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ELOGIO DELLA ROSA- G.

MARINO

[156] Rosa, sorriso (rosa riso – paronomasia + allitterazione) di Amore (Amor – sta per Dio dell’amore -
Rosa, riso d'Amor - metafora), creatura del Cielo, rosa divenuta color rosso per il mio sangue, virtù
dell’universo e ornamento della natura (pregio/ fregio – paronomasia + rima interna), figlia candida della
terra poiché si nutre delle sue sostanze e del sole poiché cresce grazie alla sua luce, e al suo calore, gioia e
cura di ogni ninfa e di ogni pastore, orgoglio della famiglia profumata dei fiori, tu detieni il primato della
bellezza signora sublime sulla massa dei fiori.

[157] Siedi là sullo stelo dove sei nata come una superba imperatrice, altezzosa su di un bel trono. Una
moltitudine di venti leggeri e accondiscendenti ti fanno la corte soffiandoti intorno e ti segue e ti difende
del tutto e ti circonda di una fila armata di guardie pungenti (guardie pungenti armata schiera – chiasmo +
perifrasi militare per indicare le spine che difendono la rosa). E tu porti orgogliosa della tua nobiltà regale
indossi una corona d’oro (d'or la corona = gli stami) e un mantello di porpora (ostro il manto = i petali),
[metafora per indicare la rosa come regina di fiori].

[158] Porpora dei giardini, splendore dei prati, pietra preziosa primaverile, luce di aprile (metafora della
rosa che spicca sui prati come l’occhio è la parte più luminosa del viso), di te le Grazie e gli Amoretti alati
fanno ghirlande per i capelli, gioielli per il petto. Tu, quando l’ape gentile o il dolce vento primaverile (ape e
vento- personificazione) ritorna per il consueto cibo, dai loro da bere in un calice di rubini (tazza di rubini =
calice rosso come il rubino) ricchi di rugiada e puri (dai loro… e cristallini- metafora per indicare la rosa
come calice di rubini, per indicare la corolla).

[159] Il sole ambizioso non si insuperbisce trionfando tra le stelle minori perché anche tu riveli le tue
ricchezze superbe e belle tra i fiori bianchi dei ligustri e le viole. Tu sei lo splendore di queste terre con le
tue bellezze uniche ed incomparabili, egli è lo splendore delle regioni celesti, egli (Sole) nella sua orbita, tu
nel tuo stelo, tu sole in terra ed egli rosa in cielo (metafora- la rosa viene paragonata al sole).

[160] E tra voi i desideri saranno ricambiati, il sole sarà tuo amante e tu sarai amante del sole. L’Aurora al
suo sorgere vestirà (il sole) egli dei suoi colori rossi, simili ai tuoi (spoglie- metafora- sono le vesti, cioè
metafora per indicare i petali della rosa). Tu mostrerai nella corolla e nelle foglie i suoi colori dorati e
luminosi e per ritrarlo e imitarlo pienamente porterà sempre un piccolo sole nella corolla (gli stami).

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