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Voce del Verbo Mangiare Ricette tradizionali e rivisitate del Delta del Po
PARC O
PARC O
D EL
DEL
BI B LIO TE C A
3
Tel. 0426 372202 - Fax 0426 373035
e-mail: info@parcodeltadelpo.org - www.parcodeltadelpo.org
3
Istituto Professionale
di Stato per i Servizi
Alberghieri e della Ristorazione
“Giuseppe Cipriani”
Indice
Prefazione » 9
Testimonianze e racconti » 13
Le ricette tradizionali » 39
Le ricette innovative » 93
3
Presidente del Parco Delta del Po
IL PRESIDENTE
Geremia Giuseppe Gennari
5
Direttore del Parco Delta del Po
IL DIRETTORE
Dott.ssa Emanuela Finesso
6
Preside I.P.S.S.A.R. di Adria
Daniele Stoppa
Dirigente dell’Istituto Alberghiero
“Giuseppe Cipriani” di Adria
7
Prefazione
9
le sarde in saóre o di piatti ferraresi quali il bundlìn, caratte-
ristiche di una terra di confine; specificità indiscutibili come le
anguille o el pessòco del Delta o le verdure dei paleo-alvei sab-
biosi e degli orti tradizionali attorno ai centri urbani.
Ma ciò che più svela l’arcaico fascino della cultura popolare del
Polesine è senza dubbio la ritualità dei dolci delle feste, quegli
ossi da morto, per esempio, che costituiscono una interessante spia
etnografica: ogni cultura infatti si è costruita partendo da una con-
cezione del tempo, la nostra cultura si è modellata nei secoli sui
cicli stagionali legati ai solstizi ed agli equinozi. In queste pre-
cise cesure del tempo sono sorti i riti comunitari (la celebrazione
della notte dei morti, il brusavècia, il Carnevale, il cozzo delle
uova pasquali) che hanno dato vita ad un modello culinario ben defi-
nito ed identificabile.
Ci auguriamo che il visitatore del Parco, dietro alla godibile
lettura delle ricette, dei proverbi e delle testimonianze, ritrovi,
anche grazie a questo nostro contributo, il fascino di un antico
retaggio culturale che abbiamo ricevuto in eredità e che restituia-
mo con rispetto alle nuove generazioni.
10
Ostarie
Ferdinando Palmieri (1904-1968)
poeta rodigino
11
e negare ’l mustasso in una secia
e bevi che te bevi son spionzà,
l’Amabile, salata e vovi in tecia,
da Nane, scopetoni e bacalà,
da Puci, un batalion de taiadele
coi rovinassi, al Sole, pei vilani
co xe marcà, plotoni de scodele
piene de supa (vardali sti cani:
acqua sporca e pan moro che i strangossa),
i tordi me li sludro al Maressialo,
le rane pescà su co’ la negossa
me le sgavagno a l’ostaria del Galo.
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TESTIMONIANZE
e RACCONTI
di Chiara Crepaldi
e Paolo Rigoni
Frisi e Magna
C’erano una volta una mamma e una bambina che vivevano in una
casetta più la stalla. Venne Carnevale e la bambina piagnucolava:
- Tutti mangiano le frittelle. Falle anche tu mamma, falle anche
tu -, insisti e insisti, la donna si decise ad impastare: prese la
farina, le uova, lo zucchero, l’uvetta, la polverina (il lievito)
e fece le frittelle. Ma sul più bello, al momento di friggere, si
accorse di non avere la padella: - Vai fin lì da tó Barba (zio)
Sucón Suchèla e di’ che t’impresti la sua padella. - ordinò alla
bambina. La piccola obbedì e, arrivata alla porta di quel vecchio
rustico, bussò: Barba Sucón Suchèla m’imprestèo la vostra padella?
-, una voce cavernosa le intimò di entrare: - Sì che te la presto,
ma mi devi portare in cambio delle frittelle capito? Se no stanotte
vengo a mangiarti! - tuonò il vecchiaccio. La bambina prese la
padella e se ne scappò a casa. E lì: frisi e magna, frisi e magna,
frisi e magna, le frittelle sparivano appena fritte da quanto erano
buone! Un bel momento la mamma si ricordò di Barba Sucón Suchèla,
ma era troppo tardi: tutto quel che era rimasto erano tre
frittelline misere misere. Allora andò nella stalla, diede quattro
cinque colpi alla groppa all’asinello e gli fece fare tre quattro
bei petolotti di cacca, li impastò con un po’ di zucchero e li mise
assieme alle frittelle: - Prendi, portale al Barba Sucón Suchèla e
portagli anche questo - e porse alla bambina un bottiglione pieno
di piscio dell’asino, che pareva del vino bianco. Il vecchio sulle
prime non s’accorse di niente: mise in bocca una frittella: - Mmmm
che buona! - mise in bocca un’altra frittella: - beeeh che cattiva!
- un’altra: Mmmm che buona! - e un’altra: beeeeeeeh che cattiva! -
: - Mmmmm che buona! - : - Beeeeeh che cattiva! - bevve un sorso
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dal bottiglione: - Ma che imbroglio è questo? Stanotte verrò a
mangiarti! - disse alla povera bambina, fuori di sè dalla rabbia.
Quando giunse la sera la mamma sprangò bene porte e finestre e poi,
non contenta, fece una bambola di stracci e la riempì di spilli e
chiodi. Mise a letto con sè la bambina e nel lettino la bambola.
A mezzanotte si sentì arrivare Barba Sucón Suchèla: avevano
dimenticato di tappare il buco del camino e il vecchio entrò in
casa proprio di lì: - Varda che son chi sul primo scalìn! - diceva
salendo la scala, e la mamma sottovoce alla bambina: - Fìcate sóto!
Fìcate sóto! - : - Varda che son chi sul secondo scalìn! : - -
Fìcate sóto! Fìcate sóto! - : - Varda che son qua sul térso scalìn!
- : - Fìcate sóto! Fìcate sóto! - : - Varda che son qua sul quarto
scalìn! Varda che son qua in sima ala scala! - : - Fìcate sóto!
Fìcate sóto! - : - Fìcate sóto! Fìcate sóto! - : - Varda che son
qua vissín al tó letín! - : - Fìcate sóto! Fìcate sóto! - : - Varda
che son qua vissín al tó cussín! - : - Fìcate sóto! Fìcate sóto!
- : - Aaaaaaammm ca te magno! - il vecchio mangiò la bambola al
posto della bambina e si bucò le budelle con gli spilli e i chiodi!
Morì e la mamma e la bambina lo gettarono nel pozzo e furono libere.
Ver’séte mama
Un ragazzotto di campagna, mai andato fuori dal paese, andò
soldato, militare in una grande città dove tutti parlavano italiano
e così si mise in testa di parlare italiano anche lui. Quando gli
diedero la prima licenza si mise in viaggio per tornare a casa e
vi arrivò che era ormai notte fonda.
Picchiò alla porta, ma tutti dormivano. Picchiò di nuovo gridando:
- Ver’séte mama! -, la madre sentì la voce del figlio che diceva:
- Ver’séte mama! - e stando a letto gli rispose: Non ce n’è più
fiolo, le abbiamo mangiate tutte ieri sera! -.
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Salvanèlo ladro di cavoli
Sulla luna la gente dice che ci sono delle montagne, ma non sono
montagne invece, è questo Salvanèlo che va a rubare i capùssi
(cavoli), ha una carriola piena di cavoli.
C’erano un uomo e una donna, vecchiotti, che facevano gli ortolani
e, in previsione dell’inverno, avevano messo a coltura il loro
pezzetto di terra con i cavoli. Salvanèlo era uno con le mani
lunghe. Una notte di vento e pioggia si decise e andò a rubare i
cavoli. Gli ortolani, stando a letto, sentirono dei rumori e si
fecero alla finestra. Allora Toni disse a sua moglie, che era la
Maria: - Ci stanno rubando i cavoli! -, - Ma valà - disse la vecchia
- chi vuoi che venga in una notte simile? -, - Ma sì, non senti s-
ciac... s-ciac che stanno tagliando i cavoli? -, - Taci e dormi -
fece la moglie. Rimasero a letto. Ma di lì a poco ancora. Toni sentì
altro rumore, andò alla finestra e vide proprio quest’uomo,
chiamato Salvanèlo, che tagliava i cavoli con un coltellaccio da
pestare il grasso. Allora si alzarono in fretta e gli corsero
dietro: - Disgraziato deliquente! Venire a rubare i nostri cavoli!
Che noi facciamo tanta fatica! - Salvanèlo scappava con la sua
carriola carica di cavoli.
Corri e corri e corri, compare la luna tra le nuvole ed egli vi
andò a finire dentro, rimase proprio intrappolato e ancora oggi è
là, nella luna. Sulla luna non possono mica trovare niente, perchè
non c’è niente! Quello che dicono montagne è Salvanèlo: se si
guarda bene bene sulla luna si vede l’uomo con la carriola,
specialmente con la luna piena, si vede proprio l’espressione di
un uomo, un ladro, con la carriola carica di cavoli. Anche quando
hanno detto di essere andati sulla luna, cos’hanno trovato? Sono
venuti giù con una sporta di sassi! Dicono, fanno, vanno in
orbita... ma vaaaaa! Tutte cagnare!
Perchè mia mamma mi diceva che il sole è l’occhio di Dio e la luna
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è l’occhio della Madonna. E vi sembra che da qui possano andare
sull’occhio della Madonna?
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I MARAFANTI DI CORBOLA
I marafanti si possono
mangiare come minestra o farli
bastare anche per pasto
completo. Si fanno con acqua,
farina da polenta, la coda del
maiale, sale e fagioli. Si
mette su il paiolo con
l’acqua, la coda o degli altri
ossi e si sala. Si fa bollire
finché sono cotti. Si tolgono
dal loro brodo e ci si mettono
dentro i fagioli cotti a
parte. Quando bollono ci si
aggiunge la farina un po’ alla
volta che non faccia grumi. Si
mescolano in continuazione per
quaranta minuti e poi si
scodellano.
Li chiamano anche “smalta-
muri” perché gli ossi fanno un
brodo che pare colla. Si
buttavano dentro questi ossi e
quando erano cotti la carne si
stacca e te la trovi nel
piatto, o se non si stacca
mica bene, quando si tirano su
la si tira via con le mani.
C’era chi vi aggiungeva anche
delle fettine di cotica.
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LA ZUPPA DEL BOVARO DI ARIANO
Si taglia la cipolla, si
soffrigge nel grasso che si
pesta nel pesta grasso, poi si
passa questo sugo nell’acqua
che bolle perché tanto sul
focolare si aveva sempre il
paiolo che bolliva. Ci si
aggiunge anche un po’ di sugo
di pomodoro, sale e pepe.
Dopo ci si mette il pane e il
formaggio e si lascia lì un
quarto d’ora a riposare.
Dopo la si mangia.
PASTICCIO PAPOZZANO
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“CAPUSSI” CON ACETO DI LORETO
Si prendono i “capussi”
bianchi. Adesso si adoperano
anche i crauti, ma una volta i
crauti non li conoscevamo
nemmeno. Si tagliano tutti in
pezzi, si lavano bene e si
mettono in pentola. Ci si
mette il suo sale, il suo
pepe, lardo di maiale e un
bicchiere d’aceto. Si lascia
cuocere. Era un piatto che non
si faceva tutti i giorni. Si
mangiava nelle feste d’inverno
e chiamavano il bicchiere di
vino perché “i becava” la
lingua. Erano bene pepati....
I TOPINAMBUR DI PAPOZZE
Li raccoglievano in riva
al Po.
Erano come patate, roba
selvatica, ma tanto buone,
dolci, sode. A noi piacevano
tanto, perché una volta quando
non c’era niente da mangiare,
allora andavamo a raccoglierci
questi topinambur e ce li
cuocevamo, li lessavamo alla
sera seduti al fuoco di canna
perchè non c’era la cucina
come c’è adesso. Allora
sedevamo lì, tutti fra
fratelli, lavoravamo a ferri e
lì ce li mangiavamo.
ZUCCA IN PENTOLA DI ADRIA
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BACCALÀ MANTECATO DI ADRIA
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BACCALÀ ROSSO SECCO DI SCARDOVARI
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IL BUNDLÌN DI PAPOZZE
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LE CHIOCCIOLE DI CAVANELLA PO
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LE CHIOCCIOLE DI CORBOLA
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FEGATO NEL VELO DI BELLOMBRA
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FEGATO CON LA RETICELLA DI ADRIA
Si tagliava il fegato a
fettine, poi si prendevano
queste fettine e si
avvolgevano nella sua
reticella con una fogliolina
di salvia. Si metteva sale,
pepe, olio e si poneva sulla
graticola. Poi lo ungi un po’,
non molto, perché la reticella
manda fuori il suo unto.
Era tenerissimo e squisito
perché la reticella gli
conferisce un sapore bello
grasso.
LE PANCETTE DI FASANA
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IL SANGUE DI CONTARINA
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I SANGUINACCI DI CAVANELLA PO
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LO SCAMONE DI BELLOMBRA
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LA SOPPRESSA DI PANARELLA
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LA TOPA DI ADRIA
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LE RICETTE
TRADIZIONALI
di Luigi
Mandruzzato
Ingredienti:
40
GNOCCHI CON LA ZUCCA
Ingredienti:
41
GNOCCHI CON LE PATATE
Ingredienti:
200 g di patate
100 g di farina
30 g d’uovo
sale
noce moscata
42
I MANEGHI
(gnocchi con le patate dolci)
Ingredienti:
43
MALAFANTI
Ingredienti:
44
RISOTTO CON L’ANGUILLA
(risotto col bisato)
Ingredienti:
200 g di riso
4 g di olio d’oliva
150 g di anguilla
1 litro di brodo
10 g di sedano
10 g di carota
30 g di cipolla
uno spicchio d’aglio pole-
sano
10 g di vino bianco secco
sale
pepe
45
RISOTTO CON LA FOLAGA
Ingredienti:
una folaga
200 g di riso
4 g di olio d’oliva
30 g di sedano
30 g di carota
50 g di cipolla
2 g di prezzemolo
uno spicchio d’aglio
4 g di brandy
30 g di burro
40 g di grana
sale
pepe
46
RISOTTO COL BACCALà
(risotto con lo stoccafisso)
Ingredienti:
200 g di riso
100 g di baccalà cotto in
bianco o rosse
1 l di brodo
20 g di cipolla
20 g di grana
5 g di vino bianco secco
1 g di prezzemolo trito
sale
pepe
47
RISO ALLA CANAROLA
(risotto con i fagioli)
Ingredienti:
200 g di riso
100 g di fagioli borlotti
10 g di sedano
10 g di carota
2 g di cipolla
uno spicchio d’aglio
5 g di olio d’oliva
10 g di burro
20 g di grana
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RISI E SUCA
(risotto con la zucca)
Ingredienti:
49
RISOTTO CON LE RANE
Ingredienti:
200 g di riso
1 l di brodo
100 g di rane
4 g di olio d’oliva
0 g di vino bianco secco
20 g di cipolla
2 g di prezzemolo
mezzo spicchio d’aglio
20 g di burro
30 g di grana
50
RISOTTO CON LE TRIPPE
Ingredienti:
200 g di riso
1 litro di brodo di carne o
vegetale
100 g di trippe
20 g di cipolla
20 g di burro
30 g di grana
sale
pepe
51
RISOTTO AL TASTASALE
(risotto con la salsiccia)
Ingredienti:
200 g di riso
1 l di brodo di carne o
vegetale
80 g salsiccia
4 g di olio d’oliva
30 g di cipolla
10 g di vino bianco secco
30 g di burro
30 g di grana
sale
Sbriciolare la salsiccia
fresca e rosolarla in una
padella con la cipolla
trita, aggiungere il riso,
il vino bianco secco, il
brodo poco alla volta e
rimestare continuamente.
Alla fine aggiungere il
burro e il formaggio grana.
Altro piatto della tradi-
zione polesana, una leccor-
nia da leccarsi i baffi.
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RISOTTO COI BRUSCANDOLI E LA PUINA
(risotto con le cime di luppolo e ricotta)
Ingredienti:
200 g di riso
1 l di brodo vegetale o di
carne
80 g di cime di luppolo
5 g di olio d’oliva
30 g di cipolla
30 g di burro
10 g di vino bianco secco
20 g di grana
30 g di ricotta fresca
1 spicchio d’aglio
sale
pepe
53
RISOTTO CON LE QUAGLIE
54
TAGLIATELLE CON SALSICCIA E FAGIOLI BALUTONI
(borlotti)
Ingredienti:
Sbriciolare la salsiccia e
cuocerla in padella con
olio d’oliva e la cipolla
trita, bagnare con vino
bianco, aggiungere i fagio-
li bolliti a parte, siste-
mare con sale, pepe e qual-
che erba aromatica spezzet-
tata, un po’ di brodo se
serve o acqua. Cuocere le
tagliatelle al dente e con-
dirle con questo ragù degno
di un re, ultimare con
abbondante formaggio grana.
55
TAGLIATELLE COI ROVINASSI
(tagliatelle con ragù di frattaglie)
Ingredienti:
200 g di lasagne
20 g di olio d’oliva
150 g di polpa di coniglio
30 g di sedano, carota
cipolla e aglio tritati
assieme
40 g di vino bianco secco
100 g di brodo
30 g di grana
sale
pepe
prezzemolo
57
TAIADEE CON L’ANARE E BISI
(tagliatelle con ragù d’anatra e piselli)
58
BIGOI IN SALSA
(bigoi con le acciughe)
Affettare finemente le
cipolle, cuocerle con l’o-
lio d’oliva in un tegame,
aggiungere l’aglio trito e
la polpa diliscata e smi-
nuzzata delle acciughe e
delle sarde. Aggiungere il
prezzemolo trito, il vino
bianco e spappolare con la
forchetta il pesce. Cuocere
i biogli al dente, scolarli
e condirli con questo com-
posto assai appetitoso,
decorare la vivanda con
pane grattugiato tostato e
59
LA POLENTA
Ingredienti:
acqua
farina da polenta bianca o
gialla a piacere
sale
un filo d’olio
se si vuole cremosa, un po’
di latte
60
LE TIROTE
61
PINZA ONTA
62
I COARI
64
FASOI IN POTACIN
65
FASOI DELL’OCIO IN SALSA D’ACCIUGHE
Ingredienti:
66
PATATE SOFEGÀ
Ingredienti:
68
SARDÈLE IN SAÒR
Ingredienti:
3 sarde procapite
8 g di farina 00
60 g di cipolla
3 g di aceto di vino
1 foglia di alloro
1 g di uvetta sultanina
1 g di pinoli
olio per friggere
69
SEPPIE IN UMIDO
Ingredienti:
200 g di seppie
20 g di olio d’oliva
30 g di sedano, carote,
cipolla e aglio tritati
assieme
10 g di vino bianco secco,
50 g di pomodori o conserva
acqua
sale
pepe
1 g di prezzemolo
70
ORATA AL CARTOCCIO
71
ÀNARA IN TÈCIA COI FUNGHI
72
CONEIO IN TÒCIO
73
COTECHINO IN CROSTA DI PANE
Ingredienti:
un cotechino
200 g di pasta pane
10 g di uovo sbattuto
74
FEGATO ALLA VENEZIANA
Ingredienti:
75
RANE FRITTE
Ingredienti:
200 g di rane
100 g di farina 0
olio per friggere
sale
76
RANE IN UMIDO
Ingredienti:
200 g di rane
60 g di cipolla
1 spicchio d’aglio polesano
30 g di olio d’oliva
100 g di pomodori
40 g di conserva
10 g di vino bianco secco
1 g di prezzemolo trito
sale
pepe
Togliere la pelle e la
testa alle rane, levare le
interiora e tagliare anche
le zampe, in una casseruola
con aglio cipolla triti,
rosolare con olio d’oliva
le rane, bagnare con vino
bianco, aggiungere il pomo-
doro, la conserva, salare e
pepare, far cuocere per
qualche minuto, servire con
polenta a piacere.
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FRITTATA ROGNOSA
(con la salsiccia)
Ingredienti:
2 uova
0 g di salsiccia fresca
4 g di cipolla
3 g di olio d’oliva
sale
pepe
profumo di noce moscata
78
FRITAIA COI GAMBARI
Ingredienti:
2 uova
4 g di olio d’oliva
10 g tra cipolla e aglio
triti
1 g di prezzemolo
sale
pepe
noce moscata
79
TIRAMISÙ POLESANO
Ingredienti:
80
TORTA COI PUMI
Ingredienti:
Impastare energicamente il
composto e passare alla
macchina più volte, il
segreto è nel far incorpo-
rare più aria possibile
all’impasto, così durante
la frittura, si gonfierà la
sfoglia e diventerà friabi-
le. Tagliare dei rombi di
pasta sottile e friggere in
olio caldo. Per i cappel-
letti, fare il ripieno con
mostarda, o patate america-
ne e buccia di limone,
chiudere i triangoli di
82
CREMA FRITTA
Ingredienti:
1 l di latte
4 uova intere e 4 tuorli
200 g di zucchero
180 g di farina 0
50 g di fecola
profumo di vaniglia o buc-
cia di limone
83
DOLCE SALAME O SALAME LORO
Ingredienti:
Sbriciolare i biscotti al
latte. Lavorare il burro
con lo zucchero, aggiungere
il cacao amaro, qualche
goccia di buon caffè, i
biscotti sbriciolati e gli
amaretti in polvere, il
cioccolato a cubetti e
impastare. Fare un salame
che, avvolto stretto in
carta forno o stagnola,
metteremo in frigorifero
per qualche ora prima di
mangiare. Per dare la sen-
sazione di salame invec-
chiato lo si può passare
allo zucchero a velo prima
di servirlo.
84
TORTA DE PAN
(anche detta torta de san Biasio)
85
TORTA CON LE PATATE MERICANE
Ingredienti:
86
BISCOTTI GIALLETTI
Ingredienti:
87
OSSI DA MORTO
Ingredienti:
88
I PEVARINI
Impastare energicamente
tutti gli ingredienti in
modo che ne risulti un im-
pasto omogeneo e morbido.
La pasta deve essere stesa
in una sfoglia di circa
mezzo centimetro dalla qua-
le si ricavano dei biscot-
ti.
89
LA BRAZADEA
Ingredienti:
3 uova,
150 g di zucchero
120 g di farina 0
30 g di fecola
20 g di farina da polenta
gialla
80 g di burro
50 g di mandorle tritate
la buccia e il succo di un
limone
mezza bustina di lievito
per dolci
qualche goccia di buon
liquore
90
LA ZUPPA INGLESE
Ingredienti:
crema pasticcera
crema al cioccolato
pandispagna o savoiardi
alchermes
amaretti sbriciolati
pezzettini di cioccolato
fondente
91
TORTA MARGHERITA
Ingredienti:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di fecola di patate
70 g di olio
la scorza grattugiata di un
limone
92
LE RICETTE
INNOVATIVE
di Maurizio
Fantinato
93
93
94
CARPACCIO DI BRANZINO CON ASPIC DI VONGOLE
E PANE BRIOCHES
95
FILETTI DI TRIGLIA CON CARCIOFI NOVELLI AL TEGAME
E PATATE ALLE ERBE AROMATICHE
96
LE SARDE INNAMORATE
Decapitare e diliscare le
sarde aprendole a libretto.
Lavarle bene e porle a
marinare per almeno 3 ore nel
vino bianco. Tritare
abbondantemente prezzemolo
mescolarvi una parte di
pecorino grattugiato e due di
pangrattato l’uvetta ammollata
in precedenza nell’acqua ed i
pinoli. Togliere le sarde dal
vino. Arrotolare trasversal-
mente in modo che la coda
rimanga all’esterno, fissarle
con uno stecchino dividendole
97
OSTRICHE IN SAÓR
Sbucciare le cipolle,
dividerle a metà e affettarle.
Stufarle in poco burro
affinché risultino trasparenti
e spegnere con il vino rosso.
Salare, peparle e lasciarle
cuocere dolcemente, finché il
liquido di cottura non si sia
quasi completamente ritirato e
risulti un poco sciropposo
aggiungere i peperoni. Aprite
le ostriche recuperando la
loro acqua. Aromatizzare
quest’ultima con uno spruzzo
di Prosecco e cuocervi le
FIORI DI ZUCCHINA RIPIENI CON RICOTTA
SU POLENTINA TENERA E "SCHIE"
Ingredienti:
Fiori di zucchine 8
Ricotta freschissima 200 g
Uova 2
Farina 30 g
Pane grattugiato
Farina da polenta 400 g
"Schie" (gamberetti di laguna)
400 g
Olio d'arachide 1 lt
99
ANGUILLA SULL’“ARA” ALLA MIA MANIERA
100
TERRINA DI CONIGLIO ALLA GRAPPA
Disossare il coniglio,
tagliarlo a fettine, farlo
macerare con sale, pepe e
grappa. Tagliare in senso
della longitudinale le carote
e le cipolle. Foderare la
terrina con il lardo e
distribuirvi a strati verdure
e coniglio, salare e pepare,
chiudere con un coperchio
sigillato. Cuocere a
bagnomaria in forno per 3 ore.
101
IL COCCIO DEL DELTA
102
ZUPPA DI PESCEGATTO CON RAVIOLINI DI PISELLI
103
RISOTTO ALLA MELA VERDE E PROSECCO
104
“BIGOLI CON L’ANARA”
105
AGNOLOTTI ALLE COSTE ARGENTATE CON UOVA
DI QUAGLIA E TARTUFO
106
FILETTO DI SAN PIETRO AGLI ASPARAGI AROMATIZZATO
ALLA SALVIA CON I SUOI FIORI
107
FILETTO DI ROMBO AL PROFUMO DI LIMONE
CON PORRI E VERDURE DI STAGIONE
IN LEGGERO CARPIONE MARINATE NELL'OLIO NOVELLO
Ingredienti:
Rombo 1 kg
Porri 200 g
Zucca 200 g
Topinambur 100 g
Zucchine 100 g
Scalogno 50 g
Olio novello del Garda 150 g
Sale grosso marino integrale
Limone non trattato 1
108
FILETTO D'ORATA ALL'UVA BIANCA
Ingredienti:
Filetti d'orata 2
Chicchi d'uva 12
Vino moscato 1 dl
Succo d'uva 1 dl
Fumetto di pesce 1 dl
Burro 100 g
Foglia di vite 1
Olio d'arachide 1 dl
Sale pepe
Sedano, carote, cipolla,
prezzemolo, vino bianco,
brandy per il fumetto
109
CONIGLIO ALLE DUE COTTURE
110
FILETTO DI MAIALE IN PASTA DI CAFFÈ
111
CARRÈ DI AGNELLO AL SALE CON SALSA MATTA
112
ANITRA BRASATA CON CASTAGNE E VERZE
113
Stampa:
Alberto Brigo Editore S.r.l
via A. De Polzer, 37- Rovigo
tel. 0425 26244
Finito di stampare
nel mese di dicembre 2010
copertina 4_Layout 1 23/11/11 15:57 Pagina 1
Voce del Verbo Mangiare Ricette tradizionali e rivisitate del Delta del Po
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