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Viola si allungò e afferrò le natiche di Elisa con entrambe le mani, stringendosi

ancora di più alla sua deliziosa fica. Ciò ha ulteriormente esposto l’ano di Elisa
e questo è stato lo spunto per coinvolgere Camilla.

Camilla si rivolse a me e mi lanciò uno sguardo sensuale. Uno sguardo che esigeva
che guardassi, esigeva che guardassi la sua lingua scopare il piccolo ano
raggrinzito di mia figlia, esigeva che avessi tutta la sua attenzione.

Il battito del tamburo nel mio petto era così forte che pensavo potessero sentirlo.

Le raggiunse sul letto, inginocchiandosi accanto alla coppia intrecciata. Ha


massaggiato il glorioso culo rotondo prono di mia figlia. Le sue mani accarezzarono
la pelle liscia, i suoi palmi massaggiarono i glutei, affondò le dita nella carne
soda ma cedevole e la distese un po’ di più in un’esibizione esplicita. Camilla mi
lanciò un’occhiata per assicurarsi che stessi guardando prima di allungare la
lingua e farla scorrere con forza attraverso quella deliziosa valle. Ha leccato
come un gatto poi si è ritirata, la lingua ancora tesa, ricurva all’estremità
mostrando la rigidità che aveva creato, ha sostenuto il mio sguardo.

“Ti è piaciuto?” Camilla chiese seducente. “Ti piace guardarmi leccare il culo a
tua figlia?”

“Sì.” Ho praticamente ringhiato.

I suoi occhi si posarono sul mio inguine. “Perché sei ancora vestito?”

Sorrisi mentre mi spogliavo per lei, i miei vestiti spediti velocemente in un


angolo della stanza.

Fu il turno di Camilla di sorridere mentre ammirava la mia furiosa rigidità.

Abbassò la testa e baciò l’increspatura di Elisa.

“Mmmm cazzo sììì.”” Elisa sibilò tra le gambe di Viola.

Ho guardato dall’altra parte per vedere Elisa abbassare la testa alla presa di
Viola. Le sue labbra si bloccarono sulla fica dell’amica e la sua lingua la sondava
in profondità. Ha suscitato un grato sibilo di piacere da parte di Viola.

Camilla stava leccando mia figlia adesso. Delicati cerchi tracciati attorno al suo
buchetto hanno fatto tubare e gemere Elisa nei momenti di respiro tra le attenzioni
alla giovane figa stretta della sua amica.

“Baciami.” Chiese Camilla, i suoi occhi come pozze di lussuria furiosa, prima di
allungare la lingua come un’offerta.

Non ho esitato. Ho stretto le mie labbra alle sue, le ho succhiato la lingua e


abbiamo condiviso la saliva mentre riconoscevamo bagnatamente perché questo bacio
era così erotico.

Poi Camilla tornò da Elisa. Premendo quell’umidità contro la sua grinza, usando la
punta della sua lingua per ammorbidirla, per aprirla.

“Di nuovo.” Chiese.

Ci siamo baciati ancora, il leggero sapore della contaminazione di mia figlia


alimentava le mie passioni già infiammate. Camilla circondò la mia lingua
raccogliendo la mia saliva, risucchiando la mia umidità nella sua bocca prima,
abbassando ancora una volta la testa sul sedere di mia figlia. Esperta e precisa,
ha gocciolato quella saliva condivisa sul cuore della grinza di mia figlia e l’ha
premuta a fondo con la punta della lingua.

Elisa si è irrigidita a quel contatto, sapeva cosa stavamo facendo e si stava


avvicinando al suo orgasmo. Viola percepì il cambiamento e si trascinò un po’,
abbassando la bocca sul sesso di mia figlia, la sua lingua non più sepolta in
profondità ora lambiva la sua deliziosa valle, tracciando una linea attraverso le
sue labbra lisce fino alla protuberanza nascosta dietro il suo cappuccio. Leccò il
clitoride di Elisa, che gemette di piacere estatico.

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