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Con ciò, sia Viola che Camilla si sono spostate un po’ più indietro, anche se sono

comunque riuscite a mantenere la lingua nelle aperture più deliziose di mia figlia.
Hanno creato abbastanza spazio che pensavo di potermi effettivamente infilare.
Camilla ha aperto il culo di Elisa, esponendo lascivamente il suo rosa interiore.

“Fottitela.” Ripeté mentre smetteva momentaneamente di leccare il buco del culo di


Elisa.

Questo non era il piano. Il mio piano era che questo momento sarebbe stato solo per
loro tre, una ricreazione del video che Elisa mi aveva mostrato solo un paio di
sere prima, ma l’idea, l’idea sporca e dissoluta di scopare Elisa mentre le sue
amiche ci guardavano da così vicino, era impossibile resistere.

Ho inclinato il mio cazzo come meglio potevo e l’ho puntato contro la sua entrata.
Mi trascinai in avanti, le dita dei piedi premute contro il bordo del letto, prima
di inclinare i fianchi premendo la punta del mio cazzo contro il tunnel in attesa
di Elisa. Ho inserito quel tanto che basta in modo da poter lasciare la mia asta
senza che mi rimbalzasse contro la pancia.

“Mmmm, cazzo! Papà, sìììì.” Elisa sibilò tra le gambe di Viola.

Ho tirato in dentro la pancia e ho inclinato i fianchi in modo da poter guardare la


scena sottostante. E cazzo! Che scena era. Riuscivo appena a distinguere il viso di
Viola, i suoi occhi vitrei e fissi mentre fissava il mio cazzo che spaccava le
labbra delicate di Elisa. Poi c’era la lucida vulva liscia di Elisa, ancora
spalancata in modo osceno mentre Camilla le apriva le chiappe, ma ora era
parzialmente riempita dalla cappella del mio cazzo. Poi c’era la stessa Camilla.
Non riuscivo a vedere nient’altro che la parte posteriore della sua testa, ma dai
suoi movimenti potevo dire che stava adempiendo al suo ruolo in questo incontro
mentre le stuzzicava, le leccava e spingeva la lingua sullo sfintere di mia figlia.

Mi sono adagiato ulteriormente in mia figlia. Non potevo penetrarla in profondità,


la parte superiore della testa di Camilla lo impediva, ma potevo facilmente entrare
qualche centimetro all’interno. Ho usato quello spazio per allargare l’apertura di
Elisa, ritirandomi fino a quando la cappella gonfia del mio cazzo l’ha espansa al
massimo, prima di reintrodurla per quanto potevo.

Quell’ingresso, quella visione, quell’escalation sembravano accendere l’ardore di


tutti. C’è stato un palpabile ruggito di energia quando tutte le nostre passioni
sono esplose. Elisa e Viola si sono mangiate le fiche a vicenda e si sono leccate i
clitoridi a vicenda con rinnovato vigore, la lingua di Camilla ha scopato Elisa nel
culo come meglio poteva dato lo spazio che aveva e la sua inclinazione. Ho
continuato la scopata deliziosamente lenta della fica gocciolante della mia giovane
figlia.

È stata Elisa ad venire per prima. Il brivido pre-orgasmo che le aveva irrigidito
il corpo era sotto gli occhi di tutti e potevo sentirlo mentre lei stringeva la
sommità del mio cazzo.

“Mmmhh”, gridò attraverso la mascella serrata, “cazzo! Mmmmhhh, Cazzo!”

Poi, mentre il suo orgasmo prendeva inesorabilmente possesso di lei, implorò di


essere aiutata ad andare oltre il limite.

“Cazzo! Dio! Ti prego. Oh Cazzo. Sì. Papà! Scopami. Oh Scopami, Viola, per favore,
per favore, leccami la fica. Camilla, fottimi il culo, sì, fottimi il culo.
Leccami. Oh, cazzo leccami. Dio, Dio, DIO. CAZZO!!!!!!!!!!!”

Il suo orgasmo l’ha devastata. Sembrava irrigidirsi, poi rilassarsi e poi


irrigidirsi quasi contemporaneamente. Tremava e si contorceva, mentre i tremori
sembravano raccogliersi nel suo epicentro sessuale prima di frugare nella sua
giovane forma. I suoi polmoni ansimavano in cerca d’aria, la sua figa si aggrappava
al mio cazzo, mentre si crogiolava nel piacere quasi doloroso che le scorreva
dentro.

Poi rimase immobile, o almeno ancora più immobile. Mentre si riprendeva, piccole
scosse di assestamento continuarono a vibrare attraverso di lei fino a quando alla
fine si rilassò dal suo picco massimo. Era crollata con la testa tra le cosce di
Viola, la faccia di Viola ancora sotto la sua figa, il mento di Camilla appoggiato
nella valle tra le sue chiappe, il mio cazzo ancora mezzo sepolto.

“Cazzo, solo cazzo!” Riuscì a dire Elisa mentre le tornava il potere della parola
razionale.

“Ti è piaciuto, piccola?” Ho chiesto.

“Mmmmm,” la sua risposta soddisfatta, “sì.”

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