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Arturo Onofri

Armonie del mattino altolucenti

Armonie del mattino altolucenti!


Lo sparso arcobaleno dei colori
sogna s lungo il brivido dei venti,
nel grembo delle nuvole e dei fiori,
nel sospiro di un prato
che sembra oro soffiato.
La luce ascolta il proprio metter ali,
che tramuta crisalidi in farfalle,
e dal buio dei bozzoli invernali
risorge in melodie blu rosse gialle
svegliando sugli steli
mille piccoli cieli.

Marzo, che mette nuvole a soqquadro

Marzo, che mette nuvole a soqquadro


e le ammontagna in alpi di broccati,
per poi disfarle in mammole sui prati,
accende all'improvviso, come un ladro,
un'occhiata di sole,
che abbaglia acque e viole.

Con in bocca un fil d'erba primaticcio,


Marzo un fanciullo in ozio, a cavalcioni
sul vento che separa due stagioni;
e, zufolando, fa, per suo capriccio,
con strafottenti audace,
il tempo che gli piace.

Stanotte, fra i suoi riccioli, spioventi


sul mio sonno a rovesci e a trilli alati,
il flauto di silenzio dei suoi fiati
vegetali svegliava azzurri e argenti
nel mio sognarlo, e fuori
ne son sbocciati i fiori.

Strie di cielo, acque lievi, aria sonora

Strie di cielo, acque lievi, aria sonora


sabbracciano alla terra vereconda,
che si copre di foglie, e si colora
dei fiori dogni prato e dogni sponda.
Spazia in quel color brivido, unaurora
di sognate rinascite, e asseconda
la melodia di un angelo, che affiora
dalla notte dellanima profonda.

Trasaliscono i monti al soffio lieve

Trasaliscono i monti al soffio lieve


del respiro serale, e abbrividendo
si velano d'un velo di viola
che si vena d'un tremulo affiorare
doro, nel verde argenteo del tuo cielo.
Dove tu stendi l'eccitata luce
delle tue prospettive, ivi t'innalzo,
dal mio segreto fremito, l'offerta
di questo breve tempo della terra,
ch' il ritmo del mio petto, ove mi parli.
Dagli spazi lucenti, sulla soglia
della notte, al fiorir delle tue stelle,
trasaliscono i monti, in un respiro
che rassomiglia al mio, nel dolce suono
del tempo di quaggi, che d'uomo ha il canto
e di terra la forma e la speranza.

Grido Notturno

Notte oceanica, brivido estasiante di stelle!


Sinabissa il mio spasimo; e il livido
ciel che parea minacciare procelle
Si scioglie in un mare doblio.
Ma io o musiche, in voi mi confondo,
se ancora la fievole ascolto mia voce
che affiora dal fondo
silenzio, e ricorre alla tacita foce,
a un tremulo oceano di sogno,
cui dolorando agogno
dal mio deserto atroce []
Ma taci,mia anima, ascolta
le risonanze meste.
Il tuo spasimante grido improvviso dangoscia
rotolando echeggia lungo limmensa volta
della lucente cupola celeste,
e si rifrange e riscroscia
dentro i siderei silenzi
del tuo stesso pensiero.
E nel notturno abbandono
invano tu chiedi piangendo: Chi sono?
Il Cipresso

Agile, rapido come un pensiero


balzante dallanima dell Infinito
si spreme da terra il mistero
dun cupo cipresso. Acuito
in un desiderio lo vidi
ch inesprimibile, quasi
unansia di morte; pur ricco di nidi
fiorito di parvole vite.

Sonno di nuvole

Sonno di nuvole
Impallidisce il cielo,
appannato dun velo di rosa
nella brezza leggera
che non fa chiuder foglia di mimosa
ed osa
dalle palpebre stanche della sera
destar le prime stelle
in un occhieggiar vivido, che varia
quasi per ciglia invisibili, daria.
Chi fra i rami bisbiglia?
Chi sogna gi, se ancora
c tanta luce vermiglia
che sembra unaurora?
Qualcuno qui presso gi dorme,
alitando in brusii vaghi notturni;
e laggi quelle stanche nuvolette,
piene di sonno, lente
calano in rosee torme
dalle cerulee vette
per adagiarsi mollemente
lungo i fianchi della montagna
che si ruga dombre violette.
Dormiranno un sonno magico
sui giacigli delle selve
nella luce argentea che stagna
placidamente fino allalba
sotto la luna scialba.
.

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