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Scratch, sperimentare
la collaborazione animata
di Romolo Pranzetti
http://www.comeweb.it
"Come ogni costruttore, il bambino si appropria, per usarli a modo suo, dei
materiali che trova attorno a sé, e soprattutto dei modelli e delle metafore
proposte dalla cultura circostante". Lo scriveva già nel 1980, nel volume
Mindstorms. Bambini computers e creatività, Seymour Papert, il "padre" del
Logo.
Da allora, nella scuola, si sono avvicendate diverse versioni di questo linguaggio di
programmazione, alcune delle quali multimediali, altre gratuite. Ora si affaccia
Scratch, un linguaggio promosso dal MIT, che ha il pregio di rifarsi alle teorie di
Papert, e di essere multimediale e gratuito al tempo stesso.
Inoltre raccoglie le proposte anche del web 2.0, con una piattaforma che serve
allo scambio dei progetti, e all'interazione fra i progettisti.
1. La programmazione e la conoscenza
Seymour Papert (ora degente per un incidente occorsogli durante una conferenza
internazionale) è stato fortemente impegnato (http://it.wikipedia.org
/wiki/Seymour_Papert) nella diffusione degli strumenti informatici nell'istruzione,
e soprattutto della cultura informatica; ha creduto negli effetti positivi dei
linguaggi di programmazione adeguati alle capacità linguistiche dei bambini: per
questo si è impegnato per la diffusione degli strumenti come il Logo e simili, che
dovevano fornire stimoli per aumentare le conoscenze, per risolvere i problemi e
per incrementare le capacità critiche. Si veda l'attività, riassunta e tratteggiata
nel sito:
http://el.media.mit.edu/logo-foundation/index.html
leggi della matematica, ma anche sfruttare le potenzialità del Logo per altri
progetti: grafici, multimediali, espressivi ed anche ipertestuali.
è gratuito,
si avvale di una piattaforma di scambio come YouTube e Flickr
consente liberi utilizzo, scambio e modifica degli artefatti realizzati.
2. Descriviamo Scratch
Sulla destra il pannello più grande in alto, è lo stage, dove l'azione dei blocchi si
attiva con un semplice doppio clic o con un clic sul pulsante Start (bandiera
verde).
Sostanzialmente è tutto. Volendo, poi, si possono attribuire diversi aspetti ad
ogni sprite modificando i "costumes" e i "sounds", cioè in pratica agendo
attraverso una delle schede nel rettangolo piccolo in alto al centro, si accede
all'editor che consente di adattare lo sprite alle nostre particolari esigenze, sia
nella forma sia nel colore e nei suoni. Oppure si può agire sulla posizione (info e
azioni): le coordinate x y e la direzione sono indicate qui: combiniamo il
movimento della barrettina blu incorporata nello sprite, con i tre pulsanti che
mostrano tre posizioni: immobile, speculare, ruotata, per dare coerenza ai
movimenti...
Quello che si può realizzare, dipende quindi non solo dalla programmazione della
classe, ma può dipendere anche da stimoli che possono venire visitando la
piattaforma di Scratch nel sito MIT, osservando i progetti altrui, provando a
modificare un progetto già esistente. La condivisione è molti importante in
progetti del genere, in quanto valorizza il lavoro portato a termine, ma dà ad esso
anche un senso di suggerimento, di approccio sperimentale ad un problema che
può essere risolto in modi diversi.
La componente ludica del programma attrae indubbiamente anche gli alunni più
piccoli, qualora la motivazione intrinseca appaia carente, quella dettata dal
programma può dare un contributo notevole per un'attività espressiva o di
Romolo Pranzetti - Scratch 5 http://www.comeweb.it
ricerca.
Forse l'alunno piccolo non è in grado di fare video, né tanto meno di pubblicare
weblog, ma è in grado di apprezzare un video, un gioco, un racconto interattivo. E
con Scratch gli è possibile scaricarlo, modificarlo, volendo e potendo, migliorarlo e
ottimizzarlo, attraverso l'analisi delle singole procedure, degli sprite e della scelta e
disposizione dei singoli blocchi.
Per ora in Italia, Scratch non è molto diffuso.