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MONDIALI DI CALCIO 2022 E

VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI


IN QATAR
21 Novembre 2022

(Foto: Depositphotos).
di MariaritaCupersito -

Non si placano le polemiche sulle violazioni dei diritti umani e dei lavoratori in
Qatar, paese che ospita i Mondiali di calcio 2022.
L'inchiesta "Qatar 2022, i Mondiali dello sfruttamento", a cura del giornalista e
portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, ha fatto luce sulle
terribili condizioni di lavoro nonché sui decessi di migliaia di persone durante
la fase di preparazione propedeutica allo svolgimento del torneo, da quando
cioè la Fifa ha af dato I'organizzazione del campionato mondiale di calcio al
discusso Paese arabo. Stando a quanto riportato dall'Autorità per la
piani cazione e le statistiche, dal 2010 al 2019 sarebbero morti più di 15.000
lavoratori stranieri, di diversa età e occupazione, di cui il 63% di origine
asiatica e l'87% di sesso maschile. "Non conosceremo mai le cifre reali", ha
affermato Noury, "dal momento che si trattava di persone con scarsi legami
sociali in Qatar, dove è vietato costituirsi in sindacati. Con una rete di legami
molto labile è dif cile recuperare un'anagrafe completa di chi è rimasto ucciso
in questi anni"
Secondo una recente inchiesta del quotidiano The Guardian, le vittime
accertate sarebbero circa 6.500 e le cause dei decessi sarebbero
riconducibili alle estreme condizioni di sfruttamento e ai colpi di caldo.
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La replica del Qatar, che respinge le accuse, non si è fatta attendere: un
portavoce dell'Uf cio per le comunicazioni del governo sostiene che le
statistiche sugli infortuni e sulla mortalità del paese sarebbero "in linea con le
migliori pratiche internazionali, e stabiliscono nuovi standard per la regione"
come riporta la CNN. "I| Qatar ha compiuto progressi signi cativi e lo scorso
giugno ha introdotto leggi che ampliano le ore durante le quali è vietato il
lavoro all' aperto, introducono controlli sanitari per tutti i lavoratori e richiedono
l'interruzione immediata del lavoro se la temperatura raggiunge vette
pericolose".
Gran parte delle vittime sarebbe deceduta per problemi cardio-circolatori,
dunque cause naturali per cui non siè ritenuto di dover effettuare nessun
approfondimento, e non sono stati stanziati risarcimenti.
Ma le polemiche sule violazioni dei diritti umani da parte del Paese arabo
hanno portata più ampia e includono la repressione da parte delle autorità
della libertà d'espressione, di stampa e di associazione, la persistente
preoccupazione per i processi iniqui, le discriminazioni presenti sia nelle leggi
che nella prassi a discapito delle donne e delle persone appartenenti alla
comunità Lgbtqia+.
Hanno fatto molto discutere, a tal proposito, le dichiarazioni dell'ambasciatore
della Coppa del Mondo del Qatar ed ex calciatore della nazionale Khalid
Salman, che nel corso di un'intervista all'emittente tedesca ZDF, ha de nito le
persone omosessuali e chi fa parte della comunità LGBTQIA+ "un danno per
la mente"
Nel discorso della conferenza stampa di apertura del Mondiale, la cui prima
partita è stata disputata domenica 20 novembre, il presidente
della Fifa Gianni Infantino ha contrattaccato ribadendo la piena legittimità per
la Fifa di organizzare il torneo nel Paese che ospita la competizione. "Le
critiche sono ipocrite. Per quello che hanno fatto gli occidentali in 3000 anni
dovrebbero scusarsi per altri 3mila. Oggi mi sento arabo, gay e migrante".

https://www.notiziegeopolitiche.net/mondiali-di-calcio-2022-e-violazione-dei-
diritti-umani-in-qatar/

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