gentilezza, l’accoglienza, la stupefacente capacità di
diventare modello per quanti credono in una scuola ampiamente partecipata e dalle
responsabilità diffuse), si è aperta con il benvenuto da parte del robot umanoide NAO
V6, per poi proseguire verso codyroby, codyfeet e codycolor, ossia metodi di
programmazione unplugged (senza computer), ideati da Alessandro Bogliolo
dell’università di Urbino, nei quali ogni giocatore, in veste di Cody, il programmatore, usa
carte da gioco con frecce, piedi o solo colori, associate a tre azioni elementari (avanti,
gira a sinistra, gira a destra) per dare istruzioni a Roby, il quale può essere un robot o i
bambini stessi, per muoversi come pedine su una scacchiera. Questo metodo è ideale
per poter far sviluppare il pensiero computazione ai bambini senza nessuna attrezzatura
informatica, modificandolo a proprio piacimento con disegni, movimenti e colori, in
associazione con attrezzatura robotiche educative, come, ad esempio, la Bee-Bot, che
esegue le stesse tre azioni elementari, premendo in sequenza i pulsanti presenti sul suo
dorso.
La piattaforma gratuita code.org, un’organizzazione no-profit
Si è passati poi verso la piattaforma gratuita code.org, un’organizzazione no-profit,
ideata dai fratelli Hadi e Ali Partovi, la quale contiene numerosi esercizi di coding per
ogni livello ed età e permette di creare i propri progetti (laboratorio dei personaggi,
artista, sviluppo app, sviluppo giochi, ballando con il codice), oltre ad avere un’apposita
sezione dedicata agli insegnanti, nella quale è possibile creare le proprie classi,
aggiungendo gli studenti, associando loro un codice classe, un utente e una password o
un’immagine per accedere. Questa funzione – ha sottolineato la prepartissima Prof.ssa
Anna Di Maio – permette all’insegnante di verificare il progresso degli esercizi assegnati
in tempo reale, e di poter entrare anche nell’esercizio stesso per visionare come è stato
eseguito.
L’esercizio basato sul videogioco di Angry Birds
La prof.ssa Di Maio ha creato la classe dei corsisti, ha attribuito loro un codice classe, un
utente e un’immagine e ha assegnato un esercizio basato sul videogioco di Angry Birds,
gli uccellini arrabbiati che vogliono vendicarsi con dei maiali verdi per aver rubato loro le
uova. Nella versione di code.org, l’uccellino deve eseguire una serie di azioni elementari
(vai avanti, gira a sinistra e gira a destra) per poter superare il percorso e raggiungere il